L’urna di Nyon ha deciso che ci sarà un ex, tanto amato a Roma, sulla strada dei giallorossi verso la finale di Kiev. Gli uomini di Di Francesco infatti sono stati sorteggiati contro il Liverpool di Salah, nella semifinale di Champions League.
Dunque nella gara di ritorno il 2 maggio, l’andata si giocherà ad Anfield il 24 aprile, la Roma ed i suoi tifosi si troveranno contro il calciatore egiziano che, dal 2015 al 2017, ha vestito la casacca giallorossa per 83 volte, con il bottino di 34 gol segnati, prima di passare al Liverpool nella scorsa estate.
Ovviamente i Reds non sono soltanto Salah.
Sulla panchina siede Jurgen Klopp, un concentrato di grinta che trasmette alle sue squadre come si è già visto ai tempi di Mainz e Dortmund. Dal punto di vista tattico l’allenatore tedesco, che con il Borussia dei miracoli utilizzava il 4-2-3-1, tende ad schierare la squadra con il 4-3-3.
In difesa non mancano certamente esperienza e fisicità grazie alla presenza del croato Lovren e dell’olandese van Dijk.
A centrocampo i cardini sono Milner ed Oxlade-Chamberlain ma è l’attacco il punto di forza del Liverpool. Un trio di attaccanti veloce e decisamente molto tecnico, formato da Salah, Firmino e Mané capaci di segnare oltre 50 gol in 3 durante questa stagione.
In questa Champions League il Liverpool non ha mai perso, sino ad ora ha ottenuto sei vittorie e quattro pareggi, eliminando il Manchester City nei quarti con due vittorie, andando a segnare la cifra record di 33 gol e subendone solo 7, uno solo nelle fasi ad eliminazione diretta nelle 4 gare con Porto e City.
Quindi la Roma dovrà fare molta attenzione, Di Francesco dovrà trovare la giusta alchimia, trovando la partita perfetta, come già fatto nel ritorno dei quarti con il Barcellona.
Per quanto riguarda i precedenti, nei cuori di tutti i tifosi giallorossi è ancora aperta la ferita di quella finale di Coppa dei Campioni del 1984 giocata all’Olimpico di Roma e persa ai calci di rigore. Altro precedente risale alla Champions League 2001/02, nella seconda fase a gironi i giallorossi pareggiarono 0-0 all’Olimpico e persero 2-0 ad Anfield, con quella sconfitta che costò alla Roma il passaggio ai quarti proprio a favore dei Reds.
L’altra semifinale sarà quindi tra Bayern Monaco e Real Madrid con i tedeschi che hanno ancora il dente avvelenato per la semifinale dello scorso anno persa ai supplementari al Santiago Bernabeu con parecchie polemiche per il gol del momentaneo 2-2 di Ronaldo in posizione di fuorigioco.
Un’impresa, una parte di storia del calcio che viene riscritta, la Roma di Di Francesco riesce a compiere quello che prima della gara sembrava impossibile: rimontare la sconfitta dell’andata e conquistare la semifinale di Champions League.
Una partita praticamente perfetta quella dei giallorossi, un gol segnato subito, una difesa perfetta che non concede niente al temibile attacco dei catalani, il rigore trasformato da De Rossi ad inizio ripresa e il gol decisivo di Manolas a meno di dieci minuti dalla fine.
Il destino ci ha messo lo zampino anche in questa serata, De Rossi e Manolas, autori di due sfortunati autogol al Camp Nou, diventano marcatori ed eroi della serata dell’Olimpico.
Meriti ai calciatori, ma anche al tecnico Di Francesco che si è giocato questa sfida con la difesa a tre, molto spesso alta e pronta a rilanciare l’azione.
Il migliore in campo è stato quello che a gennaio sembrava dovesse lasciare la Serie A: Edin Dzeko, glaciale sotto porta, abile a far salire la squadra e a pressare la difesa avversaria, una prestazione da 9 in pagella.
Veniamo al racconto della gara.
La Roma prova a rendersi aggressiva ma al 3° minuto i giallorossi si fanno trovare scoperti e prima Sergi Roberto calcia in porta ma Alisson è bravo e blocca agevolmente, poi ci prova anche Messi ma il pallone finisce alto. Sembra una Roma in difficoltà ma al 6° De Rossi pennella un lancio perfetto per Dzeko che in area controlla e batte ter Stegen. I blaugrana non hanno una reazione intensa, anzi sono i padroni di casa a rendersi pericolosi con il colpo di testa di Schick fuori non di molto al 13°. La Roma gioca bene e al 25° Kolarov si porta alla conclusione dall’interno dell’area, Piqué in contrasto salva in corner. Al 29° Fazio crossa in maniera perfetta per Schick che solo in mezzo all’area colpisce di testa ma non inquadra lo specchio. Ancora Roma, al 37° Dzeko si fa trovare pronto a colpire di testa sul cross di Florenzi ma ter Stegen con il riflesso alza in corner. Il Barcellona prova a rendersi pericoloso su calcio di punizione ma Messi calcia ampiamente alto. Il primo tempo si chiude sul 1-0.
Si riparte con gli stessi 22 in campo. Il secondo tempo ricomincia come era finito il primo, pressing intenso e potenziali occasioni per i giallorossi, pochissimo Barcellona. Al 58° Dzeko è bravissimo ad anticipare Piqué in area, lo spagnolo interviene in scivolata e commette fallo, dal dischetto De Rossi è freddissimo e porta i suoi sul 2-0. La Roma rifiata, il Barcellona cerca di spingersi in avanti ma Alisson non corre rischi. Al 67° grande occasione per Nainggolan che cerca di colpire al volo ma il suo tiro è debole e ter Stegen blocca. Al 73° si rivede Messi ma il suo tiro da fuori viene bloccato agevolmente da Alisson. Al 79° l’Olimpico grida al gol, un cross perfetto di Florenzi pesca El Shaarawy sul secondo palo, il Faraone colpisce al volo ma il riflesso di ter Stegen è mostruoso e il Barça si salva. Al 83° però il gol arriva, corner di Under, anticipo perfetto di Manolas e colpo di testa vincente. Al 92° brivido per la Roma, Alisson non si intende con il difensore e commettono un pasticcio in uscita, il tentativo da lontano di Dembelé finisce sopra la traversa non di molto. Finisce così, impresa della Roma che riesce a ribaltare il pesante k.o. dell’andata e a volare in semifinale.
ROMA – BARCELLONA 3-0 (6° Dzeko, 58° rig. De Rossi, 82° Manolas)
Roma (3-5-2): Alisson; Manolas, Fazio, Juan Jesus; Florenzi, De Rossi, Nainggolan (77° El Shaarawy), Strootman, Kolarov; Dzeko, Schick (72° Under).
Una buona Roma con tanto impegno e cuore, anche con tanta sfortuna, esce dal Camp Nou con una pesante sconfitta per 4-1 che avvicina il Barcellona alla semifinale di Champions League.
Il risultato quindi è pesantemente bugiardo, il Barcellona ha meritato probabilmente il successo ma i giallorossi hanno di che recriminare, anche nei confronti dell’arbitro, per due sfortunate autoreti che hanno pesantemente indirizzato la gara ed hanno allargato il passivo.
La strada verso la semifinale si fa davvero in salita, all’Olimpico servirà l’impresa, servirà una gara praticamente perfetta, servirà cancellare ogni minimo errore. La percentuale di qualificazione è davvero bassa ma Di Francesco ed i suoi hanno il compito di provarci.
Veniamo al racconto della gara.
L’approccio della Roma è buono, con la giusta aggressività, con il pressing alto, e anche con una linea difensiva attenta che al 7° manda in fuorigioco Suarez. Al 9° protesta la Roma per un contatto tra Semedo e Dzeko, con il bosniaco che cade in area, l’arbitro però non fischia niente. Al 18° brivido per la Roma, Perotti e Pellegrini si disturbano e lasciano la palla in area, calcia Rakitic ma il palo salva Alisson, Suarez sulla respinta calcia altissimo. Il Barça cerca di accelerare, la difesa giallorossa prova a tenere duro, al 28° Suarez cerca il diagonale insidioso, Alisson è attento. Al 38° i blaugrana tentano una percussione velocissima al limite dell’area, Iniesta cerca di servire Messi, De Rossi si lancia in scivolata ma per sua sfortuna infila la propria porta. Al 41° grossa chance per la Roma, Pellegrini viene agganciato pochi cm fuori dall’area, è punizione, lo stesso numero 7 calcia ma centra la barriera.
Si riparte con gli stessi 22 in campo e dopo circa venti secondi Perotti di testa, al limite dell’area piccola, colpisce male e spreca. La risposta del Barcellona è nella classica serpentina di Messi, il tiro è però centrale, blocca Alisson. Al 55° arriva il raddoppio, Messi trova Rakitic sul fondo, il croato mette un cross basso ed insidioso, Manolas tenta di anticipare Umtiti, prima la palla carambola sul palo poi di nuovo sul greco ed infine entra in porta. La Roma prova a reagire con rabbia ma si disunisce ed i padroni di casa ripartono in contropiede, Messi serve Suarez che controlla, si accentra e calcia, Alisson respinge ma da due passi c’è Piqué che al 59° fa 3-0. Il terzo gol spegne un po’ il morale alla Roma, il Barça tiene il pallino del gioco e non rischia niente sino al 75° quando Perotti trova Strootman dentro l’area, l’olandese calcia di prima ma Piqué devia in corner. Al 77° enorme pasticcio di ter Stegen, la palla arriva a Defrel che controlla e calcia a botta sicura, il portiere però ritrova la posizione e salva. Un minuto dopo gran conclusione a giro di Perotti e ancora ter Stegen a salvare. Al 80° però il gol tanto meritato arriva, Dzeko è bravo a controllare in area e a battere il portiere blaugrana. La rete sembra svegliare gli uomini di Di Francesco ma al 87° Gonalons anzichè spazzare, cerca di controllare in area, sulla palla si avventa Suarez che insacca il 4-1. Finisce così, all’Olimpico tra 6 giorni servirà una grande impresa alla Roma.
L’urna di Nyon è stata decisamente negativa per le due squadre italiane, il sorteggio Champions peggio di così, molto probabilmente, non poteva andare: nei quarti di finale Juve e Roma dovranno vedersela con Real Madrid e Barcellona.
La Juventus si ritroverà dinanzi quel Real Madrid, detentore da due edizioni consecutive del trofeo, che l’ha sconfitta per 4-1 nella finale di Cardiff del 3 giugno scorso.
Sarà uno scontro difficilissimo per la compagine bianconera che però ha dalla sua parte i precedenti negli scontri su due sfide. Da quando esiste la Champions League nella sua forma moderna, tutte le volte che Juventus e Real Madrid si sono trovate contro nelle gare ad eliminazione diretta su due partite, ad eccezione delle finali che sono appunto su gara secca, è sempre stata la Juve a passare il turno.
C’è da aggiungere un altro fattore alla sfida, mentre il Real Madrid avrà la possibilità di concentrarsi solo sulla Champions League, in quanto il Barcellona in vetta alla Liga dista ben 15 punti e i Blancos sono già stati eliminati ai quarti della Coppa del Re, la Juve ha ancora in ballo una finale di Coppa Italia ma sopratutto un Napoli alle spalle, distante solo 4 lunghezze, che non vorrà facilmente cedere nella corsa allo Scudetto.
Sulla carta quindi sono gli spagnoli a partire avvantaggiati ma i bianconeri di Massimiliano Allegri, che dovranno fare a meno di Benatia e Pjanic squalificati per la gara d’andata, non partono già battuti in partenza.
L’andata si giocherà all’Allianz Stadium di Torino martedì 3 aprile mentre il ritorno al Bernabeu è previsto per mercoledì 11 aprile.
Come già anticipato, il sorteggio Champions non ha per niente sorriso nemmeno alla Roma.
I giallorossi di Eusebio Di Francesco dovranno infatti fronteggiare la corazzata, guidata in campo dall’alieno Leo Messi, Barcellona.
Il piatto della bilancia, di questo quarto di finale, pende nettamente verso la parte catalana. In testa con un bel vantaggio in Liga ed in finale di Coppa del Re, oltre al già citato super Messi, quest’anno il tecnico Valverde ha saputo dare al suo team anche una grande solidità difensiva infatti il Barça, che era nel girone della Juventus, ha subito solo 2 reti.
Fortissimi davanti, rocciosi dietro, la Roma è quindi da considerarsi spacciata?
Assolutamente no, certo sarà difficilissimo ma i giallorossi, che molti davano già fuori dopo il sorteggio del girone con Chelsea ed Atletico Madrid, avranno dalla loro la serenità di non avere niente da perdere, la solidità di un Alisson sempre più muraglia difficile da valicare, un Dzeko che pare lontano parente di quello di qualche mese fa e poi anche i precedenti che sono in perfetta parità, una vittoria per parte e due pareggi, anche se l’ultima sfida fu il pesante 6-1 dell’anno scorso incassato dalla Roma al Camp Nou.
L’andata si giocherà a Barcellona mercoledì 4 aprile mentre il ritorno si disputerà all’Olimpico di Roma martedì 10 aprile.
Per quanto riguarda gli altri due accoppiamenti usciti dal sorteggio Champions di Nyon, ci saranno la sfida del Siviglia di Montella al Bayern Monaco ed il derby inglese tra Liverpool e Manchester City.
Uno scatto sul filo del fuorigioco, il tocco morbido con la palla che s’infila tra le gambe del portiere e va a gonfiare la rete per la gioia di Edin Dzeko e di tutto lo stadio Olimpico.
E’ quindi del centravanti bosniaco, che ha gennaio ha rischiato di lasciare i giallorossi, il gol che riporta la Roma ai quarti di finale dopo dieci anni dall’ultima volta.
Una squadra, quella di Di Francesco, che ha giocato una partita di sostanza, non ha permesso mai allo Shakhtar di tirare in porta e nonostante un inizio di ripresa dai ritmi bassi, ha colpito al momento giusto.
L’Italia porta così due squadre tra le prime otto della massima competizione europea per club, una vera e propria impresa visto che l’ultima volta era accaduto nella stagione 2006/07.
Veniamo al racconto della gara.
La Roma prova a partire in maniera aggressiva, cercando di tenere alta la pressione ma dopo i primi 5 minuti sono gli ospiti a prendere in mano il pallino del gioco con un lungo possesso palla ed improvvise accelerazioni sulla fascia, principalmente quella difesa da Florenzi, che spaventano la retroguardia giallorossa. Al 24° l’asse Perotti-Kolarov combina sulla sinistra, il serbo mette in area un rasoterra forte ed insidioso ma Pyatov è bravo ad anticipare Dzeko. Al 32° grave ingenuità di Fazio che perde un brutto pallone permettendo a Ferreyra di lanciarsi verso la porta, il difensore della Roma però non molla, recupera e disturba l’avversario che calcia fuori. Al 40° grossa potenziale chance per la Roma,Nainggolan ritarda di un attimo il passaggio e Under, che sarebbe stato solo davanti a Pyatov, finisce in fuorigioco. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.
Si riparte con gli stessi 22 protagonisti e al 52°, quando sembra di vedere ancora una Roma addormentata arriva la zampata di Dzeko che parte sul filo del fuorigioco e batte Pyatov in uscita. Subito il gol lo Shakhtar si lancia in attacco ma la palla gol capita ancora a Dzeko, la sua conclusione dal limite al 62° esce di poco sul fondo. I giallorossi non soffrono e vanno nuovamente vicini al raddoppio al 72° ma Gerson ci mette troppo tempo e si fa recuperare dalla difesa che gli sporca la conclusione. Al 78° la difesa ucraina combina un pasticcio, Dzeko ne approfitta e costringe Ordets al fallo che gli costa il rosso. L’assalto disperato degli ucraini non porta alcun risultato, vince la Roma che raggiunge la Juventus ai quarti di finale di Champions League.
ROMA – SHAKHTAR DONETSK 1-0 (52° Dzeko)
Roma (4-3-3): Alisson; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Nainggolan, De Rossi, Strootman; Ünder (65° Gerson), Dzeko (89° El Shaarawy), Perotti.
La Roma spreca una grande occasione in casa dello Shakhtar, i giallorossi giocano un gran primo tempo e trovano pure il vantaggio con Under, nella ripresa però vengono messi sotto dai padroni di casa che ribaltano il risultato e s’impongono per 2-1.
Come già anticipato la prima frazione dei giallorossi è stata di alto livello, il 4-2-3-1 messo in campo da Di Francesco crea parecchie difficoltà alla squadra di Fonseca ed il gol di Under, imbeccato da un assist meraviglioso di Dzeko, ne è la semplice conseguenza.
Nella ripresa la Roma si è spenta ed ha permesso ad uno Shakhtar in crescita di ribaltare completamente il risultato. Senza uno strepitoso Alisson probabilmente per gli ospiti sarebbe potuta finire con un parziale ben più ampio.
Finisce 2-1 per lo Shakhtar, la qualificazione rimane aperta ma all’Olimpico servirà la versione della Roma vista nel primo tempo altrimenti tutto potrebbe farsi complicato.
Veniamo al racconto della gara.
La partenza è a favore dello Shakhtar e al 3° minuto con gran facilità i padroni di casa arrivano sul fondo e con Fred mettono la palla in mezzo, il tocco però è troppo morbido per spaventare Alisson. La risposta giallorossa è immediata, al 5° infatti su azione di corner Dzeko gira debolmente verso la porta, Pyatov respinge male, la palla arriva a Fazio che però si fa rimpallare il tiro. Il pallino del gioco lo tengono gli ucraini e si rendono pure insidiosi con una giocata di Marlos che costringe Alisson alla parata in due tempi. Intorno al 20° doppia occasione per la Roma, prima su corner Manolas stacca solissimo ma di testa colpisce male, poi Perotti serve un bel pallone a Dzeko che però calcia debolmente, para Pyatov. Lo Shakhtar tiene palla ma non riesce a creare praticamente niente, la Roma controlla bene e al 41° Under, servito da Dzeko, da dentro l’area calcia verso la porta Pyatov tocca ma non basta, giallorossi in vantaggio. Il primo tempo si chiude sul 1-0 per la Roma.
Si riparte e si vede per la prima volta Facundo Ferreyra, il suo tiro finisce comodo tra i guanti di Alisson. Al 52° lo Shakhtar pareggia, Rakitskiy lancia lungo, Florenzi buca l’intervento, Ferreyra controlla la palla, dribbla Manolas e poi calcia battendo Alisson. La Roma accusa il colpo e al 55° serve un Alisson strepitoso a salvare sulla conclusione a botta sicura di Marlos. Il portiere giallorosso torna ancora protagonista al 62° quando toglie da sotto l’incrocio una gran conclusione di Taison. Al 70° Marlos si procura una punizione dal limite, Fred lascia partire la conclusione, il tiro è potente e preciso, Alisson parte con leggero ritardo e può solo vedere la palla sbattere sulla traversa e infilarsi. Di Francesco prova a cambiare la catena di destra inserendo Bruno Peres e Gerson per Florenzi e Under ma le azioni pericolose continuano a crearle i padroni di casa. Al 92° strepitoso salvataggio sulla linea di Bruno Peres che da terra manda il pallone in corner sul tiro a botta sicura di Ferreyra. Finisce così, la Roma esce sconfitta da Karkhiv, al ritorno non sarà facile ma non servirà nemmeno un’impresa.
SHAKHTAR DONETSK – ROMA 2-1 (41° Under (R), 52° Ferreyra (S), 71° Fred (S))
Sorteggi Champions, l’urna di Nyon è stata meno cattiva del previsto per le italiane, le Juventus, seconda nel proprio girone, ha evitato le due di Manchester ed il Psg e se la dovrà vedere contro il Tottenham, la Roma è riuscita a scansare le due mine vaganti Bayern Monaco e Real Madrid ed ha pescato lo Shakhtar Donetsk.
Due avversarie decisamente alla portata delle compagini italiane che però non dovranno assolutamente sottovalutare l’esito di questi sorteggi Champions.
Poteva andare peggio ai bianconeri, certamente poteva anche andare meglio. Il Tottenham è certamente una squadra di buona qualità, la punta di diamante degli Spurs è certamente il talentuoso Harry Kane ma non è soltanto lui che i bianconeri dovranno temere, la squadra di Londra ha altri calciatori di qualità: il coreano Heung-Min Son, l’ex Roma Lamela, il danese Eriksen, l’inglese Dele Alli, i nazionali del Belgio, Dembelé, Vertonghen ed Alderweireld senza dimenticare il tanto ex amato bianconero Fernando Llorente.
La squadra di Mauricio Pochettino è arrivata a questi ottavi vincendo il proprio girone, nel quale erano presenti grandi squadre del calibro di Real Madrid e Borussia Dortmund, conquistando 5 successi ed un solo pareggio, al Bernabeu, con 15 gol fatti e solo 4 subiti. La Juventus dovrà fare quindi molta, molta attenzione ma il passaggio ai quarti non è certo impresa impossibile.
I sorteggi Champions hanno lasciato un sapore piuttosto dolce per la Roma, certo il Napoli insegna che lo Shakthar Donetsk non è avversario da sottovalutare ma visto il rischio di trovare sulla propria strade il Bayern o il Real, gli ucraini sono certamente alla portata degli uomini di Di Francesco.
Una rosa, quella guidata da Fonseca, che vede brillare i brasiliani Taison, Bernard, Fred, Dentinho, oltre al bomber argentino Facundo Ferreyra e all’esperto portiere ucraino Pyatov.
Lo Shakhtar ha raggiunto gli ottavi, a danno del Napoli, conquistando il secondo posto del girone alle spalle del Manchester City e davanti proprio ai partenopei, con un bottino di 4 successi e 2 sconfitte, con 9 gol fatti e 9 subiti.
I sorteggi Champions per gli ottavi di finale hanno anche proposto sfide di altissimo livello, due vere e proprie finali anticipate come Chelsea-Barcellona e Real Madrid-Paris Saint Germain.
Le altre sfide degli ottavi di finale di Champions League saranno Basilea-Manchester City, Porto-Liverpool, Siviglia-Manchester United e Bayern Monaco-Besiktas.
Missione compiuta per Juventus e Roma, i bianconeri battono 2-0 ad Atene l’Olympiacos e volano agli ottavi Champions alle spalle del Barcellona, fanno anche meglio i giallorossi che all’Olimpico battono di misura il Qarabag e, grazie al pari tra Chelsea e Atletico Madrid, raggiungono gli ottavi da primi del girone.
Due successi che non vengono di fronte a prestazioni brillantissime ma che però sono davvero pesanti.
Dopo il ko del Camp Nou nel primo turno, era abbastanza certo che la Juve avrebbe dovuto correre solo per il secondo posto nel girone, la qualificazione però non è stata così semplice perchè i bianconeri si sono complicati la vita con il pareggio a Lisbona. Serviva un successo ad Atene, è arrivato firmato dai gol di Cuadrado e Bernardeschi.
Sembrava tutto facile per la Roma sulla carta, il Qarabag fuori da ogni chance sembrava l’ottimo avversario per una serata tranquilla. Così non è stato, un po’ per il merito della grinta degli azeri, e di uno strepitoso portiere, un po’ per l’imprecisione dei giallorossi, la partita è rimasta bloccata sino al gol di Perotti al 53° e poi tutto in bilico sino al fischio finale. La gioia giallorossa al fischio finale è stata amplificata dalle notizie giunte da Londra, con la Roma qualificata agli ottavi Champions addirittura da prima.
Veniamo al racconto della sfida dei bianconeri.
Per garantirsi la certezza matematica della qualificazione la Juventus deve vincere e al 7° ci prova Dybala ma Proto è bravo a deviare in corner. La risposta dei padroni di casa si concretizza in un tiro da fuori bloccato in due tempi da Szczesny. Al 15° la Juve passa in vantaggio, Alex Sandro si fa trovare libero sul fondo, mette il cross in mezzo e Cuadrado solissimo al volo deposita in gol. Al 28° Douglas Costa si lancia in contropiede verso il fondo del campo, dopo un paio di finte mette palla in mezzo ma la difesa di casa salva in corner. Al 37° Higuain è rapidissimo a controllare, girarsi e calciare ma il suo tiro viene deviato e finisce in corner. Al 42° grande occasione per Djurdjevic che incorna di testa ma Szczesny è strepitoso e salva di piede. Il primo tempo si chiude con la Juve avanti per 1-0.
Si riparte con un cambio per l’Olympiacos, Marin entra al posto di Sebà. Partono decisamente meglio i padroni di casa che in un paio di occasioni provano a spaventare la difesa bianconera prima con Pardo e poi con Marin, Szczesny però è attento e salva. I ritmi si abbassano, la notizia del vantaggio del Barcellona contro lo Sporting Lisbona, rilassa ancora di più i bianconeri e permette ad Allegri di effettuare alcuni cambi. Al 79° Alex Sandro e Cuadrado rischiano di confezionare il bis del gol ma il cross è troppo alto per il colombiano, al 81° ancora Cuadrado al tiro, respinge Proto. Al 83° greci vicino al gol, bel cross in mezzo sul quale si lancia Ben Nabouhane con la palla che centra il palo. Al 87° il sinistro del neoentrato Bernardeschi costringe Proto alla respinta di pugno. Al secondo tentativo però Bernardeschi fa centro, Khedira serve il numero 33 della Juve che entra in area, si accentra e lascia partire il sinistro vincente. La partita finisce qua, la Juventus espugna Atene e si qualifica agli ottavi di Champions League come seconda del girone.
I primi 10 minuti di gara scorrono via praticamente senza emozioni, la Roma avrebbe bisogno di un successo per la qualificazione certa ma il Qarabag non è venuto all’Olimpico per fare da semplice sparring partner. Al 14° buona chance per la Roma, El Shaarawy mette la palla in mezzo, Manolas cerca il colpo di tacco ma la palla esce lenta e facile per il portiere. Pochi minuti e da altra azione da corner il pallone giunge a Dzeko che però calcia alto. I giallorossi si lanciano in avanti e piazzano un paio di cross insidiosi ma al 22° il Qarabag si rende pericoloso in contropiede con il tiro di Ndlovu facilmente bloccato da Alisson. Poco dopo la mezz’ora una chance per parte, prima El Shaarawy dentro l’area spara altissimo su un buon assist di Strootman, poi sull’altro fronte Almeida prepara il tiro da appena fuori area con la palla alta non di molto. Al 39° occasione enorme per Dzeko e Manolas, i due si trovano soli in mezzo all’area ma colpiscono male e non sfruttano il buon assist, su punizione, di Perotti. Sul finire del terzo minuto di recupero gran conclusione di Nainggolan ma Sehic respinge, palla che arriva a Kolarov ma ancora Sehic è bravo a bloccare, arriva il fischio dell’arbitro all’Olimpico si va al riposo sullo 0-0.
Nessun cambio al rientro dagli spogliatoi, Roma e Qarabag ripartono con gli stessi 22 uomini. I padroni di casa provano ad essere più aggressivi ma la porta del Qarabag non corre rischi. Al 53° la Roma trova il vantaggio, combinazione tra Perotti e Dzeko, il bosniaco solo davanti alla porta si fa respingere la palla da Sehic ma sul campanile si fa trovare pronto Perotti che deposita in gol di testa. I padroni di casa, con la notizia del vantaggio dell’Atletico a Londra, si getta in avanti alla ricerca del gol della sicurezza e ci vanno vicini con una gran conclusione di Nainggolan salvata da uno strepitoso Sehic. Gli uomini di Di Francesco sembrano controllare la gara ma al 83° un colpo di testa di Miçel spaventa l’Olimpico, la palla però è centrale, blocca Alisson. Dzeko, in serata no, spreca il contropiede del 2-0 e tanti brividi corrono sulla schiena dei tifosi della Roma quando una palla calciata verso l’area dal Qarabag s’impenna, Alisson è bravissimo a bloccarla. Si chiude qua, il successo della Roma, con il contemporaneo pareggio tra Chelsea e Atletico Madrid, regala ai giallorossi il passaggio agli ottavi di Champions come prima del girone.
ROMA – QARABAG 1-0 (53° Perotti)
Roma (4-3-3): Alisson; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Nainggolan, De rossi, Strootman; El Shaarawy (72° Gerson), Dzeko, Perotti
Nelle altre gare di serata il Manchester United rimonta lo svantaggio con il Cska Mosca, vince 2-1 e conquista la vetta del girone. Con gli inglesi passano agli ottavi Champions anche gli svizzeri del Basilea vittoriosi 2-0 in casa del Benfica. Il Cska Mosca retrocede in Europa League. La super sfida tra Bayern e Psg finisce 3-1, risultato che non basta ai tedeschi a ribaltare lo 0-3 di Parigi, passano agli ottavi come primi i francesi. L’Anderlecht espugna 1-0 il campo del Celtic ma non basta per raggiungere la qualificazione all’Europa League che va agli scozzesi.
Juve e Roma non riescono ad ottenere il pass per gli ottavi di Champions League e dovranno conquistarselo nell’ultimo turno.
I bianconeri, in casa non vanno oltre allo 0-0 contro il Barcellona e dovranno respingere l’assalto dello Sporting Lisbona, vincente 3-1 contro l’Olympiacos, e se non vorranno fare calcoli, dovranno andando a vincere in casa dei greci.
La Roma cade 2-0 al Wanda Metropolitano dinanzi ad una prodezza di Griezmann ed ad un gol di Gameiro. L’Atletico Madrid rimane comunque a due lunghezze dalla Roma che battendo all’Olimpico il Qarabag, sconfitto in casa oggi per 4-0 dal Chelsea, si garantirebbe gli ottavi di Champions senza attendere regali dai Blues.
Veniamo al racconto della sfida dell’Allianz Stadium.
Parte subito forte la Juve con Douglas Costa pronto alla conclusione dopo solo 2 minuti, blocca ter Stegen. Il Barcellona pian piano prende campo e inizia con il suo consueto palleggio a chiudere indietro i bianconeri. Un paio di distrazioni difensive da ambo i lati regalano potenziali chance che però non vengono sfruttate. Al 23° brivido per la difesa bianconera, la punizione di Rakitic colpisce il palo. Il Barça mantiene il possesso del pallone con il suo classico stile, la Juve risponde con qualche lancio o anche con una conclusione di Cuadrado, palla alta e il risultato non si sblocca. Al 44° grande occasione per Dybala che dopo aver superato alcuni difensori è andato al tiro da posizione defilata, pallone fuori. La risposta del Barcellona arriva nel recupero ma, dopo una bella azione, la conclusione di Suarez finisce sul fondo. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.
Il secondo tempo riparte con gli stessi 22 in campo. Meglio il Barcellona che prova a rendersi insidioso con una punizione di Suarez, deviata, fuori non di molto. Al 56° Valverde decide di giocarsi la carta Messi. I bianconeri provano a crescere e vanno alla conclusione con Dybala ed Higuain ma il pallone non entra. Al 64° Messi ha la grossa chance su calcio di punizione ma la palla è alta. Al 69° spavento per la Juventus, Digne entra in area e mette in mezzo ma la difesa si salva. La partita si mantiene in equilibrio, il Barcellona si fa preferire per il controllo della palla ma di occasioni non se ne vedono. Al 92° grande occasione per Dybala ma ter Stegen si supera e salva in corner, è l’ultima occasione, finisce 0-0, la Juve dovrà conquistare la qualificazione all’ultima giornata.
JUVENTUS – BARCELLONA 0-0
Juventus (4-2-3-1): Buffon; Barzagli, Rugani, Benatia, Alex Sandro; Pjanic (66° Bentancur), Khedira; Cuadrado (71° Marchisio), Dybala, Douglas Costa (85° Matuidi); Higuain.
Ci si aspetta una partenza aggressiva dell’Atletico invece la prima potenziale occasione ce l’ha Pellegrini, su buona giocata di Perotti, ma la difesa di casa salva. La risposta dei colchoneros arriva al 10° con un insidioso tiro cross su cui non arriva Torres per poco. La Roma comunque dimostra buona personalità anche al Wanda Metropolitano ed Alisson non è costretto a grandi interventi. Al 41° l’Atletico trova il gol del vantaggio con Augusto Fernandez ma il giocatore si era aggiustato la palla con la mano, rete annullata. Non accade altro, la prima frazione si chiude sullo 0-0.
Il secondo tempo parte con gli stessi 22 in campo. L’Atletico Madrid, come logico che sia, prova ad essere più aggressivo ma la difesa giallorossa tiene. E’ comunque una bella Roma con un Perotti in vena di grandi giocate. Al 64° gran conclusione di Nainggolan ma per sua sfortuna la palla colpisce il palo. Al 69° i padroni di casa passano in vantaggio, straordinario cross dal fondo di Correa e gran rovesciata di Griezmann. Passano due minuti e l’Atletico Madrid avrebbe la palla per il raddoppio ma Alisson salva. Al 83° la situazione per gli uomini di Di Francesco si complica, Bruno Peres già ammonito prende il secondo giallo e lascia i suoi in 10. Passano 3 minuti e l’Atletico raddoppia con Gameiro che finalizza una bella azione corale per il gol del 2-0. La rete di Gameiro sostanzialmente chiude la gara, finisce 2-0, la Roma dovrà conquistarsi la qualificazione in casa con il Qarabag.
ATLETICO MADRID – ROMA 2-0 (69° Griezmann, 86° Gameiro)
Atletico Madrid (4-4-2): Oblak; Thomas, Giménez, Lucas, Filipe Luis; Augusto (58° Correa), Saúl, Koke (63° Gabi), Carrasco (67° Gaimero); Griezmann, Torres.
Allenatore: Simeone.
Roma (4-3-3): Alisson; Bruno Peres, Manolas, Fazio, Kolarov; Nainggolan, Gonalons (78° El Shaarawy), Pellegrini (62° Strootman); Gerson (70° Defrel), Dzeko, Perotti.
Allenatore: Di Francesco.
Arbitro: Kuipers.
Ammoniti: Manolas (R), Filipe Luis (A)
Espulso: Bruno Peres (R)
Nelle altre gare di serata nel gruppo A successi pesanti per Cska, 2-0 contro il Benfica, e per il Basilea, 1-0 contro il Manchester United. Ora in classifica lo United guida con 12 punti davanti a Basilea e Cska a 9, l’ultimo turno deciderà tutto. Nel gruppo B il Psg va sotto per 1-0 in casa con il Celtic ma poi s’impone per 7-1, vince anche il Bayern Monaco, 2-1 in casa dell’Anderlecht. Tedeschi e francesi sono qualificati agli ottavi per decidere le posizioni servirà lo scontro diretto dell’ultimo turno, il Bayern per prendersi il primo posto però deve ribaltare un pesante 0-3 subito a Parigi.
Una Roma praticamente perfetta, trascinata da una doppietta di un grandissimo El Shaarawy, stende 3-0 il Chelsea di Conte e fa un gran bel passo verso la qualificazione.
Nella notte di Halloween se il Faraone non si è travestito da mummia ma anzi ha brillato come una stella nel cielo dell’Olimpico, la Juventus per 45 minuti ha emulato gli Zombie della “Notte dei Morti viventi” è andata sotto a Lisbona con lo Sporting ma poi ha raggiunto un preziosissimo pari grazie all’ormai solito Gonzalo Higuain.
Dunque il 3-0 dei giallorossi, che va pure stretto agli uomini di Di Francesco, lancia la Roma in testa al girone con grosse chance di qualificazione alla luce anche del 1-1 casalingo dell’Atletico Madrid con il Qarabag.
La squadra di Allegri invece ha sprecato la grossissima occasione di blindare il passaggio agli ottavi con vista sul primo posto, calcolando che il Barcellona non è riuscito ad andare oltre allo 0-0 ad Atene con l’Olympiacos.
Veniamo al racconto della gara della Juventus.
La partita inizia con un discreto equilibrio, le due squadre sostanzialmente si studiano mantenendo ritmi bassi, nei primi minuti non si segnalano occasioni. I padroni di casa provano a rendersi pericolosi al 10° con una conclusione di Bruno Cesar che però non spaventa Buffon. Lo Sporting però cresce e al 20° Bruno Cesar è bravo a ribadire in rete con il tap in, dopo una conclusione di Gelson Martins respinta da Buffon. Immediata la reazione della Juve ma il colpo di testa di Khedira, su bel cross di De Sciglio, esce di poco. I portoghesi mantengono sempre ritmi alti, la Juventus non riesce a creare occasioni ed anzi va spesso in difficoltà. Il primo tempo non concede altre emozioni, finisce con lo Sporting Lisbona avanti 1-0.
Si riparte senza cambi, stessi 22 in campo e con Higuain anticipato bene da Coates e con Rui Patricio bravissimo a salvare su Mandzukic dopo azione da corner. E’ una Juventus più aggressiva ma sempre imprecisa. Gli uomini di Allegri crescono e costruiscono diverse chance ma al 60° Bruno Cesar in contropiede spreca la palla del possibile 2-0. I pericoli aumentano, Dost per pochi centimetri non arriva a chiudere in rete un bel cross di Bruno Fernandes. Al 69° Rui Patricio è strepitoso a salvare sul colpo di testa da due passi di Higuain. Al 79° però il portiere non può niente sul tocco sotto di Higuain, servito da Cuadrado, che s’insacca per il pareggio. Il gol carica la Juventus e Douglas Costa ha subito l’occasione per il vantaggio ma il suo sinistro esce. I portoghesi dopo un momento di difficoltà si ributtano in avanti con Bruno Fernandes che spaventa la difesa bianconera. Non succede molto altro, la Juventus si salva ma spreca una grandissima occasione.
SPORTING LISBONA – JUVENTUS 1-1 (20° Bruno Cesar (S), 79° Higuain (J))
Sporting Lisbona (4-2-3-1): Rui Patricio; Pinto, Coates, Ristovski (91° Petrovic), Silva; Battaglia, Bruno Cesar (63° Palhinha); Gelson Martins, Bruno Fernandes, Acuña; Bas Dost (81° Doumbia).
Allenatore: Jesus.
Juventus (4-2-3-1): Buffon; De Sciglio (64° Douglas Costa), Barzagli, Chiellini, Alex Sandro; Pjanic, Khedira (70° Matuidi); Cuadrado, Dybala (82° Bernardeschi), Mandzukic; Higuain.
La partenza dei giallorossi è super, lancio verso Dzeko che fa sponda all’indietro per El Shaarawy che lascia partire un tiro vincente. Immediata risposta del Chelsea con Hazard che si presenta in area e calcia, Alisson è bravo a chiudere e respingere. I Blues provano a spingere alla ricerca del pari ma la Roma con buona solidità contiene senza affanni. Al 24° clamoroso errore di Kolarov, la palla dopo un rimpallo finisce sui piedi di Morata che da due passi spara altissimo. Al 35° El Shaarawy ha la chance del raddoppio dopo un grave errore di David Luiz, ma Courtois respinge il tiro del Faraone. Il gol però è solo rimandato, al 36° El Shaarawy sfrutta il mancato intervento di Rudiger e segna la rete del 2-0. Sul finale di tempo prima Alisson salva sulla conclusione di Marcos Alonso e sul seguente corner il colpo di testa di Bakayoko esce di poco a lato del palo. Il primo tempo si chiude sul 2-0.
Si riparte con gli stessi 22 in campo e con una buona partenza della Roma. Ci si attende un Chelsea arrembante ed invece i giallorossi controllano bene il gioco e con Dzeko sfiorano il 3-0 al 53°, palla alta di poco. Al 63° Perotti riceve da Kolarov, controlla la palla, si accentra e poi lascia partire una conclusione che bacia il palo e s’insacca. Il Chelsea accusa il colpo e rischia pure di incassare il quarto gol ma Perotti non riesce a concretizzare la bella giocata di Dzeko. La Roma non rischia praticamente più niente, anzi è Curtois a dover evitare il 4-0 sul tiro di Nainggolan. Non accade molto alto, la Roma conquista un pesantissimo successo per 3-0 contro il Chelsea.
ROMA – CHELSEA 3-0 (1°, 36° El Shaarawy, 63° Perotti)
Roma (4-3-3): Alisson; Florenzi (76° Manolas), Juan Jesus, Fazio, Kolarov; Nainggolan, De Rossi, Strootman; El Shaarawy (75° Gerson), Dzeko, Perotti (87° Pellegrini).
Allenatore: Di Francesco.
Chelsea (3-4-3): Courtois; Rudiger, David Luiz, Cahill (56° Willian); Azpilicueta, Bakayoko, Fabregas (71° Drinkwater), Alonso; Pedro, Morata (75° Batshuayi), Hazard.
Allenatore: Conte.
Arbitro: Eriksson.
Nelle altre gare di serata, goleada del Psg che batte 5-0 l’Anderlecht e si qualifica matematicamente agli ottavi a braccetto con il Bayern Monaco vincente 2-1 in casa del Celtic. Vittoria importante per il Manchester Utd che batte 2-0 il Benfica e vede gli ottavi, nello stesso girone si rilancia il Cska Mosca che batte 2-1 in trasferta il Basilea.