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  • Roma: il realismo di Ranieri mette in dubbio i programmi societari

    Roma: il realismo di Ranieri mette in dubbio i programmi societari

    Claudio RanieriQuando Claudio Ranieri prese in mano la Roma lasciata forse per troppo amore da Luciano Spalletti sembrava che avesse la ricetta per risollevare i giallorossi sostituendo la spettacolarità del modulo spallettiano con una più concreta e pragmatica organizzazione di gioco mirata più al raggiungimento del risultato che convincere sul piano della manovra.

    Nelle prime partite, sopratutto grazie al solito Totti, questa impronta sembrava esserci ma l’ennesimo infortunio del capitano condito da tanti altre defezioni importanti hanno rigettato la Roma nel baratro dell’insicurezza pregiudicando risultati e mettendo cosi in dubbio il proseguo della stagione. Le parole dell’ex tecnico juventino dette alla vigilia dell’importante impegno sul campo ostico dell’Udinese – “Sapevo che non sarebbero state tutte rose e fiori – ha aggiunto Ranieri -. Mi aspetto delle difficoltà con la rosa al completo, figurarsi quando non lo è: non sono Silvan, sarei venuto più volentieri negli anni dei grandi acquisti, ora lottiamo e andiamo avanti. So però che alla fine con il lavoro si riesce a migliorare, sono fiducioso, anche se non sempre si può ottenere il massimo” – danno un segnale se non di resa quantomeno di presa di coscienza dei limiti di questa Roma. Limiti che forse avevano portato Spalletti alle dimissioni e che cozzano con i programmi della società delineati dalla presidente Rossella Sensi.

    E’ proprio questa disparità di vedute che potrebbe pregiudicare la stagione della Roma, è chiaro che a pieno organico i giallorossi sono inferiori forse solo all’Inter e alla Juventus, ma la precarietà degli elementi cardine quali Totti, Juan, Tonetto, Vucinic e Pizzarro fa precipitare la competitività della squadra terribilmente verso il basso. E’ questo il primo punto da risolvere per i programmi futuri e forse Giampaolo Montali è stato assunto anche per questo compito, perchè una squadra che non riesce ormai da anni a fare il calciomercato e poi decide di proporre un quinquennale a Francesco Totti, bandiera e capitano per carità ma pur sempre logoro da tanti infortuni e dall’ingaggio pesante.

    Per la trasferta in Friuli Ranieri recupera Juan e Motta ma dovrà fare a meno di Doni e Riise oltre a Pizzarro e Totti, questa la probabile formazione:

    Roma (4-4-2): Lobont; Burdisso, Juan, Méxes, Cassetti; Taddei, De Rossi, Brighi, Perrotta; Vucinic, Baptista. A disposizione: Artur, Motta, Andreolli, Guberti, Faty, Okaka All.: Ranieri

  • Roma: è ufficiale l’arrivo di Giampaolo Montali

    Roma: è ufficiale l’arrivo di Giampaolo Montali

    MONTALIQuello che doveva, almeno in un primo momento, esser il nuovo dg del Napoli disegnato dal patron Aurelio De Laurentis per sostituire Marino ha trovato una nuova sistemazione.

    Dopo i rumors continui smentiti a più riprese dalla società giallorossa è arrivato l’annuncio ufficiale dell’accordo tra Giampaolo Montali e la Roma. L’ex ct della nazionale italiana di volley e consigliere di amministrazione della Juventus svolgerà l’incarico di Coordinatore e ottimizzatore delle risorse umane dell’Area Sportiva, ed entrerà a far parte del Comitato Tecnico di Direzione della Società, unitamente al Dott. Daniele Pradè, Direttore Sportivo, al Sig. Bruno Conti, Responsabile Tecnico, ed alla Dott.ssa Cristina Mazzoleni, Direttore Pianificazione Controllo ed Affari Societari”.

    L’idea di Rossella Sensi è quella di modernizzare la gestione societaria in modo da esser più appetibile nel marketing e sopratutto che Montali con l’esperienza maturata alle dipendenze della Vecchia Signora traghetti la nuova Roma in acque più tranquille grazie alla costruzione del nuovo stadio.

  • Roma: Totti costretto all’operazione, si prospetta un altra annata no per i giallorossi

    Roma: Totti costretto all’operazione, si prospetta un altra annata no per i giallorossi

    Francesco TottiPeriodo delicatissimo per la Roma di Rossella Sensi, la squadra dopo aver trovato un pò di brillantezza nella successione tra Spalletti e Ranieri è un altra volta allo sbando sia come gioco ma sopratutto come risultati. I problemi che avevano portato Spalletti alle dimissioni dopo il deludente avvio di stagione si iniziano a ripetere anche con un inerme Ranieri. A complicare ulteriormente i piani è l’ennesimo infortunio al ginocchio per il capitano Francesco Totti, il valore aggiunto della squadra insieme a De Rossi sarà costretto un altra volta a ricorrere all’intervento chirurgico allungando cosi i tempi di rientro e gettando cosi nello sconforto i tifosi consapevoli che senza il loro capitano la strada per la Roma è ancora più in salita.

  • Roma: presentato il progetto per il “Franco Sensi”. Uno stadio a misura di tifoso

    Giornata importante ieri per la Roma giallorossa, una commossa Rossella Sensi ha presentato alla stampa il progetto per il nuovo stadio. Il “Franco Sensi” “sarà un motivo d’orgoglio per i giallorossi e per tutta la nostra famiglia- commenta la presidente -, era il sogno di mio padre sin da quando ha rilevato il club da Dino Viola, entrambi avevano messo al centro la questione stadio. Oggi per noi questo nuovo impianto è un punto di partenza per un lavoro da portare avanti. Il fatto che lo stadio porterà il nome di mio padre per la mia famiglia significa tanto e credo sia così per tutti quei tifosi che ci hanno sempre fatto sentire il loro affetto per il presidente”

    Sarà una cittadella giallorossa aperta sette giorni su sette e produrrà introiti tre volte superiori rispetto a quelli attuali dello stadio Olimpico. Nascerà in zona Aurelia ed avrà una capienza di 55 mila posti su due anelli consentendo un ottima visuale da ogni parte dello stadio, non avrà barriere architettoniche e si cercherà di non costruire divisioni tra i diversi settori, saranno creati spazi a misura per le famiglie e per il bambini. Entusiasti commenti da parte del sindaco Alemanno e dal presidente della regione Lazio Marrazzo, cosi come dal capitano Totti e dal suo vice De Rossi, si stima che ci vorranno due anni dalla posa della prima pietra.

  • Roma: scoppia la rabbia dei tifosi. Contestata la Sensi i giallorossi scelgono Spalletti

    Roma: scoppia la rabbia dei tifosi. Contestata la Sensi i giallorossi scelgono Spalletti

    ttifosi romaLa Roma giallorossa è nel caos, un  migliaio di tifosi si sono radunati con l’unico intento di manifestare la propria rabbia contro le scelte societarie. Il bersaglio principale è il presidente Rossella Sensi invitata a gran voce e con slogan a lasciare la squadra. I tifosi imputano alla società le dimissioni di Spalletti ma anche e sopratutto la cessione di uno degli “intoccabili” Aquilani, ceduto in estate al Liverpool.

    Dopo anni di comunione di intenti tra i tifosi e la famiglia Sensi nonostante tantissimi problemi societari si è arrivati ad una netta separazione, gli ultrà sono consapevoli che la strategia di vender un pezzo pregiato all’anno non paga e la squadra continuando di questo passo rischierà di esser risucchiata verso in centro della classifica lontano dalle posizioni che contano e che la Roma giallorossa merita.

  • Dimissioni Spalletti: la replica di Rosella Sensi

    Dimissioni Spalletti: la replica di Rosella Sensi

    Rosella SensiNon si è fatto attendere il pensiero di Rosella Sensi sullle dimissioni di Luciano Spalletti da allenatore della Roma: “Posso dire tante cose, rispetto Spalletti e rispetto il nostro rapporto, ci siamo parlati diverse volte e non mi sarei mai aspettata, conoscendo l’uomo, che potesse abbandonare la nave in questo momento però lo rispetto, avrà le sue motivazioni evidentemente, ha fatto le sue scelte, avrà le sue ragioni e noi le rispettiamo“.
    E’ difficile credere che un tecnico e una persona come Spalletti, professionista serio ed intelligente, possa lasciare la sua squadra allo sbando senza una motivazione ben precisa, quella squadra che ha guidato splendidamente per 4 anni conquistando con il bel gioco vari successi.
    Forse bisogna ricordare alla presidentessa della Roma che, prima delle dimissioni del tecnico fiorentino, ha avuto un colloquio nella sua residenza di Villa Pacelli con Claudio Ranieri.
    Spalletti, ripetiamo persona intelligente e professionista qual è, ha deciso di interrompere il rapporto con la Roma rinunciando anche all’ingaggio che gli spettava per il resto del suo contratto in scadenza nel 2011, cosa che il nuovo tecnico giallorosso non ha fatto ai tempi della Juve quando, a stagione ormai compromessa e con la certezza del suo sostituto a fine anno (mancavano 2 giornate alla fine del campionato), tutti chiedevano le sue dimissioni ma lui è rimasto saldo al suo posto con il timore di perdere le sue spettanze (per carità non è reato, ma una persona cosciente si sarebbe dimessa). Forse alla Roma ora vanno di moda questo tipo di personaggi.
    Luciano Spalletti non ha abbandonato la nave, è stato costretto a farlo.

  • Roma Shock: Ranieri è gia nella capitale

    Roma Shock: Ranieri è gia nella capitale

    Le indiscrezioni di ieri sembrano trovar conferma: Luciano Spalletti è pronto a lasciare la Roma, in giornata è previsto il faccia a faccia con il presidente Rossella Sensi che con ogni probabilità segnerà dopo quattro anni il divorzio tra il tecnico fiorentino e i giallorossi. Claudio Ranieri

    Alla base del divorzio c’è un mercato insufficiente a far tornare grande la Roma, la cessione di un altro big come Aquilani ma sopratutto la consapevolezza di non aver più quel magico feeling con la squadra che in tante circostanze è stato il collante contro infortuni e problemi societari.

    Sembra che nella scelta del sostituto ci siano stati i primi contatti con Ranieri, in vantaggio su Mazzarri e Mancini. L’ex tecnico juventino è stato avvistato nella capitale insieme al suo procuratore in attesa di una possibile chiamata. Sul fronte mercato, ufficializzati i prestiti di Lobont e Zamblera la Roma potrebbe tesserare anche lo svincolato Stellone.

  • Roma: la resa di Spalletti, si pensa anche alle dimissioni

    Roma: la resa di Spalletti, si pensa anche alle dimissioni

    spallettiSpalletti non riesce piu a navigare a vista e nel caos che regna intorno ai giallorossi da ormai troppo tempo ha smarrito la retta via. La sua Roma non esiste piu: i giallorossi nelle difficoltà tiravano fuori le unghie colmando il gap d’organico con prestazioni maiuscole, chiunque riusciva a dare il 110% e questa carica espressa attraverso un gioco spumeggiante era senza dubbio opera di Spalletti.

    Quella Roma non esiste piu e le carenze di organico sembrano non esser le uniche soluzioni, la squadra sembra demotivata e passiva e forse si è sbagliato a continuare nel rapporto questa estate dopo quattro anni insieme vissuti tra gioia ma anche tra tante, tantissime difficoltà non si era piu disposti al sacrificio.

    Dopo il Diego show di ieri che lascia la Roma a zero punti e con un passivo di sei gol in sole due partite, c’è stato un summit tra la società e il tecnico e sembra che Spalletti abbia ipotizzato le dimissioni ma la società ha ribadito la fiducia e sembra che Rossella Sensi si sia impegnata a far il possibile per reperire elementi sul mercato per permetter al tecnico di studiare nuove alternative tattiche.

  • Tutti pazzi per Vucinic. Ma alla Roma non conviene cedere Aquilani?

    Tutti pazzi per Vucinic. Ma alla Roma non conviene cedere Aquilani?

    Alberto AquilaniIl passaggio di Adebayor dall’Arsenal al City ha contribuito a scatenare un asta tra le squadre della Premier per il montenegrino della Roma Mirko Vucinic, Ancelotti per il suo Chelsea ha individuato nell’attaccante giallorosso il partner ideale dell’ivoriano Drogba convincendo Abramovic a far un proposta sui 25 milioni di euro, ma la concorrenza è agguerrita, sempre in Premier si sono interessati a Vucinic l’Arsenal di Wenger proprio per sostituire Adebayor e il Totthenam. La Roma come ormai è noto deve vender un suo pezzo pregiato per far cassa e cercare per quanto possibile di completare l’organico con gli introiti di tale cessione, oltre a Vucinic altro pezzo appetibile di mercato sembra esser Alberto Aquilani, bandiera della Roma al pari di Totti e De Rossi. Sul giovane centrocampista sembra esserci il Liverpool di Benitez, pronto a sborsare 18 milioni di euro per far fronte all’ormai sicura partenza di Xabi Alonso in direzione Madrid.
    La famiglia Sensi di comune accordo con Spalletti dovrà scegliere tra loro due il “sacrificabile”, ma analizzando le ultime stagioni se potrebbe trovare il cammino giusto a tale decisione, il montengrino nelle ultime stagioni è esploso risultando determinante in molte partite, caricandosi la squadra sulle spalle al pari di De Rossi nei periodi in cui il capitano è stato costretto a star a riposo per gli infortuni. Aquilani, è uno dei miglior centrocampisti italiani, quando è in condizione riesce ad aumentare sensibilmente il livello qualitativo della squadra, ma purtroppo è spesso alle prese con infortuni che abbattono il suo rendimento, cedere lui significherebbe si privarsi di un “core de Roma” ma non si correrebbe il rischio di vederlo deprezzato nelle prossime stagioni, trattenendo cosi l’ariete Vucinic e facendo affidamento per il centrocampo all’inossidabile De Rossi, Pizarro, l’ottimo Brighi in attesa di recuperare Perrotta e magari aggiungendo un altro elemento acquistabile con i soldi ricavabili dalla vendita. Il mercato in entrata latita anche se sembra che sia stata fatta una proposta al Milan di prestito con diritto di riscatto per Ignazio Abate.

  • Roma: l’ennesimo sacrificio. Vucinic destinato alla partenza

    Roma: l’ennesimo sacrificio. Vucinic destinato alla partenza

    Francesco TottiIn casa Roma è iniziato l’ennesimo ritiro tribolato e senza facce nuove se si esclude la scommessa Guberti prelevato a parametro zero dal Bari. Spalletti lavora sull’entusiasmo e sulla voglia di riscatto dei tanti bravi giocatori che vestono la maglia giallorossa e spera di poter contare in maniera continuativa sul capitano Francesco Totti e non a singhiozzo come nella passata stagione. Per far partire il progetto di completamento dell’organico però sembra come ogni anno che sia necessario il sacrificio di un pezzo pregiato in modo da rallentare l’agonia di un club che ormai da troppo tempo si trascina verso il baratro. Se si riuscirà a respingere l’attacco a suon di milioni da parte del presidente madrileno Perez per Daniele De Rossi sembra che il sacrificato possa esser il montenegrino Mirko Vucinic che vanta tanti estimatori in Premier League disposti a pagare i 20/22 milioni di euro al presidente Sensi che li userebbe per far decollare il mercato. Sul forte attaccante, esploso defitivamente nelle ultime stagioni in giallorosso in un primo momento sembrava esserci il Manchester di Alex Ferguson ma con l’acquisto di Obertan e Valencia si è coperto in  quel ruolo e adesso si è fatto forte l’interesse del Tottenham e del Liverpool di Benitez.
    Gli Spurs stanno cercando di costruire una squadra per diventare finalmente competitivi nella Premier League (cercano anche Muntari dell’Inter) per innagurare al meglio la prossima apertura del nuovo stadio di proprietà e Vucinic sarebbe una buona cartina di tornasole. In casa Roma il mercato è bloccato si vocifera di un possibile arrivo di Iezzo o Robinho in porta e dell’esterno Jonas Gutierrez del Newcastle.