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  • Seattle SuperSonics, la lunga strada verso il ritorno in NBA

    Seattle SuperSonics, la lunga strada verso il ritorno in NBA

    Rivedremo mai i Seattle SuperSonics in giro sui parquet NBA? La risposta potrebbe essere (il condizionale è d’obbligo però in questi casi) positiva. E’ notizia delle ultime ore che il comune della città del Nord-Ovest del Pacifico ha approvato un piano finanziario per la costruzione di una nuova Arena che permetterebbe alla città di riavere una squadra di basket.

    La storia dei Sonics è nota un pò a tutti, appassionati e non della NBA: fondati nel 1967 i gialloverdi scomparvero dalla grande pallacanestro americana nel 2008, quando il proprietario Clayton Bennett (che aveva acquistato il team nel 2006 dal fondatore della Starbucks Howard Schultz) spostò la franchigia nella sua città natale, Oklahoma City, cambiando anche nome e colori sociali alla squadra che diventò così Oklahoma City Thunder. Bennett lasciò, con un accordo economico, sia il nome SuperSonics che i colori sociali alla città di Seattle, pagando quasi 80 milioni di dollari (suddivisi in 2 rate) per uscire dal contratto di locazione della Key Arena, il palazzo utilizzato per le partite casalinghe dei Sonics, che sarebbe scaduto nel 2010. Nell’accordo Bennett espresse la volontà di mantenere però la storia dei Sonics anche ad Oklahoma City benchè di quella squadra non potesse utilizzare nulla. Sono molti gli analisti della NBA (in primis l’ex ala grande di Sixers, Suns e Rockets Charles Barkley) che però non riconoscono ai Thunder il titolo conquistato nel 1979 dai Sonics ed il record vincente (con oltre 1000 successi) nelle 41 stagioni disputate a Seattle.

    La questione del trasferimento dei SuperSonics ha avuto molte conseguenze in territorio americano, da ricordare il film-documentario sportivo “Sonicsgate-la morte di una squadra”, interamente realizzato dai tifosi gialloverdi per sensibilizzare l’opinione pubblica su quanto successo nel 2008: scavando a fondo infatti i fans dei Sonics sono riusciti a risalire ad alcune mail tra il commissioner NBA David Stern ed il proprietario Clay Bennett dalle quali è emerso il tentativo, quasi fraudolento, di acquistare la franchigia con il chiaro intento di spostarla ad Oklahoma City. Facendo leva sul fatto che la Key Arena non potesse ospitare più eventi di basket in quanto obsoleta (ma l’arena era stata rinnovata una decina di anni prima e risulta tutt’ora molto funzionale per gli eventi sportivi), Bennett ha chiesto al comune di Seattle un nuovo stadio da 500 milioni di dollari (per non trasferire la squadra nell’Oklahoma) da far pagare ai contribuenti con le loro tasse, una mossa astuta in quanto una cifra del genere difficilmente può essere racimolata a breve periodo (ma non solo). Trovando l’opposizione della città ha avuto campo libero e con l’appoggio di Stern ha attuato il piano di delocalizzazione, portato avanti con successo.

    In effetti, nel quasi perfetto meccanismo degli sport americani, questa è l’unica pecca: si tende il più possibile a rendere equilibrate le squadre con l’utilizzo del salary cap (che limita le società più ricche nell’acquisizione dei giocatori miliori) e del Draft (che assegna i migliori prospetti universitari ai team che sono risultati nella stagione precedente i peggiori della Lega per aiutare a migliorarli) ma non c’è nessuna regola che vieta gli spostamenti delle franchigie di città in città se approvati dal consiglio dei proprietari. E questa è una cosa che non riguarda solo la NBA ma anche le altre Leghe professionistiche come la MLB, la NHL e la NFL. Il risultato è che molti tifosi da un momento all’altro potrebbero anche trovarsi senza una squadra per cui tifare, come successo a quelli di Seattle.

    Il “dolore” e la rabbia nella Emerald City sono stati ancora più grandi dato che nel 2007 i Sonics ebbero la fortuna di selezionare al Draft Kevin Durant, un fenomeno assoluto che potenzialmente potrebbe diventare il numero 1 in NBA al pari di LeBron James. Dal 2008 l’ex beniamino di casa (rookie of  the year con i SuperSonics nel 2007) è stato visto compiere magie con la maglia dei Thunder (capocannoniere nelle ultime 3 stagioni) e nello scorso torneo la sua definitiva esplosione ha condotto Oklahoma City alla Finale NBA persa per 4-1 con gli Heat.

    Ecco perchè l’annuncio di un accordo tra il comune di Seattle ed il miliardario Chris Hansen viene visto con molte speranze di riavere indietro la propria squadra dai tifosi gialloverdi. Hansen ha investito 490 milioni dollari nella costruzione della futura Arena (anche se 200 sono fondi pubblici che Hansen restituirà nel giro di 30 anni da obbligo contrattuale) e proprio ieri il consiglio ha dato l’OK all’iter con una votazione di 6 favorevoli e 2 contrari. Hansen ha anche detto che oltre ai Sonics mira a portare a Seattle anche una franchigia di hockey, dato che il nuovo palazzetto, polifunzionale, potrà ospitare anche la NHL. Hansen ha chiaramente detto che ha in mente un progetto vincente che potrebbe riportare a Seattle i tempi d’oro del basket degli anni ’90 quando i SuperSonics erano una potenza della NBA grazie alle Star Gary Payton e Shawn Kemp, guidati in panchina da coach George Karl (ora allenatore di Danilo Gallinari a Denver) che li condusse alla finalissima del 1996, contro gli imbattibili Chicago Bulls di Michael Jordan (record di 72 vinte e 10 perse in regular season), persa però per 4-2.

    A questo punto però arriva la nota dolente: per riavere indietro i SuperSonics Hansen dovrà cercare di fare quello che Bennett fece 4 anni fa, ovvero strappare ad altri tifosi una franchigia NBA per portarla a Seattle (e rinominarla con il nickname Sonics). Un “circolo vizioso” a cui però non si può mettere fine. Ci sarebbe anche la possibilità di un team di espansione ma la NBA, in forte crisi economica, non vede di buon occhio questa ipotesi che stravolgerebbe tra l’altro gli equilibri di Division e Conference. La franchigia indiziata maggiormente a cambiare aria sono i Sacramento Kings, con i Maloofs (i proprietari) sommersi dai debiti che hanno fatto saltare un accordo tra città e Lega per la costruzione di una nuova arena che avrebbe permesso ai neroviola di restare a Sacramento. I Maloofs hanno rifiutato già una prima proposta di Hansen che intendeva rilevare la franchigia versando loro 400 milioni di dollari (un centinaio in più rispetto al reale valore di mercato). La questione è destinata a continuare ed una situazione simile viene vissuta nell’hockey dato che gli Oilers si sono interessati alle vicende di Seattle dato che ad Edmonton è (almeno per ora) fallito il tentativo di costruzione di un’avveniristica arena per i giovani campioncini del team canadese.

    Nelle prossime settimane si attendono ulteriori sviluppi, ma siamo certi che il ritorno dei Seattle SuperSonics non sia poi così lontano…

  • NBA, Gallinari travolge Minnesota, Chicago Bulls primi nella Lega

    NBA, Gallinari travolge Minnesota, Chicago Bulls primi nella Lega

    Nella notte si è conclusa la regular season NBA, una stagione leggermente più corta rispetto al normale (invece delle canoniche 82 partite per ogni squadra ne sono state giocate 66 per via del lockout che ha tenuto tutti fermi fino al giorno di Natale del 2011). Con le magnifiche 16 franchigie che parteciperanno ai playoff già designate restavano da definire solo alcune posizioni per determinare gli accoppiamenti della post season. In programma quindi 13 partite, turno di riposo solo per Indiana Pacers, Oklahoma City Thunder, Los Angeles Clippers e Phoenix Suns che hanno giocato ieri la loro ultima partita di campionato regolare.

    Toronto batte i Nets: per la squadra di Andrea Bargnani (infortunato) un discreto arrivederci al prossimo anno quando i canadesi saranno chiamati al salto di qualità.

    Pochi stimoli per i Sixers a Detroit che chiudono all’ottavo posto della Eastern Cionference. Per Philadelphia quindi difficile serie di playoff contro i Chicago Bulls.

    Boston supera Milwaukee ma nonostante ciò giocherà il primo turno playoff contro Atlanta con lo svantaggio del fattore campo. I Bucks guardano invece già al prossimo torneo dove dovranno riscattare questa annata un pò deludente.

    Ancora una vittoria per i Wizards che raggiungono quota 20 vittorie (6 successi consecutivi) e guardano con più ottimismo al futuro. Washington approfitta del riposo forzato dei Big Three di Miami e trionfa in scioltezza.

    I Charlotte Bobcats sono ufficialmente la peggiore squadra della storia NBA: con la sconfitta patita contro i New York Knicks il team del North Carolina supera i Sixers edizione 1972-1973 (percentuale di vittorie 0.109), per loro un poco onorvole 0.106. per la felicità (si fa per dire) del proprietario Michael Jordan che sarà ricordato come il più grande giocatore di basket di tutti i tempi ed ora anche come il peggior proprietario della storia, almeno fino a quando qualche altra squadra non farà peggio.

    Denver Nuggets | © Doug Pensinger/Getty Images

    Atlanta batte agevolemnte Dallas e si prende il vantaggio del fattore campo nel primo turno palyoff da giocare contro Boston. Per i campioni in carica texani invece ci saranno gli Oklahoma City Thunder ed una probabile eliminazione al primo turno della post season.

    Chicago per la seconda stagione consecutiva è la migliore formazione della Lega: 50-16 il record, lo stesso degli Spurs che però vengono condannati dal tie-breaker NBA. Cleveland, avversaria di giornata, si arrende facilmente allo strapotere dei “Tori”.

    Memphis supera Orlando ed ottiene il vantaggio del fattore campo nella sfida del primo turno della post season contro i Los Angeles Clippers.

    Ultima gara della stagione con sconfitta per Marco Belinelli (9 punti a fine match) ed i New Orleans Hornets che vengono battuto a Houston, sorride invece Danilo Gallinari che travolge con i suoi Denver Nuggets i Minnesota Timberwolves: per l’ala Azzurra 17 i punti a fine partita. Ora sotto con i Los Angeles Lakers nel primo turno playoff.

    I Jazz hanno la meglio dei Blazers consolidando l’ultima piazza per la post season ad Ovest, vince San Antonio ma nonostante lo stesso record dei Bulls i neroargento devono accontentarsi della seconda posizione nella classifica genarale della NBA per il fattore tie-braker. Spurs però primi nella Western Conference e con il possibile vantaggio del fattore campo fino alla Finale di Conference.

    Sconfitta indolore dei Lakers a Sacramento (terzo posto ad Ovest già in tasca da qualche giorno). Kobe Bryant non scende in campo e lascia strada libera a Kevin Durant per il titolo di miglior realizzatore del torneo (terza affermazione di fila per il fenomeno dei Thunder in questa graduatoria). A Bryant sarebbero bastati una quarantina di punti per balzare al primo posto ma coach Brown ha pensato bene di farlo riposare in vista dei playoff.

    Risultati NBA 26 aprile 2012

    Toronto Raptors-New Jersey Nets 98-67
    Detroit Pistons-Philadelphia 76ers 108-86
    Boston Celtics-Milwaukee Bucks 87-74
    Washington Wizards-Miami Heat 104-70
    Charlotte Bobcats-New York Knicks 84-104
    Atlanta Hawks-Dallas Mavericks 106-89
    Chicago Bulls-Cleveland Cavaliers 107-75
    Memphis Grizzlies-Orlando Magic 88-76
    Houston Rockets-New Orleans Hornets 84-77
    Minnesota Timberwolves-Denver Nuggets 102-131
    Utah Jazz-Portland Trail Blazers 96-94
    Sacramento Kings-Los Angeles Lakers 113-96
    Golden State Warriors-San Antonio Spurs 101-107

    LE CLASSIFICHE 

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  • NBA, Bryant affonda Thunder. Gallinari schianta Magic. OK Spurs Knicks

    NBA, Bryant affonda Thunder. Gallinari schianta Magic. OK Spurs Knicks

    Partita stupenda a Los Angeles dove i Lakers hanno la meglio sui Thunder dopo 2 overtime: gara equilibrata nel primo tempo dove ad una manciata di secondi dal termine esplode la follia di Ron Artest: l’ala dei gialloviola, grande protagonista fino a quel momento, dopo un canestro rifila una sonora gomitata al povero ed incolpevole Harden trovatosi nel posto sbagliato nel momento sbagliato (a fine pagina il video della gomitata-killer). Il deprecabile gesto viene giustamente punito dagli arbitri con l’espulsione, i tifosi losangelini si dimostrano poco sportivi applaudendo il giocatore al rientro negli spogliatoi. Gesto ancor più da condannare se si pensa che Artest in Estate ha cambiato il proprio nome in Metta World Peace ovvero tradotto letteralmente “metti pace nel Mondo”. Di benevolo e pacifico il suo gesto ha davvero ben poco, ed il povero Harden non rientrerà più sul parquet per continuare il match. Tornando alla partita gli ospiti mettono il turbo ed arrivano vicini ai 20 punti di vantaggio prima dello show costruito da Kobe Bryant che nell’ultimo quarto a furia di canestri d’autore e di assist porta il punteggio in parità cosa che vale il primo overtime. Qui i Lakers sembrano allungare ma vengono ripresi negli ultimi istanti da Oklahoma City. Si va al secondo supplementare dove non c’è storia, Bryant gioca un basket sublime nei momenti topici e con 26 punti, 6 rimbalzi ed 8 assit guida i suoi compagni al successo. Contributo importante da parte di Pau Gasol che sfiora la tripla doppia con 20 punti, 14 rimbalzi e 9 assist, prezioso Jordan Hill che firma una sontuosa doppia doppia da 14 punti e 15 rimbalzi. Per Oklahoma City brilla il solito Durant (35 punti), Westbrook deleterio (dalle sue scelte scriteriate parte la rimonta Lakers) con 14 punti, 10 assist ma un orrendo 3/22 al tiro. I Lakers a meno di clamorosi epiloghi blindano il terzo posto ad Ovest.

    Sorride anche New York che sbanca Atlanta guidata da un super Carmelo Anthony da 39 punti e 10 rimbalzi (suo il canestro della vittoria). Ottimo l’apporto di Stoudemire che chiude in doppia doppia (22 punti e 12 rimbalzi) con un Fields quasi perfetto dal campo (18 punti). Agli Hawks non basta la miglior gara stagionale di Marvin Williams (29 punti ed 11 rimbalzi) con Teague e Joe Johnson autori rispettivamente di 23 e 22 punti.

    Facile affermazione di Sacramento a Charlotte: i protagonisti sono Cousins (29 punti e 10 rimbalzi) ed Evans (22 punti) con Jason Thompson che sforna una prova a tutto tondo (14 punti, 11 rimbalzi, 7 assist e 5 recuperi). I Bobcats, sempre più proiettati ad essere la peggiore squadra della storia della NBA, hanno 13 punti a testa da Walker, Brown e Mullens.

    Dopo lo scivolone contro i Wizards tornano alla vittoria gli Heat che si sbarazzano nel finale dei Rockets ora matematicamente fuori dalla post season. Senza Wade e Bosh a guidare Miami ci pensa LeBron James con 32 punti, 8 rimbalzi e 5 assist. Ai texani non basta la buona prova di Parsons da 23 punti.

    Detroit supera di misura Toronto grazie ai 19 punti a testa di Gordon e Knight. Monroe arpiona 17 rimbalzi (con 8 punti) e per i Raptors è notte fonda nonostante i 16 punti di DeRozan.

    Kobe Bryant, Los Angeles Lakers | © Stephen Dunn/Getty Images

    San Antonio, grazie al KO dei Thunder a Los Angeles, blinda il primo posto della Western Conference (basterà un solo successo nelle prossime 3 gare per la matematica certezza). Gli Spurs fanno fuori i Cavaliers vincendo ogni singolo quarto di gioco. Come al solito ampie rotazioni per coach Popovich ed il migliore è Ginobili con 20 punti. Gli ospiti hanno i migliori realizzatori in Irving (19 punti) e Jamison (21).

    In una gara dal significato nullo i Warriors hanno la meglio sui Timberwolves: la chiave del successo è il play Charles Jenkins con 24 punti, 9 assist e 6 rimbalzi. Minnesota, sempre priva dei suoi uomini migliori (in primis Kevin Love), trova 19 punti e 16 rimbalzi da Pekovic e 14 punti e 12 assist da Barea.

    Sorride Danilo Gallinari che firma 17 punti e 7 rimbalzi nella vittoria dei suoi Nuggets sugli Orlando Magic: l’unica nota positiva per gli ospiti è Ryan Anderson che chiude con 24 punti e 9 rimbalzi, mentre per Denver oltre al “Gallo” ci sono i 17 punti di McGee e le doppie doppie di Lawson (13 punti e 10 assist) e di Faried (11 punti e 10 rimbalzi).

    Non va bene invece a Marco Belinelli: i suoi Hornets incappano in un pessimo ultimo periodo contro i Clippers (33-14 il parziale) dilapidando l’ampio margine fin lì costruito. Per la guardia Azzurra solo 3 punti a referto, il miglior realizzatore di New Orleans è l’ex Eric Gordon con 17 punti. Per Los Angeles sono solamente 3 i giocatori in doppia cifra ma tanto basta per accaparrarsi la vittoria: Foye piazza 24 punti, Paul 33 con 13 assist e Griffin 21 con 15 rimbalzi.

    Risultati NBA 22 aprile 2012

    Atlanta Hawks-New York Knicks 112-113
    Los Angeles Lakers-Oklahoma City Thunder 114-106 (2 overtime)
    Charlotte Bobcats-Sacramento Kings 88-114
    Miami Heat-Houston Rockets 97-88
    Detroit Pistons-Toronto Raptors 76-73
    San Antonio Spurs-Cleveland Cavaliers 114-98
    Minnesota Timberwolves-Golden State Warriors 88-93
    Denver Nuggets-Orlando Magic 101-74
    Los Angeles Clippers-New Orleans Hornets 107-98

    LE CLASSIFICHE 

    IL FOLLE GESTO DI METTA WORLD PEACE:

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    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • Memphis sbanca Oklahoma City. Houston passa a Chicago

    Memphis sbanca Oklahoma City. Houston passa a Chicago

    I Milwaukee Bucks proseguono nella loro rincorsa ai playoff della Eastern Conference superando in trasferta i poveri Washington Wizards ridotti ai minimi termini dagli infortuni. Il team del Wisconsin beneficia di 6 uomini in doppia cifra trovando 19 punti da Jennings, 17 a testa da duo Ellis-Dunleavy e 15 da Ekpe Udoh. Solida anche la prova del turco Ilyasova che termina con una doppia doppia da 16 punti ed 11 rimbalzi. Ai padroni di casa non bastano i 23 punti della guardia Jordan Crawford ed un John Wall a tutto tondo che alla fine totalizza 14 punti, 9 assist e 6 rimbalzi.

    L’assenza di Derrick Rose pesa sempre di più in questo finale di stagione per i Bulls e Chicago si inchina ai pericolosi Houston Rockets che sbancano il parquet dei “Tori”. Con le rotazioni ridotte ai minimi termini dalle defezioni i padroni di casa provano in tutti i modi a portare a casa la vittoria con un Deng da 24 punti ed un Boozer che firma la doppia doppia da 16 punti e 13 rimbalzi (a cui si devono aggiungere anche 7 assist) ma vengono superati dalle grandi performance texane di Dragic (21 punti), Scola (18 punti e 12 rimbalzi) e Budinger (13 punti in uscita dalla panchina).

    I Memphis Grizzlies mettono fine alla striscia positiva della squadra più in forma del momento nonchè candidata numero 1 al titolo NBA, ovvero gli Oklahoma City Thunder. L’impresa della squadra del Tennessee è doppia perchè ottenuta in trasferta su un campo quasi inespugnabile ed arriva grazie ad un grande Mayo che parte dalla panchina ma si rivela fattore decisivo con 22 punti. Per i Thunder ci sono i 21 punti di Kevin Durant, i 19 di Westbrook ed i 14 di Harden mentre Ibaka infila 12 punti con 6 stoppate all’attivo.

    Marc Gasol, Memphis Grizzlies | © Ronald Martinez/Getty Images

    Prosegue il momento favorevole dei Los Angeles Clippers che vincono a Dallas: match al limite della perfezione per i californani, capaci di imporsi in ogni singolo quarto di gioco chiudendo la gara con 19 punti di vantaggio. Decisivo il giocatore che meno ci si aspetta, ovvero Randy Foye che colleziona ben 28 punti, Paul si limita alla regia e smista 10 assist (conditi da 8 punti) e Griffin ottiene la doppia doppia da 15 punti e 16 rimbalzi. I Mavericks riescono a portare solo 2 giocatori i doppia cifra, uno è il solito Nowitzki con 19 punti, l’altro è Terry con 15.

    Progressi confortanti per i Sacramento Kings che in questo finale di regular season stanno facendo vedere buone cose a livello di gioco e prestazioni: a cadere sotto i colpi dei neroviola sono i Minnesota Timberwolves ormai senza speranze playoff dopo l’infortunio da season ending di Rubio fattore importante che assieme a Love aveva portato i Timberwolves al sogno post season fino a metà stagione. Proprio il lungo di Minneapolis è il top scorer dei suoi con 23 punti ma i Kings trionfano con i 20 punti di Cousins, i 19 di Fredette (una delle migliori prove stagionali per il rookie di Sacramento apparso sempre fuori dal contesto nel resto dell’anno) e con la tripla doppia dfiorata da Evans tornato sui suoi livelli (24 punti, 10 rimbalzi e 7 assist).

    Utah ha la meglio su Portland e continua ad inseguire l’ultimo posto playoff della Western Conference: Millsap con 31 punti ed 11 rimbalzi spacca il match in favore della sua squadra, ai Blazers non servono i 33 punti di Matthews, i 27 di Aldridge ed i 16 con 10 rimbalzi di Batum.

    Risultati 2 aprile 2012

    Washington Wizards-Milwaukee Bucks 98-112
    Was: Crawford 23, Seraphin 15, Wall 14, Vesely 14
    Mil: Jennings 19, Dunleavy 17, Ellis 17

    Chicago Bulls-Houston Rockets 93-99
    Chi: Deng 24, Boozer 16, Noah 15
    Hou: Dragic 21, Scola 18, Lee 13, Budinger 13

    Oklahoma City Thunder-Memphis Grizzlies 88-94
    Okl: Durant 21, Westbrook 19, Harden 14
    Mem: Mayo 22, Allen 15, Gasol 13

    Dallas Mavericks-Los Angeles Clippers 75-94
    Dal: Nowitzki 19, Terry 15, Wright 8
    Cli: Foye 28, Griffin 15, Butler 13

    Sacramento Kings-Minnesota Timberwlves 116-108
    Sac: Evans 24, Cousins 20, Fredette 19
    Min: Love 23, Pekovic 17, Ridnour 13

    Portland Trail Blazers-Utah Jazz 97-102
    Por: Matthews 33, Aldridge 27, Batum 16
    Uta: Millsap 31, Hayward 20, Jefferson 13

    LE CLASSIFICHE 

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 5:

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  • NBA, Miami batte Bargnani. Anthony non basta a New York contro Atlanta

    NBA, Miami batte Bargnani. Anthony non basta a New York contro Atlanta

    Un ottimo Andrea Bargnani non basta ai Toronto Raptors per strappare la vittoria contro i Miami Heat. L’Azzurro segna 27 punti ma sono inutili al cospetto dei Big Three di Miami che segnano complessivamente 86 dei 113 punti totali di squadra con Wade e Bosh (grande ex dell’incontro) a quota 30 e James che ne infila 26.

    Crollo dei Sixers che si fanno sorprendere dai derelitti Wizards: pessima serata al tiro per Philadelphia che ha 14 punti a testa dal duo Young-Williams, a condannare gli ospiti ci pensa Cartier Martin con 20 punti.

    Tutto facile per Denver contro il fanalino di coda della NBA, i Bobcats: Afflalo (19 punti ed 11 rimbalzi) e Lawson (14 punti e 10 assist) guidano gli ospiti, per Charlotte si mette in luce il solito Henderson con 21 punti.

    Cade New York contro Atlanta: gli Hawks infliggono un dispiacere al loro ex coach Wooodson (ora sulla panchina dei Knicks) ed usufruiscono della grande serata di Joe Johnson (28 punti), Josh Smith (23 punti) e Green (20 punti). Per i bluarancio solo 2 uomini in doppia cifra con Anthony che infila 36 punti e 9 rimbalzi e Shumpert che arriva ancora una volta a quota 25 punti. Troppe però le defezioni di New York che gioca sempre molto rimaneggiata e con rotazioni non ottimali.

    I Bucks travolgono Cleveland e rimettono in discussione l’ottavo posto playoff della Eastern Conference: 37 punti di scarto alla fine grazie ai 28 punti di Jennings ed alla doppia dopiia di Ilyasova (20 punti e 10 rimbalzi), ai Cavaliers non basta l’ennesima grande performance di Irving da 29 punti.

    Vittoria di misura ma di fondamentale importanza per i Mavericks ad Orlando: match winner Dirk Nowitzki con il jumper del definitivo 100-98 a 5 secondi dal termine (per il tedesco 28 punti). Ai Magic servono a poco i 19 punti e 15 rimbalzi di Howard, i 24 di Nelson ed i 21 di Anderson.

    Andrea Bargnani | © Chris Chambers Getty Images

    Chicago mette un mattone in più nella costruzione del miglior record ad Est battendo Detroit: 20 punti di Deng e 19 punti e 12 rimbalzi di Noah mandano KO i Pistons che non sfruttano l’assenza di Rose per i Bulls tirando veramente male dal campo.

    Successo dei Rockets contro gli insidiosi Grizzlies: a fare la voce grossa è un super Goran Dragic che piazza 25 punti, per Memphis 20 punti di Rudy Gay e 19 di Gasol ma pesa tanto la poca forma fisica di Zach Randolph (reduce da un brutto infortunio al ginocchio) ancora lontano dalla condizione ottimale che chiude con appena 6 punti.

    Boston ha la meglio contro i Timberwolves e complice lo scivolone di Philadelphia arpiona il primo posto dell’Atlantic Division dopo un lungo inseguimento. Mattatori del match Pierce con 21 punti, Garnett con 24 punti e 10 rimbalzi e Rondo che chiude con ben 17 assist. Inutili i 22 punti ed 11 rimbalzi di Kevin Love per Minnesota.

    Piccolo sorriso per i Kings che espugnano il parquet dei Jazz: l’artefice della vittoria è Cousins che nel finale segna i punti decisivi per Sacramento (prima per il pareggio e poi per il sorpasso) lasciando solo 3 secondi sul cronometro, chiudendo con 27 punti e 14 rimbalzi. L’ultimo tentativo di Utah per il contro-sorpasso va a buon fine ma arriva fuori tempo massimo. Top scorer dei padroni di casa è Jefferson con 27 punti e 16 rimbalzi.

    I Clippers hanno la meglio dei Blazers grazie a 3 giocatori a quota 20 punti, Griffin (che aggiunge 13 rimbalzi), Paul (che scrive a referto anche 14 assist) e Foye. A Portland non serve la super prestazione di Hickson da 29 punti e 13 rimbalzi, ospiti condannati anche dal forfait nel pre-partita del leader Aldridge.

    Infine i Nets sbancano Oakland trascinati da Wallace (24 punti e 18 rimbalzi) e Deron Williams (9 punti ma ben 20 assist per il playmaker). I Warriors sprecano un vantaggio di 19 punti sul finire di terzo quarto con un David Lee che piazza 27 punti e lo sconosciuto Jenkins che scrive una doppia doppia da 18 punti e 12 assist.

    Risultati NBA 30 marzo 2012

    Toronto Raptors-Miami Heat 101-113
    Tor: DeRozan 28, Bargnani 27, Amir Johnson 12
    Mia: Wade 30, Bosh 30, James 26

    Washington Wizards-Philadelphia 76ers 97-76
    Was: Martin 20, Crawford 17, Nenè 16
    Phi: Young 14, Williams 14, Turner 11

    Charlotte Bobcats-Denver Nuggets 88-99
    Cha: Henderson 21, Maggette 19, Williams 15
    Den: Afflalo 19, Brewer 17, Lawson 14

    Atlanta Hawks-New York Knicks 100-90
    Atl: Joe Johnson 28, Smith 23, Green 20
    N.Y.: Anthony 36, Shumpert 25, Fields 7

    Cleveland Cavaliers-Milwaukee Bucks 84-121
    Cle: Irving 29, Gee 19, Thompson 15
    Mil: Jennings 28, Ilyasova 20, Dunleavy 16

    Orlando Magic-Dallas Mavericks 98-100
    Orl: Nelson 24, Anderson 21, Howard 19
    Dal: Nowitzki 28, Terry 17, Marion 15, West 15

    Chicago Bulls-Detroit Pistons 83-71
    Chi: Deng 20, Noah 19, Boozer 13
    Det: Knight 16, Monroe 14, Prince 14

    Houston Rockets-Memphis Grizzlies 98-89
    Hou: Dragic 25, Lee 17, Budinger 13
    Mem: Gay 20, Gasol 19, Mayo 15, Allen 15

    Minnesota Timberwolves-Boston Celtics 79-100
    Min: Love 22, Ridnour 15, Williams 14
    Bos: Garnett 24, Pierce 21, Bradley 17

    Utah Jazz-Sacramento Kings 103-104
    Uta: Jefferson 27, Hayward 19, Burks 15
    Sac: Cousins 27, Thornton 26, Thomas 19

    Los Angeles Clippers-Portland Trail Blazers 98-97
    Cli: Griffin 20, Paul 20, Foye 20
    Por: Hickson 29, Batum 18, Crawford 14

    Golden State Warriors-New Jersey Nets 100-102
    G.S.: Lee 27, Jenkins 18, Thompson 14
    N.J.: Wallace 24, Humphries 20, Green 20

    LE CLASSIFICHE 

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • NBA, Lin trascina i Knicks. Bene Miami, cadono Lakers e Thunder

    NBA, Lin trascina i Knicks. Bene Miami, cadono Lakers e Thunder

    Nella notte NBA rimonte vincenti ed importanti per Houston Rockets (contro i Los Angeles Lakers) e Miami Heat (beffati i Phoenix Suns). Continua il periodo positivo per i New York Knicks che infilano la quarta affermazione di fila contri i Toronto Raptors di Andrea Bargnani. Cadono invece i Thunder che nello scontro divisionale giocato in casa dei Jazz perdono per 97-90, i Pacers battono i Clippers sempre più discontinui, KO pesante per Memphis contro Sacramento mentre i Bucks restano in scia ai Knicks sbancando Portland con relativa facilità.

    I Lakers sprecano una grossa occasione di avvicinare gli Spurs e forse anche i Thunder ai primi posti della Western Conference dilapidando un buon vantaggio costruito nel primo quarto nella sfida contro Houston (chiuso a 40 punti e tirando con il 70% dal campo). A 7 minuti dal termine la reazione dei padroni di casa ribalta completamente il match con un parziale di 17-2 che dal momentaneo -12 porta al definitivo +3. Grandi prove per Scola e Lee autori di 23 punti ciascuno mentre i gialloviola pagano gli errori di Bryant (29 punti) che come al solito si intestardisce nel voler vincere le partite da solo nei minuti conclusivi.

    Cade anche l’altra metà di Los Angeles: i Clippers vengono superati dai Pacers che si rialzano dopo le 2 sconfitte patite contro i Knicks. Hansbrough piazza 17 punti ed il neo acquisto Barbosa invece 12, Hill è prezioso con 15 punti. Per i rossoblu californiani doppia doppia di Blake Griffin da 23 punti e 10 rimbalzi.

    Jeremy Lin trascina al successo i suoi Knicks contro i Raptors di Andrea Bargnani: per il playmaker di New York ci sono 18 punti e 10 assist in 29 minuti e contributi importanti arrivano da Stoudemire (doppia doppia da 22 punti e 12 rimbalzi) e Chandler (17 punti). Bargnani sforna una serata opaca al tiro per 15 punti complessivi ma con 5/15 dal campo.

    14esima vittoria interna consecutiva per i caldissimi Heat che spezzano il buon momento di forma dei Phoenix Suns: a 7 minuti dalla fine il team dell’Arizona si porta sul +10 (9o-80) ma da questo momento in poi salgono in cattedra i Big Three di Miami che guidano la squadra ad un parziale di 17-0 che chiude in pratica la gara. Per Bosh ci sono 29 punti mentre Wde e James combinano assieme per 39 punti, con il solito contributo di Haslem che porta alla causa 15 punti e 9 rimbalzi. Brutta prova per il playmaker Steve Nash che chiude con soli 9 punti anche se con 10 assist.

    Jeremy Lin | © Chris Chambers/Getty Images

    Sorpresa a Salt Lake City dove i Jazz padroni di casa superano i lanciatissimi Oklahoma City Thunder che ora scendono al terzo posto nella classifica generale della Lega (dietro a Miami e Chicago). Performance non all’altezza di Durant (6/22 dal campo evento più unico che raro vederlo tirare così male) e Utha new approfitta con Millsap che piazza 20 punti. I Jazz portano tutto lo starting five in doppia cifra e demoliscono gli avversari a centro area (50 punti per Utah, 20 per Oklahoma City).

    Gara da dimenticare per Memphis che contro una delle peggiori formazioni della Western Conference, i Kings, non riesce a vincere: Thornton firma 31 punti e Cousins 23, ai Grizzlies non bastano un Gasol che sfiora la tripla doppia, i 23 punti di Gay ed il ritorno in campo da titolare di Randolph.

    Infine i Bucks si mantengono in lizza per l’ultimo posto playoff ad Est battendo facilmente i Blazers a Portland: la sesta vittoria consecutiva porta le firme del neo acquisto Ellis e di Jennings mentre ai padroni di casa non serve la doppia doppia di Aldridge da 21 punti e 12 rimbalzi.

    Risultati NBA 20 marzo 2012

    Indiana Pacers-Los Angeles Clippers 102-89
    Ind: Granger 25, Hansbrough 17, Hill 15
    Cli: Griffin 23, Paul 16, Young 13

    New York Knicks-Toronto Raptors 106-87
    N.Y.: Stoudemire 22, Lin 18, Anthony 17, Chandler 17
    Tor: DeRozan 17, Bargnani 15, Calderon 11

    Miami Heat-Phoenix Suns 99-95
    Mia: Bosh 29, James 20, Wade 19
    Pho: Hill 19, Gortat 13, Morris 12

    Houston Rockets-Los Angeles Lakers 107-104
    Hou: Scola 23, Lee 23, Dragic 16
    Lak: Bryant 29, Gasol 21, Bynum 16

    Utah Jazz-Oklahoma City Thunder 97-90
    Uta: Millsap 20, Jefferson 16, Harris 15
    Okl: Westbrook 23, Durant 18, Harden 17

    Sacramento Kings-Memphis Grizzlies 119-110
    Sac: Thornton 31, Cousins 23, Thomas 18
    Mem: Gay 23, Conley 16, Gasol 15

    Portland Trail Blazers-Milwaukee Bucks 87-116
    Por: Aldridge 21, Matthews 21, Felton 18
    Mil: Gooden 19, Delfino 16, Jennings 15, Dunleavy 15, Udrih 15

    LE CLASSIFICHE 

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • NBA, vincono Heat e Thunder. Bene i Clippers, KO i Lakers

    NBA, vincono Heat e Thunder. Bene i Clippers, KO i Lakers

    Nella notte NBA sono state 8 le partite disputate: Miami vince il derby della Florida contro Orlando, i Thunder mandano KO i Blazers. Incredibile sconfitta interna per i Lakers contro i Jazz, i Clippers superano Detroit. Bene Atlanta a Cleveland, Minnesota crolla a Sacramento, Memphis ha la meglio su Washington e Phoenix porta a casa un successo prezioso in chiave playoff nello scontro diretto contro Houston.

    Tutto facile per gli Atlanta Hawks che battono i Cavaliers sul parquet di Cleveland: grande gara per Joe Jonhson che alla fine è il top scorer della partita con 28 punti con Teague che contribuisce con 18 punti. Ai padroni di casa non bastano i 20 punti e 9 rimbalzi di Gee, i 17 di Jamison e la doppia doppia di Kyrie Irving da 19 punti e 10 assist.

    Sorridono i Clippers che in un match cruciale per il prosieguo della stagione battono i Detroit Pistons in overtime: Chris Paul gioca in modo straordinario ed alla fine sfiora la tripla doppia che viene mancata per un solo rimbalzo (19 punti, 15 assist e 9 rimbalzi ai quali si aggiungono 4 recuperi e neanche una palla persa), Blake Griffin contribuisce con una doppia doppia da 17 punti ed 11 rimbalzi. Per gli ospiti solita gara importante di Greg Monroe (23 punti e 15 rimbalzi) e di Prince (20 punti) ma i Pistons vengono traditi dalle guardie Stuckey e Knight (4/22 in combinata dal campo per un bottino di soli 13 punti).

    Bene anche Memphis che però trova qualche grattacapo dai Washington Wizards. E’ Rudy Gay a trascinare i suoi compagni alla vittoria con 27 punti e 9 rimbalzi, Conley aggiunge 17 punti e Gasol 15 mentre prosegue a gonfie vele il recupero fisico di Randolph che porta alla causa 13 punti e 9 rimbalzi in soli 24 minuti. Per gli ospiti buone notizie solo da Jordan Crawford (22 punti) e Wall (25 punti).

    Pesa sempre di più l’infortunio di Rubio per Minnesota che cade malamente a Sacramento. A condannare i Timberwolves è Thornton che piazza 24 punti mentre sono inutili i 21 punti ed 11 rimbalzi di Kevin Love.

    Los Angeles Clippers | © Streeter Lecka/Getty Images

    Il sentitissimo derby della Florida va ai Miami Heat che superano gli Orlando Magic grazie ad un super Dwyane Wade che infila 14 dei suoi 31 punti totali nell’ultima frazione di gioco. Bene anche Bosh con 23 punti mentre James gioca una gara a tutto tondo con 14 punti, 12 rimbalzi, 7 assist e 5 recuperi. Agli ospiti non servono a molto i 18 punti ed 11 rimbalzi della stella Dwight Howard ed i 15 dalla panchina dell’ex dal dente avvelenato Quentin Richardson (5/7 da 3 punti).

    Oklahoma City non trova grossi problemi per sbarazzarsi dei Blazers: i soliti noti portano alla vittoria i Thunder, Westbrook piazza 28 punti e Durant aggiunge 26 punti, 7 rimbalzi e 6 assist. Per Portland l’ultimo ad arrendersi è Jamal Crawford con 23 punti.

    Nell’importantissimo scontro diretto per aggiudicarsi l’ultimo posto playoff ad Ovest i Suns battono i Rockets ed ora sono ad una sola vittoria per scavalcare i rivali in classifica: a sorpresa il match winner è Michael Redd che dalla panchina porta 25 punti, Nash si limita all’assistenza per i compagni (11 assist) con Gortat che va in doppia doppia (15 punti e 10 rimbalzi) e Frye che segna 19 punti. Tra le fila dei texani ci sono da sottolineare i 18 punti di Scola ed i 16 con 8 assist dell’ex di turno Goran Dragic.

    Infine tonfo interno clamoroso dei Lakers contro i Jazz: è Paul Millsap il protagonista della vittoria ospite con 24 punti e 9 rimbalzi ma è ottima la prova corale di Utah che porta ben 6 giocatori in doppia cifra (i rookie Kanter e Burks aggiungono 17 punti a testa con percentuali fantascientifiche). I gialloviola vengono condannati dalla pessima serata al tiro di Kobe Bryant (15 punti con 20 tiri dal campo) ed a nulla serve la grande partita di Bynum da 33 punti ed 11 rimbalzi.

    Risultati NBA 18 marzo 2012

    Cleveland Cavaliers-Atlanta Hawks 87-103
    Cle: Gee 20, Irving 19, Jamison 17
    Atl: Joe Johnson 28, Teague 18, Hinrich 14

    Los Angeles Clippers-Detroit Pistons 87-83 (overtime)
    Cli: Paul 19, Griffin 17, Foye 14
    Det: Monroe 23, Prince 20, Jerebko 14

    Memphis Grizzlies-Washington Wizards 97-92
    Mem: Gay 27, Conley 17, Gasol 15
    Was: Wall 25, Crawford 22, Seraphin 12

    Sacramento Kings-Minnesota Timberwolves 115-99
    Sac: Thornton 24, Thomas 18, Salmons 15
    Min: Love 21, Williams 16, Webster 14

    Miami Heat-Orlando Magic 91-81
    Mia: Wade 31, Bosh 23, James 14
    Orl: Howard 18, Quentin Richardson 15, Nelson 13

    Oklahoma City-Portland Trail Blazers 111-95
    Okl: Westbrook 28, Durant 26, Harden 14
    Por: Crawford 23, Felton 19, Matthews 16

    Phoenix Suns-Houston Rockets 99-86
    Pho: Redd 25, Frye 19, Gortat 15
    Hou: Scola 18, Dragic 16, Patterson 13

    Los Angeles Lakers-Utah Jazz 99-103
    Lak: Bynum 33, Gasol 18, Bryant 15
    Uta: Millsap 24, Kanter 17, Burks 17

    LE CLASSIFICHE 

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • NBA, San Antonio batte i Thunder. Miami sbanca Philadelphia, Knicks OK

    NBA, San Antonio batte i Thunder. Miami sbanca Philadelphia, Knicks OK

    11 le partite disputate nella notte NBA.

    I Miami Heat sbancano Philadelphia con autorità (in testa dal primo all’ultimo secondo di gioco) guidati da un LeBron James autore di 29 punti, 7 rimbalzi ed 8 assist. Importante anche la gara di Dwyane Wade che mette assieme 12 punti, 11 rimbalzi e 6 assist. I Sixers riescono a portare solo 3 giocatori in doppia cifra con Turner che piazza 13 punti, 8 rimbalzi e  5 assist, Young aggiunge 12 punti ed Iguodala una doppia doppia da 11 punti e 10 rimbalzi.

    Tutto semplice per Orlando contro i Nets: i Magic hanno 6 giocatori che raggiungono la doppia cifra, il top scorer è Howard con 18 punti mentre Anderson contribuisce con una doppia doppia da 12 punti ed 11 rimbalzi. Per New Jersey inutili i 14 punti del sempre più “caldo” Gerald Green.

    Seconda vittoria in 2 partite per i Knicks da quando Mike D’Antoni si è dimesso dall’incarico di coach di New York. I bluarancio dominano per 3 quarti di gioco (30 i punti di vantaggio alla fine del terzo periodo), poi Indiana riduce sensibilmente il distacco nell’ultima frazione nel garbage time. I Pacers hanno 15 punti da Collison mentre i Knicks (in testa fin dall’inizio senza mai perdere la leadership) hanno i migliori realizzatori in Smith e Chandler (16 punti). 12 i punti di Anthony e 13 quelli di Lin.

    Ampio margine anche per Atlanta che surclassa i Wizards grazie ai 34 punti di Joe Johnson. Washington invece ha 18 punti da Trevor Booker.

    Ancora privi di Derrick Rose i Bulls questa volta inciampano nello scoglio Blazers (reduci dal pesante passivo della sfida di New York): il trascinatore di Portland è Aldridge con 21 punti mentre a Chicago non bastano i 22 punti con 14 rimbalzi di Carlos Boozer. Prima vittoria per il nuovo head coach della formazione dell’Oregon Kaleb Canales.

    Tony Parker, San Antonio Spurs | © Mike Ehrmann/Getty Images

    Toronto ha la meglio sui Memphis Grizzlies in overtime: nonostante la serata poco felice al tiro di Andrea Bargnani (18 punti con 4/17 al tiro) i Raptors vengono salvati da Bayless (28 punti) e Forbes (20). I padroni di casa acciuffano l’overtime con 2 bombe negli ultimi secondi di gioco di un ottimo Rudy Gay (26 punti) ma al tempo supplementare devono inchinarsi ai canadesi. Rentro in campo in grande stile per Zach Randolph, fuori da qualche mese per un infortunio al ginocchio, che in soli 24 minuti di impiego riesce a piazzare ben 25 punti.

    San Antonio batte i Thunder e si porta a 2 gare di distanza dai leader della Western Conference: mattatori del match Tony Parker con 25 punti, Blair con 22 punti ed 11 rimbalzi e Duncan con 16 punti e ben 19 rimbalzi. Non servono a molto ad Oklahoma City i 36 punti di Westbrook ed i 25 di Durant.

    Terzo successo in 3 partite consecutive (il famoso back to back to back) per i Phoenix Suns che rientrano prepotentemente nel giro playoff ad Ovest. Dudley infila 23 punti per il team dell’Arizona mentre agli ospiti non bastano i 23 di Stuckey.

    Sacramento bastona i Celtics grazie ai 36 punti di Thornton ed ai 21 con 15 rimbalzi di Thompson. Per Boston si salva Ray Allen con 26 punti.

    Ancora una vittoria per i Lakers che battono i Timberwolves guidati dai 28 punti di Kobe Bryant. Minnesota ha in Kevin Love (27 punti e 15 rimbalzi) il top scorer di giornata ma i playoff ormai sembrano un miraggio dopo l’infortunio di Rubio.

    Infine i Bucks proseguono nel momento positivo espugnando Oakland: la prima partita con la maglia di Milwaukee di Monta Ellis coincide con la sfida contro la sua ex squadra, i Warriors, e la guardia non si fa prendere dall’emozione infilando 18 punti. Golden State ha in Lee (22 punti) il miglior realizzatore.

    Risultati NBA 16 marzo 2012

    Philadelphia 76ers-Miami Heat 76-84
    Phi: Turner 13, Young 12, Iguodala 11
    Mia: James 29, Wade 12, Bosh 10, Chalmers 10, Haslem 10

    Orlando Magic-New Jersey Nets 86-70
    Orl: Howard 18, Davis 13, Nelson 13
    N.J.: Green 14, Stevenson 11, Jordan Williams 10

    New York Knicks-Indiana Pacers 115-100
    N.Y.: Chandler 16, Smith 16, Lin 13
    Ind: Collison 14, Price 14, Jones 13

    Atlanta Hawks-Washington Wizards 102-88
    Atl: Joe Johnson 34, Smith 23, Teague 14
    Was: Booker 18, Wall 14, Mason 12

    Chicago Bulls-Portland Trail Blazers 89-100
    Chi: Boozer 22, Deng 19, Noah 12
    Por: Aldridge 21, Matthews 18, Felton 16

    Memphis Grizzlies-Toronto Raptors 110-114 (overtime)
    Mem: Gasol 28, Gay 26, Randolph 25
    Tor: Bayless 28, Forbes 20, DeRozan 18, Bargnani 18

    Oklahoma City Thunder-San Antonio Spurs 105-114
    Okl: Westbrook 36, Durant 25, Harden 19
    S.A.: Parker 25, Blair 22, Green 21

    Phoenix Suns-Detroit Pistons 109-101
    Pho: Dudley 23, Gortat 16, Frye 15
    Det: Stuckey 23, Knight 17, Maxiell 12, Prince 12

    Sacramento Kings-Boston Celtics 120-95
    Sac: Thornton 36, Thompson 21, Cousins 20
    Bos: Allen 26, Pierce 19, Bass 16

    Los Angeles Lakers-Minnesota Timberwolves 97-92
    Lak: Bryant 28, Barnes 17, Gasol 17
    Min: Love 27, Pekovic 20, Webster 12, Ridnour 12

    Golden State Warriors-Milwaukee Bucks 98-120
    G.S.: Lee 22, Thompson 19, Wright 17
    Mil: Dunleavy 24, Mbah a Moute 22, Ellis 18

    LE CLASSIFICHE 

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • NBA, derby a Gallinari. Thunder KO, Lakers risorgono a Minneapolis

    NBA, derby a Gallinari. Thunder KO, Lakers risorgono a Minneapolis

    10 le partite disputate nella notte NBA con il derby italiano tra Danilo Gallinari e Marco Belinelli che ha premiato l’ala di Denver.

    I Philadelphia 76ers hanno la meglio sugli Utah Jazz e continuano a comandare l’Atlantic Division: decisivi ai fini del risultato 2 uomini in uscita dalla panchina, il solito Louis Williams e Thaddeus Young entrambi autori di 21 punti. Sempre più convincente Evan Turner da quando parte in quintetto che chiude il suo match con 16 punti, 12 rimbalzi e 6 assist, Iguodala sfiora la tripla doppia con 10 punti, 10 assist e 7 rimbalzi. Per gli ospiti il top scorer è Millsap con 15 punti.

    Nella sfida tra povere i Nets vanno a vincere a Charlotte sempre più proiettata verso l’ultimo posto in classifica: a stendere i Bobcats ci pensano Humphries (20 punti e 15 rimbalzi) e Morrow (17 punti). Solo 7 punti in 15 minuti per Deron Williams mentre per i padroni di casa ci sono i 19 punti di Maggette.

    Boston batte agevolmente i Portland Trail Blazers. Incredibile il parziale a metà gara con i Celtics avanti 65-30! Nel secondo tempo i biancoverdi amministrano il risultato e trionfano con i 22 punti a testa di Allen e Pierce. Per i Blazers sonora batosta, si salva Aldridge con 22 punti.

    Gli Atlanta Hawks cadono a Detroit di un solo punto: non basta agli ospiti vincere 3 parziali di gioco, per i Pistons è decisivo il terzo quarto con soli 12 punti concessi ad Atlanta, match winner Prince con il canestro dell’86-85 a 24 secondi dal termine. Joe Johnson (al rientro) non trova il fondo della retìna sull’ultimo tiro. Per la guardia degli Hawks ci sono 18 punti con Smith a quota 21, mentre per Detroit Monroe chiude con 20 punti, Prince con 17 e Maxiell aggiunge una doppia doppia da 19 punti e 12 rimbalzi.

    Incredibile KO interno dei Thunder e si interrompe a 14 la striscia di vittorie casalinghe di Oklahoma City. Ad imporsi su uno dei campi più difficili della Lega sono i Cleveland Cavaliers che hanno il merito di restare a contatto con gli avversari per tutto il match piazzando negli ultimi 2 minuti la zampata decisiva: è Kyrie Irving il protagonista con 2 canestri ed un assist a Jamison per l’allungo  a 120 secondi dalla sirena, il playmaker dei Cavs segna solo 9 punti ma sforna 12 assist mentre Jamison aggiunge 21 punti. Ai Thunder non bastano i 23 punti di Durant con 8 rimbalzi ed 8 assist.

    Marco Belinelli & Danilo Gallinari | © Doug Pensinger/Getty Images

    I Lakers risorgono a Minneapolis: dopo un primo quarto orrendo (33-21 per i Timberwolves) i gialloviola iniziano la rimonta guidati da Bryant autore di 34 punti. Minnesota dimostra di poter essere una squadra da playoff perdendo di misura contro una Big pur non potendo contare sul fenomenale  Kevin Love (out per problemi fisici), il top scorer è Pekovic con 25 punti ma la seconda scelta assoluta all’ultimo Draft, Derrick Williams, inizia a dare i primi lampi di classe con 22 punti e 10 rimbalzi.

    Cade ancora New York che dal rientro in campo di Carmelo Anthony non sa più vincere: ad avere la meglio sui bluarancio questa volta sono i Bucks guidati dal trio Ilyasova (26 punti),  Jennings, Dunleavy (entrambi con 25 punti). Ai Knicks non serve la prova di Stoudemire (27 punti ed 11 rimbalzi) e quella di Lin (20 punti e 13 assist), Anthony ne segna 22 ma con lui in campo i Knicks stanno sotto nel punteggio.

    Sorridono i Clippers che espugnano San Antonio: assolutamente incontenibili Paul (36 punti ed 11 assist) e Mo Williams (33 punti). Agli Spurs privi di Tony Parker non servono a molto i 22 punti di Ginobili.

    Perde ancora Dallas che si fa mettere sotto dai non proprio irresistibili Kings: 7 uomini in doppia cifra per Sacramento con Evans e Thornton a guidare il gruppo con 17 punti a testa. Tra i texani male Nowitzki (13 punti), si salva Terry con 23 punti.

    Infine il derby italiano tra Danilo Gallinari e Marco Belinelli va al giocatore di Denver che trionfa per 110-97: per il “Gallo” 9 punti in 24 minuti, “Beli” fa leggermente meglio con 12 punti in 26 minuti. Ad aiutare i Nuggets nel successo è un grande Afflalo da 28 punti.

    Risultati NBA 9 marzo 2012

    Philadelphia 76ers-Utah Jazz 104-91
    Phi: Williams 21, Young 21, Turner 16, Holiday 16
    Uta: Millsap 15, Jefferson 14, Favors 14

    Charlotte Bobcats-New Jersey Nets 74-83
    Cha: Maggette 19, Biyombo 11, Najera 9
    N.J.: Humphries 20, Morrow 17, Farmar 11

    Boston Celtics-Portland Trail Blazers 104-86
    Bos: Allen 22, Pierce 22, Bradley 12
    Por: Aldridge 22, Matthews 10, Babbitt 10

    Detroit Pistons-Atlanta Hawks 86-85
    Det: Monroe 20, Maxiell 19, Prince 17
    Atl: Smith 21, Joe Johnson 18, Williams 16

    Oklahoma City Thunder-Cleveland Cavaliers 90-96
    Okl: Durant 23, Westbrook 19, Harden 15
    Cle: Jamison 21, Parker 14, Gee 12

    Minnesota Timberwolves-Los Angeles Lakers 102-105
    Min: Pekovic 25, Williams 22, Beasley 15, Rubio 15
    Lak: Bryant 24, Bynum 26, Gasol 12

    Milwaukee Bucks-New York Knicks 119-114
    Mil: Ilyasova 26, Jennings 25, Dunleavy 25
    N.Y.: Stoudemire 27, Anthony 22, Lin 20

    San Antonio Spurs-Los Angeles Clippers 108-120
    S.A.: Ginobili 22, Neal 18, Duncan 17
    Cli: Paul 36, Williams 33, Foye 15, Griffin 15

    Sacramento Kings-Dallas Mavericks 110-97
    Sac: Evans 17, Thornton 17, Cousins 15
    Dal: Terry 23, Marion 14, Nowitzki 13

    Denver Nuggets-New Orleans Hornets 110-97
    Den: Afflalo 28, Harrington 20, Nenè 12
    N.O.: Thomas 18, Jack 17, Henry 12, Belinelli 12

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • NBA, Belinelli battuto a Chicago. Minnesota OK sui Clippers

    NBA, Belinelli battuto a Chicago. Minnesota OK sui Clippers

    Dopo un giorno di pausa concesso dalla NBA dopo gli sforzi dell’All Star week end, è ripresa la regular season del campionato americano di basket con 9 partite giocate nella notte: Marco Belinelli perde di un soffio sul difficile parquet dei Chicago Bulls, i Boston Celtics vincono a Cleveland e gli Indiana Pacers demoliscono i Golden State Warriors. Ampio anche il margine con cui i Sixers fanno fuori Detroit, successo a fil di sirena per i Bucks sui Wizards, Houston si conferma squadra da playoff battendo i Toronto Raptors. Incredibile KO interno dei campioni in carica dei Dallas Mavericks contro i Nets, Sacramento supera i Jazz mentre i Timberwolves vanno a vincere a Los Angeles contro i Clippers.

    I Celtics interrompono una striscia di 5 sconfitte di fila vincendo a Cleveland. Per Boston sono decisivi Ray Allen con 22 punti e Kevin Garnett con 18 che mettono in 2 quasi metà dei punti totali di squadra. Ai padroni di casa non serve invece la solita ottima prestazione della prima scelta assoluta all’ultimo Draft Kyrie Irving che alla fine piazza 24 punti.

    Tutto facile per gli Indiana Pacers nel match casalingo contro i Golden State Warriors: i gialloblu scappano via già dalle prime battute dell’incontro e non vengono più ripresi dagli ospiti. 6 uomini in doppia cifra per i ragazzi di coach Vogel con Granger a guidare il gruppo autore di 25 punti. Nel disastro dei Warriors si segnalano i 14 punti a testa di Ellis e dell’ex Brandon Rush.

    Anche Philadelphia non trova nessuna difficoltà e si sbarazza dei Detroit Pistons con facilità: il top scorer dei Sixers è Young con 20 punti, mentre per i padroni di casa giornata da dimenticare assolutamente. Nel naufragio generale si salva il solo (e solito) Greg Monroe con 20 punti.

    Marco Belinelli, New Orleans Hornets | © Doug Pensinger/Getty Images

    Su uno dei parquet più difficili dell’intera Lega, quello di Chicago, gli Hornets di Marco Belinelli (6 punti) giocano una buona gara ma vengono puniti nel finale dalle prodezze di Derrick Rose tornato ad alti livelli. Per il playmaker dei Bulls 32 punti e 9 assist con Noah e Deng che contribuiscono con 2 doppie doppie (15 punti e 16 rimbalzi per il francese e 14 punti ed 11 rimbalzi per l’inglese). Per New Orleans il top scorer è Kaman con 17 punti ed 11 rimbalzi.

    Successo a fil di sirena per i Bucks contro degli ostici Wizards. A Milwaukee servono ben 7 giocatori in doppia cifra e le giocate di Dunleavy (28 punti) ed Ilyasova (13 punti ed 11 rimbalzi) che a 2 secondi dalla fine segna i punti che decidono la sfida. Per gli ospiti invece brilla John Wall che piazza 19 punti e 15 assist ma non bastano per portare a casa la vittoria.

    Houston soffre più del necessario contro Toronto ma alla fine trionfa e mantiene il piazzamento playoff ad Ovest. A decidere il match è Kyle Lowry con 26 punti e 4/4 dalla lunga distanza. Per i Raptors 17 punti di DeRozan.

    A sorpresa i Nets sbancano Dallas: a regalare il successo agli ospiti è un super Brook Lopez capace di segnare ben 38 punti. Contributi importanti anche per Deron Williams (12 punti e 12 assist) e Kris Humphries (10 punti e 15 rimbalzi), mentre ai texani non bastano i 24 punti e 10 rimbalzi del leader Dirk Nowitzki.

    Sorride anche Sacramento che in volta ha la meglio sui Jazz: a trascinare i Kings sono  i 22 punti e 18 rimbalzi di Cousins. Devin Harris il miglior marcatore per Utah con 18 punti.

    Infine i Minnesota Timberwolves si confermano la mina vagante di questo torneo andando a vincere sul campo dei Los Angeles Clippers: ultimo quarto spaventoso degli ospiti capaci di segnare ben 36 punti, guidati inaspettatamente dal duo Michael Beasley-Derrick Williams che uscendo dalla panchina portano 27 punti ciascuno. Ai padroni di casa non bastano le solite performance di Blake Griffin (30 punti) e Chris Paul (27).

    Risultati NBA 28 febbraio 2012

    Cleveland Cavaliers-Boston Celtics 83-86
    Cle: Irving 24, Sessions 13, Thompson 13
    Bos: Allen 22, Garnett 18, Bass 12, Pierce 12

    Indiana Pacers-Golden State Warriors 102-78
    Ind: Granger 25, Hansbrough 15, Hibbert 12
    G.S.: Rush 14, Ellis 14, Lee 12

    Detroit Pistons-Philadelphia 76ers 68-97
    Det: Monroe 20, Stuckey 17, Knight 8
    Phi: Young 20, Williams 13, Meeks 12, Iguodala 12

    Chicago Bulls-New Orleans Hornets 99-95
    Chi: Rose 32, Noah 15, Boozer 14, Deng 14
    N.O.: Kaman 17, Ariza 16, Vasquez 12, Henry 12

    Milwaukee Bucks-Washington Wizards 119-118
    Mil: Dunleavy 28, Gooden 15, Jennings 14
    Was: Booker 20, Wall 19, Crawford 19

    Houston Rockets-Toronto Raptors 88-85
    Hou: Lowry 26, Scola 15, Martin 14
    Tor: DeRozan 17, James Johnson 16, Barbosa 11

    Dallas Mavericks-New Jersey Nets 92-93
    Dal: Nowitzki 24, Haywood 18, Terry 12
    N.J.: Lopez 38, Morrow 15, Deron Williams 12

    Sacramento Kings-Utah Jazz 103-96
    Sac: Cousins 22, Thornton 21, Thomas 18
    Uta: Harris 18, Howard 15, Miles 13

    Los Angeles Clippers-Minnesota Timberwolves 97-109
    Cli: Griffin 30, Paul 27, Jordan 14
    Min: Derrick Williams 27, Beasley 27, Pekovic 12

    LE CLASSIFICHE 

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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