Il sorteggio del preliminare, per l’accesso ai gironi di Champions League, ha un gusto agrodolce per la Roma, l’urna ha infatti deciso che i giallorossi dovranno sconfiggere il Porto per garantirsi di competere nella massima competizione europea per Club.
Poteva andare meglio agli uomini di Luciano Spalletti, con l’eventuale accoppiamento con Ajax o Borussia Moenchengladbach, ma poteva anche andare decisamente peggio con la terribile sfida al Manchester City di Pep Guardiola.
Dunque ci saranno i portoghesi sulla strada della Roma, un club dal grande blasone, dalla grande tradizione che però non sembra una squadra così forte come quella ammirata nelle passate Champions League.
Occhio però a non sottovalutare la rosa in mano al tecnico Nuno Espirito Santo. Tra i pali c’è l’eterno Iker Casillas, in difesa è appena arrivato il terzino ex Inter Alex Telles. A centrocampo brilla l’estro dell’algerino Brahimi, ammirato al mondiale brasiliano del 2014, ma anche il messicano Hector Herrera che è da tempo nel mirino del Napoli e Danilo Pereira fresco campione d’Europa con la nazionale lusitana. In attacco occhio al centravanti del Camerun Vincent Aboubakar decisamente in crescita con 8 gol in 20 presenze nella stagione 2014/15 e 18 gol in 37 apparizioni nella scorsa, ma sopratutto con un bottino di 6 gol nelle 10 partite giocate in Champions League.
Insomma la Roma ha tutte le carte per passare il turno ma il doppio confronto, andata in Portogallo mercoledì 17 agosto, ritorno martedì 23 agosto all’Olimpico.
Nelle altre gare sorteggiate spicca una sfida che si preannuncia spettacolare come Villarreal-Monaco.
Oggi però non era solo il giorno della Champions League, si è anche conosciuto il destino del Sassuolo nella corsa ai gironi di Europa League.
I neroverdi del Patron Squinzi, che erano testa di serie, dopo essersi sbarazzati del Lucerna nel turno preliminare, hanno avuto un’urna decisamente poco benevola e nel playoff se la dovranno vedere con i campioni della Serbia della Stella Rossa, squadra temibile e con lo svantaggio di dover giocare il ritorno a Belgrado giovedì 25 agosto, l’andata al Mapei Stadium si giocherà giovedì 18 agosto.
La Roma ha chiuso la scorsa stagione con qualche rimpianto e molti dubbi, a cominciare dal rinnovo di Francesco Totti e dalla compatibilità con Luciano Spalletti. L’Intervento poi di Pallotta ha sistemato la bagarre e dato il via all’escalation sul mercato, tra partenze ed arrivi è cominciata la rivoluzione sognando il tricolore.
Ultime partenze sono quelle di Morgan De Sanctis a fine contratto, che approda al Monaco per una stagione, Lucas Digne che dopo una stagione in prestito alla Roma è stato acquistato dal Barcellona con il benestare del Paris Saint Germain che “in barba” ai giallorossi quale proprietario del cartellino lo ha ceduto per quasi 20 milioni di euro lasciando ai giallorossi il nulla.
Inoltre è ceduto anche uno dei prospetti più interessanti portati a Roma da Walter Sabatini, l’attaccante paraguayano Antonio Sanabria, che dopo il prestito nella scorsa stagione allo Sporting Gijón ha fruttato alle casse giallorosse un bel tesoretto da 7 milioni di euro accasandosi al Betis Siviglia. Ceduto pure Doumbia, che non ha mai convinto, al Newcastle e Gervinho, che si è trasferito in Cina alla corte dei nuovi paperoni orientali del Hebei China Fortune. Insomma un mercato fatto principalmente per lo snellimento della rosa in nome del Fair Play finanziario.
Certamente la cessione più sofferta, ma dovuta alla presenza della clausola rescissoria, ed al tempo stesso la più redditizia è stata quella di Miralem Pjanic passato alla Juventus fin dall’inizio del mercato. Drastica e di gestione invece quella relativa a Leandro Castan, a titolo temporaneo, alla Sampdoria. Termine della rispettiva esperienza in giallorosso anche per Keita e Maicon, entrambi a fine contratto.
Inoltre sono in rampa d’uscita Iago Falque con possibile destinazione Torino sponda granata, Iturbe che da quando è arrivato ha espresso più ombre che luci e si sentono sempre le rumorose sirene inglesi per Radja Nainggolan che ha molti estimatori a cominciare dal Chelsea di Antonio Conte.
Se quindi la casella delle uscite è già abbastanza piena sia di nomi che di qualità, e sembra non essere finita qua, la casella in entrata non è certo rimasta ferma. Anzi la Roma ha subito mosso le acque per iniziare la campagna di rafforzamento per fornire a Luciano Spalletti un team già pronto su cui iniziare a lavorare.
I primi rinforzi si chiamano, Francesco Totti, il Capitano giallorosso infatti ha rinnovato per un’altra stagione e sarà sempre lui a guidare la squadra verso il sogno tricolore e Kevin Strootman il centrocampista olandese che per ben due anni ha steccato l’appuntamento con il destino giallorosso a causa di brutti infortuni.
Sono stati acquistati, Mario Rui dall’Empoli per rimpinguare la difesa sulle fasce, il portiere Alisson dall’Internacional e il suggestivo centrocampista brasiliano Gerson dal Fluminense. A puntellare la difesa dall’Inter è arrivato invece Juan Jesus per una spesa di circa 10 milioni di euro.
Inoltre la Roma è attiva in trattative importanti, una su tutte per portare il difensore centrale del Real Madrid Nacho che puntellerebbe ulteriormente un reparto già molto forte. La formula per la conclusione dell’affare è il prestito con diritto di acquisto fissato a 11 milioni a favore dei giallorossi e di riacquisto, da esercitare una stagione dopo, a favore dei blancos, fissato a 15 milioni di euro. Un po’ come è stato fatto per Morata con la Juventus il Realsi dimostra una società pronta a trattare i suoi gioielli mantenendone il controllo del cartellino in futuro. Al tempo stesso la formula garantisce alla Roma un guadagno futuro (4 milioni di euro) qualora Nacho esploda come i giallorossi sperano e eviterebbero una débâcle di mercato come nel caso di Lucas Digne.
La chiusura dell’affare Nacho Fernandez è molto probabile che libererà l’uscita, già in questa finestra di mercato, per Manolas che per bocca del suo agente non rinnoverà il contratto con la Roma.
Come detto in casa Roma è iniziata la rivoluzione sognando il tricolore.
Il Campionato Primavera è giallorosso. La squadra capitolina batte la Juventus nella finale in programma al Mapei Stadium dopo un’estenuante battaglia alla quale sono serviti i fatidici calci di rigore dopo i novanta minuti regolamentari ed i tempi supplementari.
Non rimane indifferente alla prodezza nemmeno il presidente giallorossoJames Pallotta che attraverso il proprio profilo sul social Twittercinguetta:
“Fantastica vittoria e titolo Primavera. Congratulazioni ai nostri ragazzi ed agli allenatori”
Un comunicato stringato ma che raccoglie una grande soddisfazione, il club giallorosso infatti, per sua mission, è sempre attento alle politiche giovanili e promuove al pari della prima squadra proprio l’attività dei ragazzi del club. Da quando la proprietà americana si è insediata infatti sono ingenti le risorse impiegate per il settore giovanile, sia in strutture ed in formazione che nella ricerca di potenziali futuri campioni. E questi sono i risultati.
La Juventus era partita bene nel match equilibrato con la Roma, era riuscita a sbloccare la partita con Kastanos su calcio di rigore al 36° e a chiudere in vantaggio la prima frazione mostrando al solito un ottimo palleggio e un bello stato di forma che però a fine primo tempo mostrava qualche cedimento.
Passano due minuti dall’inizio della ripresa e la Roma pareggia con Ponce. A questo punto ci si aspetta che saltino le dinamiche serrate di due formazioni che con l’esuberanza giovanile possano aprirsi per offrire spettacolo. Invece proprio come i grandi mostrano scambi in velocità e tanta maturità, sapendosi coprire al momento giusto ma al tempo stesso mostrare trame interessanti, tuttavia il risultato non cambierà più né fino al novantesimo e nemmeno dopo i tempi supplementari.
Si arriva così ai calci di rigore e il protagonista diventa il portiere giallorosso Crisanto che neutralizza i tiri dal dischetto di Vadalà e Favilli regalando il tricolore alla Roma.
Per la Roma vanno a segno dal dischetto Ponce, Vasco, Spinozzi, Capradossi, Bordin e Grossi mentre per la Juventus, oltre agli errori di Vadalà e Favilli vanno a segno Lirola, Cassata, Kastanos, Di Massimo e Zappa.
Real Madrid-Roma di ieri non è stata solo una fase importante per le qualificazioni alla più prestigiosa delle competizioni calcistiche europee, è stata molto di più, è stata, ancora una volta, la dimostrazione di come i campioni del calcio made in Italy abbiano nel tempo conquistato i campi di tutta Europa e, negli ultimi tempi, anche quelli oltre oceano. Succede che al 74′ dell’ottavo di finale tra Real Madrid e Roma,Spalletti richiama in panchina El Shaarawy per regalare poco più di 15 minuti di gioco a Francesco Totti. Il Bernabeu si scalda quando il capitano giallorosso si leva la tuta e si appresta ad entrare: è standing ovation per Totti, è una grande emozione per una delle ultime leggende in attività del calcio italiano.
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A fine gara Francesco Totti si dirà infinitamente emozionato:
“Mi hanno emozionato. Vuol dire che al calcio ho dato tanto. Sono stati ringraziamenti da parte di uno stadio strepitoso. Il Bernabeu sarà l’unico rimpianto della mia carriera”.
Il Santiago Bernabeu è un grande esempio di sportività per gli avversari e di riconoscenza verso i grandi campioni anche se qualche minuto prima del goal che ha sbloccato la partita, aveva rumorosamente fischiato il proprio campione, un certo Cristiano Ronaldo!
Eppure la standing ovation al Bernabeu ad un campione italiano non è nuova, già nel 2008 infatti i tifosi dei blancos avevano riservato lo stesso trattamento di Totti ad un altro grande campione: Alessandro Del Piero. In quella occasione il capitano juventino aveva anche punito le merengues con una doppietta che aveva regalato ai bianconeri la qualificazione agli ottavi di finale di Champions League, alla sua uscita dal campo (al 92′) pubblico in piedi e inchino di ringraziamento per Pinturicchio.
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Nel 2013 tocca ad Andrea Pirlo ricevere un’emozione forte dal Bernabeu. In quell’occasione la Juventus uscì sconfitta dal tempio del calcio ed il pubblico non esitò a tributare una standing ovation come attestato di stima verso il campione.
Si poteva fare, sono tanti i rimpianti che la Roma si lascia alle spalle dopo l’eliminazione negli ottavi di Champions League subita contro il Real Madrid.
I giallorossi, al Santiago Bernabeu, hanno avuto tante occasioni per poter riuscire in quella, che alla vigilia, sembrava un’impresa al limite dell’impossibile.
Dzeko, Salah, due volte, e Manolas hanno avuto le chances per poter sbloccare la gara, clamorosi gli errori del bosniaco e dell’egiziano che a tu per tu con Keylor Navas sono riusciti clamorosamente a calciare fuori. Anche quella del difensore greco, nel secondo tempo, è stata una grande opportunità ma in questo caso sono più i meriti del portiere delle merengues che i demeriti del giallorosso.
Il Real Madrid ha dimostrato la sua fragilità difensiva ma, graziato dalla Roma, ha anche mostrato un attacco che può far male a chiunque e una volta sbloccato il risultato con il solito Cristiano Ronaldo, ha subito raddoppiato con James Rodriguez e poco dopo ha avuto anche la possibilità di dilagare sul 3-0 ma Cr7 ha clamorosamente fallito l’occasione.
Un’eliminazione che quindi lascia tanto amaro in bocca perchè la Roma tra andata e ritorno non ha certamente meritato un passivo di 0-4 ma anzi se solo i suoi attaccanti avessero avuto quel pizzico di freddezza in più forse ora staremmo celebrando un gran successo.
Il tecnico della squadra capitolina, Luciano Spalletti, però nell’intervista post gara ai microfoni di Premium, non ha voluto celebrare un’uscita a testa alta ma anzi è parso decisamente arrabbiato con i suoi:
“SE NON FAI GOL E POI GLI ALTRI LO FANNO È INUTILE ANDARE A RECRIMINARE, IL REAL HA MERITATO IL PASSAGGIO DEL TURNO. SE POTEVAMO FARE DI PIÙ? PER QUELLO CHE SI È VISTO PROBABILMENTE SÌ. DOBBIAMO CRESCERE COME MENTALITÀ, CATTIVERIA E CONVINZIONE: SIAMO ANCORA DEBOLI, C’È POCO DA FARE, ALLA PRIMA DIFFICOLTÀ NON RIUSCIAMO AD ESSERE QUELLA SQUADRA DI QUEL LIVELLO CHE DOVREMMO AVERE. MA SE SIAMO CONTENTI O TRANQUILLI DOPO AVER PERSO DUE PARTITE 2-0, ALLORA MI VIENE L’ANGOSCIA: DOBBIAMO CRESCERE VELOCEMENTE, BISOGNA FARE MEGLIO. QUANDO IN SPOGLIATOIO VEDO I VOLTI TRANQUILLI DEI GIOCATORI CHE ASPETTANO DI FARSI FARE I COMPLIMENTI PER LA BUONA PRESTAZIONE, MI VIENE UNA SENSAZIONE DI MALESSERE. LA TESTA È FONDAMENTALE. STASERA CI È ANDATA ANCHE BENE, DOPO IL GOL DEL 2-0 HO TEMUTO L’IMBARCATA. NON SIAMO MIGLIORATI TANTO SU QUELLA FORZA MENTALE E LA DIFFERENZA È TUTTA LÌ: UNO RIENTRA NELLO SPOGLIATOIO ED È ARRABBIATO, NON SI RENDE CONTO DELL’OCCASIONE CHE HA BUTTATO VIA QUESTA SERA. CI SONO PARTITE CHE RIMARRANNO NELLA STORIA DEL CALCIO, PER SEMPRE, E QUESTA È UNA DI QUELLE.”
La serata però sarà anche ricordata per la Standing Ovation che il Santiago Bernabeu ha dedicato a Francesco Totti al momento del suo ingresso in campo. Omaggio che il pubblico madrileno aveva già dato in passato a grandi avversari come Del Piero e Pirlo.
REAL MADRID – ROMA 2-0 (64° Cristiano Ronaldo, 67° James Rodriguez)
Real Madrid (4-3-3): Navas; Danilo, Pepe, Sergio Ramos, Marcelo; Modric (75° Jesé), Casemiro (83° Kovacic), Kroos; James Rodriguez, Bale (61° Vazquez), Ronaldo.
Allenatore: Zidane.
Roma (4-2-3-1): Szczesny; Florenzi, Manolas, Zukanovic, Digne; Keita (86° Maicon), Pjanic (46° Vainqueur); Salah, Perotti, El Shaarawy (74° Totti); Dzeko.
La Roma esce tra gli applausi dell’Olimpico ma ad i giallorossi non basta una buonissima prestazione per portare a casa un risultato positivo nell’andata degli ottavi di finale di Champions League contro il Real Madrid.
Alla fine ad imporsi sono stati i blancos di Zinedine Zidane con un 2-0 firmato da Cristiano Ronaldo e dal gol in contropiede nel finale di Jese.
Come detto la squadra di Spalletti ha giocato una buona gara, ha saputo contenere il Real ma non solo, con Salah ed El Shaarawy ha avuto le chance per il vantaggio, poi ha avuto occasioni per pareggiare ed è stata punita, probabilmente, oltre da uno 0-2 che sembra spianare la strada alle Merengues per i quarti di finale.
Siamo certi però che gli uomini di Spalletti andranno al Bernabeu non per fare da semplici sparring partner ma per provare quella che sembra una vera e propria impresa impossibile.
Veniamo al racconto della gara.
Spalletti schiera il suo 4-3-3 con Florenzi terzino e con il tridente leggero formato da El Shaarawy, Perotti e Salah. Panchina inizialmente per De Rossi e Dzeko.
Zidane, che deve fare a meno di Bale ma recupera Marcelo, manda in campo le Merengues con il 4-3-3 con il tridente composto da James Rodriguez, Benzema e Cr7.
La partenza dei giallorossi è molto positiva, il Real Madrid tenta di fare la gara ma una Roma ben compatta, non solo limita le Merengues ma prova anche a pungere con la rapidità di Salah e con le giocate di Perotti. Salah sembra in buona serata e con i suoi scatti preoccupa gli esterni ospiti. Passano i minuti e il Real Madrid prova ad alzare i ritmi e a chiudere la Roma nella propria metà campo. Al 33° prima chance per gli uomini di Zidane con la conclusione di Marcelo fuori non di molto. La Roma però reagisce con una buona giocata di Perotti non sfruttata al meglio da El Shaarawy. Il Real preme, i giallorossi difendono con qualche affanno ma con i soliti Perotti e Salah provano a far paura alla difesa degli spagnoli. Il primo tempo si chiude sullo 0-0
Il secondo tempo si apre con il Real Madrid che commette diversi errori e con la Roma che prosegue a cercare di creare problemi agli avversari, senza correre grossi rischi. Al 55° grossa chance per El Shaarawy ma Navas è bravo in uscita a salvare la propria porta. Quando hai in campo fenomeni del calibro di Cristiano Ronaldo, anche giocando male, il gol può arrivare sempre e così al 57° Cr7 s’inventa il gol che vale il vantaggio per i blancos. Il gol carica il Real che prova a trovare il raddoppio. Al 64° Spalletti decide di giocarsi la carta Dzeko, con il bosniaco che sostituisce El Shaarawy, passando al 4-2-3-1. La Roma prova a riprendere fiducia e si spinge in avanti con un Salah in gran serata che al 70° si libera facilmente di due avversari e mette in mezzo la palla per Dzeko, salva Varane. Passa poco più di un minuto e Vainqueur lascia partire la conclusione che esce di pochissimo. Il Real però risponde con il colpo di testa di Ronaldo fuori di nulla. Al 79° combinazione tutta bosniaca con Dzeko che però calcia sull’esterno della rete. Le occasioni per i giallorossi continuano ad arrivare con Salah che manca l’ultimo controllo allungandosi il pallone sul più bello. Al 86° la Roma viene punita troppo pesantemente con Jese che concretizza un contropiede per lo 0-2. Non accade altro da segnalare il Real Madrid vince al’Olimpico per 2-0.
ROMA – REAL MADRID 0-2 (57° Cristiano Ronaldo, 86° Jese)
Roma (4-3-3): Szczesny; Florenzi (87° Totti), Manolas, Rudiger, Digne; Pjanic, Vainqueur (77° De Rossi), Nainggolan; Salah, Perotti, El Shaarawy (64° Dzeko).
Allenatore: Spalletti.
Real Madrid (4-3-3): Navas; Carvajal, Sergio Ramos, Varane, Marcelo; Modric, Kroos, Isco (64° Kovacic); Rodriguez (82° Jese), Benzema, Cristiano Ronaldo (89° Casemiro).
Allenatore: Zidane.
Arbitro: Kralovec.
Ammoniti: Varane (R), Sergio Ramos (R)
Nell’altra gara di serata il Wolfsburg, trascinato da Draxler autore di una doppietta, ha espugnato per 3-2 il campo del Gent che, sotto 3-0, ha limitato i danni nel finale.
Ritorna la massima competizione per club europea, la Champions League, che questa settimana vedrà impegnata una delle nostre due squadre qualificate agli ottavi di finale, la Roma che ospiterà all’Olimpico il Real Madrid. Anche se l’urna dei sorteggi non è stata benevola con le italiane, Juventus e Roma proveranno a spingere al massimo rispettivamente contro i blancos e il Bayern Monaco di Pep Guardiola per non interrompere il sogno di giocare, e magari vincere, una finale “in casa”: a San Siro, Milano, sarà infatti giocata la finale di Champions League 2015/2016.
Proprio in vista della partenza alle fasi a eliminazione diretta della competizione, adidas ha presentato Finale Milano, l’Official Match Ball della fase ad eliminazione diretta e della finale della UEFA Champions League.
Finale Milano sarà usato da campioni come Messi, Bale, Benzema e Suarez per dominare il torneo dagli ottavi di finale in avanti.
Rendendo omaggio ad una delle città più importanti nel mondo del calcio, Finale Milano è il pallone ufficiale della competizione per club più prestigiosa in Europa. Il design include alcuni dei simboli più iconici della città, con il Teatro alla Scala a fianco delle famose torri di San Siro, il palcoscenico dell’atto finale della UEFA Champions League di quest’anno.
Caratteristiche di Finale Milano:
– La texture uniforme che riveste tutti gli UEFA Champions League Official Match Balls, fornisce un grip ottimale.
– Il design a forma di stella, basato sul logo della UEFA Champions League, con pannelli termosaldati garantisce una superficie senza cuciture per un primo tocco migliorato, ed ogni stella ha un design unico.
– L’adidas Finale Milano sarà utilizzato in campo durante i match di UEFA Champions League a partire dal 16 febbraio fino alla finale del 28 maggio inclusa.
Il pallone è già acquistabile nei negozi adidas, nei rivenditori specializzati e su Adidas.
Il Finale Milano sarà utilizzato a partire da domani 16 febbraio per i primi due ottavi di finale: PSG- Chelsea e Benfica-Zenit San Pietroburgo. La Roma scenderà in campo mercoledì 17 febbraio contro il Real Madrid. Per la Juventus invece bisognerà attendere il 23 febbraio prossimo.
Roma padrona in questo girone sud della serie A2, si perché la squadra capitolina allenata da Fiorillo sta imponendo un ritmo esasperato che fino ad ora le sue avversarie non riescono a sostenere. Domani Faiella e compagni ricevono tra le mura amiche l’Aqavion, la quale dopo i tre punti conquistati nella prima giornata sono incappati in due sconfitte consecutive. Per la squadra di Bencivenga una sfida difficile contro una formazione che mostra di avere valori di una categoria superiore.
Fermi a quota sei e in seconda posizione sono anche Arechi e Catania che si affrontano in questa quarta giornata per il ruolo di diretta concorrente al primato della Roma, una sfida nella sfida tra due giocatori quali sono Brguglian e Massa. Due goleador che si sono rivelati in queste prime giornate un valore aggiunto per le loro formazioni, ma oltre a loro questa sfida mette in mostra molti giocatori di talento che potranno essere protagonisti in questo lungo campionato: per i catanesi Kacar e Torrisi mentre per l’Arechi segnaliamo Postiglione ed Esposito.
Terza squadra a quota sei è il Civitavecchia che vola fino a Cagliari, in casa della formazione di Marcello Pettinau, per sfidare una Promogest in crescita nelle ultime giornate visto anche la vittoria nell’ultimo turno contro l’Aqavion trascinati da un Vuleta con il braccio caldissimo in zona gol. Il Civitavecchia invece (in attesa del recupero con la 7 Scogli) punta dritto verso la vetta grazie ad una forma fisica eccellente e un gruppo consolidato che oramai da diverse stagione lotta per le prime posizioni nella griglia playoff.
A braccetto con la Promogest, a quota 4, troviamo la Telimar Palermo che sfida in un super derby siculo la C.c 7 Scogli ferma a quota 1 in classifica. Fari puntati su Fabiano del Palermo che nella passata giornata ha siglato ben 5 gol (purtroppo non sono bastati a impedire la sconfitta della sua formazione), un giovane talento che si sta imponendo come nome nuovo in questo campionato. Non più giovane ma sempre in formissima è invece Enrico Trebino, ex di turno di questa partita, che dopo la promozione conquistata l’anno scorso a Sori è tornato in Sicilia per portare la sua esperienza al servizio di un ottima squadra quale è il Telimar.
Anche il Salerno dopo 3 giornate ha totalizzato 4 punti e in questa ultima giornata del 2015 affronta il Latina in trasferta. La formazione di Citro che nella passata giornata è stata sconfitta in casa, in quella che è sempre stato il suo fortino invalicabile, contro la capolista Roma Nuoto; affronta la formazione laziale forte di una coppia gol come Lobov e Pica due giocatori capaci di trasportare i loro compagni nelle zone tranquille della classifica. Dall’altro canto, invece, il Latina si trova in una posizione di classifica difficile in ultima posizione con 1 punto che non può lasciare tranquillo, prima delle vacanze natalizie, mister Lorenzini.
Ultimo insieme al Latina è la Roma 2007 che affronta in trasferta i Muri Antichi , a quota 3 punti in classifica, che davanti al pubblico amico vuole chiudere in bellezza questo 2015 che con l’arrivo di mister Maugeri in panchina ha portato ad una crescita costante di Scebba, Barbaric e compagni. La Roma, a dispetto dei suoi concittadini della Roma Nuoto, sta avendo molte difficoltà in questo inizio campionato ma i ragazzi di Bevilacqua avranno modo di riprendersi nelle prossime giornate per una lotta salvezza che si preannuncia infuocata.
L’urna di Nyon non è stato affatto benevola con le italiane, i sorteggi Champions per gli ottavi di finale hanno previsto due accoppiamenti da brivido per Juventus e Roma.
I bianconeri di Massimiliano Allegri dovranno vedersela contro il Bayern Monaco mentre i giallorossi di Rudi Garcia dovranno fronteggiare il Real Madrid.
Sulla carta c’erano tre avversarie che le italiane avrebbero dovuto evitare, quelle che di solito sui giornali sono indicate con il massimo numero di stelle per pericolosità, ed invece la mano di Javier Zanetti ha pescato proprio due di quelle compagini.
Veniamo ad analizzare le due sfidanti partendo dal Bayern Monaco.
La squadra di Guardiola è una vera e propria corazzata che in questa stagione si è ulteriormente rinforzata, tra l’altro proprio con l’arrivo di due ex bianconeri come Vidal e Coman, ed ha tra le proprie file un bomber inarrestabile come Robert Lewandowski ed un portiere come Neuer che contende a Gigi Buffon il titolo di miglior estremo difensore del mondo.
I bavaresi sono arrivati agli ottavi dominando il proprio girone ottenendo 5 vittorie e solo una sconfitta in casa dell’Arsenal, segnando 19 reti e subendone solo 3.
Per quanto riguarda i precedenti i bianconeri non possono certo sorridere, nella stagione 2012/13 i tedeschi eliminarono la Juventus di Antonio Conte ai quarti di finale con un doppio 2-0. Anche la Juve di Ferrara subì un cocente k.o. casalingo con il Bayern che costò l’eliminazione durante la fase a gironi.
In quel k.o. del 2013 nel Bayern andò a segno anche Mario Mandzukic che ora dovrà cercare di trovare i gol dell’ex per trascinare i suoi ai quarti.
Come detto anche per la Roma il sorteggio ha avuto un sapore amarissimo.
Il Real Madrid è una squadra piena di talenti, uno su tutti il formidabile fuoriclasse portoghese Cristiano Ronaldo, un gruppo di stelle che certamente mette brividi a tutte le difese avversarie.
Gli uomini di Benitez, che al momento non paiono in una forma scintillante, hanno comunque vinto il proprio girone ottenendo cinque successi ed un solo pareggio, tra l’altro con un’altra grande squadra come il Psg. Le Merengues, nelle sei sfide della fase a gironi, hanno realizzato 19 gol subendone solo 3.
Gli uomini di Garcia, che hanno ottenuto la qualificazione soltanto nell’ultima sfida contro il Bate Borisov, dovranno certamente crescere di condizione e convinzione per poter cercare di limitare Cr7 e compagni.
I precedenti non sono poi così negativi, nell’ultima sfida disputata negli ottavi della Champions League 2007/08 furono i giallorossi a qualificarsi con un doppio successo per 2-1.
Negli altri 6 abbinamenti si trovano almeno altre 2 partite interessantissime e che promettono spettacolo come Psg-Chelsea e Arsenal-Barcellona.
Completano il quadro Gent-Wolfsburg, Dinamo Kiev-Manchester City, Psv-Atletico Madrid e Benfica-Zenit.
Terza giornata del campionato di A2. La Roma Nuoto, rinforzatasi ulteriormente, sembra essere la vera squadra da battere ma in quel di Salerno non sarà una passeggiata per gli uomini di Fiorillo. A sorpresa, ma dopo la vittoria sul Catania aggiungiamo nemmeno tanto, al secondo posto c’è il Telimar Palermo, formazione il cui primo obiettivo sarà la salvezza. Per i siciliani sfida casalinga contro l’Arechi, mentre il Civitavecchia dovrà vedersela con i Muri Antichi. Il primo punto la Promogest l’ha conquistato a Quartu Sant’Elena, sabato gli uomini di Pettinau tenteranno l’exploit in terra campana contro la Del Bo Aqavion. Il Catania di Dato vorrà subito rifarsi dopo lo scivolone nel derby contro il Palermo e alla piscina Scuderi arriverà il Latina. Chiude questa terza giornata lo scontro tra le due squadre in fondo alla classifica, ovvero la Roma 2007 Arvalia e i 7 Scogli.
Due partite e altrettante vittorie per la Roma Nuoto, partita subito con il piede sull’acceleratore. I valori della squadra di Fiorillo sono evidenti; non ci sono dubbi, i romani andranno molto avanti in questa A2 e, avendo già l’anno scorso disputato i play off, avranno come obiettivo quello mai nascosto di voler fare quel salto di qualità fino alla sperata promozione. Il cammino, ancora lungo, metterà loro di fronte a una gara pena di insidie, in quel di Salerno, contro la formazione di Citro, giovane ma unita, un gruppo con tanto cuore, che ha saputo, sotto nel punteggio, tirare fuori tutta sè stessa per rimettere in piedi una partita che sembrava già indirizzata. Un pari a Cagliari avrà dato fiducia ai campani, pronti a un’altra battaglia con la prima della classe davanti al pubblico amico. Per la Roma Nuoto l’occasione per dare un segnale ulteriore alla categoria.
La vittoria contro il Catania, figlia di una determinazione mostrata nel momento di difficoltà e di un parziale decisivo nella quarta frazione, non deve illudere il Telimar Palermo. La squadra di Quartuccio deve pensare alla salvezza, giocando partita dopo partita con la stessa intensità, non sentendosi mai appagata. Formazione giovane con qualche giocatore di esperienza, quella che è servita per gestire con lucidità il pallone nei momenti decisivi. Di fronte un’altra formazione dove l’età media è abbastanza bassa, della serie largo ai giovani. L’Arechi di Grieco nella scorsa gara, nonostante la vittoria, forse per l’emozione di giocare la prima in casa, ha mostrato un pò di timore complicandosi un pò la vita ma mettendo i primi punti in cassaforte. A Palermo i salernitani dovranno essere più sciolti se non vorranno recitare il ruolo di comparsa. Per entrambe la voglia di confermarsi per cui ci si aspetta una gara da tripla, dove ogni pronostico sarebbe azzardato.
La Nuoto Catania deve rialzarsi e può farlo, alla Piscina Scuderi, contro il Latina, a un punto e reduce dalla pesante sconfitta contro la Roma Nuoto. Seconda gara consecutiva in casa per i ragazzi di Dato, squalificato contro i pontini. Una vittoria di misura e una sconfitta nel derby finora per i rossoblù ma la voglia di conquistare tre punti che li rilancerebbero nelle zone che più competono loro. Il Latina, sulla carta inferiore agli etnei, non ha nulla da perdere e volerà sull’isola con la consapevolezza di poter mettere in difficoltà l’avversario. Un solo risultato per i padroni di casa, quella vittoria sfuggita dalle loro mani per colpa di un quarto tempo al di sotto delle loro possibilità.
Passiamo ora all’altra isola, la Sardegna, dove la Promogest è sicuramente la squadra che durante l’estate ha fatto più innesti. Non è bastato ai sardi il poker di Gaffuri per portare a casa i tre punti contro Il Salerno nell’ultima sfida pareggiata. Gli uomini di Pettinau hanno ceduto solo nell’ultima frazione, permettendo all’avversario di tornare in corsa.
La Del Bo Aqavion si è fermata a tre punti, ma il fattore campo e lo stato di forma del suo evergreen Fabio Bencivenga fanno pendere il risultato dalla parte napoletana. Nulla è scritto, nonostante i padroni di casa partano con i favori del pronostico perchè il Cagliari, nonostante sia un pò in ritardo in questa prima fase, ha tutte le carte in regola per andare a fare punti in casa degli uomini di Iacovelli.
Il Civitavecchia ha una gara in meno, dato che quella di una settimana fa contro i 7 Scogli è stata rinviata per l’eruzione dell’Etna. La formazione di Pagliarini ospiterà i Muri Antichi di Maugeri, formazione che fa della velocità il suo cavallo di battaglia. Il nuoto potrebbe essere la carta da giocare contro gli avversari, ma i siciliani non dovranno rilassarsi come nell’ultima gara, laddove il Civitavecchia sarebbe spietato. Vincere per non perdere terreno dalla Roma, aspettando il recupero, ma attenzione a Barbaric, un vero cecchino per i Muri Antichi.
Roma 2007 Arvalia – 7 Scogli chiude questa giornata. Per un soffio i capitolini allenati da Bevilacqua non sono tornati dalla trasferta con almeno un punto. Troppi errori, soprattuto in superiorità numerica, per Gazzarini e compagni, disattenzioni che dovranno eliminare in vista della prima sfida salvezza della stagione, quella contro i 7 Scogli, fermi anch’essi a zero punti, ma con una partita da recuperare, in casa, contro il Civitavecchia. Sarà una battaglia, dove il pubblico di casa proverà a portare tutto il suo contributo, ma una vittoria da parte dell’una o dell’altra sarebbe molto pesante perchè muoverebbe la classifica.