Tag: roman abramovic

  • Oscar, l’acquisto da 30 milioni di euro del Chelsea di Abramovic

    Oscar, l’acquisto da 30 milioni di euro del Chelsea di Abramovic

    Oscar: 31 milioni di euro. Questo è il dato sorprendente che si è potuto leggere sui giornali sportivi di tutto il mondo. Il Chelsea di Roman Abramovic, non nuovo a colpi simili, doveva sostituire nell’estate del 2012 la pesante eredità di un giocatore come Didier Drogba, fresco vincitore della Champions con i Blues, e ringiovanire una rosa ormai troppo in avanti con l’età. Cosa serviva? Qualche ragazzo talentuoso, semisconosciuto – o addirittura sconosciuto ai più- proveniente dal Sud America  con tanta voglia di sbarcare in Europa per dimostrare il suo valore. Più o meno questo potrebbe essere un vaghissimo identikit di Oscar dos Santos Emboaba Júnior, più comunemente noto con il nome di Oscar. Il ragazzo, nato ad Americana, comune di poco più di 200 mila abitanti in Brasile, il 9 settembre 1991, si è subito fatto notare con i suoi numeri e le sue prestazioni sempre più convincenti con la maglia dell’Internacional fino a quando il petroliere Abramovic ha deciso: Oscar doveva essere il colpo a sorpresa del Chelsea nella torrida estate 2012. Andiamo comunque con ordine e ripercorriamo la carriera del giovane talento.

    Oscar, il talento del Chelsea prelevato da Abramovic | © Dean Mouhtaropoulos/Staff / Getty Images
    Oscar, il talento del Chelsea prelevato da Abramovic | © Dean Mouhtaropoulos/Staff / Getty Images

    IL RAGAZZO D’ORO – Oscar inizia la sua avventura nel calcio che conta con la maglia del San Paolo dove, dopo 4 anni trascorsi nelle giovanili, approda in prima squadra nel 2008. Fino al 2010 lo spazio, a causa di molti fattori tra cui la giovane età, è veramente ridotto e le presenze sono ridotte all’osso: 11 in tre anni. Nel 2010 arriva la chiamata dell’ Internacional e Oscar solleva subito il primo trofeo con la maglia della sua nuova squadra: è il 24 agosto del 2011 quando il club di Porto Alegre riesce a vincere la Recopa Sudamericana. Le prestazioni aumentano di spessore così come il dialogo con i compagni; Oscar gioca infatti nell’ Internacional con altri talenti, uno su tutti Leandro Damiao. Intanto il ragazzo da un importante contributo anche alla causa delle nazionali giovanili del Brasile. Con l’Under 20 verdeoro prima porta a casa il Campionato Sudamericano poi il Mondiale in Colombia entrambi datati 2011: in particolare, in quest’ultima competizione, Oscar segna una tripletta in finale contro il Portogallo che consente al Brasile di superare gli avversari per 3-2. Altra tappa fondamentale è l’esordio in nazionale maggiore avvenuto il 14 settembre 2011 durante il Superclasico de las America contro l’Argentina terminata 0-0: circa un anno dopo segna il suo primo gol con il Brasile proprio agli argentini in un’altra sfida. Nel luglio 2012 viene convocato per convocare le Olimpiadi di Londra nelle quali arriverà secondo dopo essersi inchinato al Messico in finale per 2-1: fra l’altro, in quel match, Oscar sbagliò il gol del pareggio a pochi secondi dal triplice fischio dell’arbitro. Con la nazionale brasiliana due ori e un argento: e l’età è tutta dalla sua parte.

    IL CHELSEA CHIAMA – Le buone partite disputate con la nazionale brasiliana alle Olimpiadi di Londra, attirano su Oscar l’attenzione di molte squadre europee. Il potenziale di questo giovane è altissimo e la sensazione è che il suo futuro sia lontano dal Sud America. Così sarà perchè Roman Abramovic spende una follia per portarlo al suo Chelsea. 31 milioni di euro per un giocatore sicuramente di spicco ma che non ha ancora dimostrato niente nei maggiori campionati del nostro continente. Con i Blues Oscar indossa la maglia numero 11 (quella che fu di Drogba) e si rende subito protagonista: lo scorso settembre memorabile la doppietta al suo esordio in Champions League contro la Juventus e la botta dalla distanza realizzata sul campo dello Shakthar.

     

  • Il Chelsea su Conte Abramovic vuole il tecnico della Juve

    Il Chelsea su Conte Abramovic vuole il tecnico della Juve

    Le gesta di Antonio Conte hanno fatto il giro d’Europa e sono arrivate fino all’Inghilterra. In questa nazione c’è una squadra ricchissima, il cui proprietario ha speso cifre folli per costruire e rafforzare la sua creatura. Il fatto è che non sempre le cose sono girate per il verso giusto. Fra esoneri e soldi buttati al vento, molti sono stati gli errori del presidente. A prima vista potrebbe sembrare l’incipit di una favola e invece no. Stiamo parlando del Chelsea, il club posseduto dal ricchissimo magnate russo Roman Abramovic. Non contento di aver vinto la scorsa Champions League con l’esordiente Di Matteo, il patron non ha più puntato sul tecnico italiano esonerandolo dopo la sconfitta per 4-0 subita ai danni della Juventus. Nonostante la tentazione Mourinho rimanga altissima, ci sono dei nomi nuovi per la panchina dei Blues. L’attuale allenatore del Chelsea sembra essere solo di passaggio: Rafa Benitez non sta affatto piacendo all’ambiente tanto che le critiche che lo spagnolo deve sorbirsi arrivano da tutti i fronti. In Premier il Chelsea non è più capace di fare la voce grossa, la Champions è stata un fallimento completo e adesso non resta che l’Europa League per salvare una stagione quasi disastrosa.

    Antonio Conte finisce sulla lista di Abramovic: possibile futuro al Chelsea? | © AFP/Stringer / Getty Images
    Antonio Conte finisce sulla lista di Abramovic: possibile futuro al Chelsea? | © AFP/Stringer / Getty Images

    DECLINO – Dopo la vittoria roboante ottenuta in Champions League ai danni del Bayer Monaco sono arrivate due sconfitte clamorose. La prima, nella finale della Supercoppa europea: in quella partita gli uomini di Di Matteo furono strapazzati dall’Atletico Madrid di Flacao e il risultato finale fu un secco 4-0 per gli spagnoli. Il secondo K.o arriva nel Mondiale per Club: il Chelsea perde in finale e torna in Inghilterra a mani vuote. Due trofei alla portata dello squadrone di Abramovic persi per strada. La pazienza del russo è poca e proprio per questo in casa Chelsea si sta pensando a un nuovo allenatore. Per finire al meglio questa stagione e per iniziare la prossima da protagonisti.

    CONTE – Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, ci sarebbe un nome nuovo come candidato per la panchina del Chelsea: Antonio Conte. Se l’attuale allenatore Benitez dovesse toppare i prossimi due impegni contro Wigan in Premier e Brentford in Coppa d’Inghilterra, le premesse per l’arrivo di un nuovo traghettatore in casa Chelsea ci sono tutte. Abramovic si è già ampiamente tutelato: dopo l’occhiolino del mai dimenticato Josè Mourinho che non se la sta passando affatto bene con il Real Madrid, ecco spuntare una nuova ipotesi: Antonio Conte. Lo juventino potrebbe essere l’uomo giusto per rivitalizzare un ambiente decaduto. Con il suo carattere guerriero, Conte è ritenuto un gladiatore capace di rimettere ordine in uno spogliatoio demoralizzato con tanti campioni che rendono meno del previsto. La lista degli scontenti del Chelsea è molto lunga: fra questi nomi meritano senz’altro menzione Torres, lontano parente del bomber spietato visto al Liverpool e con la maglia della nazionale spagnola, Terry, finito sui giornali per parecchie notizie extra calcistiche, Lampard, che fino a poche settimane fa era sul mercato. Insomma i giocatori ci sono, i soldi, non bisogna nemmeno pensarci, non mancano. Il fatto è che uno come Abramovic vuole vincere. In più se si pensa a quanto ha speso fino ad ora il Chelsea e quanto ha vinto, c’è da farsi due domande. Soldi spesi male o allenatori poco capaci? Forse più la prima ipotesi ma la colpa, si sa, è sempre degli allenatori. Così è più facile.

  • Hazard perde la testa, il Chelsea la Coppa

    Hazard perde la testa, il Chelsea la Coppa

    Il Chelsea continua a non convincere ma soprattutto a perdere colpi. Quello di ieri sera, in particolare, sancisce l’eliminazione dei Blues dalla Coppa di Lega. Dopo la sconfitta in semifinale contro lo Swansea per 2-0 nella gara di andata, il Chelsea non riesce ad andare oltre lo 0-0 sul campo ospite e viene quindi eliminato in modo abbastanza sorprendente. La classifica della Premier League è deprimente per la squadra di Benitez che si trova terza con 45  punti a sei lunghezze di distanza dal Manchester City e a 11 dal Manchester United.  In Champions il gioco è già finito e per gli ex campioni d’Europa, con l’eliminazione ai danni dello Swansea, sfuma l’obbiettivo più papabile di una stagione da dimenticare. I Blues, fra l’altro, hanno perso a dicembre in modo clamoroso il Mondiale per Club dopo essere stati strapazzati a inizio agosto dall’Atletico Madrid nella finale della Supercoppa Europea. Un vero e proprio disastro fin qui la stagione del Chelsea. A Londra sono già tutti d’accordo nel considerare Rafa Benitez unico colpevole di questa debacle. La panchina del Chelsea, si sa, è una di quelle che scotta e la permanenza su di essa è un’impresa titanica. Per maggiori informazioni chiedere a Di Matteo, l’autore del miracolo Champions, esonerato senza pietà appena qualche mese fa. I nomi circolano e Benitez deve rimettersi in carreggiata al più presto se vuole evitare brutte magagne.

    Eden Hazard perde la testa | ©ANDREW YATES/AFP/Getty Images
    Eden Hazard perde la testa | ©ANDREW YATES/AFP/Getty Images

    FOLLIA HAZARD – Tornando alla gara di Coppa di Lega disputata ieri sera contro lo Swansea, dobbiamo segnalare un bruttissimo episodio causato da Eden Hazard, talento belga del Chelsea. Siamo al minuto trentacinque del secondo tempo di gioco quando un raccattapalle tarda nella consegna di un pallone. Non sembra niente di nuovo sotto il sole visto che la pratica è abbastanza diffusa nei vari campionati europei. Comunque sia Hazard, decisamente fuori di senno, ha pensato bene, per far riprendere più in fretta il gioco, di farsi giustizia da solo. Il giocatore del Chelsea ha violentemente colpito il giovane raccattapalle con un calcio suscitando l’ira dei tifosi dello stadio di casa. L’arbitro non ci ha pensato due volte: cartellino rosso e decisione sacrosanta per un gesto bruttissimo fatto da un talento come Hazard. A maggior ragione l’episodio non trova giustificazione in quanto è avvenuto in una semifinale quando ancora mancavano dieci minuti al termine, tempo utile per la squadra di Benitez di riuscire ad andare ai tempi supplementari. Hazard ha chiesto scusa al giovane raccattapalle ma il suo gesto non passerà impunito. Il giocatore rischia una squalifica di almeno tre giornate e inoltre la commissione disciplinare della Football Association sarebbe in procinto di avviare un’inchiesta.

    L’OMBRA DI MOU – Benitez ovviamente è stato attaccato da ogni dove per questa ennesima caduta del Chelsea del ricchissimo magnate Abramovic. Il presidente russo non ci sta e, dopo aver investito molti milioni durante il calciomercato estivo per rafforzare ulteriormente la rosa, non ammette sconfitte di questo tipo. La sensazione è che la panchina di Benitez abbia i minuti contati e sia pronta a esplodere da un momento all’altro. Per ora l’ex allenatore dell’Inter mantiene la posizione forse per mancanza di alternative. Nei giorni scorsi era circolata l’indiscrezione di un probabile ritorno di Mourinho sulla panchina dei Blues ma il portoghese è al momento impegnato con il Real Madrid. A fine stagione può però tutto succedere.

    Il video di Hazard che colpisce un raccattapalle

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  • Rafa OUT, i tifosi del Chelsea rivogliono Roberto Di Matteo

    Rafa OUT, i tifosi del Chelsea rivogliono Roberto Di Matteo

    Quando Roberto Di Matteo sostituì Villas Boas sulla panchina del Chelsea nella scorsa stagione tutti gli addetti ai lavori l’avevano definita come una scelta momentanea per concludere nel migliore dei modi la stagione prima di dar via ad un nuovo corso. Il tecnico italiano invece mise qualsiasi esperimento tattico, abbandonò l’idea del bel gioco affidandosi ciecamente alla Vecchia Guardia dei Blues arrivando così fino a vincere la Champions League. La Coppa dalla grandi orecchie è stato un traguardo storico per il Chelsea che nell’ultimo decennio aveva investito tantissimo andandoci vicino senza però riuscirci a sollevarla.

    La nuova stagione non poteva così iniziare con Roberto Di Matteo in panchina, senza Didier Drogba ma con due pedine nuove di assoluto valore: Hazard e Oscar. Sulla carta il Chelsea alla solidità della scorsa stagione, grazie agli innesti di qualità doveva migliorare nel gioco e nel controllo delle partite ma in realtà la squadra non riuscì mai a convincere del tutto e il tracollo dello Juventus Stadium convinse Abramovic a cambiare la guida tecnica del Chelsea.

    Benitez
    Rafa OUT i tifosi del Chelsea vogliono il ritorno di Roberto Di Matteo | © IAN KINGTON/AFP/Getty Images
    Il compito di dar un’identità di gioco al Chelsea fu affidato a Rafa Benitez il cui arrivo però fu accolto tre settimane fa con scetticismo dai tifosi. Lo spagnolo che in Inghilterra gode di un ottima fama per aver portato il Liverpool sul tetto d’Europa nelle prime due gare ha però raccolto due miseri 0-0 e alla sua terza partita ha conosciuto anche la sconfitta sul campo del West Ham. Il 3-1 finale è più di un campanello d’allarme e sul tecnico inizia già ad intravedersi l’ombra di Roberto Di Matteo invocato a gran voce dai tifosi per tutto il corso del match.

    Tra gli spalti di Upton Park quest’oggi si potevano contare tantissimi cartelli con su scritto “Rafa OUT” a dimostrazione che i tifosi del Chelsea mal sopportano la gestione Benitez che adesso è chiamato al riscatto in Champions League per non rischiare un clamoroso e prematuro esonero.

  • Benitez deve emulare Di Matteo per tenersi il Chelsea

    Benitez deve emulare Di Matteo per tenersi il Chelsea

    Ora è ufficiale: Rafael Benitez è il nuovo allenatore del Chelsea. Dopo la sconfitta per 3-0 subita dai blues da parte della Juventus durante la gara di Champions League, Roman Abramovich non ha esitato a togliere la guida della panchina a Roberto Di Matteo, avendo già pensato di dare una scossa ai giocatori cambiando il tecnico. Il presidente del club inglese non ha lasciato molto tempo ai giornali per inventarsi probabili arrivi e, in un batter d’occhio, ha reso noto a tutti la sua decisione di affidarsi all’ex tecnico di Valencia, Liverpool ed Inter.

    Per Benitez è stato scritto un contratto che si chiuderà però a giugno del 2013: l’allenatore è fuori dal giro del calcio da dicembre del 2010 quando uscì a testa bassa dal club neroazzurro di Moratti. La voglia di tornare alla guida di una squadra ha però reso impossibile il rifiuto della richiesta di Abramovic: in questi giorni lo spagnolo si trovava a Abu Dhabi per sostenere un corso di aggiornamento e ha infatti mandato i suoi rappresentanti a chiudere la trattativa.

    Rafael Benítez Inter Milan's Spanish coach Rafael Benít
    Rafael Benítez © JOHANNES EISELE/AFP/Getty Images

    Per il nuovo tecnico, che incontrerà la squadra domani a Cobham, non ci sarà di certo vita facile al Chelsea in quanto l’obiettivo di Abramovic è quello di vincere sempre e comunque: non bastasse a dicembre la squadra parteciperà al Mondiale per Club, titolo che è già presente nel palmares di Benitez grazie alla vittoria con l’Inter.

    Importanti sono anche le voci che continuano a girare sull’argomento Pep Guardiola: secondo molti esperti del settore Benitez sarebbe stato chiamato alla guida del Chelsea per traghettare la squadra fino a giugno quando il presidente comincerà ad invogliare il tanto amato mister catalano Guardiola, corteggiato a lungo anche durante lo scorso calciomercato estivo. Nonostante le tante chiacchiere Benitez al Chelsea dovrà farsi trovare pronto già da domenica quando i blues scenderanno in campo per affrontare la capolista Manchester City in Premier League.

  • Chelsea, pronti 60 milioni per avere Falcao a gennaio

    Chelsea, pronti 60 milioni per avere Falcao a gennaio

    Il mercato di gennaio è alle porte. Ed ecco che il Chelsea di Ramon Abramovic è pronto a sferrare l’assalto decisivo per portare in blues Radamel Falcao, bomber colombiano dell’Atletico Madrid nonchè attaccante più desiderato d’Europa. Il club londinese segue il nazionale colombiano da parecchi mesi, e secondo quanto si apprende da Goal.com Uk, starebbe pensando di investire la bellezza di 60 milioni di euro pur di portarlo a Stamford Bridge a gennaio. I 60 milioni di euro rappresentano la clausola rescissoria che lega inesorabilmente Falcao ai colchoneros, una cifra folle che pochi club europei possono permettersi. Il Chelsea, campione d’Europa in carica, e capolista in Premier League dopo 8 giornate, vuole puntellare la sua già straordinaria formazione con l’arrivo del bomber colombiano, una vera e propria macchina da gol.

    Radamel Falcao
    Radamel Falcao nel mirino del Chelsea © CESAR MANSO/AFP/Getty Images

    D’altronde a Londra non hanno ancora dimenticato la tripletta con la quale Falcao schiantò il Chelsea nella finale della Supercoppa Europea. E non saranno passate inosservate neanche a Stamford Bridge le magie con le quali Falcao ha conquistato da protagonista le ultime 2 Europa League, 2 anni fa con il Porto, l’anno scorso con l’Atletico. Proprio l’Atletico Madrid, vive un momento eccezionale in questo inizio di stagione, primi in Liga a braccetto con il Barcellona, primi nel proprio girone di Europa League e una squadra diventata grande soprattutto grazie alla convinzione di avere in attacco uno dei più implacabili bomber del mondo.

    Arrivato a Madrid nell’agosto 2011 per la cifra record di 47 milioni di euro, Falcao sta trascinando i colchoneros verso lidi ambiziosi grazie ai 48 gol segnati in 58 presenze. L’Atletico, che pur di averlo non aveva badato a spese, potrebbe adesso privarsene ad una cifra superiore ovvero i 60 milioni della clausola rescissoria. Senza dubbio quei soldi il colombiano li vale tutti, non a caso il Chelsea è pronto a pagarli subito per assicurare a Di Matteo un attaccante degno dell’eredità lasciata da Drogba.

  • John Terry squalificato 4 giornate per insulti razzisti verso Anton Ferdinand

    John Terry squalificato 4 giornate per insulti razzisti verso Anton Ferdinand

    A quanto pare John Terry, il quale ha dato nei giorni scorsi l’addio alla Nazionale, se l’aspettava e infatti la squalifica per gli insulti razzisti è arrivata: la Football Association nelle ore appena trascorse ha messo fuori uso il capitano dei blues per ben 4 partite a causa delle accuse che pochi mesi fa avevano sovrastato l’ex capitano dell’Inghilterra. Tutti si ricorderanno della partita avvenuta nella scorsa stagione tra il Chelsea e il QPR dove John Terry si scontrò con Anton Ferdinand per un banale motivo, arrivando però a rivolgergli pesanti offese a sfondo razzista.

    Nei mesi scorsi il tribunale di Westminster aveva assolto il difensore inglese per mancanza di prove reali in quanto non si riusciva a decifrare in modo corretto il labiale, ma a quanto pare la Football Association ha voluto andare fino in fondo eseguendo un’accurata indagine: così ora il tecnico Roberto Di Matteo dovrà fare a meno del suo pupillo ed inoltre Terry dovrà pagare ben 220 mila sterline di multa.

    Come per ogni squalifica però c’è la possibilità di fare ricorso entro i 14 giorni successivi dalla sentenza e sicuramente Roman Abramovic non perderà nemmeno un minuto del tempo utile: importanti sono infatti i match che il Chelsea dovrà affrontare nelle prossime giornate e i Blues non possono di certo permettersi di presentarsi senza Terry contro formazioni come quella del Manchester United, dell’Arsenal e del Tottenham.

    John Terry © IAN KINGTON/AFP/GettyImages

    Unica cosa certa è che ora Anton Ferdinand, il quale si era rifiutato di dare la mano sia a Terry che ad Ashley Cole all’inizio di questo campionato, sarà felice di questa decisione che lo vede uscirne vincente anche se inizialmente lui non aveva alcuna intenzione di procedere penalmente ma sembra sia stato costretto dal proprio agente. Ora staremo a vedere quale sarà la mossa di Abramovic che tenterà il tutto e per tutto per non dover fare a meno dell’inglese durante i prossimi impegni.

  • Tottenham, accordo con Villas Boas

    Tottenham, accordo con Villas Boas

    E’ proprio strano il destino. Il prossimo allenatore del Tottenham Hotspur sarà con molta probabilità Andrè Villas Boas che erediterà la panchina lasciata vacante da Harry Redknapp. Lo Special Two ha trovato l’accordo con gli Spurs e firmerà un contratto triennale con la squadra che ha terminato quarta nell’ultima Premier League. Chissà cosa staranno pensando i tifosi del Tottenham, che non vedranno la loro squadra giocare in Champions League proprio per colpa dell’ex squadra di Villas Boas. Sicuramente avrebbero preferito che lo Special Two fosse rimasto fino al termine della stagione ad allenare i blues visto che probabilmente adesso staremmo parlando di un Tottenham quarto e qualificato per la Champions League 2012/2013 e un Chelsea non campione d’Europa. Ma la storia non si cambia e quindi adesso parliamo del futuro di Andrè Villas Boas, che ritornerà a sedere su una panchina di un club inglese senza dover nemmeno cambiare città.

    Andre Villas Boas © IAN KINGTON/AFP/Getty Images

    La prossima avventura dell’ex tecnico del Porto inizierà ancora in una squadra di Londra, precisamente il Tottenham e per il tecnico portoghese dopo il flop sulla panchina blues c’è la possibilità di dimostrare che le vittorie ottenute 2 anni fa sulla panchina del Porto non sono un caso isolato ma la dimostrazione delle qualità di un allenatore alquanto carismatico. Certo è che non allenerà i vari Drogba, Lampard, Terry e così via ma questo potrebbe essere un vantaggio visto il feeling mai nato nella sua esperienza infelice al Chelsea proprio con i senatori dello spogliatoio blues.

    Tuttavia lo Special Two avrà a disposizione grandi campioni come Gareth Bale, Rafael Van der Vaart e Luka Modric e anche grazie al loro apporto tenterà di riportare gli Spurs nella massima competizione europea per club che ha visto il Tottenham arrivare fino ai quarti di finale nella stagione 2010/2011. Dopo il benservito riservatogli da Abramovic nello scorso mese di marzo e dopo aver visto i suoi ex giocatori rinsavire e salire sul gradino più alto d’Europa, lo Special Two è pronto a servire la sua vendetta. I prossimi derby di Londra tra Chelsea e Tottenham si preannunciano infuocati e a sfidarsi saranno Villas Boas e il suo ex vice Roberto Di Matteo, colui che ha costruito le sue fortune sulle macerie della gestione del portoghese.

  • Chelsea, Di Matteo confermato. Rinnovo biennale

    Chelsea, Di Matteo confermato. Rinnovo biennale

    E’ stato ribattezzato l’uomo della rinascita, l’uomo che è riuscito finalmente a portare nella bacheca dei Blues per la prima volta la coppa dalle grandi orecchie. Parliamo di Roberto Di Matteo, tecnico del Chelsea destinato ad una panchina di transizione ma che ora ha davanti a sé un contratto di due anni. Il club londinese infatti ha ufficializzato nella giornata di Martedì di aver rinnovato il contratto all’allenatore Italiano, subentrato a stagione in corso al Portoghese Andrè Villas-Boas con un contratto temporaneo. Al tecnico era stata affidata quella che in gergo calcistico si definisce “patata bollente” proprio prima della gara di ritorno degli ottavi di finale di Champions contro il Napoli portando i Blues a ribaltare il risultato del San Paolo di 3-1 con una grande rimonta per 4-1 nella gara di ritorno giocata allo Stamford Bridge.

    Roberto Di Matteo dunque rimane alla guida del Chelsea dopo aver portato il club Inglese sul tetto d’Europa contribuendo alla storica vittoria della Champions League ottenuta ai calci di rigori contro il Bayern Monaco e della Fa Cup con una vittoria sul Liverpool. Il patron del Chelsea, Roman Abramovich, è stato costretto a ricredersi sulla sua decisione iniziale di non riconfermare Di Metteo, offrendo all’ex calciatore un contratto di 2 anni. Intanto Di Matteo non nasconde la soddisfazione per la buona dose di fiducia dimostratagli dalla società: “Abbiamo ottenuto dei risultati importantissimi, che hanno riscritto la storia di questa grande squadra. Il nostro obiettivo adesso è continuare a migliorare e sto già pianificando il ritorno della squadra per il pre-campionato“.

    Roberto Di Matteo © Laurence Griffiths

    Anche Ron Gourlay, dg del Chelsea, è soddisfatto della scelta della riconferma per quello che definisce l’uomo capace di scrivere il futuro della squadra: “La qualità di Roberto come allenatore è diventata chiara a tutti quando è riuscito a galvanizzare i giocatori nel finale di stagione e cambiare la storia di questa squadra. Il presidente e tutti i dirigenti sono entusiasti di poter continuare a lavorare con lui. Quando, lo scorso marzo, ha accettato di diventare allenatore temporaneo lo consideravamo un allenatore giovane, ma che aveva molto da offrire. Il modo in cui ha lavorato al nostro fianco, e ovviamente i suoi risultati, lo hanno reso la scelta più ovvia quando si è trattato di scegliere la persona che guiderà la squadra nelle prossime stagioni“.

    Di Matteo è il quarto italiano alla guida del Chelsea, dopo Gianluca Vialli, Claudio Ranieri e Carlo Ancelotti.

  • Favola Di Matteo, il Chelsea trionfa in FA Cup

    Favola Di Matteo, il Chelsea trionfa in FA Cup

    5 Maggio 2012. Data memorabile per Roberto Di Matteo, che nella giornata di ieri ha trionfato nella finale di FA Cup battendo il Liverpool 2-1 davanti a 90000 spettatori presenti nel nuovo Wembley. Da notare che per il terzo anno consecutivo un allenatore italiano trionfa in FA Cup, dopo i successi dei due anni precedenti targati Mancini e Ancelotti. Per il Chelsea quarta affermazione in FA Cup negli ultimi sei anni e primo trofeo stagionale in attesa della finale di Champions League che vedrà i londinesi sfidare il Bayern Monaco il prossimo 19 maggio.

    PRIMO TEMPO – Parte subito forte il Chelsea che trova il vantaggio dopo appena 10 minuti grazie a Ramires che con un tiro violento finalizza al meglio il contropiede dei blues nato da un errore in fase di impostazione dei reds. Dopo aver trovato il vantaggio il Chelsea prova a raddoppiare ma non crea particolari problemi a Reina, portiere dei reds. Sul finire del primo tempo si segnala l’unico tiro in porta del Liverpool ad opera di Luis Suarez.

    SECONDO TEMPO – Il Liverpool prova a partire forte, ma a colpire è ancora il Chelsea, che dopo 5 minuti trova il raddoppio grazie al gol di Didier Drogba, ottavo goal in una finale di FA Cup per l’ivoriano. A questo punto Kenny Dalglish, tecnico del Liverpool, si gioca la carta Andy Carroll e dopo 10 minuti, il giovane attaccante della nazionale inglese lo ripaga nel migliore dei modi siglando il goal che riapre la finale. L’ultima mezz’ora di gioco vede il Liverpool assediare la metà campo dei blues, che difendono bene il goal di vantaggio grazie al solito affidabile Cech. Nei minuti finali il Liverpool molla la presa e il Chelsea, trascinato dal solito Drogba, va vicino per ben due volte al 3-1. A Wembley finisce 2-1 in favore del Chelsea, prima vittoria da allenatore per Roberto Di Matteo.

    Roberto Di Matteo © GLYN KIRK/AFP/GettyImages

    FAVOLA DI MATTEO – Sono passati solo 2 mesi da quel 4 marzo 2012, giorno in cui Roberto Di Matteo venne nominato allenatore ad interim del Chelsea e siamo già a parlare del primo trofeo incamerato dal giovane tecnico italiano. Successo importante per Di Matteo e per il Chelsea, squadra autrice di una stagione mediocre in patria (attualmente è sesto in Premier League) ma capace di spingersi fino alla finale di Champions League dopo aver eliminato in semifinale i titani del Barcellona. Adesso a Londra c’è voglia di Champions e Di Matteo è pronto ad accontentare i tifosi blues che ancora non hanno dimenticato la finale persa a Mosca nel 2008. Il prossimo 19 maggio c’ è la finale europea da giocare all’Allianz Arena di Monaco e Roberto Di Matteo proverà a centrare il double, impresa riuscita sia a Mourinho che ad Ancelotti ma mai vincendo la Champions League. In caso di doppietta, il patron del Chelsea,  Ramon Abramovic non avrebbe dubbi nel confermare il giovane tecnico italiano e sicuramente non avrebbe voglia di strapagare un altro tecnico dopo l’esperienza infelice vissuta con Andrè Villas Boas.