Tag: ron dennis

  • Formula 1: Mclaren, presentate le nuove frecce d’argento

    Formula 1: Mclaren, presentate le nuove frecce d’argento

    Bella, cattiva e tutta argentata, così come la storia della Formula 1 l’ha consacrata, una freccia d’argento. La nuova McLaren è un mix di tecnologia ed aerodinamica da far paura e soprattutto tanta sicurezza. (altro…)

  • Formula 1: McLaren, Dennis di nuovo CEO per vincere

    Formula 1: McLaren, Dennis di nuovo CEO per vincere

    Un gran rinforzo per la scuderia di Woking (Regno Unito) è certamente quello del ritorno al ponte di comando di Ron Dennis. Veterano delle corse che ha guidato la McLaren ai successi più recenti.
    Nel 2009 il suo posto era stato preso da Martin Whitmarsh e nell’ultima stagione la monoposto britannica non ha mai raggiunto il podio, cosa che accadde per l’ultima volta nel 1980, proprio quando la Marlboro in qualità di principal sponsor intervenne sulla scuderia elevando Dennis a Team Manager. Con prima John Barnard e poi Adrian Newey iniziò proprio lì la scalata recenti successi delle frecce d’argento.

    Nella prossima stagione la McLaren ha deciso di cercare di invertire la rotta e riportare in prima linea il vecchio leone che maniacalmente e con modi di fare a volte che lo hanno reso antipatico è riuscito nell’impresa di risollevare la scuderia creata da Bruce McLaren nel 1963.

    Ron Dennis si è ripreso il posto di Ceo (Chief Executive Officer), una posizione che include tra le nuove responsabilità l’esame della competitività del team. Insomma dirigente di alto livello e coordinatore del reparto corse, in pratica è da prevedere una nuova rivoluzione a Woking.

    Ron Dennis e Martin Whitmarsh | © Clive Mason / Getty Images
    Ron Dennis e Martin Whitmarsh | © Clive Mason / Getty Images

    In un’intervista recente, apparsa sul Corriere dello Sport, Dennis dichiara:

    ” I miei colleghi azionisti mi anno dato mandato per scrivere un nuovo capitolo nella storia della McLaren, a cominciare dal migliorare le nostre prestazioni dentro e fuori la pista, nelle prossime settimane ho intenzione di intraprendere una revisione completa e obiettiva di ciascuna delle nostre imprese con l’intento di ottimizzare ogni aspetto della nostra attività esistenti, oltre all’individuazione di nuove aree di crescita da capitalizzare sulle nostre tecnologie ed eventualmente ulteriormente investire in loro. A febbraio articolerò una nuova strategia del Gruppo per implementare la struttura organizzativa più adatta per realizzarlo. Sono eccitato dalla prospettiva di tornare al ruolo di Ceo del gruppo e lavorare con i miei colleghi e gli altri soci per soddisfare il nostro obiettivo, che è quello di vincere qualunque cosa facciamo

    Il lancio della nuova monoposto McLaren, la MP4-9 è previsto per il 24 gennaio. C’è molta attesa per vedere l’inizio di questa seconda era targata Ron Dennis.

  • Hamilton-McLaren e il rinnovo spinoso

    Hamilton-McLaren e il rinnovo spinoso

    Nonostante la bella e importante vittoria di domenica nel Gran Premio del Canada, in casa McLaren non può che tenere ancora banco la questione sul rinnovo di contratto di Lewis Hamilton. L’inglese, fresco di trionfo a Montreal e settimo vincitore diverso su sette gare disputate di questo avvincente Mondiale 2012 di Formula 1, è ora leader della classifica mondiale con due punti di vantaggio sullo spagnolo della Ferrari Fernando Alonso.

    Il contratto che lo lega alle Frecce d’argento scadrà alla fine di questa stagione e le voci su un suo possibile futuro appaiono molto discordanti. Nel week-end di Montecarlo, che ben tre settimane fa ha ospitato il Gran Premio di Monaco il quotidiano inglese “The Guardian” aveva lanciato un indiscrezione secondo la quale il team di Woking sarebbe disposto a offrire al campione inglese un rinnovo di cinque anni a 30 milioni di dollari a stagione per un investimento che portebbe nelle casse del campione del mondo 2008 la cifra astronomica di 150 milioni di dollari. In più andrebbero ad aggiungersi gli eventuali bonus che porterebbero Hamilton ad essere il pilota più pagato della Formula 1 proprio davanti al suo ex compagno di squadra Fernando Alonso.

    Ma la riformulazione del contratto prevederebbe anche la rivisitazione dei diritti d’immagine e della gestione degli sponsor personali, che il manager di Hamilton, Simon Fuller, vorrebbe in favore del suo assistito. Ma a questo fanno da contraltare le dichiarazioni proprio nei giorni scorsi del presidente della McLaren Ron Dennis, che aveva ammesso che a queste cifre il rinnovo del pilota potrebbe complicarsi di molto. Il capo della scuderia inglese infatti ha fatto capire a chiare lettere che il problema principale sul rinnovo è esclusivamente economico in quanto il contratto che attualmente lega Hamilton con la McLaren era stato firmato quando la situazione dell’economia mondiale era ben diversa, anche se le cifre sono nettamente più basse. Lo stipendio annuale dell’anglo-caraibico infatti si aggira sui 14 milioni di dollari (circa 17 milioni di euro), il che significa che l’ingaggio alle cifre precedentemente descritte verrebbe addirittura raddoppiato: ” E’ pagato con cifre molto alte, anche più di me. E’ una situazione complessa. Il contratto che sta per scadere era stato firmato quando l’economia era un po’ diversa, dunque ora serve un po’ di equilibrio”. 

    Per cui proprio il patron del team non ha escluso un suo addio a fine stagione: “E’ normale che si guardi intorno. Lui valuterà tutto ciò, noi guarderemo anche a chi è disponibile”. Ma non è un mistero che sia Dennis, sia Martin Whitmarsh, team principal della McLaren, confidino nel lungo rapporto che ha legato sin dagli inizi della sua carriera Hamilton con la scuderie inglese per far si che un accordo alla fine venga trovato. Anche se l’entourage dell’inglese sta prendendo tempo, per cercare di capire se possano presentarsi altre opportunità dalle altre scuderie di vertice. In questo senso Red Bull, Mercedes e anche la stessa Ferrari stanno alla finestra, forti della consapevolezza di essere le uniche scuderie che al momento potrebbero garantire cifre importanti aggiunte alla competitività della vettura.

    Lewis Hamilton © Paul Gilham/Getty Images

    La Red Bull è da tempo sulle tracce del pilota inglese con il quale vorrebbe formare un dream team con il tedesco Sebastian Vettel ma Helmut Marko, numero uno del team anglo-austriaco frena su questa possibilità non considerando il pilota inglese adatto alle caratteristiche del team: “E’ chiaro che in questo momento Hamilton sta valutando le sue alternative, ma anche essendo il pilota più forte devi essere tu ad adattarti alla struttura del team e non il contrario”, questo in riferimento chiaramente al fatto che Hamilton vuole essere il leader del proprio team mentre a Milton Keynes hanno già il loro pilota di punta ovvero Vettel. In più Marko ha fatto intendere di voler continuare con Mark Webber nel ruolo di “numero due” della squadra, negando i contatti di quest’ultimo con la Ferrari e chiudendo le porte ad Hamilton.

    Ma anche in Ferrari si vive una situazione simile con l’intoccabile Alonso che ha già vissuto un’esperienza a dir poco infernale con Lewis ai tempi della McLaren. Per cui la Rossa eviterebbe volentieri di ripetere gli screzi dei due del 2007 anche se il loro rapporto è tornato alla normalità e Felipe Massa è sempre in situazione precaria all’interno del team di Maranello. Per quanto riguarda invece la Mercedes, Norbert Haug ha fatto più di un pensierino sul pilota inglese, forte anche della partnership di Mercedes con il team di Woking. Il team tedesco starebbe pensando di lasciare la restante parte del pacchetto azionario della McLaren al team inglese pur di assicurarsi le prestazioni dell’anglo-caraibico che andrebbe a far coppia con Nico Rosberg a discapito di Michael Schumacher, che sempre per un intreccio del destino tornerebbe alla Ferrari al posto di Massa (?). Ma siamo sicuri che Hamilton lascerebbe la McLaren per un team che attualmente non dimostra di avere la stessa competitività?

    Certo è che per la McLaren sarebbe davvero un errore lasciarsi scappare un Hamilton come quello visto in Canada, ma anche in questo inizio di stagione in cui come mai prima d’ora è andato a punti con una regolarità straordinaria. E’ vero che la vittoria è giunta solo al settimo appuntamento, ma in tutte le gare ha saputo raccogliere punti importanti portando a casa sempre il massimo delle sue potenzialità e anche oltre. Ed è grazie a questo lavoro se ora si trova in testa alla classifica del campionato.

  • Formula 1, caso Renault: Alan Permane è mister X. Mosley ha avuto la sua vendetta

    Formula 1, caso Renault: Alan Permane è mister X. Mosley ha avuto la sua vendetta

    Alan Permane e Flavio BriatoreDopo la sentenza della Fia che ha visto Flavio Briatore, team manager della Renault, radiato dalla Formula 1 e Pat Symonds, direttore tecnico, squalificato per 5 anni per l’incidente nel Gran Premio di Singapore dell’anno scorso di Piquet causato volontariamente per favorire la vittoria di Alonso, si è aperta la caccia a chi nell’ambiente della scuderia francese avrebbe “cantato” e così confermato tutte le accuse a loro carico, come citato nei verbali della Fia.
    Il super-testimone che avrebbe tradito Briatore sarebbe Alan Permane, responsabile degli ingegneri di pista Renault e da oggi capotecnico vista la squalifica di Symonds; a Permane, così come a Piquet, è stata offerta in cambio l’impunità ma anche nella sua deposizione sembrano esserci troppi “sembra” e “può essere” il che fa pensare ad un disegno architettato dal presidente della Federazione Max Mosley, che tra poco concluderà il suo mandato e che non verrà rieletto proprio per volere dei “capi” di tre scuderie principali: Ron Dennis si è fatto da parte all’indomani del caso “spy-story” che ha coinvolto la sua McLaren in uno scandalo senza precedenti, Flavio Briatore con questa sentenza è stato eliminato per sempre dalla Formula 1 e infine Luca Cordero di Montezemolo, presidente della Ferrari. Infatti secondo tanti e anche secondo il diretto interessato sarebbe stata una loro idea il festino a luci rosse in cui è stato coinvolto Mosley, organizzato ad arte appunto per screditare il presidente.
    La vendetta di Mosley è giunta quasi alla conclusione ma sarà difficile tagliare un’altra testa anche perchè la Ferrari gode della difesa di un ottimo alleato: Bernie Ecclestone, il patron della Formula 1.

    Intanto il futuro della Renault sembra incerto perchè i due sponsor principali della scuderia, “Ing” e “Mutua Madrilena”, hanno comunicato la rescissione del contratto con effetto immediato. Quindi già da questo weekend non vedremo i loghi degli sponsor ne sulla vettura ne all’interno dei box. Una mazzata economica che rischia di far scomparire una scuderia importante e blasonata come la Renault dalla Formula 1.