Tag: Ronaldo

  • Ronaldo la apre Marcelo la chiude, è sempre Real Madrid

    Ronaldo la apre Marcelo la chiude, è sempre Real Madrid

    Cristiano Ronaldo nel primo tempo e Marcelo nel secondo tempo danno al Real Madrid una buona fetta di qualificazione ai quarti di finale di Champions League grazie alla vittoria contro lo Schalke 04 in terra tedesca.

    Cristiano Ronaldo
    Cristiano Ronaldo

    Al 18′ prima conclusione effettuata da Lucas Silva, palla a lato. Al 20′ è Aogo a concludere dal limite dell’area, di sinistro di prima intenzione,  su bella apertura di Hoeger; al 26′ conclusione di Huntelaar dal limite dell’area ma Casillas si allunga e sventa il pericolo. Al 2′ il Real Madrid va in vantaggio: cross di Carvajal dalla destra e colpo di testa di Cristiano Ronaldo sull’uscita di Wellenreuther. Al 31′ occasione per Benzema il quale conclude con il destro da dentro l’area ma il portiere dello Schalke o4 è attento; al 35′ gran punizione di Ronaldo diretta all’incrocio dei pali ma Wellenreuther la toglie dal sette con un grande balzo.

    Nel primo quarto d’ora della ripresa la gara è stata molto lenta: lo Schalke ha continuato a difendere mentre il Real Madrid non forza troppo alla ricerca del raddoppio; al 71′ Bale di fisico difende la palla e di tacco serve Isco che, dentro l’area di rigore, di destro calcia alta. Al 73′ vicino al pareggio lo Schalke: conclusione violenta di Platte che si stampa sulla traversa, sulla ribattuta Uchida non trova la porta da vicino.  Al 79′ il raddoppio del Real Madrid, ancora Cristiano Ronaldo riesce a superare due avversari sulla fascia sinistra e serve Marcelo il quale si accentra e conclude da fuori area, la palla si infila sul secondo palo, nulla da fare per il portiere avversario. I minuti finali scorrono senza particolari emozioni e il Real Madrid può guardare con fiducia al match di ritorno.

    SCHLAKE 04- REAò MADRID 0-2 (26′ C. Ronaldo 79′ Marcelo)

    SCHALKE 04: Wellenreuther, Uchida, Hoewedes, Matip, Nastasic, Aogo, Hoeger [80. Meyer], Neustaedter [57. Kirchhoff], Boateng, Choupo-Moting, Huntelaar [33. Platte]. All: Di Matteo

    REAL MADRID: Casillas, Carvajal [82. Arbeloa], Pepe, Varene, Marcelo, Lucas Silva, Isco [84. Illaramendi], Kroos, Bale, Benzema [78. Hernandez],Ronaldo. All: Ancelotti

    Angoli: 2-2 Ammoniti: Kroos 9′; Boateng 34′; Neustadter 47′; Kirchhoff

    Nell’altro match è finita 1-1 la sfida tra il Basilea e il Porto.

    E’ partita meglio la squadra svizzera mentre i portoghesi agiscono di rimessa; al 11′ vantaggio del Basilea: grande azione di Gonzalez che aggancia un lancio di Frei e con l’esterno beffa Fabiano. Danilo conclusione dai 25 metri con il sinistro  e vola Vaclik a deviare la sfera; al 42′ tiro di Brahimi ma blocca Vaclik.

    Al 49′ annullata una rete al Porto; al 59′ lancio di Torres per Tello che controlla e calcia, parata di Vaclik. Al 65′ vicino al pareggio il Porto: Martinez ha controllato male il pallone e poi ha provato da sotto un tiro che finisce alto sopra la traversa. Al 68′ Quaresma si coordina e calcia la palla va alta; al 73′ Herrera ha concluso di destro ma è stato bravo il portiere a parare. Al 78′ calcio di rigore per il Porto: fallo di mano di Samuel su cross di Danilo il quale realizza il rigore pareggiando la gara.

    BASILEA – PORTO 1-1 (11. Gonzalez; 79. Danilo)

    BASILEA: Vaclik, Safari, Samuel, Suchy, Xhaka, Fabian Frei, Elneny, Gashi [83. Hamoud], Zuffi, Gonzalez [25. Calla] , Streller [63. Embolo]. All: Paulo Sousa

    PORTO: Fabiano, Danilo, Maicon, Marcano, Alex Sandro, Herrera, Casemiro, Oliver Torres [68. Ruben Neves], Tello [81. Quintero], Martinez, Brahimi [61. Quaresma]. All: Lopetegui

    ANGOLI: 0-9 AMMONITI: 21. Frei; 28. Casemiro; 37. Elneny; 47. Samuel; 51. Sandro; 58. Gashi; 63. Marek Suchy; 86. Danilo

  • Ronaldo e Zidane reunion per beneficenza

    Ronaldo e Zidane reunion per beneficenza

    Martedì sera, a Berna, si è disputata l’amichevole di calcio di beneficenza che ha visto in campo la squadra denominata “Amici di Ronaldo e Zidane” contro la squadra svizzera dello Young Boys: un match per una giusta causa, considerando che due terzi dell’incasso saranno devoluti in beneficenza alle persone danneggiate dal tifone di Haiyan che nel novembre 2013 devastò le Filippine. Di certo, poi, la serata svizzera è stata l’occasione per rivedere in campo vecchie glorie del calcio, da Zidane e Ronaldo – appunto – all’ex capitano azzurro che sollevò la Coppa del Mondo 2006 Fabio Cannavaro, e ancora l’altro ex juventino e milanista (oltre che Campione del Mondo 2006) Gianluca Zambrotta, l’ex capitano del Milan Paolo Maldini, la “furia ceca” bianconera Pavel Nedved, Christian Vieri e poi ancora personaggi del calibro di Patrick Vieira, Hierro, Luis Figo, Paulo Sosa,  Gennaro Gattuso,  Hidetoshi Nakata, Youri Djorkaeff ed anche una donna, la calciatrice brasiliana Marta.

    Ronaldo e Zidane riuniscono glorie anni '90 per beneficenza | foto da web
    Ronaldo e Zidane riuniscono glorie anni ’90 per beneficenza | foto da web

    Il match, per la cronaca, è stato vinto dalla squadra di Ronaldo e Zidane per 8-6, con una gran rimonta dopo aver subito nei primi 37 minuti lo 0-3 dello Young Boys. Il più in forma della squadra in maglia bianca e nera è parso proprio Zinedine Zidane, con il suo inconfondibile tocco di palla ed i suoi movimenti in campo che lo hanno reso il trequartista più forte del mondo.

    A fine gara, poi, tanti sorrisi e pacche sulle spalle: un po’ come una rimpatriata di classe tra vecchi compagni del liceo che, qualche anno dopo, si riscoprono “cresciuti” e cambiati, forse con qualche chilo in più e qualche capello in meno ma sempre con la voglia di stare insieme ritrovandosi sul prato verde e suggellando il tutto con l’immancabile foto di gruppo da diffondere su Twitter tramite il profilo di Luis Figo.

    Lo spirito sportivo, però, non si è affatto assopito e nessuno si è risparmiato in campo: neppure Ronaldo che, fra tutti, appariva il meno in forma. Con la palla tra i piedi, però, è tutta un’altra storia. D’altronde, lo chiamavano Fenomeno.

  • Inter-Juventus, Pagliuca attacca e la Juve non risponde

    Inter-Juventus, Pagliuca attacca e la Juve non risponde

    Inter-Juventus – Si avvicina il derby d’Italia e come al solito scoppiano le polemiche fra due squadre che naturalmente non si amano e mai si ameranno soprattutto in un contesto giornalistico e mediatico come quello italiano. (altro…)

  • Milan-Inter: il derby degli ex, da Ronaldo a Balotelli

    Milan-Inter: il derby degli ex, da Ronaldo a Balotelli

    Milan-Inter,  il derby della Madunnina per intenderci, rappresenta la sfida tra compagini cugine che mette in campo il maggior blasone almeno per quanto riguarda il campionato italiano. Scudetti, coppe di vario prestigio, tornei riempiono le bacheche dei due club, mentre grandi campioni ne hanno scritto in maniera entusiasta la storia. Tra rossoneri e nerazzurri diversi tra i grandissimi del calcio italiano e mondiale hanno indossato la maglia di una squadra milanese. In tanti viceversa di questi campioni hanno giocato sia sull’una che sull’altra sponda del naviglio. E gente neanche di non poco conto se si considerano i nomi di Serena, Collovati, Seedorf, Pirlo, Vieri, Ibrahimovic, Ronaldo e Balotelli e persino il Meazza, icona della storia interista, ebbe poi modo di giocare anche con il Milan.

    Ad alcuni di loro non è stato riservato alcun rancore, anzi a molti è parsa quasi una consuetudine. Per altri invece la rabbia nei confronti dell’ex è sconfinato in diverse circostanze in un odio vero e proprio, così come accadde per Christian Vieri ed ancora di più per il brasiliano Nazario da Lima Ronaldo. Il Fenomeno, soprattutto dopo il suo gravissimo infortunio, fu coccolato ed accudito dai dirigenti e dal popolo nerazzurro, per poi tradire clamorosamente ed andarsene con i rossoneri.

    Mario Balotelli al suo primo derby Milan-Inter da ex | ©Marco Luzzani/Getty Images
    Mario Balotelli al suo primo derby Milan-Inter da ex | ©Marco Luzzani/Getty Images

    Nella vasta antologia degli ex del derby meneghino, comunque, hanno sempre destato maggior notizia e scalpore quelli che se andavano dall’Inter al Milan, quasi a dissacrarne il valore della maglia e la fedeltà alla causa. Un tradimento irriverente ed inspiegabile che ha rammaricato presidenti e tifosi. Nel derby di domenica sera i riflettori saranno puntati soprattutto su SuperMario Balotelli, che si era rivelato nell’Inter e quindi si è rilanciato nel Milan senza risparmiare accuse e rancori, dopo la sua esperienza travagliata al Manchester City di Roberto Mancini. L’attesa per il prossimo derby milanese collega inevitabilmente le analogie tra Ronaldo e Balotelli.

    L’11 marzo del 2007 a San Siro si giocò un derby nelle medesime condizioni emotive ed ambientali. E Ronaldo sbloccò gli equilibri di quella contesa con un sinistro carico di veleno dell’ex, che portò in vantaggio il Milan e che fece schiumare di rabbia i sostenitori nerazzurri. Poi El jardinero Cruz ed il solito Ibra capovolsero il risultato in un 2-1 in favore dell’Inter che si confermava a vertici della graduatoria per vincere un nuovo Scudetto.
    Ancora una volta il derby milanese riserverà al grande pubblico l’immensità delle sue emozioni, senza risparmiare il veleno mai saturo degli ex di turno.

  • Calcio, un anno che se ne va. I migliori del 2012

    Calcio, un anno che se ne va. I migliori del 2012

    Il 2013 é ormai dietro l’angolo e, nel calcio cosî come in ogni ambito della vita, é possibile fare una lista di tutto il meglio e il peggio che ci ha accompagnati nell’intero anno solare passato. I migliori del 2012 : abbiamo deciso di concentrarci soltanto su quei personaggi e su quei dati, in un certo senso positivi. Spazio dunque ai migliori giocatori, ruolo per ruolo, allenatori e squadre dell’intero pianeta, lasciando perdere per una volta, chi invece ha deluso veramente.

    IL MESSIA – Se si parla di record, non é possibile non citare Leo Messi, super talento del Barcellona che si sta avviando a conquistare il suo quarto Pallone d’Oro consecutivo. Oltre ai tantissimi trofei vinti con i blaugrana, da segnalare il nuovo traguardo del giocatore, forse, piü forte di tutti i tempi: aver superato il leggendario Muller nella classifica dei gol segnati in un anno. La Pulce ha addirittura fatto meglio del suo avversario polverizzando ogni record esistente. Gol come se piovesse. Sempre in Spagna, sponda Real Madrid, un elogio va anche a Cristiano Ronaldo, anch’egli una poderosa macchina da gol che, purtroppo per lui, non viene giustamente riconosciuto per via della presenza di Messi nel suo campionato. Un paragone troppo difficile per essere sopportato anche dall’asso portoghese.

    RIVELAZIONI – Ogni anno ci sono delle squadre che a sorpresa riescono a raggiungere traguardi insperati per le loro aspettative. Una di queste é senza dubbio l’Atletico Madrid del bomber Falcao. Gli spagnoli, grazie soprattutto alle reti della punta colombiana, hanno portato a casa una Europa League e una Supercoppa Europea. Davvero niente male per i ragazzi di Simeone. In Italia dobbiamo per forza dare spazio alla cavalcata vincente della Juventus. I bianconeri, partiti quasi senza speranza di vittoria all’inizio di settembre, si sono ritrovati a maggio con il tricolore sul petto. Merito senza dubbio di Antonio Conte, allenatore dell’anno che ha saputo infondere nei suoi ragazzi un coraggio e una rabbia fuori dal comune.

    CASO PER CASO – Adesso focalizziamo la nostra attenzione ai migliori giocatori del 2012, ruolo per ruolo. In porta ci sono pochi dubbi: Buffon é tornato il portierone che tutti conoscevano. In difesa hanno fatto molto bene Thiago Silva, ora al PSG, e Barzagli. In mezzo al campo fate spazio alla fantasia e al genio di Iniesta, cervello del Barcellona. Davanti la scelta diventa difficile ma basta un nome per toglierci di testa tutti i dubbi: Messi.

  • Ronaldo verso il terzo divorzio, addio a Bia Antony

    Ronaldo verso il terzo divorzio, addio a Bia Antony

    Ormai l’ex Fenomeno Ronaldo fa notizia soltanto per quelle che sono le sue avventure  legate alla cronaca rosa ed alla sua tumultuosa vita sentimentale, che dopo due divorzi alle spalle sembra condurre alla parola “fine” anche il matrimonio celebrato con Bia Antony, almeno secondo quanto riportano, ormai da diversi giorni, le indiscrezioni di gossip. Le prove dell’imminente rottura sarebbero nel fatto che i due trascorreranno il Capodanno lontani: lei nella villa di Ibiza che il calciatore aveva acquistato qualche anno fa insieme alla sua famiglia, Ronaldo, invece, sarà in compagnia di alcuni amici a Punta del Este.

    Basta soltanto questo a dedurre che, dopo sette anni e due figlie insieme, è finita la loro unione? Probabilmente si, e questo implicherà, appunto, il terzo divorzio per l’ex attaccante interista dopo quello dalla storica moglie – sposata nel 2000 – Milene Domingues che all’epoca delle nozze era incinta di quattro mesi, e quello dalla conduttrice Daniella Cicarelli celebrato nel 2005.

    Ronaldo verso il terzo divorzio | ©  Gareth Gay/Getty Images
    Ronaldo verso il terzo divorzio | © Gareth Gay/Getty Images

    Inoltre, dopo giorni di sussurri e voci sempre più insistenti, è stato lo stesso entourage dell’ex calciatore verdeoro a voler metter luce sulla questione proprio per evitare la diffusione di ulteriori ipotesi, con una nota pubblica riportata dal quotidiano brasiliano Globo, in cui la coppia – ormai ex – annuncia la propria separazione di “comune accordo”, presa nell’interesse delle loro due figlie: “una decisione di comune accordo frutto della nostra storia e dell’amore per le nostre figlie”, precisando che l’ “affetto e l’amicizia reciproca non cambiano” e contando sul “rispetto da parte dell’opinione pubblica”.

    Anno nuovo vita nuova, dunque, e sembra proprio che Ronaldo abbia preso alla lettera questo noto adagio popolare: il suo 2013 si aprirà da single e forse anche per questo l’ex calciatore ha deciso di rimettersi in forma perdendo ben 17 chilogrammi in tre mesi, durante la partecipazione ad un Reality Show televisivo.

  • Ronaldo un reality show per dimagrire, pesa 118 kg

    Ronaldo un reality show per dimagrire, pesa 118 kg

    Ultimamente quando si dice Ronaldo il pensiero va direttamente al bomber portoghese del Real Madrid che al giorno d’oggi viene indicato come uno dei migliori calciatori al mondo ma, in queste ore, come accadeva anni indietro, l’attenzione si è posata anche sull’altro Ronaldo, quello brasiliano, il quale ha fatto emozionare non poco con le sue prodezze tanti tifosi del calcio spettacolo. Ora però si parla dell’ex attaccante neroazzurro per la sua nuova avventura: arrivato a pesare ben 118 chili Ronaldo Luís Nazário de Lima, questo il nome vero, ha deciso di rendersi protagonista di un reality dove tenterà di tornare in forma.

    Il programma è intitolato “Fantastico, la misura giusta”, ed andrà in onda su Rete Globo: sinceramente di fantastico non c’è poi nulla ora come ora ma, in questi tre mesi, l’ex talento brasiliano sarà seguito quotidianamente da telecamere che mostreranno al mondo intero ogni minimo miglioramento. Ronaldo dovrà recarsi da un dietologo che gli darà la cura da fare ma ovviamente sarà anche sottoposto a sedute di palestra per poter rimmettersi in sesto.

    Ronaldo © CHRISTOPHE SIMON/AFP/GettyImages

    Inizialmente l’ex calciatore aveva insinuato che tutto questo ingrassare era causato dall‘ipotiroidismo che l’ha rovinato appena ha smesso di fare attività fisica: tutti i medici hanno confermato quanto detto da Ronaldo ma hanno voluto sottolineare che la malattia è stata solamente la complice di un modo sbagliato di mangiare e soprattutto di bere. La troppa birra e le troppe calorie ingerite durante questi anni hanno infatti portato il verdeoro ad avere una circonferenza di vita pari a 107 centimetri, sicuramente qualcosa di scioccante se si pensa alla forma fisica di un calciatore.

    La sfida durerà ben 12 settimane ma si spera che Ronaldo riesca ad uscirne migliorato e soprattutto dimagrito. Prima di cominciare questa avventura “Ronnie” ha infatti dichiarato che l’obiettivo è quello di sgonfiarsi e che è pronto a mettersi in gioco per stare meglio ma anche per gli altri:

    “Quando fisso un obiettivo, sono pronto a dare tutto per centrarlo. Mi preparo ad affrontare questa grande sfida anche perchè voglio dimostrare a tutto il Brasile che lo sport aiuta a star bene. Si vive molto meglio se si pratica attività fisica. Voglio essere un esempio per il mio Paese”.

  • Un Armadillo la mascotte di Brasile 2014

    Un Armadillo la mascotte di Brasile 2014

    Archiviata l’avventura degli Europei di Polonia ed Ucraina 2012, il prossimo appuntamento per le Nazionali di calcio sarà il Mondiale di Brasile 2014, che si preannuncia già come un evento di grandissima importanza, soprattutto in considerazione del fatto che il Paese ospitante è, per tradizione e cultura, la patria del bel calcio, dello spettacolo e dei giocatori di maggior tasso tecnico. Il Mondiale verdeoro, dunque, sta già prendendo forma ed, in tal senso, la televisione brasiliana “Globo” ha lanciato la mascotte Brasile 2014, con un presentatore d’eccezione che è anche uno dei membri del LOC (Local Organising Committee): Ronaldo Luis Nazario da Lima. 

    Armadillo, mascotte Brasile 2014 | foto tratta dal web

    L’ex campione dell’Inter e del Real Madrid, oltre che vincitore del Mondiale con la Nazionale Brasiliana nel 2002, ha così dato il benvenuto ufficiale all’Armadillo, la mascotte che “avrà un importante ruolo in veste di ambasciatore del Mondiale 2014 per i prossimi due anni”, e che già dalle prossime settimane inizierà il suo tour “promozionale” in giro per il Brasile, accompagnata dal sottofondo musicale della canzone ufficiale, “Tatu Bom de Bola”, di Arlindo Cruz.

    La scelta dell’Armadillo a tre fasce come mascotte e simbolo, inoltre, non è stata affatto casuale: si tratta, infatti, di una specie indigena del Brasile in via d’estinzione e, dunque, in tal modo si punterà ad una maggiore sensibilizzazione verso le problematiche connesse alla tutela dell’ambiente e della fauna del luogo che possiede un immenso patrimonio naturalistico (Foresta Amazzonica in primis, ndr), ma troppo spesso poco tutelato; l’auspicio, dunque, è che tale mascotte possa avere un significato ben più ampio del mero ambito calcistico, divenendo il simbolo ed icona di una piattaforma di comunicazione per dar maggior spazio a tali tematiche a livello internazionale.

    Ben presto, l’Armadillo avrà anche un nome e sarà la stessa popolazione Brasiliana a “battezzarlo”, così come accaduto già nel caso della scelta del nome del pallone ufficiale della competizione, “Brazuca”. Anche questa volta, la scelta sarà affidata ad una votazione pubblica, che prenderà il via a partire dal prossimo mese di Novembre , potendo scegliere fra una terna di nomi dal significato molto importante: Amijubi, che racchiude il significato di “amicizia e gioia”, due valori tradizionalmente caratteristici del popolo brasiliano, e Fuleco e Zuzeco, che si ricollegano alla finalità di rappresentare il messaggio ecologista.

    Qualuque sia la scelta del nome della mascotte, dunque, potrà essere un fondamentale veicolo di valori positivi, nell’ottica di una sinergia fra calcio giocato e diffusione di messaggi di alto profilo, per fare in modo che manifestazioni tanto importanti e seguite sfruttino la loro “visibilità” per nobili finalità, cercando di raggiungere il più ampio target possibile, in maniera trasversale, e proseguendo un lodevole cammino già intrapreso dalla FIFA anche in occasione di precedenti edizioni della Coppa del Mondo, come nel caso del Mondiale Sudafricano del 2010, quando l’obiettivo prefissato era quello di fornire un’opportunità di crescita, sviluppo e visibilità all’intero Continente Africano, il più povero del Pianeta.

    In tale direzione, dunque, la Coppa del Mondo “verde” di Brasile 2014 ha già avuto il suo importante calcio d’inizio.

  • Juventus – Inter, i 10 derby d’Italia più significativi pre e post Calciopoli

    Juventus – Inter, i 10 derby d’Italia più significativi pre e post Calciopoli

    Il big match della 29^ giornata di Serie A vede Juventus Inter affrontarsi per la 157^ volta in campionato. I bianconeri sono in vantaggio sui rivali nerazzurri, grazie ai 74 successi ottenuti fino ad oggi, contro le 44 vittorie degli interisti. Riviviamo i 10 derby d’Italia più belli degli ultimi vent’anni, prima e dopo Calciopoli, spartiacque fondamentale nella storia recente dei due club.

    ’96-97 Juventus Inter 2-0 (Jugovic, Zidane) – La Juve di Marcello Lippi stava scrivendo pagine indelebile per il calcio italiano. L’anno precedente i bianconeri avevano conquistato la Champions League battendo l’Ajax ai rigori nella finale dell’Olimpico. Nella stagione ’96-97 muoveva i primi passi in Serie A il neo acquisto Zidane, che nel giro di pochi anni diventò il calciatore simbolo della corazzata di Lippi, costruita dalla triade Bettega-Giraudo-Moggi. Quell’anno la Juve vinse lo scudetto, mentre l’Inter di Roy Hodgson conquistò il terzo posto.

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    ’97-98 Juventus Inter 1-0 (Del Piero) – Un match che passerà alla storia del calcio. La sfida scudetto del campionato ’97-98 viene vinta dalla Juventus grazie alla rete di Del Piero, ma sopratutto grazie al rigore non assegnato dall’arbitro Ceccarini per il fallo di Iuliano ai danni del Fenomeno Ronaldo. L’allora tecnico dell’Inter Gigi Simoni incredulo entrò in campo correndo verso il fischietto di gara, che pochi secondi dopo avrebbe assegnato un rigore alla Juve. Alla fine i bianconeri vinsero lo scudetto, scavalcando proprio quel giorno i nerazzurri.

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    ’02-03 Juventus Inter 3-0 (Gugliempietro autogol, Nedved, Camoranesi) – Un incontro a senso unico quello del marzo 2003. La Juventus di Marcello Lippi vinceva il derby d’Italia per 3-0 e si involava verso la conquista dell’ennesimo scudetto della storia bianconera. Quell’anno la Vecchia Signora fu vicina all’accoppiata scudetto-Champions League, però i sogni europei si infransero nella sfida di Manchester dove il Milan vinse ai rigori una finale tutta italiana. L’Inter, guidata da Cuper, terminò il campionato al secondo posto in classifica.

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    ’03-04 Juventus Inter 1-3 (Cruz, Cruz, Martins – Montero) – Storica vittoria dell’Inter di Zaccheroni, che dopo 10 anni sconfigge la Juventus al Delle Alpi. La doppietta dell’argentino e il gol di Obafemi Martins firmano il successo nerazzurro. Gli uomini di Zac non riusciranno però a scavalcare la Juve in classifica, giungendo quarti, alle spalle dei bianconeri.

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    ’04-05 Juventus Inter 0-1 (Cruz) – Ancora il Giardiniero Cruz mette il sigillo su quella che fino ad oggi rappresenta l’ultima vittoria nerazzurra in casa della Juve. I bianconeri, con Capello al suo primo anno sulla panchina della Signora, si “accontenteranno” di vincere lo scudetto, chiudendo in testa a 86 punti. L’Inter di Roberto Mancini terminò al terzo posto dietro il Milan.

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    ’05-06 Juventus Inter 2-0 (Trezeguet, Nedved) – E’ l’anno del terremoto di Calciopoli. La squadra di Capello inizia la stagione vincendo il derby d’Italia per 2-0 grazie alle reti di Trezeguet e del ceco Nedved. I bianconeri vinceranno il secondo scudetto consecutivo, poi revocato e assegnato all’Inter di Mancini nell’estate successiva. Da lì in avanti i nerazzurri monopolizzeranno la Serie A, vincendo ininterrottamente fino al 2009-2010, l’anno dello storico “triplete”.

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    ’07-08 Juventus Inter 1-1 (Cruz, Camoranesi) – Il primo derby d’Italia post Calciopoli termina in parità. La Juventus guidata da Ranieri acciuffa il pareggio al 77° minuto, dopo che i nerazzurri erano passati in vantaggio nel corso del primo tempo con la rete di Cruz. I bianconeri chiuderanno il campionato al terzo posto, mentre gli uomini di Mancini getteranno le basi per il dominio degli anni successivi.

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    ’08-09 Juventus Inter 1-1 (Balotelli, Grygera) – Ancora un pareggio fra le due acerrime rivali. La banda di Mourinho va in gol per prima grazie a un contropiede finalizzato da Balotelli. Nei minuti di recupero la Juve pareggia i conti con un colpo di testa del difensore Grygera sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Ranieri verrà esonerato dalla dirigenza bianconera poco prima della fine del campionato nonostante la squadra fosse in piena corsa per un posto in Champions League. L’Inter invece vincerà l’ennesimo scudetto dopo Calciopoli.

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    ’09-10 Juventus Inter 2-1 (Felipe Melo, Eto’o, Marchisio) – I bianconeri, con Ciro Ferrara in panchina, riescono nell’impresa di sconfiggere i campioni d’Italia in carica dell’Inter. Il gol della vittoria viene siglato dal centrocampista Marchisio dopo uno splendido dribbling in area di rigore. Sarà però un successo che non troverà seguito nella stagione juventina, con la Vecchia Signora che chiuderà al settimo posto in classifica, mentre l’Inter di Mourinho vincerà il quarto scudetto consecutivo e suggellerà la trionfale cavalcata in Europa nella finale del Bernabeu contro il Bayern Monaco.

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    ’10-11 Juventus Inter 1-0 (Matri) – Nel post Calciopoli la trasferta di Torino resta proibitiva per l’Inter, che anche nella stagione dopo il triplete non riesce ad espugnare il Delle Alpi. Decide l’incontro la rete del neo acquisto Alessandro Matri, al suo terzo gol con la maglia bianconera. Per Leonardo derby d’Italia indigesto, dopo il pareggio a reti bianche dell’andata. Gli uomini di Del Neri non riusciranno a fare meglio del settimo posto finale, mentre i nerazzurri chiuderanno in seconda posizione alle spalle dei cugini del Milan.

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  • Ronaldo rischiò la morte, la sconvolgente verità di Bruno Carù

    Ronaldo rischiò la morte, la sconvolgente verità di Bruno Carù

    Sconvolgente verità quella che il professor Bruno Carù ha rivelato ai microfoni della trasmissione “La Tribù del Calcio” che andrà in onda su Premium Calcio domani alle ore 23. Protagonista dell’inquietante vicenda è Ronaldo, il Fenomeno. Dobbiamo tornare indietro di circa 13 anni e mezzo, alla finale della Coppa del Mondo tra i padroni di casa della Francia e i campioni in carica del Brasile. Tutti ricordiamo come andò a finire, con la sconfitta incredibile dei verdeoro, spazzati via dai transalpini con un perentorio 3-0.

    Quella notte passerà alla storia però più per la prestazione orribile del numero 9 brasiliano, che destò grande perplessità tra gli appassionati di calcio profani e gli addetti ai lavori. Come verrà ricordata per sempre l’immagine del giorno dopo, di un Ronaldo che scende barcollando la scaletta dell’aereo, quasi che si fosse ubriacato dopo la sconfitta subita la sera prima. Quelle che erano supposizioni, fantasie, pensieri più o meno corrispondenti alla realtà, ora trovano una risposta. Ed è una risposta agghiacciante, che farà venire i brividi alle migliaia di fan del Fenomeno.

    “RISCHIO’ DI MORIRE” – Dichiarazione shoccante, ma che non fa una grinza a quanto raccontato dal professor Carù. La sera prima della partita Ronaldo si era sentito male nella sua camera d’albergo, e questo è un fatto largamente conosciuto. Il suo compagno di stanza, Roberto Carlos, aveva immediatamente chiamato i soccorsi ai quali aveva affermato di aver visto Ronaldo accasciarsi nel letto in preda a delle convulsioni. Il primo (e anche ultimo) responso fu quello di attacco epilettico.

    Ronaldo | © PEDRO UGARTE/AFP/Getty Images

    Tredici anni dopo ci viene raccontata un’altra, inquietante, verità. Non fu una crisi epilettica da stress (come recitò il bollettino medico dell’ospedale francese), in realtà fu un problema cardiaco che colpì l’attaccante allora in forza ai nerazzurri dell’Inter. Una vera e propria “assenza di attività elettrica e meccanica del cuore”, e quando il cuore cessa di battere significa essere più di là che di qua (detto volgarmente). Ronaldo ha rischiato di morire il giorno prima della finale del campionato del Mondo.

    I medici francesi optarono per la somministrazione di un potente sedativo, il Gardenale, già tristemente famoso per essere stato utilizzato dalla diva Marilyn Monroe per suicidarsi. Il farmaco era totalmente inappropriato per chi avesse appena avuto un problema cardiaco, e il Fenomeno corse il rischio di morire sul campo dello Stade de France. Agghiacciante verità, ma allo stesso tempo incredibile fortuna per quello che è considerato come uno degli attaccanti più forti della storia del calcio.