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  • Champions League: le pagelle di Zurigo – Milan

    Ronaldinho 7 Il brasiliano è l’anima di questo Milan, nel primo tempo sonnecchia come del resto tutta la squadra, nella ripresa si carica i rossoneri sulle spalle, dribbling e giocate di qualità e sopratutto il gol scacciapensieri. Il Gaucho c’è!

    Antonini 6,5
    Chi lo sperava? Il giovane rossonero è il valore aggiunto del Milan sulla sinistra le progressioni in avanti ricordano quelle del miglior Serginho, soffre un pò in difesa ma c’è il tempo per crescere. Sorpresa.

    Abate 6,5 E’ l’ennesima conferma che Leonardo fa bene a puntare su di lui, corre come un forsennato dal primo all’ultimo, si conosceva in fase offensiva stupisce invece la crescita in fase difensiva. Che alternativa.

    Dida 5
    Il portierone brasiliano dopo qualche apparizione convincente ritorna l’incubo per i tifosi rossoneri, incerto sulla punizione del vantaggio elvetico, rischia in qualche uscita. Guastafeste

    Pato 5
    Il papero questa volta sbaglia partita, dopo una buona occasione il brasiliano esce dalla partita limitandosi ad occupare la posizione sulla destra. Assente.

    Gajic 7 – Il gol e tanta qualità, è lo spauracchio del Milan per tutto il primo tempo. Scommessa.

    Le pagelle

    Zurigo (4-3-3): Leoni 6,5; Koch 6, Barmettler 6, Tihinen 6,5, Rochat 5; Okonkwo 5,5, Aegerter 6, Gajic 7 (82′ Margairaz sv); Djuric 5,5 (66′ Lampi 6), Alphonse 5,5, Nikci 6,5 (74′ Vonlanthen sv). A disposizione: Guatelli, Buchel, Schonbachler, Mehmedi. All.: Challandes 7
    Milan (4-2-1-3): Dida 5; Abate 6,5, Nesta 6, Thiago Silva sv (20′ Kaladze 6), Antonini 6,5; Pirlo 5,5, Ambrosini 5 (55′ Flamini 6); Seedorf 5,5; Pato 5, Borriello 6 (84′ Inzaghi sv), Ronaldinho 7. A disposizione: Storari, Jankulovski, Huntelaar, Di Gennaro. All.: Leonardo 6
    Arbitro: Proença (POR)

  • Champions League: Milan agli ottavi ma lo Zurigo è un incubo

    Il Milan passa agli ottavi qualificandosi come seconda alla spalle del Real Madrid vittorioso al Velodrome contro il Marsiglia di Deshamps. I rossoneri però non sono belli come domenica e lo Zurigo determinatissimo come del resto in tutte le partite del girone, il Milan soffre la vivacità degli elvetici che corrono di più e mettono in crisi il modulo fantasia dei rossoneri. La prima occasione però è per i rossoneri con Pato abile a colpire al volo uno dei tanti assist di Ronaldinho ma Leoni è pronto alla respinta. Thiago Silva esce per infortunio per un nuovo problema al polpaccio e il Milan arretra terribilmente e lo Zurigo passa su punizione di Milan Gajic che beffa Dida sul proprio pari.

    Rossoneri che chiudono a fatica il primo tempo ma nello spogliatoio Leonardo si fa sentire e nella ripresa appare un Milan più volenteroso e dopo qualche occasione trova con una azione bellissima il rigore che cambia la partita. Dinho e Seedorf duettano nella metà campo dello Zurigo dal limite servono Borriello che in area viene falciato da Rochat che va prima sotto la doccia. Dinho realizza e cambia la partita, rossoneri che cercano il gol vittoria ma Tihinen e Leoni si immolano su tutte le conclusioni rossoneri.

    Arriva comunque la qualificazione anche se il secondo posto mette il Milan nelle condizioni di prender una big d’Europa, bene ancora i giovani Abate e Antonini mentre un pò in ombra questa sera Pato. Nell’altra partita del girone brilla la stella di Cristiano Ronaldo, il portoghese illumina il Velodrome con una doppietta nel tre a uno finale.

    IL TABELLINO
    ZURIGO – MILAN 1-1 29′ Gajic (Z), 64′ Ronaldinho (M)
    Zurigo (4-3-3):
    Leoni; Koch, Barmettler, Tihinen, Rochat; Okonkwo, Aegerter, Gajic (82′ Margairaz); Djuric (66′ Lampi), Alphonse, Nikci (74′ Vonlanthen). A disposizione: Guatelli, Buchel, Schonbachler, Mehmedi. All.: Challandes.

    Milan (4-2-1-3): Dida; Abate, Nesta, Thiago Silva (20′ Kaladze), Antonini; Pirlo, Ambrosini (55′ Flamini); Seedorf; Pato, Borriello (84′ Inzaghi), Ronaldinho. A disposizione: Storari, Jankulovski, Huntelaar, Di Gennaro. All.: Leonardo.
    Arbitro: Proença (POR)
    Ammoniti: Barmettler (Z), Abate, Seedorf (M)
    Espulsi: 64′ Rochat (Z) per fallo da ultimo uomo

  • Champions League: Il Milan a Zurigo per riparare allo sgarbo dell’andata con Dinho, Abate e Antonini

    Il Milan vola a Zurigo con il morale alle stelle, il modulo di Leonardo non è più una scommessa e tutta la squadra sembra trarne ottimi benefici è per questo che nell’ambiente rossonero e la partita con lo Zurigo non sembra un ostacolo insormontabile cosi come poteva esserlo nel primo periodo della stagione.

    Nella gara d’andata gli elvetici pur con tanta fortuna riuscirono ad espugnare San Siro con un gol di tacco del difensore Tihinen accentuando la crisi iniziale dei rossoneri, ma forse proprio da quella sconfitta Leonardo è riuscito a trovare il coraggio di cambiare modulo motivando tutta la squadra che adesso è disposta ad entusiasmare ed entusiasmarsi in ogni partita.

    Gli exploit di Abate e Antonini, le conferme di Nesta e Thiago Silva, a centrocampo un Ambrosini rigenerato dalla fascia di capitano e avanti il trio fantasia supportato da sua Maestà Seedorf non hanno nessuna intenzione di fermarsi alzando di partita in partita l’asticella degli obiettivi stagionali.

    “Domani sera basta vincere – confessa Leonardo – l’esito partita contro lo Zurigo dipenderà solo ed esclusivamente da noi, stiamo facendo qualcosa di positivo e al risultato di Marsiglia non dobbiamo pensare. Dobbiamo mantenere alto il nostro livello di gioco, ogni partita ha la sua storia, anche a livello psicologico. Lo Zurigo ci conosce bene, ha trovato grandi stimoli a San Siro e sarà così anche domani, si tratta sempre di una partita di Champions. L’avvio di gara ultimamente è stato buono e questo è un concetto che dobbiamo avere chiaro in testa anche domani. La nostra è una squadra matura, ha vissuto momenti importanti anche nel suo passato, abbiamo adesso la giusta consapevolezza e la convinzione necessaria per fare bene. Il nostro obbiettivo è naturalmente vincere”.

    Sugli undici che scenderanno in campo dal primo minuto non ci dovrebbero esser dubbi, Ronaldinho è recuperato e sarà della partita sugli out di difesa vista la squalifica di Zambrotta e l’infortunio di Oddo sarà rinnovata la fiducia ai due giovani “fatti in casa” Abate sulla destra e Antonini a sinistra.

  • Serie A: Milan – Samp dura solo 23 minuti. Rossoneri sontuosi, blucerchiati in crisi

    Inizia bene il tour de force dei rossoneri prima della sosta, Milan chiude la pratica Samp in appena 23′ minuti per poi limitarsi a controllare e non infierire sulla squadra di Del Neri apparsa ormai allo sbando. Il primo gol arriva dopo appena due minuti da un passaggio errato di Cassano, Antonini si invola sulla sinistra e serve Ronaldinho per il brasiliano è un gioco da ragazzi metter la palla sulla testa di Borriello. La Samp è scossa e non ha nessun tipo di reazione i rossoneri giocano sul velluto con i quattro in avanti a deliziare la platea si San Siro. Il due a zero è una perla di Seedorf, l’olandese inizia l’azione servendo la palla a un Dinho in serata di grazia, il brasiliano chiude il triangolo e l’olandese di sinistro trova l’incrocio. Due minuti e Pato trova la rete del tre a zero mandando in estasi i tifosi rossoneri. Il Milan poi si rilassa pensando all’importante gara di Zurigo, Ronaldinho esce per precauzione ma il sostituto Abate dimostra di esser una certezza per questo Milan, cosi come Antonini autore di una prestazione superlativa.

    Rossoneri adesso possono sedersi in poltrona a veder il big match di questa sera consapevoli di aver inanellato il decimo risultato utile consecutivo e i tifosi iniziano a sognare e San Siro continua a riacquistare la sua gente.

    IL TABELLINO
    Milan-Sampdoria 3-0
    2′ Borriello (M), 21′ Seedorf (M), 23′ Pato (M)
    Milan (4-2-1-3): Dida; Antonini, Nesta, Thiago Silva, Zambrotta; Pirlo, Ambrosini (31′ st Flamini); Seedorf; Pato, Borriello (23′ st Huntelaar), Ronaldinho (34′ Abate). A disposizione: Storari, Kaladze, Favalli, Di Gennaro. All. Leonardo
    Sampdoria (4-4-2): Castellazzi; Stankevicius, Gastaldello, Accardi, Ziegler; Padalino (7′ st Semioli), Tissone, Poli, Mannini (25′ Lucchini); Pazzini (31′ st Bellucci), Cassano. A disposizione: Fiorillo, Zauri, Franceschini, Pozzi. All. Delneri
    Arbitro: Rocchi
    Ammoniti: 39′ Tissone (S), 3′ st Lucchini (S), 12′ st Seedorf (M), 30′ st Stankevicius (S)
    Espulsi: –

  • Bronzetti: “il miglior acquisto del Milan è Pederzoli”

    L’agente FIFA Ernesto Bronzetti profondo conoscitore del calcio spagnolo e sempre presente nelle trattative importanti del Milan analizza dal suo blog Caffe Bronzetti la metamorfosi dei rossoneri nell’ultima stagione con l’avvento di Leonardo in panchina e il nuovo credo tattico societario basato sul contenimento dei costi e sulla valorizzazione del vivaio.

    In quest’ottica Bronzetti plaude il Milan per l’acquisto di Mauro Pederzoli Il Milan ha fatto un acquisto importante prendendo Mauro Pederzoli come capo degli osservatori e ds del settore giovanile, è uno specialista dello scouting e molto molto molto competente. Il settore govanile rossonero cresce, ci sono ragazzi già in rampa di lancio per la prima squadra, come Albertazzi, Strasser, Merkel e Verdi. Ecco, quest’ultimo in particolare – ha 17 anni – mi piace un sacco, è un attaccante esterno brevilineo, tecnico e rapido: lo vedi per un’intera partita e non capisci se è destro o sinistro perché calcia benissimo con entrambi i piedi e sapete quanto questo sia importante e raro…”.

    Bronzetti ammira anche il coraggio di Leonardo nel schierare in modulo a trazione anteriore, ma dimostra con questo modulo di esaltare le qualità di Pato e Ronaldinho, il valore aggiunto dei rossoneri “La filosofia di Leonardo è attaccare sempre, rischiare ma non rinunciare allo spettacolo, alle emozioni, alle giocate magiche dei suoi campioni. I secondi tempi di Dinho contro Cagliari e Marsiglia ci hanno davvero ricordato, finalmente, il fuoriclasse di Barcellona. Lui deve riuscire a giocare così per 90 minuti, ma nessuno può negare che le giocate sopraffine di domenica scorsa e gli assist di stasera siano qualcosa di speciale, di unico. Firmate Ronaldinho. Come quel tunnel di suola sulla linea laterae.”

  • Milan: il modulo “entusiasmo” mostra delle crepe, Dominguez e Drenthe le alternative?

    Il Milan con il pareggio di ieri sera è ancora in piena corsa qualificazione, basterà vincere in casa dello Zurigo per non correre rischi e presentarsi agli ottavi di finale della prestigiosa vetrina europea. Il modulo inventato da Leonardo e ribattezzato da Galliani come 4-2- entusiasmo permette ancora imprevedibilità e gol al Milan ma adesso inizia ad evidenziare delle crepe pericolose.

    Il 4-2-4 non mostra alternative nell’organico rossonero e quando Pato, Ronaldinho e Seedorf hanno bisogno di rifiatare il Milan non offre più spunti e imprevedibilità diventando cosi una squadra normale e in forte affanno a centrocampo. Leonardo durante la partita di ieri ha effettuato un solo cambio tra Abate e Oddo peraltro per l’infortunio di quest’ultimo ma era evidente che Ambrosini e Pirlo nell’ultima parte non riuscivano più a contenere l’impeto del Marsiglia.

    Gli innesti di Beckham ed Adiyiah potrebbero dar alcune alternative a Leonardo anche se l’inglese per caratteristiche difficilmente può sostituire Ambrosini per dinamicità e Pirlo per saggezza tattica in quella posizione del campo e il giovane ganese è una scommessa. Nelle ultime ore però ai rossoneri si sono accostati i nomi del fantasista del Rubin Kazan Alejandro Dominguez sul quale pare sia cessato l’interesse della Juventus e sul laterale olandese del Real Madrid Royston Drenthe.

    Entrambi le operazioni sono possibili perchè di basso costo e su giocatori abbastanza giovani per come vuole la nuova strategia rossonera. Per Drenthe il Milan potrebbe sfruttare la buona amicizia con il presidente Perez per aver il giocatore in prestito a ad un prezzo di favore mentre Dominguez si svincolerà a Dicembre dai russi e come detto nei giorni scorsi preferirebbe l’Italia alla Spagna dove ha numerosi estimatori.

  • Champions League: il Milan fallisce il primo match ball. Il Marsiglia fermato dai pali

    Il Milan fallisce davanti ai propri tifosi l’occasione di chiudere la pratica qualificazione contro il Marsiglia di Deshamps. I francesi si giocavano l’ultimo tentativo di riagganciare il treno qualificazione ma la prima parte di gara è favorevole ai rossoneri che prima sfiorano la rete con Zambrotta pescato magistralmente da Pirlo e poi trovano il vantaggio con il recuperato Borriello abile a superare Heinze e a bucare Mandanda.

    Il Marsiglia sembra aver subito il colpo ma inaspettatamente Lucho trova la rete su un pregevole assist di Niang. La partita per di intensità e per tutto il primo tempo le azioni sono individuali ma con nessun episodio eclatante. Nella ripresa il Marsiglia gioca meglio e mette alle strette i rossoneri e in più di un occasione è provvidenziale l’intervento risolutorio a turno di Nesta, Thiago Silva e Abate. Niang è ancora determinante sulla sinistra da un suo ennesimo crosso Brandao a porta libera manda sulla traversa poi Ronaldinho accende la luce e per ben due volte mette prima Borriello poi Pato davanti a Mandanda ma i due sprecano in modo incredibile. L’ultima occasione è per il Marsiglia con Diawara che su calcio da fermo prende in pieno il palo. Adesso per i rossoneri è fondamentale vincere a Zurigo per non esser costretti a fare calcoli, per Deshamps nonostante la buona partita le speranze qualificazioni sono notevolmente diminuite.

    Forse il Milan ha pagato la mancanza di fiato e l’aver avuto due giorni in meno per rifiatare, ma farà discutere anche la mancanza di sostituzioni nella seconda parte della partita da parte di Leonardo.

    IL TABELLINO
    Milan-Olympique Marsiglia
    1-1 10′ Borriello (M), 16′ Lucho (OM)
    Milan (4-3-3): Dida; Oddo (28′ Abate), Nesta, Thiago Silva, Zambrotta; Ambrosini, Pirlo, Seedorf; Pato, Borriello, Ronaldinho. A disposizione: Storari, Kaladze, Antonini, Flamini, Huntelaar, Inzaghi. All. Leonardo.

    Olympique Marsiglia (4-1-3-2): Mandanda; Bonnart, Diawara, Heinze, Taiwo; Lucho (21′ st Koné); Abriel, Cissé, Cheyrou (40′ st Morientes); Brandao, Niang (28′ st Ben Arfa). A disposizione: Andrade, Hilton, Valbuena, Kaborè. All. Deschamps.
    Arbitro: Webb (Ing).
    Ammoniti: 34′ Ambrosini (M), 14’st Zambrotta (M), 48′ st Heinze (OM)
    Espulsi: –

  • Liscio & Sbalascio: Gladiatore Totti, da censura i cori a Balotelli

    Terminata la 13° giornata di campionato riprendiamo la nostra rubrica Liscio & Sbalascio e quindi scopriamo insieme i promossi e i bocciali della settimana.

    Innanzitutto non possiamo non promuovere al gradino più alto del nostro podio il gladiatore di oggi: Francesco Totti. Il capitano, in forma strepitosa, segna tre goal nella prima mezzora, uno su rigore, uno su punizione e uno su una splendida azione con Perrotta che termina con un sinistro a girare. Insomma, non male per un giocatore che solo qualche mese fa è stato operato al ginocchio. Fa bene dunque il Pupone a ribadire il concetto: ” Dicano pure che sono un giocatore finito… Tanto mi porta bene

    Bene anche per l’Inter che nonostante il momentaneo pareggio di Zalayeta, stravince sul Bologna imponendosi ancora una volta come la squadra più completa e tosta da battere.

    E se molti ne hanno bocciato la difesa, noi vorrà dire che ne promuoviamo l’attacco e quindi bene il Milan che, in svantaggio di due goal a uno contro l’ottimo Cagliari, ribalta il risultato chiudendo il match sul 4-3. trascinato da un ritrovato Ronaldinho e dai lampi estrosi di Pato. Ma se in attacco si balla la samba, in difesa i diavoli rossoneri (orfani di Nesta) continuano a ballare la tarantella.

    Ci sentiamo di promuovere quest’oggi il gesto di un campione come Gigi Buffon che, vedendo rientrare il suo capitano in campo, si sfila la fascia da capitano che nel frattempo aveva ereditato, per darla al legittimo proprietario. Peccato che l’arbitro non abbia capito il gesto (che a noi è piaciuto molto) e abbia preferito applicare la regola così come andava applicata.

    Per un riciproco scambio di stima in campo, purtroppo non ne è susseguito uno sugli spalti. E allora bocciamo e condanniamo senza alcun indugio, i cori dei tifosi juventini contro Balotelli. Innanzitutto perchè non tolleriamo episodi di razzismo (anche se a mio modesto parere non si è trattato oggi di razzismo) ma di “astio” verso una persona (in questo caso Balotelli) indipendentemente dal colore o dalla nazionalità. Detto ciò, e avendo dunque precisato che condanniamo e continueremo a farlo qualsiasi forma di razzismo o di violenza, se Balotelli oggi non è stato vittima di razzismo ma di eccessivo astio, sarebbe utile fermarsi e pensare anche il perchè il giovane nerazzurro viene continuamente contestato (anche a Bologna ieri si è alzato qualche coro contro). Non vorremmo mai che riconducendo tutto al razzismo, si rischi di non far capire realmente le “responsabilità” (se così si possono definire) di Balotelli.

    Accantonata la stupidità che purtroppo ogni tanto risorge dagli spalti, continuiamo con le bocciature in Juventus-Udinese e bocciamo (come del resto ha fatto anche Ciro Ferrara) Felipe Melo che, nonostante si fosse preoccupato durante la settimana a rassicurare i propri tifosi che la cifra del suo ingaggio non fosse alta se da lui ripagata a dovere, dubitiamo sia riuscito a convincerli. In soli 25 minuti di gioco sono state contate 5 palle goal perse a centrocampo dal brasiliano, un po’ troppi.

    Parliamo anche oggi del Genoa. Svogliata, lenta, con poche idee chiare, questa è la squadra vista in campo oggi. Gasperini, attento come sempre, indovina i cambi ma non basta, il Genoa dello scorso anno e di inzio campionato sembrano ormai cosa lontana.

  • Serie a: Milan-Cagliari 4-3. Le interviste

    Ronaldinho: “Abbiamo sofferto, ma questo è il nostro modo di giocare. Ora sono molto felice, San Siro è finalmente diventato casa mia”. L’ex Pallone d’Oro parla anche della possibilità di lottare per lo scudetto: “Sarà difficile, l’Inter è una grande squadra ma noi ci proveremo“.

    Leonardo: “Siamo un gruppo vincente, è nel nostro dna. Non mi aspettavo una gara con così tanti gol, ma una bella partita sì. Il Cagliari non perdeva da quattro partite, non prendeva gol da tre: sapevamo che avremmo dovuto fare molta attenzione, ma alla fine abbiamo creato molti pericoli. Il nostro modulo è molto offensivo e creiamo molte difficoltà ai nostri avversari, La nostra posizione è quella di sempre – dice ai microfoni Rai -. Il Milan deve pensare sempre a qualcosa di importante. Ora dobbiamo essere lucidi e logici e valutare il nostro potenziale partita dopo partita. E’ difficile dire quello che possiamo fare ma il nostro dna è quello che è“. Infine una battuta sull’impegno di mercoledì contro il Marsiglia. “E’ una squadra che gioca al calcio, senza chiudersi e sarà una bella partita. Se avremo la possibilità di chiudere il discorso qualificazione, lo faremo”.

    Galliani: “Il campionato italiano finalmente somiglia alla Champions League, le squadre vengono a giocarsi la partita anche fuori casa. Il nostro modulo ci permette di aver sempre la superiorità numerica nella parte importante del campo e con Dinho, Pato e Borriello l’occasione la creaimo sempre“.

    Allegri: “Sicuramente è stata una partita piacevole con molte occasioni da gol. Abbiamo creato parecchio e non era facile contro questo Milan. Abbiamo avuto 5 minuti a cavallo del secondo e del terzo gol del Milan dove siamo stati disattenti perché ci siamo rilassati troppo. Abbiamo avuto le occasioni anche nel finale ma non ci siamo riusciti. Torniamo da San Siro con il rammarico. Ronaldinho ha fatto un’ottima partita, ho visto un grande giocatore” – e sul gioco del Milan il tecnico sardo dice – “E’ un sistema che gli permette di trovare facilmente l’uno contro uno di Pato e Ronaldinho. A volte spaccano la squadra in due e se gli concedi contropiede ti fanno male. Loro stanno sfruttando al meglio le caratteristiche dei propri giocatori. Ti lasciano più spazio per giocare, ma devi sfruttarlo altrimenti ne esci con le ossa rotte“.

  • Serie A 13 Giornata: Milan – Cagliari. Probabili formazioni e live streaming

    E’ il match verità per il Milan di Leonardo, prima della sosta i rossoneri stavano vivendo un buon momento e sulla carta hanno l’intenzione di continuare a stupire tenendosi attaccati al treno scudetto. Il tecnico brasiliano nell’ormai consueto 4-2-3-1 dovrà fare a meno di Alessandro Nesta per squalifica e di Gattuso e Jankulovsky, in dubbio Ronaldinho per un influenza. Dida sarà ancora, in difesa Kaladze sarà il sostituto di Nesta e Oddo è preferito ad Antonini. Allegri sogna l’impresa a San Siro ma dovrà fare a meno del fantasista Cossu appiedato dal giudice sportivo e Marzoratti. Coppia d’attacco formata da Jeda e Nene.

    Milan (4-2-1-3): 1 Dida; 44 Oddo, 33 Thiago Silva, 4 Kaladze, 15 Zambrotta; 21 Pirlo, 23 Ambrosini; 10 Seedorf; 7 Pato, 22 Borriello, 80 Ronaldinho.
    In panchina: 12 Abbiati, 19 Favalli, 77 Antonini, 16 Flamini, 20 Abate, 22 Huntelaar, 9 F. Inzaghi.
    All. Leonardo. Squalificati: Nesta.
    Indisponibili: Gattuso, Bonera, Di Gennaro, Onyewu, Jankulovski

    Potrai assistere alla partita direttamente dal tuo pc cliccando sul link che ti collegherà al canale: CANALE 1, CANALE 2, CANALE 3
    Cagliari (4-3-1-2): 22 Marchetti; 21 Canini, 6 Lopez, 13 Astori, 31 Agostini; 4 Dessena, 5 Conti, 8 Biondini; 10 Lazzari; 9 Nenè, 27 Jeda.
    In panchina: 24 Lupatelli, 14 Pisano, 16 Sivakov, 18 Parola, 20 Barone, 32 Matri, 23 Larrivey. All. Allegri.
    Squalificati: Cossu.
    Indisponibili: Marzoratti