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  • Russia 2018, Harry Kane al fotofinish, la Tunisia sfiora l’impresa

    Russia 2018, Harry Kane al fotofinish, la Tunisia sfiora l’impresa

    Nessuna sorpresa nella giornata odierna dei mondiali di Russia 2018, anche se all’Inghilterra è servito un gol nel finale di Harry Kane per avere la meglio sulla Tunisia.

    Un gol che è stata una vera e propria liberazione per la compagine dei tre leoni che, dopo il vantaggio siglato sempre da Harry Kane nei primi minuti, nel primo tempo aveva fallito un numero incredibile di palle gol ed era stata raggiunta dal rigore trasformato da Sassi al 35°.

    L’Inghilterra con questi tre punti ha agganciato il Belgio che nel pomeriggio aveva sconfitto, dopo un primo tempo non certo brillante, i debuttanti di Panama. Ad aprire le marcature ci ha pensato Mertens ad inizio ripresa con un gran tiro al volo. La doppietta di Lukaku poi ha sigillato il successo.

    Alla Svezia è bastato il rigore, concesso dal VAR, trasformato con gran freddezza da Granqvist per sconfiggere una Corea del Sud davvero deludente.

    Veniamo al racconto della prima di questa giornata di Russia 2018.

    Parte meglio la Corea che sembra più brillante, la Svezia ci mette almeno 10 minuti a carburare ed intorno al 20° gli svedesi creano due potenziali occasioni con Granqvist prima, salva il difensore, e Berg poi, gran riflesso di Jo. Al 43° altra buona occasione per Berg ma il suo tentativo attraversa tutta l’area senza che nessun compagno riesca a toccare. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Si riparte e dopo un contropiede fallito dalla Svezia, al 52° è Koo a rendersi pericolosissimo con un colpo di testa che finisce sull’esterno della rete. Al 56° altro gran riflesso di Jo che respinge il colpo di testa di Toivonen. Al 64° Kim MinWoo entra in scivolata in area su Claesson, l’arbitro indica che il difensore ha preso il pallone, gli svedesi protestano furiosamente, il VAR richiama Aguilar che, dopo aver visualizzato le immagini, cambia idea ed assegna il rigore che Granqvist trasforma. La Corea del Sud prova a spingere alla ricerca del pareggio ma spesso difetta di precisione nei passaggi decisivi e Olsen non corre rischi. Al 91° grandissima occasione per Hwang Heechan che libero colpisce di testa ma manda a lato. La difesa svedese tiene e alla fine conquista i 3 punti all’esordio al Mondiale di Russia 2018.

     

    SVEZIA – COREA DEL SUD 1-0 (65° rig. Granqvist)

    Svezia (4-4-2): Olsen; Lustig, Granqvist, Jansson, Augustinsson; Claesson, Larsson (81° Svensson), Ekdal (71° Hiljemark), Forsberg; Toivonen (76° Kiese-Thelin), Berg.

    Allenatore: Andersson.

    Corea del Sud (4-3-3): Jo HyeonWoo; Yong Lee, HyunSo Jang, YungGwon Kim, JoHoo Park (28° Kim MinWoo); JaeSun Lee, Ki SungYueng, Jacheol Koo (72° Lee SeungWoo); Heechan Hwang, ShinWook Kim (66° Jung WooYoung), HeungMin Son.

    Allenatore: Shin Taeyomg.

    Arbitro: Aguilar.

    Ammoniti: ShinWook Kim (C), Heechan Hwang (C), Claesson (S)

     

    Passiamo ora alla seconda gara di giornata, prima del gruppo G di Russia 2018. 

    La partenza è tutta per il Belgio che al 7°, magari sfruttando l’emozione di Panama, crea una palla gol con la conclusione di Mertens respinta in corner dal portiere. Al 11° pasticcio di Torres ma Hazard non ne approfitta calciando sull’esterno. I diavoli rossi insistono e al 21° vanno vicino al vantaggio con Torres che per salvare su un insidioso cross di De Bruyne rischia l’autorete. Al 37° ancora Hazard, bravo Penedo a respingere in corner. Panama si dimostra coriacea, resiste agli assalti e va al riposo sullo 0-0.

    Si riparte ed il Belgio sembra lo stesso visto nel primo tempo ma al 47° Mertens con un gran tiro al volo s’inventa il gol del vantaggio. Panama sembra poter accusare il colpo ma al 53° ha la grande occasione per pareggiare e serve la super parata in uscita di Curtois per salvare su Murillo. Al 68° il Belgio raddoppia, De Bruyne piazza un gran cross con l’esterno sul quale si fionda Lukaku che con il colpo di testa supera Penedo. Al 75° i diavoli rossi la chiudono con Lukaku che, ben imbeccato da Hazard, supera Penedo in uscita con il colpo sotto. Panama prova a trovare il primo gol al mondiale ma non ce la fa, finisce 3-0 per il Belgio.

     

    BELGIO – PANAMA 3-0 (47° Mertens, 68°, 75° Lukaku)

    Belgio (3-4-3): Curtois; Alderweireld, Boyata, Vertonghen; Meunier, De Bruyne, Witsel (90° Chadli), Carrasco (74° Dembele); Mertens (83° T.Hazard), Lukaku, E.Hazard.

    Allenatore: Martinez.

    Panama (4-1-4-1): Penedo; Murillo, R. Torres, Davis, Escobar; Gomez; Barcenas (63° G.Torres), Godoy, Cooper, Rodriguez (63° Diaz); Perez (74° Tejada).

    Allenatore: Gomez.

    Arbitro: Sikazwe.

    Ammoniti: Meunier (B), Davis (P), Barcenas (P), Cooper (P), Murillo (P), Godoy (P), Vertonghen (B), De Bruyne (B).

     

    Concludiamo con l’ultima gara di oggi ai Mondiali di Russia 2018.

    Pronti via e si capisce subito che l’Inghilterra ha intenzione di premere subito sull’acceleratore. Nei primi dieci minuti Dele Alli, Lingaard, Kane, costruiscono grosse occasioni che il portiere e la difesa tunisina salvano con qualche affanno. Al minuto undici Hassen è strepitoso a respingere un  gran colpo di testa di Stones, sulla palla si lancia Kane che segna il vantaggio inglese. La Tunisia è costretta anche al cambio del portiere ma il copione non cambia con l’Inghilterra che continua a sprecare occasioni ghiotte. Al 34° però Fakhreddine Ben Youssef viene colpito in area da Walker, per l’arbitro è rigore con Sassi che non sbaglia dal dischetto, 1-1. Subito il pari gli inglesi si lanciano di nuovo all’attacco e tornano a creare e sprecare, al 45° Lingaard è sfortunato perché il suo tocco con cui scavalca il portiere sbatte sul palo esterno ed esce. Si va al riposo sul 1-1.

    La ripresa riparte così come si era chiuso il primo tempo, con l’Inghilterra avanti e la Tunisia a cercare di chiudere ogni spazio. Non ci sono le occasioni del primo tempo ma il pallino del gioco rimane sempre in mano agli uomini di Southgate. Sembra tutto apparecchiato per un pareggio ma al 91° ci pensa di nuovo Harry Kane, il numero 9 inglese si fa trovare pronto sul secondo palo e di testa, a due passi dalla porta, realizza il 2-1. Non c’è tempo per la reazione della Tunisia, Harry Kane regala i tre punti all’Inghilterra. 

     

    TUNISIA – INGHILTERRA 1-2 (11°, 91° Kane (I), 35° rig. Sassi (T))

    Tunisia (4-3-3): Hassen (16° Ben Mustapha); Meriah, S.Ben Youssef, Bronn, Maaloul; Skhiri, Badri, Sassi; F.Ben Youssef, Khazri (85° Khalifa), Sliti (73° Ben Amor).

    Allenatore: Maaloul.

    Inghilterra (3-5-2): Pickford; Walker, Stones, Maguire; Trippier, Alli (79° Loftus-Cheek), Henderson, Lingard (93° Dier), Young; Sterling (68° Rashford), Kane.

    Allenatore: Southgate.

    Arbitro: Roldan.

    Ammoniti: Walker (I).

     

     

     

  • Russia 2018, cade la Germania, delude anche il Brasile

    Russia 2018, cade la Germania, delude anche il Brasile

    E’ stata una giornata incredibile e piena di sorprese quella appena conclusasi al Mondiale di Russia 2018.

    In questa domenica erano in programma gli esordi per due grandissime favorite, la Germania, campione del mondo in carica, e il Brasile ed entrambe hanno deluso.

    Una Germania poco equilibrata e poco incisiva sotto porta ha concesso molte occasioni al Messico e dopo aver subito il gol di Lozano, su una ripartenza, non è stata in grado di recuperare il risultato ed è uscita sconfitta per 1-0.

    Il Brasile invece, partito molto bene e con 20 minuti di bel gioco, ha sbloccato il risultato con un gioiello di Coutinho ma poi ha abbassato i ritmi, ha permesso alla Svizzera di crederci e ha incassato il gol di Zuber, su azione di corner ad inizio ripresa.

    Nell’altra gara di giornata sorride la Serbia che, grazie ad un gran gol di Kolarov su calcio di punizione, ha sconfitto 1-0 Costa Rica ed ha conquistato così la vetta del girone.

     

    Veniamo al racconto della prima gara di questa giornata a Russia 2018. 

    Si parte con un certo equilibrio, la prima emozione al 12° quando Gonzalez, tutto solo in mezzo all’area colpisce male di testa spedendo alto. La partita la fa la Serbia, a parte però due buoni inserimenti di Milinkovic-Savic, la porta di Navas non corre rischi. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Si riparte ed al 50° Milinkovic-Savic mette Mitrovic davanti a Navas, la sfida tra i due la vince il portiere che respinge la conclusione. Al 56° Kolarov pennella una punizione perfetta che non lascia scampo all’estremo difensore del Costa Rica, Serbia in vantaggio. La squadra di Ramirez prova un tentativo di assalto ma non riesce a creare occasioni nitide. Costa Rica insiste, la Serbia spreca le chance di 2-0 in contropiede, alla fine, dopo quasi 8 minuti di recupero l’arbitro fischia la fine, la prima gara del gruppo E di Russia 2018 la vince la Serbia 1-0.

     

    COSTA RICA – SERBIA 0-1 (56° Kolarov)

    Costa Rica (5-4-1): Navas; Gamboa, Acosta, Gonzalez, Duarte, Calvo; Venegas (60° Bolanos), Guzman (73° Colindres), Borges, Bryan Ruiz; Ureña (66° Campbell).

    Allenatore: Ramirez.

    Serbia (4-2-3-1): Stojkovic; Ivanovic, Milenkovic, Tosic, Kolarov; Matic, Milivojevic; Tadic (82° Rukavina), Milinkovic-Savic, Ljajic (70° Kostic); Mitrovic (89° Prijovic).

    Allenatore: Krstajic.

    Arbitro: Diedhiou.

    Ammoniti: Calvo (C), Guzman (C), Ivanovic (S), Prijovic (S).

     

    Ora andiamo a raccontare la partita d’esordio a Russia 2018 dei campioni del mondo in carica della Germania.

    La partenza è frizzante ed in soli due minuti si registrano una chance per parte. Il Messico tiene alti i ritmi ed impegna due volte Neuer. E’ una sfida che viaggia su ritmi alti, con potenziale occasioni da ambo i lati. Al 35° l’ennesima ripartenza messicana si concretizza con Lozano che dentro l’area batte Neuer. La risposta tedesca è immediata, il calcio di punizione di Kroos è quasi perfetto ma Ochoa la tocca quanto basta per metterla sulla traversa. Il primo tempo si chiude con il Messico meritatamente avanti 1-0.

    Ci si aspetta una Germania aggressiva ed invece i tedeschi tengono ritmi troppo bassi per sorprendere la difesa messicana. La squadra di Low mantiene un atteggiamento spregiudicato e concede spazi al Messico che però non li sfrutta per trovare il potenziale 2-0. Il copione non cambia, Germania a provare di trovare il pareggio, Messico pronto a chiudersi e ripartire. Low prova ad inserire più punte, Brandt con un gran tiro sfiora il palo ad un minuto dal 90°. Finisce così, il Messico compie l’impresa di battere la Germania.

     

    GERMANIA – MESSICO 0-1 (35° Lozano)

    Germania (4-2-3-1): Neuer; Kimmich, Boateng, Hummels, Plattenhardt (79° Gomez); Kroos, Khedira (60° Reus); Müller, Özil, Draxler; Werner (86° Brandt).

    Allenatore: Low.

    Messico (4-2-3-1): Ochoa; Salcedo, Ayala, Moreno, Gallardo; Herrera, Guardado (73° Marquez); Layùn, Vela (58° Alvarez), Lozano (66° Jimenez); Hernandez.

    Allenatore: Osorio.

    Arbitro: Faghani.

    Ammoniti: Moreno (M), Muller (G), Hummels (G), Herrera (M).

     

    Concludiamo con l’ultima gara odierna, l’esordio al Mondiale del Brasile.

    La partenza del Brasile è super, ritmi alti, giocate veloci. Al 12° Paulinho si lancia in area sfruttando un’indecisione della difesa Svizzera, il centrocampista verdeoro colpisce male la palla e Sommer riesce a salvarsi, anche se la terna non concede il corner. Al 20° il Brasile passa in vantaggio con Coutinho che lascia partire un tiro a giro stupendo, che bacia il palo interno e s’insacca. Trovato il gol il Brasile inizia ad abbassare i ritmi, la Svizzera si fa più audace, ci mette più intensità ma alla fine Alisson non corre rischi. Si va al riposo sul 1-0 Brasile.

    Pronti via, la Svizzera ci prova e al 50° trova il pareggio con il colpo di testa di Zuber su azione da corner. La Svizzera ci crede e prova a rendersi insidiosa, mantenendo sempre la giusta intensità. I verdeoro provano nuovamente a premere sull’acceleratore ma non riescono a sfondare il muro elvetico. Al 90° Sommer è bravissimo a respingere il colpo di testa di Firmino su punizione di Neymar. Al 91° è Miranda ad avere la grande chance ma la sua conclusione passa molto vicina al palo ma esce. Nell’ultimissimo minuto di recupero ci prova anche Renato Augusto ma Schar è attento e respinge a due passi dalla linea. Finisce così, la Svizzera riesce a fermare sul pareggio il Brasile.

     

    BRASILE – SVIZZERA 1-1 (20° Coutinho (B), 50° Zuber (S))

    Brasile (4-2-3-1): Alisson; Danilo, Miranda, Thiago Silva, Marcelo; Casemiro (60° Fernandinho), Paulinho (67° Renato Augusto); Willian, Coutinho, Neymar; Gabriel Jesus (79° Firmino).

    Allenatore: Tite.

    Svizzera (4-2-3-1): Sommer; Lichtsteiner (87° Lang), Schar, Akanji, Rodriguez; Behrami (70° Zakaria), Xhaka; Shaqiri, Dzemaili, Zuber; Seferovic (80° Embolo).

    Allenatore: Petkovic.

    Arbitro: Ramos.

    Ammoniti: Lichtsteiner (S), Casemiro (B), Schar (S), Behrami (S).

     

  • Russia 2018, Messi stecca, l’Islanda ferma l’Argentina

    Russia 2018, Messi stecca, l’Islanda ferma l’Argentina

    Ieri era stata la notte di Cristiano Ronaldo, oggi al Mondiale di Russia 2018 doveva essere la giornata di Leo Messi ma l’argentino non è riuscito ad emulare il rivale portoghese.

    Nella gara dell’Argentina contro l’Islanda, la Pulce non è riuscito a trovare il gol ed ha pure fallito il calcio di rigore, parato da Halldorsson, che avrebbe dato il 2-1 ai suoi. Grande impresa dell’Islanda che è riuscita a fermare sul pareggio per 1-1 l’albiceleste portando a casa un prezioso punto.

    Prima dell’Argentina era scesa in campo la Francia che ha avuto l’onore di vedersi assegnato il primo rigore con il VAR ma ha fatto molta fatica per sconfiggere 2-1 l’Australia.

    Nelle altre gare della giornata uno sfortunato ed impreciso Perù è stato sconfitto per 1-0 da una Danimarca cinica in attacco e molto concentrata in difesa.

    In serata è stato il turno della Croazia che con un Mandzukic gran protagonista, autogol causato e rigore procurato, ha sconfitto per 2-0 la Nigeria.

     

    Veniamo al racconto della prima gara di questa terza giornata dei mondiali di Russia 2018.

    Ci si aspetta una Francia d’assalto ed invece, dopo una buona occasione di Mbappe nei primissimi minuti, i Blues non riescono a rendersi praticamente mai insidiosi nella prima frazione. I francesi giocano ad un ritmo basso contro una Australia che si chiude ed al 18° avrebbe la grossa chance, Tolisso tenta di anticipare Sainsbury e devia nella propria porta, Lloris con un super intervento salva i suoi. Si va al riposo sullo 0-0.

    La ripresa è decisamente frizzante, al 57° Griezmann cade in area, l’arbitro fa proseguire ma viene richiamato dal VAR, il direttore di gara decide di andare a verificare al monitor ed assegna il primo storico rigore VAR. Dal dischetto Griezmann trasforma. I francesi avrebbero subito la palla del 2-0 ma la sprecano e al 62° Umtiti commette un ingenuo fallo di mano in area, è rigore per l’Australia, Jedinak spiazza Lloris e pareggia i conti. La partita sembra scivolare sul 1-1 ma al 81° Pogba e Giroud scambiano in velocità, il centrocampista arriva al tiro, Behich devia la conclusione che sbatte sulla traversa e rimbalza in rete con la Goal Line Technology che conferma. Finisce così, la Francia con sofferenza porta a casa i primi 3 punti a Russia 2018. 

     

    FRANCIA – AUSTRALIA 2-1 (58° rig. Griezmann (F), 62° rig. Jedinak (A), 81° Pogba (F))

    Francia (4-3-3): Lloris; Pavard, Varane, Umtiti, Hernandez; Tolisso (78° Matuidi), Kante, Pogba; Dembelé (70° Fekir), Mbappe, Griezmann (70° Giroud).

    Allenatore: Deschamps.

    AUSTRALIA (4-2-3-1): Ryan; Risdon, Sainsbury, Milligan, Behich; Jedinak, Mooy; Leckie, Rogic (72° Irvine), Kruse (84° Arzani); Nabbout (64° Juric).

    Allenatore: van Marwijk.

    Arbitro: Cunha.

    Ammoniti: Leckie (A), Risdon (A), Tolisso (F), Behich (A).

     

    Passiamo ora alla partita d’esordio dell’Argentina a Russia 2018.

    La partenza vede l’Argentina provarci su un paio di punizioni calciate in mezzo da Messi e l’Islanda rispondere con una buona palla calciata però a lato da posizione favorevole da Bjarnason. Al 19° l’Albiceleste la sblocca con Aguero che sfrutta una conclusione di Rojo e da dentro l’area trafigge il portiere Halldorson. La risposta islandese è immediata, la difesa di Sampaoli pasticcia e Finnbogason è lesto a lanciarsi sul pallone vagante in area e a calciarlo in rete per il pareggio. L’Argentina cerca di spingere per ritrovare il vantaggio, l’Islanda si chiude e nel finale ha pure la possibilità di trovare il 2-1 ma Caballero è bravo a respingere il diagonale di Gylfi Sigurdsson. Si va al riposo sul 1-1.

    La ripresa è equilibrata con l’Argentina che con il passare dei minuti prende campo, al 63° Meza viene messo giù in area, Marciniak concede rigore, dal dischetto va Messi ma Halldorsson respinge. L’Albiceleste ci prova con un tiro di Messi, fuori di poco, ed un cross di Pavon, ben respinto da Halldorsson. Sampaoli inserisce anche Higuain a 5 minuti dalla fine ma l’Islanda tiene e porta a casa un pareggio pesante ed importante contro una deludente Argentina.

     

    ARGENTINA – ISLANDA 1-1 (19° Aguero (A), 23° Finnbogason (I))

    Argentina (4-2-3-1): Caballero; Tagliafico, Otamendi, Mascherano, Rojo; Salvio, Biglia (54° Banega); Di Maria (75° Pavon), Meza (84° Higuain), Messi; Aguero.

    Allenatore: Sampaoli.

    Islanda (4-5-1): Halldorsson; Saevarsson, R.Sigurdsson, Arnason, Magnusson; Gudmundsson (65° Gislason), G.Sigurdsson, Gunnarsson (76° Skulason), Hallfredsson, Bjarnason; Finnbogason (88° Sigurdarson).

    Allenatore: Hallgrimsson.

    Arbitro: Marciniak.

     

    Passiamo ora alla seconda gara del girone C di Russia 2018.

    Le due squadre sentono la pressione del match e partono piano poi al 13° una conclusione di Carrillo costringe Schmeichel alla grande parata. Al 29° ancora pericoloso il Perù ma Kjaer è bravo a deviare il tentativo di Farfan. Al 44° diventa protagonista il VAR che segnala al direttore di gara di verificare il contatto in area Poulsen-Cueva. Viste le immagini l’arbitro assegna il rigore, dal dischetto va lo stesso Cueva che calcia altissimo. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    La ripresa si apre senza cambi e senza emozioni, almeno sino al 57° quando il Perù non riesce a sfruttare una buona giocata di Cuevas, con Flores che conclude a lato da buona posizione. Al 59° però è la Danimarca che passa: ripartenza di Eriksen, il Perù è posizionato male, Poulsen si presenta davanti a Gallese e lo batte sul primo palo. La risposta sudamericana è immediata e serve un super Schmeichel per salvare sul tiro di Flores. Il Perù va vicino più volte al pari ma in ogni occasione per un po’ di imprecisione la palla non entra in porta. Al 79° gran colpo di tacco di Guerrero, palla fuori di niente. Al 84° ancora Schmeichel con un super riflesso è pronto a dire no a Farfan. Sull’altro fronte Gallese nega ad Eriksen il gol del 2-0. Finisce così, la Danimarca batte il Perù 1-0.

     

    PERU’ – DANIMARCA 0-1 (59° Poulsen)

    Perù (4-2-3-1): Gallese; Advincula, Rodriguez, Ramos, Trauco; Tapia (87° Aquino), Yotun; Carrillo, Cueva, Flores (62° Guerrero); Farfan (85° Ruidiaz).

    Allenatore: Gareca.

    Danimarca (4-3-3): Schmeichel; Dalsgaard, Kjaer, Christensen (81° M. Jorgensen), Stryger Larsen; Kvist (35° Schone), Eriksen, Delaney; Poulsen, N.Jorgensen, Sisto (67° Braithwaite).

    Allenatore: Hareide.

    Arbitro: Gassama.

    Ammoniti: Tapia (P), Delaney (D), Poulsen (D).

     

    Arriviamo adesso all’ultima sfida di questa intensa terza giornata di Russia 2018.

    Non molte emozioni nella prima parte di gara, le squadre non creano molto se non un bel tiro di Perisic, su sponda di Mandzukic, alto non di molto. Al 32° la Croazia passa in vantaggio, su azione di corner Mandzukic colpisce di testa, la palla sbatte su Etebo e finisce in gol. Non si assiste ad una reazione nigeriana, anzi è Kramaric a sfiorare il 2-0. Si va al riposo con i croati avanti 1-0.

    La ripresa vede una Nigeria più propositiva ma senza grosse occasioni nel primo quarto d’ora. Al 70° Ekong, su un calcio d’angolo, trattiene Mandzukic in area, l’arbitro non ha dubbi, è rigore che Modric trasforma. La Nigeria tenta una d’orgoglio che però non crea grossi grattacapi alla difesa croata. Finisce 2-0, la Croazia vola in testa al gruppo D di Russia 2018.  

     

    CROAZIA – NIGERIA 2-0 (32° aut. Etebo, 71° rig. Modric)

    Croazia (4-2-3-1): Subasic; Vrsaljko, Lovren, Vida, Strinic; Rakitic, Modric; Rebic (78° Kovacic), Kramaric (60° Brozovic), Perisic; Mandzukic (86° Pjaca).

    Allenatore: Dalic.

    Nigeria (4-2-3-1): Uzoho; Shehu, Balogun, Ekong, Idowu; Ndidi, Etebo; Moses, Obi Mikel (88° Simy), Iwobi (62° Musa); Ighalo (73° Iheanacho).

    Allenatore: Rohr.

    Arbitro: Ricci.

    Ammoniti: Rakitic (C), Ekong (N), Brozovic (C).

  • Russia 2018: Ronaldo super protagonista nel pari tra Spagna e Portogallo

    Russia 2018: Ronaldo super protagonista nel pari tra Spagna e Portogallo

    La seconda giornata di Russia 2018 ha visto due partite risolte nel finale e lo spettacolare match tra Spagna e Portogallo concluso sul 3-3, con un protagonista assoluto: Cristiano Ronaldo.

    La giornata è stata aperta da un Uruguay brutto ma efficace che ha piegato la resistenza di un buon Egitto grazie al colpo di testa di Gimenez al 90°, la Celeste raggiunge così a tre punti la Russia in testa al girone A.

    Alle 17 si affrontavano Marocco ed Iran per la prima partita del girone B, anche qua la sfida si è decisa nel finale con lo sfortunato autogol di Bouhaddouz al minuto 94° che ha permesso all’Iran di portare a casa 3 punti.

    In serata è arrivato il piatto forte, la sfida tutta iberica che ha visto il Portogallo trovare due volte il vantaggio, con un rigore di Cristiano Ronaldo ed una papera di De Gea, sempre su tiro di Ronaldo. Le Furie Rosse non hanno mollato, hanno pareggiato entrambe le volte con Diego Costa ed hanno trovato il vantaggio con un gran tiro di Nacho. Cr7 però non aveva alcuna intenzione di alzare bandiera bianca ed al 87° con un vero e proprio gioiello su calcio di punizione ha firmato la personale tripletta per il definitivo 3-3.

    Veniamo al racconto della prima gara odierna.

    L’Uruguay con ritmi molto bassi, prova a gestire la gara, l’Egitto prova a chiudersi bene e non concede praticamente niente sino al 23° quando Cavani, dopo una bella giocata, lascia partire una conclusione violenta che viene deviata in corner dal difensore. Sul successivo calcio d’angolo Suarez si trova il pallone sui piedi a due passi dalla porta, la sua conclusione finisce incredibilmente sull’esterno della rete. Scampato il pericolo l’Egitto prova anche a farsi vedere in avanti e sostanzialmente non rischia altro, si va al riposo sullo 0-0.

    La ripresa riparte su tutti altri ritmi ed al 47° Cavani serve un assist perfetto a Suarez che però colpisce il portiere, bravo nella scelta di tempo, in uscita. Con il passare dei minuti l’Egitto comincia a rispondere ai ritmi alzati dall’Uruguay e cerca di rendersi insidioso con qualche ripartenza. Le squadre si allungano e gli uomini di Cuper insistono con rapide ed insidiose ripartenze ma al 73° è nuovamente Suarez, ancora servito benissimo da Cavani, ad avere la palla del vantaggio, il pistolero prova a saltare anche il portiere ma El Shenawy è bravissimo a bloccare la sfera. Il portiere egiziano si rende ancora una volta protagonista al 83° respingendo una conclusione potente di Cavani. Al 87° ancora Cavani, colpisce il palo su calcio di punizione, sembra una giornata no ma al 89° su punizione calciata da Sanchez arriva il colpo di testa di Gimenez che porta in vantaggio la “celeste”. Finisce così, l’Uruguay non brilla ma porta a casa i 3 punti, contro un buon Egitto, nell’esordio a Russia 2018.

     

    EGITTO – URUGUAY 0-1 (89° Gimenez)

    Egitto (4-2-3-1): El Shenawy; Fathy, Hegazy, Gabr, Abdelshafy; Hamed (50° Morsy), Elneny; Warda (82° Sobhy), Said, Trézéguet; Mohsen (63° Kahraba).

    Allenatore: Cuper.

    Uruguay (4-4-2): Muslera; Varela, Godin, Gimenez, Caceres; Nandez (58° Sanchez), Vecino (87° Torreira), Bentancur, De Arrascaeta (59° Rodriguez); Cavani, Suarez.

    Allenatore: Tabarez.

    Arbitro: Kuipers.

    Ammoniti: Hegazy (E)

     

    Veniamo al racconto della seconda gara di giornata.

    La prima parte di gara è tutta favorevole al Marocco che crea tre buone occasioni nel primo quarto d’ora ed una gigantesca tripla chance, con Belhanda e Benatia protagonisti, al 18° ma in ogni occasione la difesa ed il portiere dell’Iran se la cavano con un po’ di fatica. Al 19° si vedono gli iraniani che con un pericolosissimo contropiede spaventano la retroguardia marocchina. L’Iran prende coraggio e prova anche a rendersi insidioso tant’è che sul finale di tempo servono due grandi interventi di Munir, su Azmoun prima e Jahanbakhsh poi, per mantenere inviolata la porta del Marocco. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Le squadre rientrano con gli stessi 22 interpreti che avevano chiuso la prima frazione ma  perlomeno per i primi 20 minuti non si segnalano occasioni. Al 80° prima occasione della ripresa, ci prova Ziyach da fuori ma Beiranvand si allunga e devia in corner. Al 94° il colpo di scena, Haji Safi calcia una punizione dalla sinistra, Bouhaddouz cerca l’intervento difensivo ma con il suo colpo di testa fa autogol regalando così all’Iran il successo nella gara di esordio del girone B di Russia 2018.

     

    MAROCCO – IRAN 0-1 (94° aut. Bouhaddouz)

    Marocco (3-4-3): Munir; Hakimi, Benatia, Saiss; N. Amrabat (76° S. Amrabat), Boussoufa, El Ahmadi, Harit (82° Da Costa); Belhanda, El Kaabi (78° Bouhaddouz), Ziyach.

    Allenatore: Renard.

    Iran (3-4-3): Beiranvand; Rezaeian, Cheshmi, Pouraliganj; Ansarifard, Ebrahimi (79° Hosseini) , Haji Safi, Shojaei (67° Taremi); Jahanbakhsh (84° Ghoddos), Azmoun, Amiri.

    Allenatore: Queiroz.

    Arbitro: Cakir.

    Ammoniti: Shojaei (I), El Ahmadi (M), Jahanbakhsh (I), Ansarifard (I)

     

    Veniamo al racconto dell’ultima gara di giornata nonché primo big match di Russia 2018.

    Ci si aspettano fuochi d’artificio e pronti via, 4 minuti e Cristiano Ronaldo si procura un rigore, per fallo di Nacho, che con freddezza poi trasforma. La Spagna accusa il colpo, il Portogallo spreca due incredibili contropiedi con Guedes. Scampato il pericolo la Spagna comincia a costruire e al 24° trova il pareggio con una gran giocata di Diego Costa che si libera di Pepe e dopo un paio di finte piazza il tiro alle spalle di Rui Patricio. Il Portogallo accusa il colpo e al 26° rischia di finire sotto ma il gran tiro di Isco colpisce prima la traversa e poi la linea. Al 35° ci prova Iniesta ma il suo diagonale esce di un niente. Sembra si possa andare al riposo in parità ed invece Cr7 riceve palla da Guedes dal limite, lascia partire un tiro non certo impossibile ma De Gea combina una papera clamorosa e si fa sfuggire la palla in rete. All’intervallo va avanti il Portogallo per 2-1.

    Si riparte e dopo dieci minuti senza occasioni ma con buon ritmo, la Spagna perviene al pareggio con uno schema su punizione, cross di David Silva, sponda di Busquets e tocco facile sotto porta di Diego Costa. Passano due minuti e le Furie Rosse trovano il vantaggio, la difesa portoghese allontana, Nacho arriva in corsa, colpisce al volo, il pallone sbatte su un palo, poi sull’altro e poi s’infila. La reazione portoghese è piuttosto sterile e De Gea, oltre ad un’uscita spericolata, non deve compiere interventi. Al 87° Cristiano Ronaldo si procura un calcio di punizione dal limite, il numero 7 portoghese sistema con cura il pallone e poi lascia partire una conclusione praticamente perfetta, che vale il 3-3. Finisce così una partita davvero spettacolare con Cr7 che riesce a fermare la Spagna sul pareggio.

     

    PORTOGALLO – SPAGNA 3-3 (4° rig., 44°, 87° Ronaldo (P), 24°, 55° Diego Costa (S), 58° Nacho (S))

    Portogallo (4-4-2): Rui Patricio; Cedric, Pepe, Fonte, Guerreiro; Bernardo Silva (69° Quaresma), William, Moutinho, Fernandes (68° Joao Mario); Guedes (Andrè Silva), Ronaldo.

    Allenatore: Fernando Santos.

    Spagna (4-2-3-1): De Gea; Nacho, Pique, Sergio Ramos, Jordi Alba; Busquets, Koke; David Silva (85° Vazquez), Isco, Iniesta (70° Thiago Alcantara); Diego Costa (77° Iago Aspas).

    Allenatore: Hierro.

    Arbitro: Rocchi.

    Ammoniti: Busquets (S), Fernandes (P)

  • Russia 2018, esordio con goleada per i padroni di casa

    Russia 2018, esordio con goleada per i padroni di casa

    Un esordio così, al Mondiale di Russia 2018, i padroni di casa non se lo sarebbero mai aspettato. La Russia di Cherchesov, nella prima gara della Coppa del Mondo, ha infatti esordito con un sonoro 5-0 inflitto all’Arabia Saudita.

    Un successo che ha due protagonisti sopra a tutti gli altri: Cheryshev e Golovin.

    L’attaccante del Villarreal ha saputo farsi trovare pronto al momento dell’infortunio di Dzagoev ed ha siglato la doppietta che, dopo il gol del vantaggio firmato da Gazinsky, ha sostanzialmente chiuso la partita.

    Il 22enne centrocampista del Cska, desiderio di mercato della Juventus, ha dispensato belle giocate, ha regalato due assist ai compagni e come ciliegina sulla torta, ha segnato su calcio di punizione il gol del 5-0 nel recupero del secondo tempo.

    Buona partenza dunque per la Russia che ottiene i primi tre punti tra l’altro con una buonissima differenza reti.

    Sull’Arabia Saudita c’è poco da dire, sostanzialmente mai in partita, pericolosa solo in un paio di occasioni, è parsa lontanissima parente di quella squadra che aveva fatto buona figura nelle due sconfitte in amichevole contro Italia e Germania. 

    Veniamo al racconto del match d’esordio di Russia 2018.

    L’approccio migliore alla gara ce l’ha l’Arabia Saudita che, pur senza creare occasioni, sembra più serena. E’ questione di pochi minuti, smaltita la comprensibile tensione dell’esordio al mondiale casalingo, la Russia comincia a far gioco e va vicino al gol con Zhirkov ma la difesa Saudita salva in corner. Dopo un’altra occasione, stavolta per Dzagoev e ancora una volta salvata in corner, al 12° la Russia passa in vantaggio con Gazinsky bravo a liberarsi e a girare di testa in gol il cross di Golovin. La reazione degli uomini di Pizzi è veramente minima e si concentra tutta in un bel cross sul quale si lancia Al Sahlawi, è bravo il difensore di casa a deviare oltre la linea di fondo. Nemmeno la perdita di Dzagoev, fuori al 24° per un infortunio muscolare, agevola l’Arabia Saudita che anzi rischia di subire il raddoppio che arriva al 42° grazie a Cheryshev, sostituto di Dzagoev, che sfrutta un difettoso intervento dei difensori avversari e davanti ad Al Maiouf lascia partire un tiro potente che s’infila in rete. Nella prima gara di Russia 2018 si va al riposo con il risultato di Russia-Arabia Saudita 2-0. 

    Si riparte con gli stessi interpreti che avevano chiuso il primo tempo ed è la Russia a fare la partita. Al 55° però l’Arabia Saudita ha una chance enorme per riaprire il match ma né Al Sahlawi prima né Al Jassim riescono ad arrivare puntuali sul bel cross di Al Burayk. Scampato il pericolo i russi provano a chiudere il match e al 67° una discreta conclusione, non impossibile, di Zobnin mette in difficoltà il portiere Al Maiouf che comunque riesce a salvarsi. Al 71° Dzyuba ci mette solo un minuto, dal momento del suo ingresso, a farsi trovare pronto sul cross di Golovin e a colpire di testa il pallone per il 3-0 della Russia. Al 91° la Russia cala il poker con una gran conclusione di esterno sinistro di Cheryshev che completa la propria doppietta personale. Non è ancora finita, al 94° c’è tempo per una pennellata su calcio di punizione di Golovin che non lascia scampo a Al Maiouf. Finisce così, la sfida d’esordio dei Mondiali di Russia 2018 se l’aggiudicano nettamente i padroni di casa.

     

    RUSSIA – ARABIA SAUDITA 5-0 (12° Gazinsky, 42°, 91° Cheryshev, 71° Dzyuba, 94° Golovin)

    Russia (4-2-3-1): Akinfeev; Fernandes, Kutepov, Ignasevich, Zirkov; Gazinsky, Zobnin; Samedov (64° Kuzyayev), Dzagoev (24° Cheryshev), Golovin; Smolov (70° Dzyuba).

    Allenatore: Cherchesov.

    Arabia Saudita (4-5-1): Al Maiouf; Al Burayk, Os.Hawsawi, Om.Hawsawi, Al Shahrani; Al Dawsari, Otayf (64° Al Muwallad), Al Faraj, Al Jassim, Al Shehri (74° Bahbir); Al Sahlawi (84° Asiri).

    Allenatore: Pizzi.

    Arbitro: Pitana.

    Ammoniti: Golovin (R), Al Jassim (A).

  • Paulo Dybala firma con adidas Football per Russia 2018

    Paulo Dybala firma con adidas Football per Russia 2018

    Paulo Dybala e adidas Football annunciano il loro legame lavorativo: il giovane attaccante dell’Argentina e numero 10 della Juventus durante la FIFA World Cup 2018 vestirà ai piedi adidas.
    Claus-Peter Mayer, VP Global Sports Marketing di adidas Football, ha dichiarato: “Siamo lieti di firmare uno dei più brillanti giovani talenti del calcio mondiale in questo momento. Paulo Dybala è uno dei giocatori più creativi che calcano i campi di gioco e sono queste le caratteristiche che lo rendono il giocatore perfetto per far parte del team adidas. Non vediamo l’ora di vedere Paulo lasciare il segno sulla FIFA World Cup“.

    Alle parole di Mayer hanno fatto seguito quelle di Dybala, il quale conferma:
    Sono felice di far parte della famiglia adidas, unendomi al marchio sportivo leader e spingendo i confini della creatività dentro e fuori dal campo. Sono entusiasta di vedere cosa riserva il futuro e cosa siamo in grado di creare insieme“.

    Dybala, reduce dalle 22 reti stagionali con la maglia bianconera, si appresta al debutto del Mondiale in Russia con la maglia albiceleste che scenderà in campo sabato 16 giugno nella partita contro l’Islanda.

    Paulo Dybala firma con adidas Football

    Per ulteriori informazioni è possibile visitare adidas.com/football o seguire @adidasfootball su Instagram o Twitter per partecipare alla conversazione.

    adidas è il brand leader del panorama calcistico globale. Oltre a essere sponsor e fornitore ufficiale dei più importanti tornei del mondo – FIFA World Cup™, FIFA Confederations Cup, UEFA Champions League, UEFA Europa League e UEFA European Championships –, sponsorizza squadre del calibro di Manchester United, Real Madrid, FC Bayern Monaco, Juventus e AC Milan. In più, è il marchio indossato da alcuni dei campioni indiscussi del calcio internazionale, quali Leo Messi, Paul Pogba, Gareth Bale, Karim Benzema, Roberto Firmino, Thomas Müller, Luis Suárez, James Rodríguez, Diego Costa, Mesut Özil, Renato Sanches e Julian Draxle

  • Che SVentura, ai Mondiali di Russia 2018 va la Svezia

    Che SVentura, ai Mondiali di Russia 2018 va la Svezia

    Un vero e proprio disastro, l’Italia di Giampiero Ventura viene fermata sullo 0-0 in casa dalla Svezia e, visto lo 0-1 dell’andata a Solna, deve rinunciare ai Mondiali di Russia 2018.

    Una catastrofe per il calcio italiano, un’assenza ai mondiali che era accaduta solo nel 1930 (per scelta) e nel 1958, una mancata qualificazione totalmente impossibile da pronosticare, tecnicamente c’era una grande distanza tra l’Italia e la Svezia, gli scandinavi sono stati bravi ad annullarla giocando di fisico all’andata e con una squadra compatta al ritorno.

    Non ci sono però solo i meriti dei gialloblu, ci sono anche tantissimi demeriti azzurri, a partire da alcune scelte sia di modulo che di uomini da parte del CT Ventura, ma da parte di alcuni giocatori che hanno reso meno del previsto.

    La crisi di gioco azzurra non è nata stasera, tutto probabilmente è partita dalla sonora lezione presa al Bernabeu contro la Spagna, forse affrontata con troppa spavalderia, di lì in poi sono arrivati successi sudatissimi con Macedonia, Israele ed Albania. 

    Il sorteggio del Playoff non sembrava averci messo dinanzi una montagna insormontabile ed invece adesso piangono gli azzurri e gioiscono gli svedesi.

    Ora molto probabilmente ci saranno da fare molte valutazioni, anche a livello di Federazione, l’amarezza è tanta ma bisogna cercare di spostare le macerie e provare a ricostruire partendo da zero.

    Veniamo al racconto della gara.

    I primi 10 minuti non vedono occasioni ma una vera e propria battaglia con un giallo per parte, Chiellini e Johansson, ed una richiesta di calcio di rigore degli azzurri per un contatto su Parolo non giudicato falloso da Lahoz. L’Italia cerca di tenere il pallino del gioco e si rende insidiosa al 16° con un buon inserimento di Immobile, su verticalizzazione di Jorginho, palla però sull’esterno della rete. Al 28° grande occasione per Candreva, l’interista arriva in corsa su un passaggio rasoterra di Immobile ma calcia alto. Al 40° Immobile scatta sul filo del fuorigioco, calcia, Olsen la smorza e Granqvist allontana qualche passo prima della linea. Al 42° è Parolo ad avere una buona occasione ma la difesa svedese lo anticipa proprio all’ultimo. C’è tempo anche per una chance per Florenzi ma ancora una volta Olsen è pronto a respingere. Dopo 3 minuti di recupero l’arbitro Lahoz manda le squadre negli spogliatoi sullo 0-0.

    Si riparte con gli stessi effettivi in campo e con l’Italia a far girare palla. Al 53° grande conclusione in acrobazia di Florenzi ma la palla sfila a due passi dal palo. L’Italia attacca ma si espone ai contropiedi svedesi, per fortuna degli azzurri gli attaccanti di Andersson sono imprecisi e la difesa chiude senza affanni. Al 63° Ventura si gioca un’Italia a trazione anteriore inserendo Belotti ed El Shaarawy. Al 66° Italia sfortunata, il cross di Florenzi viene deviato da Lustig ed il pallone scende beffardo sulla parte alta della traversa. La Svezia si limita a difendere, l’Italia tenta l’assedio ma non si vedono i frutti. Entra anche Bernardeschi, saltano tutti gli schemi ma la palla non ne vuol sapere di entrare. Al 87° ci prova prima El Shaarawy, gran risposta di Olsen, poi Parolo con il colpo di testa, fuori di niente. Il cartellone luminoso che indica i 5 minuti di recupero permette a San Siro di caricare gli azzurri. E’ un assedio, sale anche Buffon sul corner, la palla arriva a Jorginho che calcia, ma la palla esce di poco. L’ultimo assedio è inutile, finisce 0-0 ai mondiali di Russia 2018 va la Svezia.

     

    ITALIA – SVEZIA 0-0

    Italia (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Candreva (76° Bernardeschi), Florenzi, Jorginho, Parolo, Darmian (63° El Shaarawy); Immobile, Gabbiadini (63° Belotti).

    Allenatore: Ventura.

    Svezia (4-4-2): Olsen; Lustig, Lindelof, Granqvist, Augustinsson; Claesson (71° Rohdén), Johansson (18° Svensson), Larsson, Forsberg; Toivonen (54° Kiese Thelin), Berg

    Allenatore: Andersson.

    Arbitro: Lahoz.

    Ammoniti: Chiellini (I), Johansson (S), Barzagli (I), Forsberg (S), Lustig (S), Kiese Thelin (S), Immobile (I), Bernardeschi (I), Olsen (S)

  • Un’Italia troppo brutta perde l’andata del Playoff in Svezia

    Un’Italia troppo brutta perde l’andata del Playoff in Svezia

    L’Italia di Ventura cade per 1-0 a Solna e rimanda la qualificazione al Mondiale di Russia 2018 alla gara di ritorno a San Siro lunedì sera.

    Nello stadio milanese non si dovrà però presentare la squadra vista questa sera. Troppo lenti nell’impostazione, pochissimo movimento delle punte, tanti, troppi contrasti persi contro una Svezia che ha giocato in maniera molto fisica, anche troppo a sentire le dichiarazioni del Ct azzurro a fine gara, ed ha sfruttato nel secondo tempo una conclusione di Johansson deviata alle spalle di Buffon da De Rossi.

    Servirà una partita perfetta, di certo la squadra nordica non cambierà la propria impostazione di gioco, sarà una lotta, San Siro dovrà dare una mano agli azzurri, la mancata qualificazione ai mondiali sarebbe una vera e propria “tragedia sportiva”.

    Veniamo al racconto della gara.

    Pronti, via e la Svezia prova subito a buttarla sul lato fisico tant’è che dopo solo due minuti Berg riceve un giallo. La prima grande occasione però al 6° è azzurra con Belotti bravo a farsi trovare pronto sul cross di Darmian ma il colpo di testa esce di poco. La risposta svedese è immediata con il diagonale di Toivonen, innescato da Forsberg, che esce vicino al palo. Il pallino del gioco rimane in mano ai padroni di casa, le punte azzurre non riescono a ricevere praticamente alcun pallone. Pian piano l’intensità svedese cala e l’Italia prova a gestire i ritmi della gara, abbassandoli. E’ solo un momento però perchè la Svezia torna a premere e al 25° il tiro a giro di Forsberg spaventa un po’ gli azzurri. Al 37° errore in area di Chiellini, Buffon salva per due volte, la seconda gli svedesi gridano al rigore ma il portiere tocca la palla allontanandola. L’Italia di Ventura non combina praticamente niente, il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Il secondo tempo si apre con gli stessi 22 in campo e con un’Italia più vivace, Candreva ci prova da fuori ma Olsen respinge in corner. La partita si accende, gli scontri fisici fanno arrabbiare la panchina azzurra, il clima bollente però gioca a favore della Svezia che al 61° trova il gol del vantaggio con una conclusione da fuori di Johansson deviata da De Rossi che spiazza Buffon. Al 70° l’Italia sfiora il pareggio con una sassata di Darmian che si schianta sul palo. Ventura si gioca anche la carta Insigne passando ad un più offensivo 4-2-4. Non accade molto, gli azzurri creano attacchi piuttosto confusi, Olsen non rischia praticamente niente e si va verso il fischio finale, che arriva dopo 5 minuti di recupero. Vince la Svezia, ora a San Siro lunedì servirà tutta un’altra Italia.

     

    SVEZIA – ITALIA 1-0 (61° Johansson)

    Svezia (4-4-2): Olsen; Krafth (83° Svensson), Lindelof, Granqvist, Augustinsson; Claesson, Larsson, Ekdal (57° Johansson), Forsberg; Toivonen, Berg (74° Kiese Thelin)

    Allenatore: Andersson.

    Italia (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Candreva, Parolo, De Rossi, Verratti (75° Insigne), Darmian; Immobile, Belotti (65° Eder).

    Allenatore: Ventura.

    Arbitro: Cakir.

    Ammoniti: Berg (S), Verratti (I)

  • Sorteggio Italia: c’è la Svezia nel cammino verso Russia 2018

    Sorteggio Italia: c’è la Svezia nel cammino verso Russia 2018

    Sorteggio Italia, la mano di Fernando Hierro a Zurigo ha sentenziato che sarà la Svezia l’avversaria dell’Italia nel playoff verso Russia 2018.

    Un’avversaria certamente da non sottovalutare ma nemmeno da vedere come un ostacolo insormontabile.

    Sorteggio Playoff Russia 2018 | © FIFA.com

    Un sorteggio Italia che poteva andare peggio, sulla carta l’Irlanda sembrava più temibile rispetto agli scandinavi, ma anche meglio visto che la Grecia pareva, sempre sulla carta, la più debole del lotto.

    Gli azzurri di Ventura affronteranno una nazionale orfana del loro storico leader Zlatan Ibrahimovic ma che ha comunque, nel proprio girone di qualificazione, eliminato l’Olanda e messo in difficoltà la Francia.

    Una compagine che ha diversi punti di forza a partire dall’attacco dove giocano il bomber Berg e John Guidetti considerato grande promessa negli scorsi anni. Altri giocatori interessanti sono il difensore classe 94 Lindelof e il centrocampista del Lipsia Forsberg.

    Ci sono diversi calciatori nella rosa svedese che giocano o che hanno giocato: i difensori Krafth ed Helander del Bologna, Rohden del Crotone senza dimenticare l’ex difensore del Genoa Granqvist e il centrocampista che ha vestito le maglie di Juventus e Cagliari Albin Ekdal.

    L’allenatore Janne Andersson punta quindi sulla forza del gruppo e su un 4-4-2 compatto che magari non produce tanti gol ma che ha tenuto la propria difesa a sole nove reti incassate.

    Pensando ad i precedenti il sorteggio Italia Svezia sorride agli uomini di Ventura: 23 sfide con un bilancio di 11 vittorie azzurre, 6 pareggi e sei successi dei gialloblù. L’ultima sfida si è giocata poco più di un anno fa nei gironi di Euro 2016 e fu decisa dal gol di Eder. Ai nordici è legata anche una grande delusione del calcio italiano, il famoso 2-2 tra Danimarca e Svezia, considerato da molti un vero e proprio biscotto, che eliminò l’Italia dall’Europeo del 2004.

    Stabilite anche le date, l’andata si giocherà in Svezia il 10 novembre mentre il ritorno si giocherà in Italia, presumibilmente a San Siro, il 13.

    Stabilite anche le altre tre sfide valevoli per i playoff verso Russia 2018: la Croazia giocherà contro la Grecia, l’Irlanda del Nord sfiderà la Svizzera mentre la Danimarca se la vedrà contro l’Irlanda. 

     

  • Ci sarà la Spagna sulla strada dell’Italia per Russia 2018

    Ci sarà la Spagna sulla strada dell’Italia per Russia 2018

    Il percorso degli azzurri per raggiungere la fase finale del mondiale di Russia 2018 è stato tracciato dal sorteggio odierno avvenuto a San Pietroburgo. 

    Il cammino avrebbe potuto esser decisamente più complicato, come già si sapeva al termine dell’amichevole tra l’Italia ed il Portogallo, terminata con il successo dei lusitani e che ha relegato la nostra nazionale nella seconda fascia di sorteggio, c’era però da evitare una super Big dalla prima urna, così purtroppo non è stato.

    Sarà infatti la Spagna a cercare di contendere il primo posto agli azzurri nel gruppo G.

    Oltre alle Furie Rosse, l’Italia se la vedrà anche con la sempre più in crescita Albania del tecnico italiano De Biasi, Israele, Macedonia e Liechtenstein.

    Il Gruppo dell'Italia | Foto Fifa.com
    Il Gruppo dell’Italia | Foto Fifa.com

    Un girone tutto sommato non impossibile, con una contendente fortissima ma con altre, sulla carta, abbordabili ma che non dovranno essere assolutamente sottovalutate per non correre alcun tipo di rischio e andarsi a giocare con i Campioni del Mondo 2010 e d’Europa 2008 e 2012, il passaggio diretto a Russia 2018 senza andare ad infilarsi nel pericoloso playoff. Al mondiale andranno infatti le prime classificate dei gironi e le vincenti degli spareggi tra le migliori 8 seconde classificate.

    Negli altri gironi della zona Europa, spicca un gruppo A nel quale sicuramente una tra Francia, Olanda e Svezia, sarà costretta a vedersi i mondiali russi in tv. Insidioso, ma certamente non impossibile, il girone dei campioni del mondo in carica della Germania che troveranno sulla loro strada come avversari più complicati la Repubblica Ceca, l’Irlanda del Nord e la Norvegia.

    Questo il riepilogo del sorteggio dei gironi di qualificazioni, Zona Europa, al mondiale di Russia 2018.

    GRUPPO A: Olanda, Francia, Svezia, Bulgaria, Bielorussia, Lussemburgo.

    GRUPPO B: Portogallo, Svizzera, Ungheria, Isole Far Oer, Lettonia, Andorra.

    GRUPPO C: Germania, Repubblica Ceca, Irlanda del Nord, Norvegia, Azerbaijan, San Marino.

    GRUPPO D: Galles, Austria, Serbia, Irlanda, Moldavia, Georgia.

    GRUPPO E: Romania, Danimarca, Polonia, Montenegro, Armenia, Kazakistan.

    GRUPPO F: Inghilterra, Slovacchia, Scozia, Slovenia, Lituania, Malta.

    GRUPPO G: Spagna, ITALIA, Albania, Israele, Macedonia, Liechtenstein.

    GRUPPO H: Belgio, Bosnia, Grecia, Estonia, Cipro.

    GRUPPO I: Croazia, Islanda, Ucraina, Turchia, Finlandia.

     

    Oltre alla zona Europea, sono stati sorteggiati anche i preliminari delle zone Africa, Oceania, Sudamerica e Nord-Centro America. 

    Vediamo in foto il riepilogo dei sorteggi.

    Sorteggio preliminare Zona Africa | Foto Fifa.com
    Sorteggio preliminare Zona Africa | Foto Fifa.com

     

    Sorteggio preliminare Zona Nord-Centro America e Caraibi | Foto Fifa.com
    Sorteggio preliminare Zona Nord-Centro America e Caraibi | Foto Fifa.com

     

    Sorteggio preliminare Zona Oceania | Foto Fifa.com
    Sorteggio preliminare Zona Oceania | Foto Fifa.com

     

    Sorteggio preliminare Zona Sudamerica | Foto Fifa.com
    Sorteggio preliminare Zona Sudamerica | Foto Fifa.com