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  • Calciomercato Serie B: tutti gli affari conclusi

    Atalanta e Portogruaro approfittano della necessità del Napoli di sfoltire la rosa e si assicurano, rispettivamente, Dalla Bona e Inacio Pià. Per il centrocampista si tratta di un ritorno in maglia neroazzurra. Intanto, diventano ufficiali le cessioni, da parte della Reggina, di Brienza e Valdez al Siena e di Hallfredsson al Verona.

    Gli scaligeri prendono anche il difensore argentino Santiago Vergini e, dal Grosseto, l’attaccante Pichlmann.

    La Triestina registra l’acquisto dal Bari del centrocampista Filippo Antonelli, mentre il difensore Gorzegno passa dal Sassuolo all’Empoli. I toscani mettono a segno anche il colpo Foti dalla Samp.

    L’Albinoleffe ingaggia dal Parma il centrocampista Manzoni.

    Attaccanti: bel colpo del Grosseto che rileva dal Padova Soncin; il Livorno acquista Rey Vopato dal Bari; per l’Ascoli c’è Djuric del Parma.

    Nelle Marche arrivano anche il centrocampista Cristiano (dall’Albinoleffe) e il giovane difensore lituano Girdvainis (dal Kauno), mentre col Padova si perfeziona una triplice operazione che vede coinvolti i difensori Faisca (all’Ascoli) e Jonas Portin (al Padova) e il centrocampista francese Lewandowsky (sempre all’Ascoli), di cui si dice un gran bene.

    Il Grosseto cede il portiere Acerbis al Vicenza. Il Frosinone punta sui giovani: l’attaccante Maisto (dal Genoa), il difensore Bianchi (dalla Fiorentina) e il centrocampista Fedeli (dall’Inter).

    Anche Varese e Piacenza pescano dalle giovanili dei neroazzurri: per i biancorossi ecco Marchi e Romanini, per gli emiliani l’attaccante Fabio Hoxha. Al Piacenza anche il centrocampista Mandorlini, figlio del tecnico Andrea. Al Varese (dal Vicenza) il centrocampista Renan Wagner. Molto attivo anche il Cittadella: acquistati l’attaccante Piovaccari e il centrocampista francese Carra; ceduto, invece, in comproprietà al Vicenza, l’attaccante Arma.

    Ultimi colpi per il Torino: in entrata, ecco il portiere Rubinho e i centrocampisti De Feudis (Cesena) e Scaglia (Brescia); in uscita, Colombo va alla Reggina e Gorobsov al Cesena.

  • Borriello alla Roma in prestito. Capolavoro Roma

    Borriello alla Roma in prestito. Capolavoro Roma

    Adesso è ufficiale Daniele Pradè e Rosella Sensi compiono l’ennesimo miracolo per la Roma di Claudio Ranieri. Da sempre alle prese con problemi di bilancio e di liquidità e ancor più adesso con la presenza ingombrante di Unicredit alla proprietà.

    Dopo esser inventata le cessioni minori per racimolare i soldi per Burdisso nel rush finale i giallorossi superano la Juventus prendendo dal Milan Marco Borriello in prestito oneroso (2 milioni di euro) con diritto di riscatto fissato a 13 milioni.

    A completare la giornata da sogno arriva anche il portiere Rubinho dal Palermo completando di fatto l’organico giallorosso adesso più competitivo e vicino al Milan e all’Inter.

  • Rubinho e Borriello: doppio squillo Roma

    Unicredit sembra aver dato l’ok all’acquisto di Marco Borriello a titolo definitivo, adesso occorre accelerare i tempi e convincere l’attaccante a sposare il progetto giallorosso. Al Milan andrebbero 13 milioni di euro che i rossoneri reinvestirebbero subito per acquisire Robinho dal City.

    Il secondo colpo di giornata è Robinho dal Palermo. Il portiere brasiliano andrà a sostituire Doni che partirà alla volta dell’Inghilterra avendo trovato un accordo con il Fulham.

  • Eto’o trascina l’Inter, battuto il Livorno 3-0. Allungo sul Milan

    Eto’o trascina l’Inter, battuto il Livorno 3-0. Allungo sul Milan

    L’Inter torna a vincere in campionato dopo un’astinenza durata un mese ristabilendo la distanza di 4 punti in classifica sul Milan battendo facilmente a San Siro il Livorno sempre più vicino ad una retrocessione inevitabile. Grande protagonista del match Eto’o autore di una doppietta che archivia la pratica toscana già nel primo tempo e tris di Maicon al 61′.

    I nerazzurri però impiegano oltra mezz’ora per rendersi pericolosi al cospetto di un Livorno ben organizzato: Quaresma, gettato nell’undici titolare a sorpresa da Mourinho, impegna Rubinho poi si scatena Eto’o che nell’arco di 5 minuti, dal 36′ al 41′, realizza le due reti che tagliano le gambe agli uomini di Cosmi. Primo sigillo con una bella conclusione dal limite dell’area, seconda rete magnifica in rovesciata su un cross dalla destra di Pandev. Tra il primo e il secondo gol Rubinho si oppone da vero campione su un tiro dell’attaccante camerunense che sfiora così la sua tripletta personale.

    Nella ripresa, con un Livorno ormai rassegnato all’ennesima sconfitta, arriva il gol di Maicon al 61′ che cala il sipario sulla partita: assist di Thiago Motta per il terzino brasiliano che fulmina Rubinho in uscita.
    Nel tempo rimanente l’Inter controlla e i due tecnici danno spazio ai vari cambi in una partita che non ha più nulla da dire.
    In classifica i nerazzurri salgono a quota 63, Milan e Roma a -4 ma sabato pomeriggio gli uomini di Mourinho andranno all’Olimpico impegnati nel big match contro i giallorossi che potrebbe riaprire ma anche chiudere il discorso scudetto.

    Il tabellino
    INTER – LIVORNO 3-0
    36′ Eto’o, 41′ Eto’o, 61′ Maicon
    INTER (4-3-3): Julio Cesar; Maicon, Cordoba, Materazzi, Chivu (76′ Samuel); Zanetti, Cambiasso (63′ Mariga), Thiago Motta (69′ Muntari sv); Quaresma, Eto’o, Pandev.
    A disposizione: Toldo, Lucio, Milito, Arnautovic.
    Allenatore: Mourinho
    LIVORNO (3-5-1-1): Rubinho; Perticone, Rivas, Knezevic (64′ Diniz); Raimondi, Filippini (46′ Vitale), Pulzetti, Prutsch, Pieri; Di Gennaro (51′ Tavano); Danilevicius.
    A disposizione: Bardi, Bellucci, Lignani, Lucarelli.
    Allenatore: Cosmi
    Arbitro: Brighi
    Ammoniti: Mariga (I), Perticone (L), Vitale (L)

  • Liscio & Sbalascio: Diego-Grosso fuori dal tunnel. Napoli, cosa ti succede?

    Liscio & Sbalascio: Diego-Grosso fuori dal tunnel. Napoli, cosa ti succede?

    Conclusa la 27esima giornata di Serie a vediamo chi sono stati i migliori e i peggiori di questo turno.
    Tra i migliori il duo juventino Diego-Grosso, che finora aveva ricevuto solo grandi critiche. Ma a Firenze, in una partita fondamentale per il prosieguo di stagione dei bianconeri, i 2 oggetti misteriosi sono decisivi e permettono alla Vecchia Signora di continuare l’inseguimento al quarto posto del Palermo che vorrebbe dire preliminari di Champions League del prossimo anno. Nota di merito anche per Antonio Candreva che messo a giocare nel ruolo più congeniale sforna una partita di altissima qualità e sostanza, risultando il migliore della Juventus. Forse il suo acquisto è stato azzeccato se sarà in grado di essere messo in condizione ideale per esprimere il suo talento.
    Poco più giù c’è il Bologna di Franco Colomba che nel girone di ritorno è la squadra che ha fatto più punti di tutti (meglio anche della capolista Inter). Grande merito ad un allenatore che forse era stato silurato dal giro del grande calcio con troppa fretta e approssimazione.
    Non possiamo esimerci dall’inserire tra i migliori il Palermo. L’impegno con il Livorno non rappresentava certo un ostacolo insormontabile ma erano proprio queste partite che fino a poco tempo fa portavano punti persi ai rosanero che si dimostravano “grandi” con le grandi del campionato e “piccoli” contro le squadre che navigavano nelle zone basse della classifica. Delio Rossi continua nel suo ottimo lavoro di sviluppo di una rosa che qualitativamente non ha molto da invidiare a nessuna’altra squadra.
    Citazione per Rubinho che ha parato di tutto nell’incontro e che è capitolato solo al cospetto di un grandissimo gol di Miccoli sul quale poco poteva fare. Forse memore delle sole 6 partite giocate con i siciliani e del benservito ottenuto da Zamparini che lo ha spedito a Livorno sfodera una grande prestazione, peccato che la sua vendetta si sia consumata solo a metà non riuscendo poi alla fine a bloccare completamente i rosanero.
    Meritano di essere inseriti tra i migliori (per via dei 2 bellissimi gol ) anche Andrea Lazzari e Stefano Guberti: 2 realizzazioni molto simili e che hanno illuminato una giornata che prevedeva fuochi d’artificio (per via dei numerosi scontri diretti in programma) e che invece è stata avara di emozioni e di gesti tecnici da ricordare.

    Passiamo ai peggiori, dove trova sicuramente posto il Napoli di Walter Mazzarri, che non riesce più a vincere e che al momento (dopo aver occupato qualche giornata fa il quarto posto Champions) è fuori anche dalla zona Europoa League. Serve ricompattare l’ambiente al più presto per non buttare alle ortiche una stagione che sembrava poter essere trionfale.
    Un gradino più sotto troviamo l’Inter. Il motivo è molto semplice: non aver approfittato del pareggio tra Roma e Milan nello scontro diretto di sabato scendendo in campo a San Siro contro il Genoa nel modo più sbagliato possibile. I nerazzurri si sono svegliati tardi ed hanno provato a vincere la partita solo negli ultimi minuti ma ormai il Genoa aveva preso le misure. Un attacco che si era dimostrato atomico ieri sera era davvero irriconoscibile. 2 punti persi e la prospettiva e la sensazione che Milan e Roma possano ancora cullare importanti sogni di gloria.
    Infine citiamo il nervosismo di Cristiano Doni, che non dà certo un bell’esempio ai più piccoli coi suoi atteggiamenti e i suoi gesti. Da un capitano ci si aspetterebbe un comportamento un pò più irreprensibile e consono, ma evidentemente la bandiera atalantina ieri non era in giornata.
    Nota negativa per l’arbitro Pierpaoli: potrebbe spiegare all’Italia intera l’espulsione di Canini? Ancora non se ne capisce il motivo e non si riesce a dare una spiegazione al suo provvedimento.

  • Palermo – Livorno 1-0, le pagelle. Super Miccoli, riscatto Rubinho

    Miccoli 7 E’ in momento strepitoso, il quarto gol consecutivo è l’ennesimo messaggio a Lippi per l’attacco sterile della Nazionale.

    Rubinho 7,5 Sedotto in estate e abbandonato il inverno il portiere brasiliano fa capire di che pasta è fatto. E’ una saracinesca.

    Pastore 6,5 Il ragazzo è di un altro pianeta tecnicamente e sotto il martellamento di Delio Rossi sta trovando continuità di giocate e prestazioni.

    Mozart: 6,5 Qualità e geometria a servizio della squadra, ma spesso è lasciato solo

    IL TABELLINO
    Palermo-Livorno 1-0
    36′ st Miccoli (P)
    Palermo (4-3-1-2): Sirigu 6,5; Bovo 6, Kjaer 6,5, Goian 5,5, Balzaretti 6,5; Liverani 6,5, Simplicio 5 (23′ st Bertolo 6), Nocerino 6,5; Pastore 6,5; Miccoli 7 (41′ st Budan sv), Cavani 5,5 (35′ st Hernandez sv). A disposizione: Benussi, Celustka, Blasi, Tedesco. All. Rossi
    Livorno (3-5-2): Rubinho 7,5; Perticone 5, Knezevic 6,5, Esposito 5 (1′ st Bergvold 5,5); Raimondi 5,5, Pulzetti 6 (19′ st Marchini 5,5), Mozart 6,5, Filippini 6, Pieri 5,5; Di Gennaro 6,5(26′ st Danilevicius 6), Lucarelli 5. A disposizione: Bardi, Galante, Vitale, Tavano. All. Cosmi
    Arbitro: Russo
    Ammoniti: Goian, Bovo (P), Raimondi (L)
    Espulsi: –

  • Le pagelle di Fiorentina – Livorno 2-1. Vargas è incontenibile

    Vargas: 7 Era in dubbio, ma fortunatamente per i viola gioca. E’ il migliore in campo, segna ed è una spina costante a sinistra.

    Gilardino: 6,5 Gli manca il gol e si vede. A volte cerca di strafare ma poi trova il centro da tre punti. Rinato.

    Frey: 5 Il portierone francese si prende una giornata di pausa, tante responsabilità sul gol del Livorno

    Rubinho: 7 Compie autentici miracoli per tentar di regalare almeno un punto alla squadra che ha creduto in lui

    IL TABELLINO
    FIORENTINA – LIVORNO 2-1 36′ Rivas (L), 17′ st Vargas (F), 33′ st Gilardino (F)
    Fiorentina (4-2-3-1): 
    Frey 5; Comotto 5,5, Felipe 5,5, Natali 6, Pasqual 5 (1′ st Ljajic 6,5); Bolatti 5 (9′ st Zanetti 6), Donadel 5,5; Marchionni 6 (32′ st Keirrison sv), Jovetic 6,5, Vargas 7; Gilardino 6,5. A disposizione: Avramov, Gobbi, De Silvestri, Carraro. All.: Prandelli
    Livorno (3-5-2):  Rubinho 7; Perticone 6, Rivas 5, Knezevic 6; Marchini 6, Mozart 6 (30′ st Di Gennaro 6), Moro 5,5 (20′ st Diniz 6), Filippini 5,5, Pulzetti 5,5; Tavano 5 (5′ st Pieri), Lucarelli 5. A disposizione: De Lucia, Danilevicius, Bellucci, Raimondi. All.: Cosmi
    Arbitro: Celi di Campobasso
    Ammoniti: Donadel, Felipe (F), Filippini, Marchini, Mozart, Moro, Pulzetti, Knezevic (L)
    Espulsi: 22′ st Rivas (L) per proteste