Tag: roman abramovic

  • Colpaccio del Chelsea: il fenomeno Neymar alla corte di Ancelotti

    Roman Abramovic vuol vincere la Champions e per farlo sa che deve consegnare ad Ancelotti alternative importanti agli undici che quest’anno hanno trionfato in patria. Il primo colpo è stato il giovane e promettente brasiliano Ramires, duttile e con ampi margini di crescita permetterà all’ex tecnico rossonero di aver alternativein mediana.

    Le indiscrezioni provenienti dal Brasile pare che il magnate russo sia riuscito a strappare al Santos il giovane talento Neymar. Il diciottenne del Santos ha subito deliziato i tifosi al suo esordio con la Selecao ed è considerato l’attaccante del futuro.

    L’assegno staccato da Abramovic sarebbe di 25 milioni di euro e per l’annuncio mancherebbero solo i soliti dettagli ma il giocatore si dice entusiasta di raggiungere l’Europa. Considerato il rapporto di Ancelotti con Kaka e Pato siamo sicuri che anche lui stia contando le ore.

  • Ancelotti ne ha per tutti. Balotelli da Premier e su Berlusconi…

    Carlo Ancelotti si appresta a vivere la seconda stagione da tecnico del Chelsea con un grande sogno che si chiama Champions League. L’ex tecnico rossonero non fa mistero di voler raggiungere il più alto gradino della massima competizione europea per completare il ciclo con i Blue iniziato quest’anno con Premier League e Fa Cup.

    Intercettato da Roberto Beccantini per la Stampa Ancelotti non si sottrae alle domande parlando a ruota libera di ogni argomento. Da Mourinho a Balotelli, dall’austerity imposta da Abramovic ad una stilettata sul presidente Berlusconi.

    Balotelli e la Premier

    Mario è un talento matto. La Premier rappresenta l’approdo ideale. Ritrova Roberto Mancini, l’allenatore che lo lanciò in serie A; e come razzismo, siamo vicini allo zero assoluto. Nessun alibi e un consiglio, uno solo: occhio ai tabloid

    Il fair play finanziario
    L’Uefa di Michel Platini ha messo dei paletti, tempo un paio di stagioni e saranno cavoli amari per molti. Scordiamoci l’epoca delle vacche grasse. Berlusconi e Moratti non potevano non adeguarsi. Anche Abramovich ha smesso di darsi alla pazza gioia. Pensi che il mio acquisto più importante resta, a tutt’oggi, il recupero di Essien.

    Allegri e la pressione di Berlusconi

    Quando il presidente espone un’opinione, anche se così “farcita”, l’allenatore non può che prenderne atto. Allegri ha tutto un campionato per dimostrare la sua autonomia. Io sono stato più fortunato: ai miei tempi, il primo giorno di scuola Berlusconi non veniva mai.

    La griglia scudetto
    Inter comunque, anche senza Balotelli e Maicon. Poi le solite: la Roma, la Juve, il Milan

    Prandelli e la Nazionale

    Difficile. Non navighiamo nell’oro

  • Il Manchester City piomba su Drogba

    Il Manchester City, viste le difficoltà (almeno apparenti) incorse nell’acquisto di Mario Balotelli, starebbe virando fortemente su Didier Drogba.

    Il centravanti ivoriano infatti non pare più intoccabile nell’organico di mister Carlo Ancelotti, che punta forte su Fernando Torres e Kakà (e in alternativa a loro 2, nelle ultime ore, è spuntato il nome proprio di Balotelli).

    L’agente di Drogba in una dichirazione rilascita alla stampa inglese ha aperto le porte ad un eventuale trasferimento al City. Seydi ha infatti affermato:

    • Oggi è al Chelsea, ma potrebbero esserci delle sorprese prima del 31 agosto. Non ho parlato con chiunque, l’unico contatto diretto è stato con il City. Alla sua età non posso sottovalutare l’aspetto finanziario. E chi vuole Didier deve garantire certe cifre

    I “Citizens” sarebbero disposti ad offrire all’ivoriano un triennale da 21 milioni di euro. Drogba, valutato 20 milioni di sterline dal suo club, potrebbe dunque partire.
    Il ricavato dalla cessione permetterebbe al Chelsea di fare piazza pulita sul mercato: oltre a Torres e Kakà, se dovesse unirsi a loro anche Balotelli, sarebbero veramente poche le squadre a competere con la squadra di Roman Abramovich.

  • Marchiso offende l’inno di Mameli: È giallo sul web

    Da qualche ora sul web impazza un video che ritrae Marchisio dedito a cantare l’inno di Mameli prima dell’amichevole degli azzurri contro il Messico. Lo juventino di fatto verrebbe beccato ad aggiungere “ladrona” alle parole “e schiava di Roma” , destando anche lo stupore dei suoi connazionali Cannavaro e Iaquinta. Sarà vero?

    ECCO IL VIDEO :
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  • Chelsea: 70 milioni per Fernando Torres

    Roman Abramovic vuol regalare un top player a Carlo Ancelotti per premiarlo della straordinaria stagione e dei risultati conseguiti pur senza un mercato importante. Per provare la scalata alla Champions League. L’ex tecnico milanista vorrebbe accoppiare un altro attaccante di livello a Drogba o comunque averne un alternativa importante.

    Nei giorni scorsi un aperitivo sospetto a Miami tra Ancelotti e Ibrahimovic aveva paventato l’ipotesi di un trasferimento dello svedese. Oggi i maggiori tabloid inglesi titolano di una maxi offerta per Fernando Torres, si parla di circa 70 milioni di euro per battere la concorrenza di Manchester City e Real Madrid.

    El Nino in coppia con Drogba garantirebbero un attacco stratosferico e si candiderebbero a formare la coppia d’oro per le prossime stagioni.

  • Il Chelsea vuole Maicon, Ancelotti chiede aiuto al Milan

    Il Chelsea vuole Maicon, Ancelotti chiede aiuto al Milan

    La seconda era di Abramovic alla guida del Chelsea è iniziata con Carlo Ancelotti, l’ex tecnico milanista, principale cultore della strategia aziendalista ha dimostrato ancora una in questa stagione di saper fare di necessità virtù riuscendo a conseguire comunque ottimi risultati.

    L’eliminazione in Champions League contro l’Inter brucia ancora ma il patron Abramovic si può consolare avendo ormai in pugno la Premier League e con la finale di Fa Cup da disputare il bottino è comunque importante.

    Per tentare l’assalto alla Champions League, il Chelsea avrà comunque bisogno di qualche intervento sul mercato e il primo colpo potrebbe esser proprio l’interista Maicon. Ancelotti stravede per il brasiliano ma per averlo i Blue son costretti a fare cassa e secondo il Daily Mail sarebbero pronti a sacrificare Ivanovic.

    Il russo, il cui costo è superiore ai 10 milioni di euro, è un pallino rossonero da qualche anno e il suo acquisto consentirebbe a Leonardo(?) di aver un jolly in difesa. Ivanovic infatti ha dimostrato in questi anni al Chelsea di sapersi disimpegnare bene sia sull’out di destra che al centro della difesa. Per averlo il Milan però dovrà battere la concorrenza di di Manchester City e Aston Villa.

  • Chelsea: Mourinho inguaia Ancelotti, adesso Abramovic pretende la Premier

    Chelsea: Mourinho inguaia Ancelotti, adesso Abramovic pretende la Premier

    La bellissima prestazione dell’Inter allo Stampford Bridge guidati alla perfezione dallo stratega Mourinho ha riportato alla luce la nostalgia per il portoghese che per anni è stato padrone del destino dei Blue. La stampa inglese che un tempo lo aveva ripudiato, ha ripreso ad esaltarlo e sono piovute le prime critiche inglesi per Carlo Ancelotti.

    L’ex tecnico rossonero, fino a questo momento era stato sempre risparmiato dalla stampa forte di un passato di successi e sopratutto di un meraviglioso impatto sul campionato inglese. La partita contro l’Inter ha cambiato un pò le cose, e se pur evidenziando i limiti di una squadra ormai vecchia e logora nei suoi uomini cardine è stato criticato ad Ancelotti la mancanza di idee per cambiar il corso della gara.

    Anche il patron Abramovic dai racconti inglesi sembra visibilmente deluso, si parla di un focoso sfogo negli spogliatoio e di un diktat “voglio la Premier”. Sembra che al Chelsea la prossima stagione ci sarà un importante ritorno sul mercato, il patron russo pare abbia già stanziato 100 milioni di euro per ringiovanire la rosa ma se Carlo Ancelotti vorrà esser parte integrante della nuova scalata alla Champions League non dovrà più sbagliare.

  • Ancelotti non replica a Mou: “Abramovic come Berlusconi”

    “Non ho mai detto che tutta l’Italia tiferà contro l’Inter – ha detto il tecnico del Chelsea – I tifosi italiani saranno molto interessati a questo match, ma non so se supportino il Chelsea e non mi interessa. Voglio solo che la mia squadra faccia la migliore partita”.

    Smentisce di aver rilasciato quelle dichiarazioni ed evita di rispondere alla provocazione di Mourinho ed alla sua illusione al clan, sugli avversari:
    “L’Inter è stata per tanti anni un’avversaria di rispetto e lo sarà anche per questa volta, sappiamo che ha tanta voglia di vincere questa coppa, ma anche il Chelsea lo vuole – ha proseguito – Vogliamo giocare questa partita con il massimo del fair play e la massima intensità possibile. Per passare il turno dobbiamo dare il 100% e lo stesso dovrà fare l’Inter”.

    Sulla vicenda Terry e sulla formazione?
    “Ogni paese ha la sua cultura, prima mi sono sorpreso, adesso ci ho fatto l’abitudine. In Inghilterra, però, non mi chiedono al formazione. Qualche problema per domani c’è, da questo punto di vista: L’unico problema è che ci mancano i due terzini sinistri, Belletti ha poco allenamento nelle gambe, comunque vedremo se può giocare, altrimenti troveremo un’altra soluzione”.

    Le differenze tra Abramovic e Berlusconi?
    “E’ una bella lotta’ a chi da più consigli tattici. Ma Berlusconi ha avuto molto più tempo. Abramovich è solo all’inizio, ma spero di avere con lui tutto il tempo che ho avuto con Berlusconi”.

  • Inter, Mourinho: frecciate velenose ad Abramovic, Ancelotti e alla Serie A

    Inter, Mourinho: frecciate velenose ad Abramovic, Ancelotti e alla Serie A


    José Mourinho non smette mai di far notizie e in vista del big match di Champions League contro il Chelsea, sua ex squadra, è stato intervistato dal quotidiano d’Oltremanica Nuts Magazine. Il portoghese, si è sempre definito amico di Abramovic, ma sfrutta l’occasione per criticare la sua scelta di esonerarlo dicendosi sicuro che insieme avrebbero continuato a vincere

    “Se non mi avessero cacciato, sicuramente a quest’ora il club avrebbe continuato a vincere; non è un caso che le loro vittorie si siano fermate dopo che me ne sono andato io; tra me, il club ed i tifosi vi era un grande rapporto, visto che abbiamo vinto tutto subito, perché con un presidente come Abramovich, non si possono fare progetti a lungo termine, si deve vincere subito altrimenti sei fuori”

    Seconda frecciata per Carlo Ancelotti e per il calcio italiano

    “Non è un mio amico e questo di certo non cambierà. In Inghilterra se sei un tecnico straniero, arrivi per lavorare e per offrire la tua esperienza sei rispettato; in Italia, se non sei italiano, non meriti rispetto. Ecco perché preferisco la Premier. Io sono parte della storia di quel club, questo è certo, vedremo se Carlo Ancelotti farà lo stesso”.

    L’ultima parte dell’intervista è dedicata ai tifosi dell’Inter, ai quali promette di far di tutto per riportare la Champions League in via Durini anche se tra le righe potrebbe esserci un messaggio sibillino. Mou, dice infatti vincere la Champions per restare qualche altro anno Milano, vuol dire che senza cambierà aria?

    “I tifosi dell’Inter mi hanno chiesto la Champions ed io proverò con tutte le mie forze ad accontentarli, così da rimanere un altro po’ a Milano.”

  • Il Tas sblocca il mercato del Chelsea. Ancelotti può scatenarsi

    Ancelotti può cominciare a sfregarsi le mani: il Tas infatti ha deciso di annullare il blocco del mercato del Chelsea previsto per le prossime due sessioni imposto dalla Fifa lo scorso 3 settembre per la vicenda legata all’acquisto, nel 2007, del giovane attaccante del Lens Gael Kakuta ancora minorenne e che aveva appena rotto con la società francese.

    Il Lens accusava il Chelsea di non aver tenuto un comportamento regolare ed aver esercitato pressioni sul ragazzo per rescindere unilateralmente il contratto cle lo legava al club transalpino presentando ricorso alla Fifa e ottenendo la sanzione, oggi abolita dal Tas, per la società londinese.
    Ancelotti può così sfruttare i milioni messi a disposizione di paperon Abramovic e sferrare l’assalto ai vari Pato, Ribery, Aguero, Pazzini.