Tag: Russia

  • Stati Uniti, vittoria da brividi contro Lituania. Russia batte Spagna

    Stati Uniti, vittoria da brividi contro Lituania. Russia batte Spagna

    Dopo l’abbuffata di punti e di record contro la Nigeria gli Stati Uniti tornano sulla terra e giocano una partita “normale” contro la Lituania, rischiando seriamente di essere beffati dai baltici apparsi veramente tonici e determinati.

    Per la Nazionale a stelle e strisce decisivi gli ultimi 4 minuti di gioco quando LeBron James infila un paio di canestri di fondamentale importanza per uscire fuori da una situazione diventata allo stesso tempo complicata ed imbarazzante.

    Una partita che ha veramente rischiato di passare alla storia, con gli americani apparsi si un pò svogliati ma messi anche in grande difficoltà da una Lituania scesa in campo pronta a dare il massimo e forse anche stimolata dal confronto con i maestri americani del Dream Team.

    Partita molle in difesa per la squadra di coach Mike Krzyzewski che non riesce a contenere la bravura offensiva lituana guidata dal solito Kleiza (11 punti nel primo quarto e 16 all’intervallo lungo). E’ invece proprio la difesa  a fare la differenza per i baltici, bravi a ritornare immediatamente dietro con tutti e 5 gli uomini ed a schierarsi quasi sempre in 5 in riga da un lato all’altro del parquet (nell’area pitturata) quasi a formare un muro invalicabile. Da applausi questa mossa studiata certamente da coach Kestutis Kemzura.

    La gara sembra prendere la via rossoblu quando James e compagni si ritrovano sul +12 (39-27) nel secondo periodo, ma da qui inizia invece la rimonta baltica che si concretizza nel clamoroso sorpasso di inizio ripresa (56-55) grazie al canestro dell’inossidabile Jasikevicius. Gli U.S.A. capiscono il pericolo e cercano di piazzare il parziale vincente ma i lituani non mollano e restano in partita (67-67) fino al nuovo sorpasso con la tripla dell’inarrestabile Kleiza che regala il provvisorio 82-80. A 6 minuti dalla fine il punteggio è in favore della Lituania, in vantaggio per 82-84 ma qui sale in cattedra LeBron James: l’asso di Miami produce 7 punti nel 10-2 che decide la gara (97-88) e gli U.S.A. non rischiano più do essere ripresi concludendo sul 99-94.

    Per gli americani brillano Anthony e James autori di 20 punti ciascuno, bene anche Durant (16 punti con 4/7 da 3) e Deron Williams (12), per il team dell’Est europeo invece top scorer è Kleiza con 25 punti, seguìto da Pocius con 14 e da Songaila con 11. A condannare i baltici le troppe palle perse, ben 23 contro le sole 9 statunitensi. Ma onore agli sconfitti che hanno giocato una grande gara.

    Nelle altre partite del girone la Francia batte la Tunisia per 73-69 e si guadagna un posto nei quarti con la terza vittoria in 4 gare. I transalpini trovano 22 punti di Tony Parker e volano via a inizio ripresa. Gli africani non mollano e nel finale tornano sotto senza però riuscire a fare la differenza. L’Argentina invece domina la partita giocata con la Nigeria, 93-79 il finale, con 22 punti di Scola e 17 di Nocioni. I sudamericani tallonano gli U.S.A. contro i quali giocheranno lo scontro diretto che vale il primo posto del girone nella prossima ed ultima giornata.

    LeBron James | © TIMOTHY A. CLARY/AFP/GettyImages

    Nell’altro Gruppo grande impresa della Russia che nel big match di giornata vince di misura ed in rimonta contro la super corazzata Spagna: inizio folgorante degli iberici che con i fratelli Gasol si portano sul 20-2, a dare qualche speranza di rimonta ai russi è un ottimo Fridzon (32-40 al riposo lungo). Nel secondo tempo 3 triple di Khryapa fanno si che la Spagna venga ripresa e Mozgov impatta il punteggio. Fridzon regala addirittura il sorpasso, la Spagna reagisce con Navarro che propizia un super parziale da 12-1 che sembra chiudere la contesa (65-57 prima, 69-60 a pochi minuti dal termine). La Russia firma un 6-0 quando mancano 3 minuti alla sirena e pareggia con l’ennesima bomba di Khryapa a 61 secondi dalla  fine (73-73). Mozgov segna il sorpasso russo, Pau Gasol sbaglia un tiro libero a pochissimo dal termine e così la squadra di Blatt sigilla la vittoria con i canestri del 77-74 definitivo. Cammino verso la finale ora in salita per la Spagna che troverà sulla sua strada il Dream Team americano sicuramente prima della Finalissima.

    Nelle altre 2 gare del giorne: l’Australia si qualifica per i quarti, grazie al successo sui padroni di casa della Gran Bretagna, con un secondo tempo da 70 punti con ben 39 punti di un inarrestabile Mills. Basta un quarto al Brasile per demolire la Cina, che alla fine incassa un pesantissimo 98-59. Per i verdeoro è la terza vittoria in 4 gare che vale l’aggancio alla Spagna in classifica.

    RISULTATI QUARTA GIORNATA:

    GRUPPO A:
    Stati Uniti-Liuania 99-94
    Francia-Tunisia 73-69
    Argentina-Nigeria 93-79

    GRUPPO B:
    Brasile-Cina 98-59
    Spagna-Russia 74-77
    Australia-Gran Bretagna 106-75

    CLASSIFICHE:

    GRUPPO A:
    Stati Uniti 8
    Francia 7
    Argentina 7
    Nigeria 5
    Lituania 5
    Tunisia 4

    GRUPPO B:
    Russia 8
    Spagna 7
    Brasile 7
    Australia 6
    Cina 4
    Gran Bretagna 4

  • Stati Uniti da record, Nigeria umiliata 156-73. OK Russia e Spagna

    Stati Uniti da record, Nigeria umiliata 156-73. OK Russia e Spagna

    Gli Stati Uniti battono facilmente la Nigeria nella terza giornata del torneo di basket delle Olimpiadi di Londra (risultato finale 156-73) e diventano ufficialmente la squadra dei record: i 49 punti segnati solo nel primo quarto rappresentano il primato per punti segnati in una frazione, i 78 alla fine del primo tempo permettono di scavalcare il Brasile edizione 1988 (72 punti rifilati alla Cina), inoltre viene demolito il record di punti complessivi in un match che apparteneva sempre al Brasile 1988 (138 punti segnati all’Egitto), ben 18 in più quelli degli americani (ad infrangere questo record è Andre Iguodala con una tripla a 4 minuti e mezzo dal termine dell’incontro). Il +83 sugli africani è più che eloquente, non serve nient’altro da aggiungere, ci limitiamo a riportare però la stratosferica prestazione di un incontenibile Carmelo Anthony dato che la stella dei New York Knicks riesce a piazzare ben 37 punti in soli 14 minuti e 29 secondi di impiego sul parquet derivanti soprattutto da 10 triple (su 12 tentativi), record per un giocatore U.S.A. e parità con Oscar Schmidt per numero di tiri da 3 in un match ai Giochi (10 nel 1996).

    Dopo la lunga carrellata di record enunciati dovremmo anche parlare della partita ma si rischia di scemare nell’ovvio e nella scontatezza: gli States partono a razzo (13-0) ed i Nigeriani vanno subito in bambola. La Nazionale a stelle e strisce non ha pietà degli avversari ed inizia a bombardare il canestro biancoverde di triple che alla fine saranno ben 29 su 49 tentativi per un irreale 65%!.

    A 5 minuti dalla fine del terzo periodo gli U.S.A. segnano il 100esimo punto, con gli africani disperatamente aggrappati al “sogno” di non farsi doppiare. Che però crolla nell’ultimo quarto quando lo show degli Stati Uniti si completa con giocate d’autore per mandare in visibilio il pubblico sugli spalti. Oltre ai 37 punti di Anthony da segnalare i 21 di un ottimo Westbrook, i 16 di Bryant, i 15 di Love, i 14 di Durant e la doppia doppia di Deron Williams (13 punti e 11 assist). Gara da 6 punti per il più forte giocatore al Mondo, ovvero LeBron James rimasto comodamente in panchina per 29 dei 40 minuti totali.

    Prossimo avversario degli americani sarà la Lituania che è stata battuta dalla Francia per 82-74: con 27 punti (9/14 al tiro, 5 rimbalzi e 2 assist) Tony Parker è il trascinatore dei transalpini, non bastano ai baltici i 17 punti di Kleiza. Bene anche l’Argentina che si sbarazza agevolmente della Tunisia per 92-69 (dopo un primo quarto sottotono), Ginobili chiude con 24 punti, 21 sono di Delfino e 20 di Scola.

    Carmelo Anthony | © TIMOTHY A. CLARY/AFP/GettyImages

    Nell’altro Gruppo soffrono da matti ma vincono le 2 favorite al primo posto, Russia e Spagna: gli iberici rischiano grosso contro i padroni di casa ma alla fine la spuntano di un solo punto (79-78) con i Britannici che nel finale a suon di triple vanno vicinissimi alla rimonta ed al successo clamoroso (Deng 26 punti, Freeland 25 da una parte, Pau Gasol 17 e Calderon 19 dall’altra. La Russia invece si salva grazie ad una gran giocata di Fridzon (canestro da 3 punti a 4 secondi dal termine, in precario equilibrio fra l’altro) contro il Brasile (75-74): Shved però monopolizza l’attenzione, il nuovo giocatore dei Timberwolves, con i sudamericani avanti di 5 punti (72-67 a 90 secondi dalla sirena) prende per mano la squadra e segna 5 punti, sbaglia 2 tiri liberi, sforna 2 assist, prima a Mozgov e poi per la tripla di Fridzon della vittoria che annulla il canestro del 74-72 brasiliano di Huertas a 6 secondi dalla sirena.

    Primo successo per l’Australia che ha la meglio sulla Cina (per 81-61) con i “Canguri” guidati da Mills (21 punti) ed Andersen (17 per il giocatore della Montepaschi Siena). Cinesi fanalino di coda del girone.

    RISULTATI TERZA GIORNATA:

    GRUPPO A:
    Stati Uniti-Nigeria 156-73
    Francia-Lituania 82-74
    Argentina-Tunisia 92-69

    GRUPPO B:
    Brasile-Russia 74-75
    Spagna-Gran Bretagna 79-78
    Australia-Cina 81-61

    CLASSIFICHE:

    GRUPPO A:
    Stati Uniti 6
    Francia 5
    Argentina 5
    Nigeria 4
    Lituania 4
    Tunisia 3

    GRUPPO B:
    Spagna 6
    Russia 6
    Brasile 5
    Australia 4
    Cina 3
    Gran Bretagna 3

  • I roster, i gironi e il calendario delle Olimpiadi di basket

    I roster, i gironi e il calendario delle Olimpiadi di basket

    Mancano solo 4 giorni al via delle Olimpiadi di basket che assegnerà la medaglia d’oro ed il titolo di campione olimpico ad una delle 12 squadre qualificate per i Giochi di Londra. Le squadre partecipanti saranno divise in 2 gruppi da 6. Ogni squadra giocherà contro tutte le squadre del proprio girone e riceverà 2 punti per ogni vittoria ottenuta e 1 per ogni sconfitta.

    Le migliori 4 squadre di ogni girone avanzeranno alla fase ad eliminazione diretta fino alle semifinali e finale che assegneranno le medaglie in palio. Nel caso di parità al termine dei tempi regolamentari, verranno giocati tempi supplementari da 5 minuti fin quando ovviamente una squadra non prevarrà sull’altra. Il ruolo di team favorito per il successo finale va agli Stati Uniti che si presentano con una roster pieno zeppo di campioni. Spagna in seconda fila.

    Williams e James © David Ramos/Getty Images

    Questo è il calendario completo delle Olimpiadi di basket. A seguire i roster ufficiali delle squadre.

    CALENDARIO

    GRUPPO A
    USA
    ARGENTINA
    FRANCIA
    TUNISIA
    NIGERIA
    LITUANIA

    PARTITE GRUPPO A (ora italiana)
    29 LUGLIO
    ore 10.00 NIGERIA-TUNISIA
    ore 15.30 USA-FRANCIA
    ore 23.15 ARGENTINA-LITUANIA

    31 LUGLIO
    ore 15.30 LITUANIA-NIGERIA
    ore 21.00 FRANCIA-ARGENTINA
    ore 23.15 USA-TUNISIA

    02 AGOSTO
    ore 10.00 FRANCIA-LITUANIA
    ore 15.30 ARGENTINA-TUNISIA
    ore 23.15 USA-NIGERIA

    04 AGOSTO
    ore 10.00 TUNISIA-FRANCIA
    ore 15.30 LITUANIA-USA
    ore 23.15 NIGERIA-ARGENTINA

    06 AGOSTO
    ore 12.15 TUNISIA-LITUANIA
    ore 15.30 FRANCIA-NIGERIA
    ore 23.15 ARGENTINA-USA

    GRUPPO B
    SPAGNA
    AUSTRALIA
    BRASILE
    CINA
    GRAN BRETAGNA
    RUSSIA

    PARTITE GRUPPO B (ora italiana)
    29 LUGLIO
    ore 12.15 BRASILE-AUSTRALIA
    ore 17.45 SPAGNA-CINA
    ore 21.00 RUSSIA-GRAN BRETAGNA

    31 LUGLIO
    ore 10.00 CINA-RUSSIA
    ore 12.15 AUSTRALIA-SPAGNA
    ore 17.45 BRASILE-GRAN BRETAGNA

    02 AGOSTO
    ore 12.15 AUSTRALIA-CINA
    ore 17.45 BRASILE-RUSSIA
    ore 21.00 SPAGNA-GRAN BRETAGNA

    04 AGOSTO
    ore 12.15 RUSSIA-SPAGNA
    ore 17.45 CINA-BRASILE
    ore 21.00 GRAN BRETAGNA-AUSTRALIA

    06 AGOSTO
    ore 10.00 AUSTRALIA-RUSSIA
    ore 17.15 GRAN BRETAGNA-CINA
    ore 17.45 BRASILE-SPAGNA

    QUARTI DI FINALE (ora italiana)
    08 AGOSTO
    ore 15.00 B2 vs A3 = C1
    ore 17.15 A1 vs B4 = C2
    ore 21.00 A2 vs B3 = C3
    ore 23.15 B1 vs A4 = C4

    SEMIFINALI (ora italiana)
    10 AGOSTO
    ore 18.00 C1 vs C2
    ore 22.00 C3 vs C4

    FINALE BRONZO (ora italiana)
    12 AGOSTO ORE 12.00
    PERDENTI SEMIFINALI

    FINALE (ora italiana)
    12 AGOSTO ORE 16.00

    ROSTER DELLE SQUADRE

    ARGENTINA
    SCOLA Luis, GINOBILI Manu, MATA Marcos, GUTIERREZ Leo, PRIGIONI Pablo, GUTIERREZ Juan, DELFINO Carlos, CAMPAZZO Facundo, LEIVA Martin, NOCIONI Andres, JASEN Hernan, KAMMERICHS Federico

    FRANCIA
    SERAPHIN Kevin, BATUM Nicolas, CAUSEUR Fabien, DIAWARA Yakhouba, TRAORE Ali, PARKER Tony, BOKOLO Yannick, PIETRUS Florent, de COLO Nando, DIAW Boris, TURIAF Ronny, GELABALE Mickael

    TUNISIA
    SLIMANE Radhouane, LAGHNEJ Marouan, MAGHREBI Amine, EL MABROUK Mourad, KECHRID Marouan, HADIDANE Mohamed, MAOUA Atef, GHAYAZA Mokhtar, BEN ROMDHANE Makram, RZIG Amine, HAFSI Mehdi, MEJRI Salah

    U.S.A.
    CHANDLER Tyson, DURANT Kevin, JAMES Lebron, WESTBROOK Russell, WILLIAMS Deron, IGUODALA Andre, BRYANT Kobe, LOVE Kevin, HARDEN James, PAUL Chris, DAVIS Anthony,  ANTHONY Carmelo

    NIGERIA
    UGBOAJA Ejike, OBASOHAN Derrick, ARCHIBONG Koko, ORUCHE Richard, OYEDEJI Olumide, DIOGU Ike, IBEKWE Ekene, DAGUNDURO Ade, OGUCHI Chamberlain, AMINU Abdul, AMINU Al-Farouq, SKINN Anthony

    LITUANIA
    KAUKENAS Rimantas, KALNIETIS Mantas, MACIULIS Jonas, POCIUS Martynas, DELININKAITIS Tomas, SONGAILA Darius, DULKYS Deividas, KLEIZA Linas, JANKUNAS Paulius, JASIKEVICIUS Sarunas, VALANCIUNAS Jonas, JAVTOKAS Robertas

    AUSTRALIA
    CRAWFORD Peter, MILLS Patrick, GIBSON Adam, INGLES Joe, NEWLEY Brad, DELLAVEDOVA Matt, BARLOW David, WORTHINGTON Mark, BAYNES Aron, ANDERSEN David, NIELSEN Matt, MARIC Aleks

    BRASILE
    MACHADO Marcel, NETO Raul, TORRES Caio, TAYLOR Larry, GARCIA Alex, HUERTAS Marcelinho, BARBOSA Leandrinho, VAREJAO Anderson, GIOVANNONI Guilherme, HILARIO Nene, VIEIRA SOUSA Marquinhos, SPLITTER Tiago

    CINA
    DING Jinhui, LIU Wei, YI Li, WANG Shipeng, ZHU Fangyu, SUN Yue, ZHANG Zhaoxu, YI Jianlian, GUO Ailun, CHEN Jianghua, WANG Zhizhi, ZHOU Peng

    SPAGNA
    GASOL Pau, FERNANDEZ FARRES Rudy, RODRIGUEZ Sergio, NAVARRO Juan-Carlos, CALDERON Jose, REYES Felipe, CLAVER Victor, SAN EMETERIO Fernando, LLULL Sergio, GASOL Marc, IBAKA NGOBILA Serge, SADA Victor

    GRAN BRETAGNA
    ACHARA Kieron, LAWRENCE Andrew, LENZLY Mike, MENSAH-BONSU Pops, SULLIVAN Drew, DENG Luol, ARCHIBALD Robert, FREELAND Joel, REINKING Nate, CLARK Dan, JOHNSON Kyle, BOATENG Eric

    RUSSIA
    SHVED Alexey, MOZGOV Timofey, KARASEV Sergey, FRIDZON Vitaliy, KAUN Alexander, KHRYAPA Victor, ANTONOV Semen, MONYA Sergey, KHVOSTOV Dmitry, PONKRASHOV Anton, KIRILENKO Andrey, VORONOV Evgeny

  • Fabio Capello è il nuovo ct della Russia

    Fabio Capello è il nuovo ct della Russia

    Ora è ufficiale, Fabio Capello è il nuovo ct della Russia. Negli ultimi giorni disponibili per decidere a chi affidare la propria Nazionale, la Rfu è riuscita a chiudere la trattativa con l’ex ct dell’Inghilterra, il quale è sempre stato il primo della lista per il vice presidente Simonyan, seguito da Roberto Mancini, Luciano Spalletti ed altri allenatori di minor calibro. Subito dopo l’eliminazione a sorpresa della Russia dagli Europei 2012 di Polonia e Ucraina, il ct Dick Advocaat è stato infatti tagliato fuori dalla guida della Nazionale, ed ha deciso di approdare al Psv Eindhoven.

    I primi contatti con Fabio Capello sono arrivati in quei giorni proprio tramite il figlio dell’ex allenatore della Roma, il quale si era recato a Mosca per cercare di capire quale tipo di trattativa volevano mettere in atto i russi per suo padre. A tornare nella capitale è stato poi proprio il tecnico che ha incontrato i vertici della Rfu per delineare le ultime parti del contratto che andrà a firmare nei prossimi giorni.

    Fabio Capello © Michael Regan/Getty Images)

    Per Capello la Russia ha stipulato un biennale di 12 milioni di euro che vedrà il mister impegnato nella preparazione verso la qualificazione ai Mondiali del 2014 che si svolgeranno in Brasile: il vice-presidente Nikita Simonyan ha infatti chiarito che l’obiettivo principale è quello di esserci in Sudamerica tra due anni e di arrivarci come sorpresa del momento dopo il flop degli Europei. Un progetto da portare a termine dunque per il nuovo ct Fabio Capello che non vorrà di certo ripetere il disastroso insuccesso del collega Advocaat.

    Il nuovo ct ha inoltre già scelto lo staff per la nuova esperienza: ad aiutare il tecnico ci saranno Igor Shalimov, giocatore ricordato per aver indossato le maglie dell’Inter, del Napoli e del Bologna, e Dmitri Alenichev, anche lui giocatore approdato in Italia per vestire la maglia del club giallorosso della Roma e del Perugia, scelti anche per evitare i primi problemi di lingua tra gli atleti e il mister.

  • Fabio Capello vola a Mosca per incontrare i vertici della Rfu

    Fabio Capello vola a Mosca per incontrare i vertici della Rfu

    Dalla lunga lista di nomi che la Federcalcio russa aveva diramato nel proprio sito come papabili successori di Dick Advocaat sembra essere uscito il nome del nuovo ct della Russia. Dopo il no secco di Roberto Mancini, il quale ha preferito prolungare il suo contratto con il Mancherster City diventando l’allenatore più pagato al mondo, la Russia è andata incontro anche alla risposta negativa di Luciano Spalletti che ha deciso di rimanere alla guida dello Zenith. Ma i vertici della Rfu non si sono di certo disperati in quanto nella lista avevano inclusi allenatori di gran spessore come Marcello Lippo, Pep Guardiola, Rafael Benitez e Fabio Capello: ed è proprio sull’ex ct dell’Inghilterra che sembra essere ricaduta la scelta.

    In realtà a quanto pare la loro scelta numero uno è sempre stata quella dell’ex allenatore della Roma: ancora subito dopo l’eliminazione della Russia dagli Europei 2012, il figlio nonchè agente del tecnico Pierfilippo Capello, è volato a Mosca per parlare con i dirigenti della Federcalcio russa, lasciando il padre in vacanza. Inoltre un primo contatto era avvenuto direttamente in Polonia quando in tribuna agli Europei l’ex ct degli inglesi si era fatto vedere più volte alle partite della Russia, nonostante l’Inghilterra fosse nel girone con Svezia, Francia e Ucraina.

    Fabio Capello | © ANDREW YATES/AFP/Getty Images

    A confermare la grande possibilità di vedere Fabio Capello nella panchina della Russia è proprio lui stesso in quanto nella giornata di oggi il tecnico è volato a Mosca dove potrà incontrare i vertici della Federcalcio russa e discutere sul contratto che li andrebbe a legare. Per quanto riguarda lo stipendio la Russia ha offerto una cifra attorno ai 7 milioni di euro a stagione, di certo un valido motivo per cogliere al balzo l’opportunità e cominciare a lavorare con i giocatori della Russia per prepararli al meglio in vista delle qualificazione ai Campionati Mondiali di Brasile 2014.

    Quello che è certo è che chiunque sarà il tecnico che andrà a guidare la squadra russa, dovrà essere in grado di portare la squadra a vincere il girone di qualificazione in quanto è il primo obiettivo della Rfu: la Federcalcio russa ha infatti spiegato che se l’obiettivo non sarà centrato potrebbe far saltare il contratto con il nuovo ct.

  • Mancini rinnova con il City. Per lui contratto di cinque anni

    Mancini rinnova con il City. Per lui contratto di cinque anni

    Nel mese di giugno era dato come possibile successo di Roy Hodgson alla guida della nazionale inglese. Nelle ultime ore invece era diventata sempre più insistente la voce che lo voleva come nuovo commissario tecnico dell’ambiziosa Russia. Ed invece Roberto Mancini ha sorpreso tutti, prolungando ancora il proprio contratto con il Manchester City. Il tecnico di Jesi rimarrà legato alla formazione neo campione d’Inghilterra sino al 2017, con un accordo che gli permetterà di guadagnare circa 8 milioni di euro a stagione.

    Una cifra che ha fatto molto discutere in Inghilterra, specie in considerazione del fatto che Alex Ferguson, allenatore del Manchester United, ne guadagna “appena” 5 ogni stagione. A Mancini dunque sono bastate le vittorie in Fa Cup e Premier League per guadagnarsi appieno la fiducia della propria società che dal canto suo appena visto il forte interesse della Russia ha pensato bene di blindarlo con un contratto faraonico considerato che si parla di un allenatore.

    Adesso però arriva il momento più importante, quello delle conferme: bisognerà infatti fare bene come nella stagione appena conclusa in Premier League ma allo stesso tempo ci sarà di mezzo una competizione importantissima alla quale si punta parecchio per la definitiva consacrazione del City: la Champions League. Non sarà facile, ma l’organico a disposizione di Mancini è già ricco di talenti, con la società pronta ad ulteriori investimenti per ben figurare anche lontano dal Regno Unito.

    Roberto Mancini | © Alex Livesey/Getty Images

    Lui lo sa bene, tanto da averlo anche dichiarato. E se in Inghilterra l’unico vero rivale sembra essere lo United, anche se il Chelsea sembra intenzionato ad investire per rinforzarsi, dall’altro lato in Europa il gap rispetto ai grandi club, specie gli spagnoli, sembra ancora essere tanto. Ma con cinque anni di contratto ancora davanti ci sarà tutto il tempo per raggiungere gli obiettivi continentali: servirà solo avere pazienza.

  • La Russia tenta Mancini. Il Manchester City trema

    La Russia tenta Mancini. Il Manchester City trema

    Roberto Mancini prossimo allenatore della Russia. Non è follia ma è la clamorosa indiscrezione che rimbalza dal web nelle ultime ore. In effetti questa indiscrezione che è partita dal portale russo Sports.ru non trova smentita e pare essere proprio vera. La Russia dopo le dimissioni di Dick Advocaat è alla ricerca di un grande allenatore che possa condurre la nazionale russa a traguardi ben più importanti di quelli raggiunti ad Euro 2012 (Russia eliminata nella fase a gironi). Inoltre non dimentichiamo che tra 6 anni la Russia ospiterà i mondiali di calcio e sicuramente vorrà recitare un ruolo da protagonista nell’appuntamento casalingo. Ecco che allora la federazione sta sondando varie piste tra cui Fabio Capello e Roberto Mancini. L’offerta recapitata all’ex allenatore dell’Inter è di quelle indecenti ovvero contratto di 6 anni a 7,5 milioni a stagione.

    Roberto Mancini © Alex Livesey/Getty Images

    Il tecnico jesino è attualmente legato al Manchester City da un contratto che scade nel giugno 2013. La trattativa per il rinnovo va avanti da mesi con lo sceicco Mansour ma ancora non si è arrivati alla definizione del prolungamento del contratto. L’offerta dei Citizens per il tecnico jesino è quella di un rinnovo triennale a 5 milioni di sterline a stagione. Il Mancio però vorrebbe un accordo più lungo ma soprattutto avere maggiore autonomia in sede di mercato. La proposta indecente russa potrebbe giocare a favore dell’allenatore italiano e potrebbe far sì che lo sceicco Mansour acconsenta in toto alle richieste del suo tecnico.

    A vantaggio del Manchester City invece, vi è il fatto che Roberto Mancini è conscio di avere a disposizione una delle squadre più forti del mondo e dopo aver vinto la Premier League nella scorsa stagione non vorrebbe lasciare sul più bello la squadra che lui stesso ha modellato. Nella prossima stagione i Citizens sono chiamati a difendere il titolo di Campioni d’Inghilterra (conquistato quest’anno a distanza di 44 anni) dall’assalto dei cugini dello United e del Chelsea, che si è rinforzato parecchio soprattutto con l’acquisto del belga Eden Hazard. Inoltre i Citizens sono chiamati a migliorare il cammino in Champions, cammino che nella scorsa stagione è stato tutt’altro che esaltante e consono al potenziale di Tevez e company. Adesso sta a Mancini decidere il suo futuro. La Russia lo tenta. Ma a Manchester non se la passerebbe di certo peggio.

  • La Russia tenta Fabio Capello

    La Russia tenta Fabio Capello

    Dopo aver lasciato il posto a Hodgson che ha guidato l’Inghilterra nel deludente Campionato Europeo di Polonia e Ucraina, Fabio Capello torna a far gola a tantissimi club ma anche a tantissime Nazionali. Nonostante in questi giorni l’ex ct dell’Inghilterra sia in vacanza, gli occhi di molti ds sono puntati su di lui e, potrebbe essere il figlio a volare a Mosca per chiudere la trattativa con la Russia.

    La Russia è infatti al momento la squadra che più vorrebbe Fabio Capello a capo della sua Nazionale e per questo è previsto un incontro tra l’allenatore italiano e i vertici della Rfu che hanno deciso di non rinnovare il contratto a Dick Advocaat dopo il flop degli Europei 2012. L’ex ct russo è approdato in questi giorni al Psv Eindhoven chiudendo così la sua carriera come allenatore della Nazionale: i capi della Federcalcio russa non sono rimasti soddisfatti della prestazione della squadra agli Europei 2012 dove la Russia è stata eliminata a sorpresa ancora nella fase a gironi dopo la sconfitta rimediata dalla Grecia.

    Fabio Capello © Caddick/AFP/Getty Images

    I vertici della Rfu, dopo le dimissioni del Presidente Serghei Fursenko, hanno quindi deciso di puntare su Fabio Capello ma, se l’ex ct inglese non dovesse approdare a Mosca, la Russia ha già in mente i nomi dei successori di Advocaat: secondo della lista è infatti Gazzayev, seguito da Pisarev, attuale allenatore della Nazionale Russa Under 21, e da Borodyuk.

    La Rfu dovrà però prendere la sua decisione entro breve in quanto il 20 Luglio prenderanno il via i campionati russi e tutto dovrà essere quindi già scritto. Il successore di Advocaat dovrà essere in grado di portare la squadra ai Campionati Mondiali di Brasile 2014, impegno a cui la Rfu non vuole assolutamente mancare: per questo è stato scelto Capello, allenatore che secondo i vertici russi sarebbe in grado di riportare in alto la Nazionale.

    Nonostante il grande obiettivo, la qualificazione non è così impossibile in quanto i russi sono stati inseriti nel girone con l’Azerbaijan, con l’Irlanda Del Nord, con il Lussemburgo, con Israele e con il Portogallo, formazioni quasi tutte alla portata di Dzagoev e compagni.

  • Euro 2012, Top e Flop della fase a gironi

    Euro 2012, Top e Flop della fase a gironi

    Gli europei in corso di svolgimento dall’8 giugno in Polonia e Ucraina sono entrati nella fase cruciale ed eccoci qui pronti a fare un primo resoconto sui migliori giocatori apprezzati sui campi in Polonia e Ucraina. Tante sono state le conferme così come tante sono state le sorprese e le delusioni. Iniziamo allora la nostra analisi riguardo top e flop della fase a gironi di Euro 2012 che ha visto la disputa di ben 24 partite sulle 31 totali.

    TOP  fase a gironi EURO 2012 

    CRISTIANO RONALDO (PORTOGALLO) – Se il Portogallo è ai quarti di finale dove affronterà con i favori del pronostico la Repubblica Ceca di Petr Cech, lo deve soprattutto al suo numero 7 Cristiano Ronaldo. E’ dappertutto l’attaccante del Real Madrid (60 gol in 55 presenze nella stagione 2011/2012) anche se nella prima partita non riesce ad evitare la sconfitta ai suoi. Nella seconda partita vinta 3-2 con la Danimarca inizia a prendere le misure ma manca nuovamente il suo nome sul tabellino della partita.

    Cristiano Ronaldo © Lars Baron/GettyImages

    Si rifà alla grande nell’ultima sfida del girone quella da dentro o fuori con la delusione Olanda. Al vantaggio orange iniziale risponde lui con una doppietta magistrale, a cui aggiungiamo tante giocate di qualità, 2 pali e un grande assist non finalizzato da Nani. Il destino del Portogallo è legato maledettamente ai suoi piedi mentre il pallone d’oro 2012 dipende molto da fino a dove condurrà la sua nazione. Fenomeno.

    ALAN DZAGOEV (RUSSIA) – Nonostante l’eliminazione della sua nazionale, il talento Alan Dzagoev classe 1990 militante nel Cska Mosca si è attestato come uno dei migliori giocatori di Euro 2012. Proprio per questo merita a pieni voti di comparire nella classifica dei top. Semplicemente il migliore in campo nelle file russe in tutte e tre le partite. A fare la differenza nel bene o nel male sono i suoi gol. Nelle prime due partite segna lui e la Russia va. Nell’ultima partita non va a segno e la Russia va a casa. Europei da ricordare solo a livello personale (3 gol in 3 partite) ma dopo Euro 2012 tantissimi club importanti sono in fila per assicurarsi le sue prestazioni. Talento sbocciato.

    ANDRES INIESTA (SPAGNA) & ANDREA PIRLO (ITALIA) – Non potevano mancare in questa speciale classifica i due fari delle prime due squadre del girone C di Euro 2012. Andrés Iniesta con la sua solita eleganza fa sembrare facili le cose difficili, il modo in cui tiene palla al piede è inimitabile ed è il maggior interprete dell’illusionismo calcistico. Non va a segno nelle tre partite spagnole ma è lui l’elemento imprescindibile della Spagna di Vicente del Bosque. Andrea Pirlo, il faro della Juventus degli invincibili si teletrasporta in Polonia e conduce l’Italia all’obiettivo minimo dei quarti di finale. 3 dei 4 gol azzurri nascono dai suoi piedi (assist a Di Natale in Spagna-Italia 1-1, gol su punizione contro la Croazia, assist da corner a Cassano per l’1-0 sull’Irlanda). Senza di lui l’Italia sarebbe già eliminata ma fortunatamente per noi lui c’è ed è talmente lampante la sua superiorità nei confronti dei compagni che quando non gioca al massimo (come contro l’Irlanda) te ne accorgi eccome. Nonostante ciò riesce sempre a risultare decisivo. Insostituibile.

    GERMANIA – E’ la squadra che più ha impressionato in questa prima fase di Euro 2012, non fosse altro per la facilità con la quale è riuscita ad ottenere i 3 punti nelle 3 occasioni a disposizione. Unica squadra a punteggio pieno di questi Europei in Polonia e Ucraina, la Germania di Loew si attesta come la principale indiziata a scalzare la Spagna dal trono d’Europa. I tedeschi hanno davvero tutto nella loro squadra ed è difficile trovare un punto debole. Due note di merito vanno a Super Mario Gomez, (3 gol in 3 partite e finalmente decisivo anche in nazionale) e a Mats Hummels, 23enne difensore del Borussia Dortmund, che ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per diventare uno dei centrali difensivi più forti al mondo. Squadra da battere.

    ZLATAN IBRAHIMOVIC (SVEZIA) – Da uno come lui ti aspetti più di 2 gol in 3 partite, ma se consideriamo la qualità del gol segnato contro la Francia e il fatto che come compagni non ha gente come Ribery, Robben e così via possiamo inserirlo tranquillamente nella lista dei top della fase a gironi di Euro 2012. Resta comunque la delusione per l’uscita prematura della sua nazionale anche perchè ripensando alla prima partita persa contro l’Ucraina dopo essere passati in vantaggio proprio grazie ad un suo gol aumentano i rimpianti per i tifosi svedesi. Tuttavia Ibra ha lasciato il segno con un gol d’autore, un vero spot per il gioco del calcio. Spettacolo.

    FLOP fase a gironi Euro 2012

    OLANDA – Vera delusione di Euro 2012. La cenerentola che non t’aspetti. 3 sconfitte in 3 partite. Non vi stupite se nella classifica dei flop a farla da padrone sono gli olandesi. Il principale colpevole della debacle orange è certamente il tecnico Bert van Marwijk. Il mondiale 2010 concluso al secondo posto rimarrà il suo unico ricordo positivo della sua avventura olandese terminata sicuramente in Polonia e Ucraina. L’allenatore olandese non è riuscito a mettere nelle condizioni di giocar bene una rosa piena zeppa di campioni. Alcune sue scelte hanno creato clamore in Olanda come ad esempio l’ostinazione nel far giocare Mark Van Bommel (marito della figlia di Van Marwijk) risparmiandolo solo nell’ultimo match quando la frittata era fatta. L’Olanda vista ad Euro 2012 è lontana parente di quella ammirata due anni orsono ai mondiali africani e si è dimostrata squadra senza un’idea di gioco definita. Se ne salvano pochi nella squadra olandese e tra questi vi sono gli ‘italiani’ Sneijder e Stekelenburg e Van der Vaart.

    Arjen Robben in ginocchio © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/GettyImages

    ARJEN ROBBEN (OLANDA) – Capitolo a parte merita Arjen Robben, che si guadagna a pieni voti la nomina personale come flop di Euro 2012. La sua nomina in verità ha radici antecedenti alla rassegna europea e sicuramente la debacle della sua Olanda conclude un anno da incubo che lo ha visto principale colpevole degli insuccessi del Bayern Monaco. Chi ha buona memoria come me non dimentica l’errore dal dischetto nella sfida scudetto persa poi con il Dortmund alla penultima giornata della Bundesliga. A peggiorare il quadro per Robben vi è stata la finale Champions persa dai suoi in casa e soprattutto per demerito suo. L’errore dal dischetto nei tempi supplementari di Bayern-Chelsea fa il palio con l’errore sopra citato e cancella tutto ciò di buono fatto nel corso della stagione. Anno da dimenticare. Incompiuto.

    RUSSIA – Flop punitivo per la Russia di Dick Advocaat. I russi che a pochi giorni da Euro 2012 ci avevano travolti in amichevole con il risultato netto di 3-0 hanno spazzato via all’esordio la Repubblica Ceca con un eloquente 4-1. A quel punto tutti la davano come possibile mina vagante della rassegna europea invece le restanti due partite hanno oscurato quanto di buono fatto fino a quel momento. I russi che si presentavano con una rosa nettamente superiore alle due qualificate Rep.Ceca e Grecia sprecano troppo con la Polonia non andando oltre l’1-1 e vengono puniti dall’orgoglio greco nella partita decisiva. Arrivederci.

    KARIM BENZEMA (FRANCIA) – L’ultimo flop che vi proponiamo è Karim Benzema che a differenza delle altre delusioni ha ancora la possibilità di rifarsi. L’attaccante del Real Madrid è una delle delusioni di Euro 2012 avendo giocato da titolare le 3 partite dei francesi senza riuscire ad andare in gol. I due assist nel match vinto con l’Ucraina non possono bastare né a lui né alla Francia che avrà sicuramente bisogno dei suoi gol per poter eliminare la Spagna di Vicente del Bosque. Piccola delusione nonostante la qualificazione ai quarti per la Francia, che deve veramente ringraziare Sheva ad aver sconfitto da solo nella prima giornata Ibra e compagni, altrimenti adesso staremmo parlando di un’altra eliminazione prematura dei francesi dopo quella degli ultimi mondiali. Sabato ultima chance.

  • Grecia-Russia 1-0, eroe Karagounis, Advocaat rimandato in greco

    Grecia-Russia 1-0, eroe Karagounis, Advocaat rimandato in greco

    Ci credete alle favole? Grecia-Russia termina 1-0 in favore della Nazionale di Santos. Risultato che elimina dagli Europei la Russia, alla vigilia considerata una delle outsider per la vittoria finale, sopratutto dopo la vittoria in amichevole contro l’Italia pochi giorni prima dell’inizio del torneo. La rete che da ai greci l’accesso ai quarti di finale la realizza Karagounis al 45′ del primo tempo. La Russia, che prima del fischio di inizio comandava il Gruppo A a quota 4 punti, frutto della larga vittoria all’esordio contro la Repubblica Ceca e del pareggio con la Polonia, chiude il girone al terzo posto, a pari punti proprio con la Grecia. Gli ellenici, in virtù del successo di oggi si qualificano ai danni degli uomini di Advocaat. Nessuno avrebbe mai scommesso su un finale così.

    ESOPO – Ora non ci azzardiamo di certo a dire che Santos conosca a tal punto la mitologia greca da poter utilizzarla in qualche modo prima dell’inizio di una partita, qualcosa però sarà sicuramente passata per la testa del ct portoghese, che ha firmato un’impresa d’altri tempi. Tanta roba si direbbe oggi. Non osiamo immaginare cosa avrebbe fatto Esopo o Omero se fosse stato presente ieri sera a Varsavia. Fortunatamente ad assistere ad uno dei miracoli calcistici più incredibili della storia recente c’erano alcune migliaia di persone sulla cui carta d’identità figurava il nome Grecia. Magari non hanno pensato di portare carta e penna per stilare una nuova Iliade, oppure regalare un Odissea ai propri amici russi, però le emozioni che hanno vissuto ieri difficilmente potranno ripetersi nei prossimi due-tre anni. E chissà se fra loro c’era qualche tifoso di basket, dell’Olympiakos ovviamente. Sì, proprio una favola.

    georgios karagounis | © NATALIA KOLESNIKOVA/AFP/GettyImages

    NUMERO 10 – E come ogni mito che si rispetti, c’è bisogno di un protagonista divino, o che almeno si avvicini a tali abiti. Deve avere il numero 10, su questo non si discute. D’accordo, c’è tale Georgios Karagounis. Chi è? Ha la fascia da capitano, aspetto incolto che mal si presta ai paragoni con le divinità sbarbatelle, però non dimentichiamo che Zeus il rasoio non sapeva neanche cosa fosse. Determinato, abituato alle imprese impossibili, coraggioso nel 2003 quando decise di trasferirsi all’Inter, salvo poi tornare sui suoi passi e approdare nuovamente sotto il monte Elicona. Fondamentali nel suo processo evolutivo le Musa, psicologhe un po’ vetuste ma sempre attuali. Eroe nel 2004 in Portogallo, ha ricordato a tutti una legge non scritta che permea l’universo intero: la storia si ripete.

    Grecia-Russia 1-0 pagelle
    GRECIA
    Sokratis 7: in Italia pochi hanno un buon ricordo di lui, sopratutto i tifosi del Milan, compreso Allegri. Ieri però al centro della difesa ha giocato una delle sue migliori partite. Bentornato Sokratis!
    Karagounis 8: il Zeus greco ha dettato legge ieri sera. Meglio Karagounis o Alessandro Magno? No aspetta, c’è anche Ercole e Leonida. Potremmo discutere per ore senza trovare una risposta. Santos, da persona concreta qual è, si fa poche domande. E forse è meglio così.
    Salpingidis 7: se la Grecia è ai quarti di finale un po’ di merito (diciamo l’80%) ce l’ha anche l’esterno d’attacco Salpingidis. Anche ieri prova encomiabile del calciatore del Paok. Prima il gol del pareggio contro la Polonia, poi il rigore guadagnato e sbagliato pochi secondi dopo da Karagounis, ora la qualificazione. Ma allora è un vizio Dimitrios!
    Gekas 6,5: un po’ sfortunato lo è Gekas. Nonostante sia uno degli artefici della favola ellenica, l’unica volta che ha segnato i propri compagni di squadra hanno perso. Bene, ora c’è la sfida dei quarti. Se Gekas segna sappiamo già come andrà a finire.

    RUSSIA

    Sergey Ignashevich | ©CHRISTOF STACHE/AFP/GettyImages

    Ignashevich 4: il 32 enne difensore del Cska l’ha combinata davvero grossa. E ora chi glielo dice a Putin? Calcolando l’età e lo shock di ieri notte, crediamo che Ignashevich abbia chiuso anticipatamente la sua carriera in Nazionale. Anche perché difficilmente i tifosi lo vorranno nuovamente in rosa.
    Zhirkov 6: commovente vederlo alla fine del primo tempo rincorrere Karagounis. C’era anche quasi riuscito a rimediare quanto aveva scelleratamente fatto Ignashevich, purtroppo per lui però i cm nel calcio possono fare la differenza. Vuoi mettere Muntari? Sufficienza meritata.
    Dzagoev 6: uno dei paradossi della Russia di Advocaat è proprio Dzagoev. Tre gol in due partite per poi essere eliminato contro l’ultima del Gruppo A. Resterà la stella incompiuta di questi Europei. Per fortuna che ha solo 22 anni e avrà modo di rifarsi, con un altro allenatore in panchina.
    Kerzhakov 4: dire che ha disatteso le aspettative è un eufemismo. L’attaccante dello Zenit ha scambiato gli Europei per una gita turistica. Zero gol all’attivo e una sostituzione durante l’intervallo nell’ultima partita. Al peggio non c’è mai fine.

    CLASSIFICA FINALE GIRONE A

    SPECIALE EURO 2012

    GRECIA RUSSIA 1-0 HIGHLIGHTS
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