Nel giorno del ritorno in una gara di Valentino Rossi brilla la stella di Dani Pedrosa che con una gara strepitosa va a vincere il Gran Premio di Germania bissando il successo ottenuto nel 2007 sul circuito del Sachsenring. Lo spagnolo della Honda, alla sua seconda vittoria stagionale e la decima nella classe regina, precede al traguardo il connazionale Jorge Lorenzo che riceve una bella lezione da “Camomillo”. Pedrosa interrompe così la striscia di tre vittorie consecutive del rivale maiorchino che si è accontentato della piazza d’onore in virtù di un ampio margine in classifica di 47 punti.
Sul gradino più basso del podio Stoner che beffa all’ultima curva un commovente Rossi, quarto al traguardo. E’ da sottolineare e da applaudire la gara del “Dottore” che ha ingaggiato un duello serrato con il ducatista con sorpassi e controsorpassi come se 40 giorni fa quel terribile volo che gli procurò la frattura scomposta ed esposta della tibia della gamba destra non fosse mai avvenuto.
Dietro di loro si piazzano Dovizioso (quinto), con evidenti problemi di assetto della sua moto per tutto il weekend, un super Simoncelli (sesto) e Hayden (settimo) con l’altra Ducati .
Da segnalare purtoppo che il francese De Puniet nell’incidente che ha provocato l’interruzione della gara all’ottavo giro di corsa ha riportato la stessa diagnosi di Rossi: frattura scomposta della tibia.
La “prima gara” vede andare al comando subito Lorenzo e Pedrosa con Stoner e Dovizioso a seguire subito dietro. Rossi è costretto a lottare con Simoncelli e Hayden e perde terreno rispetto ai battistrada. Al nono giro l’interruzione da parte dei commissari di gara per l’incidente che coinvolge Bautista, Espargaro e lo sfortunato De Puniet che termina con la frattura della tibia un weekend cominciato male (ieri era caduto riportando la una leggera distorsione alla caviglia) e concluso nel peggiore dei modi.
Nella seconda partenza si assiste al solito copione: Lorenzo e Pedrosa vanno in fuga mentre Dovizioso (terzo nei primi giri) comincia ad alzare le sue prestazioni scivolando nel secondo gruppetto composto oltre a lui da Simoncelli e Hayden.
A dieci giri dal termine Pedrosa mette il turbo e con 4 giri straordinari consecutivi sotto il muro dell’1’20” in cui fa registrare anche il record della pista, mette tra se e Lorenzo un paio di secondi che gli consentono di arrivare indisturbato alla bandiera a scacchi.
Nel frattempo Rossi, che trovato il ritmo si mette a girare sui tempi dei primi, va a riprendere e superare Stoner: è un duello fantastico, i due piloti ci provano ad ogni curva e si sorpassano ad ogni giro. Ma proprio all’ultima curva dell’ultimo giro Valentino non riesce a resistere all’attacco troppo duro dell’australiano che rischia di buttare giù il 6 volte campione del mondo della Moto GP. Un vero peccato perchè il podio sarebbe stato davvero un risultato epico. E tra sette giorni c’è il Gran Premio degli Stati Uniti a Laguna Seca.
Dominio Lorenzo anche al Sachsenring dove domani si correrà il Gran Premio di Germania, ottava prova del Motomondiale. Le qualifiche sono andate allo spagnolo della Yamaha che ha centrato la sua quarta pole position stagionale in 1’21″817 davanti a Stoner di un soffio (solo 24 millesimi di differenza) e i piloti Honda Pedrosa e Dovizioso. Valentino Rossi, al rientro dopo l’infortunio del Mugello, ha chiuso con il quinto tempo dopo che nelle libere della mattina aveva fatto segnare la terza migliore prestazione. A completare la seconda fila il sorprendente Barbera in sella alla Ducati del team Aspar.
Per quanto riguarda gli altri italiani, Simoncelli scatterà dall’ottava posizione in griglia. Un ottimo risultato se si pensa che il compagno di team Melandri è dietro in decima piazza; Capirossi con la sua Suzuki ha invece chiuso con il 14esimo tempo.
Lorenzo, nonostante l’inconveniente al motore che lo ha costretto a cambiare moto, ha confermato che è lui il pilota più forte e al momento non ce n’è per nessuno. Il rivale numero uno, il “convalescente” Rossi, sta prendendo sempre più confidenza con la sua moto giro dopo giro anche se al momento rimane lontana l’ipotesi di vederlo battagliare domani in gara con i big.
Ha fatto meglio del previsto Valentino Rossi che nelle libere al Sachsenring in Germania ha conquistato un settimo tempo, ottimo se si considera che ha rischiato di chiudere la stagione anzitempo, e forse anche qualcosa di più, con l’incidente occorso al Mugello 40 giorni fa.
Il pilota della Yamaha, agevolato dalla struttura della pista (molte curve verso sinistra e poche verso destra, il lato della gamba infortunata) e dalla “lentezza” della stessa (il Sachsering è la pista più lenta di tutto il Motomondiale) non ha lamentato particolari problemi ed è stato comunque uno dei migliori considerato il fatto che il rivale compagno di team Lorenzo ha fatto meglio di lui di soli 23 millesimi. Certo, manca ancora lo spunto decisivo ma Rossi sa che la prudenza non è mai troppa. La gamba operata e la spalla infortunata non gli hanno dato fastidio anche se a fine prove si poteva intravedere un minimo di stanchezza celata da un sorriso incoraggiante.
Per la cronaca le prove libere del venerdì sono andate a Pedrosa che ha staccato il miglior crono con il tempo di 1’22”521, seguito da Stoner, Hayden e Spies. In grande spolvero Simoncelli che ha chiuso con il quinto tempo, da rivedere gli altri italiani Melandri (nono), Dovizioso (decimo) e Capirossi (14esimo).
Domani alle 14 le qualifiche del Gran Premio di Germania.
Valentino Rossi è pronto al rientro in pista. La radiografia al quale si è sottoposto il pilota di Tavullia ha dato esito positivo e i suoi medici gli hanno dato il via libera per il suo ritorno ad un mese dal terribile incidente del Mugello che gli ha procurato la frattura scomposta ed esposta della tibia e del perone della gamba destra. Lo ha comunicato poco fa la Yamaha.
Rossi correrà così il Gran Premio di Germania sul circuito del Sachsenring domenica 18 luglio per cercare di riprendere piano piano la forma visto che ancora è obbligato a camminare con le stampelle. Domani la commissione dei medici del circuito tedesco darà l’ok definitivo. Nei giorni scorsi Valentino aveva fatto dei test con una Yamaha R1 Superbike prima a Misano e poi a Brno dove ha frantumato anche il record della pista di categoria Superbike detenuto da Cal Crutchlow abbassandolo di due decimi.
Queste le parole di Rossi:
“Sono davvero felice che i miei dottori mi abbiano dato l’ok per correre questo fine settimana. Domani vedrò la commissione medica e avremo la decisione definitiva. Certamente sarà un rientro duro perché ho girato sulla R1 Superbike ma io conosco la mia M1 e girerò su una pista differente. Però mi mancavano troppo la moto, il team, e dunque voglio provare. Non vedo l’ora di rivedere tutti al paddock, ero stufo di starmene a casa“.