Tag: Roman Kreuziger

  • Tour de France, Riblon conquista l’Alpe d’Huez

    Tour de France, Riblon conquista l’Alpe d’Huez

    E’ finalmente arrivata, proprio nella tappa più bella, la prima vittoria francese al Tour de France del centenario con Christophe Riblon che si aggiudica a 32 anni sicuramente la vittoria più prestigiosa della sua carriera iscrivendo il suo nome sui tornanti dell’Alpe d’Huez. Il francese vince una tappa al cardiopalma con tantissime emozioni precedendo sul traguardo mitico del Tour il giovane americano T.J. Van Garderen ed il nostro talento più cristallino, vale a dire Moreno Moser. Spettacolo anche fra i big con gli attacchi di Contador in discesa, di Froome in salita e per finire di un grandissimo Quintana che mette in difficoltà anche sua maestà Froome, colto da un improvvisa crisi di fame negli ultimi km dell’Alpe d’Huez.

    Christophe Riblon, primo sulla mitica Alpe d'Huez ©JEFF PACHOUD/AFP/Getty Images
    Christophe Riblon, primo sulla mitica Alpe d’Huez ©JEFF PACHOUD/AFP/Getty Images

    E pensare che non si doveva nemmeno disputare la tappa numero 18 della Grande Boucle, la pioggia aveva creato tutti i presupposti per una cancellazione della frazione considerate le discese ripide e pericolose che dovevano affrontare i corridori. Ed invece le strade sono rimaste asciutte consentendo la disputa di una delle tappe più belle ed emozionanti degli ultimi Tour. La tappa vive sulla fuga di nove corridori fra cui il nostro Moreno Moser e l’eterno Jens Voigt, ma sulla prima ascesa dell’Alpe d’Huez rimangono in tre al comando: Van Garderen, Riblon ed appunto il nostro Moser. La tappa scoppia letteralmente nell’ultima ascesa con Froome che prima stacca tutti compreso Contador e poi viene colto da un improvviso calo di zuccheri venendo salvato da un inesauribile Richie Porte. Davanti Riblon riesce a superare Van Garderen solamente nell’ultimo km con il francese che taglia il traguardo incredulo dell’impresa appena compiuta.

    In classifica generale Froome comunque aumenta il vantaggio su Contador con Quintana, splendido nella salita finale, che conquista il terzo posto a scapito di Roman Kreuziger.

    Ordine d’Arrivo

    1 Christophe Riblon FRA ALM      4 51’32”
    2 T.J. Van Garderen USA BMC          0’59”
    3 Moreno Moser ITA CAN          1’27”
    4 Nairo Quintana COL MOV          2’12”
    5 Joaquim Rodriguez SPA KAT          2’15”
    6 Richie Porte AUS SKY          3’18”
    7 Christopher Froome GBR SKY          3’18”
    8 Alejandro Valverde SPA MOV          3’22”
    9 Mikel Nieve SPA EUS          4’15”
    10 Jakob Fugslang DEN AST          4’15”

    Classifica  Generale

    1 Christopher Froome
    GBR SKY    71 02’19”
    2 Alberto Contador SPA TST          5’11”
    3 Nairo Quintana COL MOV          5’32”
    4 Roman Kreuziger CZE TST          5’44”
    5 Joaquim Rodriguez SPA KAT          5’58”
    6 Bouke Mollema NED BEL          8’58”
    7 Jakob Fuglsang DEN AST          9’33”
    8 Michael Rogers AUS TST        14’26”
    9 Mikal Kwiatowski POL OPQ        14’38”
    10 Laurens Ten Dam NED BEL        14’39”
  • Kreuziger d’orgoglio. Hesjedal ok, delude Basso

    Kreuziger d’orgoglio. Hesjedal ok, delude Basso

    Il ceco dell’Astana Roman Kreuziger vince la 19esima tappa con arriva sull’Alpe di Pampeago con un fantastico Ryder Hesjedal in seconda posizione e la maglia rosa Rodriguez a chiudere il podio di una tappa noiosissima sino ai 4 km finali.

    Delude Ivan Basso che ha comandato con la sua squadra la corsa sino all’allungo di Scarponi che ha messo in crisi sia il capitano della Liquigas che anche un po’ la maglia rosa Joaquin Rodriguez che ha comunque recuperato bene nel finale.

    La fuga di giornata nasce dopo appena 11 km con 17 uomini all’attacco: Malori (Lampre), Sella (Androni), Zeits (Astana), Santaromita (BMC), Pirazzi (Colnago), Cazaux (Euskaltel-Euskadi), Guardini (Farnese), Casar (FDJ), Ignatiev (Katusha), Hansen (Lotto), Ventoso (Movistar), Pauwels (Omega), Garate (Rabobank), Rohregger (RadioShack), Flecha (Sky), Benedetti (NetApp), Haedo (Saxo Bank). Il gruppo maglia rosa attacca il Manghen (2047 metri con un dislivello di 1521 metri. La pendenza media è del 7.4% con punte massime del 15) con la solita Liquigas davanti mentre davanti gli attaccanti riescono a superare la salita senza perdere praticamente nulla del vantaggio di oltre sette minuti. la selezione fra i fuggitivi arriva nella prima ascesa di Pampeago con Pirazzi e Casara fare il vuoto mentre nel gruppo continua la calma piatta.

    Roman Kreuziger ©TIM DE WAELE/AFP/Getty Images

    Ai meno 26 dall’arrivo allungo di Dario Cataldo, uomo classifica dell’Omega Pharma – Quick Step seguito dopo pochi km da Roman Kreuziger, capitano dell’Astana, ma fuori classifica a causa della crisi patita nella tappa di Cervinia. La progressione di Kreuziger è efficace e ai meno 5 km si ritrova in testa alla corsa mentre nel gruppo maglia rosa a sorprendere tutti è Michele Scarponi che finalmente piazza tre scatti consecutivi mettendo in difficoltà Pozzovivo, La maglia rosa Rodriguez, Ivan Basso con il solo Ryder Hesjedal a tenere le ruote del capitano della Lampre. Kreuziger riesce faticosamente ma con una grande azione ad impreziosire con una vittoria di tappa prestigiosa la partecipazione al Giro altrimenti disastrosa, mentre a stupire tutti è ancora una volta Hesjedal che stacca anche Scarponi diventando il favorito numero uno per la vittoria finale.

    Le Dichiarazioni di Kreuziger e Scarponi: “E’ la mia prima vittoria in un grande Giro, sono molto contento. Mi spiace molto per Cortina, perché sono venuto qui per fare classifica e non per vincere una tappa. E’ arrivata la gioia di un giorno e mi prendo questo. Senza Cortina? Non mi avrebbero lasciato andare…” – “Forse sono partito un po’ troppo presto. Io però volevo mettere in difficoltà i primi tre della classifica, ecco perché sono partito così in anticipo. Hesjedal sta andando davvero forte, mentre Rodriguez è un grande; si è gestito e mi ha ripreso alla fine. Domani è un’altra giornata, vedremo”

    Infatti adesso fra la maglia rosa ed il canadese, nettamente più forte di tutti i suoi avversari a cronometro, c’e’ la tappa di domani con il Mortirolo e lo Stelvio dove nessuno potrà più aspettare a partirei nostri Basso e Scarponi.

    Ordine d’Arrivo

    1 Roman KREUZIGER CZE ASTANA TEAM

    6.18.02

    2 Ryder HESJEDAL CAN GARMIN – BARRACUDA

    +19

    3 Joaquin RODRIGUEZ SPA KATUSHA TEAM

    +32

    4 Michele SCARPONI ITA LAMPRE – ISD

    +35

    5 Domenico POZZOVIVO ITA COLNAGO CSF INOX

    +43

     

     

     

     Classifica Generale

    1 Joaquin RODRIGUEZ OLIVER  SPA KATUSHA TEAM

    74.46’46”

    2 Ryder HESJEDAL  CAN GARMIN – BARRACUDA

    +17

    3 Michele SCARPONI ITA LAMPRE – ISD

    +1.39

    4 Ivan BASSO ITA LIQUIGAS – CANNONDALE

    +1.45

    5 Rigoberto URAN URAN COL TEAM SKY

    +3.21

    6 Domenico POZZOVIVO ITA COLNAGO CSF INOX

    +3.30

    7 John GADRET FRA AG2R

    +5.36

    8 Thomas DE GENDT BEL VACANSOLEIL

    +5:40

    9 Sergio HENAO COL TEAM SKY

    +5:47

    10 Damiano CUNEGO ITA LAMPRE – ISD

    +6:09

     

  • Il tappone a Rodriguez. Kreuziger out

    Il tappone a Rodriguez. Kreuziger out

    È la maglia rosa Joaquim Rodriguez a piazzare il primo acuto nel trittico verità in questa edizione non tanto emozionante della corsa rosa. Vittoria a Cortina d’Ampezzo per il capitano della Katusha con un buon Ivan Basso al secondo posto ed il canadese Ryder Hesjedal terzo.

    Crollo del team Astana che in un sol colpo perde dalla classifica generale sia il ceco Roman Kreuziger che l’italiano Paolo Tiralongo, ambedue in grave difficoltà sulle pendenze del Giau.

    Si tenta l’impresa sin dai primi km con protagonisti Seeldrayers, Montaguti, Serpa Perez, Samoilau e la maglia azzurra Matteo Rabottini. Coraggioso l’attacco dei cinque, soprattutto di Rabottini che, grazie ai primi posti sulle prime due salite di tappa, consolida il primato nella classifica del Gran Premio di Montagna. La fuga non va in porto grazie al forcing dell’Euskaltel – Euskadi, decisa a ripetere con Nieve, l’acuto di Izaguirre a Falzes. Sullo Staulanza ecco l’attacco di Nieve con il gruppo a perdere i primi pezzi importanti con la debacle di Roman Kreuziger.

    Joaquim Rodriguez ©LUK BENIES/AFP/GettyImages

    È sempre la Liquigas che comanda ed i fuggitivi vengono definitivamente ripresi ai piedi del Giau dove inizia lo show di Ivan Basso: il capitano della Liquigas, finito il lavoro dei suoi gregari, si mette in prima persona a menare le danze scremando definitivamente il plotoncino della maglia rosa con gli unici a tenere il passo rappresentati appunto da Rodriguez, Scarponi, Rigoberto Uran, Domenico Pozzovivo e Ryder Hesjedal. Nell’ultimo km del Giau piccola crisi per Scarponi che perde un po’ di metri prontamente recuperati nella discesa finale che precede il traguardo di Cortina dove lo spunto veloce di Rodriguez ha la meglio sulla tenuta fisica di Ivan Basso.

    Le dichiarazioni di Ivan Basso: “E’ stata una tappa molto combattuta. Ci siamo dati battaglia fin dal Passo Duran, e credo sia stata una gran bella giornata di ciclismo per tutti. Szmyd? Era in difficoltà fin dal Duran, quindi ho dovuto prendere l’iniziativa fin dalle prime rampe del Giau. Ora la classifica si è mossa un po’, non tanto quanto avrei voluto, ma qualcosa è successo. Attaccheremo anche venerdì e sabato. Hesjedal? E’ un cattivo cliente, ma prima di domenica bisogna toglierlo da quella posizione. La mia discesa? Io sono prudente, ho 34 anni e tre figli, non credo sia il caso di attaccare come un folle per guadagnare solo 5 secondi. Scarponi? Non aveva una gran gamba, altrimenti mi sarebbe venuto dietro sul Giau“.

    In classifica generale crollo del duo Astana Kreuziger – Tiralongo con la sorpresa di Hesjedal che,  se dovesse tenere bene anche nelle prossime salite, diventerebbe il favorito per la vittoria finale considerate le sue ottime doti a cronometro.

    Ordine d’Arrivo

    1 Joaquim RODRIGUEZ  SPA TEAM KATUSHA

    4.02.00

    2 Ivan BASSO  ITA LIQUIGAS – CANNONDALE

    +0

    3 Ryder HESJEDAL  CAN GARMIN – BARRACUDA

    +0

    4 Rigoberto URAN URAN  COL TEAM SKY

    +0

    5 Michele SCARPONI  ITA LAMPRE – ISD

    +0

     

     

     

    Classifica Generale

    1 Joaquim RODRIGUEZ OLIVER  SPA KATUSHA TEAM

    74.46’46”

    2 Ryder HESJEDAL  CAN GARMIN – BARRACUDA

    +30

    3 Ivan BASSO  ITA LIQUIGAS – CANNONDALE

    +1.22

    4 Michele SCARPONI  ITA LAMPRE – ISD

    +1.36

    5 Rigoberto URAN URAN  COL TEAM SKY

    +2.56

    6 Beat INTXAUSTI  SPA MOVISTAR

    +3.04

    7 Domenico POZZOVIVO  ITA COLNAGO CSF

    +3.19

    8 Paolo TIRALONGO  ITA TEAM ASTANA

    +4:13

    9 Thomas DE GENDT  BEL VACANSOLEIL

    +4:38

    10 Sergio HENAO  COL TEAM SKY

    +4:42

     

  • Lars Bak corona la lunga fuga. Rodriguez rischio rosa

    Lars Bak corona la lunga fuga. Rodriguez rischio rosa

    Dopo tanti tentativi finalmente la fuga è arrivata in porto con il danese Lars Bak del team Lotto Belinsol a vincere in solitario la dodicesima tappa del Giro con arrivo a Sestri Levante.

    Classica tappa di trasferimento al Giro 2012 che tuttavia ha regalato comunque delle emozioni con Joaquim Rodriguez che ha rischiato a lungo di perdere il primato della classifica generale.

    Infatti  fra i Sette battistrada in fuga dal km. 53: Lars Bak (Lotto), Sandy Casar (FDJ), Ivan Santaromita (Bmc), Jan Bakelants (RadioShack), Amets Txurruka (Euskaltel), Andrey Amador Bikkazakova (Movistar) e Michal Golas (Omega) con  Jackson Rodriguez (Androni) e Martijn Keizer (Vacansoleil) che si sono aggiunti ai fuggitivi, c’e’ il francese Sandy Casar che grazie agli abbuoni sui gran premi di montagna ed al secondo posto all’arrivo, è stato a lungo maglia rosa virtuale.

    Dal gruppo si muovono sia Paolo Tiralongo che Damiano Cunego con la Liquigas prontissima a ricucire il gruppo salvando di fatto la maglia rosa di Rodriguez. Davanti, dopo l’ultimo gran premio di montagna, è Golas che rischia il collo in discesa per tentare di sorprendere i compagni di fuga ma Bak, che ha dalla sua un ottima dote di passista, riesce a staccare tutti nell’ultimo chilometro presentandosi da solo sul traguardo ligure della corsa rosa.

    Lars Bak ©LUK BENIES/AFP/GettyImages

    La classifica generale rimane invariata con le uniche novità rappresentate dagli inserimenti del francese Sandy Casar al terzo posto dopo i tanti secondi guadagnati durante la fuga di giornata e quello di Ivan Santaromita al quinto posto.

    Le dichiarazioni del danese Bak: “Non sono stanco, ho vinto e quindi sono felice. Ho aspettato fino all’ultimo chilometro visto che nelle volate non sono veloce. Ho dovuto fare qualcosa all’ultimo, credo che Casar avrebbe vinto se fossimo arrivati tutti assieme e quindi dovevo provarci. Ho avuto fortuna a trovarmi solo negli ultimi 500 metri“.

    Il venerdì rosa presenterà la tappa più facile di tutto il Giro d’Italia, si parte da Savona e si arriva a Cervere per un totale di 121 km che serviranno soprattutto per scaldare i motori in vista delle montagne di sabato  a Cervinia dove finalmente potremmo iniziare a vedere chi veramente potrà lottare per la vittoria e chi dovrà abbandonare qualsiasi speranza di colore rosa.

    Classifica Generale

    1 Joaquim RODRIGUEZ OLIVER  SPA KATUSHA TEAM

    26.16’53”

    2 Ryder HESJEDAL  CAN GARMIN – CANNONDALE

    +17

    3 Sandy CASAR  FRA FDJ

    +26

    4 Paolo TIRALONGO  ITA ASTANA PRO TEAM

    +32

    5 Ivan SANTAROMITA  ITA BMC

    +49

    6 Roman KREUZIGER  CZE ASTANA PRO TEAM

    +52

    7 Beat INTXAUSTI  SPA MOVISTAR

    +52

    8 Ivan BASSO  ITA LIQUIGAS

    +57

    9 Damiano CARUSO  ITA LIQUIGAS

    +1:02

    10 Dario CATALDO  ITA OMEGA PHARMA

    +1:03

  • Ferrari sfreccia a Montecatini. Rodriguez in rosa

    Ferrari sfreccia a Montecatini. Rodriguez in rosa

    Una Ferrari che batte tutti in velocità a Montecatini? Ebbene si ma non è la tanto amata rossa di Maranello bensì il giovane ciclista dell’Androni Giocattoli Roberto Ferrari che fa sua l’undicesima tappa del Giro 2012, grazie ad una volata perfetta e senza polemiche.

    Infatti proprio il ciclista italiano era stato protagonista della rovinosa caduta di Mark Cavendish nel corso della settima tappa a causa di un repentino cambio di traiettoria che aveva letteralmente tranciato il campione del Mondo lanciato a tutta velocità.

    La tappa ha vissuto per gran parte della sua giornata, sulla fuga iniziale di cinque corridori: Saez de Aarraegui, Delage, Kaisen, Boaro e Denif. Il gruppo lascia fare inzialemente non lasciando mai ampio spaio ai fuggitivi e riprendendo l’ultimo attaccante, l’italiano Boaro, ai meno tredici dal traguardo. La tappa è adatta alle ruote veloci, ma sulla salita di Vico, il campione italiano Giovanni Visconti tenta di sorprendere i team dei velocisti con una bella azione e coinvolgendo fra gli altri, Vicioso, Gatto e Tiralongo con inoltre due big della generale come Michele Scarponi e Roman Kreuziger. L’attacco è interessante ma la presenza del duo Scarponi – Kreuziger non lascia spazio agli attaccanti che vengono ripresi ai meno 3 km.

    Parte una volata lunga  con davanti, quando al traguardo manca un’unica curva, quella più pericolosa ai 350 metri dall’arrivo, c’è ovviamente il treno della Sky, ma Thomas nel momento decisivo della corsa imposta male la curva e costringe Cavendish a tirare il freno. Modolo scivola e causa una mini-caduta di gruppo, mentre il campione del mondo è scavalcato da Roberto Ferrari, che ne ha di più e va a vincere con autorità. Secondo è Chicchi e terzo è Vaitkus, lituano della GreenEdge. Cavendish, che tira il freno, rallenta tantissimo e quando riparte ha un rapporto troppo duro, si deve accontentare della quarta piazza, mentre quinto è Manuel Belletti, sfortunato perché frenato dalla caduta di Modolo.

    La carovana Rosa ©LUK BENIES/AFP/GettyImages

    Le dichiarazioni di Ferrari: “E’ il giorno più bello della mia vita, vincere una tappa al Giro d’Italia per un corridore italiano è qualcosa di straordinario. Dopo le polemiche con Cavendish questa vittoria era proprio quello che ci voleva. L’ho battuto? Vero, mi fa piacere, non so quanto faccia piacere a lui”.

    E quelle di Ivan Basso dopo debacle di Schleck: “E’ stata una tappa difficile, così come tutte affrontate fin qui del resto. Si è mosso qualcuno nel finale, ma alla fine è arrivata la volata, con caduta. Purtroppo. Frank Schleck in ritardo? E’ un grande campione, non va sottovalutato. Io credo che i big siano ancora tutti in lotta. Quando io protagonista? Come prima cosa credo sia necessario non perdere secondi, poi penseremo a guadagnarne“.

    Resta tutto invariato nella generale con lo spagnolo Joaquim Rodriguez a comandare con Hesjedal e Tiralongo a pochi secondi, con la sorpresa negativa rappresentata dalla crisi avuta dal lussemburghese Frank Schleck sulla salita di Vico che lo ha costretto a perdere 42” forse fatali per le speranze di una vittoria finale del Giro.

    Classifica Generale

    1 Joaquim RODRIGUEZ OLIVER  SPA KATUSHA TEAM

    26.16’53”

    2 Ryder HESJEDAL  CAN GARMIN – CANNONDALE

    +17

    3 Paolo TIRALONGO  ITA ASTANA PRO TEAM

    +32

    4 Roman KREUZIGER  CZE ASTANA PRO TEAM

    +52

    5 Benat INTXAUSTI  SPA MOVISTAR

    +52

    6 Ivan BASSO  ITA LIQUIGAS

    +57

    7 Damiano CARUSO  ITA LIQUIGAS

    +1:02

    8 Dario CATALDO  ITA OMEGA PHARMA

    +1:03

    9 Eros CAPECCHI  ITA LIQUIGAS

    +1:09

    10 Rigoberto URAN URAN  COL TEAM SKY

    +1:10

  • Assisi benedice Rodriguez, tappa e maglia rosa per “Purito”

    Assisi benedice Rodriguez, tappa e maglia rosa per “Purito”

    Era il favorito numero uno della decima tappa ed ha confermato le aspettative lo spagnolo del team Katusha Joaquim Rodriguez che, sul traguardo di Assisi, vince una tappa dai contenuti artistici meravigliosi conquistando anche la maglia rosa.

    Finale mozzafiato sul pavè del centro storico di Assisi con “Purito” che precede il polacco Huzarsky e con il campione italiano Giovanni Visconti, a chiudere il podio.

    Dopo pochi km dalla partenza di Civitavecchia inizia la classica fuga di giornata con cinque iniziali protagonisti: Bonnafond, Minguez, Failli, Brandle e Keizer), che diventano poi sei nel finale quando agli attaccanti si aggiunge anche Clement (Rabobank). Il gruppo lascia fare tenendo a “bagno maria” i coraggiosi attaccanti, che non guadagneranno mai più di cinque minuti (vantaggio massimo di 4’50”) e venendo definitivamente ripresi, a 7 km dall’arrivo.

    L’arrivo è molto spettacolare con gli ultimi 4 km veramente duri con il “Muro” di S.Damiano che presenta una pendenza media dell’11%  con punte sino al 15%. L’attacco decisivo di Joaquim Rodriguez non avviene però sul Muro ma sul pavè finale del centro storico, il primo ad attaccare è Paolo Tiralongo che però non riesce a tenere duro come fece a Porto S.Elpidio, piantandosi praticamente subito. Dietro è bagarre con Vicioso che apre la strada al suo compagno e capitano della Katusha Rodriguez, lo scatto di “Purito” è impressionante non lasciando alcuna speranza di vittoria a un comunque buono Giovanni Viscontiche per la prima volta in questo Giro si è fatto notare davanti al gruppo.

    "Purito" Rodriguez ©LUK BENIES/AFP/GettyImages

    Le dichiarazioni di Rodriguez: “Devo dire grazie alla mia squadra, siamo stati gli unici a voler fare la corsa fin dai primi km. Fondamentale è stato avere un direttore sportivo italiano che mi ha spiegato bene il finale, e meno male che lo ha fatto perché altrimenti ci avrei provato da più lontano e forse non sarei arrivato. Ora serve tenere, soprattutto nell’ultima settimana, non sarà facile“.

    Con la vittoria e l’abbuono conquistato, Joaquim Rodriguez è la nuova maglia rosa del Giro con il canadese della Garmin Ryder Hesjedal, relegato in seconda posizione a 17” dallo spagnolo. Tra i big della classifica, poche le variazioni: il migliore è  Roman Kreuziger, quarto a 32” dalla maglia rosa. Poi Ivan Basso, sesto a 57, Michele Scarponi, 11esimo a 1’11”, e Domenico Pozzovivo, 12esimo a 1’12”. Più indietro Frank Schleck, che oggi perde pochi secondi e ora è 13esimo a 1’15” con Damiano Cunego  15esimo, a 1’37” da Rodriguez.

    L’arrivo dell’undicesima tappa sarà a Montecatini Terme, il percorso di gara non presenta particolari insidie fatta eccezione per la sua lunghezza con i suoi 255 Km. Sarà quindi molto probabilmente un affare per le ruote veloci con il campione del Mondo Mark Cavendish, favorito numero uno a meno di altre rovinose cadute.

    Classifica Generale

    1 Joaquim RODRIGUEZ OLIVER  SPA KATUSHA TEAM

    26.16’53”

    2 Ryder HESJEDAL  CAN GARMIN – CANNONDALE

    +17

    3 Paolo TIRALONGO  ITA ASTANA PRO TEAM

    +32

    4 Roman KREUZIGER  CZE ASTANA PRO TEAM

    +52

    5 Benat INTXAUSTI  SPA MOVISTAR

    +52

    6 Ivan BASSO  ITA LIQUIGAS

    +57

    7 Damiano CARUSO  ITA LIQUIGAS

    +1:02

    8 Dario CATALDO  ITA OMEGA PHARMA

    +1:03

    9 Eros CAPECCHI  ITA LIQUIGAS

    +1:09

    10 Rigoberto URAN URAN  COL TEAM SKY

    +1:10

  • Slalom di Ventoso, cade Cavendish. Hesjedal sempre in rosa

    Slalom di Ventoso, cade Cavendish. Hesjedal sempre in rosa

    Lo spagnolo del team Movistar Francisco Ventoso conquista la nona tappa della corsa rosa in uno sprint rocambolesco fatto di cadute in cui lo spagnolo è stato uno dei pochi velocisti a salvarsi.

    Finale mozzafiato a Frosinone con la caduta ai meni 300m dall’arrivo causata da Pippo Pozzato in cui a farne le spese sono stati sia il campione del Mondo Mark Cavendish che l’australiano Matthew Goss.

    Doveva essere una tappa tranquilla quella che portava i corridori da San Giorgio del Sannio a Frosinone, 166 km pianeggianti con dei saliscendi insidiosi negli ultimi 10 km. L’inizio di tappa è caratterizzato dalla fuga di tre uomini, partita già al km 2 di corsa e che vede protagonisti Pierre Cazaux, della Euskaltel Euskadi, Brian Bulgac, della Lotto Belisol, e Martijn Keizer, della Vacansolei. La fuga, tenuta sotto controllo fin dai primi km di corsa dal Team Sky, ha un vantaggio massimo di 4’11” e, dai 28 all’arrivo, vede protagonista solitario l’olandese della Vacansoleil, Keizer che viene però ripreso ai meno 17 dal traguardo.

    A movimentare il finale di tappa ci pensa lo spagnolo “Purito” Rodriguez che attacca ai meno 8 dall’arrivo, l’attacco del capitano del team Katusha costringe i big a muoversi con Kreuziger, Pozzovivo e Basso nelle prime posizioni. A 2 km dall’arrivo il gruppo è compatto, davanti c’è la GreenEdge a fare il ritmo per Goss, subito dietro c’e’ anche il team Sky per Cavendish. Ai meno 300 metri dall’arrivo, il capitombolo generale che segna lo sprint: segnalata perfettamente dall’organizzazione della corsa, c’è una curva secca a sinistra, che va presa in un certo modo per evitare rischi inutili. I primi passano, poi però Pozzato sbaglia traiettoria e tampona Goss, che si ritrova per terra in un attimo. Stessa fine capita anche a Cavendish e ai fratelli Haedo. Ventoso è l’unico dei velocisti importanti che riesce ad evitare la caduta vincendo lo sprint su un bravissimo Fabio Felline (Androni-Venezuela), terzo chiude Giacomo Nizzolo, del Team RadioShack.

    Ryder Hesjedal ©Luk Beines/AFP/GettyImages

    Le dichiarazioni di Ventoso: “Con un gruppo molto numeroso io faccio fatica, ma al termine di una tappa come quella di oggi tutto cambia. Sono uscito bene dall’ultima curva e ho avuto lo spunto migliore. Visconti lo aveva previsto: mi aveva detto che oggi avrei vinto. Ringrazio ovviamente la squadra, sono molto, molto contento. I rischi alla fine? Credo che la gente non guarda bene la cartina; era segnalata benissimo

    Tutto invariato in classifica generale con il canadese del team Garmin Ryder Hesjedal (settimo al traguardo) che conserva la maglia rosa con 9” su Rodriguez e 15 su Tiralongo. Si attendono però scossoni nella decima tappa, quella che porterà la carovana da Civitavecchia ad Assisi per un totale di 186 km: arrivo in salita con gli ultimi 4 km molto impegnativi. C’è subito il Muro di San Damiano, 1500 metri all’11% con punte del 15%. E poi l’ultimo chilometro in pavé alla media dell’8,5%.

    Classifica Generale

    1 Ryder HESJEDAL  CAN GARMIN – BARRACUDA

    20:25:28

    2 Joaquim RODRIGUEZ OLIVER  SPA KATUSHA TEAM

    +9

    3 Paolo Tiralongo  ITA TEAM ASTANA

    +15

    4 Roman KREUZIGER  CZE TEAM ASTANA

    +35

    5 Benat INTXAUSTI  SPA MOVISTAR

    +40

    6 Ivan BASSO  ITA LIQUIGAS

    +40

    7 Damiano CARUSO  ITA LIQUIGAS

    +45

    8 Dario CATALDO  ITA OMEGA PHARMA

    +46

    9 Frank SCHLECK  LUX RADIOSHACK – NISSAN

    +48

    10 Eros CAPECCHI  ITA LIQUIGAS

    +52

  • “Pollicino” Pozzovivo sorprende tutti. Hesjedal in rosa

    “Pollicino” Pozzovivo sorprende tutti. Hesjedal in rosa

    Quando si dice “nelle botti piccole c’e’ il buon vino”, tale proverbio non può essere più azzeccato per descrivere la fantastica vittoria di Domenico Pozzovivo nell’ottava tappa della Giro 2012.

    Con la stessa esultanza di Sebastian Giovinco, Pozzovivo precede sul traguardo di Lago Laceno lo spagnolo Intxausti di 22” ed il connazionale Joaquim Rodriguez (che regola il gruppo dei migliori) di 26”.

    L’arrivo più meridionale del 2012 presenta un tappa dai contenuti molto interessanti, si attendeva la battaglia fra i big della classifica generale che tuttavia si sono controllati, l’unico a faticare è stato Damiano Cunego che ha ceduto ai meno 5km dall’arrivo riuscendo però a rientrare nel falsopiano finale. L’ultima salita viene affrontata dal gruppo praticamente compatto, è sempre l’Astana che prende le redini del comando nei primi chilometri ma, a 8 km dal traguardo si fa vedere Basso con il suo fido scudiero Sylvester Szmyd a menare il gruppo. Il grande numero di Pozzovivo è rappresentato ulteriormente dalla selezione che riesce a fare scattando proprio quando il polacco della Liquigas teneva alta l’andatura. È il tratto più duro al 12%, ai meno 7 dal traguardo che spiana la strada al corridore lucano che trasforma in realtà, ciò che non riuscì al grande Marco Pantani nel 1998 a cui furono fatali i 4km pianeggianti finali del falsopiano di Lago Laceno.

    La carovana rosa ©CLAUS FISKER/AFP/GettyImages

    Le dichiarazione di Pozzovivo all’arrivo: “Ci ho provato, si avvera un sogno. I cinque chilometri finali non finivano mai. Quando sono partito mi sono detto ‘o la va o la spacca’, sentivo che era il mio giorno e lo e’ stato. Ringrazio i miei concittadini che sono venuti e i tifosi del mio fans club“.

    Dopo la prima settimana del Giro si tirano un po’ le prime somme fra i protagonisti: Ivan Basso si è ripreso da subito, dopo la defaillance di Rocca di Cambio si è messo davanti al gruppo portando anche Damiano Caruso in maglia bianca; Scarponi ha dimostrato grande gamba sull’ascesa di Porto s.Elpidio relegando un deludente, sino a questo momento, Damiano Cunego ad un ruolo di comprimario di lusso; sprazzi positivi sia per Franck Schleck che per Roman Kreuziger ma fra gli stranieri, il più in forma sembra essere lo spagnolo del team Katusha, “PuritoRodriguez.

    La maglia rosa rimane sulle spalle del canadese Ryder Hesjedal che ha lottato, sofferto e resistito sulla salita riuscendo a recuperare nel falsopiano finale. Con il terzo posto e gli 8” d’abbuono conquistati Joaquim Rodriguez fa un bel balzo in avanti nella classifica generale piazzandosi adesso in seconda posizione a 9” dal canadese della Garmin.

    Il lunedì della corsa rosa sarà all’insegna delle ruote veloci, si parte da San Giorgio del Sannio e si arriva a Frosinone dopo 166 km pianeggianti con Mark Cavendish a tentare il tris con il solo Sasha Modolo (dopo gli abbandoni di Farrar, Hushovd e Bennati), a tentare di contrastare il dominio del campione del Mondo britannico.

    Classifica Generale

    1 Ryder HESJEDAL  CAN GARMIN – BARRACUDA

    20:25:28

    2 Joaquim RODRIGUEZ OLIVER  SPA KATUSHA TEAM

    +9

    3 Paolo Tiralongo  ITA TEAM ASTANA

    +15

    4 Roman KREUZIGER  CZE TEAM ASTANA

    +35

    5 Benat INTXAUSTI  SPA MOVISTAR

    +40

    6 Ivan BASSO  ITA LIQUIGAS

    +40

    7 Damiano CARUSO  ITA LIQUIGAS

    +45

    8 Dario CATALDO  ITA OMEGA PHARMA

    +46

    9 Frank SCHLECK  LUX RADIOSHACK – NISSAN

    +48

    10 Dario CAPECCHI  ITA LIQUIGAS

    +52

  • Tiralongo beffa Scarponi. Hesjedal maglia rosa

    Tiralongo beffa Scarponi. Hesjedal maglia rosa

    Questa volta la vittoria è tutta sua, seconda gioia al Giro d’Italia per Paolo Tiralongo che piazza l’acuto sulla salita di Rocca di Cambio a scapito di un buon Michele Scarponi con Frank Schleck a conquistare l’ultimo gradino del podio.

    Infatti, dopo il successo dell’anno scorso a Mucugnaga, per gentile concessione di un Alberto Contador che ha voluto ripagare Tiralongo di tante sofferenze al suo servizio, questa volta la vittoria è tutta merito del corridore dell’Astana.

    Primo arrivo in salita della corsa rosa, sicuramente non le pendenze proibitive del Mortirolo ma tanto basta per smuovere le acque e mettere le cose in chiaro. Infatti con l’allungo nel tratto più duro della salita finale, Michele Scarponi ha fatto capire a Damiano Cunego chi è il capitano della Lampre con Ivan Basso ad arrancare un po’, su pendenze sicuramente non adatte alle sue caratteristiche. La fuga di giornata ha visto protagonisti Rabottini, Selvaggi, Beppu e Hollenstein, scattati appena lasciato il centro storico di Recanati. Beppu ha vinto il traguardo volante dell’Aquila, Rabottini è stato l’ultimo a cedere a 13,7 km dall’arrivo, quando l’ha raggiunto Pirazzi. Con Pirazzi, italiano della Colnago, attacca anche il Movistar Herrada, ma entrambi sono ripresi dal gruppetto dei migliori con l’Astana il team con più rappresentanti in gruppo. Ai meno 500m Scarponi, scortato da un ottimo Niemec ci crede, attacca e si porta dietro Tiralongo. Scarponi parte lunghissimo, rilancia e sembra poter vincere ma, quando si siede per rifiatare ai 100 metri finali, il siciliano dell’Astana dà tutto e lo passa proprio sul traguardo.

    Paolo Tiralongo ©JOSE JORDAN/AFP/Getty Images

    Le parole del vincitore all’arrivo: “Ho fatto molta fatica a prendere la ruota di Scarponi, poi ho pensato che non sarebbe potuto arrivare così forte nel finale e allora l’ho seguito con il mio passo. Ho aspettato che si sedesse un attimo e poi ho fatto uno sforzo incredibile nel finale. Sono rimasto senza ossigeno. Contador? Lo sento spesso, e lo aspetto alla Vuelta. Tornerà fortissimo

    È il Giro d’Italia delle prime volte infatti, dopo la prima maglia rosa lituana con Ramunas Navardauskas ecco il primo canadese a comandare la generale, Ryder Hesjedal (Garmin), ex biker ha 15″ di vantaggio su Tiralongo e 17″ su Rodriguez: Basso ottavo a 40″. Adriano Malori, parmense di 24 anni, si è staccato dal gruppo dei migliori a 14,2 chilometri dalla conclusione, ma per lui è stata sicuramente una giornata indimenticabile.

    Domani altra battaglia con partenza da Sulmona ed arrivo a Lago Laceno (km 229), secondo arrivo in salita. E’ più impegnativo di quello di oggi. Si fa l’Altopiano delle Cinque Miglia con il Macerone, poi l’ascesa finale: 9,9 km, dislivello 589 metri, pendenza media 5,9% e punte del 12%.

    Ordine d’Arrivo

    1 Paolo TIRALONGO ITA

    5.51:53

    2 Michele SCARPONI ITA

    +0

    3 Frank SCHLECK LUX

    +0

    4 Joaquim RODRIGUEZ SPA

    +3

    5 Ryder HESJEDAL CAN

    +3

    Classifica Generale

    1 Ryder HESJEDAL  CAN GARMIN – CANNONDALE

    26.16’53”

    2 Paolo TIRALONGO  ITA ASTANA PRO TEAM

    +15

    3 Joaquim RODRIGUEZ  SPA KATUSHA TEAM

    +17

    4 Christian VANDEVELDE  USA GARMIN CANNONDALE

    +21

    5 Peter STETINA  USA GARMIN CANNONDALE

    +26

    6 Daniel MORENO FERNANDEZ  SPA KATUSHA TEAM

    +26

    7 Roman KREUZIGER  CZE ASTANA PRO TEAM

    +35

    8 Ivan BASSO  ITA LIQUIGAS

    +40

    9 Damiano CARUSO  ITA LIQUIGAS

    +45

    10 Dario CATALDO  ITA OMEGA PHARMA

    +46

  • Phinney in lacrime. Navardauskas nuovo leader

    Phinney in lacrime. Navardauskas nuovo leader

    La quarta tappa del Giro d’Italia 2012, una cronometro a squadre di 33 km sulle splendide strade di Verona è stata vinta dal team americano Garmin-Barracuda con il lituano Navardauskas, nuovo leader della classifica generale.

    Sono stati invece 33 km d’agonia per Taylor Phinney che ha stretto i denti, ed anche qualcosa di più, per poter finire una tappa in cui l’americano non è riuscito a dare il suo contributo fantastico a cronometro a causa del bruttissimo taglio alla caviglia procuratosi nella caduta di Hornens.

    La sorpresa della crono è stato il team Katusha che, grazie al secondo posto dietro soli 5”, ha consentito al suo capitano “Purito” Rodriguez, di guadagnare secondi preziosi sui diretti pretendenti alla vittoria finale. Il podio viene completato dall’Astana di Roman Kreuziger a 22” mentre Ivan Basso ha complessivamente perso 17” da Rodriguez ed il duo Lampre composto da Scarponi e Cunego, tutto sommato si è difeso concedendo 29” allo scalatore spagnolo.

    La maglia rosa viene per la prima volta nella centenaria storia della corsa rosa, indossata da un corridore lituano, Ramunas Navardauskas che a 24 anni corona uno dei sogni più importanti della sua giovane carriera. Dicevamo di Phinney, beh, l’americano è stato veramente stoico con tre punti di sutura, una caviglia gonfia come un cocomero ed anche una caduta sull’erba insieme a tre compagni di squadra è riuscito a non farsi staccare completando la crono insieme a tutti i suoi compagni del team BMC, team che, grazie all’apporto che poteva dare Phinney se fosse stato nelle condizioni migliori, poteva sicuramente lottare per la vittoria di tappa.

    Ramunas Navardauskas ©Luk Beines/AFP/GettyImages

    Le parole del lituano dopo la conquista della maglia rosa: “Incredibile. Poche settimane fa (alla TirrenoAdriatico, ndr) ero su un letto con una clavicola rotta. Oggi sono in maglia rosa, al Giro, per il quale sono stato selezionato proprio per le mie attitudini alla cronometro a squadre. Volevo puntate a questa tappa e dare il meglio”.

    La quinta tappa, da Modena a Fano di 209 km sarà ancora una lotta all’insegna della velocità per onorare al meglio la partenza, che avverrà dal museo “Enzo Ferrari” di Modena.

    Ordine d’ Arrivo.

    1 GARMIN-BARRACUDA Usa

    37:04

    2 TEAM KATUSHA Rus

    +5

    3 TEAM ASTANA Kaz

    +22

    4 TEAM SAXO BANK Den

    +22

    5 OMEGA PHARMA QUICK STEP Bel

    +24

    Classifica Generale

    1 Ramunas NAVARDAUSKAS Ltu

    10.01:53

    2 Tyler FARRAR Usa

    +10

    3 Robert HUNTER Rsa

    +10

    4 Ryder HESJEDAL Can

    +11

    5 Taylor PHINNEY Usa

    +13

    6 Manuele BOARO Ita

    +19

    7 Thomas GERAINT Aus

    +21

    8 Sebastien ROSSELER Fra

    +25

    9 Christian VANDEVELDE Usa

    +26

    10 Joaquim RODRIGUEZ Spa

    +30