Tag: ronaldinho

  • Milan: il Corinthians vuole Ronaldinho.Berlusconi vendilo

    Milan: il Corinthians vuole Ronaldinho.Berlusconi vendilo

    Il presidente del Corinthians Andre Sanchez è a Milano per aver un colloquio con il Milan per portare a gennaio Ronaldinho in Brasile in modo tale da poter disputare la coppa Libertadores in coppia con Ronaldo. Difficilmente la trattativa andarà in porto, per i rossoneri cedere Ronaldinho sarebbe la conferma di una sconfitta ma sopratutto un ulteriore calo a livello mediatico e quindi di marketing. Infatti se l’apporto dell’ex pallone d’oro sul gioco rossonero è praticamente nullo nel merchandising e nella percezione del marchio il nome di Ronaldinho accostato a quello del Milan ha ancora molto appeal.

    Ma perchè il presidente Silvio Berlusconi dovrebbe cedere Ronaldinho?
    Si potrebbero annoverare tantissimi motivi: c’è chi come Sacchi allude ad una vita non perfettamente da atleta a chi più semplicemente indica nell’attuale condizione del brasiliano una zavorra per i rossoneri. Ma ad esser realisti, il nuovo corso del Milan narra di contenimento dei costi, mai piu spese folli e contratti faraonici, per questo privarsi di Ronaldinho può esser un vantaggio economico non dovendogli piu corrispondere il lauto stipendio e la sua cessione permetterebbe a Leonardo di provare nuove soluzioni tattiche dando spazio a giovani come Abate o De Gennaro.
    Se non si è fatto il sacrificio per trattenere Kaka al Milan devono considerarsi tutti cedibili, Ronaldinho incluso e visto che si prospetta una nuova stagione fallimentare per i rossoneri può servire a diventare piu operai e umili per il futuro.

  • Milan: Leonardo recupera Ronaldinho e l’ironia, domani a Udine senza Thiago Silva e Ambrosini

    Milan: Leonardo recupera Ronaldinho e l’ironia, domani a Udine senza Thiago Silva e Ambrosini

    leonardo 1Il Milan parte alla volta di Udine con l’obiettivo di continuare nella striscia positiva iniziata nella magica notte di Marsiglia in Champions League e poi domenica a San Siro nel soffertissimo uno a zero firmato Seedorf contro il Bologna. L’Udinese è un avversario temibile sopratutto in attacco grazie all’imprevedibilità di Di Natale, il dinamismo di Pepe ma anche Floro Flores sa esser pericoloso sopratutto se lanciato negli spazi, per contrastare l’attacco friulano però Leonardo dovrà fare a meno di Thiago Silva, la novità piu bella di inizio stagione, bloccato per un risentimento muscolare. Al fianco di Nesta ci sarà ancora una volta Kaladze con il recuperato Zambrotta a sinistra e il confermatissimo Abate a destra. A centrocampo mancherà il capitano Ambrosini alle prese con un problema al ginocchio che potrebbe esser sostituito da Flamini o da Seedorf con l’inserimento di Ronaldinho a ridosso delle punte che questa volta dovrebbero esser Inzaghi e Pato.

    La condizione dei rossoneri inizia a crescere e con essa anche i risultati tanto da far vivere una vigilia piu tranquilla a Leonardo che in conferenza stampa trova il modo per esser ironico e pungente alle domande dei giornalisti: “La formazione di domani? Non la conosco ancora, aspetto la telefonata“. Su Mourinho invece adotta la diplomazia “ognuno ha il suo stile, dovessi fare il Mourinho non riuscirei, se Mourinho dovesse fare il Leonardo non riuscirebbe. Magari avessi certe cose di Mourinho…“.

  • Milan: Huntelaar non convince, Toni può arrivare in rossonero

    Milan: Huntelaar non convince, Toni può arrivare in rossonero

    lucatoniIl Milan ritrova un pò di serenità grazie alle due vittorie consecutive tra Champions e campionato ma ci sono ancora molti interrogativi sul futuro della squadra di Leonardo. Se in difesa e centrocampo si può esser fiduciosi: Nesta e Thiago finalmente offrono garanzie cosi come lo straordinario Storari e il rirovato Oddo in mezzo al campo fa sorridere i progressi di un ritrovato Pirlo, le genialità di Seedorf ma anche e sopratutto la voglia e l’abnegazione dei tre “distruttori di gioco” Ambrosini, Gattuso e Flamini oltre che la freccia Abate è in avanti che si alimentano tantissimi dubbi. Dinho è spaesato, Borriello è troppo spesso infortunato e Huntelaar non convince, il bomber olandese ancora non è andato mai a segno e manifesta diverse difficoltà di inserimento nel nuovo modo di giocare. A parziale scusante però c’è da dire che l’ex Real Madrid è arrivato tardissimo in rossonero ed è stato praticamente pochissimo con la squadra per via degli appuntamenti con la nazionale per le qualificazioni a Sud Africa 2010 e considerando che a Madrid era praticamente fuori rosa è normale un ritardo di condizione.

    Huntelaar comunque sarà sotto esame fino a dicembre e per guadagnarsi il posto fisso dovrà usare ogni occasione disponibile per mettersi in mostra e sopratutto segnare i gol a cui ha abituato tutte le sue ex squadre. Sembra infatti che il Milan abbia preso informazioni sulla situazione che sta vivendo Luca Toni in Germania. Il campione del mondo è ormai un corpo esterno nel ritrovato Bayern Monaco di Van Gaal e sicuramente prenderebbe in considerazione un ritorno in Italia per aver la possibilità di giocare con continuità e guadagnarsi la convocazione da parte di Lippi.

  • Milan: Ronaldinho ha la febbre. Leonardo ” che sollievo”

    Milan: Ronaldinho ha la febbre. Leonardo ” che sollievo”

    ronaldinhoRonaldinho ha la febbre e con ogni probabilità dovrà saltare il match contro il Bologna previsto domenica a San Siro. L’influenza del talento brasiliano evita almeno per il momento un “caso Ronaldinho” al Milan, Leonardo ha deciso di non schierarlo in Champions League preferendogli in quella posizione il piu dinamico e decisivo Seedorf con risultati entusiasmanti la seconda panchina avrebbe potuto far nascere un precedente risolto dall’influenza.

    Il ruolo di fantasista a questo punto dovrebbe toccare ancora una volta al talento olandese con il connazionale Huntelaar e Pato in attacco e Pippo Inzaghi in panchina. Centrocampo con i soliti PIrlo e Flamini e il rientrante Gattuso al posto di Ambrosini, in difesa possibile turno di riposo per Oddo con Zambrotta a destra e Jankulovsky a sinistra

  • Liscio&Sbalascio: Di Natale e le genovesi da copertina, cercasi Ronaldinho

    Dopo la sosta per gli impegni della Nazionale in vista della qualificazione ai Mondiali del 2010 in Sud Africa si è giocata ieri la terza giornata del campionato italiano e di conseguenza ritorna anche la nostra rubrica “Liscio & Sbalascio”.

    Promuoviamo a pieni voti Juve, Genoa e Sampdoria che si ritrovano al primo posto con punteggio pieno (9 punti in 3 partite). Della Juve ne esaltiamo il ritorno ai massimi livelli (dopo un lieve smarrimento lo scorso anno) di Buffon che lancia chiari segnali al collega Julio Cesar: “Sono ancora io il portiere più forte al mondo” e visto che non possiamo altrettanto esaltare la prestazione della squadra (messa in difficoltà da una buona Lazio) ci soffermeremo sulla dote che per anni ha caratterizzato la società bianconera: il cinismo, e si, perchè nel calcio è considerato un elemento e una dote fondamentale per portare a casa i 3 punti!

    Gasperini conferma di essere un ottimo allenatore, capace di costruire una squadra competitiva nonostante le cessioni importanti ( vedi Milito e T.Motta).

    La Sampdoria risponde per le rime ai cugini Genoani pur facendo a meno dei gol di Pazzini e Cassano (ispiratore comunque del gol che porta la firma di Mannini).

    Apriamo una parentesi su Cassano e permetteteci di collocare nel girone dei Lisci anche la “Cassanata” di farsi ammonire a pochi secondi dalla fine della partita e a pochi passi dall’uscita dal campo. Perchè? perchè a noi fa sorridere, perchè in fondo Cassano è così….

    La palma d’oro oggi la merita Di Natale che rifila una strepitosa tripletta al Catania salendo a quota 6 reti in 3 partite!

    Chi bocciamo questa settimana? Gli arbitri ovviamente! Iniziamo con Tagliavento, reo di aver espulso troppo fiscalmente il giovane Criscito per un’imprecazione diretta proprio a lui. Per carità, la regola esiste e va rispettata, ma permettetemi di dire che la trovo una regola assurda e poco equamente applicata. Mi spiego.

    Immaginate Gattuso, Totti o chicchesia che al fischio di un fallo si rivolge all’arbitro dicendo: “Perdindirindina ma cosa ha fischiato”? Attenzione non si sta qui giustificando la volgarità o i comportamenti irrispettosi, ma solo l’adrenalina che quasi sempre portano a un’uscita verbale del genere. E allora se vogliamo essere fiscali con la regola, che essa valga per tutti e non solo per alcuni. Basta ascoltare le dichiarazioni di Giampaolo che nel dopo partita tra Siena e Roma lamenta il comportamento poco rispettoso di Totti e De Rossi nei confronti dell’arbitro.

    Ma ancora pessima giornata di Tagliavento che punisce, ingiustamente, Campagnaro del Napoli con la massima punizione e l’espulsione.

    Anche Gervasoni non è da meno in Lazio-Juve, coi biancocelesti che si vedono ingiustamente invalidare (in relatà il fischio dell’arbitro arriva prima che la palla vada in rete) il goal di Mauri. Un episodio questo che ha fatto gridare ai molti “E’ tornata la Juve”, ha fatto addirittura anticipare la cena a Mourinho che, giusto per punzacchiare, ha detto: “Mi hanno chiesto se ho visto la partita della Juve e ho detto che ho visto sino al gol di Mauri e poi siamo andati a cena, c’erano i calamari da mangiare…” Speriamo che la cottura fosse al punto giusto….!

    Qualcuno si starà forse chiedendo come mai nessuna parola sul Milan, a parte la prestazione ancora una volta poco convincente, l’unica cosa che possiamo dire è forse, anche Leonardo ha finalmente capito chi è da bocciare tra i rossoneri: Ronaldinho! E noi diamo fiducia al mister e per questo anche questa settimana non vogliamo togliergli la palma del peggior in campo.

  • Champions League: Marsiglia-Milan. Che brutti ricordi al Velodrome

    Champions League: Marsiglia-Milan. Che brutti ricordi al Velodrome

    La stagione del Milan è subito ad un bivio, i rossoneri stentano a reagire dopo la batosta nel derby e le piccole convinzioni dettate dalla vittoria contro il Siena si sono subito sgretolate. Domani sera c’è il debutto in Champions League contro il Marsiglia al Velodrome, lo stadio genera brutti ricordi nei rossoneri e i ricordi vanno alla stagione 1990/91 ed al famoso caso delle luci che generò la squalifica scrivendo forse una delle pagine più brutte della gloriosa storia rossonera nella massima competizione europea.
    pippo-inzaghiLeonardo al debutto in Champions si affida al talismano Superpippo per non chiudere già da adesso le luci sull’ennesima stagione deludente dei rossoneri dall’altro lato ci sarà una vecchia conoscenza del campionato italiano Didier Deshamps, tecnico stimato in patria ed abile nel preparare le partite esasperando le fonti di gioco avversarie. Rispetto a Livorno dovrebbero ritrovare posto in squadra Zambrotta e Pirlo al posto di Oddo e Seedorf ma la scelta clamorosa e che sa di bocciatura potrebbe esser quella di Ronaldinho con l’ingresso di Abate a formare un più coperto 4-4-2. Il Marsiglia fa della forza fisica il suo punto di forza, Deshamps è solito schierare un atipico 4-3-3 con gli esterni d’attacco Ben Arfa e Niang abili ad aiutare il centrocampo ed a riproporsi ad aiuto della prima punta Brandao.

  • Serie A: il Milan non c’è! Un modesto Livorno blocca i rossoneri

    Serie A: il Milan non c’è! Un modesto Livorno blocca i rossoneri

    candrevaMilan disastroso senza idee e per tutto il primo tempo in balia di uno straordinario Candreva, il giovane centrocampista prende il Livorno per mano smistando il gioco con estrema facilità e qualità. Rossoneri senza idea, con Huntelaar nel ruolo di tornante destro (perchè non metter Abate in quel ruolo?) e un abulico Ronaldinho nel ruolo di prima punta. Partita senza infamia e senza lode per gli esterni Oddo e Jankulovsky, solita partita grinta e qualità per Ambrosini e Flamini. Il Livorno gioca bene, Lucarelli mette spesso in difficoltà la coppia difensiva rossonera e non sfrutta una dormita colossale su calcio d’angolo della difesa rossonere spedendo da ottima posizione fuori. Ripresa con piu qualità per i rossoneri grazie all’ingresso di Pirlo e di Pippo Inzaghi, ma i labronici coprono comunque bene e vengono messi in difficoltà solo da una magistrale punizione di Pirlo che si stampa sulla traversa. Match che finisce giustamente in parità anche se i rossoneri possono recriminare per due mancate espulsioni per Pulzetti graziato per una trattenuta su Seedorf nel primo tempo e poi ammonito nel secondo e il positivo Vitale per fallo di ostruzione su Ambrosini lanciato a rete, Orsato evita il secondo giallo. Milan comunque ancora senza una vera identità deve far presto a ritrovarsi poichè la Champions incombe

    IL TABELLINO
    Livorno-Milan 0-0

    Livorno (4-4-2): De Lucia; Raimondi, Perticone, Miglionico, Vitale; Pulzetti, Mozart (18’st Filippini), Candreva, Moro (23’st Bergvold); Tavano (38’st Marchini sv), Lucarelli. A disposizione: Benussi, Diniz, Cellerino, Dionisi. All.: Russo.

    Milan (4-3-1-2): Storari; Oddo, Nesta, Thiago Silva, Jankulovski; Flamini (33’st Abate), Ambrosini, Seedorf; Ronaldinho (10’st Pirlo); Pato , Huntelaar (10’st Inzaghi). A disposizione: Dida, Zambrotta, Kaladze, Favalli. All.: Leonardo
    Arbitro: Orsato di Schio (De Luca-Cariolato)
    Ammoniti: Vitale (L), Thiago Silva (M), Pulzetti (L), Miglionico (L)

  • Sacchi analizza il Milan:”il derby? Un incidente di caccia, i risultati arriveranno”

    Sacchi analizza il Milan:”il derby? Un incidente di caccia, i risultati arriveranno”

    arrigo sacchiMilanNews riesce ad intervistare in esclusiva uno degli artefici del grande Milan: Arrigo Sacchi. Lo stratega voluto da Berlusconi nel suo primo Milan è diventato subito un punto di riferimento nel nuovo modo di concepire il calcio cercando di amalgamare bravi solisti in un armonico complesso per far fare il salti di qualità alla squadra. Incalzato da MilanNews spiega quali sono i difetti di questo nuovo Milan e qual è la strada per risolvere ma tiene a precisare che il Milan ha una dirigenza competente e sarà quella a dar i frutti sperati.
    Ecco i punti piu salienti dell’intervista:

    • Lunedì si è chiuso il mercato e il terzino chiesto Leonardo non è arrivato, crede che il Milan possa competere con la squadra che ha?

    “Terzini adatti al gioco di Leonardo non ce n’erano sul mercato soprattutto nella fase finale. Conoscendo a fondo la dirigenza milanista credo che le valutazioni fatte per costruire una squadra competitiva possano far sperare in una stagione abbastanza positiva. Ovvio il Milan non parte da favorito ma ad agosto è troppo presto per dare giudizi”.

    • Un voto al mercato?

    “Voto 7.5 al mercato nella sua globalità, non del Milan ovvio, anche se è molto difficile dare un voto complessivo. Molte squadre han fatto molto bene, Geona in primis, Napoli, Juventus con l’arrivo di Diego, Inter con il trio Thiago Motta Milito ed E’to. Male la Roma, un’incognita il Milan anche se la scoperta di Thiago Silva unita al recupero di Nesta assieme a quello di Borriello ed all’arrivo di Hunteelar possa dare speranza ai tifosi”.

    • Dal confronto con l’Inter, il Milan ne esce davvero malconcio?

    “Assolutamente no, in primis un derby in agosto non si era mai visto quindi il caldo, la scarsa identità di squadra data dal poco tempo a disposizione di Leonardo per lavorare credo possano essere attenuanti valide per credere ancora nel Milan, siamo solo alla seconda giornata. Se il Milan non aveva diritto ad esaltarsi dopo la partita col Siena neanche l’Inter ha fatto bene a non piangere per il pareggio col Bari – dice Arrigo Sacchi a MilanNews -. Il Milan è lo stesso anche dopo aver perso il derby con una squadra in dieci, rattoppata, senza idee e con la coppia Pato Ronaldinho chiusi ottimamente dalla gabbia interista”.

    • Il Milan può ancora dire la sua per la vittoria dello scudetto?

    “Io credo che la battaglia sia a tre. Difficile dire chi fra Inter e Juventus al primo posto poi il Milan credo possa dire la sua. Non credo che la Roma possa avere chances per competere”.

    • Se dovesse scegliere un reparto, quale rafforzerebbe al Milan?

    “Più che rafforzare un reparto cercherei di dare ordine alla manovra. Ricordiamoci che un bravo solista suona bene ma non dà armonia, l’armonia la dà il collettivo. Il terzo goal dell’anticipo sono stati generati da un errato taglio in diagonale di Jankulovski ma la fascia dove Maicon giocava era altresì troppo libera: qualcosa a livello tattico va sistemato”.

    In Champions il Milan di solito si trasforma, questa volta può arrivare lontano?

    “L’ultima Champions del Milan è arrivata dopo un avvio stentato in campionato e dopo una fase preliminare. Di solito il Milan è abituato ai grandi appuntamenti, se riuscirà a recuperare psicologicamente alcuni giocatori , con spirito di gruppo e voglia di lavorare credo che possa dire la sua”.

    • Una speranza per i tifosi rossoneri che sono preoccupati dopo il mercato e il derby…

    “Ai tifosi posso dire che la dirigenza milanista è una delle più longeve in circolazione e di calcio ne capisce – spiega a MilanNews -. Considero l’aver perso il derby un incidente di caccia: spero di non sbagliarmi ma è presto per poter dare sentenze. Il Milan deve fare un mea culpa generale e ripartire con l’obiettivo di far bene: credo che i risultati arriveranno”.

  • Maria Josè Lopez lascia Jimenez e spunta un flirt con Ronaldinho

    Maria Jose Lopez entrerà presto nelle conoscenze popolari di tutta Italia: la nuova valletta di Controcampo infatti in meno di una settimana ha creato il boom di ricerche sul web intorno al suo nome. Dopo lo show hot in diretta nella prima di Controcampo rimbalzano voci dal Cile di un suo possibile flirt con il fantasista del Milan Ronaldinho. E’ da poco termitata infatti la relazione con l’ex giocatore interista Luis Jimenez.[singlepic id=806 w=320 h=240 float=]
    La bella Maria Jose per il momento smentisce tutto dalle colonne della Gazzetta dello sport “Un flirt con Ronaldinho? No, lo hanno scritto alcuni giornali cileni che non sapevano della mia separazione con Luis. Si vede che volevano creare del gossip..”. Confessa di esser rimasta in ottimi rapporti con Luis e che lui stesso è stato ad incoraggiarla per la nuova avventura. Si dichiara esperta di calcio di preferire Leonardo a Mourinho -“Mourinho mi sta sulle palle perchè non faceva mai giocare il mio ex marito”-. Gli piace Cristiano Ronaldo e uscirebbe a cena con Alberto Brandi

  • Il Berlusconi resta un tabù per la Juventus. Il Milan vince ai rigori ma San Siro applaude Diego

    Continua a mancare la vittoria nel trofeo Berlusconi per i bianconeri a secco per il quinto anno consecutivo. Questa volta sono fatali i rigori alla squadra di Ferrara che per lunghi tratti della partita ha pensato di poter alzare il trofeo.

    Partita a tratti bella e spettacolare, con le due squadre in perfetto clima campionato pronte a lottare su ogni palla per vincere l’incontro. Nel Milan a sorpresa Ronaldinho gioca da prima punta con Huntelaar e Pato piu larghi, la Juve schiera Diego come punta avanzata del rombo di centrocampo con Iaquinta e Trezeguet in avanti. I rossoneri sembrano finalmente piu in palla e nei primi turni mettono alle corde la Juventus con le accellerazioni di Pato e una conclusione di Pirlo che si stampa sulla traversa a Buffon battuto. A sorpresa però è la Juventus a passare in vantaggio fortunosamente, Diego recupera palla nella merà campo rossonera e libero di agire scaglia un destro che diventa imprendibile per Storari grazie alla deviazione di Thiago Silva. Il Milan le tenta tutte ma la bravura della difesa bianconera con un Cannavaro sempre puntuale nell’anticipo e le imprecisioni dei rossoneri fanno chiudere il primo tempo con la Juventus in vantaggio. La ripresa dopo un paio di sussulti con il nuovo entrato Amauri il Milan prende le redini del gioco ma soffre di imprecisione sotto porta, fin quando il nuovo entrato Abate non serve un ottimo cross dalla destra per Pato che con un delizioso stacco supera Buffon regalando il pareggio ai rossoneri. Si va ai rigori dove Storari è ancora decisivo con una parata su Yago.

    Positiva in casa Juve le prove di Diego, Marchisio e Cannavaro, delude invece Felipe Melo apparso piu lento e distratto del solito e autore di numerosi errori di disimpegno a centrocampo non ytasfotmatosi in gol solo per l’imprecisione rossonera. Nel Milan fa ben sperara la solidità difensiva di Nesta e Thiago Silva, la vena ispiratrice di Pirlo e un Pato finalmente in condizione, lascia perplessi la scelta di Leonardo di utilizzare Huntelaar largo a destra