Tag: Rory McIlroy

  • Il ritorno della Tigre, Tiger Woods di nuovo numero 1 al Mondo

    Il ritorno della Tigre, Tiger Woods di nuovo numero 1 al Mondo

    Con la vittoria numero otto in carriera all’Arnold Palmer Invitational, lo statunitense Tiger Woods torna numero uno del ranking mondiale scalzando il giovanissimo scozzese Rory McIlroy. Ritorno in vetta per Woods davvero insperato e terza affermazione di un 2013 iniziato veramente alla grnadissima se pensiamo anche a come l’americano si presentava e giocava nemmeno 365 giorni fa. È Qui che ci sta ancor di più a sottolineare la grandezza del golfista a stelle e strisce che non si è mai veramente perso d’animo dopo le mille peripezie affrontate dentro e fuori i grenn. Woods ritorna numero uno quasi tre anni dopo l’ultima volta, ottobre 2010, in un periodo quello in cui la legge delle Tigre imperversava su tutti i più importanti tornei al Mondo.

    Tiger Woods ©Sam Greenwood/Getty Images
    Tiger Woods ©Sam Greenwood/Getty Images

    La vittoria all’Arnold Palmer Invitational non è infatti casuale e frutta della tenacia e della caparbietà dell’americano a non arrendersi mai, neppure quando il traguardo è difficile e quasi impossibile da raggiungere. Infatti quando alla buca 14 Rickie Fowler ha realizzato un sontuoso ed insperato putt regalandosi un -1 sul par 3, la sensazione per tutti era che il ritorno al trono della classifica mondiale per Woods potesse essere rinviato. Ma la classe non si compra veramente al supermercato e Woods riesce comunque a vincere il torneo regalandosi una soddisfazione da grandissimo della sport mondiale.

    Niente da dire su Woods che ha mostrato grande serenità e poco nervosismo durante tutto il torneo, serenità forse riconquistata grazie al suo nuovo amore, la sciatrice Lindsey Vonn, una relazione resa pubblica ed ufficiale pochi giorni fa. Spaventosi i numeri del 37enne campione americano che ha vinto in carriera 99 tornei di cui 77 del Pga Tour non avendo nessuno intenzione di fermarsi e magari raggiungendo la vittoria numero 100 proprio in un Major.

  • Golf, l’Europa vince la Ryder Cup. Decisivo Francesco Molinari

    Golf, l’Europa vince la Ryder Cup. Decisivo Francesco Molinari

    Una rimonta pazzesca che rimarrà nella storia del golf quella effettuata dal team europeo alla Ryder Cup edizione 2012. I migliori golfisti europei guidati dallo spagnolo Jose Maria Olazabal hanno superato i pari grado americani con il punteggio finale di 14 e mezzo contro 13 e mezzo dopo essere stati in svantaggio per 10 a 6.

    Grande prestazione anche del nostro Francesco Molinari che dopo un inizio di Ryder Cup molto altalenante si è ripreso la rivincita conquistando insieme al tedesco Martin Kaymer, il punto decisivo per la vittoria finale grazie al pareggio ottenuto nel match che lo vedeva opposto all’icona americana rappresentata da un opaco Tyger Woods.

    E dire che i primi due giorni del torneo non sono stati granché per l’Europa che stentava in ogni match e che vedeva volare l’America sul punteggio di 10-6 anche grazie al campo di gara decisamente favorevole ai padroni di casa, visto che si giocava a Chicago, e ad un pubblico scorrettissimo che faceva squillare appositamente i telefonini ogni qualvolta un europeo si apprestava ad effettuare un colpo.

    Francesco Molinari ©Andrew Redington/Getty Images

    Ma l’ultimo giorno ha visto il team Usa sparire letteralmente dal green di Chicago con i punti conquistati da Luke Donald, Ian Poulter, Rory McIlroy, Rose e Lawrie. Ecco quindi che la rimonta è cosa fatta con l’ultimo match decisivo che vedeva impegnati il tedesco Martin Kaymer, che piazza l’allungo con un putt da due metri, ed il nostro Chicco Molinari che, con un immensa pressione addosso, doma Tiger Woods pareggiando la sua buca che vuol dire vittoria finale.

    Storica affermazione dell’Europa, infatti una simile rimonta era riuscita soltanto una volta nella storia della Coppa: dagli americani nel 1999. E in trasferta, non c’era mai riuscito nessuno. Così adesso, dal 1979, cioè da quando il team Europa gioca contro gli Usa i trionfi sono 9 (con 7 sconfitte e un pari), sette nelle ultime nove edizioni.

  • Augusta Masters, solido Lee Westwood. Grande Francesco Molinari

    Augusta Masters, solido Lee Westwood. Grande Francesco Molinari

    Si è concluso il primo giro all’Augusta Masters, primo major stagionale con l’inglese Lee Westwood al comando ed un ottimo Francesco Molinari al quarto posto a due soli colpi dal leader britannico.

    Gran bel giro quello effettuato dal più piccolo dei fratelli Molinari con quella regolarità che è da sempre la sua arma migliore. Meno esaltante è stata invece la prestazione di Edoardo che ha concluso il primo giro in 64° posizione con 3 colpi sopra il par.

    Prima giornata all’insegna del forte golfista inglese Lee Westwood quindi, che comanda la classifica a -5 con un colpo di vantaggio sul sudafricano Louis Oosthuizen e sullo svedese Peter Hanson. Francesco Molinari è al quarto posto in compagnia di veri e propri calibri da novanta come Bubba Watson, Ben Crane, Miguel Angel Jimenez, Jason Dufner e Paul Lawrie. Così così il primo giro del nordirlandese Rory McIlroy che ha chiuso in 14° posizione con un colpo sotto il par grazie al birdie alla buca 18 che ha rimesso un po’ le cose a posto, dopo un inizio scellerato con un doppio bogey alla buca 1. C’era molta attesa per la perfomance dell’americano Tyger Woods che purtroppo ha rovinato un buon giro, perdendo 2 colpi nelle ultime due buche: è 29° in pari col par del campo. Primo giro assolutamente da dimenticare per Phil Mickelson, che ha mostrato grandi difficoltà soprattutto con il drive: malgrado il birdie alla 18, l’americano è 55° con +2. Partenza lenta ed anche con giallo, per il numero del mondo Luke Donald, 64° con +3, posizione che divide appunto, con Edoardo Molinari. L’inglese ha infatti rischiato la squalifica per un errore nella trasmissione del suo cartellino via fax. Alla giuria risultava un altro punteggio, ma poi il problema è stato chiarito e Donaldha potuto evitare l’estromissione forzata dal torneo, anche se il +3 gli toglie probabilmente qualsiasi velleità di vittoria finale.

    Lee Westwood ©Andrew Redington/Getty Images

    Queste le parole di Chicco Molinari alla conclusione del primo giro:“Ho giocato bene e ho fatto un buon punteggio, esattamente ciò che ci voleva in questo primo giro. Ora si tratta di continuare su questo livello. Siamo tutti in gruppo e può succedere di tutto”.

    Classifica dopo il 1° Giro    

    1 Lee Westwood Eng                                                                                                                                        -5
    2 Louis Oosthouizen Rsu  -4
    2 Peter Hanson Swe  -4
    4 Ben Crane Usa  -3
    4 Jason Dufner Usa  -3
    4 Bubba Watson Usa  -3
    4 Francesco Molinari Ita  -3
    4 Paul Lawrie Sco  -3
    4 M. A. Jimenez Spa  -3
    5 Zach Johnson Usa  -2
  • PGA Championship, Manassero da sogno, è 5°al primo giro. Comanda Striker

    PGA Championship, Manassero da sogno, è 5°al primo giro. Comanda Striker

    Fantastico primo giro per il baby fenomeno azzurro, Matteo Manassero che chiude in 68 colpi a meno 5 dal leader Stricker nel PGA Championship, ultimo major dell’anno. Un giro d’autorità per il giovane azzurro che supera così, l’emozione di giocare il suo primo PGA della carriera, male i fratelli Molinari con Francesco, 59esimo con 72 colpi, mentre Edoardo 108esimo a quota 75.

    ©Sam Greenwood/Getty Images

    Matteo Manassero

    Al comando della classifica dopo il primo giro, c’e’ Steve Stricker che realizza un giro favoloso, 63 colpi ed un meno sette sotto il par che per poco non rappresentava il record assoluto della storia del torneo dopo il primo giro. Stricker balza dunque in testa alla classifica con due colpi di vantaggio su Jerry Kelly (65, alla sua miglior partenza di sempre), tre su Shaun Micheel (66), quattro su Scott Verplank (67) con il nostro Manassero subito dietro. Crolla invece Tiger Wodds che aveva illuso tutti nelle prime buche del suo giro per poi finire con un desolante 77 il giro con tre double-bogey e finendo in bunker per 12 volte. Non benissimo anche Rory McIlroy, il nordirlandese chiude in 70 colpi, esattamente sul par ma frenato moltissimo nel suo gioco a causa di un infortunio al polso rimediato nella buca 3 dove il vincitore dell’ultimo Us Open, inciampa in un radice facendosi male con la sua stessa mazza.

  • McIlroy trionfa agli Us Open

    McIlroy trionfa agli Us Open

    Vincere il primo major in carriera a soli 22 anni è roba per “bambini prodigio”, anche se la parola “bambino” non pare essere la più appropriata da adoperare per raccontare le gesta di Rory McIlroy. Le cifre parlano per lui: vittoria con 268 colpi, -16 sotto il par ed abbattimento del record di – 12 di Tiger Woods che resisteva da tempo.

    Rory McIlroy | © David Cannon/Getty Images
    Il nordirlandese non ha lasciato spiragli per la concorrenza in questa centoundicesima edizione degli US Open, disputati nel Maryland, e seguendo nell’albo d’oro il connazionale Mc Dowell, confermando che la verde Irlanda è patria di campioni del “Green”. Naturalmente, grandissima emozione e soddisfazione per il giovane vincitore, che a qualche ora dalla vittoria ancora fatica a realizzare quanto è accaduto: per sua stessa ammissione, gli servirà qualche giorno per comprenderlo in fondo, quando l’adrenalina sfumerà, e dedica teneramente la vittoria al suo papà Gerry, che lo ha accompagnato in questa manifestazione tanto importante. Il segreto di questa vittoria, però, sta nella delusione del Masters di Augusta, dove era rimasto in testa a lungo per poi crollare nel finale, anche a causa dell’eccessiva tensione nervosa: in quest’ occasione, invece, la lucidità e la determinazione non l’hanno mai abbandonato. Deludenti, invece, gli Italiani: hanno chiuso al 54 esimo posto Edoardo Molinari e Matteo Manassero, mentre Francesco Molinari ha concluso al 96 esimo posto. Tiger Woods, che ha saltato l’Us Open per la prima volta in carriera per infortunio al ginocchio sinistro, dove è stato già operato quattro volte: è stato fra i primi a complimentarsi con il giovane vincitore McIlroy.

  • US Open, McIlroy regge, rimonta Westwood. Italiani male

    US Open, McIlroy regge, rimonta Westwood. Italiani male

    Rory McIlroy compie un bel terzo giro e consolida il primato nel secondo major di stagione, il nordirlandese chiude in 68 dando prova di maturità e solidità nel gioco facendo capire che la lezione subita nel master di Augusta è servita. Adesso il vantaggio sul secondo, il coreano Yang è di 8 colpi, male gli azzurri.

    Rory McIlroy a caccia del primo Major in carriera | © Rob Carr/Getty Images
    Grande rimonta nel terzo giro di Lee Westwood  Jason Day che rientrano in classifica alle spalle del coreano Yang che mantiene 8 colpi di distacco da McIlroy. Si aspettavano crolli nel terzo giro ed invece i green reggono bene i continui cambiamenti climatici consegnando tanti birdie ai giocatori, infatti sono in molti a chiudere il terzo giro sotto il par, molti ma non i nostri due azzurri. Infatti il terzo giro non consegna la risalita in classifica di Edoardo Molinari e Matteo Manassero, i due azzurri chiudono sopra par compiendo numerosi errori soprattutto nei putt ma mentre per il giovane Matteo ci può stare considerato che questo Us open è il primo major della carriera, per Edoardo Molinari non si può certo nascondere un pizzico di delusione per un torneo un po’ sotto le righe ed in continuo affanno. La Classifica

    1 Rory McIlroy -14
    2 Y.E. Yang -6  
    3 Robert Garrigus -5  
    4 Jason Day -5  
    5 Lee Westwood -5  
    6 Sergio Garcia -4  
    7 Matt Kuchar -4  
    8 Fredric Jacobson -4  
    48 Edoardo Molinari +5  
    53 Matteo Manassero +6  
  • US Open, McIlroy da favola, si salva Edoardo. Speranze per Manassero

    US Open, McIlroy da favola, si salva Edoardo. Speranze per Manassero

    Rory McIlroy, il 21enne nordirlandese è in testa anche dopo il secondo giro dell’ US open, secondo major di stagione, fantastica la prova di Mcilroy che piazza un 66 portandosi a -11 con ben 6 colpi di vantaggio sul secondo, il sudcoreano Y.E. Yang. Un vero e proprio dominio quello imposto dal nordirlandese, sicurezza e padronanza dei colpi come non si vedevano in un major dai tempi del regno della “Tigre” Woods. dopo Yank, a quota -2 c’è un gruppetto che comprende anche l’ex campione del Masters Zach Johnson, Sergio Garcia, Matt Kuchar e Robert Garrigus.

    Rory McIlroy | © Andrew Redington/Getty Images
    Capitolo Italia: purtroppo è fuori Francesco Molinari che ripete nel secondo giro la brutta prestazione del primo chiudendo a +7 con nessuna speranza di rientrare nel taglio. Speranza che invece è presente in Matteo Manassero (146, +4), autore di un giro regolare (due bogey e un birdie). Non c’è, però, l’ufficialità perché il torneo era stato sospeso per 42’ a causa di un acquazzone e 21 giocatori devono ancora completare il round (lo faranno questa mattina). La nota lieta arriva da Edoardo Molinari con un percorso da otto volante: quattro bogey nelle prime nove (in verità, le seconde perché è partito dalla 10) e quattro birdie nelle «back nine» più uno alla 16: un ottimo -1 di giornata (+2 totale) che lo lascia soddisfatto e gli permette di passare il taglio. La Classifica

    1 Rory McIlroy -11
    2 Y.E. Yang -5  
    3 Robert Garrigus -2  
    4 Sergio Garcia -2  
    5 Zach Johnson -2  
    6 Brand Snedeker -2  
    7 Matt Kuchar -2  
    8 Kyung Tae Kim -1  
    33 Edoardo Molinari +2  
    57 Matteo Manassero +4  

     

  • Golf. Il mondo c’invidia Manassero, la caccia ai Major è aperta

    Golf. Il mondo c’invidia Manassero, la caccia ai Major è aperta

    Domani Matteo Manassero compirà 18 anni, una maggiore età ottenuta all’ anagrafe ma sui campi da gioco il baby italiano si comporta semplicemente da assoluto veterano. La vittoria al Malaysian Tour ne è la dimostrazione con un atteggiamento da fuoriclasse affermato e non risentendo mimicamente della pressione, prerogativa questa, dei grandi campioni.

    La vittoria al Malaysian Tour è di quelle importanti basti considerare che tra i partecipanti vi era l’ ultimo vincitore dell’ Augusta Master, il sudafricano Carl Schwartzel e Rory McIlroy, l’ altro giovane talento del golf mondiale. Inoltre sempre con questa vittoria, l’ italiano ha ottenuto la partecipazione di diritto ai tre major rimasti in calendario e cioè l’ U.S. Open a giugno, il British Open a luglio ed il PGA Championschip ad agosto.

    Anche la stampa di tutto il mondo esalta il giovane campioncino azzurro: “Quella in Malesia è stata per l’italiano la seconda vittoria nello European Tour di una nascente carriera da pro’ – scrive il quotidiano britannico Guardian -, e vista la qualità dei concorrenti e la compostezza mostrata sotto pressione, rende Manassero il talento più eccitante del mondo”. Sky Sports UK va anche oltre: “Manassero è meglio di McIlroy? – si chiede il sito della televisione britannica -. Ha vinto 2 tornei nello European Tour contro uno solo conquistato da Rory, e oltre a una grande maturità come golfista, il 17enne ha anche mostrato grande maturità come persona”.

    Le congratulazioni arrivano anche dal Ministro della Gioventù, Giovanna Meloni, “Il trionfo di Matteo Manassero inorgoglisce tutta l’Italia – spiega il ministro -. Sono contenta per il grande traguardo tagliato alla vigilia dei suoi 18 anni: questo trofeo è uno splendido regalo di compleanno per sé e per tutti quei giovani italiani che fanno grandi cose a dispetto della giovane età e di chi, proprio per questioni anagrafiche, non crede in loro. La storia di Matteo, infatti, così come quelle di tanti altri ragazzi che raggiungono l’eccellenza nello sport, il lavoro, l’arte, la creatività o il volontariato, dimostra che non è necessario avere i capelli bianchi per poter essere grandi davvero”

  • Golf, il “maggiorenne” Manassero vince il Malaysian Open

    Golf, il “maggiorenne” Manassero vince il Malaysian Open

    Matteo Manassero ha vinto il Malaysian Open, tappa dello European Tour che si è conclusa a Kuala Lumpur. Grandissima prestazione del veronese che migliora torneo dopo torneo festeggiando anche nel migliore dei modi il 18° compleanno.

    Manassero ha vinto chiudendo con 272 colpi (66 71 67 68), 16 sotto par, secondo ad un colpo il francese Gregory Bourdy (273 – 71 69 66 67), terzo a due colpi il nordirlandese Rory McIlroy (274) che si è ripreso dalla debacle all’ ultimo giro dell’ Augusta della scorsa settimana. Al quarto posto con 275 lo spagnolo Rafael Cabrera Bello e lo svedese Alexander Noren. Per l’ italiano è il secondo titolo nell’European Tour, dopo quello il Castello Masters dell’anno scorso che lo consacrò come il più giovane della storia a conquistare un torneo tra i professionisti.

  • Augusta Masters. Schwartzel indossa la giacca verde, crollo McIlroy. Molinari 11°

    Augusta Masters. Schwartzel indossa la giacca verde, crollo McIlroy. Molinari 11°

    Il sudafricano Carl Schwartzel si aggiudica l’ Augusta Masters dopo un ultimo giro al cardiopalma, conquistando il primo Major della sua carriera ed indossando la prestigiosa “giacca verde” simbolo della vittoria finale.

    In un torneo ricco di colpi di scena e capovolgimenti continui, il sudafricano, se si può dire, è risultato il più regolare ossia, quello che ha sbagliato di meno perché, di errori, ce ne sono stati veramente tanti. L’ Australia la fa da padrona al secondo posto piazzando Adam Scoot e Jason Day ed uno al quarto, Geoff Ogilvy. Tiger Woods alla fine chiude al quarto posto un torneo che segna il suo definitivo ritorno ad altissimi livelli, mentre la “tragedia” umana è rappresentata dal 22 enne nord irlandese Rory McIlroy autore di un torneo praticamente perfetto e condotto con autorità fino alla fatidica decima buca dove il ragazzino è scoppiato letteralmente compiendo un triplo Boogey ed uscendo definitivamente dalla classifica e purtroppo anche di testa chiudendo con un incredibile 80.

    Si chiude bene anche per i colori azzurri il major della Georgia con Dodo Molinari che chiude in crescendo (69) e si piazza con un -5 all’ undicesimo posto della classifica finale. L’ Italiano ha pagato, purtroppo, un primo giro deficitario chiuso in 74 che non gli ha permesso di rimanere in contatto con i piani alti della classifica anche se, superato il taglio,  il recupero è stato veramente da grande giocatore.