Tag: Saint Louis Rams

  • NFL, Monday Night: Gli Eagles demoliscono i Redskins

    NFL, Monday Night: Gli Eagles demoliscono i Redskins

    I Philadelphia Eagles si impongono con un roboante 59-28 sul campo dei Washington Redskins, il al FedEx Field, nel Monday Night della decima settimana di regular season della NFL.
    Gli Eagles hanno avuto come assoluto protagonista il quarterback Michael Vick autore di una straordinaria prestazione con 333 yard lanciate e servendo 4 passaggi da touchdown (inoltre ha corso lui stesso per 80 yard realizzando altri 2 touchdown, superando Steve Young al secondo posto nella storia della NFL per yard su corsa guadagnate da un quarterback).
    Gara deludente per il grande ex Donovan McNabb, da quest’anno quarterback dei Redskins che chiude con 17/31, 295 yard, 2 touchdown ma anche 3 intercetti. Per Washington l’unico a salvarsi è Keiland Williams, che chiude con 16 corse per 89 yard e 3 touchdown.

    La gara in pratica è senza storia visto che gli Eagles vanno a segno per ben 4 volte nel primo quarto per un parziale di 28-0 (touchdown in ordine di segnatura da parte di Jackson, Vick, McCoy, Harrison), poi in apertura di secondo quarto arriva anche il 35-0 che praticamente con più di metà gara da giocare chiude i giochi (touchdown di Maclin). Washington ha un sussulto d’orgoglio e segna per 2 volte ma ormai la frittata è fatta. Nel terzo e nel quarto periodo si assiste ad una comoda passerella biancoverde ed all’agonia dei Redskins. Da segnalare che quando Vick parte titolare gli Eagles hanno un record di 4-0.

    La vittoria consente a Philadelphia, con un record di 6-3, di agganciare i New York Giants al comando della East Division della National Football Conference. I Redskins sono terzi con un record negativo (4-5) ed al momento fuori dai playoff.

    RISULTATI SETTIMANA NUMERO 10 DI NFL:

    Atlanta Falcons-Baltimore Ravens 26-21
    Buffalo Bills-Detroit Lions 14-12
    Chicago Bears-Minnesota Vikings 27-13
    Cleveland Browns-New York Jets 20-26 (overtime)
    Indianapolis Colts-Cincinnati Bengals 23-17
    Jacksonville Jaguars-Houston Texans 31-24
    Miami Dolphins-Tennessee Titans 29-17
    Tampa Bay Buccaneers-Carolina Panthers 31-16
    Denver Broncos-Kansas City Chiefs 49-29
    Arizona Cardinals-Seattle Seahawks 18-36
    New York Giants-Dallas Cowboys 20-33
    San Francisco 49ers-Saint Louis Rams 23-20 (overtime)
    Pittsburgh Steelers-New England Patriots 26-39
    Washington Redskins-Philadelphia Eagles 28-59

  • NFL: Dallas doma i Giants, Steelers travolti dai Patriots

    NFL: Dallas doma i Giants, Steelers travolti dai Patriots

    La decima settimana NFL va in archivio con ben 59 touchdown messi a segno (e manca ancora il Monday Night tra Philadelphia e Washington) tra cui uno importantissimo è quello che decide la sfida tra Cleveland Browns e New York Jets, segnato da Santonio Holmes all’ultimo respiro e che permette ai biancoverdi di espugnare Cleveland per 26-20.

    Buffalo ottiene la sua prima vittoria in stagione ed aggancia con una vittoria ed 8 sconfitte i Carolina Panthers che erano al penultimo posto della classifica. A cadere sul campo dei Bills sono i Detroit Lions che vengono stoppati proprio sul finale dalla difesa rossoblu (14-12 il finale).

    Ed a proposito di Carolina i Panthers collezionano una nova sconfitta, questa volta a Tampa Bay contro gli ottimi Buccaneers di questa stagione. Troppi gli infortuni di questo campionato per Carolina che viene sconfitta per 31-16. Buccaneers che agganciano i Saints e continuano l’inseguimento ai Falcons.

    Dopo la vittoria della scorsa settimana, i Vikings tornano sulla terra e perdono nettamente a Chicago contro un’avversaria divisionale. finale che parla chiaro, 27-13 e situazione gialloviola sempre più complicata in vista della post season.

    Indianapolis infligge la sesta sconfitta di fila ai Cincinnati Bengals (23-17), Jacksonville ottiene una importantissima vittoria contro i Texans (31-24) dato che riesce così a scavalcare i rivali nella Division di appartenenza e si candida prepotentemente per un posto ai playoff. Incredibile il touchdown della vittoria da parte dei Jaguars a tempo ormai scaduto abbondantemente e con Thomas che si ritrova quasi miracolosamente il pallone nelle mani dopo la respinta della difesa sul lancio di Garrard.

    Miami piega per 29 a 17 i Tennessee Titans, Denver si abbatte in tutta la sua furia sui Kansas City Chiefs (dopo un quarto e mezzo di gioco il risultato era già di 35-0 per i Broncos): Orton (quarterback di Denver) piazza 4 passaggi da touchdown, idem per il suo rivale Matt Cassell che però deve soccombere per 49-29.

    Un grande secondo tempo permette ai Seattle Seahawks di rimontare e superare gli Arizona Cardinals per 36-18, il field goal del kicker Nedney regala la vittoria ai San Francisco 49ers contro i Saint Louis Rams in overtime (23-20).

    Una superba prestazione del quarterback di riserva dei Dallas Cowboys Jon Kitna (che sostituisce Tony Romo con la clavicola fratturata) permette ai texani di imporsi contro i Giants. Ben 3 i passaggi da touchdown per il 38enne numero 3 dei Cowboys che regala al nuovo tecnico Garrett la vittoria all’esordio sulla panchina di Dallas (per di più su un campo molto ostico come quello dei Giants).

    Cadono anche gli Steelers travolti in casa dai New England Patriots (39-26) di un incontenibile Tom Brady che lancia per 350 yard e 3 touchdown, dimostrando che vuole tornare ad essere il numero 1 tra i quarterback della Lega.

    Questa sera si completa il turno con il Monday Night che vedrà impegnati a Washington i padroni di casa dei Redskins e gli avversari di sempre dei Philadelphia Eagles (ore 2.30 italiane)

    RISULTATI SETTIMANA NUMERO 10 DI NFL:

    Atlanta Falcons-Baltimore Ravens 26-21
    Buffalo Bills-Detroit Lions 14-12
    Chicago Bears-Minnesota Vikings 27-13
    Cleveland Browns-New York Jets 20-26 (overtime)
    Indianapolis Colts-Cincinnati Bengals 23-17
    Jacksonville Jaguars-Houston Texans 31-24
    Miami Dolphins-Tennessee Titans 29-17
    Tampa Bay Buccaneers-Carolina Panthers 31-16
    Denver Broncos-Kansas City Chiefs 49-29
    Arizona Cardinals-Seattle Seahawks 18-36
    New York Giants-Dallas Cowboys 20-33
    San Francisco 49ers-Saint Louis Rams 23-20 (overtime)
    Pittsburgh Steelers-New England Patriots 26-39
    Washington Redskins-Philadelphia Eagles Monday Night ore 2.30 italiane

  • NFL: Gli Eagles superano i Colts, impresa dei Browns contro i Patriots

    NFL: Gli Eagles superano i Colts, impresa dei Browns contro i Patriots

    La nona settimana della NFL ha visto la caduta dei Colts che si sono fatti superare dagli Eagles, ma il risultato più clamoroso è sicuramente la sconfitta dei primi della classe, i New England Patriots, che vengono battuti dai Cleveland Browns. Ma vediamo in dettaglio l’andamento delle sfide:

    Gli Atlanta Falcons superano Tampa Bay in una partita più difficile del previsto: sembra tutto facile per i padroni di casa che si portano in vantaggio sul 17-7 ma il grande ritorno dei Buccaneers mette paura a Matt Ryan e compagni che riescono (tra le polemiche degli ospiti) a bloccare l’ultimo attacco ad 1 minuto dal termine ed a mezza yarda dal touchdown e a portare a casa la “W” per 27-21.

    Con una grande rimonta negli ultimi 2 quarti i San Diego Chargers battono i Texans: protagonista della rimonta il quarterback Philip Rivers che lancia per 295 yard e 4 touchdown. Houston può consolarsi con l’ennesima ottima prestazione di Arian Foster autore di altri 2 tiouchdown in questa sua splendida stagione iniziata da sconosciuto e proseguita sotto le luci della ribalta.

    Anche i Vikings mettono a segno una clamorosa rimonta nei minuti finali che permette ai gialloviola di segnare 2 touchdown e di impattare l’incontro contro gli Arizona Cardinals (da 24-10 a 24 pari). Favre lancia per 446 yard, Arizona nulla nel quarto periodo in difesa. In overtime ci pensa poi Ryan Longwell con un field goal a dare il successo a Minnesota.

    I campioni in carica dei Saints demoliscono i Carolina Panthers per 34-3: Solo un field goal nel primo quarto per i padroni di casa e poi più nulla, mentre New Orleans dopo l’iniziale svantaggio di 3-0 ha letteralmente dominato la partita con 4 touchdown, 2 field goal ed una difesa perfetta.

    La grande prestazione di Hillis che corre per 184 yard e mette a segno 2 touchdown permette ai Browns di battere, a sorpresa, la migliore squadra della NFL, ovvero i New England Patriots. Gra senza storia sin dall’inizio con i Browns che prendono il largo e non si guardano più indietro. Per i Patriots sconfitta pesante, non solo per il nome degli avversari ma anche per il modo in cui è arrivata.

    Partita tirata a Buffalo, ma ad uscire sconfitti sono ancora una volta i Bills che devono arrendersi ai Bears e ed un intercetto nell’ultimissima azione di gioco che avrebbe potuto portare i padroni di casa alla vittoria o quantomeno ai supplementari. Sfortuna nera per Buffalo che nelle ultime 3 partite ha sempre perso di 3 punti e per 2 volte in overtime dopo partite giocate stupendamente in relazione alle possibilità dell’organico. Chicago ringrazia e porta a casa un risultato importante per il prosieguo della stagione.

    Baltimore trova vita più facile del previsto contro i Dolphins. Il risultato finale è di 26-10 con il quarterback Joe Flacco che lancia per 266 yard e 2 touchdown.

    I New York Giants fanno a pezzi i poveri Seattle Seahawks che segnano i 7 punti dell’incontro solo nell’ultimo periodo ed a partita abbondantemente finita (sul 41-0). Per gli ospiti invece ben 41 punti segnati in trasferta con Eli Manning che lancia per 290 yard complessive e 3 touchdown. Assolutamente perfetti i primi 2 quarti chiuso con un fantastico 35-0

    Altra sconfitta per i Dallas Cowboys, questa volta schiacciati per 45-7 dai Green Bay Packers. L’unico touchdown per i texani è del solito Dez Bryant, mente gioca alla perfezione il quarterback dei Packers Aaron Rodgers che lancia per 289 yard e 3 touchdown. I Cowboys sono praticamente fuori dalla post season nell’anno in cui il Super Bowl viene giocato proprio a Dallas

    L’inesperienza gioca un brutto scherzo ai giovani Detroit Lions che con la vittoria in mano a pochi minuti dal termine (20-10) si fanno riprendere e poi beffare in overtime da Mark Sanchez, quarterback biancoverde che trascina i suoi al successo con giocate sopraffine. 323 yard lanciate per lui e i Jets continuano a volare alto grazie all’intesa con Tomlinson. I Lions si rifaranno sicuramente visto il potenziale accumulato in questi anni di Draft.

    Altra gara finita in overtime e conclusasi sul 23-20 è stata Oakland Raiders-Kansas City Chiefs. Buono il secondo tempo dei Raiders che recuperano l’iniziale svantaggio di 10 a 0 Kansas City e grazie ai touchdown di Ford e Barnes chiudono il terzo quarto invantaggio sul 14-13. L’ultimo quarto vede prima un field goal Oakland per il provvisorio 17-13, poi il touchdown dei Chiefs (20-17) ed a soli 3 secondi dalla fine il pareggio bianconero con un piazzato di Sebastian Janikowski. Che si ripete al momento buono in overtime e regala la vittoria ai padroni di casa.

    Philadelphia supera i Colts: partono fortissimo gli Eagles che vano in poco tempo sul 13-0. Ma nel secondo quarto sale in cattedra Peyton Manning che con 2 touchdown (e poi con un field goal di Vinatieri) porta in vantaggio Indianapolis sul 17-16. Nel terzo quarto un field goal di Akers riporta in vantaggio Phila sul 19-17 e nel quarto una corsa del quarterback Vick regala il 26-17 ai biancoverdi. I Colts provano a reagire ma ottengono solo un touchdown a pochi minuti dalla fine per il 26-24 finale.

    La giornata si chiuderà stasera con il Monday Night tra Cincinnati Bengals e Pittsburgh Steelers.

    RISULTATI SETTIMANA NUMERO 9 DI NFL:

    Atlanta Falcons-Tampa Bay Buccaneers 27-21
    Houston Texans-San Diego Chargers 23-29
    Minnesota Vikings-Arizona Cardinals 27-24 (overtime)
    Carolina Panthers-New Orleans Saints 3-34
    Cleveland Browns-New England Patriots 34-14
    Buffalo Bills-Chicago Bears 19-22
    Baltimore Ravens-Miami Dolphins 26-10
    Seattle Seahawks-New York Giants 7-41
    Green Bay Packers-Dallas Cowboys 45-7
    Detroit Lions-New York Jets 20-23 (overtime)
    Oakland Raiders-Kansas City Chiefs 23-20 (overtime)
    Philadelphia Eagles-Indianapolis Colts 26-24
    Cincinnati Bengals-Pittsburgh Steelers Monday Night ore 8.30

  • I Saints rialzano la testa, Tampa Bay Buccaneers ancora super

    I Saints rialzano la testa, Tampa Bay Buccaneers ancora super

    Dopo le prime 7 partite dell’ottava settimana di NFL (leggi l’articolo) analizziamo le 5 andate in scena durante la notte.

    E partiamo proprio dall’ultima, il posticipo domenicale, che ha messo di fronte i lanciatissimi Pittsburgh Steelers ai campioni in carica di New Orleans, che in questa prima parte di stagione regolare non sono stati di certo brillantissimi. Ebbene i Saints hanno portato a casa una vittoria importantissima e pesantissima nell’economia della stagione che rilancia prepotentemente i campioni NFL. Brees batte nettamente il suo dirimpettaio Roethlisberger (anonimo a dir poco), lanciando per oltre 300 yard e con 2 passaggi da touchdown. Primo tempo avaro di emozioni (Steelers avanti con un field goal di Reed, raggiunti dal piazzato di Hartley per i Saints), secondo tempo più vivo: nel terzo periodo ancora Hartley porta New Orleans sul 6-3, poi Colston segna il touchdown del provvisorio 13-3, Mendenhall accorcia per gli Steelers (13-10), ma a chiudere i conti c’è Moore che segna il 20-10 della tranquillità.

    Partita dalle mille emozioni a San Diego dove i Chargers ritrovano il sorriso battendo i Tennessee Titans per 33-25. Rivers lancia per oltre 300 yard e conduce la sua squadra alla vittoria, “w” importante per cercare di recuperare sulle dirette avversarie e prendere un posto nei playoff visto che il record (3-5) impone una striscia vincente per riportare quanto meno il record in parità, anche perchè da molti i Chargers erano pronosticati come squadra candidata al Super Bowl.

    Nuova sconfitta per Minnesota, raggiunta anche dai Lions in coda alla NFC North Division, che cade a Boston contro i Patriots per 28-18: ancora una prova incolore per Brett Favre, Vikings buttati giù dai 2 touchdown di Green-Ellis. Patriots che si ritrovano in testa alla Lega, nessuno ha fatto meglio di loro con 6 vittorie ed una sola sconfitta.

    Dopo i 59 punti di domenica scorsa a Denver con annesso record di franchigia, gli Oakland Raiders prendono gusto alla vittoria e contro i Seattle Seahawks segnano altri 33 punti a fronte dei soli 3 subiti. Ultimo quarto da 20 punti per i bianconeri della “Baia” con il quarterback Jason Campbell che lancia per 310 yard e 2 touchdown. Da dimenticare la prova dei Seahawks, sia in attacco che in difesa.

    Continuano a volare invece i Tampa Bay Buccaneers che agganciano i Falcons in testa alla NFC South Division (5 vittorie e 2 sconfitte, contro ogni pronostico di inizio anno), e mantengono vivo il sogno playoff (anche se l’impresa è difficile visto che la squadra non pare attrezzata per raggiungere il traguardo, l’anno scorso i Bucs chiusero terz’ultimi nella Lega). Questa volta a cadere sotto i colpi del trio Freeman-Blount-Mike Williams sono gli Arizona Cardinals che nonostante un imponente recupero si sono dovuti arrendere ai rossoargento: infatti in chiusura di terzo quarto, con i Buccaneers in vantaggio 31-14, i Cardinals segnano 2 touchdown in appena 23 secondi riaprendo completamente l’incontro che sembrava ormai avviato sui binari di una tranquilla vittoria per Tampa Bay (31-28) ed in avvio di ultimo periodo riescono a mettere anche la testa avanti grazie la touchdown di Larry Fitzgerald (il secondo del suo match) per l’incredibile ed insperato 35-31 che scatena l’entusiasmo del Phoenix University Stadium. Sembra fatta ma a questo punto entra in scena il carattere dei Buccaneers che nonostante siano una delle formazioni più giovani della Lega (in ricostruzione dopo il disastroso anno passato) sono riusciti già a mostrare i cosiddetti attributi in più di un’occasione quest’anno: a 6 minuti dalla fine Freeman, dalle proprie 35 yard, lancia per la ricezione miracolosa di Arrelious Benn ad una sola yard dal touchdown che viene chiuso nell’azione successiva dal solito LeGarrette Blount (2 touchdown in partita e 120 yard guadagnate sulle corse!). Poi tanta difesa per i Bucs con 2 intercetti (dei 4 realizzati in totale nel match grazie anche a Barrett Ruud e Geno Hayes) e un pò di sofferenza nel finale ma la vittoria arriva ed è importante. Da segnalare 2 intercetti per Aqib Talib, cornerback rossoargento, di cui uno riportato in touchdown. Touchdown anche per il rookie Mike Wiiliams, 278 yard di passaggio per il quarterback Josh Freeman, che al secondo anno nella NFL sta mostrando il suo grandissimo valore e tutto il suo talento. Una formazione fatta quasi tutta di esordienti e ragazzi al secondo anno nella Lega, quella di Tampa Bay, che si sta distinguendo per un progetto tecnico a cui nessuno dava credito. Magari la post season non arriverà, ma per 8 settimane (almeno) i critici della Lega hanno dovuto soffermarsi sul fenomeno Buccaneers. E questa rappresenta già una bella vittoria in vista di un futuro (sperano i tifosi) molto luminoso come ai tempi di Jon Gruden.

    RISULTATI SETTIMANA NUMERO 8 DI NFL:

    San Francisco 49ers-Denver Broncos 24-16
    Dallas Cowboys-Jacksonville Jaguars 17-35
    Cincinnati Bengals-Miami Dolphins 14-22
    Kansas City Chiefs-Buffalo Bills 13-10 (overtime)
    Detroit Lions-Washington Redskins 35-27
    Saint Louis Rams-Carolina Panthers 20-10
    New York Jets-Green Bay Packers 0-9
    San Diego Chargers-Tennessee Titans 33-25
    Arizona Cardinals-Tampa Bay Buccaneers 35-38
    New England Patriots-Minnesota Vikings 28-18
    Oakland Raiders-Seattle Seahawks 33-3
    New Orleans Saints-Pittsburgh Steelers 20-10
    Indianapolis Colts-Houston Texans Monday Night ore 1.30 italiana

  • NFL: Crolla ancora Dallas, Packers OK

    NFL: Crolla ancora Dallas, Packers OK

    Ottava settimana di NFL che si apre con il botto: nuovo KO dei Dallas Cowboys al cospetto dei modesti Jacksonville Jaguars (35-17). Il rovescio interno della franchigia texana potrebbe avere importanti ripercussioni in settimana e qualche testa potrebbe saltare. La situazione dei Cowboys appare ormai compromessa in vista dei playoff (1 vittoria e 6 sconfitte). Inoltre l’infortunio di Tony Romo (out per la frattura della clavicola dalla settimana scorsa) non facilita le cose ed il futuro appare inevitabilmente nero. Anche perchè il suo sostituto nel ruolo di quarterback, Jon Kitna, si fa intercettare per ben 4 volte! Mentre David Garrard dei Jaguars pareggia il record di franchigia con 4 passaggi da touchdown: quando il quarterback fa la differenza in un match!

    Tornano a sorridere i San Francisco 49ers che battono i derelitti Denver Broncos (reduci dai 59 punti subiti in casa contro i modesti Raiders) per 24-16.

    Continua il periodo nero per Cincinnati che arriva alla quarta sconfitta consecutiva: questa volta a passare sul campo dei Bengals sono i Miami Dolphins che si impongono per 22-14. Non sono bastati 2 touchdown di Terrell Owens, dopo essere andati in vantaggio alla fine del primo tempo (14-12) i Bengals non sono riusciti a segnare un misero punto nella ripresa subendo la rimonta dei “Delfini”.

    Partita tiratissima invece quella tra Buffalo Bills e Kansas City Chiefs con i biancorossi del Kansas che si impongono in overtime (13-10) grazie ad un calcio piazzato del kicker Ryan Succop dalle 35 yard. Seconda sconfitta consecutiva al supplementare invece per i Bills (dopo quella di settimana scorsa contro i Ravens), tanta sfortuna per la peggiore squadra della Lega che ancora non è riuscita a portare a casa un incontro dei 6 disputati.

    I Washington Redskins vengono sorpresi dai Detroit Lions per 37-25. Nel giorno del ritorno in campo di Matt Stafford nel ruolo di quarterback titolare per i Lions dopo l’infortunio della prima giornata, la giovane promessa sforna 4 passaggi da touchdown e 3 sono per il compagno Calvin Johnson, anche lui grande protagonista del match. Ultimo quarto spettacolare con un parziale di 23-12 per Detroit che negli ultimi 3 minuti rovescia il risultato, (dal 25-20 Washington), per segnare 2 touchdown ed un field goal e portarsi sul 37-25 finale.

    Saint Louis continua nei piccoli miglioramenti, vince il match contro i Carolina Panthers (20-10) e porta il proprio record in parità (4-4). Bene il rookie quarterback Bradford con 2 passaggi da touchdown.

    3 calci piazzati del kicker Mason Crosby regalano ai Green Bay Packers il successo sul difficile campo dei New York Jets (9-0). Assolutamente perfetta la difesa gialloverde che non concede neanche un punto ad un attacco, giudicato da molti esperti, atomico come quello dei Jets. In una partita disturbata dal forte vento ha vinto anche chi ha sbagliato meno ed Aaron Rodgers e Mason Crosby, rispettivamente quarterback e kicker dei Packers, hanno limitato gli errori e condotto la squadra al successo.

    La giornata si completerà con le partite San Diego-Tennesse, Arizona-Tampa Bay, New England-Minnesota, Oakland-Seattle (tutte in corso di svolgimento), New Orleans-Pittsburgh (posticipo domenicale alle ore 1.30 italiana) e l’attesissimo Monday Night Indianapolis-Houston.

    RISULTATI SETTIMANA NUMERO 8 DI NFL:

    San Francisco 49ers-Denver Broncos 24-16
    Dallas Cowboys-Jacksonville Jaguars 17-35
    Cincinnati Bengals-Miami Dolphins 14-22
    Kansas City Chiefs-Buffalo Bills 13-10 (overtime)
    Detroit Lions-Washington Redskins 35-27
    Saint Louis Rams-Carolina Panthers 20-10
    New York Jets-Green Bay Packers 0-9
    San Diego Chargers-Tennesse Titans
    Arizona Cardinals-Tampa Bay Buccaneers
    New England Patriots-Minnesota Vikings
    Oakland Raiders-Seattle Seahawks
    New Orleans-Pittsburgh (posticipo domenicale alle ore 1.30 italiana) Indianapolis Colts-Houston Texans Monday Night ore 1.30 italiana

  • NFL, Monday Night: I Giants espugnano Dallas

    NFL, Monday Night: I Giants espugnano Dallas

    Nel Monday Night della settima settimana di NFL i New York Giants riescono ad espugnare il sempre difficile campo dei Dallas Cowboys. 41-35 il risultato finale con i Giants che continuano nell’ottimo momento di forma e i Cowboys che restano ancorati ad un record perente poco pronosticabile ad inizio stagione vista la qualità del roster dei texani: una sola vittoria a fronte di 5 sconfitte condannano i Cowboys ad essere la peggiore squadra tra le 16 della NFC Conference, assieme a Carolina Panthers, San Francisco 49ers e Detroit Lions. Peggior record dal 1989. Stagione quasi compromessa, solo un miracolo potrà portare Dallas alla post season, occasione sprecata visto che il Super Bowl quest’anno si giocherà proprio nel nuovo e avveniristico stadio di casa.
    E piove sul bagnato per Dallas visto l’infortunio (frattura) alla clavicola sinistra per il quarterback Tony Romo all’inizio del secondo quarto, che ha lasciato il campo con i suoi in vantaggio ed ha dovuto poi assistere al ritorno dei Giants che hanno portato a casa la partita.

    I Cowboys iniziano benissimo e si portano sul 10 a 0 grazie a due intercetti su Eli Manning che regalano i primi punti dell’incontro ai biancoblu. Sembra l’inizio della fine per il fratello minore del ben più noto Peyton, ma da qui il quarterback inizia a mettere su una ottima prestazione. Sul finire di primo quarto lancia a Nicks il passaggio per il temporaneo 10-7. Dallas non ci sta e grazie ad un field goal di Buehler e ad un ritorno del punt straordinario di Dez Bryant allunga sul 20-7. Ma a questo punto, orfani di Romo, i Cowboys iniziano a fare fatica ed in poco più di 4 minuti (quelli che restano alla fine del primo tempo) regalano letteralmente 17 punti agli avversari: 2 touchdown , uno di Nicks ed uno di Smith ed un field goal di Tynes, catapultano i Giants in testa (24-20). Si va al riposo con il pubblico texano sotto shock.

    La musica non cambia al ritorno in campo ed il terzo quarto vede altri 2 touchdown per gli ospiti che segnano prima con Manningham, poi con Jacobs. Manning si riscatta alla grande dal deludente avvio di match visti i 4 passaggi per touchdown che pareggiano il suo career-hig. E si entra nell’ultimo quarto sul 38-20. I Cowboys provano la furiosa ma tardiva razione: prima vanno a segno con il solito Dez Bryant (38-28, per via dell’ulteriore conversione da 2 punti), poi i Giants segnano su field goal il 41-28 parziale. Bryant prova nuovamente a dare la scossa e segna il suo terzo touchdown della serata ma il tempo corre via veloce e il punteggio resta fissato sul 41-35 New York.

    Vittoria fondamentale per gli ospiti, per Dallas si attendono notizie dall’infermeria, ma per Romo la stagione potrebbe essere già terminata. E con lui anche le speranze Cowboys di invertire la rotta.

    RISULTATI SETTIMANA NUMERO 7 DI NFL:

    Cincinnati Bengals-Atlanta Falcons 32-39
    Pittsburgh Steelers- Miami Dolphins 23-22
    Buffalo Bills-Baltimore Ravens 34-37 (overtime)
    Jacksonville Jaguars-Kansas City Chiefs 20-42
    Cleveland Browns-New Orleans Saints 30-17
    Washington Redskins-Chicago Bears 17-14
    San Francisco 49ers-Carolina Panthers 20-23
    Saint Louis Rams-Tampa Bay Buccaneers 17-18
    Philadelphia Eagles-Tennessee Titans 19-37
    Arizona Cardinals-Seattle Seahawks 10-22
    New England Patriots-San Diego Chargers 23-20
    Oakland Raiders-Denver Broncos 59-14
    Minnesota Vikings-Green Bay Packers 24-28
    New York Giants-Dallas Cowboys 41-35

  • NFL: Incredibile KO dei Saints, Steelers di un soffio sui Dolphins, Favre crolla nella sua Green Bay

    NFL: Incredibile KO dei Saints, Steelers di un soffio sui Dolphins, Favre crolla nella sua Green Bay

    Nella notte NFL incredibile KO interno dei campioni del mondo dei New Orleans Saints contro i modesti Cleveland Browns: la squadra della Louisiana viene battuta per 30-17, protagonista in negativo il quarterback Drew Brees che lancia per 356 yards ma si fa intercettare ben 4 volte; e qui entra inscena il vero mattatore dell’incontro, ovvero David Bowens che ritorna in touchdown 2 dei 4 intercetti lanciati da Brees. Ora il record dei Saints è di 4 vittorie e 3 sconfitte.

    Importante vittoria per gli Steelers che espugnano Miami grazie ad un field goal a 2 minuti e 30 secondi dalla fine dell’incontro e superano i Dolphins per 23-22. Polemiche per il calcio della vittoria dato che gli arbitri non sono riusciti a stabilire chi effettivamente avesse ricoperto il fumble sull’ultimo tentativo degli Steelers di segnare il touchdown, con la palla che è uscita dalle mani di Roethlisberger a pochi centimetri dalla end-zone. Alla fine si è deciso di dare la palla a Pittsburgh (che ha potuto segnare il field goal) ma per ammissione degli stessi arbitri non si è riuscito a capire, nella mischia, chi avesse recuperato l’ovale. Steelers che ringraziano e portano a casa un successo che vale oro.

    Di ritorno nelle città che lo ha reso famoso e lanciato nell’olimpo del football NFL, Brett Favre ed i suoi Minnesota Vikings sono stati sconfitti dai Green Bay Packers per 28-24. Il primo tempo di Favre è molto buono, ma nel secondo tempo il numero 4 Vikings lancia 3 facili intercetti in bocca ai difensori dei Packers che ringraziano e portano a casa la vittoria. A 40 secondi dalla fine prima viene assegnato il touchdown della vittoria ai Vikings, poi gli arbitri, correttamente, si ravvedono visto che la ricezione di Percy Harvin avviene con un piede dentro ed uno fuori dalla end-zone.

    Nelle altre partite pioggia di punti per Oakland (59-14 a Denver, Darren McFadden assoluto protagonista con ben 4 touchdown, i 59 punti sono il record di franchigia per i Raiders) e Kansas City (42-20 contro i Jacksonville Jaguars). Vittorie importanti per Atlanta contro i Cincinnati Bengals (39-32) e di Washington a Chicago (17-14). Carolina si prende il primo successo stagionale battendo la vera delusione di stagione ovvero i San Francisco 49ers (23-20 il finale, sesta sconfitta per i Niners), Seattle continua a crescere e batte Arizona per 22-10, mentre i Patriots danno prova di grande squadra ed espugnano il campo molto ostico dei San Diego Chargers (23-20). I Titans polverizzano i Philadelphia Eagles (37-19 il finale), mentre la cenerentola della Lega, i Buffalo Bills fanno sudare molto più del necessario una delle squadre più forti della Lega, i Baltimore Ravens che hanno la meglio sugli avversari solo in overtime per 37-34, lasciando i poveri Bills ancora senza vittorie in stagione (unica franchigia in NFL visto il primo successo dei Panthers sui 49ers). Continua a sorprendere invece Tampa Bay: i Buccaneers, guidati ancora una volta da un Josh Freeman fenomenale nel quarto periodo, mettono i punti del sorpasso a 10 secondi dalla fine con il touchdown di “Cadillac” Williams che fissa il risultato sul 18-17 Buccaneers (grande recupero dal 17-3 parziale del secondo periodo) e si mettono all’inseguimento dei Falcons nella division, ora distanti solo una vittoria. Tampa Bay ha già migliorato, con 6 partite disputate, le vittorie ottenute lo scorso campionato in 16 incontri (record finale 3 vittorie e 13 sconfitte) che gli valsero il terz’ultimo posto nella Lega ma delle scelte molto alte al Draft che hanno migliorato in modo evidente la squadra in questa stagione.

    La giornata si chiuderà stanotte con l’attesissimo Monday Night tra i New York Giants che faranno visita ai Dallas Cowboys.

    RISULTATI SETTIMANA NUMERO 7 DI NFL:

    Cincinnati Bengals-Atlanta Falcons 32-39
    Pittsburgh Steelers- Miami Dolphins 23-22
    Buffalo Bills-Baltimore Ravens 34-37 (overtime)
    Jacksonville Jaguars-Kansas City Chiefs 20-42
    Cleveland Browns-New Orleans Saints 30-17
    Washington Redskins-Chicago Bears 17-14
    San Francisco 49ers-Carolina Panthers 20-23
    Saint Louis Rams-Tampa Bay Buccaneers 17-18
    Philadelphia Eagles-Tennessee Titans 19-37
    Arizona Cardinals-Seattle Seahawks 10-22
    New England Patriots-San Diego Chargers 23-20
    Oakland Raiders-Denver Broncos 59-14
    Minnesota Vikings-Green Bay Packers 24-28
    New York Giants-Dallas Cowboys questa notte 2.30 (ora italiana)

  • NFL: Vincono Colts, Bengals e Jets, sorridono ancora i Buccaneers

    NFL: Vincono Colts, Bengals e Jets, sorridono ancora i Buccaneers

    Seconda giornata di NFL che regala ancora una volta tante conferme ma anche tante sorprese in atteasa del monday night di questa notte (ore 2.30 italiane) tra i campioni in carica dei New Orleans Saints ed i San Francisco 49ers.

    Ma andiamo con ordine nella nostra analisi delle partite giocate ieri notte: facile vittoria per i Green Bay Packers che tra le mura amiche mettono sotto i malcapitati Buffalo Bills centrando la seconda vittoria in stagione dopo quella prestigiosa della settimana scorsa ottenuta in trasferta a Philadelphia contro gli Eagles. 34-7 il finale con i Packers che si candidano autorevolmente come una delle squadre da battere in questa regular season.

    Cadono ancora una volta i Minnesota Vikings di Brett Favre che vengono battuti in casa dai Miami Dolphins di Tony Sparano. Grande prova difensiva della squadra della Florida che intercetta il veterano quarterback gialloviola per ben 3 volte e riesce a stoppare il runningback Adrian Peterson (non un giocatore qualunque) ad una sola yard dal touchdown nei secondi finali. 14 -10 il finale, Dolphins che viaggiano a punteggio pieno, Vikings che cadono per la seconda volta per una partenza negativa certamente non preventivata ad inizio stagione.

    Faticano più del necessario i Kansas City Chiefs contro i Cleveland Browns (forse la franchigia messa peggio in questa annata NFL) ma alla fine arriva la vittoria, nei minuti finali, per 16-14. La seconda vittoria in questa regular season in 2 partite disputate porta i Chiefs alla miglior partenza negli ultimi 5 anni a questa parte.

    Lottano i Dallas Cowboys, ma devono arrendersi ai Chicago Bears di uno straordinario Jay Cutler che dopo l’opaca stagione dello scorso anno (proveniente dai Broncos) sembra aver trovato il giusto feeling con la squadra dell’Illinois. 3 passaggi per altrettanti touchdown, 21 completati sui 27 tentati con 277 yard totali nei lanci. Ordinato, preciso e decisivo, questo era il quarterback che volevano i Bears che ora sembrano averlo trovato. Dall’altra parte il rookie Dez Bryant firma un touchdown pregevole e Tony Romo lancia per ben 374 yard, ma la prestazione del quarterback dei Cowboys non serve a portare a casa il risultato ed arriva anche la prima sconfitta interna per 27-20.

    Atlanta travolge i malcapitati Arizona Cardinals che hanno mostrato tutti i limiti di una squadra che in Estate ha perso alcuni cardini come il wide receiver Anquan Boldin ed il safety Rolle. 41-7 il risultato finale con una ottima prova di Matt Ryan, quarterback dei Falcons, che lancia per 3 touchdown, 2 dei quali sono per Jason Snelling che poi ne aggiunge un altro su corsa per 3 segnature complessive. Falcons che dominano ogni singolo quarto e si rilanciano pericolosamente nella corsa ai playoff (e non solo).

    Tampa Bay incamera la seconda vittoria in altrettante partite, sconfiggendo i Carolina Panthers a domicilio per 20-7. Buccaneers che fanno intravedere i confortanti progressi di una squadra giovane e che ancora dovrà maturare ma che potrebbe avere davanti un grande futuro se tutti i tasselli si incastreranno nel giusto ordine. Il quarterback Josh Freeman (al secondo anno) continua a guidare nel migliore dei modi la squadra, la stagione non dovrebbe portare a risultati insperati ma in fin dei conti finchè le cose andranno bene, sognare non costa nulla.

    I Detroit Lions dopo aver fatto sudare la scorsa giornata i Chicago Bears (touchdown della possibile vittoria annullato a Calvin Johnson a tempo scaduto) si ripetono e costringono i Philadelphia Eagles ad un affannoso 35-32. Certamente gli Eagles hanno avuto sempre in mano il pallino dell’incontro ma i giovani Lions mettono in mostra buone potenzialità che se abbinate alle qualità del quarterback Matthew Stafford (quando ritornerà in campo dall’infortunio) potranno dare molte soddisfazioni ai tifosi della squadra del Michigan. Per Phila ottima prova di LeSean McCoy autore di 3 touchdown.

    5 field goal del kicker Mike Nugent danno la vittoria ai Cincinnati Bengals sui Baltimore Ravens. 15-10 il finale con Cincinnati che si riprende dallo stopo della prima giornata anche se la coppia d’oro Ochocinco-Owens ancora non riesce a spiccare il volo. Brutta prova dei Ravens che devono ritrovare immediatamente la concentrazione per la prossima gara.

    Continua la marcia degli Steelers che anche senza Roethlisberger inanellano la seconda vitoria in altrettante giornate: la “W” ariva in casa dei Tennessee Titans, battuti per 19-11.

    Grande passo indietro invece per i Seattle Seahawks che dopo la buona prova di settimana scorsa contro i 49ers sprofondano nel buio più totale a Denver, schiantati 31-14 dalla coppia Broncos Orton-Moreno: il quarterback lancia per 307 yard e 2 touchdown, il runningback (schierato anche in posizione di ricevitore durante la gara) fa letteralmente a fette la difesa di Seattle, che non riesce a trovare le contromisure necessarie per arginarlo. Per i Seahawks disastroso il quarterback Hasselbeck, invece buona la prova del rookie Golden Tate che mostra i primi lampi del suo talento.

    La sfida tra le probabili cenerentole della stagione ovvero Saint Louis Rams ed Oakland Raiders va ai bianconeri della California che si impongono 16-14. Sam Bradford dei Rams, prima scelta assoluta del Draft di quest’anno, lancia per 2 touchdown ma si fa ancora una volta intercettare. Errori di gioventù che devono essere eliminati.

    San Diego distrugge i Jacksonville Jaguars per 38-13 grazie ad una prova monumentale del quarterback Philip Rivers: 22 passaggi completati su 29 totali, 334 yard lanciate per 3 touchdown (anche 2 intercetti) spingono i Chargers alla prima vittoria stagionale. Jaguars inguardabili con ben 6 palle perse.

    Houston esce vincente dalla battaglia della serata NFL: i Texans espugnano il campo dei Washington Redskins dopo un overtime per 30-27. Partita riagguantata nel finale di quarto periodo grazie ad un lancio quasi ad occhi chiusi del quarterback Matt Schaub per Andre Johnson (158 yard per lui) che porta la partita sul 27 pari. La regia di Schaub è ineccepibile con 3 touchdown lanciati per quasi 500 yard di passaggi (497 il conteggio esatto, nuovo record di franchigia). Non è da meno il suo dirimpettaio Donovan McNabb che lancia per 426 yard ma lo sforzo non serve ai Redskins per portare a casa la vittoria, dato che nell’overtime, a 3 minuti dalla fine, un field goal del kicker Neil Rackers regala il 30-27 alla squadra texana.

    Si risollevano i New York Jets che battono i New England Patriots di Tom Brady per 28-14. La sfida tra quarterback proprio tra il numero 12 di Boston ed il dirimpettatio Mark Sanchez viene stravinta dal biancoverde della squadra newyorchese che lancia 3 touchdown, a fronte dei 2 dell’avversario che però si fa intercettare anche 2 volte.

    Ed a proposito di quarterback, la sfida tutta in famiglia, della partita che ha chiuso i match domenicali, tra Peyton Manning dgli Indianapolis Colts ed Eli Manning dei New York Giants va al primo che vince sia il duello diretto con il fratello più piccolo, che la sfida tra le squadre dato che i Colts si impongono per 38-14. 3 passaggi da touchdown per Peyton, 2 per Eli, ma la differenza viene fatta dalla regia del primo che conduce la sua squadra alla vittoria riscattando il KO di Houston.

    In attesa del monday night che vedrà protagonisti i Saints che dovranno dare una risposta a tutti e far capire che i campioni sono ancora loro.

    RISULTATI SECONDA GIORNATA NFL:

    Tennessee Titans-Pittsburgh Penguins 11-19
    Atlanta Falcons- Arizona Cardinals 41-7
    Minnesota Vikings-Miami Dolphins 10-14
    Carolina Panthers-Tampa Bay Buccaneers 7-20
    Dallas Cowboys-Chicago Bears 20-27
    Cleveland Browns-Kansas City Chiefs 14-16
    Detroit Lions-Philadelphia Eagles 32-35
    Cincinnati Bengals-Baltimore Ravens 15-10

    Green Bay Packers-Buffalo Bills 34-7
    Oakland Raiders- Saint Louis Rams 16-14
    Denver Broncos- Seattle Seahawks 31-14
    New York Jets-New England Patriots 28-14
    San Diego Chargers- Jacksonville Jaguars 38-13
    Washington Redskins- Houston Texans 27-30 (overtime)
    Indianapolis Colts-New York Giants 38-14
    San Francisco 49ers-New Orleans Saints Questa notte ore 2.30 italiane

  • NFL: Houston sorprende i Colts, Seattle a valanga e “giallo” a Chicago

    NFL: Houston sorprende i Colts, Seattle a valanga e “giallo” a Chicago

    Prima giornata di NFL che parte con il botto: dopo il gustoso anticipo tra i campioni in carica di New Orleans e i Minnesota Vikings del sempre eterno Brett Favre, terminato con la vittoria dei Saints, sorprende nella giornata odierna la caduta dei vice campioni degli Indianapolis Colts che cadono al cospetto di una straordinaria prestazione degli Houston Texans e del suo running back Arian Foster capace di mettere a segno 3 touchdown nella vittoria per 34-24 della franchigia texana correndo per ben 231 yards, nuovo record di squadra per i Texans. Sorprende il fatto che Foster sia un giocatore veramente sconosciuto, che non è stato draftato da nessuna squadra tra l’altro nella scorsa stagione (Houston lo ha preso da free agent sul mercato) e che ha passato quasi l’anno intero nella squadra delle riserve senza mettere assieme numeri rilevanti.
    Per i Colts strepitosa, quanto inutile, prestazione di Peyton Manning che completa 40 passaggi con ben 3 touchdown e 433 yards. Assolutamente incredibile il quarterback dei Colts che dimostra di essere sempre il migliore.

    Buona la partenza dei New England Patriots che si sbarazzano per 38-24 dei Cincinnati Bengals, rivelazione dell’ultima annata NFL. Benissimo il fenomenale quarterback Tom Brady che lancia per 258 yards complessive e 3 touchdown, 2 dei quali recapitati a Wes Welker. In chiaroscuro invece le prove di Chad Ochocinco e Terrell Owens per i Bengals, anche se Ochocinco mette a segno un touchdown.

    Sorridono i Miami Dolphins grazie alla vittoria per 15-10 sui Buffalo Bills, Jacksonville supera i Broncos per 24 a 17, mentre soffrono i Chicago Bears per vincere la strenua resistenza dei Detroit Lions, che lottano fino all’ultimo ma devono cedere il passo ai più quotati avversari (14-19 il finale). Episodio controverso nel finale quando Calvin Johnson, a tempo quasi scaduto, afferra il lancio del suo quarterback Shaun Hill: sembra un touchdown valido (e lo sarebbe anche, non solo lo sembrerebbe!) ma gli arbitri negano la segnatura giudicando il passaggio incompleto. Polemiche e Lions che tornano a casa beffati in tutto e per tutto.

    I New York Giants demoliscono i Carolina Panthers per 31-18, stesso discorso per i Tennessee Titans che seppelliscono sotto una valanga di punti i poveri Oakland Raiders (38-13, Chris Johnson mette a segno 2 touchdown, gran bel modo di aprire la stagione).

    Nella sfida tra “povere” e senza ambizioni (almeno per quest’anno a meno di clamorose quanto improbabili sorprese) i Tampa Bay Buccaneers hanno la meglio per 17-14 sui Cleveland Browns.

    Fatica più del previsto un’altra “grande” della NFL, ovvero i Pittsburgh Steelers (orfani per le prime giornate di Ben Roethlisberger), che battono gli Atlanta Falcons solo dopo un overtime grazie al touchdown di Rashard Mendenhal.

    Nelle partite serali invece facile vittoria per i Seattle Seahawks che demoliscono letteralmente i favoriti San Francisco 49ers per 31-6: un massacro per i “Niners” che non riescono a segnare se non su field-goal.
    Vittoria di prestigio ma in affanno per i Green Bay Packers che nella prima parte di gara sembrano poter vincere tranquillamente l’incontro con gli Eagles, salvo poi doversi ricredere di fronte al gran recupero di Philadelphia che alla fine cede 20-27.
    Arizona espugna il campo dei Rams grazie ai touchdown di Tim Hightower e del sempre fenomenale Larry Fitzgerald. Per Saint Louis invece debutto tra luci ed ombre per la prima scelta assoluta al Draft Sam Bradford, quarterback che alla prima gara in NFL lancia per 253 yards con un touchdown ma con la macchia di 3 intercetti.

    Dallas-Washington sarà trattata a parte, più tardi, alla fine dell’incontro

    Il monday night (domani sera) invece vedrà 2 partite in programma: prima i Baltimore Ravens faranno visita ai New York Jets (partita che è prevista all’una italiana), mentre qualche ora più tardi (alle 4.15 ora italiana) i San Diego Chargers sfideranno i Kansas City Chiefs.

    RISULTATI PRIMA GIORNATA NFL

    New Orleans Saints – Minnesota Vikings 14-9
    Tampa Bay Buccaneers – Cleveland Browns 17-14
    Buffalo Bills – Miami Dolphins 10-15
    New England Patriots – Cincinnati Bengals 38-24
    Jacksonville Jaguars – Denver Broncos 24-17
    New York Giants – Carolina Panthers 31-18
    Chicago Bears – Detroit Lions 19-14
    Pittsburgh Steelers – Atlanta Falcons 15-9 (overtime)
    Tennessee Titans – Oakland Raiders 38-13
    Houston Texans – Indianapolis Colts 34-24
    Seattle Seahawks – San Francisco 49ers 31-6
    Saint Louis Rams – Arizona Cardinals 13-17
    Philadelphia Eagles – Green Bay Packers 20-27
    Washington Redskins – Dallas Cowboys stanotte ore 2.20 italiana
    New York Jets – Baltimore Ravens domani ore 1.00 italiana
    Kansas City Chiefs – San Diego Chargers domani ore 4.15 italiana

  • NFL, NFC Conference: L’analisi completa della nuova stagione 2010-2011

    NFL, NFC Conference: L’analisi completa della nuova stagione 2010-2011

    Dopo aver esaminato le 4 division della AFC conference con l’analisi sulle sue 16 squadre, passiamo alla disamina dell’altra Conference della NFL ovvero la NFC. Proprio qui si trovano i campioni in carica, i New Orleans Saints che grazie ad una super difesa che si tramuta in attacco sono riusciti a trionfare lo scorso anno.
    Ma passiamo all’analisi delle squadre:

    NFC WEST

    La stagione 2010 nella NFC West si preannuncia combattuta, soprattutto per via della smobilitazione generale a cui sono stati sottoposti gli Arizona Cardinals, franchigia che negli ultimi anni aveva quasi dominato ad Ovest e che ora sembra essere stata scavalcata dai san Francisco 49ers arrembanti, pronti a riprendersi un titolo divisionale che manca ormai da diverso tempo; dietro a questa coppia, sono tutti da scoprire i nuovi Seattle Seahawks di Pete Carroll e i St.Louis Rams, che si presentano ai nastri di partenza con un Sam Bradford in più e tante nuove aspettative.

    Arizona arriva da due titoli divisionali conquistati in altrettante stagioni, ma cercare un tris che per la franchigia di Phoenix sarebbe di fatto storico sembra difficile, se non addirittura impossibile, viste le tante perdite che la squadra allenata da Ken Wisenhunt ha dovuto affrontare durante questa offseason, dove ha perso diversi tasselli della difesa e due importanti perni dell’attacco, su tutti, il quarterback veterano Kurt Warner. Anche la cessione di Anquan Boldin, perno dell’attacco e di Rolle, difensore di razza, sembra pesare moltissimo. A Phoenix Wisenhunt ha cominciato un rinnovamento che sembra essere quantomeno necessario, anche per dare la possibilità ai tanti talenti draftati in questi anni di emergere, in modo da garantire ai Cardinals di rimanere ai vertici della NFC West; ovvio, quest’anno, assicurarsi un biglietto diretto per i playoffs non sarà facile, ma nonostante le tante partenze di peso gli investimenti fatti nelle scorse stagioni e proseguiti quest’anno dovrebbero permettergli di lottare fino all’ultimo.

    Coach Mike Singletary è riuscito nell’intento di rendere nuovamente competitivi i Niners, che dopo qualche stagione non brillantissima sono tornati a chiudere in positivo il 2009, raggiungendo quota 8 vittorie, un risultato che mancava da tempo; un tempo in cui non sono mancate le rivoluzioni e le innumerevoli ricostruzioni, a cominciare dall’attacco, che ha cambiato per cinque volte offensive coordinator dal 2005 ad oggi.
    Migliorati rispetto alla passata stagione, grazie soprattutto agli innesti di due importanti lineman offensivi dal grande futuro e dalla solita produttività di Frank Gore, i Niners si presentano ai nastri di partenza come la formazione da battere all’interno della West, forti di un head coach che sembra finalmente aver le idee chiare sulla strada che dovranno percorrere a San Francisco per tornare in alto e ricongiungersi con la loro straordinaria storia; l’importante, ovviamente, sarà trovare quella continuità di prestazioni mancata nel recente passato.

    A Seattle comincia la nuova era di Pete Carroll, che dopo l’esperienza a New England e le numerose vittorie conquistate con Southern California ha deciso di rimettersi in gioco e darsi una nuova chanches in NFL, dove farà di tutto per ricostruire dei Seahawks in costante discesa dal 2005, anno della partecipazione al Superbowl e della vittoria nel Championship NFC, ad oggi.
    Per riprendere la strada interrotta negli ultimi due anni di gestione Holmgren, l’ex allenatore dei Trojans ha deciso di affidarsi, a sorpresa, su uno dei giocatori che con il suo predecessore ha giocato i suoi anni migliori, il quarterback Matt Hasselbeck, preferito ai tanti campioncini in erba presenti all’ultimo draft e confermato nonostante gli acciacchi non gli abbiano permesso di trovare quell’eccellenza riconosciutagli in passato.
    Compagine tosta ma comunque avviata ad una ricostruzione (con prospetti veramente interessanti quali i difensori Anthony McCoy e Russell Okung ed il forte ricevitore Golden Tate) che rischia di non essere tanto breve, i Seahawks proveranno a giocarsi le loro carte nella West, anche se è molto probabile che lotteranno con i Rams per non chiudere in coda alla division; il ritorno in NFL di Carroll, insomma, non si presenta per nulla facile, e dopo aver cercato in tutti i modi di creare una nuova Southern California ingaggiando tanti suoi ex talenti, da Bush a Leinart fino a Jarrett, si è dovuto arrangiare con quello, come si è soliti dire, che gli ha passato il convento, o meglio, che gli hanno concesso di prendere le altre squadre.
    Stagione di transizione, l’ex coach dei Trojans, l’idea è che il coach dei Trojans dovrà lavorare parecchio per riportare i Seahawks verso le vette toccate ad inizio dell’ultimo lustro.

    L’obiettivo per i ragazzi allenati da coach Steve Spagnulo è uno solo, fare meglio del 2009, e la cosa, sinceramente, non dovrebbe essere nemmeno troppo difficile, visto che per peggiorare la situazione occorrerebbe emulare i Detroit Lions versione 2008, che riuscirono a chiudere la regular season senza vincere nemmeno una partita, un rischio che ha riguardato i Rams da vicino già la scorsa stagione; un rischio plausibile, visto che dal 2007 ad oggi la franchigia del Missouri ha confezionato una fase calante da brivido, cominciando dalle 3 sole vittorie ottenute in quell’anno e passando per le 2 del 2008 fino ad arrivare all’unica, misera, affermazione, dello scorso campionato, quando la win conquistata proprio contro la compagine del Michigan ha contribuito a salvare la baracca e, molto probabilmente, lo stesso capo allenatore.
    Per invertire una tendenza al ribasso ormai divenuta una costante delle ultime stagioni, e per scongiurare l’ennesimo trasferimento per una squadra che sul finire del secolo scorso è già passata da Los Angeles, dove potrebbe tornare a breve, a St.Louis, il coaching staff ha deciso di dare un taglio netto al recente passato, lasciando partire il veterano Marc Bulger e puntando su una delle stelle più splendenti dell’ultimo Draft, il quarteraback da Oklahoma Sam Bradford, colui che avrà il compito di rilanciare i Rams. Nonostante siano ancora sottoposti ad una profonda ricostruzione, i Rams hanno accumulato, grazie anche ad una serie di annate pessime, un buon numero di talenti a roster, che se amalgamati e istruiti a dovere potrebbero riportare la franchigia del Missouri ben presto in vetta alla West; per quest’anno, ovvio, sarebbe importante cercare di stringere il solco che si è creato tra le sconfitte e le vittorie nelle ultime, sciagurate, stagioni, dando a Bradford il tempo di crescere per diventare quel campione che sembra destinato ad essere.

    NFC SOUTH

    La division dei campioni in carica dei New Orleans Saints, ma la nostra analisi passerà prima per gli Atlanta Falcons, la vera delusione della scorsa stagione. Con il QB Ryan reduce da un esordio eccellente e Smith con un anno di esperienza come head coach, e dopo un’ottima stagione 2008-2009 terminata solo al cospetto dei Cardinals futuri campioni della NFC, tutto sembrava andare nella direzione dei Falcons come forza giovane ed in piena ascesa della division, se non dell’intera conference.
    In più nel mercato il GM Dimitroff si era mosso al fine di portare a casa il TE più produttivo della lega Tony Gonzalez, che pareva il tassello mancante ad un attacco esplosivo.
    Invece le premesse non sono state rispettate, soprattutto a causa degli infortuni, e non è arrivata nemmeno la post season, anche se per la prima volta nella storia della franchigia si è avuta una stagione vincente in 2 anni consecutivi.
    La stagione 2010 ha premesse simili a quella appena conclusa, ma la squadra sembra più solida e matura, e quindi più capace di mantenerle.
    Partendo dal QB Matt Ryan, i report estivi parlano di come abbia speso molto tempo in palestra ingrossandosi e rafforzandosi, migliorando la palla profonda e non perdendo in mobilità, anzi, nella preseason ha fatto vedere dei miglioramenti nello scrambling.
    Insomma Atlanta è chiamata al pronto riscatto sui campi NFL, il talento non manca, la tenuta mentale sarà da valutare.

    Dopo anni in cui sono state deluse le aspettative, in cui la difesa vanificava gli sforzi di un attacco difficilmente arginabile, è arrivata la maturazione tanto attesa coronata con la vittoria del primo Super Bowl.
    La curiosità sarà ora quella di vedere se la maledizione del titolo sarà superata, visto che negli ultimi 5 anni, i campioni in carica hanno mancato i playoffs in 2 occasioni, e nelle altre 3 non sono mai andati oltre al divisional, quindi ben lontani anche solo all’avvicinarsi ad un repeat.
    Inoltre nessun team nella South ha mai vinto per due anni consecutivi la division, quindi almeno a livello di cabala, i Saints dovranno fare molta fatica per confermarsi a certi livelli.
    La perdita più rilevante è stata quella legata allo scambio dell’offensive tackle Jamaal Williams in direzione Washington. In questo caso è stata fatta una scelta prettamente economica. Williams ha saltato la scorsa stagione per infortunio, ma la OL ha sopperito alla sua mancanza con Jermon Bushrod che è stato un LT molto convincente, tanto da optare per il sacrificio di Williams e liberarsi soprattutto del suo contratto.
    Inoltre a fine secondo giro del draft è arrivato Charles Brown che è un’acquisizione molto importante che dà profondità e futuribilità al reparto, rendendolo ancora più talentuoso e completo.
    Ovviamente il lavoro della linea sarà fondamentale per i running backs. Reggie Bush è ormai chiaramente una delusione rispetto a quelle che erano le attese che si erano create il giorno in cui passò al professionismo.
    Attese mantenute solo nella sua stagione da rookie, purtroppo dopo non ha sviluppato il suo gioco rendendolo un RB capace di correre anche nel mezzo, e questo ne ha limitato l’impatto.
    Rimane però un giocatore importante nel sistema di Sean Payton perchè molto versatile e pericoloso anche in ricezione oltre che negli special teams, ed ecco perchè è stato confermato dai Saints nonostante sia ben lontano da ciò che credevano di aver draftato non più di 4 estati fa.
    Brees coordinerà tutto nel ruolo di quarterback. Se lo standard di rendimento si manterrà uguale, sarà difficile battere i campioni anche se le aspiranti a detronizzarli non mancano di certo.

    Tampa Bay ha lavorato molto bene in off season. Ha tagliato alcuni rami secchi ed ha condotto un draft solido, che ha portato ad una aggiunta di talento a basso rischio.
    Purtroppo la situazione di partenza del roster era così bassa che la prospettiva non cambia di molto rispetto alla stagione appena trascorsa, e così vedremo ancora la franchigia della Florida in ritardo rispetto alle avversarie.
    Il team è comunque giovane, quindi la consolazione è che la prospettiva di lungo periodo è piuttosto buona.
    Risulta difficile credere che questi giovani possano già esplodere ora, ma il futuro, se le promesse e le premesse verranno mantenute, potrebbe portare a nuovi successi dopo la conquista del titolo nel 2002 sotto la guida di Jon Gruden che ora sembra ai tifosi solo uno sbiadito ricordo.

    A Charlotte la parola d’ordine è invece ripartire. I Panthers 2 stagioni fa erano la prima potenza della division ed una delle corazzate della NFC, salvo calare sensibilmente le proprie quotazioni contestualmente alla caduta di Delhomme, che ha concluso l’anno malissimo ed ha cominciato il 2009 nella stessa maniera, finendo prima per perdere il posto e venendo tagliato poi. In estate è stato draftando Jimmy Clausen da Notre Dame.
    Il rookie si presenta come un QB già pronto a prendere in mano il timone di un team, discreta precisione, discreto braccio.. appunto, tutto discreto ma non eccelle in nulla. Meglio sotto il profilo delle letture perchè esce da una pro-style offence reale, e quindi presenta già una certa dimestichezza a digerire un sistema NFL. La squadra non può ambire alle posizioni di vertice, ma nell’arco del campionato è probabile che si tolga qualche bella soddisfazione.

    NFC NORTH

    Per l’ennesimo anno consecutivo Brett Favre ha facilitato il compito degli analisti NFL.
    Solamente dopo ferragosto il futuro hall of famer da Kiln, Mississipi, ha fugato ogni dubbio sul suo ritorno dopo che 3 compagni di squadra sono volati a casa sua e lo hanno trascinato al training camp.
    Quindi, anche la prossima stagione, il quasi quarantunenne, già nonno, tornerà per quella che sarà la sua 20esima e, forse, ultima stagione. Deve dirsi che Favre arriva da una delle migliori stagioni della sua carriera e i dubbi legati al ritorno erano per la maggior parte collegati alla salute di una caviglia maltrattata dai Saints lo scorso gennaio, seppur una certa dose di protagonismo non può escludersi.
    Quella ai nastri di partenza è una stagione nella quale la division in oggetto, per storia, tradizione e rivalità (una delle più accese e combattute), sembra ritornata ai fasti del suo glorioso passato.
    Forse, per la prima volta dopo molti anni, tutte le squadre si presentano con delle ambizioni e con delle interessanti prospettive.
    Con il ritorno dell’ex packers, i Vikings si presentano come la squadra favorita per lo scettro della divisione e non solo. La squadra è rimasta intatta ed è stata aggiunta anche profondità nelle secondarie.

    Iniziamo l’analisi dai Chicago Bears: Jay Cutler dovrà dimostrare di essere uno dei QB migliori della NFL. Ora o mai più dopo i fallimenti delle stagioni precedenti. L’importante movimento si è verificato a livello di coaching staff dove è stato ingaggiato come offensive coordinator uno degli allenatori più controversi degli ultimi anni, Mike Mart, chiamato a portare a Chicago il suo attacco pass-oriented in una franchigia sempre famosa per il suo running game.
    Quella da descrivere è una squadra che dal lato difensivo, se in giornata, non ha niente da invidiare a nessun altro NFL team. Può contare su una linea difensiva molto solida, guidata dall’aggressività di Tommie Harris con l’aggiunta del neo arrivato Julius Peppers, 81 sacks in otto stagioni e 25 nelle ultime due.
    Brian Urlacher e Lance Briggs costituiscono una coppia di LBs tra le più temibili, sperando che il veterano-giocatore franchigia abbia finalmente recuperato dall’infortunio al polso e dai problemi alla schiena. Roach e Tinoisamoa si combattono l’ultimo starting spot di un reparto comunque molto profondo. Le secondarie possono essere il punto debole della difesa e si è riparato alla perdita di Vasher con l’acquisizione di Tim Jennings dai Colts e con il ritorno di Chris Harris da Carolina.
    Prevedere il risultato finale di questa compagine è uno dei pronostici più difficili da fare in quanto ci sono tutte le possibilità di una stagione con molte vittorie e soddisfazioni ma anche il rischio di un crollo totale. Molto probabilmente tutto dipenderà dall’inizio perché un avvio positivo potrebbe aggiungere entusiasmo in una squadra dove il talento non manca in nessun ruolo.

    Detroit Lions: anno 2 dopo Millen. La strada intrapresa sembra quella giusta nonostante le 2 vittorie della stagione scorsa possano ancora sembrare pochine. Per il secondo anno successivo il nuovo GM Martin Mayhew ha concluso una offseason da applausi con un draft condito dalla gemma Suh e una free agengy aggressiva con aggiunte in quasi tutti i reparti.
    L’attacco riparte dall’ex rookie Matthew Stafford, proveniente da una stagione d’esordio sicuramente positiva impreziosita dal drive conclusivo contro i Browns. Da lui ci si aspetta un ulteriore salto di qualità: di sicuro i Lions, dopo anni, possono affermare di avere un quarterback attorno al quale costruire la squadra. A fargli da chioccia, come back-up Shaun Hill, appena arrivato da San Francisco.
    Cosa aspettarsi quindi dai Lions?
    Di sicuro non i playoff. Tuttavia dopo anni di mediocrità si può contare la presenza di giocatori nelle posizione chiave attorno ai quali costruire una squadra che potrebbe riportare alla postseason la franchigia della città della Ford. Quantomeno un aumento delle vittorie dovrebbe essere garantito.

    Green Bay Packers: Mike McCarthy in ginocchio dopo il fumble di Rodgers nel WildCard Playoff contro i Cardinals. Ecco da dove riparte la franchigia del Wisconsin. La squadra era riuscita a recuperare dopo una partenza a dir poco imbarazzante (17 a 0 nel primo quarto) e sembrava destinata a scontrarsi con l’amato-odiato ex idolo Brett Favre per un posto al Super Bowl ma il destino l’ha pensata diversamente.
    I “cheeseheads” si presentano praticamente invariati alle porte di un nuovo campionato che potrebbe riportarli ai vecchi fasti. Ted Thompson ha abituato negli ultimi anni ad una offseason molto calma ma quest’anno è riuscito addirittura a superarsi se si pensa che le uniche note degne di menzione sono solamente gli allungamenti ai contratti dati ai super veterani Tauscher e Clifton.
    L’attacco rimane, quindi, guidato da Aaron Rodgers e non potrebbe essere altrimenti dopo che l’ex golden bears ha fatto ricredere anche i critici più nostalgici. 30 TD pass conditi da 7 INT e 4 rushing Td sono solamente alcuni dei numeri che riassumono la scorsa stagione e che dimostrano che, nonostante la dipartita di Favre, il passing game al Lambeau non è passato di moda. Su di lui poggiano le speranze gialloverdi. In molti tra gli analisti vedono la franchigia del Wisconsin come possibile protagonista a Dallas il prossimo febbraio: molto, se non tutto dipenderà dal miglioramento della pass rush in quanto l’attacco ha dimostrato di poter mettere i punti a tabellone.

    Praticamente risolto l’unico dubbio della offseason con il ritorno dell’ex nemico Favre al comando dell’attacco, i Minnesota Vikings si presentano sulla carta come una delle candidate più autorevoli non solamente per arrivare al SuperBowl ma anche per portare a casa il Vince Lombardi Trophy.
    Un drive assurdo ha impedito alla franchigia di Minneapolis di sbancare New Orleans dopo che durante la partita si era data dimostrazione di superiorità nei confronti dei padroni di casa.
    La squadra si presenta intoccata nei punti di forza e dopo aver trascinato letteralmente Favre al training camp pronta a ricominciare la marcia proprio lì dove si era interrotta. Qualche perplessità viene suscitata da un coaching staff forse non all’altezza delle ambizioni anche se deve dirsi che Childress ha sempre aumentato ogni anno il numero delle vittorie.
    Come detto Brett Favre si ripresenta al comando di un attacco ormai non più monodimensionale arrivando da una delle stagioni più positive dell’intera carriera. Alla sue spalle l’ormai bocciato Tarvaris Jackson il quale, anche alla luce di come è stata condotta la vicenda Favre, vede al capolinea la sua esperienza ai Vikings. Importante sarà l’asse tra Favre ed il “talentissimo” Adrian Peterson, il miglior running back della NFL (assieme a Chris Johnson) ma che può giocare anche da ricevitore: un’arma formidabile che potrebbe risultare letale per gli avversari.
    Senza possibilità di essere smentiti si può affermare che tutto quello che arriverà che non sarà almeno una presenza all’atto conclusivo della stagione dovrà essere etichettato come fallimento o delusione.
    I Vikings si presentano come una squadra pronta a vincere e con tutte le carte in regola per andare fino in fondo. Destano qualche perplessità l’età in certe posizioni chiave e la situazione infortuni dei WR Harvin e Rice senza poi contare che lo stesso Favre torna dopo un intervento ad una caviglia malconcia.

    NFC EAST

    In questa division Dallas parte con i favori del pronostico ed ha un’opportunità colossale da non perdere (Super Bowl da giocare in casa!), mentre Giants, Redskins ed Eagles sono squadre che possono stravolgere la classifica, che dipenderà soprattutto dagli scontri diretti.

    Per Dallas dunque la possibilità è ghiotta ed irripetibile, la squadra sembra essere all’apice delle proprie possibilità di vincere un titolo con la gestione attuale, e la prospettiva di alzare il trofeo davanti al proprio pubblico è tutto quello che Jerry Jones desidera.
    I Cowboys giocheranno per la storia, per essere il primo team di sempre a vincere il Super Bowl nel loro impianto, e proprio per questo motivo l’impegno richiesto sarà massimo, e la pressione che l’organizzazione avrà addosso sarà molto alta, come d’altronde lo sarà quella vissuta da Wade Phillips, che potrebbe avere l’ultima opportunità di vestire i panni del capo allenatore sotto Jerry Jones, la cui pazienza potrebbe finire presto.
    I Cowboys riportano in campo uno degli attacchi più prolifici dell’intera Nfl, dotato di un passing game altamente efficace, e di un reparto running backs profondo e, si spera, finalmente in salute. Tony Romo è un quarterback rigenerato, maturo, reduce dal suo miglior football giocato in carriera , che in cifre è tradotto in 4.483, 26 touchdowns e solo 9 intercetti, che testimoniano il notevole miglioramento fatto a livello di decisioni prese.
    Per Dallas è l’occasione della vita, e le motivazioni saranno alte come non mai, se si aggiunge il riscatto nei confronti della disfatta allo scorso Divisional contro Minnesota: la squadra è riuscita a sfatare il mito della vittoria ai playoffs che non arrivava da dodici anni, ma a Jerry Jones serve ben di più per ritenersi soddisfatto, a maggior ragione in un anno dove i texani sono indicati per andare fino in fondo.

    I New York Giants del “generale” Tom Coughlin sono spesso stati indecifrabili: si è passati dalla squadra mai capace di andare troppo avanti nei playoffs attrezzata con un quarterback senza attributi a quella miracolosa capace di battere i Patriots semi-perfetti al Super Bowl, per poi ritornare nel mistero e deludere le aspettative che, date le circostanze, avrebbero chiamato molte di più delle 8 vittorie ottenute nel campionato passato.
    Eli Manning, nel frattempo, gli attributi li ha fatti crescere a dismisura dimostrando di essere capace di vincere e di mantenere la calma in situazioni particolarmente difficili e pressanti, chiudendo il 2009 con 4.021 yards, 21 passaggi vincenti e 14 intercetti nonostante un reparto ricevitori tutto nuovo e tutto da testare.
    E chi lo voleva per forza limitato al ruolo di fratellino sfigato di Peyton si è ricreduto presto, dinanzi a quello che è diventato un ottimo quarterback nel leggere le situazioni, capace di aggiustare le chiamate in corsa e leader vocale migliorato rispetto alle timidezze iniziali.
    Parte della colpa dei fallimenti recenti è stato un gioco di corse passato dall’essere il punto di forza estremo dell’attacco, a tratti incontenibile, alla quasi totale inefficacia dell’anno scorso, terminato al diciassettesimo posto della lega per yards medie a gara. Unito ad un’efficienza limitata in redzone, solo poco più del 48% delle opportunità trasformate in 6 punti, il fatto è simbolico nei riguardi di Manning e dei suoi ricevitori, che hanno prodotto comunque 402 punti, ottavo miglior risultato in assoluto.
    A New York, sponda Giants ovviamente, desiderano un veloce e pronto ritorno ai playoffs, che potrebbe trovare diversi ostacoli per il grande livello divisionale, e che potrebbe vedere i Giants partire in apparente svantaggio a causa di una difesa quasi completamente nuova, molto inesperta, che dovrà vivere sulle giocate dei defensive ends per mascherare le altre lacune.
    Eli Manning, che si scontrerà con Peyton alla seconda settimana di campionato, è pronto per guidare un attacco giovane ma collaudato, quindi per mantenere saldo il posto a Coughlin, che vive ogni anno sull’orlo del precipizio, servirà segnare almeno come l’anno scorso.

    I Philadelphia Eagles hanno definitivamente voltato pagina rinunciando ai servizi di Donovan McNabb, quarterback che è stato tra i migliori di sempre nella storia della franchigia, e giocatore simbolo di un periodo che ha visto Phildelphia arrivare ad un passo dal Vince Lombardi Trophy.
    L’organizzazione, tuttavia, è solida ed Andy Reid è un allenatore di grandissime capacità tattiche e gestionali, che faranno in modo di non far sentire ai caldi tifosi del Lincoln Financial Field questa annata come una ricostruzione, ma come una continuazione del progetto vincente portato avanti in tutti questi anni.
    Dopo 2 partecipazioni da titolare al posto di McNabb, comincia ufficialmente l’era di Kevin Kolb su lunga distanza, nel senso che sarà titolare per un anno intero e dovrà dimostrare di possedere le attitudini per restare saldamente al posto di comando.
    Kolb ha tutte le caratteristiche richieste per giostrare la West Coast della versione Reid, che è sbilanciata storicamente verso la fase aerea, può eseguire tutti i lanci con precisione sul medio-corto, e può innescare un discreto numero di armi, dato il talento presente a roster.
    L’intesa con il miglior ricevitore a disposizione, DeSean Jackson, era stata già lampante quando, nelle 2 gare citate, Kolb aveva trovato ugualmente il modo di imbeccare il miglior playmaker di squadra, responsabile di 8 mete da oltre 50 yards e di 12 totali, ottenute tra corse, ricezioni, ed azioni di special team.
    Inutile sostenere, in quanto già abbastanza ovvio, che l’annata degli Eagles sarà tanto più duratura quanto migliori saranno le prestazioni di Kevin Kolb, l’uomo nuovo della squadra ed il principale responsabile del funzionamento di un attacco che deve produrre tanto per limitare le concessioni di una difesa che è stata la 19esima della NFL per punti lasciati agli avversari. Reid ha l’esperienza e la bravura necessaria per guidare ancora in alto questa squadra, l’ha fatto in passato con registi di livello inferiore e potrebbe farlo ancora, visto che a Kolb, apparentemente, non manca nulla per dare continuità a questo grande e rispettabile ciclo vincente.

    Cosa dire dei Washington Redskins? Nella capitale è arrivato un gigantesco repulisti con qualche anno di ritardo di troppo, che ha portato a cambiamenti radicali nel modo di condurre la squadra a livello dirigenziale e tattico, con facce nuove in tutti i settori più importanti dell’organizzazione.
    Dan Snyder è rimasto il solito, vulcanico, proprietario con la sola differenza che ha finalmente capito di dover mettere a tacere la lingua in settori che non gli competono, e Vinnie Cerrato, co-autore dei disastri epici combinati in fase di mercato, è stato allontanato, così come lo è stato Jim Zorn, troppo gentleman per essere un head coach nella spietata NFL.
    Il nuovo general manager Bruce Allen avrà il compito di far rendere meglio il processo di draft attraverso lo dipartimento scouting ed effettuare decisioni più oculate, sulle quali avrà possibilità di intervenire anche il nuovo head coach, Mike Shanahan, l’uomo che ci voleva per predersi sulle spalle una squadra con simili tradizioni.
    La franchigia ha un volto nuovo anche all’interno del campo, con l’ex Eagles Donovan McNabb preso attraverso una trade per dare un impatto immediato ad un ruolo che non ha mai avuto un giocatore del suo spessore nelle ultime 2 decadi.
    L’ex rivale divisionale porterà la leadership che Jason Campbell, lasciato andare ad Oakland, non ha mai avuto.
    Il miglioramento è netto, sulla carta, ma tutto il lavoro svolto e digerito forzatamente in fretta, dovrà tradursi in vittorie in una division molto competitiva, che vede almeno 2 squadre avanti ai Redskins in termini di qualità e possibilità di fare i playoffs.
    Il progetto è senz’altro a breve termine, vista l’età di McNabb, ma l’opportunità per tornare agli antichi fasti è davvero vicina, specialmente se arriverà, dalla famiglia Shanahan, la continuità che questa squadra storica meriterebbe finalmente di avere a livello gestionale.