Tag: russia 2018

  • Russia 2018: Senegal beffato dal Fair Play, due gialli di troppo

    Russia 2018: Senegal beffato dal Fair Play, due gialli di troppo

    Incredibile beffa per il Senegal che non si qualifica agli ottavi del Mondiale di Russia 2018 per aver ricevuto due cartellini gialli in più.

    Giappone e Senegal infatti, dopo aver perso entrambe 1-0 rispettivamente con Polonia e Colombia, sono arrivate al secondo posto entrambe a 4 punti, entrambe con 4 gol fatti e 4 gol subiti, con lo scontro diretto finito in parità, quindi è intervenuto il Fair Play con i Samurai Blue che hanno avuto la meglio per aver subito 2 cartellini gialli in meno, 4 per il Giappone e 6 per il Senegal. 

    Una vera e propria beffa, una vera e propria primizia, in quanto è stata la prima volta che è stato utilizzato questo criterio.

    Nelle gare di serata lo spareggio per il primo posto del Gruppo G va al Belgio che batte 1-0 l’Inghilterra e sfiderà il Giappone negli ottavi di Russia 2018. La nazionale dei tre leoni invece, passando per seconda, affronterà la Colombia.

    Nell’altra partita la Tunisia rimonta lo svantaggio subito nel primo tempo con Panama e ottiene il successo per 2-1.

    Il quadro completo degli ottavi di Russia 2018 | © FIFA

    Veniamo al racconto delle ultime due gare del gruppo H di Russia 2018, partendo da Giappone-Polonia. 

    Partenza a ritmi bassi, primi 10 minuti senza grandi chance. Pian piano il Giappone cresce e con Muto prova a concludere, bravo Fabianski. Anche la Polonia prova ad affacciarsi in avanti e lo fa con alcuni tentativi da fuori, respinti dalla difesa. Al 32° miracolo di Kawashima sul colpo di testa a botta sicura di Grosicki. Risposta immediata del Giappone con il tiro cross di Usami che crea qualche difficoltà a Fabianski, Glik completa l’intervento. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Si riparte senza cambi nelle due squadre. Subito un problema per Nishino, si fa male Okazaki, entra Osako. Ritmi lenti e una ripartenza a testa nei primi minuti di gara. Al 59° su calcio di punizione si inserisce Bednarek e da due passi segna. Il Giappone spinge ma la Polonia è pericolosa in ripartenza, al 74° Lewandowski calcia alto da buona posizione. Al 81° Makino rischia l’autogol, ma Kawashima salva.  La partita in pratica finisce qua, si assiste ad un lunghissimo possesso palla sterile e senza avanzare, perché il vantaggio della Colombia da il passaggio del turno al Giappone per minor numero di cartellini rispetto al Senegal.

     

    GIAPPONE – POLONIA 0-1 (59° Bednarek)

    Giappone (4-2-3-1): Kawashima; H.Sakai, Yoshida, Makino, Nagatomo; Yamaguchi, Shibasaki; G.Sakai, Okazaki (47° Osako), Usami (65° Inui); Muto (82° Hasebe).

    Allenatore: Nishino.

    Polonia (3-4-3): Fabianski; Bereszynski, Glik, Bednarek; Kurzawa (79° Peszko), Krychowiak, Goralski, Jedrzejczyk; Zielinski (79° Teodorczyk), Lewandowski, Grosicki

    Allenatore: Nawalka.

    Arbitro: Sikazwe.

    Ammoniti: Makino (G)

     

    Passiamo adesso all’altra gara del gruppo H, Senegal-Colombia. 

    Entrambe le squadre ancora in corsa, si vede la tensione del momento e sino al 17° non si hanno emozioni, a quel minuto però l’arbitro decreta un rigore per il Senegal ma poi, visionato il VAR, lo revoca. Al 25° Falcao ci prova di testa ma non inquadra la porta non di molto. Alla mezz’ora Pekerman perde un pezzo pregiato come James Rodriguez che lascia il posto a Muriel. Non accade molto altro si va al riposo sullo 0-0.

    Si riparte con gli stessi 22 che avevano chiuso la prima frazione. I minuti scorrono a ritmo lento, la notizia del vantaggio della Polonia qualifica entrambe le squadre. Al 74° però un colpo di testa di Mina rompe l’equilibrio a favore della Colombia. Al 78° grande intervento di Ospina che salva su Niang. Il Senegal ci prova ma non riesce a perforare la difesa colombiana, finisce così, la Colombia vince il gruppo H mentre il Senegal saluta la competizione per 2 cartellini gialli in più rispetto al Giappone.

     

    SENEGAL – COLOMBIA 0-1 (74° Mina)

    Senegal (4-4-2): N’Diaye; Gassama, Sane, Koulibaly, Sabaly (74° Wague); Sarr, Kouyate, Gueye, Mane; Keita (80° Konate), Niang (86° Shakho).

    Allenatore: Cissè.

    Colombia (4-2-3-1): Ospina; Arias, D.Sanchez, Mina, Mojica; Uribe (83° Lerma), C.Sanchez; Cuadrado, Quintero, Rodriguez (31° Muriel); Falcao (89° Borja).

    Allenatore: Pekerman.

    Arbitro: Mazic.

    Ammoniti: Mojica (C), Niang (S).

     

    Veniamo al racconto delle gare del Gruppo G partendo da Inghilterra-Belgio. 

    Ci si attende una partita dai ritmi bassi, anche per evitare la parte complicata del tabellone ed invece Inghilterra e Belgio danno adito ad un primo tempo frizzante. Ci prova prima l’Inghilterra con un cross insidioso di Vardy ma la difesa belga libera. Il Belgio crea altre occasioni con Batshuayi al 9°, salvataggio a due passi dalla linea di Cahill, poi al 27° ci prova anche Fellaini su azione da corner ma la sua conclusione viene deviata da un difensore. Si va al riposo sullo 0-0.

    Ad inizio ripresa gran giocata di Januzaj che con una perfetta conclusione trova l’angolo della porta di Pickford. I ritmi non si alzano ma al 66° l’Inghilterra ha la grande occasione per pareggiare, Rashford si presenta solo davanti a Courtois ma il portiere è bravo a sfiorarla il tanto per metterla fuori. Al 83° Welbeck si trova palla sul piede, calcia di prima ma Fellaini salva in corner. Al 89° il neo entrato Mertens scalda i guantoni di Pickford, poi poco dopo il Belgio rischia di trovare il raddoppio in una mischia nell’area piccola. Nel recupero Fellaini ha la palla del 2-0 ma calcia sull’esterno della rete. Finisce uno a zero per il Belgio che vince il girone e troverà il Giappone negli ottavi. L’Inghilterra è seconda e sfiderà la Colombia.

     

    INGHILTERRA – BELGIO 0-1 (51° Januzaj)

    Inghilterra (3-5-2): Pickford; Jones, Stones (46° Maguire), Cahill; Alexander-Arnold (79° Welbeck), Loftus-Cheek, Dier, Delph, Rose; Rashford, Vardy.

    Allenatore: Southgate.

    Belgio (3-4-3): Courtois; Vermaelen (74° Kompany), Boyata, Dendoncker; T.Hazard, Dembele, Fellaini, Chadli; Tielemans, Batshuayi, Januzaj (86° Mertens).

    Allenatore: Martinez.

    Arbitro: Skomina.

    Ammoniti: Tielemans (B), Dendoncker (B).

     

    Veniamo al racconto dell’altra gara del gruppo G di Russia 2018, Panama-Tunisia.

    La sfida è tutta per la gloria, parte meglio la Tunisia che prova a rendersi pericolosa anche se Penedo non è costretto a compiere alcun intervento. Al 33° Panama passa in vantaggio, Rodriguez calcia da fuori, Meriah devia la conclusione mettendo totalmente fuori tempo il proprio portiere, è autogol. Nel recupero arriva la reazione tunisina ma Penedo si supera sulla conclusione di Khazri. Si va al riposo con Panama avanti 1-0.

    Nella ripresa parte forte la Tunisia che con una bella combinazione mette in porta Ben Youssef che di tocco pareggia al 51°. Panama risponde con il tiro di Barcenas ma Penedo è bravo a rispondere. Passano 2 minuti e la Tunisia trova il vantaggio con Khazri che da due passi gira in porta il gran assist di Haddadi. Panama troverebbe anche il pareggio con Barcenas al 71° ma l’arbitro annulla. Al 95° Panama ha la possibilità di pareggiare con un calcio di punizione ma la conclusione di Barcenas viene facilmente bloccata da Mathlouthi. Finisce così, con il successo per la Tunisia che lascia a zero Panama.

     

    PANAMA – TUNISIA 1-2 (33° aut. Meriah (T), 51° Ben Youssef (T), 66° Khazri (T))

    Panama (4-5-1): Penedo; Machado, R.Torres (56° Tejada), Escobar, Ovalle; Barcenas, Godoy, Gomez, Avila (81° Arroyo), Rodriguez; G.Torres (46° Cummings).

    Allenatore: Gomez.

    Tunisia (4-2-3-1): Mathlouthi; Naguez, Bedoui, Meriah, Haddadi; Sassi (46° Badri), Skhiri, Chaalali; F.Ben Youssef, Khazri (86° Srarfi), Sliti (76° Khalil).

    Allenatore: Maaloul.

    Arbitro: Shukralla.

    Ammoniti: Sassi (T), Badri (T), Avila (P), Gomez (P), Chaalali (T), Tejada (P).

  • Russia 2018, disastro Germania, tedeschi fuori ai gironi

    Russia 2018, disastro Germania, tedeschi fuori ai gironi

    Clamoroso ai Mondiali di Russia 2018, la Germania campione del mondo in carica perde 2-0 con la Corea e viene eliminata nella fase a gironi.

    E’ un evento storico, i tedeschi avevano sempre superato i gironi nelle partecipazioni al mondiale.

    Una Germania brutta, con poche idee, con un possesso di palla sterile che già aveva fatto preoccupare i propri tifosi nelle altre due partite precedenti.

    Eppure, vista la netta vittoria della Svezia con il Messico, agli uomini di Low sarebbe bastato un semplice uno a zero contro la Corea. Nel recupero però i coreani hanno prima trovato il vantaggio e poi, con la Germania tutta sbilanciata hanno chiuso il match con il gol del 2-0 di Son a porta vuota. Agli ottavi vanno così la concreta Svezia ed un Messico, oggi deludente.

    Nell’altro gruppo tutto confermato, il Brasile pur senza Douglas Costa, Danilo e con Marcelo fuori dopo 10 minuti, si è comunque imposto 2-0 su una Serbia con molte buone individualità ma con poca concretezza. La Svizzera si è fatta fermare sul 2-2 da Costa Rica, ha comunque ottenuto il passaggio agli ottavi ma contro la Svezia dovrà fare a meno degli squalificati Lichtsteiner e Schar.

    Il quadro degli ottavi di Russia 2018 | © FIFA.com

    Veniamo al racconto delle gare del Gruppo F di Russia 2018, partendo da Corea del Sud-Germania. 

    La partita viene gestita dalla Germania, nei primi 10 minuti però non si segnalano pericoli per la porta di Jo. Al 19° su una punizione, non irresistibile, Neuer rischia di combinare la frittata ma poi con un gran riflesso mette in corner. E’ una buona Corea, al 24° il tiro al volo di Son passa non troppo lontano dai pali di Neuer. La Germania tiene il possesso palla e al 38° prova a rendersi insidiosa con il tiro di Werner, deviato in corner, e con Hummels che però in mischia non riesce a superare Jo. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Si riparte e al 47° Goretzka con il colpo di testa costringe Jo ad un vero e proprio miracolo. La Germania non convince ma con Werner va vicina al gol al 51°, il suo tiro va fuori. La Corea attende, si difende e prova a colpire con Moon ma la difesa respinge. Low si gioca le carte Gomez e Muller ed è proprio Gomez ad avere una buona occasione al 71° ma la retroguardia coreana salva. Nei minuti finali, con la notizia del triplice vantaggio svedese la Germania insiste e al 87° Hummels di testa fallisce clamorosamente il vantaggio. Ci prova anche Kroos con un tiro violento ma impreciso. Nel recupero Kim Yung-Gwon segna da due passi, su azione da corner, il guardalinee alza la bandierina e l’arbitro annulla ma il VAR lo invita a rivedere l’azione, la palla in effetti la tocca indietro Kroos, è gol valido, la Germania sprofonda nel baratro. Nei restanti minuti di recupero si butta in avanti anche Neuer, il portiere si fa soffiare il pallone che viene poi lanciato a Son che, a porta vuota, segna il comodo 2-0. Finisce così, la Germania per la prima volta nella storia, esce ai gironi di un mondiale.

     

    COREA DEL SUD – GERMANIA 2-0 (93° Kim Yung-Gwon, 97° Son Heung-Min)

    Corea del Sud (4-4-2): Jo Hyeon-Woo; Yong Lee, Yun Young-Sun, Kim Yung-Gwon, Hong Chul; Lee Jae-Sung, Jung Woo-Young, Jang Hyun-Soo, Moon Seon-Min; Koo Ja-Cheol (56° Hwang Hee-Chan (79° Ko Yo-Han)), Son Heung-Min.

    Allenatore: Shin TaeYong.

    Germania (4-2-3-1): Neuer; Kimmich, Süle, Hummels, Hector (78° Brandt); Khedira (58° Gomez), Kroos; Goretzka (63° Muller), Özil, Reus; Werner.

    Allenatore: Low.

    Arbitro: Geiger.

    Ammoniti: Jung Woo-Young (C), Lee Jae-Sung (C), Moon Seon-Min (C), Son Heung-Min (C),

     

    Passiamo ora alla sfida, sempre del Gruppo F di Russia 2018, tra Messico e Svezia.

    Passa un minuto e la Svezia, su calcio di punizione, ha una grande chance ma Toivonen non riesce a concludere sotto porta. Passano 5 minuti e su altro calcio da fermo ci prova Forsberg, Ochoa salva. E’ una costante, ogni calcio da fermo è una chance per la Svezia, al 11° la rovesciata di Berg esce di poco. Al 16° Lozano ruba palla, serve a Vela che fa partire un tiro a giro fuori di niente. Risponde Forsberg con il perfetto inserimento ma con il tiro alto. Al 30° intervento del VAR per un sospetto tocco di mano di Hernandez, l’arbitro verifica e assegna solo il corner alla Svezia, dal calcio d’angolo la palla arriva a Berg ed Ochoa deve superarsi per tenere lo 0-0. Il primo tempo si chiude a reti inviolate.

    Si riparte ed al 50° Augustinsson riceve un assist involontario dal compagno Claesson, e batte Ochoa. AL 60° entrata di Moreno su Berg in area, è rigore, dal dischetto Granqvist è perfetto, la Svezia raddoppia. Il Messico sente il rischio dell’eliminazione e si lancia all’attacco ma al 74° una sfortunata deviazione di Alvarez regala il 3-0 agli scandinavi. Il Messico ci prova ma non riesce a riaprirla, sono momenti di tristezza per i messicani ma poi arriva la notizia del vantaggio della Corea del Sud ed è subito Fiesta. Svezia e Messico ottengono il pass per gli ottavi di Russia 2018.

    MESSICO – SVEZIA 0-3 (50° Augustinsson, 61° rig. Granqvist, 74° aut. Alvarez)

    Messico (4-2-3-1): Ochoa; Alvarez, Salcedo, Moreno, Gallardo (65° Fabian); Guardado (75° Je.Corona), Herrera; Lozano, Vela, Layùn (89° Peralta); Hernandez.

    Allenatore: Osorio.

    Svezia (4-4-2): Olsen; Lustig, Lindelof, Granqvist, Augustinsson; Claesson, Larsson (57° Svensson), Ekdal (80° Hiljemark), Forserg; Berg (68° Kiese-Thelin), Toivonen.

    Allenatore: Andersson.

    Arbitro: Pitana.

    Ammoniti: Gallardo (M), Larsson (S), Moreno (M), Layun (M), Lustig (S).

     

    Veniamo ora alle sfide del Gruppo E, partendo da Serbia-Brasile.

    Il Brasile prova a partire forte ma al 10° perde già Marcelo per infortunio, dentro Filipe Luis. Passano i minuti e la Serbia prova a crescere. Al 25° dopo una serie di rimpalli Neymar si trova a calciare nei pressi dell’area piccola, Stojikovic riesce a deviare la conclusione. Al 35° palla geniale di Coutinho per Paulinho che s’inserisce tra i due centrali e beffa il portiere con un pallonetto, Brasile in vantaggio. Nel finale ci prova Neymar da fuori ma non trova lo specchio della porta, si va al riposo con i verdeoro avanti 1-0.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Il Brasile sembra voler gestire ma al 52° Ljajic riparte veloce trovando la squadra avversaria posizionata male, l’uno-due con Tadic però non si concretizza e la difesa salva. Al 57° gran palla di Coutinho per Neymar, il numero 10 tenta il tiro ma Stojikovic è attento e mette in corner. Clamorosa occasione per Mitrovic al 60°, l’attaccante gira di testa verso la porta una respinta di Alisson ma Thiago Silva è in traiettoria e salva. E’ un vero e proprio assedio della Serbia ma il Brasile tiene, al 65° Mitrovic colpisce di testa ma Alisson blocca. Nel momento di maggiore difficoltà il Brasile raddoppia con il colpo di testa di Thiago Silva su corner di Neymar. Nel finale Neymar cerca insistentemente il gol ma non riesce a trovarlo, finisce 2-0 il Brasile vince il suo gruppo e vola agli ottavi di finale.

     

    SERBIA – BRASILE 0-2 (35° Paulinho, 68° Thiago Silva)

    Serbia (4-2-3-1): Stojikovic; Kolarov, Velijkovic, Milenkovic, Rukavina; Milinkovic-Savic, Matic; Kostic (82° Radonjc), Ljajic (75° Zivkovic), Tadic; Mitrovic (89° Jovic).

    Allenatore: Krstajic.

    Brasile (4-2-3-1): Alisson; Fagner, Thiago Silva, Miranda, Marcelo (10° Filipe Luis); Paulinho (66° Fernandinho), Casemiro; Willian, Coutinho (80° Renato Augusto), Neymar; Gabriel Jesus.

    Allenatore: Tite.

    Arbitro: Faghani.

    Ammoniti: Ljajic (S), Matic (S), Mitrovic (S).

     

    Passiamo ora all’altra gara del Gruppo E di Russia 2018, Svizzera-Costa Rica. 

    Costa Rica, ormai matematicamente eliminata, sembra non aver niente da perdere e al 6° Borges con un buon colpo di testa colpisce il palo, al 7° altra occasione per i centroamericani ma Sommer salva sulla conclusione di Gamboa. Al 10° altro legno per Costa Rica, stavolta è Colindres a colpire la traversa con un tiro dal limite. La Svizzera si vede al 17° con un tiro di Gavranovic fuori non di molto. Costa Rica insiste e al 20° Sommer è ancora decisivo su conclusione di Colindres. Al 31° la Svizzera passa in vantaggio, lungo cross di Lichtsteiner, sponda di Embolo e tiro al volo di Dzemaili che batte Navas. Costa Rica torna a rendersi pericolosa ma al riposo si va con gli elvetici avanti 1-0.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Dopo un inizio senza emozioni, da un corner al 55° arriva il pareggio di Costa Rica grazie al colpo di testa di Waston. La partita continua sui binari dell’equilibrio, non si assiste a grandi palle gol. Al 78° Drmic cerca il colpo di testa vincente ma il pallone colpisce il palo. Al 87° la Svizzera trova il vantaggio con la conclusione rasoterra di Drmic su assist di Zakaria. Nel recupero prima l’arbitro assegna un rigore, che poi toglie per fuorigioco grazie al VAR, poi al 92° fischia un fallo di Zakaria in area, rigore confermato, dal dischetto va Ruiz, palla sulla traversa, testa di Sommer e gol. Finisce così, è un pareggio che permette alla Svizzera di ottenere il passaggio agli ottavi.

    SVIZZERA – COSTA RICA 2-2 (31° Dzemaili (S), 55° Waston (C) 87° Drmic (S), 92° aut. Sommer (S))

    Svizzera (4-2-3-1): Sommer; Rodriguez, Akanji, Schar, Lichtsteiner; Behrami (60° Zakaria), Xhaka; Embolo, Dzemaili, Shaqiri (81° Lang); Gavrinovic (69° Drmic).

    Allenatore: Petkovic.

    Costa Rica (5-4-1): Navas; Gamboa (93° Smith), Acosta, Gonzalez, Waston Manley, Oviedo; Colindres (81° Wallace), Borges, Guzman Perez (91° Azofeifa), Bryan Ruiz; Campbell.

    Allenatore: Ramirez.

    Arbitro: Turpin.

    Ammoniti: Gamboa (C), Campbell (C), Lichtsteiner (S), Zakaria (S), Schar (S).

     

     

     

     

     

     

  • Russia 2018, Rojo salva l’Argentina nel finale

    Russia 2018, Rojo salva l’Argentina nel finale

    Dalla delusione tremenda di un eliminazione alla gioia di una qualificazione quasi insperata agli ottavi di Russia 2018, tutto questo grazie al gol di Marcos Rojo al minuto 86° di Nigeria-Argentina.

    Nella serata in cui Messi è tornato al gol, è servito il colpo del difensore che ha riportato in vantaggio la squadra di Sampaoli con una conclusione al volo da centro area, riportando avanti i suoi dopo il momentaneo pareggio siglato da Moses dal dischetto.

    In caso di contemporaneo successo dell’Islanda la vittoria Argentina non sarebbe servita a molto. La squadra nordica però non è riuscita a trovare il vantaggio nel primo tempo ed anzi ad inizio ripresa è andata sotto per la rete di Badelj, nel finale il rigore segnato da Sigurdsson aveva riaperto una piccola porta verso gli ottavi, Perisic al 90° però l’ha richiusa siglando il gol del definitivo 2-1 per la Croazia.

    Nessuna sorpresa nelle gare del pomeriggio, Danimarca e Francia hanno messo in scena un noioso 0-0, il primo del torneo, che le ha qualificate entrambe agli ottavi di finale. Nell’altra gara, un coriaceo Perù ha cancellato ogni speranza di qualificazione dell’Australia battendo 2-0 i Socceroos.

    Francia-Argentina e Croazia-Danimarca saranno quindi gli scontri agli ottavi di Russia 2018.

     

    Veniamo al racconto delle gare del Gruppo C di Russia 2018, partendo da Australia-Perù.

    La partita inizia con ritmi blandi con gli australiani a cercare di tenere il pallino del gioco ma al 18° è il Perù a passare in vantaggio con un gran conclusione al volo di Carrillo su assist di Guerrero. Al 27° grande giocata per Rogic che arriva al tiro ma trova pronto Gallese alla risposta. L’Australia continua a spingere ma la difesa sudamericana riesce a cavarsela.

    Ci si attende un’Australia all’attacco ed invece al 49° arriva il raddoppio del Perù con la girata vincente a centro area del capitano Guerrero. Van Marwijk inserisce l’eterno Cahill ed il giovanissimo Arzani ma il Perù si chiude bene. Non accade molto altro, il Perù controlla agevolmente e porta a casa il primo successo del proprio torneo, con qualche rimpianto per le prime due gare. Delusione per l’Australia che oltre ad aver perso la possibilità di raggiungere gli ottavi di Russia 2018, chiude ultima nel Gruppo C.

     

    AUSTRALIA – PERU’ 0-2 (18° Carrillo, 49° Guerrero)

    Australia (4-2-3-1): Ryan; Risdon, Sainsbury, Milligan, Behich; Mooy, Jedinak; Leckie, Rogic (72° Irvine), Kruse (58° Arzani); Juric (53° Cahill).

    Allenatore: van Marwijk.

    Perù (4-2-3-1): Gallese; Advincula, Ramos, Santamaria, Trauco; Tapia (63° Hurtado), Yotun (46° Aquino); Carrillo (79° Cartagena), Cueva, Flores; Guerrero.

    Allenatore: Gareca.

    Arbitro: Karasev.

    Ammoniti: Jedinak (A), Yotun (P), Arzani (A), Rogic (A), Hurtado (P), Milligan (A).

     

    Veniamo ora all’altra gara del Gruppo C ovvero Danimarca-Francia. 

    La partita deve farla la Danimarca ed infatti nei primi 10 minuti si vede un Braithwaite imperversare in mezzo alla difesa transalpina. La notizia del vantaggio del Perù rende, se possibile, i ritmi ancora più bassi. Il comando del gioco lo prende la Francia ma sempre senza creare occasioni. Si va al riposo sullo 0-0.

    Al rientro in campo arriva la notizia del raddoppio peruviano che rasserena totalmente la Danimarca. Se nel primo tempo qualche potenziale occasione si era vista, nella ripresa si assiste veramente a poco almeno sino al 70° quando Fekir, appena entrato, lascia partire un tiro che finisce di poco fuori. L’unico a provarci è sempre Fekir che al 82° costringe Schmeichel alla parata. Finisce così, arriva il primo 0-0 del torneo che permette alla Francia di vincere il Gruppo C e di qualificarsi agli ottavi insieme alla Danimarca.

     

    DANIMARCA – FRANCIA 0-0

    Danimarca (4-3-3): Schmeichel; Dalsgaard, Kjaer, Christensen, Stryger Larsen; Delaney (92° Lerager), M.Jorgensen, Eriksen; Sisto (59° Fischer), Cornelius (75° Dolberg), Braithwaite.

    Allenatore: Hareide.

    Francia (4-2-3-1): Mandanda; Sidibé, Varane, Kimpembe, Hernandez (50° Mendy); Kanté, Nzonzi; Dembelé (78° Mbappé), Griezmann (69° Fekir), Lemar; Giroud.

    Allenatore: Deschamps.

    Arbitro: Ricci.

    Ammoniti: M.Jorgensen (D).

     

    Passiamo adesso al Gruppo D, partendo dalla delicatissima sfida tra Nigeria ed Argentina.

    La tensione non aiuta l’Argentina all’inizio tant’è che si fa preferire la Nigeria. Al 14° palla geniale di Banega per Messi che controlla di coscia e poi lascia partire il destro vincente che non lascia scampo a Uzoho. Il gol scioglie gli argentini che approfittano di una non reazione della Nigeria e vanno vicini al raddoppio con l’inserimento di Higuain, bravo Uzoho in uscita bassa. Al 34° gran punizione di Messi ma il portiere nigeriano la sfiora quanto basta per metterla sul palo. La Nigeria prova a creare qualcosa ma la difesa argentina tiene. Si va al riposo sul 1-0 per Messi e compagni.

    Si riparte con un’emozione, al 50° Mascherano trattiene Balogun, per Cakir è rigore, dopo molte proteste argentine Moses si presenta dal dischetto e realizza il pareggio. Il gol dà convinzione alla Nigeria e crea confusione nell’Argentina. L’albiceleste prova il forcing ma le super aquile in contropiede sanno far paura. Al 76° spavento per l’Argentina, Musa crossa verso Ighalo, Rojo tocca con il braccio, Ighalo va comunque al tiro ma calcia fuori Cakir però ha dei dubbi e va a verificare al VAR, alla fine decide di non assegnare il rigore. Al 80° grande occasione per Higuain ma il Pipita calcia alto da buona posizione. Al 84° gran punizione di Etebo ma la palla finisce sull’esterno della rete. Al 86° Rojo si fa trovare pronto con il perfetto inserimento e colpisce al volo per il nuovo vantaggio argentino. La sofferenza dura sino al 95° ma l’Argentina resiste e può festeggiare il passaggio agli ottavi di Russia 2018.

     

     

    NIGERIA – ARGENTINA 1-2 (14° Messi (A), 51° rig.Moses (N), 86° Rojo (A))

    Nigeria (3-5-2): Uzoho; Balogun, Ekong, Omeruo (90° Iwobi); Moses, Etebo, Obi Mikel, Ndidi, Idowu; Musa (92° Simy), Iehanacho (46° Ighalo).

    Allenatore: Rohr.

    Argentina (4-4-2): Armani; Mercado, Otamendi, Rojo, Tagliafico (80° Aguero); Perez (61° Pavon), Mascherano, Banega, Di Maria (72° Meza); Messi, Higuain.

    Allenatore: Sampaoli.

    Arbitro: Cakir.

    Ammoniti: Balogun (N), Mascherano (A), Banega (A), Obi Mikel (N), Messi (A).

     

    Concludiamo con l’altra sfida del Gruppo D di Russia 2018, Islanda-Croazia.

    La partenza della gara è su ritmi soft, non si segnalano grandi occasioni. I minuti scorrono ed arriva la notizia del gol di Messi, l’Islanda si trova fuori dal mondiale e quindi comincia a fare la gara. Le occasioni vere e proprie arrivano nel finale, al 40° una gran conclusione di Finnbogason lambisce il palo e finisce sul fondo. Nel primo minuto di recupero Bjarnason è lesto a lanciarsi sulla corta respinta di pugno del portiere Kalinic ma la sua conclusione viene respinta, con i piedi, proprio dal portiere croato. Passa un minuto e Kalinic è nuovamente protagonista, questa volta su conclusione di Gunnarson, palla deviata in corner. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Si riparte e nel momento in cui arriva la notizia del pareggio della Nigeria, arriva il vantaggio della Croazia con Badelj che in mezzo al’area colpisce al volo la palla che rimbalza sul terreno e s’insacca. La reazione islandese è immediata e prima Ingason vede il suo colpo di testa salvato da Kalinic in corner e subito dopo ancora Ingason ma stavolta è la traversa a dirgli no. Al 73° Bjarnason spreca su una disattenzione della Croazia. Al 76° però l’Islanda trova il pareggio, fallo di mano di Lovren, Lahoz non ha dubbi è rigore, G.Sigurdsson trasforma. Al 90° Perisic si presenta in area e con la conclusione batte il portiere islandese per il gol che chiude la gara.

     

    ISLANDA – CROAZIA 1-2 (53° Badelj (C), 76° rig. G.Sigurdsson (I), 90° Perisic (C))

    Islanda (4-2-3-1): Halldorsson; Saevarsson, Ingason, R.Sigurdsson (70° Sigurdarson), Magnusson; Gunnarsson, Halfredsson; Gudmundsson, G.Sigurdsson, Bjarnason (94° Traustason); Finnbogason (85° A.Gudmundsson).

    Allenatore: Hallgrimsson.

    Croazia (4-2-3-1): L.Kalinic; Jedvaj, Corluka, Caleta-Car, Pivaric; Modric (65° Bradaric), Badelj; Pjaca (70° Lovren), Kovacic (81° Rakitic), Perisic; Kramaric.

    Allenatore: Dalic.

    Arbitro: Lahoz.

    Ammoniti: Pjaca (C), Halfredsson (I), Finnbogason (I), Jedvaj (C), Saevarsson (I).

  • Russia 2018, Spagna-Russia ed Uruguay-Portogallo agli ottavi

    Russia 2018, Spagna-Russia ed Uruguay-Portogallo agli ottavi

    A Russia 2018 si sono conclusi i gruppi A e B, dopo un pomeriggio tranquillo, nel quale l’Uruguay ha sconfitto nettamente la Russia, si è vissuta una serata piena di emozioni.

    Come anticipato nel pomeriggio Uruguay e Russia si giocavano la vetta del proprio girone, Cherchesov lascia in panchina alcuni diffidati tra cui Golovin e l’Uruguay ne approfitta, va avanti 2-0 già nel primo tempo ed in più approfitta del rosso a Smolnikov. Nella ripresa Cavani completa l’opera. Nell’altra gara all’Egitto non basta Salah e nemmeno il rigore parato dal 45enne portiere El Hamady, l’Arabia Saudita rimonta e al 94° trova il gol vittoria.

    In serata Marocco ed Iran impegnano Spagna e Portogallo e rischiano di ribaltare le gerarchie del girone. Il Portogallo avanti uno a zero, fallisce un rigore con Cr7, si fa agganciare sul 1-1 da un rigore di Ansarifard e rischiano la clamorosa eliminazione sul tiro di Taremi fuori di niente al 94°.

    La Spagna, distratta in difesa, va sotto due volte per i gol di Boutaib e En Nesyri ma rimonta con Isco e sopratutto con il gol di Iago Aspas al 90° che vale pareggio e primo posto nel gruppo B.

     

    Veniamo ora al racconto delle due gare del gruppo A di Russia 2018, partendo da Uruguay-Russia. 

    Parte meglio l’Uruguay che al 10° passa in vantaggio con la punizione di Suarez che beffa Akinfeev. Risponde Cheryshev con un buon inserimento ma Muslera para. Al 23° raddoppio della Celeste con la conclusione di Laxalt deviata nella propria porta da Cheryshev. Al 36° Smolnikov prende il secondo giallo e lascia la Russia in 10. Il primo tempo si chiude con l’Uruguay avanti 2-0 sulla Russia.

    Si riparte con l’ingresso di Kuzyayev per Gazinskiy ma i ritmi rimangono bassi il doppio vantaggio e l’uomo in più permettono all’Uruguay di gestire. Al 73° Muslera sbaglia il rinvio, Zubnin appoggia a Dzyuba che però calcia male fallendo la chance del possibile 1-2. La partita scorre via in maniera lenta e priva di emozioni sino al 90° quando Cavani è lesto a girare in rete la parata di Akinfeev su colpo di testa di Godin. Finisce 3-0 per l’Uruguay che conquista il primo posto del gruppo A di Russia 2018.

     

    URUGUAY – RUSSIA 3-0 (10° Suarez, 23° aut. Cheryshev, 90° Cavani)

    Uruguay (3-5-2): Muslera; Coates, Godin, Caceres; Nandez (72° Rodriguez), Vecino, Torreira, Bentancur (63° De Arrascaeta) , Laxalt; Suarez, Cavani.

    Allenatore: Tabarez.

    Russia (4-2-3-1): Akinfeev; Smolnikov, Kutepov, Ignashevich, Kudriashov; Zobnin, Gazinskiy (46° Kuzyayev); Samedov, Al Miranchuck (60° Smolov), Cheryshev (38° Fernandes); Dzyuba.

    Allenatore: Cherchesov.

    Arbitro: Diedhiou.

    Ammoniti: Gazinskiy (R), Bentancur (U).

    Espulso: Smolnikov (R).

     

    Passiamo ora all’altra gara del girone, Arabia Saudita-Egitto.

    La prima occasione arriva al 15° ed è per l’Arabia Saudita con il tiro di Al Dawsari alto di poco sopra la traversa. Al 22° è l’Egitto a passare in vantaggio con Salah bravo ad inserirsi tra i due centrali e a superare il portiere con un dolce pallonetto. Lo stesso Salah ci prova due minuti dopo ma stavolta il pallonetto esce. Poco dopo la mezz’ora Trezeguet va per due volte vicino al gol con il tiro a giro. Al 40° rigore per l’Arabia Saudita, va Al Muwallad ma il 45enne portiere El Hadary respinge la palla sulla traversa. Nel recupero del primo tempo l’arbitro fischia un altro rigore per l’Arabia Saudita, dopo una lunga attesa Roldan visualizza le immagini al VAR e conferma, stavolta Al Faraj trasforma. Il primo tempo si chiude sul 1-1.

    Riparte meglio l’Arabia Saudita che ha una buona chance con Bahbir che però calcia alto. L’Egitto si sveglia e al 57° Trezeguet col colpo di testa sfiora il vantaggio. La gran giornata di El Hadary si conferma al 69° quando il portiere si esibisce in due parate sui  colpi di testa prima di Al Moghawi poi di Asiri. Il match è divertente, entrambe le squadre vogliono provare a vincerla. Al 94° l’Arabia Saudita riesce a portare a casa il successo con Al Dawsari che sfrutta il passaggio di Otayf e lascia partire il tiro che supera El Hadary e vale il 2-1 finale.

     

    ARABIA SAUDITA – EGITTO 2-1 (22° Salah (E), 45°+5 rig. Al Faraj (A), 94° Al Dawsari (A))

    Arabia Saudita (4-5-1): Al Mosailem; Al Burayk, Os.Hawsawi, M.Hawsawi, Al Shahrani; Bahbir (65° Asiri), Al Faraj, Otayf, Al Moghawi, Al Dawsari; Al Muwallad (79° Al Sheri).

    Allenatore: Pizzi.

    Egitto (4-2-3-1): El Hadary; Fathy, Gabr, Hegazy, Abdel Shafi; Elneny, Hamed; Salah, Said (45°+7 Warda), Trezeguet (81° Kahraba); Moshen (64° Sohbi).

    Allenatore: Cuper.

    Arbitro: Roldan.

    Ammoniti: Gabr (E), Fathy (E).

     

    Veniamo a raccontare le gare del gruppo B di Russia 2018, partendo da Iran-Portogallo.

    La partita non regala molte emozioni, ci prova Cristiano Ronaldo dopo pochi minuti ma il portiere dell’Iran respinge. Anche la squadra di Queiroz prova a rendersi insidiosa  ma Rui Patricio è sempre attento e disinnesca ogni potenziale occasione. Al 44° arriva il gol che sblocca la gara, è una vera e propria invenzione di Quaresma che con la sua consueta “trivela” fa partire un tiro imparabile che si spegne alle spalle di Beiranvand. IL primo tempo si chiude sul 1-0 per i lusitani.

    Si riparte e al 52° Ezatolahi commette fallo su Ronaldo, l’arbitro, aiutato anche dal VAR assegna il calcio di rigore per il Portogallo, dal dischetto va Cr7 ma Beiranvand blocca. Al 72° il neo entrato Ghoddos lascia partire un gran rasoterra dal limite, la palla fila vicino al palo. Al 83° l’arbitro viene chiamato al VAR per un fallo di Cristiano Ronaldo, c’è il rischio di rosso ma alla fine Caceres estrae il giallo. Al 92°, dopo un lungo controllo alla VAR l’arbitro concede il rigore all’Iran che Ansarifard trasforma. Al 94° clamorosa occasione per Taremi che da dentro l’area calcia sull’esterno. Finisce con il brivido per il Portogallo che si qualifica come seconda del gruppo B.

     

    IRAN – PORTOGALLO 1-1 (44° Quaresma (P), 93° rig. Ansarifard (I))

    Iran (4-5-1): Beiranvand; Rezaeian, Hosseini, Pouraliganji, Haji Safi (56° Mohammadi); Taremi, Jahanbakhsh (70° Ghoddos), Ezatolahi (76° Ansarifard), Ebrahimi, Amiri; Azmoun.

    Allenatore: Queiroz.

    Portogallo (4-4-2): Rui Patricio; Cedric, Pepe, Fonte, Guerrero; Quaresma (70° Bernardo Silva), William, Adrien Silva, Joao Mario (84° Moutinho); André Silva (95° Guedes), Ronaldo.

    Allenatore: Fernando Santos.

    Arbitro: Caceres.

    Ammoniti: Guerrero (P), Haji Safi (I), Azmoun (I), Quaresma (P), Ronaldo (P), Cedric (P).

     

    Concludiamo la serata con l’altra gara del gruppo B di Russia 2018, Spagna-Marocco.

    Alla Spagna basta non perdere ma dopo un inizio tranquillo, al 14° dopo un errore clamoroso dei centrali spagnoli, Boutaib ne approfitta s’invola e piazza la palla tra le gambe di De Gea in uscita. La Spagna trema solo per un attimo perché passano 5 minuti ed Iniesta s’inventa una gran giocata e serve un assist al bacio per Isco che pareggia. Al 25° altra dormita della Spagna, Boutaib ci riprova ma stavolta De Gea salva. La partita diventa piuttosto aggressiva con l’arbitro che ammonisce ben 4 calciatori marocchini. La Spagna prova a fare la gara con il suo classico gioco ma il Marocco sa esser pericoloso in contropiede. Il primo tempo si chiude sul 1-1.

    Si riparte e qualche amnesia difensiva spagnola rischia di agevolare gli attacchi del Marocco. Al 55° gran conclusione di Amrabat, l’incrocio dei pali salva De Gea. Al 62° Saiss sulla linea con un colpo di testa riesce a salvare sulla conclusione aerea di Isco, sul successivo corner Piqué di testa mette fuori di un soffio. Il Marocco insiste e al 82° con un gran colpo di testa, su azione di corner En Nesyri trova il gol del 2-1. Al 90° Aspas con un gran colpo di tacco trova il gol del pareggio, l’arbitro annulla per fuorigioco ma il VAR modifica la scelta, è gol. Finisce così, la Spagna aggancia il Portogallo in vetta ma per un gol segnato in più è prima nel girone B di Russia 2018.

     

    SPAGNA – MAROCCO 2-2 (14° Boutaib (M), 19° Isco (S), 82° En Nesyri (M), 90° Iago Apas (S))

    Spagna (4-2-3-1): De Gea; Carvajal, Piquè, Sergio Ramos, Jordi Alba; Busquets, Thiago Alcantata (74° Asensio); Silva (84° Rodrigo), Isco, Iniesta; Diego Costa (74° Iago Aspas).

    Allenatore: Hierro.

    Marocco (4-2-3-1): El Kajoui; Dirar, Da Costa, Saiss, Hakimi; Boussoufa, El Ahmadi; N.Amrabat, Belhanda (64° Fajr), Ziyach (85° Bouhaddouz); Boutaib (72° En Nesyri).

    Allenatore: Renard.

    Arbitro: Irmatov.

    Ammoniti: El Ahmadi (M), N.Amrabat (M), Da Costa (M), Boussufa (M), El Kajoui (M), Hakimi (M).

  • Russia 2018, triplo Kane l’Inghilterra va, Colombia in ripresa

    Russia 2018, triplo Kane l’Inghilterra va, Colombia in ripresa

    Anche contro Panama si è abbattuto l’uragano Harry Kane. Il centravanti inglese ha realizzato una tripletta, due gol su calcio di rigore, nel 6-1 tennistico rifilato alla squadra dei Canaleros.

    Un successo pesantissimo che ha permesso alla nazionale dei tre leoni di agganciare il Belgio in vetta al Gruppo G con stesso numero di punti, stessa differenza reti, stessi gol segnati. Harry Kane intanto, con i suoi 5 gol, è capocannoniere del Mondiale di Russia 2018.

    Panama saluta il mondiale con la gioia di aver segnato il primo storico gol, adesso contro la Tunisia i centramericani proveranno a conquistare i primi punti mondiali.

    Nel gruppo H spettacolo nel pareggio tra Senegal e Giappone con i Samurai Blue bravi a rimontare due volte la compagine di Cissè che si era portata avanti 1-0 e 2-1.

    Nello stesso gruppo la Colombia ha strapazzato la Polonia, eliminando matematicamente la squadra di Lewandowski, e si è riportata in corsa per la qualificazione agli ottavi di Russia 2018.

     

    Veniamo al racconto della prima partita di questa giornata ai mondiali di Russia 2018.

    Parte subito forte l’Inghilterra che al 8° sfrutta al meglio il corner di Trippier e con il colpo di testa di Stones, trova il vantaggio. Al 22° la partita si mette ancora più in discesa per l’Inghilterra, Escobar commette fallo da rigore, dal dischetto Kane trasforma. Al 36° Lingard chiede l’uno-due, poi si presenta al limite dell’area e lascia partire un tiro a giro imparabile per Penedo, 3-0 Inghilterra.  L’Inghilterra cala il Poker al 40° con un perfetto schema su punizione, Henderson mette in mezzo, Kane fa sponda di testa per Sterling che sotto porta colpisce di testa, Penedo sfodera un mezzo miracolo ma sulla palla arriva Stones che con il colpo di testa trova la personale doppietta. Sul finire del tempo c’è spazio per un altro rigore per Panama, ancora una volta Kane trasforma con gran freddezza. La prima frazione si chiude con l’Inghilterra avanti 5-0 su Panama.

    La ripresa parte logicamente con ritmi molto bassi, al 62° l’Inghilterra trova il 6-0 con il pallone calciato da Loftus-Cheek che colpisce Kane e s’infila in rete. Al 66° Murillo ha la chance di trovare il gol della bandiera ma Pickford è attento e salva. Panama ci prova e al 78° Baloy, in spaccata, su calcio di punizione di Avila, trova il primo storico gol di Panama al Mondiale. I quattro minuti di recupero scorrono via molto lentamente, al fischio finale l’Inghilterra si trova in testa a pari merito con il Belgio sia per punti che per diff.reti e gol fatti, sarà decisivo lo scontro diretto per decidere la vincitrice del girone G di Russia 2018. Panama è eliminato ma dopo il primo storico gol, proverà contro la Tunisia a cercare i primi punti mondiali.

     

    INGHILTERRA – PANAMA 6-1 (8°, 40° Stones (I), 22° rig., 45° rig., 62° Kane (I), 36° Lingard (I), 78° Baloy (P))

    Inghilterra (3-5-2): Pickford; Walker, Stones, Maguire; Trippier (70° Rose), Loftus-Cheek, Henderson, Lingard (63° Delph), Young; Kane (63° Vardy), Sterling.

    Allenatore: Southgate.

    Panama (4-5-1): Penedo; Murillo, Torres, Escobar, Davis; Barcenas (69° Arroyo), Cooper Gomez (69° Baloy), Godoy (62° Avila), Rodriguez; Perez.

    Allenatore: Gomez.

    Arbitro: Ghead.

    Ammoniti: Cooper (P), Loftus-Cheek (I), Escobar (P), Murillo (P).

     

    Passiamo ora al racconto della prima sfida della seconda giornata del gruppo H.

    La partenza vede un Senegal più aggressivo, che prova a conquistare corner per sfruttare la maggiore fisicità. Al 11° un tiro non irresistibile viene respinto male da Kawashima, proprio sui piedi di Mané che col rimpallo segna. Reazione giapponese con la conclusione di Hasebe, incredibilmente salvata da Inui. La gara continuano a farla gli africani, il Giappone attende e prova a ripartire. Al 34° Nagatomo addomestica un pallone lungo, il suo controllo fa fuori due difensori, palla ad Inui che col tiro a giro trova il pareggio. La risposta del Senegal è nel piede di Niang al 39°, Kawashima respinge. Il primo tempo si chiude sul 1-1.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Al 49° buona occasione per Osako che non da forza al colpo di testa, blocca N’Diaye, risposta Senegal con Niang, palla altissima. Al 60° occasione enorme per Osako che da due passi non tocca la palla in rete. Al 64° sfortunatissimo Inui che, dopo un assist di tacco di Osako, lascia partire il tiro che colpisce l’incrocio dei pali. Al 71° grande azione del Senegal con la palla messa in mezzo che arriva a Wague che colpisce e riporta in vantaggio la sua squadra. Al 78° il portiere del Senegal sbaglia l’uscita, Inui dal fondo la mette in mezzo ed Honda a porta vuota pareggia. Entrambe le squadre ci provano, nessuna delle due riesce a superarsi, finisce in parità tra Giappone e Senegal nella seconda giornata del gruppo H di Russia 2018.

     

    GIAPPONE – SENEGAL 2-2 (11° Mané (S), 34° Inui (G), 71° Wague (S), 78° Honda (G))

    Giappone (4-2-3-1): Kawashima; Sakai, Yoshida, Shoji, Nagatomo; Hasebe, Shibasaki; Haraguchi (75° Okazaki), Kagawa (72° Honda), Inui (87° Usami); Osako.

    Allenatore: Nishino.

    Senegal (4-3-3): K.N’Diaye; Sabaly, Koulibaly, Sane; Ndiaye (81° Ndoye), A.N’Diaye (65° Kouyate), Gueye; Sarr, Niang (86° Diouf), Mane.

    Allenatore: Cissé.

    Arbitro: Rocchi.

    Ammoniti: Niang (S), Inui (G), Sabaly (S), Ndoye (S), Hasebe (G).

     

    Concludiamo con l’ultima gara della seconda giornata della fase a gironi di Russia 2018.

    Partita decisiva per entrambe le squadre e lo si capisce dalla tensione che si respira in campo, nei primi 25 minuti non si segnala alcuna occasione da gol, solo qualche potenziale chance. Al 36° grande azione personale di Cuadrado, l’esterno della Juventus dal fondo lascia partire un insidioso tiro cross, bravo Szczesny a respingere. Al 39° la Colombia passa con Mina bravo, di testa, ad anticipare Szczesny e a depositare in gol un cross di James Rodriguez. La Polonia non trova la minima reazione, il primo tempo si chiude sul 1-0 per i sudamericani.

    Si riparte senza cambi per i secondi 45 minuti. Ci si aspetta una Polonia più aggressiva ed invece è la Colombia a far paura in ripartenza. Si vede per la prima volta Lewandowski al 58°, l’attaccante controlla bene ma non riesce a superare Ospina in uscita. Al 69° la Colombia raddoppia, Falcao parte sul filo del fuorigioco, controlla, si presenta davanti a Szczesny e lo batte col rasoterra vincente. La Polonia sparisce dal campo e al 75° una gran palla di James Rodriguez mette Cuadrado in porta, il calciatore della Juventus, davanti al compagno di club Szczesny, non sbaglia. In sostanza la gara si chiude qua, la Colombia rimane in corsa mentre la Polonia è matematicamente eliminata da Russia 2018. 

     

    POLONIA – COLOMBIA 0-3 (39° Mina, 69° Falcao, 75° Cuadrado)

    Polonia (3-4-3): Szczęsny; Piszczek, Bednarek, Pazdan (80° Glik); Bereszyński (72° Teodorczyk), Krychowiak, Goralski, Rybus; Zielinski, Lewandowski, Kownacki (57° Grosicki).

    Allenatore: Nawalka.

    Colombia (4-2-3-1): Ospina; Arias, Sanchez, Mina, Mojica; Barrios, Aguilar (31° Uribe); Cuadrado, Quintero (73° Lerma), Rodriguez; Falcao (78° Bacca).

    Allenatore: Pekerman.

    Arbitro: Ramos.

    Ammoniti: Bednarek (P), Goralski (P).

  • Russia 2018, Kroos salva la Germania all’ultimo respiro

    Russia 2018, Kroos salva la Germania all’ultimo respiro

    Un istante, la palla parte dal piede di Toni Kroos e s’infila alle spalle del portiere Olsen, è l’istante che decide la partita e mantiene vive le speranze della Germania di proseguire il cammino nel mondiale di Russia 2018.

    Il successo per 2-1 permette ai Campioni del Mondo in carica di tenere aperto il passaggio agli ottavi, una vittoria ottenuta in rimonta e con molta fatica, in 10 uomini dal 82° per il rosso a Boateng, che però fa decisamente morale alla Germania che ora dovrà cercare di battere la Corea del Sud, magari con diversi gol, per conquistare la qualificazione.

    La Svezia invece ha di che mangiarsi le mani, il vantaggio ottenuto nel primo tempo è stato vanificato dal gol subito ad inizio ripresa e da un secondo tempo disputato forse troppo in maniera difensiva.

    La possibilità di passare il turno rimane viva anche per gli svedesi che però dovranno vedersela con il brillante Messico vittorioso 2-1 nel pomeriggio contro la Corea, ed anche gli asiatici sono ancora in corsa per passare il turno.

    Vittoria pesante per il Belgio che con le doppiette di Lukaku ed Hazard, ed il gol nel finale di Batshuayi, batte 5-2 la Tunisia, gol di Bronn e Khazri, tiene la testa della classifica del gruppo G.

     

    Partiamo con il racconto della prima gara della giornata odierna di Russia 2018.

    Subito un’emozione, al 6° Hazard viene toccato, non si capisce bene se dentro o fuori area, l’arbitro, probabilmente aiutato anche dal VAR, assegna il rigore che Hazard stesso trasforma. La Tunisia prova a reagire ma viene punita da Mertens che ruba palla ed imbecca Lukaku, l’attaccante del Belgio davanti a Ben Mustapha lascia partire il diagonale vincente per il 2-0.Sembra tutto fatto ma poco più di un minuto dopo su calcio di punizione arriva il colpo di testa vincente di Bronn che accorcia le distanze. La partita si mantiene viva, il Belgio spreca un paio di buone occasioni, dopo errori degli avversari, la Tunisia però non sta a guardare e ci prova con Khazri. Al 2° dei 4 minuti di recupero, concessi per le due sostituzioni di due infortunati nella Tunisia, Lukaku per pochi centimetri non arriva a toccare in gol il bel assist di De Bruyne. E’ questione solo di un minuto perché al 48° Meunier imbecca Lukaku che riceve palla e col colpo sotto supera Ben Mustapha in uscita. Il primo tempo si chiude sul 3-1 per il Belgio.

    Ad inizio ripresa la Tunisia parte a testa bassa e prova a metter in difficoltà la difesa del Belgio. I Diavoli Rossi non si fanno spaventare e al 51° Hazard scatta sul filo del fuorigioco, salta il portiere in uscita e cala il poker. Il 4-1 in sostanza mette il sigillo sul successo belga, la Tunisia ci prova più con orgoglio ma le occasioni migliori sono sempre per la squadra di Martinez. Alla festa vuole unirsi anche Batshuayi che prima vede un difensore salvare la sua conclusione sulla linea e poi, pochi minuti dopo, colpisce la traversa. Alla fine però Batshuayi riesce a trovare il gol, lo fa al 90° girando in porta l’assist di Tielemans. C’è ancora tempo il gol del 2-5 della Tunisia messo a segno da Khazri su assist rasoterra di Naguez. Finisce così, il Belgio prosegue la corsa verso gli ottavi, la Tunisia saluta già i mondiali di Russia 2018. 

     

    BELGIO – TUNISIA 5-2 (6° rig., 51° Hazard (B), 16°, 45°+3 Lukaku (B), Bronn (T), 90° Batshuayi (B), 93° Khazri (B))

    Belgio (3-4-3): Curtois; Alderweireld, Boyata, Vertonghen; Meunier, De Bruyne, Witsel, Carrasco; Mertens (86° Tielemans), Lukaku (59° Fellaini), E.Hazard (68° Batshuayi).

    Allenatore: Martinez.

    Tunisia (4-3-3): Ben Mustapha; Bronn (24° Naguez), S.Ben Youssef (41° Benalouane), Meriah, Maaloul; Khaoui, Skhiri, Sassi (59° Sliti); F.Ben Youssef, Khazri, Badri.

    Allenatore: Maaloul.

    Arbitro: Marrufo.

    Ammoniti: Sassi (T).

     

    Passiamo ora alla prima sfida della seconda giornata del Gruppo F di Russia 2018.

    La partenza migliore è quella del Messico, niente di esaltante però il pallino del gioco è tutto in mano alla squadra di Osorio, Corea del Sud un po’ troppo fallosa. I coreani si chiudono ma al 21° hanno una tripla chance con Son che va tre volte al tiro ma trova tre respinte. Al 25° Jang HyunSo in scivolata commette fallo di mano in area, è rigore, dal dischetto Vela trasforma. I messicani si caricano e al 27° serve il tocco di Jo ad alzare sopra la traversa il tiro di Layun. Il primo tempo si chiude sul 1-0 per il Messico.

    Si riparte senza cambi nelle due compagini. Al 58° Guardado, appena dentro l’area, lascia partire un tiro potente e preciso ma Jo è pronto a mettere in corner. Il Messico lascia sfogare la Corea del Sud ma al 66° Lozano recupera palla, la serve ad Hernandez che dentro l’area non sbaglia. Al 75° un pasticcio della retroguardia messicana rischia di regalare il gol alla Corea ma Marquez prima e Ochoa poi, salvano. Al 92° il gol che riapre la gara arriva e lo segna Son con un gran tiro da fuori che supera Ochoa. E’ una rete che arriva troppo tardi, il Messico s’impone 2-1 e mantiene la vetta del Gruppo F di Russia 2018.

     

    COREA DEL SUD – MESSICO 1-2 (26° rig. Vela (M), 66° Hernandez (M), 92° Son HeungMin (C) )

    Corea del Sud (4-4-2): Jo HyeonWoo; Yong Lee, HyunSo Jang, YungGwon Kim, Kim MinWoo (84° Chul Hong); Moon SeonMin (77° Jung WooYoung), Ju SeYong (64° Lee SeungWoon), Ki SungYueng, Heechan Hwang; Lee JaeSung, Son HeungMin.

    Allenatore: Shin TaeYong.

    Messico (4-3-3): Ochoa; Alvarez, Salcedo, Moreno, Gallardo; Layùn, Herrera, Guardado (67° Marquez); Vela (76° G.Dos Santos), Hernandez, Lozano (71° Je.Corona).

    Allenatore: Osorio.

    Arbitro: Mazic.

    Ammoniti: YungGwon Kim (C), Yong Lee (C), Lee SeungWoon (C), Jung WooYoung (C).

     

    Concludiamo con l’ultima partita di giornata, la sfida tra Germania e Svezia, valevole per il Girone F di Russia 2018.

    Pronti via e la Germania nei primissimi minuti mette subito alle corde la difesa svedese che con qualche affanno riesce sempre a cavarsela. Passano 10 minuti in cui il copione sembra a senso unico che la Svezia si rende pericolosa con Berg che si lancia in contropiede ma al momento del tiro viene sbilanciato e non riesce a superare Neuer in uscita. Gli svedesi si chiudono bene, i tedeschi non trovano spazi e al 31° perdono pure Rudy, costretto ad uscire per una forte perdita di sangue dal naso, che viene sostituito da Gundogan. Neanche il tempo di risistemarsi che Claesson indovina il passaggio perfetto per Toivonen, l’attaccante con un morbido pallonetto beffa Rudiger e Neuer per il vantaggio svedese. La risposta della Germania è in un gran tiro di Gundogan, respinto da Olsen, e da un tentativo di Boateng, che prova a sorprendere Olsen, con la palla fuori di niente. In pieno recupero serve un vero e proprio miracolo di Neuer per negare il gol a Berg e tenere ancora in vita la Germania. Al riposo va avanti la Svezia per 1-0.

    Si riparte con l’inserimento di Gomez per Draxler nella Germania. L’inizio è uguale a quello del primo tempo solo che questa volta al 48° la Germania trova il gol con Reus pronto all’inserimento sul cross basso di Werner. I tedeschi premono e in altre due occasioni, nel giro di due minuti, rischiano di trovare il vantaggio. La Germania insiste, la Svezia è spesso costretta a lanciar via il pallone per far respirare la difesa. Al 82° Boateng già ammonito prende il secondo giallo e lascia i suoi in 10. Al 87° miracolo di Olsen che alza in corner un gran colpo di testa di Mario Gomez su perfetto traversone di Kroos. Al 92° gran tiro di Brandt ma il palo dice no alla Germania. Nell’ultimo minuto di recupero, Werner si guadagna un calcio di punizione dal lato dell’area, Kroos pennella all’incrocio per il vantaggio tedesco. Finisce così la Germania si salva, rimonta la Svezia e mantiene viva la possibilità di raggiungere gli ottavi di Russia 2018.

     

    GERMANIA – SVEZIA 2-1 (32° Toivonen (S), 48° Reus (G), 95° Kroos (G))

    Germania (4-2-3-1): Neuer; Kimmich, Rudiger, Boateng, Hector (87° Brandt); Rudy (31° Gundogan), Kroos; Muller, Draxler (46° Gomez), Reus; Werner.

    Allenatore: Low.

    Svezia (4-4-2): Olsen; Lustig, Lindelof, Granqvist, Augustinsson; Claesson (74° Durmaz), Larsson, Ekdal, Forserg; Berg (89° Kiese-Thelin), Toivonen (78° Guidetti).

    Allenatore: Andersson.

    Arbitro: Marciniak.

    Ammoniti: Ekdal (S), Larsson (S).

    Espulso: Boateng (G).

  • Russia 2018, Brasile vittoria sofferta, bene Svizzera e Nigeria

    Russia 2018, Brasile vittoria sofferta, bene Svizzera e Nigeria

    Tanta fatica, paura di non farcela e complicare il girone del Mondiale di Russia 2018 ma alla fine il Brasile è riuscito con qualche fatica a battere Costa Rica.

    Un 2-0 concretizzatosi nei minuti di recupero con i gol di Coutinho e Neymar, dopo un primo tempo piuttosto moscio e con poche idee, l’ingresso di Douglas Costa ad inizio ripresa e di Firmino poco dopo, ha dato quell’accelerazione e quella freschezza che alla fine ha portato a sbriciolare il muro difensivo di Costa Rica.

    Sicuramente tra gli uomini copertina c’è Neymar che ha subito diversi falli, ha sprecato alcune occasioni, si è visto fischiare e poi togliere un rigore con il VAR ed al 97° ha trovato il gol del 2-0 prima di scoppiare a piangere.

    Dopo il Brasile è stato il turno di Nigeria ed Islanda, la squadra africana giocava per se, una sconfitta sarebbe valsa l’eliminazione, ed anche involontariamente per l‘Argentina. 

    Dopo un primo tempo noioso, si è scatenato Musa che con la doppietta ha piegato il team nordico ed ha reso tutto aperto nel girone D. Rammarico per l’Islanda per il rigore fallito da G.Sigurdsson che avrebbe, a 5 minuti dalla fine, riaprire il match.

    Gran partita in serata tra Serbia e Svizzera, un vero e proprio spareggio qualificazione, essendo lo stesso girone del Brasile, che ha visto la Serbia andare avanti dopo 5 minuti con Mitrovic e poi venir raggiunta ad inizio ripresa da Xhaka e sorpassata al 90° da Shaqiri per il trionfo svizzero. I rossocrociati fanno così un gran passo verso la qualificazione, la Serbia dovrà giocarsi le residue speranze nel match col Brasile. 

    Si comincia con la prima sfida di giornata, valevole per il secondo turno della fase a gironi, del gruppo E di Russia 2018. 

    Si parte e come prevedibile a fare la partita è il Brasile, è però un possesso palla sterile, Costa Rica si chiude bene e non concede occasioni. Al 13° la prima occasione è per i centroamericani con Borges bravo a farsi trovar pronto sul passaggio arretrato di Gamboa, il suo tiro esce di poco. Al 25° il Brasile trova il vantaggio ma Gabriel Jesus è nettamente in fuorigioco sul tiro di Marcelo. I verdeoro crescono e al 27° Neymar si inserisce ma non controlla bene, Navas riesce a salvare. Marcelo prima, Coutinho poi, ci provano col tiro da fuori ma non trovano lo specchio. Non accade molto altro, al riposo si va sul risultato di 0-0.

    Si riparte con l’ingresso di Douglas Costa al posto di Willian. Al 49° super doppia chance per il Brasile, Gabriel Jesus si alza e colpisce di testa ma il pallone si stampa sulla traversa, la palla torna a disposizione di Coutinho che calcia ma la difesa di Costa Rica si salva con un po’ di affanno. Il Brasile aumenta i ritmi, al 56° serve un gran riflesso di Navas per salvare la conclusione al volo di Neymar. Neymar è nuovamente protagonista al 72° il suo tiro da fuori esce di pochissimo. Al 78° accelerazione di Douglas Costa che serve Jesus che appoggia verso Neymar, Gonzalez tocca l’attaccante che cade, Kuipers indica il dischetto. Richiamato dal VAR l’arbitro rivede le immagini e cambia idea, niente rigore. Sembra una partita stregata ma al 91° Coutinho s’infila in area e con un tocco di punta supera Navas. AL 93° splendida giocata Firmino-Coutiho-Firmino con il calciatore del Liverpool che non riesce a concludere bene. Al 97° c’è gioia anche per Neymar che spinge in rete il perfetto assist di Douglas Costa. Finisce così il Brasile soffre ma vince, finisce già l’avventura di Costa Rica a Russia 2018. 

     

    BRASILE – COSTA RICA 2-0 (91° Coutinho, 97° Neymar)

    Brasile (4-2-3-1): Alisson; Fagner, Thiago Silva, Miranda, Marcelo; Casemiro, Paulinho (68° Firmino); Willian (46° Douglas Costa), Coutinho, Neymar; Gabriel Jesus (93° Fernandinho).

    Allenatore: Tite.

    Costa Rica (5-4-1): Navas; Gamboa (75° Calvo), Gonzalez, Acosta, Duarte, Oviedo; Venegas, Guzman (84° Tejeda), Borges, Bryan Ruiz; Ureña (54° Bolanos).

    Allenatore: Ramirez.

    Arbitro: Kuipers.

    Ammoniti: Neymar (B), Coutinho (B), Acosta (C).

     

    Passiamo adesso alla sfida valevole per il girone D di Russia 2018.

    Pronti via e l’Islanda si conquista una punizione, calciata da G.Sigurdsson e respinta in corner da Uzoho. La partita si mantiene equilibrata, senza grandi emozioni, con le squadre che non vogliono correr rischi. Al 45° una punizione di G.Sigurdsson crea qualche apprensione alla difesa nigeriana, nessuno però riesce a toccare in gol. Il primo tempo finisce 0-0.

    La partenza della Nigeria è decisamente ottima tant’è che al 49° Moses si lancia sulla fascia, crossa in mezzo, Musa controlla, fa toccare terra al pallone e lo colpisce sorprendendo Halldórsson per il gol del 1-0. Al 57° bel tiro di Ndidi che con una deviazione si impenna, Halldórsson non si fa sorprendere. L’Islanda prova a fare la partita, la Nigeria attende e prova a rendersi insidiosa con le ripartenze veloci. Al 72° Balogun sorprende tutti con il suo colpo di testa su azione da corner, palla alta di poco. Passano due minuti ed è la traversa, su buon tiro da fuori, a dire no alla possibile doppietta di Musa. Doppietta rimandata solo di un minuto perché su lancio lungo Musa salta Arnason, dribbla Halldórsson e poi deposita in rete. Al 79° ingenuità di Ebuehi che tocca Finnbogason in area, l’arbitro non fischia ma viene richiamato dal VAR e viste le immagine assegna il rigore che però G.Sigurdsson calcia alto. Sostanzialmente l’errore di G.Sigurdsson chiude il match, vince la Nigeria 2-0 e tiene così viva ogni possibilità di qualificazione agli ottavi di Russia 2018.

     

    NIGERIA – ISLANDA 2-0 (49°, 75° Musa)

    Nigeria (3-5-2): Uzoho; Omeruo, Ekong, Balogun; Moses, Etebo (90° Iwobi), Obi Mikel, Ndidi, Idowu (46° Ebuehi); Musa, Iheanacho (84° Ighalo).

    Allenatore: Rohr.

    Islanda (4-4-2): Halldórsson; Saevarsson, Arnason, R.Sigurdsson (65° Ingason), Magnusson; Gíslason, Gunnarsson (87° Skulason), G.Sigurdsson, Bjarnason; Bödvarsson (71° Sigurdarson), Finnbogason. .

    Allenatore: Hallgrimsson.

    Arbitro: Conger.

    Ammoniti: Idowu (N)

     

    Veniamo adesso all’ultima gara di questa giornata di Russia 2018.

    Parte meglio la Serbia che ha subito una bella occasione con il colpo di testa di Mitrovic, Sommer si salva. Al 5° la sfida si ripete, ma stavolta ha la meglio Mitrovic il cui colpo di testa finisce in rete. La risposta svizzera è sui piedi di Dzemaili che, servito con precisione cerca di sorprendere con il tocco volante Stojkovic, il portiere serbo si salva con il guizzo. La partita si mantiene viva, al 30° occasione per Dzemaili ci prova ma spreca la buona occasione. Sul finale di tempo ci prova Tadic ma la sua conclusione esce di poco. Si va al riposo con la Serbia avanti 1-0.

    Si riparte con l’ingresso di Gavranovic per Seferovic nella Svizzera. Al 52° Shaqiri va alla conclusione e colpisce Kolarov, la palla arriva a Xhaka che colpisce al volo e realizza un gran gol. La Svizzera ci crede e al 58°, con un gran tiro a giro di Shaqiri, colpisce l’incrocio dei pali. La partita si mantiene vivace, entrambe vogliono vincere anche perché il pareggio non serve a nessuna delle due. Al 90° ripartenza velocissima di Shaqiri che riesce a presentarsi solo davanti a Stojkovic e con un tocco morbido lo batte per il vantaggio della Svizzera. Finisce così, la Svizzera in rimonta batte la Serbia e aggancia il Brasile in testa al girone E di Russia 2018.

     

    SERBIA – SVIZZERA 1-2 (5° Mitrovic (Se), 52° Xhaka (Sv), 90° Shaqiri (Sv))

    Serbia (4-2-3-1): Stojkovic; Ivanovic, Milenkovic, Tosic, Kolarov; Matic, Milivojevic (81° Radonjic); Tadic, Milinkovic-Savic, Kostic (64° Ljajic); Mitrovic.

    Allenatore: Krstajic.

    Svizzera (4-2-3-1): Sommer; Lichtsteiner, Schär, Akanji, Rodriguez; Behrami, Xhaka; Shaqiri, Dzemaili (72° Embolo), Zuber (93° Drmic); Seferovic (46° Gavranovic).

    Allenatore: Petkovic.

    Arbitro: Brych.

    Ammoniti: Milinkovic-Savic (Se), Milivojevic (Se), Matic (Se), Mitrovic (Se), Shaqiri (Sv).

  • Russia 2018, disastro Argentina, trionfo Croazia

    Russia 2018, disastro Argentina, trionfo Croazia

    Una serata dagli stati d’animo totalmente opposti, quella appena conclusasi ai Mondiali di Russia 2018, gioia per la Croazia che vola in paradiso, disperazione per l’Argentina che sprofonda all’inferno.

    Ci si aspettava la rinascita di Messi, dopo l’errore dal dischetto con l’Islanda ed invece anche contro la Croazia la pulce è stata una vera e propria delusione.

    Il via al disastro l’ha dato Caballero che, ad inizio ripresa, ha completamente sbagliato un tentativo di rinvio ed ha servito un cioccolatino a Rebic che al volo ha spinto la palla in rete.

    Di lì in poi non c’è praticamente stata reazione, la Croazia ha sfruttato due contropiedi ed ha chiuso con un 3-0 pesantissimo. Croazia agli ottavi, Argentina a forte rischio eliminazione.

    Nelle altre gare di giornata alla Francia, buona nel primo tempo, bruttina nel secondo, basta il gol di Mbappé per battere il Perù e volare agli ottavi.

    Australia e Danimarca si dividono la posta e rimangono in corsa per il secondo posto del girone, il Perù invece saluta i mondiali.

     

    Veniamo al racconto della prima gara di oggi a Russia 2018.

    La partenza è davvero divertente e dopo due colpi di testa su calcio piazzato, uno per parte, finiti alti, la Danimarca passa al 6° minuto, palla in profondità per Jorgensen che tocca per l’accorrente Eriksen, il numero 10 calcia al volo e batte Ryan. L’Australia non ha una grande reazione e Sisto al 22° ha una buona occasione, blocca Ryan. Al 36° su azione di corner Leckie colpisce di testa, la palla sbatte sul braccio di Poulsen, l’arbitro fa proseguire ma viene richiamato dal VAR, riviste le immagini il direttore di gara assegna il rigore. Dal dischetto Jedinak trasforma. Al 41° gran riflesso di Ryan che salva sul tentativo di autogol di Sainsbury. Il primo tempo si chiude sul 1-1.

    Si riparte e la prima occasione ce l’ha al 51° Pione Sisto ma il suo tiro finisce fuori. La gara si mantiene sul filo dell’equilibrio, entrambe le squadre sembrano poter trovare il vantaggio ma sono solo occasioni potenziali, di concreto si vede poco. Al 72° non male il tiro di Rogic ma Schmeichel blocca. Risponde Sisto, tiro a giro che finisce sul fondo. L’Australia ci prova con un paio di occasioni nel finale ma Schmeichel è sempre attento. Finisce così, un 1-1 che sorride più alla Danimarca che mantiene sempre più viva la possibilità di raggiungere gli ottavi di Russia 2018.

     

    DANIMARCA – AUSTRALIA 1-1 (6° Eriksen (D), 38° rig. Jedinak (A))

    Danimarca (4-3-3): Schmeichel; Dalsgaard, Kjaer, Christensen, Stryger Larsen; Delaney, Schone, Eriksen; Poulsen (59° Braithwaite), Jorgensen (68° Cornelius), Sisto.

    Allenatore: Hareide.

    Australia (4-2-3-1): Ryan; Risdon, Sainsbury, Milligan, Behich; Jedinak, Mooy; Leckie, Rogic (82° Irvine), Kruse (68° Arzani); Nabbout (75° Juric).

    Allenatore: van Marwijk.

    Arbitro: Lahoz.

    Ammoniti: Poulsen (D), Sisto (D).

     

    Veniamo adesso al secondo incontro della seconda giornata del gruppo C di Russia 2018.

    Parte meglio il Perù che si crea una buona occasione al 6° con un gran tiro da lontano di Cueva che prova a sorprendere Lloris, palla fuori sopra la traversa. La risposta francese è sui piedi di Griezmann che si libera bene ma calcia male. La Francia cresce e crea occasioni con Pogba da lontano e con Varane di testa su azione da corner, il pallone esce sempre di poco. Dopo una bella parata di Gallese su Griezmann, si rivede al 31° il Perù con Guerrero che va al tiro da dentro l’area, si salva Lloris. Al 34° la Francia passa in vantaggio, palla filtrante di Pogba per Giroud, l’attaccante calcia ma un difensore sporca la conclusione, la palla scavalca Gallese, da due passi arriva Mbappé che deposita in gol. Il primo tempo si chiude con la Francia avanti 1-0.

    Si riparte con un doppio cambio nel Perù che va vicino al gol al 50° con un missile di Aquino, dalla distanza, che colpisce l’esterno dell’incrocio dei pali. E’ una Francia un po’ troppo rilassata mentre il Perù ci prova con più decisione. Al 68° buona occasione per Advincula ma il suo tiro esce non di molto. Dembelé entrato da poco prova a chiudere la partita al 81° ma il suo sinistro sfila sul fondo. Il Perù cala d’intensità, la Francia controlla agevolmente e porta a casa un importante successo che vale gli ottavi di Russia 2018. Eliminazione per i sudamericani.

     

    FRANCIA – PERU’ 1-0 (34° Mbappé)

    Francia (4-2-3-1): Lloris; Pavard, Varane, Umtiti, Hernandez; Pogba (89° N’Zonzi), Kantè; Mbappè (75° Dembelè), Griezmann (80° Fekir), Matuidi; Giroud.

    Allenatore: Deschamps.

    Perù (4-2-3-1): Gallese; Advincula, Ramos, Rodriguez (46° Santamaria), Trauco; Aquino, Yotun (46° Farfan); Carrillo, Cueva (82° Ruidiaz), Flores; Guerrero.

    Allenatore: Gareca.

    Arbitro: Hassan.

    Ammoniti: Matuidi (F), Guerrero (P), Aquino (P), Pogba (F).

     

    Arriviamo adesso all’ultima gara di giornata, la prima sfida della seconda giornata del Girone D di Russia 2018.

    La partenza è favorevole alla Croazia che, sfruttando un’Argentina non proprio concentrata e non nelle giuste posizioni, va al tiro con Perisic, Caballero si allunga e devia. Pian piano la squadra si Sampaoli cresce e si costruisce una buona occasione con Meza al 13°, palla respinta. Al 22° un cross sbagliato di Acuna mette i brividi ai tifosi croati, la palla infatti bacia la parte alta della traversa ed esce. Alla mezz’ora clamoroso pasticcio della difesa croata, la palla giunge a Perez che calcia a porta vuota, mette però clamorosamente sul fondo. La risposta croata arriva al 35° sulla testa di Mandzukic, il 17 croato effettua un inserimento perfetto ma colpisce male e spreca tutto. Nel finale grossa chance per Rebic che viene lanciato verso l’area argentina ma sbaglia il controllo e poi il seguente tiro finisce abbondantemente sul fondo. Si va al riposo sullo 0-0.

    Si riparte con gli stessi 22 in campo e dopo una chance per Aguero, blocca Subasic, la Croazia sfrutta un incredibile errore di Caballero in disimpegno e con la conclusione al volo di Rebic passa in vantaggio. Per diversi minuti l’Argentina pare totalmente in tilt e priva di idee. Al 63° Higuain dal fondo mette un bel pallone dietro per Meza, arriva anche Messi ma Rakitic salva tutto. Passano 3 minuti e Vrsaljko serve a Mandzukic il pallone del 2-0 ma Tagliafico alla disperata ostacola il croato che non trova la porta. Sampaoli si gioca anche la carta Dybala ma è la Croazia ad avere più occasioni ed al 80° al termine di una ripartenza Modric punta Otamendi poi lascia partire un tiro da fuori che gonfia la rete alle spalle di Caballero. Al 86° Rakitic pennella una punizione che si schianta sulla traversa. Al 91° contropiede perfetto orchestrato da Rakitic che va al tiro, salva Caballero ma Kovacic è lesto a recuperare e a servire ancora Rakitic che facilmente cala il tris. Finisce così, è paradiso Croazia, inferno Argentina.

     

    ARGENTINA – CROAZIA 0-3 (53° Rebic, 80° Modric, 91° Rakitic)

    Argentina (3-4-3): Caballero; Mercado, Otamendi, Tagliafico; Salvio (56° Pavon), Mascherano, Perez (68° Dybala), Acuna; Messi, Aguero (54° Higuain), Meza.

    Allenatore: Sampaoli.

    Croazia (4-2-3-1): Subasic; Vrsaljko, Lovren, Vida, Strinic; Rakitic, Brozovic; Rebic (57° Kramaric), Modric, Perisic (82° Kovacic); Mandzukic (93° Corluka).

    Allenatore: Dalic.

    Arbitro: Irmatov.

    Ammoniti: Rebic (C), Mercado (A), Mandzukic (C), Vrsaljko (C), Otamendi (C), Acuna (C), Brozovic (C).

     

     

  • Russia 2018, Suarez porta l’Uruguay agli ottavi

    Russia 2018, Suarez porta l’Uruguay agli ottavi

    Primi verdetti ai mondiali di Russia 2018, grazie al gol di Suarez l’Uruguay batte 1-0 l’Arabia Saudita e conquista il matematico passaggio agli ottavi di finale.

    Il successo della Celeste, in una giornata non certo brillantissima, vale anche la qualificazione al turno successivo della Russia e l’eliminazione di Egitto ed Arabia Saudita.

    Nel gruppo A rimane quindi da decidere il primo posto e se lo giocheranno nello scontro diretto l’Uruguay ed i padroni di casa della Russia.

    Oggi però erano in programma anche due gare del gruppo B ed anche qua si è avuto un primo verdetto.

    Il successo per 1-0 del Portogallo, con la firma del solito Cristiano Ronaldo, contro il Marocco è valsa l’eliminazione per Benatia e compagni, un’eliminazione dal sapore molto amaro viste le due buone prestazioni disputate dalla compagine marocchina.

    In testa al girone, a pari punti e pari differenza reti con il Portogallo, si è portata la Spagna che con un gol fortunoso di Diego Costa ha battuto 1-0 l’Iran.

    La nazionale asiatica, attendista nel primo tempo e più offensiva dopo il gol subito, ha ancora speranza di qualificarsi, dovrà però battere il Portogallo nell’ultima gara del gruppo B di Russia 2018.

     

    Veniamo al racconto della prima gara di questo settimo giorno a Russia 2018.

    Il Marocco prova ad esser più propositivo ma al 4° su azione di corner, su perfetto cross di Moutinho, Cristiano Ronaldo si libera e con un colpo di testa in tuffo porta avanti il Portogallo. Il Marocco tenta una reazione, guadagna metri ma non riesce a pungere. La partita la fanno gli uomini di Renard ma al 39° è Guedes, su invenzione di Cristiano Ronaldo, ad avere una grossa occasione, solo davanti a El Kajoui si fa ipnotizzare. Il Marocco prova ad insistere e crea qualche altra potenziale occasione, al riposo però va avanti il Portogallo 1-0.

    Si riparte con il Marocco in attacco ma con il Portogallo pronto a sfruttare ogni occasione. Al 56° è strepitoso il guizzo di Rui Patricio sul colpo di testa di Belhanda. Si gioca sostanzialmente in una sola metà campo,il Marocco spinge, attacca, il Portogallo si chiude ma non riesce a ripartire mai. Al 90° gran giocata di Ziyach, il suo tiro però trova sulla traiettoria la testa di Pepe e la palla finisce in corner.  Nel recupero occasione per Benatia che da dentro l’area calcia alto. Finisce così il Portogallo vince 1-0 e fa un ulteriore passo verso gli ottavi, il Marocco invece saluta già Russia 2018.

     

    PORTOGALLO – MAROCCO 1-0 (4° Ronaldo)

    Portogallo (4-4-2): Rui Patricio; Cedric, Pepe, Fonte, Guerrero; Bernardo Silva (59° Gelson Martins), William, Moutinho (88° Adrien Silva), Joao Mario (70° Bruno Fernandes); Guedes, Ronaldo

    Allenatore: Fernando Santos.

    Marocco (4-2-3-1): El Kajoui; Dirar, Benatia, Da Costa, Hakimi; Boussoufa, El Ahmadi (86° Fajr); N.Amrabat, Belhanda (75° Carcela), Ziyach; Boutaib (69° El Kaabi).

    Allenatore: Renard.

    Arbitro: Geiger.

    Ammoniti: Benatia (M), Adrien Silva (P).

     

    Veniamo ora alla sfida che chiude la seconda giornata del gruppo A di Russia 2018.

    La partenza, a sorpresa, vede un’Arabia Saudita più convinta, pronta a spingere in attacco. L’Uruguay non si lascia spaventare e pian piano prova a prender il pallino del gioco in mano. Al 22° su un calcio d’angolo battuto da Sanchez, Al Owais sbaglia completamente l’uscita, Suarez è pronto e deposita in rete il gol del vantaggio. AL 26° arriva la risposta dell’Arabia Saudita con un bel tiro di Bahbir che costringe Muslera alla deviazione sopra la traversa. La celeste inizia ad abbassare i ritmi e concede il possesso palla, sterile, agli avversari. Il primo tempo si chiude sul 1-0 per i sudamericani.

    Si riparte con gli stessi interpreti che avevano chiuso il primo tempo, al 51° ci prova Suarez con una conclusione violenta su calcio di punizione, respinge il portiere Al Owais. L’Arabia Saudita ha il merito di tenere viva la partita anche se l’unica occasione capita a Sanchez che colpisce di testa ma non inquadra la porta. Al 79° l’Uruguay va vicino al 2-0, Torreira lascia partire la conclusione che colpisce Cavani e per poco non beffa il portiere. Cavani vuole il gol, al 85° prova con l’azione personale, agevolato anche da un errore della difesa saudita, ma il portiere Al Owais chiude lo specchio e respinge. Finisce così, l’Uruguay batte 1-0 l’Arabia Saudita e vola agli ottavi con la Russia, eliminate Arabia Saudita ed Egitto.

     

    URUGUAY – ARABIA SAUDITA 1-0 (22° Suarez)

    Uruguay (4-4-2): Muslera; Varela, Gimenez, Godin, Caceres; Sanchez (82° Nandez), Vecino (59° Torreira), Bentancur, Rodriguez (59° Laxalt); Suarez, Cavani.

    Allenatore: Tabarez.

    Arabia Saudita (4-5-1): Al Owais; Al Burayk, Al Bulayhi, Hawsawi, Al Shahrani; Bahbir (75° Kanu), Al Faraj, Otayf, Al Jassim (44° Al Moghawi), Al Dawsari; Al Muwallad (78° Al Shalawy).

    Allenatore: Pizzi.

    Arbitro: Turpin.

     

    Veniamo al racconto dell’ultima gara odierna, quella che va a chiudere la seconda giornata del Girone B di Russia 2018.

    Come ampiamente previsto la partita la fa la Spagna, l’Iran, già a tre punti nel girone, attende. Le Furie Rosse operano una costante pressione sulla difesa avversaria, rischiano al 16° quando Taremi evita la trappola del fuorigioco, entra in area ma sbaglia il cross. La Spagna riparte all’attacco ma è un modo di attaccare confusionario, una serie di attacchi che sbattono contro il muro difensivo iraniano o che vedono conclusioni sfilare sopra la traversa. Si va così al riposo sullo 0-0.

    Si riparte ed al 49° la Spagna ha una doppia chance, su azione da corner Pique colpisce in mischia, la difesa iraniana allontana, il pallone giunge a Busquets che calcia di prima intenzione, il portiere Beiranvand con un intervento brutto ma efficace salva. Al 53° lo stadio grida al gol per l’Iran ma la conclusione al volo di Ansarifard colpisce l’esterno della rete. Passa solo un minuto e la Spagna passa in vantaggio con Diego Costa che entra in area, viene anticipato ma è fortunato con il rimpallo con il pallone che entra in gol. Al 63° Ezatolahi con una zampata sottoporta trova il gol del pareggio ma guardalinee prima e VAR poi fanno annullare la rete. L’Iran però non si arrende e prova ad attaccare creando pensieri alla difesa della Spagna. Al 82° gran occasione per Amiri ma il suo colpo di testa finisce sopra la traversa non di molto. Finisce così con il successo della Spagna per 1-0.

     

    IRAN – SPAGNA 0-1 (54° Diego Costa)

    Iran (4-2-3-1): Beiranvand; Rezaeian, Hosseini, Pouraliganji, Haji Safi (69° Mohammadi); Ebrahimi, Ezatolahi; Ansarifard (74° Jahanbakhsh) , Taremi, Amiri (86° Ghoddos); Azmoun.

    Allenatore: Queiroz.

    Spagna (4-2-3-1): De Gea; Carvajal, Piquè, Sergio Ramos, Jordi Alba; Busquets, Iniesta (70° Koke); Silva, Isco, Lucas Vazquez (79° Asensio); Diego Costa (88° Rodrigo).

    Allenatore: Hierro.

    Arbitro: Cunha.

    Ammoniti: Amiri (I), Ebrahimi (I).

     

     

  • Russia 2018, vola la Russia, sorprese Giappone e Senegal

    Russia 2018, vola la Russia, sorprese Giappone e Senegal

    Oggi era l’ultimo giorno di esordi al Mondiale di Russia 2018 e contemporaneamente è iniziata la seconda giornata della fase a gironi, le sorprese non sono assolutamente mancate.

    Si è partiti con il primo match del Gruppo H che vedeva di fronte il Giappone e la favorita Colombia. Qua è arrivata la prima sorpresa di giornata, la squadra di Nishino ha sfruttato l’ingenuità di Carlos Sanchez, fallo di mano in area con conseguente rigore e rosso, ed ha trovato il vantaggio con Kagawa. Non è bastata la punizione di Quintero a raddrizzare le sorti del match perché nel secondo tempo il colpo di testa di Osako ha dato i 3 punti ed una vittoria storica, prima asiatica a battere una sudamericana al Mondiale, al Giappone.

    Nell’altra sfida del gruppo H il Senegal ha saputo sbloccare la gara con un pizzico di fortuna, autogol di Cionek su tiro piuttosto innocuo di Gueye, poi ha sfruttato una clamorosa dormita generale della difesa polacca per il 2-0 di  Niang ed ha retto l’urto della Polonia che nel finale ha riaperto il match grazie a Krychowiak che ha segnato di testa il gol del 1-2.

    Archiviata la prima giornata dei gironi si è partiti con Russia-Egitto che ha aperto la seconda giornata. Una super partenza nella ripresa con 3 gol in 15 minuti ha permesso ai padroni di casa di mandare al tappeto l’Egitto che ha cercato di riaprire la sfida con Salah, bravo a procurarsi e trasformare un calcio di rigore, che però non è servito a cambiare le sorti. Dopo questo turno Russia vicina agli ottavi, Egitto ad un passo dall’eliminazione.

     

    Veniamo al racconto della prima gara di questa giornata di Russia 2018.

    Subito un colpo di scena, prima accelerazione del Giappone e la Colombia rimane in dieci per un fallo di mano di Carlos Sanchez sul tiro in porta di Kagawa. E’ rigore, dal dischetto Kagawa trasforma. La risposta colombiana è in un tocco di Falcao, su punizione, blocca Kawashima. Al 15° Inui, dopo gran giocata di Kagawa, spreca calciando male. Al 31° Osako fa tutto bene, ruba palla ma poi in area calcia malissimo. Al 39° Falcao si procura una punizione dal limite, Quintero la batte facendola passare sotto la barriera e beffa Kawashima, che ci mette del suo. Il primo tempo si chiude sul 1-1.

    L’inizio ripresa è tutto Giappone, al 54° Osako si libera e calcia, bravissimo Ospina a respingere. I Samurai Blue insistono, spingono e al 72° vanno vicini al gol con il tiro di Sakai deviato in corner da Sanchez. Al 73° gran corner di Honda, svetta Osako che non lascia scampo a Ospina. Al 78° Lerna libera Rodriguez in area ma la difesa giapponese salva. La Colombia ci prova ma senza creare problemi a Kawashima, finisce così, l’esordio del Gruppo H di Russia 2018 sorride al Giappone.

     

    COLOMBIA – GIAPPONE 1-2 (4° rig. Kagawa (G), 39° Quintero (C), 73° Osako (G))

    Colombia (4-2-3-1): Ospina; Arias, D.Sanchez, Murillo, Mojica; C.Sanchez, Lerna; Cuadrado (31° Barrios), Quintero (58° Rodriguez), Izquierdo (70° Bacca); Falcao.

    Allenatore: Pekerman.

    Giappone (4-2-3-1): Kawashima; H.Sakai, Shoji, Yoshida, Nagatomo; Hasebe, Shibasaki (79° Yamaguchi); Haraguchi, Kagawa (69° Honda), Inui; Osako (85° Okazaki).

    Allenatore: Nishino.

    Arbitro: Skomina.

    Ammoniti: Barrios (C), Rodriguez (C), Kawashima (G).

    Espulso: C.Sanchez (C).

     

    Veniamo ora all’ultima gara della prima giornata di Russia 2018.

    Miglior partenza quella del Senegal che prova a creare qualche pericolo dalle parti di Szczesny. La Polonia cerca di sfruttare le fasce per rendersi insidiosa, la palla buona però capita a Niang che da buona posizione calcia fuori, sino al 20° sostanzialmente non si segnalano tiri in porta. Al 38° si sblocca la gara, Gueye si presenta al tiro e calcia da fuori area, la conclusione sembra semplicissima per Szczesny ma la deviazione di Cionek spiazza il portiere per il vantaggio Senegal. La reazione polacca non arriva, si va al riposo con il Senegal avanti per 1-0.

    Si riparte con un cambio nella Polonia, Bednarek per Blaszczykowski, è anche un cambio tattico che porta la difesa polacca a 3. Al 50° buon calcio di punizione di Lewandowski, respinge in volo N’Diaye. La Polonia cresce e al 56° Piszczek si fa trovare pronto su un bel cross ma calcia male. Al 60° pasticcio errato retropassaggio di Krychowiak, Bednarek non si avvede di Niang, Szczesny cerca l’uscita sula trequarti, Niang lo anticipa e insacca a porta vuota. La reazione polacca si concretizza al 70° con un tentativo sottoporta di Milik fuori di poco. Al 86° la partita si riapre, calcio di punizione pennellato di Grosicki e colpo di testa vincente di Krychowiak. La Polonia tenta il tutto per tutto ma non riesce a trovare il pareggio, vince il Senegal 2-1.

     

    POLONIA – SENEGAL 1-2 (38° aut. Cionek (P), 60° Niang (S), 86° Krychowiak (P))

    Polonia (4-2-3-1): Szczesny; Piszczek (83° Bereszynski), Pazdan, Cionek, Rybus; Krychowiak, Zielinski; Blaszczykowski (46° Bednarek), Milik (73° Kownacki), Grosicki; Lewandowski.

    Allenatore: Nawalka.

    Senegal (4-4-2): K.N’Diaye; Wague, Koulibaly, Sane, Sabaly; Mane, A.N’Diaye (87° Kouyate), Gueye, Sarr; Diouf (62° N’Doye), Niang (75° Konate).

    Allenatore: Cisse.

    Arbitro: Shukralla.

    Ammoniti: Krychowiak (P), Sane (S), Gueye (S).

     

    Concludiamo con l’ultima gara odierna che è anche la prima della seconda giornata dei gironi di Russia 2018. 

    Si parte con una Russia più decisa a fare la gara anche se i ritmi non sono entusiasmanti e non si vedono fioccare occasioni. La prima chance capita però all’Egitto, al 16° Trezeguet si accentra e lascia partire un tiro a giro che finisce sul fondo. La risposta russa arriva dopo tre minuti con un bel tiro di Samedov che finisce alto. Nel resto del tempo non accade molto altro se non qualche buono spunto di Salah. Il primo tempo finisce 0-0.

    Si riparte e dopo 2 minuti la Russia trova il vantaggio, un tiro non certo irresistibile viene deviato involontariamente da Fathy con il pallone che finisce beffardo in porta. La risposta egiziana arriva con Salah al 56° è bravo Fernandes a mettersi sulla traiettoria e deviare. Al 59° Fernandes dal fondo mette una palla indietro rasoterra, arriva Cheryshev che impatta il pallone per il gol del 2-0. Passano 2 minuti e la Russia cala il tris, Dzyuba riceve un lancio lungo, si libera del difensore e con facilità segna il gol del 3-0. Al 67° Salah serve un gran pallone a Trezeguet il suo tiro esce fuori di poco. Al 73° Salah viene fermato con un fallo, l’arbitro fischia fallo dal limite ma il VAR conferma che è dentro l’area. Dagli 11 metri lo stesso Salah non sbaglia. L’Egitto ci prova a trovare il gol che riaprirebbe ulteriormente il match ma la Russia si difende con ordine e non concede niente. Finisce 3-1 per la squadra di Cherchesov che fa un bel salto verso gli ottavi di Russia 2018.

     

    RUSSIA – EGITTO 3-1 (47° aut. Fathy (R), 59° Cheryshev (R), 61° Dzyuba (R), 73° rig. Salah (E))

    Russia (4-2-3-1): Akinfeev; Mario Fernandes, Kutepov, Ignashevich, Zirkov (86° Kudryashov); Zobnin, Gazinsky; Samedov, Golovin, Cheryshev (74° Kuzyayev); Dzyuba (79° Smolov).

    Allenatore: Cherchesov.

    Egitto (4-2-3-1): El Shenawy; Fathy, Gabr, Hegazy, Abdelshafi; Elneny (64° Warda), Hamed; Salah, Said, Trezeguet (68° Sobhi); Mohsen (82° Kahraba).

    Allenatore: Cuper.

    Arbitro: Caceres.

    Ammoniti: Trezeguet (E), Smolov (R)