Tag: Russia

  • Grecia-Russia, Dzagoev per i quarti, greci disperati

    Grecia-Russia, Dzagoev per i quarti, greci disperati

    Stasera terza e ultima giornata del Gruppo A. A Varsavia si sfidano Grecia-Russia, due Nazionali che si presentano all’appuntamento decisivo con una classifica completamente diversa. Per gli ellenici la situazione è piuttosto disperata. Con un solo punto all’attivo infatti, dovrebbero contemporaneamente vincere contro la Russia sia sperare che nell’altro incontro Repubblica Ceca e Polonia pareggino. La Russia invece anche soltanto con un pareggio chiudere qualsiasi discorso qualificazione portandosi a quota 5 punti ed essendo sicura almeno del secondo posto. Tra i greci Santos pare intenzionato a schierare dal primo minuto Gekas, mentre in difesa tornerà lo squalificato Papastathopoulos. Advocaat invece schiera la formazione delle prime due gare, con Kerzhakov unica punta nel 4-3-3 che ha come stella Dzagoev, autore già di 3 reti in questi Europei.

    GRECIA – Il ct Santos dovrà fare a meno del portiere Chalkias, infortunatosi nell’incontro precedente, al suo posto giocherà Sifakis. Clamorosa bocciatura quindi per Tzorvas, di proprietà del Palermo. In difesa come ricordato in precedenza rientra al centro della difesa Sokratis, espulso nella gara di esordio contro la Polonia. Al suo fianco il giovane dello Schalke Papadopoulos. I terzini sono sempre gli stessi, Torosidis a destra e Holebas a sinistra. A centrocampo il mediano basso sarà Katsouranis. Davanti a lui, in posizione più avanzata giocheranno il compagno di club Karagounis e il 25 enne Maniatis. Il tridente offensivo sarà composto dagli esterni Salpingidis-Samaras e la boa centrale Gekas.

    alan dzagoev | © GABRIEL BOUYS/AFP/GettyImages

    RUSSIA – Nessun problema di formazione per Advocaat, che continua a schierare lo stesso 11 dall’inizio del torneo, bagnato con la convincente vittoria ai danni della Repubblica Ceca. In porta Malafeev, in difesa la coppia centrale del Cska, Ignashevich e Berezutski. Terzini Anyukov e Zhirkov. A centrocampo, insieme a Shirokov, giocheranno Denisov e con ogni probabilità Zyryanov. Davanti il trio delle meraviglie Dzagoev, Arshavin e Kerzhakov. Parte dalla panchina ancora una volta l’attaccante del Lokomotiv Mosca Pavlyuchenko.

    PRECEDENTI – Negli ultimi 11 anni la Grecia non ha mai battuto la Russia. Nel 2004 e nel 2008, entrambe le volte durante la Fase a gironi degli Europei, la Russia ha battuto la Nazionale ellenica. L’ultimo incontro fra le due squadre si è disputato l’11 novembre scorso, amichevole terminata sul risultato di 1-1.

    QUOTE – I bookmaker vedono i russi favoriti assoluti dell’incontro. Il “2” è dato a 1.70. La vittoria della Nazionale del ct Santos invece è considerata altamente improbabile, come dimostra la quota di 5. Il pareggio paga 3,60 la posta.

    Probabili formazioni Grecia-Russia, terza e ultima giornata Gruppo A
    Grecia (4-3-3): Sifakis, Torosidis, Sokratis, Papadopoulos, Holebas, Katsouranis, Karagounis, Maniatis, Salpingidis, Samaras, Gekas.
    A disposizione: Tzorvas, Tzavellas, Malezas, Feftatzidis, Ninis, Fotakis, Makos, Fortounis, Liberopoulos, Mitroglu. Allenatore: Santos
    Russia (4-3-3): Malafeev, Anyukov, Ignashevich, Berezutski, Zhirkov, Shirokov, Denisov, Zyryanov, Dzagoev, Arshavin, Kerzhakov.
    A disposizione: Akinfeev, Shunin, Sharonov, Granat, Nabakin, Semshov, Izmailov, Glushakov, Kombarov, Pavlyuchenko, Progrebnyak. Allenatore: Advocaat.

  • Russia stangata, rischia 6 punti di penalizzazione per Euro 2016

    Russia stangata, rischia 6 punti di penalizzazione per Euro 2016

    E’ arrivata la decisione della Uefa sui violenti scontri a margine della partita di martedì fra Polonia e Russia: pugno duro contro gli hooligans Russi che hanno dimostrato un atteggiamento teppistico nelle prime due partite degli Europei. Alla squadra Russa è stata inflitta una penalizzazione di 6 punti con la condizionale, da scontare eventualmente nel girone di qualificazione a Euro 2016.

    Più precisamente, la pena inflitta alla Russia sarà immediatamente esecutiva e fino alla fine delle qualificazioni per i prossimi Europei del 2016 e scatterà automaticamente in caso di nuovi scontri causati dai propri sostenitori. Per  la federazione Russa anche  una multa di 120 mila euro a causa del lancio in campo di fumogeni, da parte dei propri sostenitori durante la partita d’esordio di Venerdì scorso contro la Repubblica Ceca, che hanno richiesto la sospensione della partita per alcuni minuti. Questa la nota diramata dall’Uefa in merito alla decisione:

    Tifosi russi © Michael Steele/Getty Images

    Alcuni gruppi di facinorosi hanno attaccato con razzi sia le forze dell’ordine che i tifosi di diverse altre squadre. Alcuni dei responsabili degli incidenti sono stati arrestati e saranno giudicati dalle autorità competenti. L’obiettivo è quello di agevolare il godimento delle partite da parte dei veri tifosi di calcio e di isolare la piccola minoranza di violenti“.

    Negli scontri di Martedì nel post partita tra Polonia e Russia finita 1-1, il bilancio è stato di venti feriti: 10 agenti di polizia, sette teppisti Polacchi, due Russi e un Tedesco, e 184 arresti (157 sono Polacchi, 24 Russi, uno Spagnolo, uno Ungherese, e uno Algerino). La RFU Russa potrebbe richiedere i danni per la sanzione economica ricevuta agli Hooligans arrestati inoltre ha annunciato che presenterà ricorso contro la sanzione che gli è stata comminata dalla commissione disciplinare dell’Uefa. In un comunicato la federcalcio russa ha condannato “con fermezza” le violenze che si sono registrate dentro e fuori lo stadio e ha invitato “tutti i tifosi russi alla calma”.

  • Polonia-Russia 1-1, Dzagoev ancora a segno

    Polonia-Russia 1-1, Dzagoev ancora a segno

    Si apre con i previsti scontri fuori dallo stadio il match tra Polonia-Russia. Le due squadre, rivali di sempre in ambito politico, si sono trovate a confronto in questo incontro valido per la seconda gara della fase a gironi e, dopo un match grintoso, il giusto risultato è il pareggio finale dell’1-1.

    Partita dalle grandi emozioni che ha visto le due squadre mettere tutto quanto possibile in campo per uscirne da vincitrice: molte sono state infatti le palle gol, scaturite da un ottimo gioco offerto dai ventidue giocatori scesi in campo. La Polonia scende in campo schierata con un 4-2-3-1 con Tyton, Piszczek, Wasilewski, Perquis, Boenisch, Murawski, Polanski, Blaszczikowski, Obraniak, Dudka e Lewandowski. Mentre la Russia opta per un 4-3-1-2 con Malafeev, Anyukov, Ignashevich, A. Berezutksi, Zhirkov, Zyryanov, Denisov, Shirokov, Dzagoev, Arshavin e Kerzhakov.

    Sapendo di non poter permettersi di perdere, i ragazzi di Smuda, entrano in campo decisi a far propria la gara e, dopo 20′ di gioco Polanski insacca la rete avversaria ma guardalinee alza prontamente la bandierina e segnala il fuorigioco; tutto da rifare dunque per la Polonia che, supportata da un gran pubblico, riparte cercando di non scoprire troppo la difesa.

    Ma basta un calcio di punizione alla Russia per andare in vantaggio al 37′ del primo tempo allo Stadio di Varsavia: è infatti il capocannoniere Alan Dzagoev con un colpo di testa a portare la sua squadra sul risultato di 0-1 facendo esplodere tutti i tifosi presenti. La Polonia continua a crederci e, nonostante la rete subita cerca più volte di andare a rete, arrivando spesso nell’area avversaria ma non riuscendo a finalizzare le azioni; si chiude così con il vantaggio per la Russia il primo tempo.

    Rete Polonia © Shaun Botterill/Getty Images

    Si torna in campo con la Russia che cerca il raddoppio e la Polonia che cerca continuamente il pareggio, importantissimo per non dover giocarsi tutto nell’ultimo match della fase a gironi. Ma con un grande cuore la squadra locale arriva ad insaccare la rete avversaria: al 57’ minuto il capitano della Polonia Blaszczikowski supera il portiere avversario con un goal fantastico dove appena dentro l’area piazza un gran tiro di sinistro alla destra di Malafeev.

    Qui la partita si fa intensa, con le due squadre che non ci stanno ed alzano il ritmo del match: a nessuna delle due basta infatti il pareggio più per orgoglio personale che per la vittoria finale. Molte sono infatti le possibilità per entrambe le squadre ma protagonisti si fanno i portieri e le difese che impediscono l’arrivo di un’altra rete.

    Arriva quindi il primo cambio per la Russia di Advocaat che inserisce Pavlyuchenko al posto di Kerzhakov; subito la risposta di Smuda che toglie Dudka, che non accetta bene il cambio, per inserire Mierzejewski. Nessun cambiamento però in campo dove la Polonia cerca la rete ma trova di fronte a se la difesa russa che non ci sta a subire il gol dei polacchi. Grintoso e ad alto ritmo per tutti i 90′ il match si chiude con un pareggio che lascia un po’ d’amaro in bocca alla Polonia che meritava qualcosa di più per quanto dato in campo.

    Ora per la Polonia importante sarà la partita contro la Repubblica Ceca. La classifica dopo le due giornate giocate vede infatti la Russia in testa con 4 punti, la Repubblica Ceca a 3 punti dopo la vittoria di oggi sulla Grecia, la Polonia a 2 punti e in fondo alla classifica la Grecia ferma a quota 1.

    LE PAGELLE:

    Polonia – Russia 1-1
    Polonia:
    Tytoń 6, Boenisch 5.5, Wasilewski 6, Perquis 6.5, Piszczek 6.5, Dudka 6, Polanski 6.5, Obraniak 6.5, Murawski 5.5, Błaszczykowski 7, Lewandowski 6. A disp.: Sandomierski, Wojtkowiak, Kamiński, Wawrzyniak, Matuszczyk, Rybus, Wolski, Grosicki, Sobiech, Brożek. All.: Smuda
    Russia: Malafeev 6.5, Anyukov 6, Ignashevich 6, Zhirkov 5.5, Berezutski 6.5, Shirokov 6, Denisov 5.5, Zyryanov 6, Dzagoev 6, Arshavin 5, Kerzhako 5.5. A disp.: Akinfeev, Shunin, Sharonov, Granat, Nababkin, Kombarov, Kokorin, Glushakov, Semshov, Pogrebnyak. All.: Advocaat

    CLASSIFICA GIRONE A

    SPECIALE EURO 2012

    VIDEO POLONIA-RUSSIA 1-1

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  • Polonia-Russia, a Varsavia rischio scontri nel derby dell’Est

    Polonia-Russia, a Varsavia rischio scontri nel derby dell’Est

    Comincia stasera il secondo turno del girone A dove, alle 20.45, la padrona di casa della Polonia affronterà la Russia, squadra che nel primo match ha lasciato tutti a bocca aperta grazie ad un Dzagoev fantastico.
    Le due squadre scenderanno in campo consce che già da oggi si giocheranno il passaggio al turno successivo: la Russia parte certamente favorita avendo conquistato nella prima gara la netta vittoria sulla Repubblica Ceca con un 4-1. La Polonia invece si è dovuta accontentare di un pareggio con la Grecia.

    Decisivo quindi il match per la squadra del ct Smuda che inoltre dovrà fare a meno dello squalificato Szczesny. In caso di vittoria gli ex sovietici sarebbero infatti già matematicamente qualificati; inutile nascondere che l’intenzione dei russi è proprio quella di chiudere i conti dopo due partite. I padroni di casa non possono dunque più permettersi di inciampare e dovranno scendere in campo decisi a conquistare la vittoria contro la squadra di Advocaat.

    Sicuramente i polacchi potranno contare sul numeroso pubblico che accorrerà stasera allo stadio di Varsavia dove a dirigere l’incontro sarà il tedesco Stark. Tra le due squadre i precedenti assoluti tra le nazionali maggiori di Polonia e Russia sono tre, tutti in amichevole: un successo a testa ed un pareggio sono i risultati di questi; l’unica differenza è che in queste tre gare la Russia ha sempre segnato, per un totale di 5 reti.

    Alan Dzagoev © Clive Mason/Getty Images

    Partita che sarà complicata anche per la polizia polacca che si sta preparando all’incontro, considerato ad alto rischio di tensioni e disordini, a causa dei rapporti di ostilità tra i due Paesi e, in particolare, dell’intenzione dei tifosi russi di marciare verso lo stadio di Varsavia per celebrare la festa nazionale del 12 giugno. Altro aggravante è sicuramente la tragedia dell’incidente aereo presso Smolensk del 2010 dove sono morti il presidente polacco Lech Kaczynski e buona parte del governo di Varsavia.

    Il match saprà quindi dare la giusta dose di adrenalina sia fuori che dentro il campo per una partita che vale molto di più della semplice vittoria finale. Advocaat e Smuda dovranno schierare in campo l’undici titolare migliore per conquistare un’importante risultato e riuscire a passare il turno.

    PROBABILI FORMAZIONI POLONIA-RUSSIA

    Polonia (4-4-1-1): Tyton;  Piszczek, Perquis, Wasilewski, Wawrzyniak; Blaszczykowski, Murawski, Polanski, Rybus; Obraniak; Lewandowski. A disposizione: Sandomiersky, Boenisch, Wojtkowiak, Kaminski, Dudka, Matuszczyk, Mierzejewski, Wolski, Sobiech, Grosicki, Brozek. Allenatore: Smuda.

    Russia (4-3-1-2): Malafeev, Anyukov, Berezutski, Ignashevich, Zhirkov; Shirokov, Denisov, Zyryanov; Dzagoev; Arshavin, Kerzhakov. A disposizione: Shunin, Akinfeev, Granat, Nababkin, Sharonov, Glushakov, Izmailov, Kombarov, Semshov, Kokorin, Pobregbnyak, Pavlyuchenko. Allenatore: Advocaat
    Arbitro: Wolfgang Stark (GER)

  • La Russia vince e convince, Dzagoev travolge la Rep. Ceca

    La Russia vince e convince, Dzagoev travolge la Rep. Ceca

    Finisce 4-1 il secondo match di questi Campionati Europei di calcio 2012 tra Russia-Repubblica Ceca. I russi fanno da protagonisti nel primo tempo andando a rete al 15′ con Dzagoev che sfrutta un rimbalzo della palla che era finita sul palo, spiazzando sia Cech che i difensori troppo disattenti. Dieci minuti dopo il raddoppio, Shirokov insacca la rete per la seconda volta nel giro di pochi minuti facendo scoppiare l’intero pubblico russo in una vera bolgia. Nel resto del primo tempo pochi brividi e tanto contegno da parte dei russi che cercano di non scoprire la difesa e di evitare alcun colpo da parte dei cechi.

    Si riparte nel secondo tempo con la Russia in vantaggio per 2-0; la Repubblica Ceca opta per un cambio tattico cercando di recuperare i goal di svantaggio ma contemporaneamente di non scoprire troppo la parte difensiva, parte da proteggere dalle continue pressioni dei russi che nonostante il vantaggio si presenta subito aggressiva. Dopo alcuni tentativi di andare in triplo vantaggio, la Russia subisce invece la rete: al 51’ arriva il goal di Pilar, il numero 14 ceco supera magnificamente il portiere russo infilando la palla in rete. La Repubblica Ceca comincia quindi a ricrederci e cerca più volte il raddoppio trovando però davanti a se una gran difesa con delle buone ripartenze e, al 64’ la Russia sfiora il terzo goal con Kerzhakov. Quest’ultimo però sembra avere finito le energie e, viene prontamente sostituito da Pavlyuchenko al 73’, mentre dal lato della Repubblica Ceca arriva il cambio per Jiracek che lascia spazio a Petrzela. Ma nel momento cruciale del match la Russia mette a segno il 3-1 grazie alla seconda rete di Dzagoev sempre pronto e reattivo con grande lucidità supera nuovamente Cech con un tiro centrale sopra la testa.

    Rete Russia © GETTY

    Pochi minuti dopo la terza rete, il cambio fatto da Dick Advocaat si rivela eccezionale: a segno per la quarta rete della Russia arriva Pavlyuchenko che, dopo un dribbling fantastico da appena dentro l’area insacca la rete sotto il sette rendendo impotente per l’ennesima volta Cech. Advocaat a questo punto esegue l’ultimo cambio inserendo la giovane promessa Kokorin al post del goleador Dzagoev che esce tra gli applausi dei tifosi. Cambio anche per la Repubblica Ceca che inserisce Lafata al posto di Baros all’85’; Repubblica Ceca che sembra però aver rinunciato di fronte alla grinta dei russi e ai loro continui tiri dalla vicinanza. Il match si chiude però con l’ultimo sprint ceco dove la rete viene annullata per fuorigioco netto.

    Ottima la partita dei russi che si impongono dunque con il risultato di 4-1 e vanno a conquistare momentaneamente la vetta della classifica. Nell’altro match del girone Polonia e Grecia hanno infatti ottenuto un 1-1, dopo una partita davvero grintosa.

    PAGELLE

    Russia: Malafeev 6, Anyukov 5.5, Berezutski 6.5, Ignashevich 6.5, Zhirkov 6.5, Shirokov 7, Denisov 7, Zyryanov 7, Dzagoev 8, Kokorin, Arshavin 6, Kerzhakov 5.
    Rep. Ceca: Cech 4.5, Gebre Selassie 6, Kadlec 5, Hubnik 5, Sivok 5, Plasil 5.5, Jiracek 5.5, Petrzela, Rezek 5.5, Hubschman 5.5, Pilar 6.5, Rosicky 6, Baros 5, Lafata.

    CLASSIFICA GIRONE A

    SPECIALE EURO 2012

    VIDEO RUSSIA-REPUBBLICA CECA 4-1

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  • Euro 2012 Gruppo A: Russia, prove da zar per Advocaat

    Euro 2012 Gruppo A: Russia, prove da zar per Advocaat

    Dall’8 giugno fino al 1 luglio milioni di tifosi resteranno incollati davanti al televisore per assistere alla magia dei Campionati Europei 2012 di calcio. Un evento imperdibile per tutti coloro che amano il pallone più della loro stessa vita. Analizziamo gruppo per gruppo le squadre che daranno vita a un mese di sfide spettacolari. I protagonisti, i punti di forza di ciascuna formazione, le assenze, la storia delle 16 Nazionali presenti in Ucraina e Polonia. Oggi inizieremo dal Gruppo A.

    LA STORIA – Sulla carta è il girone qualitivamente più inferiore rispetto agli altri. Polonia, Grecia, Russia e Repubblica Ceca, quattro squadre che nella propria storia possono mettere insieme 3 titoli europei (il più recente quello greco a Euro 2004). La Russia è la Nazionale che vanta più presenze in finale, traguardo raggiunto in 4 occasioni, ottenendo il successo soltanto una volta, nella prima edizione disputata in Francia nel ’60. La Repubblica Ceca vanta nella propria bacheca il successo a Euro ’76 (allora si chiamava ancora Cecoslovacchia), quando sconfisse in finale la Germania Ovest. Per la Polonia invece è quasi una new entry. I polacchi infatti hanno raggiunto per la prima volta una fase finale dell’Europeo soltanto nell’edizione di 4 anni fa, quando si classificarono al primo posto nel proprio girone di qualificazione, arrivando addirittura davanti al Portogallo.

    POLONIA

    Robert Lewandowski © Dean/Getty Images

    CENERENTOLA – Paese ospitante insieme all’Ucraina di questi Campionati Europei 2012, la Polonia è da considerarsi la cenerentola del Gruppo A. Cenerentola però fino a un certo punto, perché tra le sue fila può contare su diversi big, a cominciare dal bomber Lewandowski. Al suo secondo anno in Germania con la maglia del Borussia Dortmund, Robert è stato uno dei protagonisti indiscussi della cavalcata trionfale della squadra di Jurgen Klopp in Bundesliga, chiudendo la stagione con 22 reti segnate in campionato. Lewandowski ha poi trascinato i suoi anche nel trionfo finale della Coppa di Germania, con 7 gol in 6 incontri, travolgendo il Bayern Monaco in finale con una tripletta. Il blocco del Borussia Dortmund è completato dal capitano polacco Jakub Blaszczykowski e dal terzino destro Lukasz Piszczek. Se si esclude il portiere dell’Arsenal Wojciech Szczesny, non vi sono altri elementi di spicco nella rosa guidata da Franciszek Smuda. La nota più dolente per il commissario tecnico polacco è il reparto centrale di difesa, che sembrerebbe non avere le qualità necessarie per affrontare un torneo continentale così impegnativo.

    GRECIA

    Grecia © DIETER NAGL/AFP/GettyImages

    ORGOGLIO – Una nazione allo sbando economicamente, ma capace di lottare fino alla fine per ottenere il riscatto con estremo coraggio, come dimostrato dall’Olympiakos nella finale di Eurolega contro il Cska. Otto anni fa era stato proprio l’undici di Rehhagel a dettare legge in Portogallo, conquistando una vittoria incredibile nella finale contro i padroni di casa. Passano gli anni, passano gli allenatori (destino vuole che ci sia un portoghese alla guida degli ellenici, Fernando Santos, in carica dall’estate del 2010), la mentalità però è rimasta quella di un tempo. Nei 23 di Santos non può passare inosservato Georgios Samaras, attaccante del Celtic e giocatore che vanta forse la maggiore esperienza in campo europeo. Attenzione anche all’esperto Gekas, attualmente in forza ai turchi del Samsunspor, che con la maglia della Nazionale riesce a tirare fuori quel qualcosa in più da renderlo uno dei migliori marcatori di sempre (21 gol, a otto lunghezze dal record di Nikos Anastopoulos). Vecchie e nuove conoscenze del calcio italiano popolano gli altri reparti dei greci. A centrocampo troviamo Sotiris Ninis, il gioiellino del Panathinaikos già acquistato dal Parma per la prossima stagione. I tifosi dell’Inter poi si ricorderanno anche Giorgos Karagounis, capitano della Nazionale e sfortunato ex nerazzurro. In difesa il ct Santos può contare sull’apporto del talentuoso centrale dello Schalke Kyriakos Papadopoulos (inseguito negli ultimi giorni anche dal Milan) e dell’ex rossonero Sokratis Papastathopoulos, che ora gioca con il Werder Brema. C’è un pezzo d’Italia anche in porta, dal momento che ritroviamo quell’Alexandros Tzorvas del Palermo, il cui posto da titolare è andato a farsi benedire dopo l’arrivo a gennaio dell’interista Viviano. Di certo i greci non partono con i favori del pronostico, come sempre d’altronde. Parte forse un gradino sotto Russia e Repubblica Ceca, sebbene sia azzardato considerare già fuori l’undici di Santos.

    RUSSIA

    Dick Advocaat, ct Russia © JONATHAN NACKSTRAND/AFP/Getty Images

    SORPRESA – Quattro anni fa erano riusciti a salire sul gradino più basso del podio, insieme alla Nazionale turca. Anche quest’anno la squadra allenata dal ct olandese Dick Advocaat potrebbe sorprendere tutti e approdare alle primissime posizioni del torneo. L’intero movimento nazionale russo sembra in rapida ascesa, grazie alle ottime prestazioni in campo internazionale di società come lo Zenit di Luciano Spalletti, che in Champions è approdato agli ottavi di finale, persi poi contro i portoghesi del Benfica. Sono 7 i calciatori della squadra di San Pietroburgo che figurano nella lista dei 23 convocati, tra cui anche il figliol prodigo Arshavin, capitano della Nazionale. L’altro grande blocco è quello costituito dal Cska, che può contare la presenza di ben cinque atleti, tra cui la stella di centrocampo Dzagoev (classe ’90), uno dei migliori prospetti russi della storia recente, la cui valutazione è già superiore ai 15 milioni di euro. Il club di Mosca offre anche il portiere Akinfeev, altra stella su cui Advocaat potrà puntare per gli imminenti Europei. Fondamentale sarà anche l’apporto delle punte Kerzhakov e Pavlyuchenko (rispettivamente Zenit e Lokomotiv), che in termini di gol dovranno senz’altro far fare il salto di qualità alla propria Nazionale. Dando per scontato il passaggio ai quarti di finale come prima del girone, i russi dovranno affrontare la seconda del Gruppo B, ovvero una tra Olanda, Germania, Portogallo e Danimarca. Con una buona dose di fortuna la strada per le semifinali non dovrebbe essere poi così complicata.

    REPUBBLICA CECA 

    Repubblica Ceca © Scott Heavey

    ALL’ULTIMO RESPIRO – I cechi hanno acciuffato la strada di Kiev attraverso l’ultimo appello. Sono serviti i play-off infatti a Baros e compagni per ottenere il pass ad Euro 2012. La doppia sfida contro Montenegro non ha avuto storia, con i ragazzi di Bilek vittoriosi in entrambi i match. L’arma migliore della Repubblica Ceca è l’esperienza che calciatori come Baros, il capitano Rosicky, Sivok, lo stesso Petr Cech (campione d’Europa con la maglia del Chelsea) garantiscono a quantità industriale. Può sembrare retorico ricordarlo, ma un fattore come l’esperienza è forse uno degli elementi determinanti in tornei come questi, e siamo sicuri che Cech abbia istruito al meglio i propri compagni riguardo quest’ultimo aspetto. Tra gli elementi più interessanti della rosa a disposizione del ct Bilek segnaliamo il terzino sinistro Kladec (in forza al Leverkusen) e il giovane attaccante del Cska Mosca Tomas Necid. Interessante notare infine come il commissario tecnico ceco abbia attinto a piene mani dal serbatoio del Viktoria Plzen (6 giocatori convocati), vincitore l’anno scorso del titolo di campione nazionale e avversario in Champions League del Milan di Massimiliano Allegri.

    SPECIALE EURO 2012

    ANALISI GRUPPO B
    ANALISI GRUPPO C
    ANALISI GRUPPO  D

  • Italia 3 schiaffi dalla Russia, le cause della disfatta

    Italia 3 schiaffi dalla Russia, le cause della disfatta

    L’Italia va letteralmente in bambola nell’ultima amichevole prima degli Europei, facendosi travolgere dalla Russia per 3-0. Una sconfitta meritata per quanto si è visto in difesa, con gli azzurri incapaci di opporre una minima organizzazione alle incursioni degli avversari. Non è stato di certo un bel segnale quello lanciato ieri dalla Nazionale. Anche perché di fronte c’era sì una buona squadra, ma che fra una settimana si presenterà in ogni caso come outsider rispetto alle big presenti in Ucraina e Polonia. Per carità, il gioco a tratti si è visto, sopratutto ad inizio primo tempo e subito dopo il rientro dagli spogliatoi, segno tangibile del nuovo corso Prandelli, i cui due anni di gestione hanno consentito all’Italia di fare notevoli passi avanti sul piano della manovra corale. E prima di ieri la cura del commissario tecnico si era fatta sentire anche nel reparto di difesa, anche perché non subisci soltanto due gol durante la fase di qualificazione agli Europei e diventi la miglior difesa del lotto europeo a caso.

    I tre gol di ieri si possono leggere sotto due chiavi diverse. La prima vede salire sul banco degli imputati le individualità, e quindi Bonucci, Maggio e De Sanctis risultano colpevoli senza appello. La seconda invece affonda le radici nella natura tattica, se si pensa al centrocampo ricco di talento ma poco propenso a proteggere la difesa, perché il solo Pirlo onestamente non può reggere l’urto dell’attacco avversario, e se si decide di far salire sia De Rossi che Marchisio in avanti i problemi diventano più di uno. Non siamo ancora diventati il Barcellona, che può permettersi di tenere Busquets davanti la difesa. Almeno ieri infatti abbiamo dimostrato di non conoscere le distanze appropriate e, causa non secondaria, abbiamo tenuto il pallino del gioco troppo poco per dire che almeno sul piano del possesso palla domineremo gli avversari.

    mario balotelli | © FABRICE COFFRINI/AFP/GettyImages

    Serve una chiara inversione di rotta da parte della Nazionale, se non si vuole uscire precocemente come due anni fa in Sudafrica durante la fase a gironi. E non dimentichiamo che a differenza del Mondiale, il gruppo attuale non è paragonabile a quello che avevamo accolto con i trionfalismi del caso un paio d’anni fa. C’è la Spagna d’accordo, ma non c’è solo la Roja a fare paura. Contro l’Irlanda non sarà semplice, vuoi perché sulla panchina dei ragazzi di Dublino c’è Giovanni Trapattoni che ci conosce come e forse di più delle nostre stesse tasche, e poi perché la Nazionale irlandese corre, particolare questo forse vuoto di importanza ma che può incidere sull’andamento di un match, considerando la figura che abbiamo fatto ieri contro la Russia, che fa della corsa una delle sue qualità migliori.

    La cabala a volte centra poco, è persino dannosa. Siamo d’accordo tutti che completare il proverbio non c’è due senza tre possa portare bene alla nostra Nazionale, e siamo ugualmente d’accordo nell’accogliere lo scandalo calcioscommesse sotto i migliori auspici, perché quello che successe nel 2006 è fin troppo impresso nella memoria per essercelo dimenticato. Arriviamo da due ko contro Uruguay e Usa, e ora il filotto può dirsi completo. Allora c’era Calciopoli che imperversava su tutto il territorio nazionale, oggi la situazione è pressoché la stessa, se non peggiore, sia per la recidiva che per la credibilità dei calciatori stessi. Anzi, a pensarci bene la situazione non è proprio identica a quella di 6 anni fa, se vogliamo addentrarci in discorsi puramente psicologici. Sei anni fa la pressione era sì notevole, però i media allora stavano massacrando non i calciatori ma i dirigenti delle società. E questo è un aspetto da non sottovalutare, perché ora gli avvisi di garanzia arrivano direttamente dentro Coverciano, i famigerati dossieraggi giungono anche a chi, come Gigi Buffon, viene considerato da tutti l’emblema dell’onestà calcistica (a proposito, particolarmente da apprezzare i cori rivolti al capitano azzurro nel prepartita di ieri). Se la reazione allo scandalo dovesse essere questa anche nelle prossime partite, allora le previsioni non possono che essere leggermente negative, e quel leggermente è quanto di più eufemistico si possa leggere in questo articolo.

    E se vogliamo sempre fare un paragone a 6 anni fa, la squadra non è più la stessa di quella che aveva in mano Lippi, caratterialmente parlando. Questa Nazionale può far leva su due calciatori carismatici, Buffon e Pirlo, e dovranno essere proprio loro a guidare il gruppo verso quella fame e determinazione che aveva fatto del gruppo di Lippi un’armata invincibile. In Germania eravamo forse meno tecnici di oggi, però calciatori come Cannavaro e Gattuso regalavano quantità industriali di forza mentale che oggi i vari Montolivo, Balotelli, Marchisio, lo stesso De Rossi, non sembrano poter dare al gruppo, che oggi più di allora ne ha un bisogno disperato. E di nuovo, puntuale come tutti gli anni, si ripresenta il dilemma più vecchio del mondo. Il bene o il male, i giovani o i vecchi. E voi, cosa ne pensate?

    ITALIA-RUSSIA 0-3 HIGHLIGHTS
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  • Italrugby travolge la Russia 53-17

    Italrugby travolge la Russia 53-17

    Un’Italia sicura e determinata, vogliosa di riscattarsi in fretta e di conquistare bonus mete importanti, ieri sera ha battuto la nazionale Russa. Un avvio sprint che – già dopo soli 23 minuti di gioco – vedeva gli azzurri di mister Nick Mallett in vantaggio di quattro mete, con la quinta meta tecnica trasformata dopo poco da Bocchino.

    © Shaun Botterill/Getty Images
    La gara di Nelson, così, termina con un sonoro 53-17 per l’Italia, un ottimo risultato frutto soprattutto dei buoni meccanismi in attacco, anche se, in difesa, vi sono state alcune distrazioni di troppo, in particolare sul finire del match, quando il risultato appariva già acquisito, con tre mete concesse alla Russia. In particolare, sarà necessario registrare tali miglioramenti in vista dei prossimi impegni, più difficili di quello con la Russia, ossia il match del 27 Settembre con gli Stati Uniti, e poi con l’Irlanda nell’incontro decisivo per la qualificazione ai quarti di finale del mondiale.

  • Europei Lituania 2011: Alla Russia il terzo posto

    Europei Lituania 2011: Alla Russia il terzo posto

    Nella Finale di consolazione per il terzo e quarto posto degli Europei di basket in corso di svolgimento in Lituania, la Russia batte di misura la Macedonia ed ottiene la medaglia di bronzo. Stasera alle ore 20.00 andrà in scena l’incontro conclusivo della manifestazione con l’attesissimo atto finale tra Spagna e Francia che si giocheranno il titolo di campione continentale per Nazioni. Finale 3°-4° posto: Russia-Macedonia 72-68

    © Kevin C. Cox/Getty Images
    Grazie alla solita straordinaria prova di Andrei Kirilenko la Russia di coach David Blatt si prende il terzo posto all’Europeo e di conseguenza la medaglia di bronzo, lasciando la sorprendente Macedonia a bocca asciutta anche se per il grande torneo disputato la squadra di Bo McCalebb avrebbe meritato un riconoscimento. L’ala dei russia mette a segno la solita prestazione di sostanza e qualità segnando 18 punti con 7 rimbalzi, 2 assist ed una stoppata. A dargli una mano ci pensano Monya, Mozgov e Vorontsevich che chiudono tutti a quota 10 punti a testa e con 21 rimbalzi complessivi. Alla Macedonia non bastano le solite prove di McCalebb (22 punti), Ilievski (16) ed Antic (13). Decisivo il divario a rimbalzo con i macedoni quasi doppiati dai russi (43-25, per la squadra di Blatt ben 22 rimbalzi offensivi!).

  • Europei Lituania 2011: Calendario e programmazione delle Finali

    Europei Lituania 2011: Calendario e programmazione delle Finali

    Questo il calendario e la programmazione completa delle Finali (a partire da quella per il primo e secondo posto per finire a quella per il settimo-ottavo) degli Europei di basket di Lituania 2011. Oggi sono in programma le Finali minori (5°-8° posto) mentre domani ci saranno le Finali che contano con la super sfida Spagna-Francia a chiudere questa edizione del torneo.

    FIBA
    FINALE 1°-2° posto Spagna-Francia domenica 18 settembre ore 20.00 (diretta Rai Sport 2) FINALE 3°-4° posto Russia-Macedonia domenica 18 settembre ore 16.30 FINALE 5°-6° posto  Grecia-Lituania sabato 17 settembre ore 20.00 FINALE 7°-8° posto Serbia-Slovenia sabato 17 settembre ore 17.00