Tag: rosella sensi

  • Calciopoli, nuova intercettazione coinvolge la Roma

    Calciopoli, nuova intercettazione coinvolge la Roma

    Ieri la bomba di Luciano Moggi con l’annuncio a radio Manà Manà di una nuova intercettazione che stravolgerà ulteriomente il processo a Calciopoli in corso a Napoli stabilendo in maniera chiara chi ha organizzato il presunto complotto ai danni della JUventus.

    Quest’oggi è iniziata a circolare in rete una intercettazione datata 10 maggio del 2005, fra un di­rigente della Roma e uno della Federcalcio. La società giallorossa al pari della Fiorentina in quel campionato era alle prese con una delicata posizione in classifica con il concreto rischio retrocessione. Dal contenuto dell’intercettazione si intuisce che anche i giallorossi organizzavano incontri per cercare appoggi e agganci

    Dirigente Roma: Ci vuole una per­sona di spessore…
    Dirigente Figc Ora come ora chi c’hanno in mente loro?”

    DR: Loro adesso non c’hanno in men­te… Come fai se non ti salvi?
    DF: Non c’è dubbio…

    DR: C’è sta poraccia sta’ così, secon­do me ha anche bisogno di qualche se­gnale dall’alto… ….sta’ a pezzi proprio… quindi secondo me se qualcuno gli dà un segnale di star tranquilla, di star se­rena la situazione è sotto controllo que­sta una boccata di ossigeno la pren­de… Secondo me un segnale bisogna pure darglielo…
    DF: Senti fa’ una cosa, quando si fa’ l’incontro con *** a Roma, mettiamo noi si faccia il pranzo, magari si va a pren­dere un caffé da Rosella Sensi…

    DR: Anche, per tranquillizzarla un po’…capito?
    DF Va bene dai te lo prometto, o mar­tedi o mercoledì..”

    Se l’incontro ci fu non è dato saperlo ma a questo punto è rivedibile in ottica diversa una intercettazione di Pradè e Mazzini di undici giorni dopo

    M. “Sono Innocenzo Mazzini, sono il tuo presidente…”
    P. “Mamma mia, ma come è possibile che non rispondo a te, ma scherzi. Con quello che stai facendo per noi. Non lo avevo sentito Innocenzo…Ce l’ho… Avevo il vibra….”

    M. “Dimmi un po’ come tu vai”
    P. “Eh, che ci devi da’… Lo sai che punto molto su di te eh?”

    M. “Oh, che devo fare di più?”
    P. “Niente, devo passare domani e poi c’è un grande futuro. E anzi, se passa­te domani mi piacerebbe tanto incon­trarti e paralrti. Anche la dottoressa Sensi. Incontrarci”

    M. “Comunque troverai un ambienti­no… Meno male che tu sei tutelato molto… Perché c’è un grande arbitro”
    P. “Quanto grande?”

    M. “Grandissimo…”
    P. “Vabbò…”

    M. “Per cui… Mi raccomando a te. De­terminazione, voglia, corsa….tutte co­se dovresti avere però non lo so se tu ce l’hai”
    P. “Non ce l’ho”

    M. “Però tielli insieme dai, forza”
    P. “D’accordo. Grazie Innocenzo”

    M. “Ci sentiamo settimana prossima a salvezza tocchiamoci le palle, va be­ne?”

    A questo punto il mistero sulla sparizione delle intercettazioni si allarga dall’Inter alla Roma continuando ad alimentare la teoria di un doppio peso nella gestione del processo omettendo la posizione di alcuni protagonisti.

  • Da Fenucci a Fiorentino, il nuovo cda della Roma

    Da Fenucci a Fiorentino, il nuovo cda della Roma

    La “nuova” Roma è già nata ed ha preso già forma, con la nuova proprietà Americana, con l’arrivo del nuovo tecnico Luis Enrique, e con il nuovo assetto dirigenziale – operativo, incarnato prettamente dalla figura “factotum” di Walter Sabatini, già attivissimo in queste settimane di mercato e proiettato alla costruzione della nuova squadra per la prossima stagione.

    © Paolo Bruno/Getty Images
    La “vecchia” Roma, invece, ha rassegnato oggi le sue dimissioni ufficiali dal Consiglio d’ Amministrazione, segnando definitivamente il confine con il passato ed il futuro, nella figura dell’ ex presidentessa, la Dottoressa Rosella Sensi, della Dottoressa Silvia Sensi, della madre dell’ ex presidentessa nonchè moglie del compianto Franco Sensi, la signora Maria Nanni Sensi, e della signora Angela Nanni Fioravanti. Un’ ultima apparizione, dunque, della famiglia Sensi in “blocco”, ringraziata dal Consiglio di Amministrazione nell’ “ultimo atto ufficiale”, per il suo operato durato ben diciotto anni, ricchi di traguardi raggiunti e di vittorie importanti, come lo scudetto del 2000 con Fabio Capello in panchina, il terzo della storia giallorossa, ma anche per tutti gli anni in cui hanno reso grande la Roma, sia in campo Nazionale che Internazionale, con una presenza costante ai vertici del Calcio italiano ed Europeo. In sostituzione dei quattro consiglieri dimissionari, poi, in conformità con quanto previsto dallo statuto dell’ A.S. Roma s.p.a., e dalle norme di legge applicabili, sono stati deliberate dal Cda le nomine di quattro nuovi consiglieri: il Dottor Claudio Fenucci, il Dottor Paolo Fiorentino, il Dottor Bernardo Mingrone, e l’ Avvocato Mauro Baldissoni, che entreranno ufficialmente im carica a partire dalla data del 1° Luglio prossimo, mentre Lunedì prossimo, il 4 Luglio, il Cda dovrà riunirsi per attribuire le deleghe ai nuovi quattro consiglieri nominati. IL SALUTO DI ROSELLA SENSI ALLA ROMA E AI SUOI TIFOSI

  • Rosella Sensi: “La Roma non si discute si ama”

    Rosella Sensi: “La Roma non si discute si ama”

    “Oggi e’ un giorno un po’ malinconico per noi, soprattutto per la nostra famiglia, a tutti e’ venuto in mente il ricordo e la presenza costante di nostro padre Franco Sensi. Così come e’ stato sempre negli ultimi anni quando abbiamo cercato di fare quello che lui voleva che facessimo”. Con queste parole Rosella Sensi al termine del consiglio d’amministrazione della Roma ha detto addio a modo suo alla sua Roma nel suo ultimo giorno di presidenza giallorossa.

    Rosella Sensi | © Vincenzo Pinto/Getty Images
    GRAZIE AI TIFOSI- Non potevano mancare in un giorno di addii i ringraziamenti ai tifosi giallorossi con i migliori auspici per il futuro: “Ringrazio i tifosi che ci sono stati sempre vicini – ha aggiunto – La Roma ha una particolarità unica: la presenza costante dei suoi tifosi che dà una forza incredibile, auguro ai nuovi proprietari che arrivino i successi che la squadra e i tifosi meritano”.   LA ROMA NON SI DISCUTE SI AMA–  Alla domanda sulla data ufficiale del passaggio delle quote azionarie Rosella risponde così: “Non so quando ci sarà il passaggio, mi auguro che avvenga presto perché e’ giusto che sia così. Che ne penso della nuova Roma che sta nascendo? Non mi vorrei esprimere, la voglio veder costruire, lasciamo lavorare le persone. C’e’ un vecchio detto che mi insegnò il mio papà: la Roma non si discute si ama”. Puntualizzando in seguito, come ci sia ancora molta amarezza per le contestazioni ricevute durante la sua presidenza da parte della tifoseria: “ Sono andata avanti con questo adagio e purtroppo durante la mia presidenza si e’ discusso molto, forse per la verità più me che la Roma. Chi mi succederà come presidente? Non posso rispondere, queste sono cose legate ai comunicati ufficiali. Il mio futuro? Questo pomeriggio farò la mamma, una cosa bellissima che non ho potuto fare in questi anni”. PASSATO PRESENTE E FUTURO– Tanti i ricordi del passato, con in mente un pensiero fisso, il ricordo del padre Franco Sensi: “A chi va il mio pensiero oggi? Sarò ripetitiva, ma va a Franco Sensi: ha voluto fare grande la Roma e ci e’ riuscito, potrei ricordare aneddoti e persone che sono cresciute con me, ma non mi va di farlo ora. In questi 18 anni di gestione Sensi posso dire di essere diventata maggiorenne in un altro modo dentro la Roma”. Sulla nuova dirigenza giallorossa la Sensi sentendo parlare di continuità in riferimento al ritorno di Baldini, puntualizza come la parola ‘continuità’ sia più adatta ad altre persone: “La presenza di Baldini continuità importante con il passato? Senza nulla togliere a Baldini, forse il nostro massaggiatore Giorgio Rossi e’ la continuità vera, ha continuato a essere presente negli anni con grande fedeltà, oggi ha 80 anni e continua a fare le stesse cose con forza, costanza e fede. Baldini conosce la Roma e sarà d’aiuto a Di Benedetto. Non sottovaluterei Sabatini, l’ho sentito parlare senza giri di parole. Sono rimasti tutti miei collaboratori, quindi vuol dire che forse le mie scelte non erano poi tutte sbagliate. Non voglio fare polemiche oggi, lasciate lavorare la società con meno pressioni con cui avete fatto lavorare me. Spero di incontrare i nuovi proprietari, ma ancora non ci siamo visti”. NUOVO STADIO- Sulla possibilità di vedere la Roma giocare fuori dall’Olimpico in uno stadio tutto suo Rosella commenta: “Se la politica ha ostacolato il nuovo stadio? Non ho mai parlato di politica  e non voglio fare polemiche, avevamo un progetto interessante e innovativo, ci siamo avvalsi di professionisti che hanno realizzato gli stadi più importanti in Europa, mi auguro che il nostro lavoro non vada perso. So bene, però, che compra una casa nuova e’ giusto che possa scegliere tutto quello che vuole. Auguro alla proprietà uno stadio nuovo, magari dedicato a mio padre, sarebbe un bel ricordo.” Dichiarazioni tratte da Italpress

  • Lacrime e malinconia: l’ultima partita della famiglia Sensi

    Lacrime e malinconia: l’ultima partita della famiglia Sensi

    Le lacrime di commozione e di tristezza per un’avventura giunta al capolinea sono lo specchio più vero e sincero dello stato d’animo di Rosella Sensi e della sua famiglia, presente in tribuna per l’ ultima partita da proprietari dell’ As Roma. Dal prossimo campionato, si vedrà la mano dell’ armata a stelle e strisce, del gruppo Di Benedetto e company.

    E’ finita, così, un’ epoca, durata ben 18 anni in cui la sua famiglia, con il padre Franco Sensi in testa, ha lavorato per il bene della Roma, facendola ritornare grande ed ambiziosa, regalandole il terzo scudetto della sua storia, rinforzandola con colpi di mercato di primissimo livello, portando nella società giallorossa uno dei tecnici più vincenti di sempre, ossia Fabio Capello.

    Ora Rosella Sensi sarà solo una semplice tifosa giallorossa, ma non rinuncerà a seguire attentamente le vicende della squadra. Il suo desiderio è che il nuovo corso inizi al meglio, con serenità ed entusiasmo, voltando pagina dalle difficoltà: “Sarò la prima tifosa dei nuovi proprietari, faranno bene, grandi cose. Glielo auguro, ma bisogna farli lavorare con serenità, calma e lucidità, non è facile lavorare sotto pressione. Gli auguro di raggiungere grandi successi “.

    Ecco così che la dottoressa Sensi ricorda con affetto il saluto con Capitan Totti e De Rossi, che al termine della gara hanno tributato un abbraccio ed un omaggio floreale, a lei ed alla madre Maria, in segno di stima e di  gratitudine per il suo lavoro e per il percorso intrapreso insieme in questi lunghi anni, che hanno consolidato un legame sincero di amicizia fraterna, anche in ricordo del suo papà che per Totti in particolare è stato un punto di riferimento assoluto nei primi anni di carriera.

    Un ringraziamento, inoltre, Rosella Sensi lo rivolge anche ai tifosi giallorossi, anche quelli che hanno contestato in maniera civile, che la dottoressa Sensi definisce “unici”, perchè  “vivono la squadra in modo speciale”.

  • Diritti tv, dietro Beretta gli americani. DiBenedetto diffida la Sensi

    Diritti tv, dietro Beretta gli americani. DiBenedetto diffida la Sensi

    La decisione di Maurizio Beretta di schierarsi con le medio-piccole nell’incresciosa negoziazione in Lega Calcio per la ripartizione dell’ultimo 25% dei diritti tv, aveva colto tutti di sorpresa provocando le infuocate proteste di Milan, Inter, Juventus e Napoli (non tantissime a dire il vero).

    La Roma, ultima delle cinque sorelle, è stata inspiegabilmente muta ma a destare scalpore è stata la posizione di Beretta, da qualche mese uomo Unicredit. Un dipende che assume una decisione che penalizzerebbe la società che gli da lavoro? Strano, stranissimo, quest’oggi però il Corriere dello Sport svela un particolare colpo di scena che in parte spiegherebbe l’assenza di questi ultimi mesi degli americani e stravolgerebbe ulteriormente gli equilibri in Lega Calcio.

    Gli americani già in contrasto con la Sensi per i rinnovi di Perrotta e Cassetti starebbero pensando di diffidare la Roma 2000, la società con cui la famiglia Sensi gestisce la Roma per la decisione di rinnovare l’accordo con la Figc per l’Olimpico per 1,2 milioni di euro annui e ben 2000 posti riservati e sopratutto la decisione di appoggiare le big nella lotta contro le medio piccole nella ripartizione dei diritti tv.

    Le indagine di mercato infatti metterebbero la Roma in situazione di sostanziale pareggio secondo entrambi i metodi di ripartizione con la differenza che appoggiando le “medio-piccole” si otterrebbe un buon vantaggio competitivo sulle rivali in sede di calciomercato.

    Tra poco meno di un ora la Sensi e Pallotta dovrebbero sedersi in tribuna per l’ultima partita della stagione e con questi nuovi spunti sarà interessante vedere se ci sarà il faccia a faccia.

  • Roma-Sampdoria l’ultima dei Sensi, prima di Pallotta

    Roma-Sampdoria l’ultima dei Sensi, prima di Pallotta

    La partita di questa sera tra Roma e Sampdoria ha poco da dire in termini calcistici e di classifica ma ha di contorno tanti, tantissimi spunti interessanti.

    Per i giallorossi, che entro fine mese dovrebbero passare ufficialmente nelle mani degli americani con la presidenza di DiBenedetto vivendo una nuova pagina della propria storia. Con l’insediamento americano cadrà l’attuale presidenza di Rosella Sensi , un giorno importante e di addii quindi in casa giallorossa in un passaggio che avrà tantissime emozioni ma anche la consapevolezza dei Sensi di esser stati una parte importante della storia giallorossa.

    Tra la Roma dovrebbe salutare anche Vincenzo Montella chiamato a traghettare i suoi ex compagni nella seconda parte del campionato in una difficile rimonta in Champions League. In tribuna invece ci sarà James Pallotta, socio di DiBenedetto nella scalata e l’uomo più capace dal punto manageriale/sportivo. Il socio di DiBenedetto, questi giorni nella capitale ha voluto tranquillizzare tutti “La mancata qualificazione alla Champions non comporterà nessun problema di soldi, perché noi i soldi li abbiamo.”

    Anche in casa Samp è tempo di addii, il più doloroso e inaspettato è proprio la serie a. I doriani infatti nella prossima stagione giocheranno in serie B e cercheranno con un nuovo assetto societario e tecnico di riportare subito la squadra in serie A. Proprio Montella, ex bandiera blucerchiata, è ben visto dai tifosi per guidare la scalata.

    La partita, priva di contenuti tecnici elevati vedrà ancora in panchina Marco Borriello, in difesa gioca Loria al fianco di Burdisso. Nella Samp spazio al tandem Maccarrone-Pozzi.

    Probabili Formazioni
    Roma (4-3-2-1):
    Doni; Rosi, N. Burdisso, Loria, Riise; Pizarro, Simplicio; Taddei, Perrotta, Vucinic; Totti. A disposizione: Lobont, G. Burdisso, Castellini, Greco, Menez, Caprari, Borriello. All.: Montella.

    Sampdoria (4-4-2): Da Costa; Zauri, Martinez, Volta, Ziegler; Koman, Palombo, Tissone, Guberti; Pozzi, Maccarone. A disposizione: Curci, Laczko, Perticone, Dessena, Mannini, Poli, Biabiany. All.: Cavasin.

  • Debiti Roma, interviene la Consob

    Debiti Roma, interviene la Consob

    L’inchiesta di Repubblica di cui abbiamo parlato ieri (leggi l’articolo) – a proposito della gestione della famiglia Sensi dell’ AS Roma, che ha lasciato una situazione finanziaria non propriamente solida, con un buco di bilancio ed alcuni procedimenti giudiziari in corso – ha lasciato alcuni strascichi importanti.

    Nella giornata di oggi, infatti, la Consob, organo di vigilanza sulle società quotate in borsa, ha convocato una rappresentante della società giallorossa, Cristina Mazzoleni, ed un avvocato che ha seguito l’intera operazione di cessione della società alla cordata statunitense guidata da Di Benedetto, presso i suoi uffici per un incontro di approfondimento sulle tematiche emerse dall’inchiesta del quotidiano la Repubblica e per delineare un quado maggiormente chiaro dell’intera vicenda, facendo luce sui punti chiave emersi dalle indiscrezioni.

    La notizia delle pendenze di circa 60 milioni di euro, inerenti soprattutto stipendi non pagati, a distanza di oltre dieci anni, ad ex giocatori (fra gli altri Gabriel Batistuta, Siviglia, Helguera), potrebbe essere, infatti, una problematica da chiarire per una società quotata in Borsa come quella giallorossa e, in tal senso, si registra la convocazione degli esponenti della società presso gli uffici di vigilanza della Commisione presieduta da Giuseppe Vegas.

    La società romanista, però, già nella giornata di ieri aveva ridimensionato i contorni dell’inchiesta de La Repubblica, dichiarando che ” L’articolo è una rappresentazione del tutto fuorviante rispetto all’effettiva situazione economica”.

    Nei prossimi giorni si attende un chiarimento definitivo della questione.

  • As Roma: i debiti nascosti della gestione Sensi

    As Roma: i debiti nascosti della gestione Sensi

    Nei giorni scorsi, nel clima di costante attenzione sull’ operazione di cessione dell’ As Roma alla cordata di imprenditori statunitensi guidati da Thomas Di Benedetto, e composta da James Pallotta, Richard D’Amore e Michael Ruane,  ci si è soffermati soprattutto sul lato delle vicende presenti, sull’immediata attualità legata alla firma del contratto ed alle prospettive future della società, in termini di organizzazione aziendale e di strategie tecnico – calcistiche e di mercato, trascurando quale sia la reale situazione dell’As Roma gestita dalla “generosa” famiglia Sensi per 18 anni, non sempre, però, all’insegna della totale trasparenza e, soprattutto negli ultimi anni, all’insegna di una lunghissima serie di debiti, una vera e propria voragine nei conti.

    Un buco che ha costretto gli acquirenti a stelle e strisce ad un immediato esborso di circa settanta milioni di euro, nell’acquisto del 67 % delle azioni e nell’ effettuare un aumento di capitale, per far fronte alle perdite di oltre 36 milioni di euro.

    Sulla pagina web del quotidiano “La Repubblica”, si è approfondito il contenuto del ” Legal due diligence report”, il documento redatto dall’advisor dei venditori di “As Roma” il 23 novembre del 2010, che consente di comprendere le profonde ragioni di una trattativa tanto complessa ed articolata che, nei giorni in cui la firma definitiva non arrivava a suggelare l’accordo, appariva alla stregua di una soap opera a puntate: una fotografia ben poco edificante della gestione passata della società, fra “pagherò”, contenziosi e debiti di ogni genere nei confronti di dipendenti, enti terzi ed ex calciatori.

    Dal report, in primis emerge che sulla società “As Roma” grava attualmente un contenzioso giudiziario di ammontare compreso fra i 50 e i 60 milioni di euro, che riguarda direttamente gli ex giocatori giallorossi, Gabriel Omar Batistuta, il quale chiede 9 milioni, Gustavo Bartelt, che chiede anche 9 milioni, Ivan Helguera, al quale un tribunale Spagnolo ha già riconosciuto un indennizzo di 185 mila euro, Mauro Esposito, per una cifra di circa 475 mila euro, Sebastiano Siviglia, che pretende la differenza di stipendio che  deve ricevere a distanza di dieci anni.

    Ma non sono soli gli excalciatori a vantare pagamenti dovuti ma non effettuati nei confronti della ex società della famiglia Sensi.

    La Due diligence, infatti, riassume anche tutte le altre posizioni per le cause di valore superiore ai 100 mila euro, ed in esse è ricompresa anche la posizione dell’avvocato Filippo Lubrano, ex componente del cda della società giallorossa, in causa a Milano per una cifra di 2,5 milioni di euro. Inoltre, vengono annoverate anche le posizioni dell’ex medico sociale ed attuale consigliere regionale Mario Brozzi, della società di marketing “Dls”, per una cifra di 2 milioni e mezzo di euro, la casa di cura “Villa Stuart”, dove si recano solitamente i calciatori giallorossi infortunati, nei confronti della quale le fatture non saldate giungono ad 1 milione e 300 mila euro.

    Ma non basta: il 18 Ottobre scorso, come riporta l’articolo di Repubblica, i sindacati hanno recapitato una lettera di messa in mora della società, denunciando i vari e continui ritardi nel pagamento degli stipendi, l’uso frequente di lavoro straordinario, il mancato rispetto dei piani di ferie, delle norme sulla privacy e degli accordi sui bonus.

    Una conduzione della società ben al di là della definizione di sana amministrazione, dunque, così come testimoniano anche i 402 contratti a tempo determinato firmati dalla società negli ultimi cinque anni nei confronti di professionisti, a volte anche pensionati, per mandati difficilmente comprensibili, che si aggiungono alla questione del rinnovo dei contratti da 15 mila euro al mese dei giardinieri dei campi di Trigoria, scaduti e rinnovati tacitamente da tempo.  Così come appare a dir poco insolito che una società che fatichi a pagare gli stipendi ai dipendenti possa concedere un prestito di circa 200 mila euro, in scadenza nel 2012, nei confronti di Bruno Conti, ad oggi restituito per metà.

    Alla luce di tutto questo, dunque, ai Paperoni statunitensi spetterà il compito – tutt’altro che agevole – di reindirizzare la gestione della società sui binari della regolarità.

  • La Roma distratta dal mercato, ma il quarto posto resta possibile

    La Roma distratta dal mercato, ma il quarto posto resta possibile

    I commenti, le pagelle, le opinioni in Italia son sempre condizionate dal risultato, Vincenzo Montella ne è l’ultimo esempio concreto. L’aereoplanino fino a due giorni fa era “il Guardiola giallorosso” l’uomo su cui gli americani dovevano scommettere per l’inizio di un nuovo ciclo ambizioso per la Roma.

    La sconfitta contro la Juventus ha però cambiato le carte in tavola, la sofferenza della Sensi in tribuna e le dichiarazioni dal Continente Nuovo da parte di DiBenedetto lasciano trapelare qualche promessa eccessiva.

    L’impatto di Montella sulla Roma è stato comunque decisivo e la prima sconfitta della sua era, è grave si ma può servire a svegliare un ambiente che da sempre si entusiasma facilmente ma alla stessa maniera si deprime.

    Far parte della Roma americana è un sogno di tutti ma per realizzarlo bisogna dare il massimo nelle 7 restanti partite, e l’obiettivo quarto posto in fondo non è così distante.

  • Roma – Lazio, il “day after”

    Roma – Lazio, il “day after”

    Il “day after” del derby romano porta la consueta ondata di polemiche e riflessioni sia sulla partita sia sulla nuova situazione di classifica che si va delineando. Pietra dello “scandalo” secondo Lotito è il laser puntato dai supporter romanisti verso Muslera sin dal riscaldamento e poi nell’episodio decisivo del match, ovvero il gol su calcio di punizione di capitan Totti sul quale l’estremo difensore compie una papera delle sue. Il presidente laziale dovrebbe però preoccuparsi della scarsa intensità mostrata dalla squadra in quella che doveva essere la partita della vita e rivelatasi invece una vera e propria “Waterloo” biancoceleste. Una ricerca di alibi che sicuramente non giova a una squadra apparsa in difficoltà e che nei minuti finali ha perso completamente la testa, come dimostrano Radu e Matuzalem autori di interventi platealmente violenti. Insomma niente a che vedere col calcio “moralizzato e didascalico”. La Lazio perde il 4° posto scavalcata dall’inarrestabile Udinese e adesso deve cercare di recuperare soprattutto mentalmente per non vanificare nel finale una stagione sin qui al di sopra delle aspettative.

    Umore completamente opposto sulla sponda romanista, con una squadra “riabilitata” agli occhi dei tifosi dopo le recenti delusioni e con il suo uomo simbolo, Totti, che ridiventa il “re di Roma”. In quello che sarà quasi certamente l’ultimo derby dell’era Sensi i giallorossi trovano la classica vittoria scaccia crisi e adesso tornano a puntare dritti a un posto per i preliminari di Champions che distano solo 4 punti con 9 gare ancora da giocare. Anche in caso di qualificazione, sembra improbabile la conferma di Vincenzo Montella sulla panchina capitolina, anche perchè il magnate americano Di Benedetto vorrà sicuramente iniziare la sua storia giallorossa portando in panchina un nome pesante; magari Ancelotti anche se si è iniziato a parlare di Roberto Mancini. La firma per il passaggio della società da Italpetroli al nuovo proprietario è slittata ancora a causa di problemi tecnici ma la trattativa dovrebbe essere perfezionata nel giro di un paio di settimane.

    Insomma una partita che è riuscita ad invertire quello che era lo scenario capitolino con la Roma che adesso sembra capace di qualsiasi impresa e la Lazio che esce sconfitta e si trascina dietro malumori e nervosismi. Potere del derby…