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  • Russia 2018: Inghilterra avanti tutta, sofferenza Croazia

    Russia 2018: Inghilterra avanti tutta, sofferenza Croazia

    L’ultima giornata dei quarti di finale al mondiale di Russia 2018 ha visto la qualificazione alle semifinali di Inghilterra e Croazia. Sono state però due partite molto diverse tra loro.

    La nazionale dei Tre Leoni non ha sfruttato i gol di Kane, a secco in questa gara, ma ha comunque piegato la resistenza della Svezia con i colpi di testa di Maguire e Dele Alli.

    Gli scandinavi hanno provato a reagire allo svantaggio ma hanno trovato sulla propria strada un Pickford in grande giornata, il portiere dell’Inghilterra ha sfoderato tre grandi parate per tenere inviolata la propria porta.

    In semifinale l’Inghilterra se la vedrà contro la Croazia che ha avuto bisogno di arrivare sino ai calci di rigore per eliminare una Russia coriacea.

    Andata sotto per il gol di Cheryshev la squadra di Dalic ha trovato il pareggio con Kramaric. Chiusi i regolamentari sul 1-1 e con diversi problemi di giocatori acciaccati, tra cui il portiere Subasic, la Croazia ha trovato il 2-1 con Vida ma a 5 minuti dalla fine Mario Fernandes ha rimesso tutto in parità. Dagli undici metri errori per Smolov e Mario Fernandes per la Russia e Kovacic per la Croazia. 

     

    Veniamo alla prima gara di oggi, dei quarti di finale, di Russia 2018: Svezia-Inghilterra. 

    Partenza equilibrata con le due squadre che tendono a controllarsi piuttosto che a spingere. La Svezia ci prova con il tiro da lontano di Claesson, palla alta. Risposta inglese al minuto 19 con l’accelerazione di Sterling, la palla arriva a Kane che calcia, palla rasoterra che però non impensierisce Olsen. Al 31° l’Inghilterra passa in vantaggio con lo stacco vincente di Maguire su corner di Young. Sul finale di tempo doppia clamorosa chance di Sterling, nella prima occasione il suo errore è salvato dal fuorigioco, nel secondo caso Olsen si supera e salva con una grande uscita. Il primo tempo si chiude con la nazionale dei Tre Leoni avanti 1-0.

    Si riparte senza cambi per la seconda frazione di gioco. Subito Svezia vicino al pareggio con Berg bravo a staccare di testa, ancor più bravo Pickford che respinge. Passato il pericolo l’Inghilterra torna a comandare il gioco e al 58° trovano il raddoppio con Dele Alli che s’inserisce bene sul cross di Lingard e di testa mette alle spalle di Olsen. La Svezia prova a reagire e al 62° serve un’altra grande parata di Pickford per negare il gol al tocco da sottomisura di Claesson. Al 72° ancora bravo Pickford sulla girata rapida di Berg. Gli uomini di Andersson ci provano ma non riescono più a rendersi insidiosi. Finisce 2-0, la Svezia saluta Russia 2018 mentre l’Inghilterra prosegue il suo viaggio approdando in semifinale.

     

    SVEZIA – INGHILTERRA 0-2 (30° Maguire, 58° Dele Alli)

    Svezia (4-4-2): Olsen; Krafth (85° Jansson), Lindelof, Granqvist, Augustinsson; Claesson, Larsson, Ekdal, Forsberg (65° Olsson); Berg, Toivonen (65° Guidetti).

    Allenatore: Andersson.

    Inghilterra (3-5-2): Pickford; Walker, Stones, Maguire; Trippier, Dele Alli (77° Delph), Henderson (84° Dier), Lingard, Young; Sterling (91° Rashford), Kane.

    Allenatore: Southgate.

    Arbitro: Kuipers.

    Ammoniti: Maguire (I), Guidetti (S), Larsson (S).

     

    Veniamo adesso alla gara che va a completare i quarti di finale di Russia 2018, Russia-Croazia. 

    La Russia parte forte, aggressiva, intensa, la Croazia però attende e prova a colpire e dopo un paio di chance per Rebic, al 12° Mandzukic colpisce malissimo sprecando una buona occasione. La Croazia insiste ed al 28° è Perisic ad avere la possibilità di sbloccare il match ma la sua torsione sul cross di Vrsaljko finisce sul fondo. Al 31° però Cheryshev s’inventa un vero e proprio gioiello, una conclusione improvvisa da fuori che non lascia scampo a Subasic. La Croazia sembra nervosa, la Russia sembra in controllo ma al 39° Mandzukic scappa sulla sinistra e pennella l’assist per Kramaric che di testa trova il pareggio. Un primo tempo molto intenso si chiude sul 1-1.

    Si ritorna in campo con gli stessi 22 protagonisti. La Croazia sembra decisamente più reattiva, la Russia pare aver perso lo smalto dei primi 45 minuti. Al 59° clamorosa palla gol fallita da Perisic che si trova un gran pallone in area, va al tiro ma colpisce il palo. Gli uomini di Cherchesov sembrano accusare la stanchezza. Al 76° si accendono Modric e Rakitic e, se pur con difficoltà, la Russia si salva. Al 90° Subasic dopo una parata si procura un infortunio muscolare ma deve rimanere in campo perché i cambi sono esauriti. Finisce 1-1, si va ai tempi supplementari.

    La Croazia si ritrova con diversi problemi fisici, Dalic ha però un solo cambio e deve giocarselo subito perché Vrsaljko al 96° deve abbandonare il campo, spazio a Corluka. Al 100° la Croazia trova il vantaggio, Vida svetta sul corner e colpisce bene, la palla passa in mezzo a molti giocatori, sorprende Akinfeev e s’infila in gol. La reazione russa si concretizza in una serie di corner consecutivi, senza esito alla fine. Si va al cambio di campo sul 2-1 per la Croazia. 

    Si riparte con la Croazia che prova a tener palla. Al 11° Subasic è bravo a farsi trovare pronto su un tiro da fuori di Kuzyaev. Al 115° però il portiere croato non può niente sul colpo di testa di Mario Fernandes che porta la partita in parità. Al 119° Zobnin ci prova da fuori ma Subasic si allunga e blocca. Finisce così, la semifinalista si deciderà ai calci di rigore.

    Dal dischetto parte subito male la Russia con la parata di Subasic su Smolov. Al secondo turno di rigori Akinfeev riporta la situazione in parità parando il tiro di Kovacic. Parità che dura poco perché Mario Fernandes calcia fuori il suo rigore. Si va avanti con tutti i calciatori bravi a trasformare, fortunato Modric che vede il suo tiro toccato da Akinfeev sbattere sul palo ed entrare, fino al 5° e decisivo rigore di Rakitic. Il centrocampista del Barcellona, così come con la Danimarca, è freddo e non sbaglia portando la Croazia in semifinale. La Russia chiude così il suo mondiale casalingo.

     

    RUSSIA – CROAZIA 5-6 (2-2 d.t.s.) (31° Cheryshev (R), 39° Kramaric (C), 101° Vida (C), 115° Mario Fernandes (R))

    Sequenza Rigori: Smolov (R) parato, Brozovic (C) gol, Dzagoev (R) gol, Kovacic (C) parato, Mario Fernandes (R) fuori, Modric (C) gol, Ignashevich (R) gol, Vida (C) gol, Kuzyaev (R) gol, Rakitic (C) gol.

    Russia (4-2-3-1): Akinfeev; Mario Fernandes, Kutepov, Ignashevich, Kudryashov; Zobnin, Kuzyaev; Samedov (54° Erokhin), Golovin (102° Dzagoev), Cheryshev (67° Smolov); Dzyuba (79° Gazinsky).

    Allenatore: Cherchesov.

    Croazia (4-2-3-1): Subasic; Vrsaljko (96° Corluka), Lovren, Vida, Strinic (74° Pivaric); Rakitic, Modric; Rebic, Kramaric (88° Kovacic), Perisic (63° Brozovic); Mandzukic.

    Allenatore: Dalic.

    Arbitro: Ricci.

    Ammoniti: Lovren (C), Strinic (C), Vida (C), Gazinsky (R), Pivaric (C).

  • Russia 2018: Akinfeev e Subasic eroi di Russia e Croazia

    Russia 2018: Akinfeev e Subasic eroi di Russia e Croazia

    Due ottavi di finale intensi, combattuti e decisi ai calci di rigore, rigori in cui si sono rivelati decisivi i portieri Akinfeev e Subasic che con le loro parate hanno permesso a Russia e Croazia di eliminare Spagna e Danimarca ed ottenere il pass per i quarti del Mondiale di Russia 2018. 

    Una giornata emozionante che ha visto la caduta di un’altra grande, la Spagna.

    Le Furie Rosse hanno trovato il vantaggio contro la Russia, si sono fatte rimontare e poi hanno fatto un possesso palla continuo, piuttosto lento e decisamente sterile.

    I padroni di casa hanno giocato con il cuore, si sono anche arroccati in difesa, hanno chiuso la gara con i crampi ma alla fine sono riusciti a trascinare la sfida ai rigori dove Akinfeev si è trasformato in eroe ed ha respinto le conclusioni di Koke e Iago Aspas permettendo alla Russia di passare il turno.

    La Croazia, favorita sulla carta, è andata subito sotto contro la Danimarca, l’ha recuperata dopo pochi minuti con Mandzukic ma poi non è stata in grado di imporsi contro una compagine tosta e con un reparto difensivo solido. Al 114° i croati avrebbero anche avuto l’occasione per vincerla ma Rebic a porta vuota non ha calciato e si è fatto stendere da Jorgensen, dal dischetto poi Modric si è fatto ipnotizzare da Schmeichel. Dagli 11 metri poi i portieri sono stati degni protagonisti, a spuntarla è stato Subasic che ne ha parato uno in più del figlio d’arte danese.

    La Croazia quindi, se pur con qualche sofferenza, vola ai quarti di finale di Russia 2018. 

     

    Veniamo al racconto del primo ottavo di finale odierno del Mondiale di Russia 2018, Spagna-Russia. 

    Parte meglio la Russia che prova a rendersi insidiosa. Al 11° però la Spagna passa in vantaggio, calcio di punizione, Ignashevich e Sergio Ramos si strattonano, la palla sbatte sul difensore ed è autogol. La Russia prova a reagire, le Furie Rosse mantengono il consueto possesso palla per addormentare il ritmo. Al 36° gran percussione di Zubnin che appoggia a Golovin, il tiro di quest’ultimo esce di un niente. Il pareggio è rimandato solo di qualche minuto perché al 40° Piqué ferma col braccio un colpo di testa, è rigore che lo stesso Dzyuba trasforma. Nel primo minuto di recupero Diego Costa ha la grossa chance per riportare avanti i suoi ma Akinfeev non si fa superare. Il primo tempo si chiude sul 1-1.

    Si riparte con un cambio nella Russia, entra Granat al posto di Zhirkov. E’ una Spagna decisamente più propositiva che prova a chiudere la Russia nella propria metà campo. Dopo i primi momenti più intensi, la Roja prosegue con il palleggio continuo e a ritmi bassi. La Russia sembra molto stanca e Cherchesov non ha più cambi avendo effettuato il terzo al 65°. Al 85° è strepitoso Akinfeev che salva sul tiro da fuori di Iniesta prima, sulla susseguente ribattuta di Iago Aspas poi. Al 92° ci prova Smolov ma la sua conclusione non trova lo specchio della porta. Finisce così, si va ai supplementari.

    Si riparte con l’ormai classico ma piuttosto sterile possesso palla spagnolo. Il primo tiro arriva al minuto 100, ci prova Asensio, Akinfeev blocca facilmente. Il primo tempo supplementare si chiude sul 1-1.

    Si riparte e Rodrigo al 108° ha una grossa chance, si presenta davanti ad Akinfeev ma non riesce a superare il portiere. L’ultima chance è per Rodrigo ma il suo tiro finisce tra le braccia di Akinfeev, non succede altro, la qualificazione si deciderà ai calci di rigore

    Dal dischetto i primi 4 tiri vanno tutti a bersaglio poi tocca a Koke che però si fa parare il tiro da Akinfeev. I russi sono precisi, l’ultimo rigorista spagnolo è Iago Aspas, Akinfeev si tuffa ma con un guizzo respinge il pallone con la gamba e manda la Russia ai quarti.

     

    SPAGNA – RUSSIA 4-5 d.c.r. 1-1 d.t.s. (11° aut. Ignashevich (R), 41° rig. Dzyuba (R))

    Sequenza Rigori: Iniesta (S) gol, Smolov (R) gol, Piqué (S) gol, Ignashevich (R) gol, Koke (S) parato, Golovin (R) gol, Sergio Ramos (S) gol, Cheryshev (R) gol, Iago Aspas (S) parato.

    Spagna (4-5-1): De Gea; Nacho (70° Carvajal), Piqué, Sergio Ramos, Jordi Alba; David Silva (66° Iniesta), Koke, Isco, Busquets, Asensio (104° Rodrigo); Diego Costa (79° Iago Aspas).

    Allenatore: Hierro.

    Russia (5-3-2): Akinfeev; Fernandes, Kutepov, Ignashevich, Kudriashov, Zirkov (46° Granat); Samedov (60° Cheryshev), Zobnin, Kuziaev (97° Erokhin) ; Dzyuba (65° Smolov), Golovin.

    Allenatore: Cherchesov.

    Arbitro: Kuipers.

    Ammoniti: Piqué (S), Kutepov (R), Zobnin (R).

     

    Passiamo ora alla seconda sfida di giornata a Russia 2018, Croazia-Danimarca. 

    Pronti via e la Danimarca passa subito in vantaggio con il tocco in mischia di N.Jorgensen che sorprende un incerto Subasic. Neanche tre minuti e la Croazia trova il pareggio con Mandzukic che da dentro l’area gira in rete una palla giuntagli dopo un rimpallo. La Croazia prende in mano il pallino del gioco ma Schmeichel non corre rischi, anzi è Braithwaite a costringere Subasic all’intervento al 27°. Risposta immediata dei croati con un triplo tentativo, iniziato da una parata di Schmeichel e concluso con palla calciata alta da Perisic. Al 39° brivido per la difesa danese, Lovren stacca bene di testa sulla punizione di Brozovic ma la palla esce sul fondo. Sul finale di tempo conclusione rasoterra di Rakitic, blocca Schmeichel. Il primo tempo si chiude sul 1-1.

    Si riparte con un cambio nella Danimarca, dentro Schone per Christensen. L’equilibrio regna sovrano, le due squadre sono più attente a non scoprirsi piuttosto che ad attaccare. La Danimarca è più propositiva ed al 72° N.Jorgensen controlla e calcia, Subasic è attento e blocca. Dall’altra parte ci prova Rebic al 77°, para facile Schmeichel. La Croazia cresce e prova ad assediare la porta danese. Al 91° conclusione violenta di Rakitic, palla fuori con Schmeichel che controlla. Non accade altro, si va ai supplementari.

    La partenza del primo tempo supplementare è tutta a favore della Danimarca. La seconda parte invece vede una Croazia migliore. Si va al cambio di campo sul 1-1.

    Il primo pericolo nel secondo tempo supplementare lo crea il neo entrato Sisto con un tiro fuori non di molto. Al 114° episodio fondamentale, Modric imbecca Rebic che salta Schmeichel e mentre sta per calciare a porta vuota viene steso da dietro da M.Jorgensen, è rigore e giallo, dal dischetto va Modric ma Schmeichel para. Anche questo passaggio del turno di deciderà ai calci di rigore

    Si parte con un rigore parato a testa, poi dopo 2 trasformazioni per entrambe, tornano protagonisti i portieri che parano un rigore per uno. Subasic salva anche il tiro di N.Jorgensen, 5° rigorista, tocca a Rakitic che spiazza Schmeichel e porta la Croazia ai quarti di Russia 2018.

     

    CROAZIA – DANIMARCA 4-3 d.c.r (1-1 d.t.s.) (1° M.Jorgensen (D), 4° Mandzukic (C))

    Sequenza Rigori: Eriksen (D) parato, Badelj (C) parato, Kjaer (D) gol, Kramaric (C) gol, Krohn-Dehli (D) gol, Modric (C) gol, Schone (D) parato, Pivaric (C) parato, N.Jorgensen (D) parato, Rakitic (C) gol.

    Croazia (4-2-3-1): Subasic; Vrsaljko, Lovren, Vida, Strinic (81° Pivaric); Rakitic, Brozovic (71° Kovacic); Rebic, Modric, Perisic (97° Kramaric); Mandzukic (108° Badelj).

    Allenatore: Dalic.

    Danimarca (4-3-3): Schmeichel; Knudsen, Kjaer, M.Jorgensen, Dalsgaard; Christensen (46° Schone), Delaney (98° Krohn-Dehli), Eriksen; Poulsen, Cornelius (66° N.Jorgensen), Braithwaite (106° Sisto).

    Allenatore: Hareide.

    Arbitro: Pitana.

    Ammoniti: M.Jorgensen (D).

  • Russia 2018, Spagna-Russia ed Uruguay-Portogallo agli ottavi

    Russia 2018, Spagna-Russia ed Uruguay-Portogallo agli ottavi

    A Russia 2018 si sono conclusi i gruppi A e B, dopo un pomeriggio tranquillo, nel quale l’Uruguay ha sconfitto nettamente la Russia, si è vissuta una serata piena di emozioni.

    Come anticipato nel pomeriggio Uruguay e Russia si giocavano la vetta del proprio girone, Cherchesov lascia in panchina alcuni diffidati tra cui Golovin e l’Uruguay ne approfitta, va avanti 2-0 già nel primo tempo ed in più approfitta del rosso a Smolnikov. Nella ripresa Cavani completa l’opera. Nell’altra gara all’Egitto non basta Salah e nemmeno il rigore parato dal 45enne portiere El Hamady, l’Arabia Saudita rimonta e al 94° trova il gol vittoria.

    In serata Marocco ed Iran impegnano Spagna e Portogallo e rischiano di ribaltare le gerarchie del girone. Il Portogallo avanti uno a zero, fallisce un rigore con Cr7, si fa agganciare sul 1-1 da un rigore di Ansarifard e rischiano la clamorosa eliminazione sul tiro di Taremi fuori di niente al 94°.

    La Spagna, distratta in difesa, va sotto due volte per i gol di Boutaib e En Nesyri ma rimonta con Isco e sopratutto con il gol di Iago Aspas al 90° che vale pareggio e primo posto nel gruppo B.

     

    Veniamo ora al racconto delle due gare del gruppo A di Russia 2018, partendo da Uruguay-Russia. 

    Parte meglio l’Uruguay che al 10° passa in vantaggio con la punizione di Suarez che beffa Akinfeev. Risponde Cheryshev con un buon inserimento ma Muslera para. Al 23° raddoppio della Celeste con la conclusione di Laxalt deviata nella propria porta da Cheryshev. Al 36° Smolnikov prende il secondo giallo e lascia la Russia in 10. Il primo tempo si chiude con l’Uruguay avanti 2-0 sulla Russia.

    Si riparte con l’ingresso di Kuzyayev per Gazinskiy ma i ritmi rimangono bassi il doppio vantaggio e l’uomo in più permettono all’Uruguay di gestire. Al 73° Muslera sbaglia il rinvio, Zubnin appoggia a Dzyuba che però calcia male fallendo la chance del possibile 1-2. La partita scorre via in maniera lenta e priva di emozioni sino al 90° quando Cavani è lesto a girare in rete la parata di Akinfeev su colpo di testa di Godin. Finisce 3-0 per l’Uruguay che conquista il primo posto del gruppo A di Russia 2018.

     

    URUGUAY – RUSSIA 3-0 (10° Suarez, 23° aut. Cheryshev, 90° Cavani)

    Uruguay (3-5-2): Muslera; Coates, Godin, Caceres; Nandez (72° Rodriguez), Vecino, Torreira, Bentancur (63° De Arrascaeta) , Laxalt; Suarez, Cavani.

    Allenatore: Tabarez.

    Russia (4-2-3-1): Akinfeev; Smolnikov, Kutepov, Ignashevich, Kudriashov; Zobnin, Gazinskiy (46° Kuzyayev); Samedov, Al Miranchuck (60° Smolov), Cheryshev (38° Fernandes); Dzyuba.

    Allenatore: Cherchesov.

    Arbitro: Diedhiou.

    Ammoniti: Gazinskiy (R), Bentancur (U).

    Espulso: Smolnikov (R).

     

    Passiamo ora all’altra gara del girone, Arabia Saudita-Egitto.

    La prima occasione arriva al 15° ed è per l’Arabia Saudita con il tiro di Al Dawsari alto di poco sopra la traversa. Al 22° è l’Egitto a passare in vantaggio con Salah bravo ad inserirsi tra i due centrali e a superare il portiere con un dolce pallonetto. Lo stesso Salah ci prova due minuti dopo ma stavolta il pallonetto esce. Poco dopo la mezz’ora Trezeguet va per due volte vicino al gol con il tiro a giro. Al 40° rigore per l’Arabia Saudita, va Al Muwallad ma il 45enne portiere El Hadary respinge la palla sulla traversa. Nel recupero del primo tempo l’arbitro fischia un altro rigore per l’Arabia Saudita, dopo una lunga attesa Roldan visualizza le immagini al VAR e conferma, stavolta Al Faraj trasforma. Il primo tempo si chiude sul 1-1.

    Riparte meglio l’Arabia Saudita che ha una buona chance con Bahbir che però calcia alto. L’Egitto si sveglia e al 57° Trezeguet col colpo di testa sfiora il vantaggio. La gran giornata di El Hadary si conferma al 69° quando il portiere si esibisce in due parate sui  colpi di testa prima di Al Moghawi poi di Asiri. Il match è divertente, entrambe le squadre vogliono provare a vincerla. Al 94° l’Arabia Saudita riesce a portare a casa il successo con Al Dawsari che sfrutta il passaggio di Otayf e lascia partire il tiro che supera El Hadary e vale il 2-1 finale.

     

    ARABIA SAUDITA – EGITTO 2-1 (22° Salah (E), 45°+5 rig. Al Faraj (A), 94° Al Dawsari (A))

    Arabia Saudita (4-5-1): Al Mosailem; Al Burayk, Os.Hawsawi, M.Hawsawi, Al Shahrani; Bahbir (65° Asiri), Al Faraj, Otayf, Al Moghawi, Al Dawsari; Al Muwallad (79° Al Sheri).

    Allenatore: Pizzi.

    Egitto (4-2-3-1): El Hadary; Fathy, Gabr, Hegazy, Abdel Shafi; Elneny, Hamed; Salah, Said (45°+7 Warda), Trezeguet (81° Kahraba); Moshen (64° Sohbi).

    Allenatore: Cuper.

    Arbitro: Roldan.

    Ammoniti: Gabr (E), Fathy (E).

     

    Veniamo a raccontare le gare del gruppo B di Russia 2018, partendo da Iran-Portogallo.

    La partita non regala molte emozioni, ci prova Cristiano Ronaldo dopo pochi minuti ma il portiere dell’Iran respinge. Anche la squadra di Queiroz prova a rendersi insidiosa  ma Rui Patricio è sempre attento e disinnesca ogni potenziale occasione. Al 44° arriva il gol che sblocca la gara, è una vera e propria invenzione di Quaresma che con la sua consueta “trivela” fa partire un tiro imparabile che si spegne alle spalle di Beiranvand. IL primo tempo si chiude sul 1-0 per i lusitani.

    Si riparte e al 52° Ezatolahi commette fallo su Ronaldo, l’arbitro, aiutato anche dal VAR assegna il calcio di rigore per il Portogallo, dal dischetto va Cr7 ma Beiranvand blocca. Al 72° il neo entrato Ghoddos lascia partire un gran rasoterra dal limite, la palla fila vicino al palo. Al 83° l’arbitro viene chiamato al VAR per un fallo di Cristiano Ronaldo, c’è il rischio di rosso ma alla fine Caceres estrae il giallo. Al 92°, dopo un lungo controllo alla VAR l’arbitro concede il rigore all’Iran che Ansarifard trasforma. Al 94° clamorosa occasione per Taremi che da dentro l’area calcia sull’esterno. Finisce con il brivido per il Portogallo che si qualifica come seconda del gruppo B.

     

    IRAN – PORTOGALLO 1-1 (44° Quaresma (P), 93° rig. Ansarifard (I))

    Iran (4-5-1): Beiranvand; Rezaeian, Hosseini, Pouraliganji, Haji Safi (56° Mohammadi); Taremi, Jahanbakhsh (70° Ghoddos), Ezatolahi (76° Ansarifard), Ebrahimi, Amiri; Azmoun.

    Allenatore: Queiroz.

    Portogallo (4-4-2): Rui Patricio; Cedric, Pepe, Fonte, Guerrero; Quaresma (70° Bernardo Silva), William, Adrien Silva, Joao Mario (84° Moutinho); André Silva (95° Guedes), Ronaldo.

    Allenatore: Fernando Santos.

    Arbitro: Caceres.

    Ammoniti: Guerrero (P), Haji Safi (I), Azmoun (I), Quaresma (P), Ronaldo (P), Cedric (P).

     

    Concludiamo la serata con l’altra gara del gruppo B di Russia 2018, Spagna-Marocco.

    Alla Spagna basta non perdere ma dopo un inizio tranquillo, al 14° dopo un errore clamoroso dei centrali spagnoli, Boutaib ne approfitta s’invola e piazza la palla tra le gambe di De Gea in uscita. La Spagna trema solo per un attimo perché passano 5 minuti ed Iniesta s’inventa una gran giocata e serve un assist al bacio per Isco che pareggia. Al 25° altra dormita della Spagna, Boutaib ci riprova ma stavolta De Gea salva. La partita diventa piuttosto aggressiva con l’arbitro che ammonisce ben 4 calciatori marocchini. La Spagna prova a fare la gara con il suo classico gioco ma il Marocco sa esser pericoloso in contropiede. Il primo tempo si chiude sul 1-1.

    Si riparte e qualche amnesia difensiva spagnola rischia di agevolare gli attacchi del Marocco. Al 55° gran conclusione di Amrabat, l’incrocio dei pali salva De Gea. Al 62° Saiss sulla linea con un colpo di testa riesce a salvare sulla conclusione aerea di Isco, sul successivo corner Piqué di testa mette fuori di un soffio. Il Marocco insiste e al 82° con un gran colpo di testa, su azione di corner En Nesyri trova il gol del 2-1. Al 90° Aspas con un gran colpo di tacco trova il gol del pareggio, l’arbitro annulla per fuorigioco ma il VAR modifica la scelta, è gol. Finisce così, la Spagna aggancia il Portogallo in vetta ma per un gol segnato in più è prima nel girone B di Russia 2018.

     

    SPAGNA – MAROCCO 2-2 (14° Boutaib (M), 19° Isco (S), 82° En Nesyri (M), 90° Iago Apas (S))

    Spagna (4-2-3-1): De Gea; Carvajal, Piquè, Sergio Ramos, Jordi Alba; Busquets, Thiago Alcantata (74° Asensio); Silva (84° Rodrigo), Isco, Iniesta; Diego Costa (74° Iago Aspas).

    Allenatore: Hierro.

    Marocco (4-2-3-1): El Kajoui; Dirar, Da Costa, Saiss, Hakimi; Boussoufa, El Ahmadi; N.Amrabat, Belhanda (64° Fajr), Ziyach (85° Bouhaddouz); Boutaib (72° En Nesyri).

    Allenatore: Renard.

    Arbitro: Irmatov.

    Ammoniti: El Ahmadi (M), N.Amrabat (M), Da Costa (M), Boussufa (M), El Kajoui (M), Hakimi (M).

  • Russia 2018, vola la Russia, sorprese Giappone e Senegal

    Russia 2018, vola la Russia, sorprese Giappone e Senegal

    Oggi era l’ultimo giorno di esordi al Mondiale di Russia 2018 e contemporaneamente è iniziata la seconda giornata della fase a gironi, le sorprese non sono assolutamente mancate.

    Si è partiti con il primo match del Gruppo H che vedeva di fronte il Giappone e la favorita Colombia. Qua è arrivata la prima sorpresa di giornata, la squadra di Nishino ha sfruttato l’ingenuità di Carlos Sanchez, fallo di mano in area con conseguente rigore e rosso, ed ha trovato il vantaggio con Kagawa. Non è bastata la punizione di Quintero a raddrizzare le sorti del match perché nel secondo tempo il colpo di testa di Osako ha dato i 3 punti ed una vittoria storica, prima asiatica a battere una sudamericana al Mondiale, al Giappone.

    Nell’altra sfida del gruppo H il Senegal ha saputo sbloccare la gara con un pizzico di fortuna, autogol di Cionek su tiro piuttosto innocuo di Gueye, poi ha sfruttato una clamorosa dormita generale della difesa polacca per il 2-0 di  Niang ed ha retto l’urto della Polonia che nel finale ha riaperto il match grazie a Krychowiak che ha segnato di testa il gol del 1-2.

    Archiviata la prima giornata dei gironi si è partiti con Russia-Egitto che ha aperto la seconda giornata. Una super partenza nella ripresa con 3 gol in 15 minuti ha permesso ai padroni di casa di mandare al tappeto l’Egitto che ha cercato di riaprire la sfida con Salah, bravo a procurarsi e trasformare un calcio di rigore, che però non è servito a cambiare le sorti. Dopo questo turno Russia vicina agli ottavi, Egitto ad un passo dall’eliminazione.

     

    Veniamo al racconto della prima gara di questa giornata di Russia 2018.

    Subito un colpo di scena, prima accelerazione del Giappone e la Colombia rimane in dieci per un fallo di mano di Carlos Sanchez sul tiro in porta di Kagawa. E’ rigore, dal dischetto Kagawa trasforma. La risposta colombiana è in un tocco di Falcao, su punizione, blocca Kawashima. Al 15° Inui, dopo gran giocata di Kagawa, spreca calciando male. Al 31° Osako fa tutto bene, ruba palla ma poi in area calcia malissimo. Al 39° Falcao si procura una punizione dal limite, Quintero la batte facendola passare sotto la barriera e beffa Kawashima, che ci mette del suo. Il primo tempo si chiude sul 1-1.

    L’inizio ripresa è tutto Giappone, al 54° Osako si libera e calcia, bravissimo Ospina a respingere. I Samurai Blue insistono, spingono e al 72° vanno vicini al gol con il tiro di Sakai deviato in corner da Sanchez. Al 73° gran corner di Honda, svetta Osako che non lascia scampo a Ospina. Al 78° Lerna libera Rodriguez in area ma la difesa giapponese salva. La Colombia ci prova ma senza creare problemi a Kawashima, finisce così, l’esordio del Gruppo H di Russia 2018 sorride al Giappone.

     

    COLOMBIA – GIAPPONE 1-2 (4° rig. Kagawa (G), 39° Quintero (C), 73° Osako (G))

    Colombia (4-2-3-1): Ospina; Arias, D.Sanchez, Murillo, Mojica; C.Sanchez, Lerna; Cuadrado (31° Barrios), Quintero (58° Rodriguez), Izquierdo (70° Bacca); Falcao.

    Allenatore: Pekerman.

    Giappone (4-2-3-1): Kawashima; H.Sakai, Shoji, Yoshida, Nagatomo; Hasebe, Shibasaki (79° Yamaguchi); Haraguchi, Kagawa (69° Honda), Inui; Osako (85° Okazaki).

    Allenatore: Nishino.

    Arbitro: Skomina.

    Ammoniti: Barrios (C), Rodriguez (C), Kawashima (G).

    Espulso: C.Sanchez (C).

     

    Veniamo ora all’ultima gara della prima giornata di Russia 2018.

    Miglior partenza quella del Senegal che prova a creare qualche pericolo dalle parti di Szczesny. La Polonia cerca di sfruttare le fasce per rendersi insidiosa, la palla buona però capita a Niang che da buona posizione calcia fuori, sino al 20° sostanzialmente non si segnalano tiri in porta. Al 38° si sblocca la gara, Gueye si presenta al tiro e calcia da fuori area, la conclusione sembra semplicissima per Szczesny ma la deviazione di Cionek spiazza il portiere per il vantaggio Senegal. La reazione polacca non arriva, si va al riposo con il Senegal avanti per 1-0.

    Si riparte con un cambio nella Polonia, Bednarek per Blaszczykowski, è anche un cambio tattico che porta la difesa polacca a 3. Al 50° buon calcio di punizione di Lewandowski, respinge in volo N’Diaye. La Polonia cresce e al 56° Piszczek si fa trovare pronto su un bel cross ma calcia male. Al 60° pasticcio errato retropassaggio di Krychowiak, Bednarek non si avvede di Niang, Szczesny cerca l’uscita sula trequarti, Niang lo anticipa e insacca a porta vuota. La reazione polacca si concretizza al 70° con un tentativo sottoporta di Milik fuori di poco. Al 86° la partita si riapre, calcio di punizione pennellato di Grosicki e colpo di testa vincente di Krychowiak. La Polonia tenta il tutto per tutto ma non riesce a trovare il pareggio, vince il Senegal 2-1.

     

    POLONIA – SENEGAL 1-2 (38° aut. Cionek (P), 60° Niang (S), 86° Krychowiak (P))

    Polonia (4-2-3-1): Szczesny; Piszczek (83° Bereszynski), Pazdan, Cionek, Rybus; Krychowiak, Zielinski; Blaszczykowski (46° Bednarek), Milik (73° Kownacki), Grosicki; Lewandowski.

    Allenatore: Nawalka.

    Senegal (4-4-2): K.N’Diaye; Wague, Koulibaly, Sane, Sabaly; Mane, A.N’Diaye (87° Kouyate), Gueye, Sarr; Diouf (62° N’Doye), Niang (75° Konate).

    Allenatore: Cisse.

    Arbitro: Shukralla.

    Ammoniti: Krychowiak (P), Sane (S), Gueye (S).

     

    Concludiamo con l’ultima gara odierna che è anche la prima della seconda giornata dei gironi di Russia 2018. 

    Si parte con una Russia più decisa a fare la gara anche se i ritmi non sono entusiasmanti e non si vedono fioccare occasioni. La prima chance capita però all’Egitto, al 16° Trezeguet si accentra e lascia partire un tiro a giro che finisce sul fondo. La risposta russa arriva dopo tre minuti con un bel tiro di Samedov che finisce alto. Nel resto del tempo non accade molto altro se non qualche buono spunto di Salah. Il primo tempo finisce 0-0.

    Si riparte e dopo 2 minuti la Russia trova il vantaggio, un tiro non certo irresistibile viene deviato involontariamente da Fathy con il pallone che finisce beffardo in porta. La risposta egiziana arriva con Salah al 56° è bravo Fernandes a mettersi sulla traiettoria e deviare. Al 59° Fernandes dal fondo mette una palla indietro rasoterra, arriva Cheryshev che impatta il pallone per il gol del 2-0. Passano 2 minuti e la Russia cala il tris, Dzyuba riceve un lancio lungo, si libera del difensore e con facilità segna il gol del 3-0. Al 67° Salah serve un gran pallone a Trezeguet il suo tiro esce fuori di poco. Al 73° Salah viene fermato con un fallo, l’arbitro fischia fallo dal limite ma il VAR conferma che è dentro l’area. Dagli 11 metri lo stesso Salah non sbaglia. L’Egitto ci prova a trovare il gol che riaprirebbe ulteriormente il match ma la Russia si difende con ordine e non concede niente. Finisce 3-1 per la squadra di Cherchesov che fa un bel salto verso gli ottavi di Russia 2018.

     

    RUSSIA – EGITTO 3-1 (47° aut. Fathy (R), 59° Cheryshev (R), 61° Dzyuba (R), 73° rig. Salah (E))

    Russia (4-2-3-1): Akinfeev; Mario Fernandes, Kutepov, Ignashevich, Zirkov (86° Kudryashov); Zobnin, Gazinsky; Samedov, Golovin, Cheryshev (74° Kuzyayev); Dzyuba (79° Smolov).

    Allenatore: Cherchesov.

    Egitto (4-2-3-1): El Shenawy; Fathy, Gabr, Hegazy, Abdelshafi; Elneny (64° Warda), Hamed; Salah, Said, Trezeguet (68° Sobhi); Mohsen (82° Kahraba).

    Allenatore: Cuper.

    Arbitro: Caceres.

    Ammoniti: Trezeguet (E), Smolov (R)

  • Russia 2018, esordio con goleada per i padroni di casa

    Russia 2018, esordio con goleada per i padroni di casa

    Un esordio così, al Mondiale di Russia 2018, i padroni di casa non se lo sarebbero mai aspettato. La Russia di Cherchesov, nella prima gara della Coppa del Mondo, ha infatti esordito con un sonoro 5-0 inflitto all’Arabia Saudita.

    Un successo che ha due protagonisti sopra a tutti gli altri: Cheryshev e Golovin.

    L’attaccante del Villarreal ha saputo farsi trovare pronto al momento dell’infortunio di Dzagoev ed ha siglato la doppietta che, dopo il gol del vantaggio firmato da Gazinsky, ha sostanzialmente chiuso la partita.

    Il 22enne centrocampista del Cska, desiderio di mercato della Juventus, ha dispensato belle giocate, ha regalato due assist ai compagni e come ciliegina sulla torta, ha segnato su calcio di punizione il gol del 5-0 nel recupero del secondo tempo.

    Buona partenza dunque per la Russia che ottiene i primi tre punti tra l’altro con una buonissima differenza reti.

    Sull’Arabia Saudita c’è poco da dire, sostanzialmente mai in partita, pericolosa solo in un paio di occasioni, è parsa lontanissima parente di quella squadra che aveva fatto buona figura nelle due sconfitte in amichevole contro Italia e Germania. 

    Veniamo al racconto del match d’esordio di Russia 2018.

    L’approccio migliore alla gara ce l’ha l’Arabia Saudita che, pur senza creare occasioni, sembra più serena. E’ questione di pochi minuti, smaltita la comprensibile tensione dell’esordio al mondiale casalingo, la Russia comincia a far gioco e va vicino al gol con Zhirkov ma la difesa Saudita salva in corner. Dopo un’altra occasione, stavolta per Dzagoev e ancora una volta salvata in corner, al 12° la Russia passa in vantaggio con Gazinsky bravo a liberarsi e a girare di testa in gol il cross di Golovin. La reazione degli uomini di Pizzi è veramente minima e si concentra tutta in un bel cross sul quale si lancia Al Sahlawi, è bravo il difensore di casa a deviare oltre la linea di fondo. Nemmeno la perdita di Dzagoev, fuori al 24° per un infortunio muscolare, agevola l’Arabia Saudita che anzi rischia di subire il raddoppio che arriva al 42° grazie a Cheryshev, sostituto di Dzagoev, che sfrutta un difettoso intervento dei difensori avversari e davanti ad Al Maiouf lascia partire un tiro potente che s’infila in rete. Nella prima gara di Russia 2018 si va al riposo con il risultato di Russia-Arabia Saudita 2-0. 

    Si riparte con gli stessi interpreti che avevano chiuso il primo tempo ed è la Russia a fare la partita. Al 55° però l’Arabia Saudita ha una chance enorme per riaprire il match ma né Al Sahlawi prima né Al Jassim riescono ad arrivare puntuali sul bel cross di Al Burayk. Scampato il pericolo i russi provano a chiudere il match e al 67° una discreta conclusione, non impossibile, di Zobnin mette in difficoltà il portiere Al Maiouf che comunque riesce a salvarsi. Al 71° Dzyuba ci mette solo un minuto, dal momento del suo ingresso, a farsi trovare pronto sul cross di Golovin e a colpire di testa il pallone per il 3-0 della Russia. Al 91° la Russia cala il poker con una gran conclusione di esterno sinistro di Cheryshev che completa la propria doppietta personale. Non è ancora finita, al 94° c’è tempo per una pennellata su calcio di punizione di Golovin che non lascia scampo a Al Maiouf. Finisce così, la sfida d’esordio dei Mondiali di Russia 2018 se l’aggiudicano nettamente i padroni di casa.

     

    RUSSIA – ARABIA SAUDITA 5-0 (12° Gazinsky, 42°, 91° Cheryshev, 71° Dzyuba, 94° Golovin)

    Russia (4-2-3-1): Akinfeev; Fernandes, Kutepov, Ignasevich, Zirkov; Gazinsky, Zobnin; Samedov (64° Kuzyayev), Dzagoev (24° Cheryshev), Golovin; Smolov (70° Dzyuba).

    Allenatore: Cherchesov.

    Arabia Saudita (4-5-1): Al Maiouf; Al Burayk, Os.Hawsawi, Om.Hawsawi, Al Shahrani; Al Dawsari, Otayf (64° Al Muwallad), Al Faraj, Al Jassim, Al Shehri (74° Bahbir); Al Sahlawi (84° Asiri).

    Allenatore: Pizzi.

    Arbitro: Pitana.

    Ammoniti: Golovin (R), Al Jassim (A).

  • Euro 2016: Inghilterra beffata, pari russo nel recupero

    Euro 2016: Inghilterra beffata, pari russo nel recupero

    Una vera e propria doccia fredda è stata quella che ha subito questa sera al Velodrome di Marsiglia l’Inghilterra nell’esordio ad Euro 2016 contro la Russia. Passati in vantaggio con Dier al 74°, gli uomini di Hodgson sembravano aver in pugno i tre punti ma al minuto 92° la beffa è arrivata sottoforma di colpo di testa di Vasilj Berezutski che ha scavalcato Hart depositandosi in gol.

    Delude quindi la prima prova dell’Inghilterra, più per il risultato che per il gioco. I giovani leoni hanno mostrato anche belle azioni, mettendo spesso in difficoltà la difesa russa. Sugli scudi Alli e gli esterni. Hodgson sa che questo pari fa male, ma certamente ha la consapevolezza di avere un gruppo pronto a reagire già dalla prossima sfida.

    Veniamo al racconto della gara.

    La sfida parte subito su ritmi intensi e piacevoli, non si registrano grandissime palle gol ma entrambe le squadre cercano di rendersi pericolose. Al 22° grande chance per Lallana che, servito da Walker, lascia partire un diagonale rasoterra che però finisce sul fondo. Passano due minuti e Smolnikov compie un vero miracolo recuperando Sterling e mettendogli la palla sul fondo prima che l’inglese possa calciare verso Akinfeev. Al 28° Kane trova il gol ma l’attaccante del Tottenham è in nettissimo fuorigioco, rete annullata. Si accende Alli, super giocata del giovane degli Spurs, palla arretrata verso Rooney che calcia di prima trovando la respinta di Akinfeev. Nonostante la spinta di Rose e Walker, con ottimi cross, il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    La ripresa si apre senza cambi ma con una Russia più decisa ed aggressiva. L’Inghilterra traballa un momento ma poi riprende in mano il pallino del gioco. I russi però non sono arrendevoli e al 63° con il tiro di Smolov, fuori di poco, spaventano gli inglesi. Al 70° Akinfeev sfodera un vero e proprio miracolo andando a deviare sulla traversa una bella conclusione di Rooney. Il gol però è solo rimandato perchè passano solo 4 minuti e Dier sblocca il match con una violenta conclusione su punizione dal limite che sorprende Akinfeev. La Russia cerca di metterci grinta per riequilibrare il match ma così concede spazi alle ripartenze inglesi, Sterling avrebbe l’occasione buona al 85° ma si perde sul più bello, facendosi recuperare. La beffa però è in agguato e al 92° un colpo di testa di Berezutski supera Hart, Glushakov ribadisce in rete ma la palla pare aver già varcato la linea, andando così ad impattare la gara. Non c’è più tempo finisce 1-1.

     

    INGHILTERRA – RUSSIA 1-1 (73° Dier (I), 92° Berezutski (R))

    Inghilterra (4-2-3-1): Hart; Walker, Cahill, Smalling, Rose; Dier, Alli; Lallana, Rooney (77° Wilshere), Sterling (87° Milner); Kane.

    Allenatore: Hodgson.

    Russia (4-2-3-1): Akinfeev; Smolnikov, Ignashevich, Berezutski, Schennikov; Golovin (77° Shirokov), Neustadter (79° Glushakov); Smolov (85° Mamaev), Shatov, Kokorin; Dzyuba.

    Allenatore: Slutsky.

    Arbitro: Rizzoli.

    Ammoniti: Cahill (I), Schennikov (R)

     

    Nella prima gara di giornata alla Svizzera è bastato un gol di Schar dopo solo 5 minuti, su azione di corner e con un’errata uscita di Berisha, per piegare la resistenza dell’ottima Albania di De Biasi che, se pur rimasta in dieci per il rosso a Cana nel primo tempo, ha avuto diverse chance, tra cui una enorme divorata da Gashi, per trovare uno storico pareggio.

    La storia invece è riuscita a farla il Galles, alla loro prima apparizione in una grande manifestazione i dragoni sono riusciti a conquistare la vittoria ai danni della Slovacchia. La gara è stata sbloccata da una punizione vincente di Bale al 10°. La Slovacchia, quasi inesistente nel primo tempo, ha svoltato nella ripresa, grazie ai cambi, trovando il pari con Duda al 61°. Il gol vittoria l’ha trovato il subentrato del Galles, Robson-Kanu, al minuto 81.

    ALBANIA  – SVIZZERA 0-1 (5° Schar)

    GALLES – SLOVACCHIA 2-1 (10° Bale (G), 61° Duda (S), 81° Robson-Kanu (G))

  • Fabio Capello liberato dalla Russia, insidia per Conte?

    Fabio Capello liberato dalla Russia, insidia per Conte?

    La notizia circolava nell’aria da tempo, i rapporti tra Fabio Capello e la Federcalcio russa non erano più idilliaci da un bel po’. Tuttavia c’erano, a saldare un rapporto logoro, degli accordi remunerativi che, come spesso capita nel calcio, blindano entrambe le parti a tentennare prima di ufficializzare il divorzio.

    Fabio Capello era entrato nel calcio sovietico con un progetto importante, quello di traghettare l’emergente Russia verso i Campionati del Mondo che si terranno proprio lì nel 2018 con l’obbiettivo di alzare ulteriormente il livello già discreto messo in mostra a Brasil 2014. Tuttavia durante questo percorso una serie di eventi, sia legati al calcio che non hanno rovinato e minato la possibilità per l’ex tecnico di Milan, Real Madrid, Juventus e Roma di compiere l’ambiziosa missione.

    Fabio Capello | Foto Twitter
    Fabio Capello | Foto Twitter

    La Federcalcio russa con un comunicato ufficiale ha dichiarato di aver rescisso in modo consensuale il rapporto di lavoro con il C. T. a più di tre anni dalla sua scadenza naturale del contratto. Cosa può comportare il rientro o la semplice rimessa in gioco di Fabio Capello nel panorama del calcio internazionale?

    Il tecnico friulano ha molti estimatori, nonostante le ultime apparizioni poco convincenti della Russia, soprattutto in Premier League dove però i posti più appetibili sono tutti assegnati, seppur con qualche scricchiolio, e poi c’è quella parentesi alla guida della Nazionale inglese che non ha riscosso grandi consensi tra il pubblico d’oltre manica.

    La base su cui si può trattare a livello economico per l’ingaggio è alta, quindi PSG e Monaco a parte e con i posti da tecnico assegnati non c’è possibilità in Ligue 1. La Spagna è una roccaforte sicura, Capello ha allenato e vinto con il Real Madrid e si è trovato benissimo tuttavia blancos e blaugrana sono a posto, ci può essere qualche idea bizzarra in qualche club di seconda fascia che sta emergendo ma anche in questi casi ci sarebbe da aspettare il fallimento di qualche collega e nessuna garanzia tecnica. Capello in squadre di club difficilmente prenderebbe un cavallo in corsa se non per qualcosa di veramente appetibile.

    E allora ecco che il pensiero non può non essere rivolto ad una Nazionale, si ma quale? Perché per convincerlo ci vuole un ingaggio alto e un progetto ambizioso. Ecco che allora viene automatico pensare alla Nazionale azzurra, che vive un momento più di bassi che di alti. Come aveva previsto qualcuno, noi per esempio, l’effetto Antonio Conte aveva la possibilità, dopo le prime due brillanti prestazioni del nuovo corso, di evaporare per due motivi. Il primo legato alla scarsa collaborazione dei club per gli stage azzurri, il secondo, legato al primo, perché il tecnico pugliese ha sempre fatto della “presa” sulle sue squadre il suo punto di forza, tanto che da molti è stato definito un “martello continuo“, ed era ovvio che senza stage e in una Nazionale questo inevitabilmente veniva meno.

    Antonio Conte e Carlo Tavecchio | Foto Twitter
    Antonio Conte e Carlo Tavecchio | Foto Twitter

    Oltre a questi fattori il rapporto tra Conte e la F.I.G.C. si è incrinato con le recenti rivelazioni dell’inchiesta riaperta per il calcioscommesse, per ora Tavecchio e Lotito hanno difeso il C.T., tuttavia anno fra le mani un boomerang che scotta e che mina la già pericolante credibilità del sistema calcio. In pratica è già da qualche mese che se ne parla, le strade di Antonio Conte e della Nazionale potrebbero separarsi per malumori reciproci.

    Finora Conte si è dovuto difendere, sui nomi che sono stati accostati alla panchina azzurra, da o tecnici che dovevano essere liberati dai rispettivi contratti o da tecnici con un’esperienza ed un palmares più scarso confronto al suo, con Fabio Capello però tutto cambia.

    Ecco che quindi l’humus per una crisi interna all’entourage azzurro è fertile e lo si è visto dalle recenti dichiarazioni delle parti in causa, impegnate sempre a tranquillizzare l’ambiente ed ecco che ora c’è anche un nome sul quale Carlo Tavecchio e Claudio Lotito possono lavorare sottotraccia per togliersi le castagne dal fuoco, almeno su quel fronte. Staremo a vedere.

  • Italbasket sconfitta dalla Russia, qualificazione rimandata

    Italbasket sconfitta dalla Russia, qualificazione rimandata

    L’Italbasket incassa la prima sconfitta nel percorso di qualificazione ad Euro2015, niente è compromesso però il Ko contro la Russia costringerà gli azzurri ad andare a vincere in Svizzera per staccare il biglietto per il campionato europeo del prossimo anno.

    Anton Ponkrashov
    Anton Ponkrashov

    Gli azzurri hanno giocato una buona gara ma sono calati nel 4° quarto quando si è scatenato un incredibile Ponkrashov che ha guidato i suoi ad un successo fondamentale per continuare a sperare di poter disputare Euro2015.

    Partono forte gli azzurri che grazie a due triple di Datome e ad un canestro di Cusin si porta sul 8-2 dopo 2 minuti. La Russia reagisce e piazza un controparziale, anche grazie al suo talento Mozgov, e si porta in parità a metà quarto. Nei restanti minuti l’Italia allunga a +6 ma i russi rispondono ed il primo quarto si chiude sul 19-17.

    Nell’inizio del secondo quarto si fatica a trovare il canestro e dopo 4 minuti il solito Ponkrashov permette ai suoi il sorpasso sul 24-25. L’Italbasket reagisce e gli azzurri si riportano in vantaggio anche grazie alla precisione dai liberi ma come sempre entra in scena Ponkrashov che con una tripla permette il massimo vantaggio alla Russia sul 30-33 a 2 minuti dalla sirena dell’intervallo lungo. L’Italia continua la sua precisione dalla linea dei liberi e così si va al riposo sul 36 pari.

    Anche il 3° quarto evidenzia problematica a segnare, dopo 3 minuti si è sul 40-40. Gli azzurri iniziano a difendere forte e, grazie anche al canestro di Datome e al gioco da 3 punti di Aradori, si portano sul 47-42 a due minuti dalla fine del quarto. A pochi secondi dalla fine Cinciarini infila la tripla che ridà il +6 all’Italia ma Antonov che non si era praticamente mai visto risponde con la stessa moneta per il 50-47 di fine quarto.

    L’ultimo quarto parte molto bene per l’Italbasket che grazie a tre tiri liberi del capitano Datome, riallunga sul 57-51 a 7 minuti e mezzo dal termine. I russi rimangono incollati e non crollano nemmeno dopo altri tre liberi realizzati da Gentile, anzi pian piano si rifanno sotto e a 3.40 dalla fine, dopo un paio di contropiedi falliti dagli azzurri, si portano in vantaggio sul 62-64. Si resta punto a punto sino 1.15 dalla fine quando la Russia con Mozgov infila lo strappo decisivo al 66-70. L’Italia prova a crederci Gentile realizza un libero e porta gli azzurri sul 68-71, fallisce il secondo ma si lancia a prendere il rimbalzo, è però sfortunato e la palla scivola fuori. La partita si chiude qua con la Russia che con un libero arrotonda sul 68-72.

    Una sconfitta che come detto può far male ma deve servire come esperienza per evitare di commettere in futuro quei piccoli errori che questa sera hanno causato la sconfitta. Siam certi però che l’Italbasket saprà far tesoro di questo match e si presenterà in casa della Svizzera con la concentrazione e la cattiveria giusta per chiudere in bellezza queste qualificazioni.
    ITALIA – RUSSIA 68-72 (19-17, 36-36, 50-47)

    Punti

    ITALIA: A. Gentile 23, Datome 15, Cusin 12, Aradori 9, Cinciarini 3, S. Gentile 3, Vitali 3

    RUSSIA: Ponkrashov 22, Mozgov 20, Zubkov 9, Kurbanov 6, Vyaltsev 6, Antonov 5, Khvostov 2, Voronov 2

    Rimbalzi

    ITALIA: Aradori 6, Datome 6, Cusin 5, A. Gentile 3, Cervi 2, Cinciarini 2, S. Gentile 2, Polonara 1, Vitali 1

    RUSSIA: Mozgov 7, Kurbanov 7, Voronov 7, Ponkrashov 3, Sokolov 3, Vyaltsev 3, Zubkov 2, Khvostov 2, Karasev 1

    Assist

    ITALIA: Aradori 2, Datome 2, A. Gentile 2, Cinciarini 1, Cusin 1, S.Gentile 1

    RUSSIA: Ponkrashov 8, Khvostov 2, Kurbanov 2, Zubkov 2, Antonov 1, Karasev 1

  • Gentile lancia l’Italbasket che batte la Russia in rimonta

    Gentile lancia l’Italbasket che batte la Russia in rimonta

    Quanta fatica, quanta sofferenza ma alla fine l’obiettivo è stato portato a casa. In Russia l’Italbasket guidata da Alessandro Gentile, strepitoso nell’ultimo quarto, nella prima gara delle qualificazioni ad Euro2015, ha sofferto, è andata sotto anche di dieci punti ma ha saputo tirar fuori la grinta e l’orgoglio e alla fine si è imposta per 65 a 63 mettendo il primo mattoncino verso la qualificazione.

    Kurbanov, Ponkrashov, Mozgov, Antonov, Voronov il quintetto iniziale russo al quale risponde l’Italia con Cinciarini, Aradori, Gentile, Datome, Cusin.

    Nel primo quarto che si chiude sul 14-12 per i padroni di casa, regna l’equilibrio con i russi che rimangono quasi sempre in vantaggio, ad eccezione del 4-6 per l’Italia, ed ottengono il massimo vantaggio, un +4, sul 14-10. Gli azzurri dimostrano una buona fase difensiva ma in attacco le scelte sono sbagliate con troppe forzature.

    Il secondo quarto si apre con un parziale di 6-0 per la Russia che si porta a +8 sul 20-12, il primo canestro dell’Italia lo mette a segno dopo oltre 4 minuti Vitali che però apre il controparziale azzurro, favorito anche dagli errori nel tiro da 3 e ai liberi dai russi, concretizzato da Alessandro Gentile, Cinciarini e Datome che riportano l’Italia sul 20 pari a 3.42 dall’intervallo lungo. Addirittura a 2.33 dal termine l’Italia trova il vantaggio con il canestro di Pietro Aradori. I padroni di casa non ci stanno e piazzano un parziale di 5-0 concluso dall’alley-oop di Mozgov per il 28-24. Un tiro libero realizzato da Cinciarini accorcia le distanze e si va al riposo sul 28-25 per la Russia.

    Le statistiche dopo i primi venti minuti parlano di una Russia più brava a rimbalzo (29-18) con gli azzurri incapaci di trovare la retina dall’arco dei 6.75 con un pesante 0/6.

    Si riparte ma le cose non sembrano cambiare, quando gli azzurri ritrovano il vantaggio 28-29 firmato da Cusin e Aradori, i russi infilano un parziale di 8-2, all’interno del quale c’è un fallo antisportivo per Aradori, che li porta nuovamente avanti di 5. A metà quarto i russi guidati da un Mozgov capace di realizzare 14 punti (6 solo nei primi 5 minuti di questo quarto) si portano a +6 sul 39-33. La Russia non solo mantiene il vantaggio ma lo incrementa con il canestro sulla sirena di Ponkrashov che permette ai padroni di casa di chiudere il terzo quarto a +8 sul 51-43.

    Alessandro Gentile
    Alessandro Gentile

    L’ultimo quarto continua a mettere in mostra la difficoltà degli azzurri a trovare il canestro, i primi punti dell’Italia arrivano dopo 2 minuti con Cusin che sigla il 53-45. A questo punto si accende Alessandro Gentile che senza paura si costruisce il gioco da 3 punti, per il 53-48, causando il 4 fallo di Mozgov. Prosegue lo splendido momento di Gentile, il capitano dell’Olimpia Milano infila altri 4 punti portano l’Italia sul -3 a 4.18 dal termine. A poco più di 3 minuti dalla conclusione arriva la prima tripla realizzata dagli azzurri (1/10), a trovare i tre punti è Gigi Datome che permette all’Italia di impattare a quota 55. Il canestro di Datome sembra aver sbloccato i tiratori di Pianigiani, è il solito Gentile a trovare la tripla del +2 a 2.16 dal termine. Si prosegue sull’equilibrio con gli azzurri che riescono anche a portarsi sul +3 con un gioco da 3 punti di Cusin ad un minuto e mezzo dal termine.

     

     

     

    Ultimo minuto da batticuore, Gentile segna per il +4 azzurro, Voronov accorcia, poi Aradori a pochissimi secondi dal termine va in lunetta ma fa solo 1 su 2 portando avanti l’Italia 64-61. I russi chiamano timeout e si giocano il tutto per tutto con l’ultimo tiro o almeno così sperano, Cinciarini però giustamente spende il fallo, Khvostov dalla lunetta è perfetto e la Russia torna a -1. Anche i padroni di casa scelgono il fallo sistematico e Gentile dalla lunetta segna il primo e sbaglia il secondo, i russi tentano un disperato tiro da tre ma non va, il successo, se pur con tantissima fatica è azzurro per 65 a 63

    RUSSIA – ITALIA 63-65 (14-12, 28-25, 51-43)

    Punti

    RUSSIA (63): Mozgov 17, Voronov 8, Kurbanov 8, Ponkrashov 7, Sokolov 5, Kuliagin 4, Vyaltsev 4, Zubkov 4, Antonov 4, Khvostov 2.

    ITALIA (65): A.Gentile 20, Aradori 11, Datome 11, Cinciarini 10, Cusin 9, Vitali 2, Cervi 2.

    Rimbalzi

    RUSSIA (41): Mozgov 10, Kurbanov 10, Zubkov 4, Antonov 4, Kulagin 3, Khvostov 3, Ponkrashov 3, Voronov 3, Sokolov 2.

    ITALIA (30): Datome 8, Cusin 7, Cinciarini 7, A. Gentile 3, Vitali 3, S.Gentile 1, Aradori 1.

    Assist:

    RUSSIA (12): Khvostov 3, Kulagin 2, Vyaltsev 2, Zubkov 2, Kurbanov 1, Sokolov 1, Mozkov 1.

    ITALIA (5): A.Gentile 2, Cinciarini 2, Aradori 1.

  • Brasile 2014: agli ottavi passano Belgio e Algeria

    Brasile 2014: agli ottavi passano Belgio e Algeria

    Nella terza giornata del gruppo H di Brasile 2014 si qualificano agli ottavi di finale Belgio e Algeria. A Curitiba l’Algeria mette a segno un’impresa storica conquistando la qualificazione agli ottavi di finale di un Mondiale di calcio. La squadra africana troverà la Germania nella rivincita del Mondiale 1982. A condannare la squadra di Fabio Capello è stata una incredibile papera di Igor Akinfeev. Kokorin illude la Russia ma Islam Slimani nel secondo tempo centra il pareggio.

    Al 6′ è la Russia a passare in vantaggio con il gol di Kokorin il quale stacca di testa su cross di Kombarov. Al 14′ Akinfeev anticipa Slimani in area piccola, ma che rischio per la Russia sull’incursione dalla destra di Brahimi. Al 27′ destro di Shatov a un soffio dall’incrocio, dalla lunga distanza e in corsa. Al 29′ pericolosa l’Algeria: Akinfeev vola sul colpo di testa di Slimani togliendo la palla dall’incrocio.

    Gol AlgeriaAl 47′ M’Bohli: intervento provvidenziale sulla conclusione da due passi di Samedov. Al 59′ arriva il pari dell’Algeria: gol di Slimani: Akinfeev esce a vuoto e Slimani lo punisce con il colpo di testa preciso. Al 61′ rasioata di Denisov ma blocca in due tempi M’Bohli. Al 69′ M’bohli blocca il diagonale secco di Kerzhakov. Al 73′ parata di Akinfeev che blocca con affanno il destro di Feghouli.

    Algeria (4-3-3): Mbolhi, Belkalem, Halliche, Mesbah, Feghouli, Brahimi (70′ Yebda), Medjani, Slimani (90′ Soudani), Bentaleb, Djabou, Mandi. All.: Vahid Halilhodžić.

    Russia (4-2-3-1): Akinfeev, Kozlov, Ignashevich, Glushakov ( 46′ Denisov), Kokorin, Kerzhakov (80′ Kanunnikov), Berezutskiy, Shatov (68′ Dzagoev), Samedov, Fayzulin, Kombarov. All.: Fabio Capello.

    Arbitro: Cuneyt Cakir (Turchia).

    Ammoniti: 39′ Mesbah; 54′ Kombarov; 55′ Kozlov; 86′ Ghilas;

    All’Arena Corinthias di San Paolo il Belgio sconfigge per 1-0 la Corea del sud conquistando la qualificazione agli ottavi di finale da prima del girone H. Pur in 10 uomini per 45 minuti la squadra di Wilmots piega anche gli asiatici grazie alla rete del difensore Vertonghen nella ripresa. Ora agli ottavi di finale, ad attendere il Belgio ci saranno gli Stati Uniti. Buono l’ingresso del talentuoso Origi, ottima prova del portiere Courtois.

    download (3)Al 10′ prova Kim, difensore centrale, con il sinistro da fuori ma la palla va alta. Al 18′ prova Vertonghen con una punizione velenosa ma la palla è alta.  Al 25′ errore di Mertens: rimpallo in area e lui, a due metri, dalla porta spara altissimo. Al 30′ grande parata di Courtous sul tiro di Ki. Al 31′ Defour salva sulla linea dopo una mischia: altra occasione della Corea.

    Al 51′ conclusione di Ki ma la palla è alta. Al 59′ prova con il destro da fuori Mertens, para S G Kim. Al 60′ Son colpisce la traversa. Al 70′ colpo di testa di Origi ma la palla è alta. Al 78′ vantaggio del Belgio con Vertonghen: tiro di Origi, respinge il portiere coreano e Vertonghen arriva perfetto sul tap-in. Al 92′ due grandi parate di Courtois.

    Corea del Sud (4-2-3-1): Kim Seung-gyu; Lee Yong, Yun Suk-young, Hong Jeong-ho, Kim Young-gwon; Ki Sung-yueng, Han Kook-young ( 46′ K H Lee); Lee Chung-yong, Koo Ja-cheol, Son Heung-min (73′ D W Ji); Kim Shin-wook (66′ B K Kim)

    Belgio (4-3-2-1): Courtois; Vanden Borre, van Buyten, Lombaerts, Vertonghen; Defour, Fellaini, Dembélé; Mertens (60′ Chadli), Januzaj (60′ Origi); Mirallas (88′ Hazard)

    Arbitro: Benjamin Williams (Australia).

    Ammoniti: 35′ Hong; 49′ Dembele

    Espulsi: 44′ Defour