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  • Mascherano all’Inter, ci siamo. Anche Hodgson conferma

    Mascherano è sempre più vicino ad indossare la maglia dell’Inter. La conferma arriva direttamente dal nuovo allenatore del Liverpool Roy Hodgson che ammette la volontà del giocatore di vestire il nerazzurro nella prossima stagione.
    Incassati gli assegni per Balotelli e Maicon, destinati a trasferirsi al Manchester City e al Real Madrid, Moratti nella prossima settimana farà recapitere l’offerta ufficiale sulla scrivania dei dirigenti inglesi, molto inferiore ai 30 milioni richiesti dal Liverpool per cedere il centrocampista.

    Mascherano all’Inter ritroverebbe il suo maestro Benitez che lo ha voluto fortemente prima al Liverpool e ora anche a Milano. Difficilmente il club di Anfield Road farà sconti, soprattutto ora che la società nerazzurra incasserà circa 70 milioni dalle cessioni dell’attaccante e del terzino brasiliano. Ma la volontà di tutte e tre le parti ci sono: il Liverpool infatti deve fare cassa per coprire una parte del debito che, secondo le stime, ammonta a oltre 400 milioni di euro.

  • Gerrard resta a Liverpool

    E’ un uomo felice Roy Hodgson, neo tecnico del Liverpool. Un uomo felice perchè il capitano dei Reds ed uomo immagine del club di Anfield Road, Steven Gerrard, ha dichiarato che resterà nel club che lo ha visto protagonista per tutta la sua carriera calcistica. Queste infatti le parole di Gerrard, oggi, alla stampa britannica, in cui oltre a parlare di Hodgson, ha espresso la sua soddisfazione per l’acquisizione di Joe Cole dal Chelsea:

    • Ho incontrato Hodgson e sono rimasto molto impressionato dai suoi piani per il futuro della squadra. Avevo soltanto detto di avere bisogno di un periodo per concentrarmi sul Mondiale, e poi di un po’ di vacanza per stare con la mia famiglia… non ho detto che ero in partenza. Cole è un grandissimo giocatore, in tanti anni ha mostrato la sua qualità, anche contro di noi. E giocare al suo fianco con la maglia del Liverpool sarà fantastico

    Insomma, il capitano è tornato carico dopo il Mondiale e le vacanze, e promette, per quanto possibile in un club che sta cercando di ricostruire qualcosa di importante dopo la pesante crisi economica che ha attraversato e che ancora sta attraversando, di cercare di fare il meglio possibile per la squadra e per i tifosi.

    Anche Roy Hodgson ha voluto esprimere la sua soddisfazione dopo l’annuncio di Gerrard:

    • Sono contento, quando sono arrivato qui ero impaziente di lavorare con Gerrard, e sembra che ora tutto ciò stia per accadere“.
  • Liverpool, preso Joe Cole. Kuyt verso l’Inter

    Niente Italia per Joe Cole. Il centrocampista della nazionale inglese, che non ha rinnovato il contratto con il Chelsea, ha preferito rimanere in Inghilterra firmando un quadriennale con il Liverpool del neo tecnico Hodgson snobbando così l’interesse dei club italiani, Milan in primis, che avrebbero potuto prenderlo a parametro zero.

    Il centrocampista 29enne, impiegato negli ultimi anni da esterno offensivo di centrocampo, potrebbe così liberare Dirk Kuyt in direzione Milano sponda nerazzurra. Non è mistero infatti che il nuovo allenatore dell’Inter Benitez voglia riaverlo alle sue dipendenze per sostituire il partente Balotelli.

  • Mascherano snobba Hodgson, l’Inter spera

    Il Liverpool blinda Fernando Torres e Steven Gerrard. A confermare la voglia di trattenere ad ogni costo le due stelle è il neo allenatore Roy Hodgson conscio della forza e del carisma dei due giocatori.

    L’ex allenatore dell’Inter svela un particolare di mercato che renderà felici proprio i nerazzurri. Mascherano è irreperibile, i tentativi del tecnico e della scoietà di rintracciare l’argentino al momento sono falliti e prende sempre più corpo l’ipotesi di cessione.

    Mascherano è considerato il rinforzo ideale per il centrocampo nerazzurro e oltre ad esser un pallino di Benitez è da tempo nelle mira del presidente Moratti. Il muro alzato dal centrocampista e la sua volontà di raggiungere la nutrita colonia nerazzurra potrebbero riaprire una trattativa a condizioni più favorevoli al club di via Durini.

  • Hodgson è il nuovo allenatore del Liverpool

    Sarà Roy Hodgson il successore di Rafa Benitez sulla panchina del Liverpool. Il tecnico inglese è stato ingaggiato ufficialmente per i prossimi 3 anni come riporta il sito ufficiale dei Reds e lascia il Fulham dopo 3 stagioni e dopo aver accarezzato il sogno di vincere l’Europa League, persa in finale contro l’Atletico Madrid ai supplementari.
    Queste le prime parole di Hodgson:

    • Questo è il più bel lavoro come allenatore e sono onorato di prendere il ruolo di tecnico di uno dei più grandi club dellla storia del calcio. Non vedo l’ora di incontrare i giocatori e i tifosi, e di iniziare a lavorare con la squadra“.

    L’ex tecnico dell’Inter era stato accostato anche alla nazionale inglese come successore di Capello dopo il flop al recente Mondiale sudafricano ma la conferma di don Fabio per i restanti due anni di contratto hanno spianato la strada per il suo trasferimento al Liverpool.
    Sul fronte mercato Hodgson dovrà decidere il futuro di Gerrard, Torres e Mascherano. Resteranno nel Merseyside oppure faranno le valigie verso altri lidi?

  • Forlan piega il Fulham ai supplementari. Europa League all’Atletico Madrid

    Forlan piega il Fulham ai supplementari. Europa League all’Atletico Madrid

    Un super Forlan autore della doppietta vincente permette all’Atletico Madrid di battere il Fulham e di alzare al cielo la prima Europa League della sua storia. Il gol decisivo dell’uruguagio che piega la resistenza degli inglesi arriva a 4′ dal termine del secondo tempo supplementare con un guizzo da vero bomber. I tempi regolamentari si erano chiusi sull’1-1. I Colchoneros vincono così la prima Europa League (ex Coppa Uefa) della storia tornando a vincere un trofeo a livello internazionale dopo l’ultimo successo in Coppa delle Coppe datato 1962.

    Alla Nordbank di Amburgo, teatro della finale 2010, si vede sin da subito un Atletico meglio organizzato e molto mobile soprattutto nelle punte Aguero e Forlan che svariano sul tutto il fronte offensivo: i due gioielli di Quique Sanchez Flores sfiorano il gol dopo una bella azione combinata con Forlan che, per sua sfortuna, colpisce il palo. Poco dopo il vantaggio: azione che si sviluppa senpre sull’asse Aguero – Forlan con l’attaccante uruguagio che si riscatta facendo centro con il piatto destro da posizione ravvicinata. Il gol però spegne la luce nelle teste dei madrileni che subiscono l’iniziativa della squadra di Hodgson che pareggiano alla prima vera occasione: passano infatti 5 minuti dal gol di Forlan che Davies con un bel destro al volo da dentro l’area beffa sul primo palo il portiere. Il primo tempo termina sul punteggio di 1-1.

    Nella ripresa si vede un ottimo Fulham che crea diversi pericoli alla porta difesa da De Gea ma senza successo; l’Atletico accusa la stanchezza e complice anche un terreno di gioco reso pesante dalla pioggia tirano i remi in barca. Dempsey, entrato al posto di Zamora, è una brutta gatta da pelare per la retroguardia biancorossoblu. Non succede gran che e si va ai tempi supplementari.

    I ritmi calano vertiginosamente e anche i muscoli delle gambe degli uomini di Hodgson accusano la stanchezza: l’Atletico ne approfitta e da l’idea di non volersi accontentare dei calci di rigore. Nel primo tempo supplementare grossa occasione per Aguero che non riesce a mettere la zampata giusta su un’azione travolgente di Forlan sulla sinistra, zampata vincente che trova poi nei secondi 15 minuti lo stesso Forlan che a due passi da Schwarzer e servito splendidamente per l’ennesima volta da Aguero trova il gol grazie anche ad una deviazione Hangeland che decide la finale. Tanta amarezza per Hodgson per la seconda finale persa dopo quella sulla panchina dell’Inter, festa grande per l’altra metà di Madrid che può vantare la conquista di un trofeo (e ha la possibilità di raddoppiare nella finale di Coppa del Re contro il Siviglia) da sfoggiare nei confronti dei cugini del Real che per questa stagione possono rimanere a bocca asciutta. Per una volta è la Madrid biancorossoblu a poter gioire.

    Il tabellino
    ATLETICO MADRID – FULHAM 2-1
    32′ Forlan (A), 37′ Davies (F), 116′ Forlan (A)
    ATLETICO MADRID (4-4-2): De Gea; Ujfalusi, Perea, Dominguez, Antonio Lopez; Reyes (88′ Salvio), Assunçao, Raul Garcia, Simao (78′ Jurado); Forlan, Aguero.
    A disposizione: Robles, Valera, Camacho, Juanito, Cabrera.
    Allenatore: Sanchez Flores.
    FULHAM (4-4-2): Schwarzer; Baird, Hughes, Hangeland, Konchesky; Duff (84′ Nevland), Etuhu, Murphy, Davies; Gera, Zamora (55′ Dempsey).
    A disposizione: Zuberbuhler, Pantsil, Riise, Greening, Dikgacoi.
    Allenatore: Hodgson.
    Arbitro: Rizzoli
    Ammoniti: Salvio, Forlan (A), Hangeland (F)

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  • Europa League: Atletico Madrid e la sorpresa Fulham vogliono la Coppa

    L’Atletico Madrid di Diego Forlan e Sergio Aguero e la vera rivelazione del torneo, il Fulham di Roy Hodgson (ex allenatore dell’Inter), vanno a caccia del prestigioso trofeo.

    Tra gli spagnoli formazione confermata con i 2 gioielli Forlan e Aguero di punta pronti a sfruttare ogni minimo errore della retroguardia inglese.
    L’Atletico di Quique Sanchez Flores che ha eliminato proprio una formazione inglese nel turno precedente, ha vinto solo 2 partite in tutto il suo cammino di Europa League, ma è bastato lo stesso per arrivare in Finale. L’attaccante argentino Aguero, pupillo del Commissario Tecnico Diego Armando Maradona, promette battaglia, pronto ad alzare il primo vero prestigioso trofeo in Europa.

    Il Fulham invece cerca di continuare il sogno dopo aver eliminato i campioni in carica dello Shaktar Donetsk, dopo aver fatto fuori la Juventus praticamente distrutta nella gara di ritorno a Craven Cottage, e dopo aver estromesso dalla Finalissima da giocare nel proprio stadio, l’AOL Arena, l’Amburgo. Proprio per questo motivo probabilmente i bianconeri di Londra avranno il tifo sfavorevole dei tifosi locali, ancora con il dente avvelenato per la clamorosa eliminazione della loro squadra. Hodgson punta sul portiere australiano Schwarzer, sul difensore norvegese Hangeland e sul centrocampista irlandese Damien Duff. In attacco spazio all’inventiva dell’ungherese Gera e alla potenza fisica del bomber Zamora.
    Arbitra l’italiano Nicola Rizzoli.

    Probabili formazioni:

    ATLETICO MADRID: (4-4-2): De Gea; Ujfalusi, Perea, Dominguez, Antonio Lopez; Reyes, Assunçao, Raul Garcia, Simao; Forlan, Aguero. A disposizione: Joel Robles, Camacho, Juanito,Valera, Fernando Lopez, Jurado, Salvio. All.: Quique Sanchez Flores
    FULHAM (4-4-2): Schwarzer; Konchesky, Hangeland, Pantsil, Hughes; Etuhu, Duff, Murphy, Gera; Zamora, Davies. A disposizione: Zuberbuhler, Smalling, Riise, Greening, Dempsey, Dikgacol, Nevland. All: Roy Hodgson
    Arbitro: Nicola Rizzoli

  • Europa League: solo 0-0 tra Amburgo e Fulham

    Ottimo risultato per il Fulham di Hodgson che alla Nordbank Arena di Amburgo, teatro della finale di questa edizione di Europa League, strappa un pareggio importante ai padroni di casa in vista della gara di ritorno tra sette giorni a Londra.

    Gara tutto sommato avara di emozioni con un primo tempo abbastanza soporifero e una ripresa che ha regalato qualcosa in più soprattutto ai tedeschi con l’entrata in campo di Petric che ha dato nuova linfa alla sua squadra. Il Fulham bada solo a contenere conscio che gli avversari faticheranno al Craven Cottage. L’Amburgo va vicino al gol solo con tiri dalla distanza prima di Pitroipa e poi di Trochowski e di Petric.

    Il tabellino
    AMBURGO – FULHAM 0-0
    AMBURGO (4-4-2): Rost; Demel (82′ Rincon), Boateng, Mathijsen, Aogo; Trochowski, Jarolim, Ze Roberto, Pitroipa; Guerrero (72′ Petric), Van Nistelrooy.
    A disposizione: Hesl, Rincon, Torun, Berg, Tesche, Rozehnal, Petric.
    Allenatore: Labbadia.
    FULHAM (4-2-3-1): Schwarzer; Baird, Hughes, Hangeland, Konchesky, Etuhu, Murphy; Duff, Gera, Davies; Zamora (52′ Dempsey).
    A disposizione: Zuberbuhler, Greening, Nevland, Kelly, Dempsey, Dikgacoi, Smalling.
    Allenatore: Hodgson.
    Ammoniti: Mathijsen (A), Trochowski (A), Gera (F), Baird (F)

  • Europa League, ottavi: Fulham – Juventus, probabili formazioni. Allarme portiere per Zaccheroni

    La Juventus è volata a Londra dove stasera alle 19 incontrerà nella gara di ritorno degli ottavi di Europa League il Fulham di Hodgson. Ai bianconeri basterebbe difendere il 3-1 dell’andata per ottenere il pass per i quarti di finale, compito tutt’altro che facile vista l’emergenza portiere: con Buffon e Manninger out e la scarsa forma fisica di Chimenti, evidenziata anche durante l’ultimo turno di campionato contro il Siena, Zaccheroni dovrebbe affidarsi al giovane Pinsoglio per la difesa dei pali, il giovane portiere che ha ben figurato nell’ultimo Torneo di Viareggio.
    In difesa spazio all’inedita coppia centrale Zebina – Cannavaro, vista la squalifica di Legrottaglie e lo stop di Chiellini, mentre a centrocampo Camoranesi dovrebbe partire dal primo minuto al fianco di Felipe Melo e Sissoko. In attacco Iaquinta dovrebbe essere preferito a Trezeguet con Del Piero e Diego a costruire le manovre offensive.
    Nel Fulham non ci sono varianti rispetto alla gara di andata con Duff esterno di destra e Gera e Zamora coppia d’attacco.

    Zaccheroni non vuole perdere l’obiettivo Europa League ma predica prudenza: “Il nostro approccio deve essere quello che si riserva in queste occasioni con gare di andata e ritorno. Serve concentrazione massima, perché è una gara da dentro o fuori. Abbiamo rispetto del Fulham per quanto fatto fino a oggi. Ci ha creato difficoltà nella gara di andata e ha ottimi numeri in campionato. Ha un’ottima difesa, tiene il campo e ha un allenatore esperto. Noi abbiamo avuto delle traversie e non siamo ancora come vorremmo essere, quindi dovremo mantenere alta l’attenzione“.

    Probabili formazioni FULHAM – JUVENTUS (ore 19:00)

    FULHAM (4-4-1-1): Schwarzer; Baird, Hangeland, Hughes, Konchesky; Duff, Smalling, Etuhu, Davies; Gera; Zamora.
    A disposizione: Zuberbuhler, Riise, Kelly, Demsey, Teymourian, Nevland, Marsh-Brown.
    Allenatore: Hogdson.
    JUVENTUS (4-3-1-2): Pinsoglio; Grygera, Zebina, Cannavaro, Grosso; Camoranesi, Felipe Melo, Sissoko; Diego; Del Piero, Iaquinta.
    A disposizione: Chimenti, De Ceglie, Poulsen, Marchisio, Salihamidzic, Candreva, Trezeguet.
    Allenatore: Zaccheroni.

  • Europa League, ottavi: Juve, facile 3-1 al Fulham

    Europa League, ottavi: Juve, facile 3-1 al Fulham

    Non è servita una grande prestazione alla Juventus per sbarazzarsi di un Fulham spento e svogliato. I bianconeri battono la squadra guidata da Hodgson 3-1 e possono preparare la gara di ritorno tra sette giorni a Londra con un pò di tranquillità in più: gli inglesi infatti dovrebbero vincere con almeno due 2 gol di scarto. La Juve è così ad un passo dalla qualificazione ai quarti di finale di Europa League.

    La squadra di Zaccheroni chiude la pratica Fulham già nel primo tempo: al 9′ è Legrottaglie a siglare il gol del vantaggio con un imperioso stacco di testa, al 25′ Zebina si traveste dal miglior Diego e dopo un dribbling ubriacante a due difensore inglesi scaglia un missile, imparabile per Schwarzer, che termina la sua corsa in rete.
    Proprio quando il pallino del gioco è saldamente in mano alla Juventus arriva il gol che accorcia le distanze di Etuhu, fortunato a trovare la deviazione di Legrottaglie che spiazza Manninger rimettendo in gioco il discorso qualificazione.
    Zaccheroni però vuole il terzo gol prima del riposo: il portiere ospite si esalta su una conclusione dal limite dell’area di Grosso, sul successivo calcio d’angolo Trezeguet prende prima il palo e sulla seconda conclusione trova la leggera deviazione di Salihamidzic, ben appostato sotto porta, che fissa il punteggio sul 3-1.

    Nella ripresa i bianconeri controllano bene la gara, spazio alla girandola dei cambi con l’ingresso in campo di Camoranesi, Iaquinta e Sissoko. Nel finale di gara, con il Fulham che lascia ampi spazi per le ripartenze juventine, è Diego ad andare vicino alla quarta rete con un tiro da fuori area; Schwarzer però, al di la delle 3 reti subite, fa il suo dovere opponendosi al tiro del brasiliano.

    Finisce tra gli applausi del pubblico dell’Olimpico, tra sette giorni il ritorno al Craven Cottage di Londra con la consapevolezza di aver ritrovato la giusta mentalità vincente di un tempo; arriverà anche il gioco.

    Il tabellino
    JUVENTUS – FULHAM 3-1
    9′ Legrottaglie (J), 25′ Zebina (J), 36′ Etuhu (F), 48′ pt Trezeguet (J)
    JUVENTUS (4-3-2-1): Manninger; Zebina, Legrottaglie, Cannavaro, Grosso; Salihamidzic (46′ Camoranesi), Poulsen (76′ Sissoko), Marchisio; Candreva, Diego; Trezeguet (62′ Iaquinta).
    A disp.: Pinsoglio, Del Piero, De Ceglie, Grygera.
    Allenatore: Zaccheroni.
    FULHAM (4-4-1-1): Schwarzer; Baird, Hangeland, Hughes, Konchesky; Duff, Davies (61′ Dempsey), Etuhu, Greening; Gera; Zamora.
    A disposizione: Zuberbuhler, Kelly, Riise, Smalling, Nevland, Marsh-Brown.
    Allenatore: Hodgson.
    Arbitro: Meyer
    Ammoniti: Legrottaglie (J)