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  • Zaniolo show, doppietta e la Roma batte il Porto all’Olimpico

    Zaniolo show, doppietta e la Roma batte il Porto all’Olimpico

    Una serata che lo consacra ancora di più agli occhi del calcio mondiale, alla sua prima gara ad eliminazione diretta in Champions League, il giovane Nicolò Zaniolo non si è fatto spaventare ma anzi è diventato l’assoluto protagonista con una doppietta.

    Due gol che avevano permesso alla squadra di Di Francesco di portarsi sul 2-0 e vedere in discesa il passaggio del turno verso i quarti di Champions League. La rete, piuttosto fortunosa, di Adrian Lopez ha un po’ rovinato la festa tenendo tutto aperto in vista del ritorno all’Estadio do Dragao.

    Una Roma molto positiva che ha avuto diverse chance, davvero positiva la prova di Dzeko, ed ha concesso pochissimo agli avversari. Il 6 marzo servirà una prestazione simile a quella vista stasera per poter proseguire il cammino in Champions League.

     

    Veniamo al racconto della gara dell’Olimpico.

    La partenza vede il Porto tenere una pressione alta che non permette alla Roma di impostare, al 4° però i giallorossi recuperano una palla a metà campo, El Shaarawy si libera sul fondo e mette palla indietro, Cristante viene anticipato all’ultimo momento. La Roma è attenta e in ripartenza crea qualche difficoltà alla retroguardia ospite. Il Porto si fa vedere alla mezz’ora con Fernando, che sfrutta un errore in rinvio di Fazio, ma il suo tiro è bloccato facilmente da Mirante. Al 37° grande giocata di Dzeko che in area si libera bene con una sterzata e poi lascia partire il destro, il palo salva il Porto. Il finale di tempo vede una Roma molto propositiva ma il gol non arriva, si va al riposo sullo 0-0.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Le due squadre sembrano più lunghe con potenziali occasioni da ambo i lati, bella conclusione di Cristante al 50°, attento Casillas a respingere. Brivido per Mirante al 57°, su corner svetta Danilo, la palla sbatte dentro l’area piccola e finisce fuori di poco. I giallorossi provano ad insistere, Cristante dal fondo mette un bel pallone arretrato per Pellegrini che calcia al volo, bravissimo Casillas ad accartocciarsi e a bloccare. Al 70° però il risultato si sblocca, Dzeko controlla in area e serve Zaniolo, il giovane giallorosso lascia partire il diagonale che s’infila in rete. E’ la serata di Zaniolo, al 76° Dzeko in contropiede arriva al limite e lascia partire il tiro, il palo salva il Porto ma la palla arriva a Zaniolo che a porta vuota insacca. La Roma però non è concentrata in difesa, il Porto è fortunato e da una conclusione sballata di Tiquinho, il pallone arriva ad Adrian Lopez che al volo batte Mirante. Al 83° gran conclusione a giro di Herrera, l’estremo difensore della Roma è battuto ma per fortuna la palla esce. Nel finale il Porto si getta all’attacco ed i giallorossi, visibilmente stanchi, soffrono ma riescono a resistere portando a casa un successo prezioso nell’andata degli ottavi di Champions League.

     

    ROMA – PORTO 2-1 (70°, 76° Zaniolo (R), 79° Adrian Lopez (P))

    Roma (4-3-3): Mirante; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Cristante, De Rossi, Pellegrini (82° Nzonzi); Zaniolo (87° Santon), Dzeko, El Shaarawy (90° Kluivert).

    Allenatore: Di Francesco.

    Porto (4-3-3): Casillas; Militão, Felipe, Pepe, Alex Telles; Danilo, Herrera, Otávio (84° Hernani); Fernando (76° André Pereira), Tiquinho, Brahimi (68° Adrian Lopez).

    Allenatore: Sergio Conceição.

    Arbitro: Makkelie.

    Ammoniti: Herrera (P).

     

    Nell’altra gara di serata il Psg si è imposto con un netto 2-0, reti di Kimpembe e del solito Mbappé, in casa del Manchester United. Red Devils che hanno chiuso in 10 per l’espulsione di Paul Pogba che quindi sarà assente nel ritorno al Parco dei Principi.

  • Sorteggi Champions bigusto per Roma e Juventus

    Sorteggi Champions bigusto per Roma e Juventus

    I sorteggi Champions per gli ottavi di finale hanno lasciato un sapore totalmente opposto per le due italiane impegnate.

    La Juventus, prima nel proprio girone, ha pescato dall’urna probabilmente la più insidiosa delle possibili avversarie, ovvero l’Atletico Madrid di Diego Simeone.

    La Roma, seconda nel proprio girone, invece può sorridere in quanto ha evitato corazzate del calibro di Manchester City, Barcellona e Psg ed ha trovato quella che per tutti fosse considerata la meno forte delle teste di serie, il Porto.

     

    Veniamo ora ad analizzare le due avversarie selezionate dai Sorteggi Champions per la Juve e Roma.

    Sarà quindi l’Atletico Madrid la prima avversaria della Juventus di Cristiano Ronaldo nella fase ad eliminazione della Champions League.

    Una compagine insidiosa quella del Cholo che è sempre stata etichettata come “squadra che fa giocare male gli avversari” ma che oltre alla compattezza difensiva può contare sulle stelle nel reparto offensivo: Antoine Griezmann e Diego Costa.

    Nella fase a gironi di questa Champions i Colchoneros sono arrivati secondi nel proprio girone alle spalle del Borussia Dortmund con 13 punti frutto di 4 vittorie, un pareggio ed una sconfitta, con 9 gol fatti e 6 subiti (4 dei quali nella trasferta persa 4-0 a Dortmund).

    L’andata si giocherà al Wanda Metropolitano il 20 febbraio, ritorno all’Allianz Stadium il 12 marzo.

     

    Sorride la Roma alla quale i sorteggi Champions hanno assegnato il Porto, squadra che, sulla carta, pareva essere la meno forte tra le prime.

    La compagine di Sérgio Conceição però non è assolutamente da sottovalutare in quanto ha vinto il proprio girone, davanti a Schalke, Galatasaray e Lokomotiv Mosca, conquistando 5 successi ed un solo pareggio, con 15 gol fatti e 6 subiti.

    Tra i Dragões spiccano l’eterno Iker Casillas tra i pali, il duo messicano Herrera-Corona, il talentuoso Brahimi e il bomber Moussa Marega.

    Il Porto poi non lascia buoni ricordi nella mente dei giallorossi, furono proprio i portoghesi ad eliminare la Roma nel preliminare di Champions League 2016/17.

    L’andata si giocherà all’Olimpico il 12 febbraio, il ritorno al Estadio do Dragao il 6 marzo.

     

    Il riepilogo dei sorteggi Champions per gli ottavi di finale

    Schalke – Manchester City

    Atletico Madrid – JUVENTUS

    Manchester United – Psg

    Tottenham – Borussia Dortmund

    Lione – Barcellona

    ROMA – Porto

    Ajax – Real Madrid

    Liverpool – Bayern Monaco

     

     

  • Champions: brutte, ma indolori, sconfitte per Roma e Juve

    Champions: brutte, ma indolori, sconfitte per Roma e Juve

    Nella serata di Champions League sconfitte brutte ma sostanzialmente senza danni per Roma e Juventus.

    A Plzen i giallorossi, senza stimoli di classifica in quanto già matematicamente secondi, cadono contro un Viktoria che aveva bisogno assolutamente dei 3 punti, visto il contemporaneo successo per 3-0 del Cska a Madrid.

    Accade tutto nella ripresa, il Plzen la sblocca con Kovarik, Under riporta tutto in parità prima del definitivo 2-1 siglato da Chory.

    Se Di Francesco cercava qualche indicazione positiva da questa gara, probabilmente ne ha trovate poche.

    Serataccia anche per la Juve che a Berna spreca diverse ghiotte occasioni nel primo tempo poi regala un rigore allo Young Boys, con pasticcio confezionato da Douglas Costa ed Alex Sandro, che Hoarau non fallisce.

    Nella ripresa i bianconeri ci provano ma non sono mai troppo precisi nell’ultima giocata e si espongono al contropiede che al 68° il solito Hoarau finalizza per il raddoppio.

    Nel finale Allegri inserisce Dybala e la Joya prima accorcia le distanze, su sponda di CR7, poi troverebbe anche un meraviglioso gol del 2-2 con un gran tiro da fuori ma l’arbitro annulla per fuorigioco di Ronaldo.

    Per fortuna della Juventus anche lo United cade in casa del Valencia e così i bianconeri conquistano il primo posto nel girone.

     

    Veniamo al racconto della gara di Plzen tra il Viktoria e la Roma.

    Partenza più convinta dei padroni di casa che hanno ancora il ballo la lotta per il 3° posto. I giallorossi però non si spaventano ed anzi provano a rendersi insidiosi con la voglia di Kluivert. La gara rimane piuttosto chiusa, la prima occasione capita a Kluivert al 25°, la difesa del Plzen salva. La squadra ceca comincia a crescere e al 34° è bravo Manolas ad anticipare Cermak. Da Madrid arriva la notizia del vantaggio del Cska, questo costringe il Plzen a cercare il vantaggio ma Chory non riesce a chiudere a pochi passi dalla porta. Prima del riposo arriva anche il 2-0 del Cska ma il Plzen non riesce a sbloccarla, si va al riposo sullo 0-0.

    Si riparte senza sostituzioni per il secondo tempo. Subito pericolosa la Roma con l’inserimento di Kluivert che calcia ma il suo tiro è deviato sopra la traversa. I ritmi sono decisamente più alti con entrambe le squadre a cercare di creare potenziali occasioni da gol. Al 56° grande occasione per Cermak colpisce al volo di destro ma non trova per poco lo specchio. Al 62° però il Plzen passa con Kovarik bravo a passare alle spalle di Santon e a girare in rete il tiro cross di Kopic. Reazione immediata della Roma con Santon che dalla fascia destra mette un perfetto cross rasoterra per Under che di sinistro colpisce al volo e trova il pareggio. Il Viktoria Plzen però non ci sta e al 72° Petrzela pennella per Kovarik che anticipa Santon e va al tiro, Mirante è bravissimo a respingere ma sulla ribattuta arriva in tuffo Chory che a porta vuoti trova il 2-1. Passa un minuto e Petrzela si lancia in profondità con la finta fa fuori Marcano e poi va al tiro, palla che lambisce il palo. La Roma prova ad evitare la sconfitta, ci prova Cristante con la conclusione da fuori al 84°, palla fuori di pochissimo. Negli ultimi minuti Luca Pellegrini commette due falli da giallo e viene quindi espulso. Finisce così, la Roma, già qualificata agli ottavi di Champions League, esce sconfitta da Plzen, festeggia la squadra di casa che ottiene la qualificazione all’Europa League.

     

    VIKTORIA PLZEN – ROMA 2-1 (62° Kovarik (P), 68° Under (R), 72° Chory (P))

    VIKTORIA PLZEN (4-3-2-1): Hruska; Havel, Hejda, Hubnik, Limbersky; Prochazka, Hrosovsky; Kopic (71° Petrzela), Cermak (81° Horava), Kovarik; Chory (87° Reznicek).

    Allenatore: Vrba.

    ROMA (4-2-3-1): Mirante; Santon (75° Florenzi), Manolas, Marcano, Kolarov; Cristante, Nzonzi (80° Lu. Pellegrini); Under, Pastore (60° Zaniolo), Kluivert; Schick.

    Allenatore: Di Francesco.

    Arbitro: Taylor.

    Ammoniti: Limbersky (P), Kluivert (R)

    Espulso: Lu. Pellegrini (R)

     

    Passiamo ora alla gara in trasferta della Juventus contro lo Young Boys.

    L’inizio di gara vede uno Young Boys decisamente aggressivo. I primi minuti scorrono con i padroni di casa a provare a far la gara con la Juve in attesa. Al 13° grande occasione per la Juventus, Douglas Costa mette Cristiano Ronaldo davanti al portiere, Cr7 è costretto ad allargarsi poi va al tiro ma la difesa svizzera salva a pochi passi dalla linea. Passano due minuti e Ronaldo si libera con un gran movimento e lascia partire il diagonale, palla fuori di poco. Al 22° Cuadrado è costretto a lasciare il campo, dentro Alex Sandro. Terza occasione per Cristiano Ronaldo al 25°, sul bel cross di Bernardeschi il portoghese si fa trovare leggermente avanti e non riesce a girare in rete. Altra occasione Juve, Mandzukic mette palla bassa per Douglas Costa che apre troppo il sinistro e mette sul fondo. Al 28° pasticcio di Douglas Costa che serve un brutto pallone in area verso Alex Sandro, il difensore tocca Moumi che cade, è rigore, calcia Hoarau Szczesny intuisce ma la palla entra. La Juve non ha una reazione irruenta anzi gli svizzeri paiono in controllo del gioco. Al 42° punizione di Bernardeschi, palla sulla barriera, arriva Ronaldo, tiro secco, pallone fuori di poco. Il primo tempo si chiude con lo Young Boys avanti per 1-0.

    Si riparte con gli stessi 22 protagonisti che hanno concluso la prima frazione di gioco. Subito enorme occasione per i bianconeri, colpo di testa di Alex Sandro, palla deviata, traversa. La Juve ci prova ma con molta confusione regalando possibili contropiedi che gli svizzeri sprecano. Per diversi minuti lo Young Boys non riesce ad uscire dalla propria metà campo ma la difesa tiene. Al 63° occasione per il raddoppio, Fassnacht colpisce di testa, Szczesny blocca. Al 68° però il contropiede è vincente ed Hoarau si libera di Bonucci e calcia in rete. Al 77° ci prova Douglas Costa ma il suo sinistro sfila vicino al palo. Al 81° gran giocata di Douglas che serve Ronaldo, CR7 appoggia per Dybala che lascia partire il tiro vincente. La Juve si accende e con Dybala mette in difficoltà il portiere svizzero. Al 87° vola a colpire di testa Ronaldo, la palla si ferma sul palo. Ci prova anche Bonucci di testa, blocca Wolfli. Al 93° gran conclusione di Dybala che finisce in rete ma sulla traiettoria c’è Ronaldo in fuorigioco, gol annullato. Finisce così, la Juve perde a Berna ma grazie al contemporaneo k.o. dello United conquista il primo posto nel girone H di Champions League.

     

    YOUNG BOYS – JUVENTUS 2-1 (29° rig., 68° Hoarau (Y), 80° Dybala (J))

    YOUNG BOYS (4-3-3): Wolfli; Mbabu, Camara, Benito, Garcia; Sow (91° Wutrich), Lauper, Aebischer; Moumi (85° Schick), Hoarau, Fassnacht (81° Bertone).

    Allenatore: Seoane.

    JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; Cuadrado (23° Alex Sandro), Bonucci, Rugani, De Sciglio (72° Dybala); Bernardeschi, Pjanic (65° Emre Can), Bentancur; Douglas Costa, Mandzukic, Cristiano Ronaldo.

    Allenatore: Allegri.

    Arbitro: Stieler.

    Ammoniti: Camara (Y), Bernardeschi (J), Garcia (Y), Wolfli (Y), Alex Sandro (J).

     

    I risultati della serata di Champions League | © UEFA

    Nelle altre gare di serata pirotecnico 3-3 tra Ajax e Bayern Monaco con i tedeschi che conquistano il primo posto del girone a danno proprio degli olandesi. Nello stesso gruppo vittoria del Benfica sul Aek Atene. Successo in rimonta per il Manchester City 2-1 contro l’Hoffenheim. Lo scontro per decidere la seconda del gruppo F finisce 1-1 con il Lione che va agli ottavi di Champions e lo Shakhtar che retrocede in Europa League.

  • Champions, Juve e Roma ottengono il pass per gli ottavi

    Champions, Juve e Roma ottengono il pass per gli ottavi

    Nella serata di Champions League sorridono entrambe le italiane che conquistano matematicamente il passaggio agli ottavi.

    La Juventus si impone con un solo gol di scarto sul Valencia, gol di Mandzukic al 59° dopo gran giocata di Cristiano Ronaldo, e sino al 91° culla la possibilità di conquistare anche il primo posto nel girone, il gol di Fellaini tiene aperte le speranze dello United ma i bianconeri si presentano all’ultimo turno, dove andranno a giocare in trasferta contro lo Young Boys, con 2 punti di vantaggio sulla squadra di Mourinho.

    La Roma invece viene a sapere della qualificazione già prima di scendere in campo, il successo del Plzen a Mosca ha regalato gli ottavi ai giallorossi ed al Real Madrid.

    Dopo un buon primo tempo, in cui hanno alcune ghiottissime chance per trovare il vantaggio, gli uomini di Eusebio Di Francesco incassano subito il gol di Bale, grave l’errore di Fazio, poi si espongono alle ripartenze micidiali del Real Madrid e subiscono il 2-0 di Vazquez che chiude la gara.

    Una sconfitta come detto agrodolce che però non è piaciuta al pubblico dell’Olimpico che a fine gara ha accolto con parecchi fischi l’uscita dal campo della Roma.

     

    Partiamo dalla gara casalinga della Juventus contro il Valencia.

    L’inizio vede un paio di lanci interessanti di Bonucci per le punte bianconere. La partita, come previsto la fa la Juve con Ronaldo ispirato e alla ricerca del tiro. I ritmi sono piacevoli con il Valencia che quando può prova a farsi vedere. Al 23° bella giocata di Dybala, palla ad Alex Sandro che mette in mezzo, CR7 va al tiro ma viene contrasto e non trova la porta. Il Valencia ci prova con Wass ma il suo diagonale esce largo. I bianconeri cercano di tenere il pallino del gioco ma peccano nell’ultimo passaggio, la difesa spagnola si salva. Sull’ultima azione del primo tempo serve un vero e proprio miracolo di Szczesny per respingere oltre la traversa il violento colpo di testa di Diakhaby. Si va al riposo sullo 0-0

    Si riparte con un cambio per parte, nella Juve Cuadrado rileva Alex Sandro mentre Marcelino inserisce Gameiro per Rodrigo. Al 59° gran giocata di Cristiano Ronaldo che va sul fondo e mette in mezzo un cioccolatino per Mandzukic, il croato ringrazia e segna. Al 61° Diakhaby, su punizione laterale va a colpire e mette la palla in gol, ma la deviazione è con la mano, gol annullato. La Juve prende in mano la gara e al 69° è Dybala a provarci col tiro a giro, Neto alza in corner. Al 73° Ronaldo salta altissimo per girare in porta il corner di Dybala ma Neto con un balzo blocca il pallone.  Ancora Juve al 81° con una gran giocata Douglas Costa-Ronaldo, la palla arriva a Mandzukic che calcia troppo debolmente, blocca Neto. Il Valencia ci prova ma senza rendersi mai realmente pericoloso, finisce così, la Juventus vince e vola agli ottavi, per il primo posto nel girone di Champions dovrà attendere l’ultima giornata.

    JUVENTUS – VALENCIA 1-0 (59° Mandzukic)

    JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; Cancelo, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro (46° Cuadrado); Matuidi, Pjanic, Bentancur; Dybala (80° Douglas Costa), Mandzukic, Cristiano Ronaldo.

    Allenatore: Allegri.

    VALENCIA (4-4-2): Neto; Wass, Paulista, Diakhaby, Gayà; Coquelin, Dani Parejo, Kondogbia (72° Soler), Gonçalo Guedes; Santi Mina (67° Batshuayi), Rodrigo (46° Gameiro).

    Allenatore: Marcelino.

    Arbitro: Collum.

    Ammoniti: Bentancur (J), Gaya (V), Kondogbia (V), Cuadrado (J), Diakhaby (V), Guedes (V), Batshuayi (V), Matuidi (J)

     

    Passiamo ora al racconto della gara dell’Olimpico tra Roma e Real Madrid.

    Partenza aggressiva della Roma che prova a pressare alto, il Real esce bene e prova con la ripartenza attenta la difesa giallorossa che chiude. Il risultato di Mosca, che ha dato la matematica qualificazione ad entrambe, non agevola i ritmi che rimangono bassi. Al 18° ci prova la Roma in contropiede con Under, la difesa Blancos chiude. Due minuti dopo è il turno di Modric a provare col tiro da fuori ma Olsen respinge. Gli uomini di Di Francesco giocano bene ma Schick prima e Kluivert, entrato per l’infortunato El Shaarawy, poi sprecano. Tra il 34° ed il 36° servono due grandi interventi di Courtois per salvare prima su Schick e poi su Kolarov. Nel primo minuto di recupero clamoroso errore di Under che a due passi dalla linea, con la porta spalancata, calcia alto un perfetto cross rasoterra di Zaniolo. Si va al riposo sullo 0-0.

    Si riparte ed un pasticcio difensivo di Fazio permette a Bale di presentarsi in area e battere Olsen per il vantaggio dei Blancos. Risposta giallorossa con Zaniolo che va al tiro da dentro l’area ma la sua conclusione è deviata in corner. Al 59° arriva il raddoppio del Real con la sponda di Benzema per Vazquez che da due passi deposita in rete. La Roma accusa il colpo e per due volte rischia di subire lo 0-3 ma Olsen salva. I ritmi calano drasticamente, i giallorossi non riescono a rendersi insidiosi. Non accade altro, la Roma perde ma è una sconfitta dolce perché i giallorossi ottengono il pass per gli ottavi di Champions.

     

    ROMA – REAL MADRID 0-2 (47° Bale, 59° Vazquez)

    ROMA (4-2-3-1): Olsen; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Nzonzi (64° Coric), Cristante; Under, Zaniolo (69° Karsdorp), El Shaarawy (22° Kluivert); Schick.

    Allenatore: Di Francesco.

    REAL MADRID (4-3-3): Courtois; Carvajal, Sergio Ramos, Varane, Marcelo; Marcos Llorente, Modric (81° Valverde), Kroos; Bale (84° Asensio), Benzema (77° Mariano), Lucas Vazquez

    Allenatore: Solari.

    Arbitro: Turpin.

    Ammoniti: Modric (Re), Zaniolo (Ro), Varane (Re).

     

    I risultati della serata di Champions League | © UEFA

    Nelle altre gare di serata vittoria qualificazione per l’Ajax, 2-0 in casa del Aek Atene. Goleada del Bayern che si qualifica agli ottavi battendo 5-1 il Benfica. Successo pesantissimo dello Shakhtar che vince 3-2 in casa del Hoffenheim e, grazie al 2-2 tra Lione e Manchester City, tiene viva la corsa al secondo posto contro la squadra francese.

  • Champions, sorride la Roma, la Juve spreca il gioiello di CR7

    Champions, sorride la Roma, la Juve spreca il gioiello di CR7

    Nella serata di Champions League sorride la Roma che a Mosca porta a casa tre punti pesantissimi per la corsa verso gli ottavi, suicidio calcistico invece della Juve che domina in lungo e largo contro il Manchester United trova il vantaggio, spreca diverse ghiotte occasioni e poi in 5 minuti, per due palle inattive, si fa rimontare e perde la gara.

    Gli uomini di Di Francesco riescono ad imporsi contro il Cska anche grazie ad un Lorenzo Pellegrini in gran serata, assist e gol per lui.

    Una vittoria con un po’ di fatica, nonostante l’uomo in più nell’ultima mezz’ora, ma che avvicina ad un solo punto di distanza gli ottavi di Champions.

    Clamoroso tonfo casalingo della Juventus che controlla agevolmente la partita, colpisce due legni, trova il gol con un gioiello di Cristiano Ronaldo al 65°, spreca 4 palle gol limpide e poi viene beffata nel finale da due calci piazzati del Manchester United.

    Una sconfitta evitabile che dovrà essere una vera e propria lezione per i bianconeri che mantengono comunque la vetta del girone di Champions ma che non potranno più commettere certi errori se vorranno cercare di arrivare a giocarsi il trofeo.

    Veniamo al racconto della gara di Mosca tra il CSKA e la Roma.

    Partenza super della Roma che al 4° trova subito il vantaggio con il colpo di testa di Manolas che, su azione da corner, anticipa l’uscita di Akinfeev e deposita in rete. I padroni di casa perdono praticamente subito l’esterno Mario Fernandes che, dopo uno scontro con Kolarov, è costretto a lasciare il campo a Schennikov. Il Cska prova a reagire ma la Roma chiude con attenzione. Al 18° una veloce azione del Cska porta Vlasic al tiro, la conclusione si spegne a lato della porta di Olsen. I russi crescono ed al 25° ci provano con il colpo di testa di Bijol, troppo debole per impensierire il portiere svedese. Al 29° clamorosa chance sprecata da Florenzi che, servito da Kluivert, inciampa al momento della conclusione proprio davanti ad Akinfeev. Passa solo un minuto e Dzeko calcia altissimo una maldestra respinta di Akinfeev sulla punizione di Kolarov. Doppio pericolo per la difesa giallorossa al 40°, prima Oblyakov con una super giocata si presenta davanti ad Olsen e calcia, Manolas riesce a deviare il pallone che finisce sulla testa di Schennikov, quest’ultimo però spedisce alto da buona posizione. Il primo tempo si chiude con la Roma avanti per 1-0.

    Si riparte senza sostituzioni per il secondo tempo. La prima occasione è subito per la Roma, Kluivert riceve in area e anziché tirare appoggia per Dzeko, la difesa russa salva sul tiro del bosniaco. Il Cska però non sta a guardare, Akhmetov tira fuori una gran giocata personale e poi serve Sigurdsson, l’islandese anticipa Santon e poi calcia battendo Olsen. Al 56° Magnusson cerca di fermare Kluivert ma commette fallo da cartellino giallo, era già stato ammonito e quindi Cakir gli sventola il rosso. La Roma sfrutta subito la superiorità numerica con Lorenzo Pellegrini bravo a controllare in area e a battere Akinfeev. I giallorossi provano a sfruttare gli spazi ma Kluivert prima e Dzeko poi, non riescono a concretizzare. Al 67° il solito Lorenzo Pellegrini pennella un calcio di punizione per la testa di Fazio che colpisce forte ma non trova la porta. Il Cska prova a non arrendersi, Oblyakov al 78° prova l’azione personale ma il suo tiro viene bloccato da Olsen. Gli uomini di Di Francesco hanno il difetto di non chiuderla ma alla fine arriva comunque un pesante successo nella 4° giornata del girone di Champions.

     

    CSKA MOSCA – ROMA 1-2 (4° Manolas (R), 50° Sigurdsson (C), 59° Lo.Pellegrini (R))

    CSKA MOSCA (4-3-2-1): Akinfeev; Fernandes (12° Schennikov), Becao, Magnusson, Nabakin; Akhmetov (77° Khosonov), Bijol, Oblakov; Vlasic, Sigurdsson (64° Chernov); Chalov

    Allenatore: Goncharenko.

    ROMA (4-2-3-1): Olsen; Santon, Manolas, Fazio, Kolarov; Cristante, Nzonzi; Florenzi (88° Juan Jesus), Lo. Pellegrini (82° Zaniolo), Kluivert (71° Under); Dzeko.

    Allenatore: Di Francesco.

    Arbitro: Cakir.

    Ammoniti:

    Espulsi: Magnusson (C)

     

    Passiamo ora alla gara casalinga della Juventus contro il Manchester United.

    L’inizio di gara è su buoni ritmi da ambo i lati, con le squadre che provano ad esser propositive. Il Manchester United prova a sfruttare la rapidità dei suoi avanti ma la retroguardia bianconera tiene bene. Al 10° va al tiro Bentancur, Smalling riesce a deviare in corner. Il pallino del gioco rimane in mano alla Juve con lo United ben chiuso nella propria metà campo. Intorno alla mezz’ora si rivede lo United che prima si rende pericoloso con un tocco morbido di Matic sul quale Sanchez non arriva per poco e poi con una potenziale pericolosa punizione di Sanchez che colpisce la barriera. Al 34° tiro cross di Cuadrado che viene deviato dalla difesa, super riflesso di de Gea che si salva. La Juventus insiste, Cristiano Ronaldo crossa basso ed arretrato per Khedira che calcia al volo, il palo salva lo United. Il finale di tempo è tutto di marca juventina, il gol però non arriva, si va al riposo sullo 0-0.

    Si riparte con gli stessi 22 protagonisti della prima frazione di gioco. La squadra di Mourinho pare essere più aggressiva e va anche al tiro nei primi minuti con Martial, palla fuori. Al 50° splendida giocata di Dybala, il 10 lascia partire un sinistro a giro che colpisce la traversa a de Gea ampiamente battuto. Il copione è sempre lo stesso, la Juve prova a far gioco ed il Manchester si chiude provando poi a sfruttare qualche giocata dei suoi assi. Al 65° Bonucci pennella in profondità verso Cristiano Ronaldo, CR7 in area calcia al volo senza lasciare scampo a de Gea. Passano due minuti e Pjanic, servito da un perfetto assist di Ronaldo, va al tiro di prima intenzione, ma de Gea sfodera un gran riflesso e salva. Al 73° ancora Pjanic ha la palla per il raddoppio ma il suo tiro dal limite finisce ampiamente sul fondo. Un minuto dopo è Cuadrado, dopo una grande ripartenza, a sprecare da pochi metri calciando alto. Sempre Pjanic, stavolta da lontano, palla che sfiora l’incrocio dei pali ma esce. Mourinho si gioca le carte Fellaini e Mata e nel finale lo United torna a spingere con Martial che costringe Szczesny al grande intervento. Al 86° Matuidi commette un fallo dal limite su Pogba, Mata va a calciare e non lascia scampo al portiere bianconero. Al 89° lo United trova addirittura il vantaggio con una carambola in area, su calcio di punizione con la palla che toccata da Bonucci ed Alex Sandro finisce in porta. C’è spazio anche per un contropiede di Rashford, salvato da Szczesny, finisce così, lo United espugna l’Allianz Stadium.

     

    JUVENTUS – MANCHESTER UTD 1-2 (65° Cristiano Ronaldo (J), 86° Mata (M), 89° aut. Alex Sandro (J))

    JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; De Sciglio (83° Barzagli), Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Khedira (61° Matuidi), Pjanic, Bentancur; Cuadrado (92° Mandzukic), Dybala, Cristiano Ronaldo.

    Allenatore: Allegri.

    MANCHESTER UTD (4-3-3): de Gea; Young, Smalling, Lindelof, Shaw; Herrera (79° Mata), Matic, Pogba; Lingard (70° Rashford), Sanchez (79° Fellaini), Martial.

    Allenatore: Mourinho.

    Arbitro: Hategan.

    Ammoniti: Matic (M), Alex Sandro (J), Herrera (M), Dybala (J), Martial (M).

     

    I risultati della serata di Champions League | © UEFA

    Nelle altre gare di serata vittorie in goleada per il Manchester City, in casa contro lo Shakhtar, e per il Real Madrid a Plzen. Vincono anche Valencia, 3-1 sullo Young Boys ed il Bayern, 2-0 sull’Aek Atene. Finiscono in parità Benfica-Ajax e Lione-Hoffenheim.

  • Champions, la Juve espugna Old Trafford, Roma tutto facile

    Champions, la Juve espugna Old Trafford, Roma tutto facile

    Serata positiva per le due italiane in Champions League, la Juve, grazie al gol di Paulo Dybala porta a casa 3 punti nella trasferta sul campo del Manchester United e mantiene la vetta del girone a punteggio pieno, vetta del girone (a pari punti con il Real Madrid) anche per la Roma che con Dzeko, doppietta, ed Under, liquida 3-0 il Cska Mosca all’Olimpico. 

    Un successo pesantissimo quello della Juve di Massimiliano Allegri che gioca un primo tempo di gran livello, sblocca la gara con Dybala e rischia di trovare più volte il raddoppio. Nella ripresa i bianconeri non esprimono lo stesso livello di gioco, il Manchester di Mourinho ci prova ma crea solo una grande occasione sulla conclusione di Pogba che colpisce il palo al 75°.

    All’Olimpico la Roma ha impiegato circa mezz’ora per sbloccare la gara ma poi, con un Dzeko tornato ai suoi livelli, doppietta per lui nel primo tempo, ha sostanzialmente chiuso la pratica. Nella ripresa sempre Dzeko torna protagonista trasformandosi in assistman per Under che ha calato il tris definitivo.

     

    Veniamo al racconto della trasferta in Champions League della Juventus ad Old Trafford.

    I primi minuti scorrono sul filo dell’equilibrio con lo United a conquistare un paio di punizioni laterali non sfruttate. La Juve comincia pian piano a prender campo e i padroni di casa spesso allontanano in maniera affannosa. Al 13° bel cross di Cuadrado su cui s’avventa Dybala di testa ma il numero 10 non trova la porta. Al minuto 17 la Juve passa in vantaggio, cross di Ronaldo, Cuadrado prova ad arrivarci, la palla in contrasto rimane in area e Dybala da due passi non ha problemi a depositare in rete. La reazione dello United non si vede e al 22° una combinazione Ronaldo-Cancelo costringe de Gea ad un bell’intervento. Dopo una serie di minuti di possesso palla bianconero, poco dopo la mezz’ora si rivede il Manchester che prova a rendersi pericoloso con Rashford. Al 37° gran punizione di CR7, de Gea respinge, sulla ribattuta arriva Matuidi ma il portiere è ancora pronto. Ci prova poco dopo anche Dybala ma la sua conclusione non trova lo specchio. Senza recupero si va al riposo con la Juventus avanti 1-0.

    Si riparte senza sostituzioni per il secondo tempo. Nei primi minuti sembra di vedere uno United più coraggioso con Bonucci costretto ad una scivolata miracolosa su Martial. Al 51° stupenda azione tutta in rapidità della Juve, Cuadrado appoggia a Ronaldo che calcia di prima, de Gea si supera e mette in corner. E’ un altro Manchester, è un’altra Juve e la sfida rimane in bilico con i padroni di casa in crescita. Al 75° gran conclusione di Pogba, la palla colpisce prima il palo, poi la faccia di Szczesny e finisce in fallo laterale. Il finale è un po’ in sofferenza con lo United che di cuore ci prova ma la Juventus tiene ed espugna il “Teatro dei Sogni”.

    MANCHESTER UNITED – JUVENTUS 0-1 (17° Dybala)

    MANCHESTER UTD (4-2-3-1): de Gea; Young, Lindelof, Smalling, Shaw; Pogba, Matic; Rashford, Mata, Martial; Lukaku.

    Allenatore: Mourinho.

    JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; Cancelo (87° Douglas Costa), Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Bentancur, Pjanic, Matuidi; Cuadrado (81° Barzagli), Cristiano Ronaldo, Dybala (78° Bernardeschi).

    Allenatore: Allegri.

    Arbitro: Mazic.

    Ammoniti: Matuidi (J), Young (M), Chiellini (J)

     

    Passiamo ora alla gara casalinga della Roma contro il Cska Mosca.

    La partenza vede una Roma piuttosto aggressiva ma il primo pericolo lo crea Chalov che prova la conclusione dal limite, salva Olsen. Risposta immediata giallorossa con il pallonetto di Pellegrini fuori non di molto. Al 11° ancora pericoloso il Cska con il tiro di Vlašić che costringe Olsen ad un buon intervento. La Roma prova a fare la partita ma i russi chiudono bene ogni varco, al 20° Dzeko va al tiro ma calcia debolmente, parata facile per Pomazun. Passano 3 minuti e su azione da corner De Rossi impatta bene di testa, ma Pomazun non si fa sorprendere e mette in corner. Al 31° gran giocata di Pellegrini che con l’esterno mette una palla che Dzeko non può sbagliare, Roma in vantaggio. Gli ospiti provano a reagire ed è sempre Vlašić a rendersi pericoloso e sempre Olsen si fa trovare pronto a respingere. Al 43° grande azione della Roma con El Sharaway che imbecca Dzeko sul filo del fuorigioco, il bosniaco calcia e batte Pomazun. Il primo tempo si chiude così con la Roma avanti 2-0 sul Cska Mosca.

    Si riparte con gli stessi 22 protagonisti della prima frazione di gioco. Parte bene la Roma con Florenzi che lascia partire una conclusione fuori di poco. Il gol però è nell’aria e al 50° Dzeko si alza e con la testa fa una sponda perfetta per Under che calcia con forza e precisione e realizza il 3-0. Al 57° il Cska troverebbe anche il gol con Nababkin ma la bandierina è alzata, rete annullata. La Roma di Di Francesco va vicina anche al 4° gol con un colpo di testa di Dzeko, al 73°, fuori di poco. Ci prova anche El Shaarawy, con il tiro a giro, al minuto 87° ma Pomazun riesce a salvare la propria porta. Occasione anche per Manolas ma il greco spreca. Finisce così, la Roma cancella il k.o. in campionato con un bel successo in Champions League.

    ROMA – CSKA MOSCA 3-0 (31°, 43° Dzeko, 50° Under)

    ROMA (4-2-3-1): Olsen; Florenzi, Manolas, Fazio, Santon; De Rossi (81° Schick), Nzonzi; Under (74° Kolarov), Lo. Pellegrini (68° Cristante), El Shaarawy; Dzeko.

    Allenatore: Di Francesco.

    CSKA MOSCA (5-4-1): Pomazun; Mario Fernandes, Magnusson, Rodrigo Becão, Chernov (57° Khosonov), Nababkin; Oblyakov (57° Dzagoev), Akhmetov, Sigurdsson, Vlašić; Chalov (90° Nishimura).

    Allenatore: Goncharenko.

    Arbitro: Sidiropoulos.

    Ammoniti: Nababkin (C), Sigurdsson (C).

     

    I risultati della serata di Champions League | © UEFA

    Nelle altre gare di serata, nelle partite delle 18.55 vince il Bayern Monaco 2-0 ad Atene contro l’Aek mentre Young Boys e Valencia chiudono sul 1-1. Nelle sfide delle 21 vincono l’Ajax, 1-0 sul Benfica, il Manchester City, 3-0 in casa dello Shakhtar e Real Madrid, 2-1 al Bernabeu contro il Viktoria Plzen. Finisce in parità, 3-3, Hoffenheim-Lione.

  • Champions: Juve che personalità, Roma crolla al Bernabeu

    Champions: Juve che personalità, Roma crolla al Bernabeu

    Doveva essere la serata di Cristiano Ronaldo alla prima in Champions con la maglia della Juve ed invece per CR7 è stata una serata chiusa troppo presto.

    L’asso portoghese infatti ha lasciato il campo per un cartellino rosso, dopo segnalazione dell’arbitro di porta, ricevuto per una “tirata” di capelli a Murillo.

    Perso il suo campione, e con almeno 3 palle gol sprecate nei primi minuti, la Juventus ha tirato fuori una prestazione tutta carattere e personalità e con due calci di rigore, uno per tempo, entrambi trasformati da Pjanic ha trovato il doppio vantaggio che poi ha ben gestito dinanzi all’assalto del Valencia. 

    Nell’altra sfida Spagna-Italia, la Roma non è riuscita a reggere all’urto dei tricampioni in carica del Real Madrid. Troppa differenza in campo con i giallorossi che, anche grazie ad un buon Olsen, hanno tenuto la porta inviolata sino al 44°. Trovato il gol con una punizione magica di Isco poi la strada si è messa in discesa con Bale e Mariano Diaz che nella ripresa hanno fissato il definitivo 3-0.

    Veniamo al racconto dell’esordio della Juventus in Champions League.

    Partenza aggressiva del Valencia che prova a pressare a tutto campo senza lasciare possibilità di manovra alla Juve. Al 11° grandissima chance per la Juventus, cross di Bernardeschi, CR7 colpisce male la palla giunge a Mandzukic che colpisce in acrobazia ma manda alto. La Juve cresce e al 16° è Khedira a sprecare da due passi un cross di Ronaldo ben sistemato, verso il tedesco, da Bernardeschi. Il Valencia si ritrae,i bianconeri insistono e al 21° Neto prima salva su Bernardeschi poi Murillo respinge la conclusione di Matuidi a botta sicura. Alla mezz’ora colpo di scena, contatto a palla lontana tra Ronaldo e Murillo, Brych richiamato dall’arbitro di porta decide di espellere il portoghese. Il Valencia prende coraggio e al 38° sfrutta un errore di Alex Sandro e va alla conclusione con Batshuayi, Szczesny però non si fa sorprendere. La Juve in 10 si ripropone in avanti al minuto 44 gran conclusione di Cancelo, palla toccata da Neto sulla traversa, l’azione prosegue con il portoghese che nuovamente prova a calciare ma viene travolto da Parejo, è rigore che Pjanic trasforma. La Juventus va così al riposo in 10 ma con un gol di vantaggio.

    Il secondo tempo riparte con gli stessi 21, che avevano chiuso il primo tempo, in campo. Parte forte il Valencia, ci prova Rodrigo col colpo di testa, palla tra le braccia di Szczesny. Al 49° trattenuta evidente di Murillo su Bonucci, è calcio di rigore, anche stavolta Pjanic trasforma. Il Valencia prova ad aggredire a tutto campo ma la Juventus riesce a chiudere gli spazi. Marcelino inserisce altre due punte ed i padroni di casa accentuano la pressione che porta a diversi calci d’angolo. E’ un vero e proprio assedio, la Juve pare in affanno ma tiene. Al 88° dopo un contrasto violento sulla caviglia, Douglas Costa è costretto a lasciare il campo. Al 95° Rugani nel tentativo di colpire di testa commette fallo, è rigore anche per il Valencia, va Parejo ma Szczesny para. Finisce così la Juventus senza Cristiano Ronaldo, espulso al 30°, nell’esordio della Champions 2018/19 espugna 2-0 il Mestalla. 

     

    VALENCIA – JUVENTUS 0-2 (45° rig., 50° rig. Pjanic)

    VALENCIA (4-4-2): Neto; Vezo (57° Cheryshev), Gabriel, Murillo, Gaya; Soler, Parejo, Wass, Guedes (70° Mina); Rodrigo, Batshuayi (70° Gameiro).

    Allenatore: Marcelino.

    JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; Cancelo, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Khedira (23° Emre Can), Pjanic (66° Douglas Costa (88° Rugani)), Matuidi; Bernardeschi, Mandzukic, Cristiano Ronaldo.

    Allenatore: Allegri.

    Arbitro: Brych.

    Ammoniti: Parejo (V), Murillo (V), Vezo (V), Alex Sandro (J), Szczesny (J), Rugani (J).

    Espulso: Cristiano Ronaldo (J).

     

    Passiamo ora alla gara di esordio della Roma.

    Parte forte il Real Madrid, al 4° Bale riesce a trovare la possibilità di concludere, la palla esce di poco. Passano 4 minuti ed è Isco ad avere la palla del vantaggio, Olsen però non si fa sorprendere e respinge. La Roma pare in difficoltà le merengues continuano a premere e prima Carvajal spreca da due passi poi è De Rossi a sbrogliare una complicata matassa. Alla mezz’ora si vede anche la Roma ma la conclusione di Nzonzi è troppo debole per impegnare Navas. Nel giro di 2 minuti Olsen, tra il 37° ed il 39°, si erge a protagonista, prima anticipa Benzema su pericoloso cross di Marcelo poi ci prova anche Sergio Ramos ma ancora una volta Olsen si fa trovare pronto e salva la sua porta, tocca poi ad Isco ma il portiere svedese non si fa superare. Al 44° però i giallorossi devono capitolare sul perfetto calcio di punizione di Isco. Il primo tempo si chiude con le merengues avanti 1-0.

    Il secondo tempo riparte con gli stessi 22 in campo. Parte bene la Roma con Under che impegna Navas. Il Real Madrid però non sta a guardare e al 51° la traversa salva i giallorossi sulla conclusione di Bale. Il gol del raddoppio però è nell’aria ed al 58° contropiede letale del Real con Bale che si lancia nello spazio, supera in velocità Manolas e poi col diagonale batte Olsen. Gli uomini di Di Francesco non stanno a guardare e al 63° ci prova Kolarov ma Navas risponde. Entra anche Schick e l’attaccante ceco al 73° spreca un contropiede di Under. Gli spagnoli hanno in pugno il controllo della gara e al 79° Asensio con un gran numero in area costringe Olsen all’ennesima parata. Schick dimostra di essere in serata no ed al 87° infatti spreca un’altra occasione. Al 91° le Merengues la chiudono definitivamente con un gran tiro dal limite di Mariano Diaz che non lascia scampo ad Olsen. Finisce così, esordio amaro per la Roma in Champions, al Bernabeu vince il Real Madrid 3-0.

     

    REAL MADRID – ROMA 3-0 (44° Isco, 58° Bale, 91° Mariano Diaz)

    REAL MADRID (4-3-3): Navas; Carvajal, Sergio Ramos, Varane, Marcelo; Kroos, Casemiro, Modric (85° Ceballos); Bale (73° Mariano Diaz), Benzema (62° Asensio), Isco.

    Allenatore: Lopetegui.

    ROMA (4-3-3): Olsen; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Zaniolo (54° Pellegrini), Nzonzi (69° Schick), De Rossi; Under, Dzeko, El Shaarawy (62° Perotti).

    Allenatore: Di Francesco.

    Arbitro: Kuipers.

    Ammoniti: Sergio Ramos (Re), De Rossi (Ro), Dzeko (Ro)

     

    I risultati della serata di Champions League | © UEFA

    Nelle altre gare di serata sorprende il k.o. casalingo del Manchester City contro il Lione. Vittorie per Ajax, Bayern e Manchester United. Finiscono 2-2 sia Shakhtar-Hoffenheim che Viktoria Plzen-Cska Mosca. 

  • Sorteggi Champions: l’urna non sorride alle italiane

    Sorteggi Champions: l’urna non sorride alle italiane

    L’urna di Montecarlo ha emesso il suo primo verdetto, con i sorteggi Champions appena effettuati ha preso ufficialmente il via la stagione della Champions League 2018/19. 

    Sorteggi Champions che non lasciano proprio tranquille le nostre compagini: Inter e Napoli hanno due gironi dal livello di complessità altissimo, Juventus e Roma hanno sulla carta gironi più semplici anche se i bianconeri dovranno vedersela con il Manchester United mentre i giallorossi troveranno sulla propria strada il Real Madrid trionfatore delle ultime tre edizioni.

    Veniamo ora nel dettaglio ad analizzare i risultati di questi primi Sorteggi Champions.

    Partiamo dalla Juventus, sulla carta per gli uomini di Allegri l’ostacolo più complicato sarà il Manchester United di Josè Mourinho, con il ritorno di Paul Pogba all’Allianz Stadium. Non semplicissimo nemmeno il Valencia di Marcelino, che ha tra le sue file gli ex Inter Murillo e Kondogbia, l’ex bianconero Neto ed attaccanti interessanti come Batshuayi, Cheryshev, Rodrigo e Gameiro. La più debole del girone pare essere lo Young Boys, la squadra di Berna, che ha sottratto lo scettro di regina svizzera al Basilea, ha in attacco l’interessante Assalé che ha ben figurato anche nella scorsa Europa League.

    La Roma avrà l’onore e l’onere di testare le velleità di quarto titolo consecutivo del Real Madrid nel post Cristiano Ronaldo e Zidane. Se battere le Merengues pare impresa ardua, molto più facili, sempre sulla carta ovviamente, gli scontri con il Cska Mosca ed il Viktoria Plzen. I russi hanno perso alcuni storici giocatori, come Ignashevic ed i gemelli Berezutski, in avanti schiereranno l’ex Palermo Abel Hernandez, attenzione anche all’esterno Mario Fernandes nazionale russo a segno anche ai Mondiali. Nella squadra della Repubblica Ceca non ci sono stelle di alto livello europeo, si segnalano il centrocampista Kopic e l’attaccante Krmentic.

    Girone di ferro per il Napoli, gli uomini di Carlo Ancelotti hanno trovato il Psg di Buffon, Mbappé, Neymar e dell’ex azzurro Cavani. Se il Paris Saint Germain pare avversario complicatissimo, stessa cosa si può dire dei vice campioni in carica del Liverpool. Gli uomini di Klopp hanno perso Emre Can ma davanti hanno confermato il trio di fenomeni Salah-Firmino-Mané ed in più hanno aggiunto campioni del calibro di Shaqiri, Alisson, Keità e Fabinho. Cenerentola del girone pare la Stella Rossa che, grazie alla doppietta di Ben a Salisburgo, ha conquistato una storica qualificazione ai gironi di Champions League, saranno l’entusiasmo ed il bollente clima del Marakana le armi della squadra serba per provare a sorprendere.

    Partendo dalla quarta fascia l’Inter sapeva di avere possibilità di un gruppo complicato, l’urna di Montecarlo è andata a confermare le più nere previsioni. Al ritorno in Champions dopo sette anni d’assenza, gli uomini di Spalletti se la dovranno vedere con il Barcellona dei fenomeni Messi, Suarez ma anche di due nuovi arrivati che questa estate sono stati ad un passo dal vestire nerazzurro, il cileno Vidal ed il brasiliano Malcolm. Avversaria di altissimo livello sarà anche il Tottenham di Kane, Dele Alli, Eriksen, Son. Una squadra, quella di Pochettino, che nello scorso mercato non ha inserito nuovi acquisti ma non ha nemmeno ceduto nessun giocatore. La squadra che pare destinata a chiudere al 4° posto sembra certamente il Psv, negli olandesi però occhio a quel Lozano che ai mondiali, con il suo Messico, ha fatto impazzire la difesa della Germania.

     

    RIEPILOGO SORTEGGI CHAMPIONS

    GRUPPO A: Atletico Madrid, Borussia Dortmund, Monaco, Club Brugge

    GRUPPO B: Barcellona, Tottenham, Psv, INTER

    GRUPPO C: Psg, NAPOLI, Liverpool, Stella Rossa

    GRUPPO D: Lokomotiv Mosca, Porto, Schalke, Galatasaray

    GRUPPO E: Bayern Monaco, Benfica, Ajax, Aek Atene

    GRUPPO F: Manchester City, Shakthar Donetsk, Lione, Hoffenheim

    GRUPPO G: Real Madrid, ROMA, Cska Mosca, Viktoria Plzen

    GRUPPO H: JUVENTUS, Manchester Utd, Valencia, Young Boys

     

  • Roma rimonta a metà, in finale va il Liverpool

    Roma rimonta a metà, in finale va il Liverpool

    La rimonta della Roma si ferma ad un gol dai possibili supplementari, i giallorossi nella semifinale di ritorno battono il Liverpool 4-2 ma non riescono a ribaltare il 5-2 subito ad Anfield.

    Una Roma vogliosa e grintosa in attacco, con El Shaarawy e Dzeko tra i protagonisti, ma troppo incerta e pasticciona in difesa, i due gol del Liverpool, che hanno complicato notevolmente la rimonta, sono nati da due errori dei giallorossi.

    Da apprezzare anche la grinta ed il cuore messo sul campo dagli uomini di Di Francesco che due volte in svantaggio nella prima mezz’ora, con un secondo tempo di grande intensità hanno saputo rialzarsi riagguantare gli avversari ed arrivare a siglare il rigore del 4-2 nell’ultimo minuto di recupero.

    A Kiev quindi sarà sfida tra i Blancos del Real Madrid ed i Reds del Liverpool ma la Roma, se pur eliminata, è uscita dall’Olimpico tra i giusti e meritati applausi del proprio pubblico.

    Veniamo al racconto della gara.

    La Roma prova a partire forte cercando di fare la gara e ad impensierire i reds. Al 6° conclusione insidiosa di Florenzi dalla distanza, palla fuori non di molto. Al 9° però il Liverpool passa, errore gravissimo a centrocampo di Nainggolan, Firmino ruba palla e poi innesca Mané che dentro l’area non perdona. I giallorossi accusano il colpo e nel tentativo di lanciarsi in avanti si disuniscono e al 14° permettono a Salah di arrivare al tiro, che però è debole, blocca Alisson. Al 15° però con un pizzico di fortuna la Roma trova il pareggio, Lovren rinvia sulla faccia di Milner e la palla finisce in rete. Gli uomini di Di Francesco ci credono e provano a spingersi in avanti ma al 24° Alisson sfodera una gran parata d’istinto su Mané da due passi. Sul corner successivo pasticcio in area giallorossa con il colpo di testa all’indietro di Dzeko che finisce sulla testa di Wijnaldum che supera Alisson. Al 34° la fortuna si riprende quello che aveva dato alla Roma in occasione del pareggio, la conclusione da fuori di El Shaarawy, deviata, s’infrange sul palo. Il Liverpool fa possesso palla, la Roma prova a crearsi qualche chance come al 43° con Florenzi che però non inquadra lo specchio. Il primo tempo si chiude con la squadra di Klopp avanti per 2-1.

    Si riparte per i secondi 45 minuti con gli stessi interpreti e con lo stesso copione, Roma a provare a fare la partita, Liverpool pronto a ripartire. Al 52° l’ennesima gran bella giocata di El Shaarawy permette al Faraone di arrivare al tiro, Karius respinge ma sul suo tap-in arriva Dzeko che pareggia. Tutto quello di buono che la Roma crea davanti, rischia di distruggerlo dietro con una difesa che pasticcia molto. Al 60° buona occasione per Under che, su gran lancio di De Rossi, prova ad allungarsi ma colpisce centrale, blocca Karius. Al 63° dopo un flipper in area Liverpool la palla giunge ad El Shaarawy che colpisce al volo, Alexander-Arnold devia con la mano ma per l’arbitro è solo corner. Al 65° Dzeko, evita il fuorigioco e da dentro l’area va vicino al gol del 3-2, palla fuori di poco. Al 69° brividi in area giallorossa ma Alisson con il piede devia il diagonale di Firmino. Al 80° strepitoso intervento di Karius che respinge il rasoterra di Dzeko negandogli la soddisfazione del 3-2. Al 86° un siluro da fuori area angolatissimo di Nainggolan sbatte nel palo interno e s’infila in rete. Al 92° Under riesce a procurarsi un calcio di rigore che Nainggolan trasforma, è il 4-2 ma non c’è più tempo, in finale a Kiev contro il Real Madrid va il Liverpool. 

     

    ROMA – LIVERPOOL 4-2 (9° Mané (L), 15° aut Milner (L), 25° Wijnaldum (L), 52° Dzeko (R), 86°, 93° rig. Nainggolan (R))

    Roma (4-3-3): Alisson; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Pellegrini (53° Under), De Rossi (69° Gonalons), Nainggolan; Schick, Dzeko, El Shaarawy (75° Antonucci).

    Allenatore: Di Francesco.

    Liverpool (4-3-3): Karius; Alexander-Arnold (92° Clyne), Van Dijk, Lovren, Robertson; Wijnaldum, Henderson, Milner; Salah, Firmino (87° Solanke), Mané (82° Klavan).

    Allenatore: Klopp.

    Arbitro: Skomina.

    Ammoniti: Lovren (L), Florenzi (R), Robertson (L), Manolas (R), Solanke (L)

  • Salah travolge la Roma, Dzeko e Perotti per continuare a sperare

    Salah travolge la Roma, Dzeko e Perotti per continuare a sperare

    Era l’ex temuto, un vero e proprio incubo che alla fine si è tramutato in una tremenda realtà: con 2 gol e 2 assist Mohamed Salah ha travolto la Roma nell’andata della semifinale di Champions League.

    Una “Manita”, oltre a Salah hanno segnato anche Mané e Firmino con la doppietta, che però lascia ancora una piccola speranza ai giallorossi, nel finale infatti i gol di Dzeko e Perotti hanno accorciato le distanze lasciando aperto ancora un piccolo varco verso la qualificazione.

    Servirà l’impresa come già fatto con il Barcellona nei quarti, non sarà però così semplice perché per trovare tre reti la Roma dovrà scoprirsi e lasciare dei varchi al trio Salah-Firmino-Mané può rivelarsi davvero deleterio.

    Di Francesco, con il senno di poi, può rimpiangere la scelta iniziale della difesa a tre che, dopo un promettente inizio, è naufragata, specialmente in Juan Jesus, sotto gli attacchi ad alto ritmo degli uomini di Klopp.

    Veniamo al racconto della gara.

    La prima occasione è per la Roma con Strootman che riceve la sponda di Dzeko e calcia, troppo debole blocca Karius. La risposta dei reds è nell’azione di Salah che va al tiro ma non impensierisce Alisson. Al 5° brivido per la difesa giallorossa, Salah imbecca Firmino, l’attaccante si presente davanti ad Alisson ma calcia da posizione troppo angolata e la palla scivola via attraversando tutta l’area piccola. La Roma tiene bene il campo e con un buon giro palla riesce a limitare le possibili ripartenze del Liverpool. Al 18° problemi per Klopp che deve sostituire l’infortunato Chamberlain, al suo posto entra Wijnaldum. Subito dopo il cambio enorme chance per Kolarov, il suo tiro violento da fuori sorprende Karius che con molta fatica sfiora la palla mandandola sulla traversa. Al 28° la Roma perde palla a metà campo, Firmino lancia Mané che controlla alla grande, si presenta solo davanti ad Alisson ma per fortuna dei giallorossi calcia alto. Nemmeno un minuto che Mané dal centro dell’area spara altissimo su assist ancora di Firmino. Il Liverpool si è svegliato e al 29° serve un ottimo Alisson pronto a volare per deviare il tiro di Salah. Al 33° Mané gira alle spalle del portiere della Roma il gol del 1-0 ma l’attaccante è in netto fuorigioco, si rimane sullo 0-0. Gli uomini di Di Francesco non riescono a ripartire ed al 36° Salah s’inventa un tiro a giro perfetto sotto l’incrocio che non lascia scampo ad Alisson. La Roma è in totale tilt ma per fortuna il colpo di testa di Lovren, su azione di corner, colpisce la traversa. I reds non calano il ritmo e Wijnaldum prima serve Mané che si fa anticipare poi si mette in proprio e calcia impegnando Alisson. Al 45° contropiede micidiale del Liverpool, Firmino lancia in profondità Salah che con gran freddezza colpisce con dolcezza la palla che supera Alisson in uscita e si infila lenta, lenta in porta. Il primo tempo si chiude sul 2-0 per i padroni di casa.

    Si riparte con Schick che prende il posto di un negativo Under. Nei primi minuti il copione non cambia con un Juan Jesus in palese difficoltà. Al 55° gran lancio per Salah che scatta sul filo del fuorigioco (o forse oltre), entra in area, appoggia a Mané che non può assolutamente sbagliare. Al 60° grosso brivido nell’area della Roma, alla fine Alisson si salva respingendo una conclusione da due passi. Non c’è partita, al 61° Salah si sbarazza con facilità di Juan Jesus e da dentro l’area serve l’assist perfetto a Firmino che cala il poker. Al 64° Alisson si lascia sfuggire la palla in presa ma per sua fortuna i difensori salvano a due passi dalla linea. Firmino trova anche la doppietta, lo fa al 68° con un colpo di testa sul corner di Milner. Il Liverpool cala i ritmi e Schick con un buon colpo di testa impensierisce Karius che blocca a terra. I padroni di casa rallentano molto e al 81° Nainggolan pesca Dzeko, il bosniaco controlla e batte Karius. Il gol carica la Roma e al 85° Milner tocca di mano in area, è rigore che Perotti trasforma alla grande. Non succede molto altro, finisce 5-2 alla Roma servirà un’altra impresa in casa per strappare il biglietto per Kiev.

     

    LIVERPOOL – ROMA 5-2 (36°, 45° Salah (L), 55° Mané (L), 61°, 68° Firmino (L), 81° Dzeko (R), 85° Rig. Perotti (R))

    Liverpool (4-2-3-1): Karius; Alexander-Arnold, Lovren, Van Dijk, Robertson; Milner, Henderson, Oxlade-Chamberlain (18° Wijnaldum); Salah (75° Ings), Firmino (92° Klavan), Mané.

    Allenatore: Klopp.

    Roma (3-4-2-1): Alisson; Fazio, Manolas, Juan Jesus (66° Perotti); Florenzi, De Rossi (66° Gonalons), Strootman, Kolarov; Ünder (46° Schick), Nainggolan; Dzeko.

    Allenatore: Di Francesco.

    Arbitro: Brych.

    Ammoniti: Juan Jesus (R), ALexander-Arnold (L), Lovren (L), Fazio (R)