Tag: salary cap

  • Il Salary Cap rivoluziona la Serie B

    Il Salary Cap rivoluziona la Serie B

    Il salary cap, cioè l’istituzione del tetto massimo per gli stipendi dei giocatori in riferimento in questo caso al Campionato di Serie B, rappresenta un viatico imprescindibile per la futura struttura del calcio italiano e per la sua credibilità. La crisi economica diffusasi a livello mondiale, ma in maniera alquanto accentuata anche in Italia, hanno ridotto sensibilmente gli introiti in favore del dorato mondo del pallone e quindi costretto, direi in modo saggio e sapiente, i vertici del calcio italiano ad introdurre il salary cap, al momento per il campionato cedetto, ma che la cui formula con contenuti diversi possa essere estesa anche al torneo di Serie A. In sostanza un giocatore del campionato di Serie B con questa riforma potrà gudagnare al massimo 300.000 euro. Un tetto che costringerà le società e gli operatori di mercato a rivedere almeno un quarto degli attuali stipendi cadetti.

    L’introduzione del salary cap in Serie B dovrebbe comportare, quindi, di riflesso anche l’adeguamento degli ingaggi per le categorie inferiori come quelle di Lega Pro e di Serie D.

    Abdel Kader Ghezza | © Massimo Paolone / Iguana Press Getty Images
    Abdel Kader Ghezza | © Massimo Paolone / Iguana Press
    Getty Images
    In sostanza un forzato adeguamento a quelle che sono le esigenze economiche del paese. Del resto il calcio sprecone ed ultramiliardario non era più sostenibile da diversi anni. Anche l’estate prossima, infatti, assisteremo ad un’ecatombe di club che falliranno oppure che non avranno la possibilità di iscriversi ai vari campionati. La pretesa e l’ambizione sono quelle di ridare credibilità ad un calcio in grave difficoltà, oberato dai costi di gestione troppo alti e dagli introiti sempre più esigui. Pochi tagliandi staccati ai botteghini dello stadio, anche in Serie B, e difficoltà a coinvolgere sponsor di aziende, costrette d’altra parte a mettere in cassa integrazione i propri dipendenti o nel peggiore dei casi a chiudere i battenti.

    Attualmente i calciatori che guadagnano di più in Serie B sono il francese del Bari Ghezzal con 1 milione e 300 mila euro lordi, seguito dall’argentino del Novara Gonzalez con circa 100.000 euro di scarto. Ma anche altri giocatori italiani esperti o meno della categoria sono vicino al milione di euro, come il bresciano Caracciolo ed il patavino Vantaggiato. All’orizzonte anche un ridimensionamento delle rose da 24 a 20, ma a partire dalla prossime stagione, con l’incremento però di una lunga lista di under da cui attingere. Il calcio dunque spera di cambiare volto e di guadagnare maggiore credibilità.

  • Platini contro il Real Madrid: Tra 2-3 anni salary cap e budget

    Platini contro il Real Madrid: Tra 2-3 anni salary cap e budget

    Entro 2-3 anni l’Uefa varera’ un sistema di controllo sul regime finanziario dei club che partecipano alle coppe europee. Lo annuncia il presidente Michel Platini. Il tetto degli stipendi ai giocatori e quello delle spese per acquisti dovra’ essere proporzionato alle entrate generali. A fine agosto le nuove misure di moralizzazione finanziaria saranno Michel Platiniesaminate dal comitato strategico dell’Uefa, che include anche le leghe nazionali, i club e i rappresentanti dei calciatori.
    Platini aveva lasciato un’intervista all’ “Equipe” in cui criticava l’operato del Real Madrid: “C’è qualcosa di anormale, che mi dà fastidio. Personalmente, non capisco come si possa spendere 90 milioni di euro per un giocatore” – e aggiunge – “I club che realizzano questi colpi di mercato hanno davvero il denaro per farlo? E’ questa la filosofia. L’acquisto di Cristiano Ronaldo pone interrogativi, ma se il Real ha la garanzia delle banche…In ogni modo già nel 1984 il passaggio di Maradona dal Barcellona al Napoli (7,5 milioni di dollari, equivalente di 5,3 milioni di euro) era stato considerato indecente“. Il presidente dell’Uefa conclude: “Non mi piace per niente tutto questo, penso che ci sia qualcosa di sbagliato così come non mi piace tutto questo e ancora meno il fatto che al giorno d’oggi vengano firmati i contratti per meglio rescindere dagli stessi

  • NBA: Shaquille O’Neal lascia Phoenix e va a Cleveland

    NBA: Shaquille O’Neal lascia Phoenix e va a Cleveland

    Shaquille O’Neal nella prossima stagione giocherà con i Cleveland Cavaliers di LeBron James. Secondo fonti vicine all’ Nba, l’accordo è praticamente fatto e si aspetta solo l’ok della Lega per ufficializzare il trasferimento. Il forte centro dei Phoenix Suns lascerà cosi l’Arizona dopo un anno e mezzo di luci e ombre, cercando così di vincere ilShaquille O'Nealquinto anello Nba (3 titoli con i Los Angeles Lakers e 1 con i Miami Heat).
    A Phoenix andranno Ben Wallace, Sasha Pavlovic, la 46esima scelta del draft e 500 mila dollari.
    La mossa dei Suns è chiara: privarsi di un giocatore 37enne che oramai è sulla via del tramonto e liberare così spazio nel salary cap, considerato che Shaq guadagna 20 milioni di dollari a stagione e prenderne uno, che comunque guadagna 14 milioni di dollari all’anno) che però è in scadenza di contratto come Ben Wallace che aumenterebbe così la possibilità di Phoenix di mettere sotto contratto free agent di calibro.
    Cleveland con O’Neal rinforza il suo quintetto e fa intendere di puntare con decisione al titolo di campione Nba; lui e James formeranno sicuramente una coppia ben affiatata, età e guai fisici permettendo.

  • Calcio: l’UEFA studia per arginare la crisi

    Salary cap, Luxury tax o rose massimo di 25 giocatori le ipotesi

    Il calcio europeo come le leghe pro Usa, con salary cap, luxury tax e draft. Oppure un massimo di 25 giocatori per squadra. Sono le ipotesi al vaglio dell’Uefa per far superare la crisi economica al calcio europeo, anticipate da William Gaillard, portavoce del massimo organo del calcio continentale.
    LUXURY TAX – L’idea più rivoluzionaria è quella di seguire il modello americano. Si studia una luxury tax sul come quella della Major League Baseball, dove i club che superano il tetto salariale pagano una tassa che viene ridistribuita tra gli altri team. Al vaglio anche la possibilità di introdurre un sistema di draft (la “lotteria” in cui i team Usa scelgono i migliori talenti in uscita dall’Università). “Il problema è adattare queste regole alla relatà europea – ha commentato Gaillard -: è veramente difficile. L’Europa è un posto complicato per il calcio: abbiamo promozioni, retrocessioni e coppe continentali. Sarà davvero difficile trovare una soluzione in questo senso che vada bene per tutti”
    ROSE RIDOTTE – Se il modello americano (sponsorizzato da Platini) trova pochi consensi, sono di più quelli che vorrebbero la limitazione a 25 giocatori delle rose dei club europei, sul modello di quello che già avviene in Champions League e Coppa Uefa. “Quest’idea sembra avere più consenso di quella sulla luxury tax – ha proseguito Gaillard -, ma ovviamente servirà sia il supporto dei grandi club che quello delle leghe nazionali”. L’Uefa ha già avviato i negoziati con l’Associazione dei club Europei, le maggiori leghe nazionali e la Fifpro, il sindacato mondiale dei calciatori.
    MONITORAGGIO – Un passo che l’Uefa ha già fatto è quello di creare un pannello di controllo finanziario, costituito da legali e esperti in economia che tenga d’occhio i conti dei grandi club a partire dal prossimo luglio. “Sarà il primo passo per un maggior controllo delle finanze nelle nostre competizioni” ha spiegato David Taylor, segretario generale dell’Uefa. Il panello avrà il potere di investigare sulle regolarità dei conti: le società non in regola verranno escluse dalle coppe. Inoltre l’Uefa proseguirà la battaglia contro le combine aggiungendo due ispettori alla sua unità investigativa.
    fonte:gasport