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  • Sorteggi Europa League: sfide spagnole per Inter e Roma

    Sorteggi Europa League: sfide spagnole per Inter e Roma

    I Sorteggi Europa League effettuati oggi a Nyon hanno stabilito una doppia sfida Italia vs Spagna per ottenere il pass verso i quarti di finale.

    L’Inter affronterà il sorprendente Getafe mentre per la Roma ci sarà il temibile Siviglia dell’ex ds giallorosso Monchi.

    Sorteggi Europa League quindi non certo fortunatissimi, è vero che è stato evitato il derby ed anche il temibile Manchester United, ma è altrettanto vero che c’erano squadre, sulla carta, decisamente più abbordabili.

    Veniamo ad analizzare le due rivali delle italiane negli ottavi di Europa League partendo dal Getafe.

    La squadra guidata dal tecnico Pepe Bordalas, dopo lo scorso straordinario campionato, chiuso al 5° posto dopo aver sognato a lungo la qualificazione Champions, anche quest’anno sta andando fortissimo in Liga (attualmente 5° ma ad una sola lunghezza dall’Atletico terzo) e sta procedendo molto bene in Europa League.

    Nel proprio cammino europeo il Getafe ha chiuso il girone di Europa League al secondo posto alle spalle del Basilea, con 4 vittorie e 2 sconfitte (entrambe contro gli svizzeri) segnando 8 reti e subendone 4. Il capolavoro vero e proprio è arrivato nei sedicesimi contro l’Ajax, gli spagnoli hanno infatti vinto in casa 2-0 e all’Amsterdam Arena hanno segnato subito quel gol che ha messo in discesa l’incontro (se pur perso 2-1) e la conseguente qualificazione.

    Da tener d’occhio senza dubbio la coppia di attaccanti over 30 Jaime Mata e Angel Rodriguez (18 gol in due) ed il giovane Marc Cucurella, 21enne esterno in prestito dal Barcellona.

    L’Inter giocherà a San Siro l’andata il 12 marzo mentre il ritorno è previsto per il 19 marzo in Spagna.

    Il Siviglia, rivale della Roma, non ha bisogno di molte presentazioni, la squadra andalusa ha certamente nell’Europa League il proprio habitat naturale, ha infatti vinto il trofeo cinque volte, con uno straordinario tris dall’annata 2013/14 al 2015/16.

    In questa stagione viaggia molto bene in campionato, 3° posto a pari punti con l’Atletico Madrid, ed ha effettuato un cammino praticamente perfetto ai gironi, 5 vittorie ed una sola sconfitta arrivata contro l’APOEL quando c’era già la matematica del 1° posto. La compagine di Lopetegui ha però sofferto nei sedicesimi, dopo il pareggio per 1-1 in casa del Cluj ha infatti rischiato la clamorosa beffa al ritorno quando al 88° Alexandru aveva trovato la rete per gli ospiti, il VAR ha annullato ed il Siviglia si è così qualificato.

    Oltre agli ex Serie A Suso, Ocampos, Vazquez e Banega, c’è da tenere in considerazione il centravanti olandese Luuk de Jong e gli “eterni” Jesus Navas e Nolito.

    La Roma giocherà a Siviglia l’andata il 12 marzo ed il ritorno all’Olimpico il 19 marzo.

    Sorteggi Europa League per gli ottavi di finale | © UEFA.com

    RIEPILOGO SORTEGGI EUROPA LEAGUE

    BASAKSEHIR – COPENHAGEN

    OLYMPIACOS – WOLVERHAMPTON

    GLASGOW RANGERS – BAYER LEVERKUSEN

    WOLFSBURG – SHAKHTAR DONETSK

    INTER – GETAFE

    SIVIGLIA – ROMA

    Eintrach Frankfurt/Red Bull Salzburg – BASILEA

    LASK LINZ – MANCHESTER UNITED

  • Roma ed Inter avanti insieme verso gli ottavi d’Europa League

    Roma ed Inter avanti insieme verso gli ottavi d’Europa League

    Serata decisamente positiva per le due italiane impegnate nelle gare di ritorno dei sedicesimi di Europa League, Roma ed Inter infatti hanno ottenuto il pass verso gli ottavi.

    Nella trasferta in casa del Gent i giallorossi di Fonseca, forti del 1-0 dell’andata, si sono spaventati per pochi minuti, quando il gol di David al 25° ha rimesso in pari le cose. La rete di Kluivert dopo solo 4 minuti ha ristabilito le distanze e sostanzialmente spento le velleità della squadra belga.

    La Roma certamente non è ancora guarita ma il terzo risultato utile consecutivo, sommato al passaggio del turno, danno la sensazione di una squadra che pare avere intrapreso la strada giusta.

    In un San Siro totalmente deserto, l’Inter, vittoriosa 2-0 in Bulgaria, ha quasi sempre controllato la gara ma ha rischiato di riaprire il discorso qualificazione quando ha subito la rete di Cauly. Come per la Roma però anche i nerazzurri hanno ristabilito le distanze dopo pochi minuti grazie al gol di Biraghi.

    Lukaku nel recupero del primo tempo, anche con un pizzico di fortuna, ha trovato il gol che ha sigillato il tutto. Il secondo tempo è scivolato via senza grandi emozioni. Un successo importante che vale gli ottavi di Europa League e tiene alto il morale in vista della sfida di domenica sera a Torino contro la Juventus.

    Veniamo al racconto della serata di Europa League partendo dalla sfida della Roma a Gent.

    La gara inizia su buoni ritmi dopo un minuto ci prova Kolarov ma il palo dice no alla sua conclusione. Rispondono i padroni di casa con una giocata di squadra al minuto numero 8 che porta Bezus al tiro, palla respinta dalla difesa. Il Gent cresce e al 25° su un perfetto cross di Bezus arriva David che col tocco batte Pau Lopez. La Roma però non si scoraggia e al 29° con una perfetta ripartenza Mkhitaryan innesca Kluivert che dentro l’area pareggia. E’ sempre David a rendersi insidioso ma i belgi sembrano aver perso un po’ dello smalto iniziale. Il primo tempo si chiude sul 1-1.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Il Gent prova a fare la partita provando a sfruttare la sua stellina David, la difesa giallorossa tiene. La Roma si vede raramente davanti ma al contempo rischia poco dietro, eccezion fatta per l’insidioso tiro di Odjija. I minuti scorrono ed il Gent si vede solo con le conclusioni di Odjija che non spaventano Pau Lopez. Finisce 1-1, un pareggio che regala alla Roma il passaggio agli ottavi di Europa League.

    GENT – ROMA 1-1 (25° David (G), 29° Kluivert (R))

    Gent (4-3-1-2): Kaminski; Castro, Plastun (80° Niangbo), Ngadeu-Ngadjui, Mohammadi; Kums, Owusu, Odjidja-Ofoe; Bezus (66° Chakvetadze); Depoitre (66° Kvilitaia), David.

    Allenatore: Thorup.

    Roma (4-2-3-1): Pau Lopez; Spinazzola (67° Spinazzola), Smalling, Mancini, Kolarov; Veretout (78° Fazio), Cristante; Carles Perez (83° Villar), Mkhitaryan, Kluivert; Dzeko.

    Allenatore: Fonseca.

    Arbitro: Sanchez.

    Ammoniti: Bezus (G), Veretout (R), Depoitre (G), Spinazzola (R), Kums (G), Mohammadi (G), Odjija (G).

    Veniamo ora alla sfida a porte chiuse di San Siro, tra Inter e Ludogorets.

    Si parte con i bulgari che provano a far la gara ma la prima grande occasione è di Lukaku che al 5° si trova solo davanti al portiere, Iliev respinge. Al 18° l’Inter chiede il rigore per un tocco di mano di Dyakov, dopo un consulto VAR l’arbitro lascia correre. I ritmi non crescono, il tutto in un silenzio quasi irreale. Al 27° quasi inaspettato arriva il vantaggio del Ludogorets con Cauly che si libera di Godin e calcia forte da pochi metri, superando Padelli. La reazione è immediata, ancora Dyakov rischia di causare un rigore, che però non viene assegnato dal VAR, passa solo un minuto e Biraghi va alla conclusione, la deviazione di Terziev non lascia scampo ad Iliev. Al 39° ci prova Barella da lontano, Iliev non si fa sorprendere e mette in corner. Nel 3° minuto di recupero Lukaku, anche dopo un rimpallo con il portiere Iliev, mette la palla di testa in rete, l’Inter va al riposo avanti sul 2-1.

    Si riparte con Brozovic che entra al posto di Barella. L’Inter, forte del proprio vantaggio gestisce la gara senza problemi. Al 52° ci prova Sanchez ma la palla si ferma contro la traversa. Non c’è partita, il Ludogorets non riesce ad accelerare, ed è ancora l’Inter, con Lukaku al 59°, ad avere la palla gol, Iliev salva deviando sul palo. Al 67° squillo del Ludogorets col tiro del neoentrato Swierczok, bravo Padelli a respingere. Gli ospiti provano quantomeno a non perdere e con Tchibota e Cauly cercano di impensierire la retroguardia di Conte. Non accade molto altro, l’Inter batte il Ludogorets 2-1 e si qualifica agli ottavi di Europa League.

    INTER – LUDOGORETS 2-1 (27° Cauly (L), 32° Biraghi (I), 45°+3 Lukaku (I))

    Inter (3-5-2): Padelli; D’Ambrosio (76° Bastoni), Ranocchia, Godin; Moses, Barella (46° Brozovic), Borja Valero, Eriksen, Biraghi; Lukaku (62° Esposito), Sanchez.

    Allenatore: Conte.

    Ludogorets (4-3-3): Iliev; Cicinho, Terziev, Grigore, Nedyalkov; Marcelinho (83° Biton), Dyakov, Badji; Wanderson (70° Tchibota), Keseru (64° Swierczok ), Cauly.

    Allenatore: Vrba.

    Arbitro: Siebert.

    Ammoniti: D’Ambrosio (I), Wanderson (L).

    I risultati di serata di Europa League | © Uefa.com

    Nelle altre gare di serata il Getafe perde ma elimina l’Ajax, crolla lo Sporting che ai supplementari contro il Basaksehir perde 4-1 e viene eliminato. Tutto facile per Basilea, Bayer Leverkusen, Lask Linz, Wolfsurg e Manchester Utd. Passano il turno anche Shakhtar, Copenhagen (eliminato il Celtic), Siviglia e Wolverhampton. Clamoroso k.o dell’Arsenal, i Gunners, che partivano con l’uno a zero ottenuto in Grecia, sono stati portati ai supplementari dall’Olympiacos, hanno trovato con Aubameyang al 113° il gol che sembrava valere la qualificazione ma proprio al 120° è arrivata la doccia gelata del gol di El Arabi che ha regalato al team di Atene gli ottavi di Europa League.

    A queste squadre vanno aggiunti i Rangers, qualificati ieri, e la vincente di Salzburg-Eintracht (1-4 all’andata) rinviata oggi per maltempo.

  • Europa League, serata vincente per Inter e Roma

    Europa League, serata vincente per Inter e Roma

    Buona serata per le due italiane impegnate in Europa League, nell’andata dei sedicesimi l’Inter ha vinto 2-0 in casa del Ludogorets, la Roma si è imposta di misura, 1-0 all’Olimpico, contro il Gent.

    E’ stata anche la serata delle prime volte, per i nerazzurri è arrivato il primo gol di Eriksen, rete che ha sbloccato la gara prima del rigore del 2-0 nel recupero trasformato da Lukaku, mentre per la Roma il gol vittoria lo ha siglato il giovane Carles Perez.

    Gli uomini di Conte non hanno brillato nel primo tempo, sono cresciuti quel tanto che è bastato nella ripresa per portare a casa un 2-0 che mette in discesa il ritorno tra 7 giorni a San Siro.

    La squadra di Fonseca ha interrotto la serie di sconfitte subite in campionato ma non ha certo mostrato una gara solida, nella ripresa l’imprecisione di Depoitre ha graziato i giallorossi che tra una settimana dovranno sudarsi una qualificazione ancora in bilico.

    Veniamo al racconto delle gare di Europa League di questa sera partendo dalla sfida in Bulgaria dell’Inter contro il Ludogorets.

    La gara parte su ritmi bassi e viaggia sui binari dell’equilibrio. I padroni di casa provano pian piano a prendere in mano le redini dell’incontro, senza però creare grossi pericoli. La prima grande occasione per l’Inter arriva al 25°, Moses pennella il cross, Biraghi colpisce al volo, Iliev respinge, la palla rimbalza contro un difensore ed esce sul fondo. I minuti scorrono senza grandi emozioni e si va così al riposo sullo 0-0.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Dopo solo 5 minuti arriva una grossa chance per l’Inter, Sanchez gira di tacco verso la porta, una doppia deviazione di difensore e portiere, manda la palla sul palo, si salva il Ludogorets. E’ un’Inter migliore rispetto a quella del 1° tempo, al 63° Iliev è bravo a deviare in corner un gran tiro da fuori di Eriksen. Al 71° però Iliev non può niente di fronte al tiro dal limite di Eriksen che porta avanti i suoi. Passano 2 minuti ed il danese ci riprova, la traversa ferma la sua conclusione. I padroni di casa provano una reazione, Padelli però rimane inoperoso. Nel recupero un tocco di mano di Anichet, rivisto al VAR, permette all’Inter di usufruire di un calcio di rigore, dal dischetto Lukaku non sbaglia. Finisce così, i nerazzurri s’impongono per 2-0 nell’andata dei sedicesimi di Europa League.

    LUDOGORETS – INTER 0-2 (71° Eriksen, 94° rig. Lukaku)

    Ludogorets (4-3-3): Iliev; Cicinho, Terziev, Grigore, Nedyalkov; Dyakov (67° Badji), Anichet, Cauly (90° Biton); Marcelinho, Swierczok (76° Tchibota), Wanderson.

    Allenatore: Vrba.

    Inter (3-5-2): Padelli; Godin, Ranocchia, D’Ambrosio; Moses (72° Barella), Vecino, Borja Valero, Eriksen, Biraghi (86° Young); Lautaro Martinez (64° Lukaku), Sanchez.

    Allenatore: Conte.

    Arbitro: Del Cerro Grande.

    Ammoniti: Lautaro Martinez (I), Grigore (L), Wanderson (L), Tchibota (L), Anichet (L).

    Passiamo ora alla sfida dell’Olimpico tra Roma e Gent.

    Subito azione pericolosa della Roma con Dzeko che cerca una sponda di testa che però non trova compagni sotto porta. Al 13° i giallorossi passano in vantaggio, Lustig sbaglia Veretout ruba palla e lancia Dzeko, il bosniaco imbecca Carles Perez che davanti al portiere non sbaglia. Al 22° si vede il Gent, David cerca Depoitre in mezzo, Spinazzola va in contrasto e la palla finisce a Pau Lopez. La squadra belga cresce e Bezus non va lontano dal bersaglio grosso con il tiro da fuori. La Roma prova a riprendere in mano il gioco ma al 40° rischia su una ripartenza, Odjidja però calcia alto. Si va al riposo con la squadra di Fonseca avanti per 1-0.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. La prima occasione è per la Roma con Smalling che al 51° calcia sfruttando una punizione di Kolarov, Kaminski salva. Al 56° ancora Kolarov su calcio di punizione, Cristante impatta di testa e colpisce il palo, il guardalinee però alza la bandierina, gioco fermo. Al 58° primo squillo del Gent con Odjidja che costringe Pau Lopez a superarsi per deviare la pericolosa conclusione. La sfida si ripete poco dopo, ed è ancora il portiere ad avere la meglio. Al 68° palla geniale di Kums per Depoitre, il centravanti del Gent riesce solo a toccare, graziando Pau Lopez. La Roma prova a riprendere il controllo, non crea occasioni ma non rischia nemmeno molto. Al 87° gran colpo di testa di Kolarov e altrettanto grande risposta di Kaminski. L’assalto finale del Gent non porta risultati, il primo round di questi sedicesimi di Europa League va alla Roma.

    ROMA – GENT 1-0 (13° Carles Perez)

    Roma (4-2-3-1): Pau Lopez; Spinazzola (69° Santon), Fazio, Smalling, Kolarov; Veretout, Cristante; Carles Perez , Pellegrini (79° Mkhitaryan), Perotti (81° Kluivert); Dzeko.

    Allenatore: Fonseca.

    Gent (4-3-1-2): Kaminski; Lustig, Plastun, Ngadeu-Ngadjui, Mohammadi; Kums (91° Marreh), Owusu, Odjidja-Ofoe; Bezus (74° Chakvetadze); Depoitre, David.

    Allenatore: Thorup.

    Arbitro: Kabakov.

    Ammoniti: Bezus (G), Smalling (R).

    I risultati di serata di Europa League | © UEFA.com

    Nelle altre gare di serata spiccano i netti successi di Eintracht (4-1 sul Salzburg), Basilea (3-0 in casa dell’Apoel) e Wolverhampton (4-0 contro l’Espanyol).

  • Sorteggi Europa League: Gent e Ludogorets per Roma e Inter

    Sorteggi Europa League: Gent e Ludogorets per Roma e Inter

    Sorteggi Europa League piuttosto positivi per le due squadre italiane giunte ai sedicesimi di finale della seconda competizione europea per club.

    L’Inter, retrocessa dalla Champions ma testa di serie nei Sorteggi Europa League, se la vedrà contro i bulgari del Ludogorets mentre la Roma, giunta seconda nel girone e quindi non testa di serie, ha evitato avversarie piuttosto insidiose ed ha pescato i belgi del Gent.

    Il Ludogorets, che sarà avversaria degli uomini di Antonio Conte, ha vinto gli ultimi 8 campionati bulgari consecutivamente ed ha raggiunto come massimo risultato europeo gli ottavi di Europa League nella stagione 2013/14.

    Anche nella scorsa stagione i bulgari hanno affrontato una squadra milanese nei sedicesimi, contro il Milan arrivò l’eliminazione con una doppia sconfitta (3-0 in Bulgaria e 1-0 a San Siro).

    Da tenere d’occhio il terzino brasiliano Cicinho e il bomber rumeno Claudiu Keseru.

    In questa edizione dell’Europa League il Ludogorets ha chiuso il proprio girone al secondo posto con 8 punti (2 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte) alle spalle dell’Espanyol.

    Se i Sorteggi Europa League hanno scelto un avversario bulgaro per l’Inter, arriva dal Belgio la squadra che sfiderà la Roma per ottenere il passaggio agli ottavi.

    Il KAA Gent ha nel proprio palmares un solo campionato belga (2014/15) ed ha ottenuto la qualificazione agli ottavi di Europa League nella stagione 2016/17 (perdendo poi con i connazionali del Genk).

    La Roma ha un dolce ricordo del Gent, nei preliminari di Europa League 2009/10 i giallorossi si imposero nel 3° turno preliminare con una doppia vittoria, la prima per 3-1 all’Olimpico e la seconda addirittura per 7-1 in trasferta (5 gol tra andata e ritorno per Francesco Totti).

    Giocatori da tenere d’occhio sono certamente quelli che compongono il trio d’attacco ovvero il bomber ucraino Roman Yaremchuk, il collega di reparto belga Laurent Depoitre e il trequartista canadese Johnatan David.

    Il Gent in questa Europa League 2019/20 ha chiuso vincendo da imbattuto il proprio girone (3 vittorie e 3 pareggi) tenendosi alle spalle il Wolfsburg. 

    Per quanto riguarda gli altri accoppiamenti, i Sorteggi Europa League odierni hanno proposto sfide molto interessanti come Leverkusen-Porto, Eintracht-Salzburg e Shakhtar-Benfica. 

  • Europa League: Lazio ora si fa dura, che beffa per la Roma

    Europa League: Lazio ora si fa dura, che beffa per la Roma

    Serata amarissima in Europa League per le due compagini italiane impegnate nella competizione.

    Sia la Lazio che la Roma subiscono una sconfitta per 2-1 che rende difficilissima la corsa verso i sedicesimi per i biancocelesti e complica anche il cammino per i giallorossi.

    Gli uomini di Inzaghi non hanno saputo sfruttare il gol del solito Immobile e come già successo altre due volte nelle scorse tre partite di Europa League, si è fatta rimontare e sorpassare dal Celtic che ha trovato il pareggio nel primo tempo con Forrest e il gol vittoria al 95° con Ntcham, in entrambi i casi le reti sono state agevolate da errori dei calciatori della Lazio.

    Ora la qualificazione pare quasi impossibile, la Lazio dovrà vincere le restanti due gare con Cluj e Rennes e sperare che la squadra rumena perda anche contro il Celtic (già da oggi qualificato alla prossima fase).

    Se la Lazio piange la Roma certamente non ride.

    La squadra di Fonseca in casa del Borussia Mönchengladbach è andata sotto nel primo tempo per una sfortunata deviazione di Fazio ma con lo stesso difensore argentino ha saputo riportarla in parità nella ripresa.

    Trovato il pareggio i giallorossi hanno avuto tante potenziali occasioni in contropiede per vincere ma le hanno sprecate ed al 94° è arrivata la doccia gelata del gol di Thuram che permette ai tedeschi di agganciare al secondo posto la Roma a quota 5 ( Gladbach avanti per gli scontri diretti) alle spalle del Basaksehir a quota 7.

    La Roma ha ancora diverse chance per qualificarsi al prossimo turno di Europa League, i bonus però sono finiti, sbagliare d’ora in poi è vietato.

     

    Veniamo al racconto delle due gare delle italiane in Europa League partendo dalla sfida casalinga della Lazio contro il Celtic.

    La Lazio parte in maniera decisamente propositiva, con buon possesso e anche con una buona conclusione di Jony respinta da Forster. Al 7° cross di Lazzari, Caicedo la sfiora appena e sul secondo palo si fa trovare pronto Immobile che da due passi non sbaglia. I biancocelesti controllano la gara, gli scozzesi non riescono praticamente a creare alcun pericolo a Strakosha. Intorno alla mezz’ora il Celtic prova ad alzare un po’ il baricentro e al 38° gli ospiti sfruttano una palla persa da Milinkovic, e con la conclusione in diagonale di Forrest trovano il pareggio. La risposta della Lazio è immediata, calcio di punizione e colpo di testa di Milinkovic, ottimo l’intervento di Forster in corner, dal seguente calcio d’angolo il portiere pasticcia in uscita e la difesa del Celtic salva quasi sulla linea. Si va al riposo sul 1-1.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Partono meglio gli scozzesi che al 48° si rendono pericolosi col tiro di Edouard, para Strakosha. La Lazio pare in evidente difficoltà, il Celtic va un paio di volte vicino al gol del vantaggio, con un contropiede sprecato da Forrest ed una sponda di Jullien non sfruttata sottoporta. Pian piano la Lazio prova a riprendere campo e al 67° serve un riflesso straordinario di Forster per respingere il colpo di testa di Milinkovic-Savic. Al 74° Luis Alberto colpisce il palo direttamente da corner. Sull’altro fronte grande occasione per Edouard che con il diagonale sfiora il palo. Grandissima occasione per Berisha al 85°, Forster chiude bene e respinge. Passa un minuto ed il portiere del Celtic si supera nuovamente con una gran parata sul tiro di Luis Alberto. Al 95° beffa per la Lazio, Berisha perde un brutto pallone, Edouard serve Ntcham e l’ex Genoa col colpo sotto supera Strakosha per il gol del 2-1. Finisce così, il Celtic espugna l’Olimpico e si qualifica ai 16esimi di Europa League, per la Lazio rimane ancora una flebile speranza.

     

    LAZIO – CELTIC 1-2 (7° Immobile (L), 37° Forrest (C), 95° Ntcham (C))

    Lazio (3-5-2): Strakosha; Luiz Felipe, Vavro (82° Berisha), Acerbi; Lazzari, Parolo, Lucas Leiva (58° Luis Alberto), Milinkovic-Savic, Jony (58° Lulic); Caicedo, Immobile.

    Allenatore: Inzaghi.

    Celtic (4-3-3): Forster; Elhamed (84° Bitton), Jullien, Ajer, Hayes; Christie (77° Ntcham), Brown, McGregor; Forrest (89° Bauer), Edouard, Elyounoussi.

    Allenatore: Lennon.

    Arbitro: Stieler.

    Ammoniti: Caicedo (L), Brown (C).

     

    Passiamo ora alla trasferta della Roma in casa del Borussia Mönchengladbach. 

    Inizio gara piuttosto equilibrato e con le squadre attente a non concedere il minimo spazio. Al 12° bel colpo di testa di Zaniolo su azione da corner, palla sopra la traversa. Al 16° risposta del Gladbach con un gran tiro di Zakaria che esce alto di poco dando l’illusione del gol. I tedeschi ci provano ancora da fuori con Benes, Pau Lopez in presa plastica fa suo il pallone. Alla mezz’ora Pastore cerca una bella azione personale e da dentro l’area va al tiro, bravo Sommer a respingere. Al 35° accelerata di Thuram che mette in mezzo, Fazio cerca di intervenire e causa uno sfortunato autogol. La reazione giallorossa è praticamente nulla, si va al riposo coi tedeschi avanti per 1-0.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. La gara continuano a farla i tedeschi che paiono più reattivi anche sulle seconde palle. Al 57° gran tiro di Pastore, Sommer vola ed alza in corner. Al 64° Fazio rimedia all’errore fatto nel primo tempo e si fa trovare pronto su una punizione laterale di Kolarov, il suo tocco non lascia scampo a Sommer. Passano pochi minuti e Kluivert s’inserisce ma al momento decisivo scivola. Altro contropiede, ancora Kluivert, palla alta. Il Gladbach attacca, la Roma si difende e riparte. Al 94° doccia gelata per la Roma, cross in mezzo di Zakaria, sponda di Plea e colpo di testa vincente di Thuram. Finisce così, la Roma perde in casa del Borussia Mönchengladbach e vede complicarsi la corsa verso i sedicesimi di Europa League.

     

    BORUSSIA MÖNCHENGLADBACH – ROMA 2-1 (35° aut. Fazio (R), 64° Fazio (R), 94° Thuram (B))

    Borussia Mönchengladbach (4-2-3-1): Sommer; Lainer, Elvedi, Jantschke (29° Hofmann), Wendt (85° Bensebaini); Ginter, Zakaria; Neuhaus (74° Plea), Benes, Thuram; Stindl.

    Allenatore: Rose.

    Roma (4-2-3-1): Pau Lopez; Santon, Fazio, Smalling, Kolarov; Mancini (60° Diawara), Veretout; Zaniolo (77° Under), Pastore (80° Perotti), Kluivert; Dzeko.

    Allenatore: Fonseca.

    Arbitro: Manzano.

    Ammoniti: Mancini (R), Benes (B), Santon (R), Bensebaini (B), Diawara (R), Thuram (B), Neuhaus (B).

  • Europa League: rabbia Roma, Lazio sconfitta a Celtic Park

    Europa League: rabbia Roma, Lazio sconfitta a Celtic Park

    Serata amara per le due compagini romane in Europa League, la Roma esce arrabbiata dall’Olimpico per un pareggio subito su rigore inesistente al 93°. La Lazio invece si fa rimontare e sorpassare nel finale dal Celtic.

    Una Roma in emergenza per le tante assenze, passata in vantaggio nel primo tempo con Zaniolo e che sotto la pioggia battente aveva gestito abbastanza bene il risultato, ha subito la tremenda beffa del pareggio del Borussia Mönchengladbach nell’ultimo minuto di recupero ma sopratutto per il fatto che il pari è arrivato per la decisione dell’arbitro Collum di fischiare un calcio di rigore per un fallo di mano di Smalling che non c’è mai stato, il replay ha mostrato che la palla ha colpito il volto del difensore giallorosso ed in Europa League non c’è l’utilizzo del VAR.

    Un pareggio che lascia la squadra di Fonseca al primo posto del girone ma ora con un solo punto sulla coppia Basaksehir-Wolfsberger. 

    Decisamente più complicata la situazione della Lazio che nel bollente ambiente di Celtic Park ha disputato una buona gara trovando pure il vantaggio con la rete di Lazzari sul finire del primo tempo.

    Nella ripresa Correa ha avuto il match point ma l’ha spedito sul palo e poco dopo è arrivato il pari di Christie. 

    Come già successo nella trasferta di Cluj anche con il Celtic la squadra di Simone Inzaghi ha subito la beffa della rimonta, in questa occasione è stato il colpo di testa di Jullien ad un minuto dal 90° a segnare la sconfitta dei biancocelesti.

    Il cammino europeo ora si complica terribilmente, la Lazio si trova infatti al terzo posto con soli 3 punti, alle spalle di Celtic (7) e Cluj (6).

     

    Partiamo con l’analisi delle gare delle due italiane impegnate in Europa League iniziando dalla sfida dell’Olimpico con la Roma protagonista.

    Fonseca a causa delle molte assenze mette in campo i suoi con un 4-2-3-1 con Mancini nei due centrocampisti. La partenza migliore però è del Gladbach, al 8° Bensebaini è pronto a colpire su azione di punizione ma la sua conclusione incoccia la traversa. Subito dopo ci prova Embolo, palla fuori di poco. La Roma cresce ed al 22° con una gran giocata di Pastore va vicina al vantaggio, Sommer salva. Il vantaggio però arriva al 31° quando su corner di Veretout, Zaniolo si libera e di testa mette la palla alle spalle di Sommer. Al 35° Dzeko trova il raddoppio ma si alza la bandierina, gol annullato. Non c’è una vera e propria reazione da parte dei tedeschi e quindi si va al riposo con la Roma avanti per 1-0.

    Si rientra in campo senza sostituzioni e con il Borussia decisamente più intraprendente e pronto a creare insidiose ripartenze. La protagonista del secondo tempo è senza dubbio la pioggia che aumenta e rende complicata la vita alle due compagini. Al 67° Kluivert scatta sul filo del fuorigioco ma Sommer in uscita bassa è attento e lo anticipa. Il Gladbach si rivede al 78° con la conclusione di Stindl, troppo debole per preoccupare Pau Lopez. Al 89° occasione enorme per Florenzi, messo davanti alla porta da un gran assist di Dzeko, la conclusione però risulta troppo larga. Al 91° chance per Thuram che colpisce male. Al 93° l’arbitro Collum vede un tocco di braccio di Smalling, il replay dimostra che la palla ha colpito la faccia del difensore ma in Europa League non c’è VAR e la decisione non cambia, Stindl dal dischetto non sbaglia. Finisce così in parità, un pareggio che per come è arrivato lascia molto amaro in bocca ai giallorossi.

     

    ROMA – BORUSSIA MÖNCHENGLADBACH 1-1 (32° Zaniolo (R), 93° rig. Stindl (B))

    Roma (4-2-3-1): Lopez; Spinazzola, Smalling, Fazio, Kolarov; Mancini, Veretout; Pastore (62° Perotti), Zaniolo (77° Antonucci), Kluivert (84° Florenzi); Dzeko.

    Allenatore: Fonseca.

    Borussia Mönchengladbach (4-2-3-1): Sommer; Lainer, Jantschke, Elvedi, Bensebaini; Kramer (77° Benes), Zakaria; Herrmann (62° Hofmann), Neuhaus, Thuram; Embolo (77° Stindl).

    Allenatore: Rose.

    Arbitro: Collum.

    Ammoniti: Veretout (R), Bensebaini (B), Kluivert (R), Lainer (B), Antonucci (R), Smalling (R).

     

    Passiamo ora all’altra romana impegnata in Europa League, la Lazio in trasferta a Glasgow.

    Buoni ritmi nei primi minuti e primo spavento per la Lazio al 16° quando la conclusione da fuori di Christie scheggia il palo con Strakosha che sembrava fuori causa. La Lazio prova anche buone giocate a metà campo che però poi non si concretizzano. Il Celtic si mostra molto aggressivo con una pressione molto alta che lascia poco tempo per ragionare ai biancocelesti. La Lazio sembra in difficoltà ma al 40° una grande ripartenza permette a Lazzari di arrivare davanti a Forster, l’esterno di Inzaghi calcia forte e beffa il portiere. Nonostante la reazione scozzese il primo tempo si chiude 1-0 per la Lazio.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Il Celtic parte cercando di alzare i ritmi ma la Lazio con buona dose di personalità riesce a respingere ogni tentativo. Al 60° pasticcio clamoroso in area laziale, la palla giunge a Christie che calcia a botta sicura ma sulla sua traiettoria c’è Vavro, la palla poi dopo una serie di rimpalli finisce in mano a Strakosha. Risposta Lazio con una gran contropiede, Milinkovic imbecca Correa che entra in area e cerca di battere Forster, il palo gli nega il gol. A 67° il Celtic trova il pareggio con una girata di Christie che non lascia scampo a Strakosha. Al 75° è Milinkovic-Savic ad avere la palla per il nuovo vantaggio ma la conclusione del serbo viene murata. Altra fiammata Lazio al 79°, Parolo calcia a colpo sicuro su bell’assist di Lazzari ma Forster c’è e respinge. Passano 5 minuti ed è Immobile ad avere una chance enorme, il suo tiro però, da dentro l’area, finisce lontanissimo dalla porta del Celtic. Al 89° Jullien svetta, liberissimo, su azione da corner e con il colpo di testa infila alle spalle di Strakosha. Al 95° missile di Cataldi da fuori, Forster con un intervento prodigioso salva la propria porta. Finisce così, al Celtic Park la Lazio incassa la seconda sconfitta, ancora in rimonta, in questa stagione di Europa League.

     

    CELTIC – LAZIO 2-1 (40° Lazzari (L), 67° Christie (C), 89° Jullien (C))

    Celtic (4-3-3): Forster; Elhamed (84° Bitton), Ajer, Jullien, Bolingoli-Mbombo (85° Hayes); Forrest, Brown, McGregor; Christie, Edouard, Elyounoussi (66° Rogic).

    Allenatore: Lennon.

    Lazio (3-5-2): Strakosha; Bastos, Vavro, Acerbi; Lazzari, Parolo, Lucas Leiva, Milinkovic-Savic, Jony (69° Lulic); Correa (73° Immobile), Caicedo (85° Cataldi).

    Allenatore: Inzaghi.

    Arbitro: Bebek.

    Ammoniti: Elyounoussi (C), Bastos (L), Jullien (C), Cataldi (L), Ajer (C).

     

     

     

     

     

     

     

     

  • Europa League: pari per la Roma, rimonta vincente Lazio

    Europa League: pari per la Roma, rimonta vincente Lazio

    Serata di Europa League piuttosto positiva per le due compagini romane.

    La Roma di Fonseca non è riuscita a difendere il vantaggio firmato da Spinazzola e si è fatta agganciare sul 1-1 dal Wolfsberger. Un pareggio comunque buono per i giallorossi che mantengono la testa del gruppo a 4 punti proprio come i sorprendenti austriaci.

    La Lazio di Inzaghi, sconfitta all’esordio in Europa League, invece era di fronte, come detto dal tecnico in conferenza stampa, ad una vera e propria finale. Dopo un’ora scialba e sotto per la rete al 55° di Morel, i biancocelesti trascinati da Luis Alberto e Milinkovic-Savic hanno avuto una reazione che si è concretizzata nel pareggio del serbo e nel gran colpo di testa di Immobile che è valso il gol del definitivo 2-1.

     

    Partiamo con il racconto della prima trasferta stagionale in Europa League della Roma.

    Partenza aggressiva come da previsione da parte dei padroni di casa che cercano di pressare l’inizio azione dei giallorossi. La Roma prova a prender in mano il pallino del gioco gestendo i ritmi che però non sono certo alti. Al 13° ripartenza Roma con Zaniolo che mette in mezzo per Kluivert che però viene anticipato. Al 21° si vedono i padroni di casa con Ritzmaier che col colpo di testa costringe Mirante alla grande parata. Al 27° la Roma passa in vantaggio, Spinazzola colpisce di testa, il suo tocco è respinto da Ritzmaier ma la palla  carambola ancora sulla testa di Spinazzola e finisce nell’angolino basso. Non si vede grande reazione da parte del Wolfsberger e gli uomini di Fonseca possono controllare senza correr grossi rischi.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Il Wolfsberger ci prova al 50° con la conclusione di Weissman ma Mirante blocca in sicurezza. Passa solo un minuto ed i padroni di casa pareggiano con Liendl che sfrutta un errore in disimpegno e fa partire un tiro, potente e preciso, che non lascia scampo a Mirante. Al 63° un caparbio Fazio piazza un cross dal fondo, Kluivert fa sponda, Pastore colpisce al volo ma non trova lo specchio. Zaniolo servito da Cristante prova a girare verso la porta al 72° ma il suo tiro non crea pericoli. Gli austriaci ci provano con le ripartenze ma al 76° Ritzmeier spreca il contropiede cercando un tiro da fuori. Nell’ultimo minuto di recupero brividi per il Wolfsberger con il portiere che si fa sfuggire il pallone di mano, nessun calciatore giallorosso riesce ad avventarsi sulla palla e poco dopo arriva il triplice fischio, a Graz finisce 1-1.

     

    WOLFSBERGER – ROMA 1-1 (27° Spinazzola (R), 51° Liendl (W))

    Wolfsberger (4-3-1-2): Kofler; Novak, Sollbauer, Rnic, Schmitz; Schimd, Leitgeb, Ritzmaier (92° Wernitznig); Liendl (88° Schmerbock); Weissman (81° Schimdt), Niangbo.

    Allenatore: Struber.

    Roma (4-2-3-1): Mirante; Santon, Fazio, Mancini, Spinazzola (80° Kolarov); Diawara, Cristante (82° Veretout); Zaniolo, Pastore (77° Antonucci), Kluivert; Kalinic.

    Allenatore: Fonseca.

    Arbitro: Martins.

    Ammoniti: Sollbauer (W), Cristante (R), Zaniolo (R), Diawara (R), Kluivert (R).

     

    Veniamo adesso al racconto della prima casalinga in questa Europa League 2019/20 della Lazio.

    Partenza subito col brivido per la Lazio con un contatto in area al 2° minuto che porta i francesi a chiedere il rigore, l’arbitro fa proseguire. La risposta laziale è nel tiro al volo di Immobile alto non di molto. La gara si mantiene equilibrata senza però grandi occasioni da ambo le parti. Alla mezz’ora ottima giocata di Lazzari che mette un cross morbido, la difesa ospite salva a fatica. Prova a farsi vedere anche il Rennes con una buona conclusione di Tait deviata in corner da Acerbi. Al 40° ci prova Cataldi su calcio di punizione, la palla però finisce tra le braccia del portiere. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. La prima occasione è per il Rennes con il giovane Camavinga che al 49° ha provato a trovare la porta col tocco in scivolata, palla a fil di palo. Al 55° il Rennes passa in vantaggio, Grenier pennella una gran punizione, Morel svetta di testa e batte Strakosha. Camavinga ha subito la chance del 2-0 ma dopo una lunga cavalcata la sua conclusione esce sballata. La Lazio svegliata dal gol subito prova a crescere e a rendersi pericolosa. Al 64° il pareggio arriva, Luis Alberto trova il filtrante in area dove Milinkovic-Savic colpisce di prima intenzione mettendo la palla alle spalle del portiere. La Lazio cresce e al 75° passa in vantaggio con il bel colpo di testa di Immobile su cross di Milinkovic. Il Rennes reagisce e va vicino al pareggio con una bella conclusione di Grenier. Al 89° grande occasione per Caicedo ma la palla, deviata da Mendy, finisce di poco sul fondo. All’ultimissimo secondo di recupero ci prova Grenier con una punizione dal limite, la palla viene deviata e finisce tra le braccia di Strakosha. Finisce così, la Lazio rimonta e conquista i primi 3 punti di questa Europa League. 

     

    LAZIO – RENNES 2-1 (55° Morel (R), 64° Milinkovic-Savic (L), 76° Immobile (L))

    Lazio (3-5-2): Strakosha; Vavro, Acerbi, Bastos; Lazzari, Parolo, Cataldi (53° Milinkovic-Savic), Berisha (53° Luis Alberto), Lulic (82° Jony); Immobile, Caicedo.

    Allenatore: Inzaghi.

    Rennes (3-5-2): Mendy; Da Silva, Gnagnon, Morel; Traore, Grenier, Martin, Camavinga (71° Bourigeaud), Doumbia (82° Hunou); Tait (76° Raphinha), Niang.

    Allenatore: Stephan.

    Arbitro: Boiko.

    Ammoniti: Cataldi (L), Gnagnon (R)

  • Europa League: la Lazio cade a Cluj, la Roma cala il poker

    Europa League: la Lazio cade a Cluj, la Roma cala il poker

    Esordio dolce amaro per le due romane impegnate in questa Europa League 2019/20.

    La Lazio di Simone Inzaghi ha giocato un’ottima prima parte di gara in casa del Cluj, ha trovato anche il vantaggio ma poi, come già successo contro la Spal nell’ultimo turno di Serie A, si è spenta ed ha permesso la rimonta che ha regalato i tre punti alla compagine rumena.

    Discorso totalmente opposto per la Roma, i giallorossi di Fonseca hanno giocato un primo tempo totalmente sottotono, chiuso comunque avanti per uno sfortunato autogol di Caicara. Nella ripresa i padroni di casa hanno accelerato e non hanno sostanzialmente lasciato speranza al Basaksehir. Dzeko prima, Zaniolo poi ed infine Kluivert nel recupero hanno permesso ai giallorossi di esordire in Europa League con un bel poker.

     

    Veniamo al racconto dell’esordio in Europa League della Lazio.

    Si parte con i biancocelesti che prendono subito il comando delle operazioni ed al 11° Milinkovic ci prova con un perfetto inserimento, ottima la risposta del portiere avversario. Jony sembra davvero in grande serata ed è logico che da un suo cross, su azione di corner al minuto 25, arrivi il gol firmato da Bastos. Al 31° Lazzari ha l’occasione per trovare il raddoppio e mettere la gara in discesa ma da buona posizione l’esterno ex Spal calcia alto. La Lazio sembra in controllo della gara ma al 41° Lucas Leiva trattiene Djokovic, è rigore che Deac trasforma. Negli ultimi istanti della frazione Jony, il migliore dei suoi, pennella un cross per Milinkovic ma il colpo di testa del serbo non trova la porta, si va al riposo sul 1-1.

    La ripresa vede un copione totalmente diverso, la Lazio non sembra la squadra sicura del primo tempo mentre i padroni di casa sembrano crescere. Al 51° Omrani spreca una grandissima occasione davanti a Strakosha. L’inerzia però pare esser cambiata ed al 75° il Cluj trova il vantaggio con un gol certamente particolare: Omrani liberato in area calcia al volo ma centra la traversa, la palla rimane giocabile, Strakosha esce ma trova sulla sua strada un avversario, sul pallone si fionda lo stesso Omrani che con il colpo di testa trova un pallonetto che bacia il palo interno ed entra. La Lazio sembra quella di Ferrara ed al 88° rischia di subire il 3-1 ma Deac colpisce debolmente. Al 90° super occasione per Cataldi che calcia al volo ma trova sulla sua strada un grande intervento di Arlauskis. Finisce così, vince il Cluj per 2-1, i blackout già visti in campionato costano carissimi alla Lazio anche in Europa League.

     

    CLUJ – LAZIO 2-1 (25° Bastos (L), 41° rig. Deac (C), 75° Omrani (C))

    Cluj (5-3-2): Arlauskis; Peteleu, Burca, Boli, Cestor, Camora; Bordeianu, Djokovic, Paun-Alexandru (83° Culio); Traore (46° Omrani), Deac (90° Golofca).

    Allenatore: Petrescu.

    Lazio (3-5-2): Strakosha; Vavro, Acerbi, Bastos (80° Adekanye); Lazzari, Milinkovic-Savic, Lucas Leiva, Berisha (67° Cataldi), Jony (80° Lulic); Correa, Caicedo.

    Allenatore: Inzaghi.

    Arbitro: Stefanski.

    Ammoniti: Lucas Leiva (L), Cataldi (L), Milinkovic-Savic (L), Arlauskis (C), Cestor (C).

     

    Passiamo ora alla prima gara di questa Europa League 2019/20 della Roma.

    L’inizio sembra davvero promettente per la Roma con un paio di conclusioni insidiose firmate da Zaniolo e Cristante nei primissimi minuti. L’illusione di una gara semplice svanisce subito perché il Basaksehir non ci sta a fare la vittima sacrificale e non solo chiude gli spazi ma cerca di rendersi pericoloso non appena può. Serve un episodio per sbloccare il match e l’episodio arriva al 42°: Spinazzola mette in mezzo una palla innocua, Caicara è in traiettoria e infila la propria porta. Si va al riposo con i giallorossi avanti per 1-0.

    La ripresa ha la stessa partenza del primo tempo ma questa volta la Roma preme forte sull’acceleratore, Dzeko impegna subito il portiere, si vede annullare un gol in fuorigioco al 55°, trova ancora Gunok a dirgli di no al 56° ma poi al 58°, dopo una super giocata di Zaniolo, deposita in rete la palla del 2-0. La partita si mette totalmente in discesa tant’è che al 71° Dzeko restituisce il favore a Zaniolo che col diagonale trova la rete del 3-0. Al 89° doppia chance per Kalinic, fermato in entrambi i casi dal portiere, poi nel recupero arriva anche il gol di Kluivert che si accentra e lascia partire il tiro che batte Gunok.

     

    ROMA – BASAKSEHIR 4-0 (42° aut Caicara, 58° Dzeko. 71° Zaniolo. 93° Kluivert)

    Roma (4-2-3-1): Pau Lopez; Spinazzola, Fazio, Juan Jesus, Kolarov; Cristante (72° Veretout), Diawara; Zaniolo, Pastore (64° Pellegrini), Kluivert; Dzeko (74° Kalinic).

    Allenatore: Fonseca.

    Basaksehir (4-3-3): Gunok; Caicara, Ponck, Tekdemir, Clichy; Aleksic (69° Okechuckwu), Topal, Kahveci; Visca, Gulbrandsen (78° Ba), Arda Turan (64° Crivelli).

    Allenatore: Buruk.

    Arbitro: Estrada Fernandez.

    Ammoniti: Juan Jesus (R), Veretout (R).

  • Sorteggi Europa League, le avversarie di Lazio e Roma

    Sorteggi Europa League, le avversarie di Lazio e Roma

    Conosciute ieri le rivali di Juventus, Napoli, Inter ed Atalanta in Champions League, oggi è stata la volta dei Sorteggi Europa League che hanno stabilito i gironi di Roma e Lazio. 

    Diciamo subito che sulla carta poteva andare peggio, principalmente per i biancocelesti, ma tutto sommato le due compagini romane hanno altissime percentuali di passare i gironi ed ottenere la qualificazione ai sedicesimi di finale.

    Veniamo ad analizzare nel dettaglio cosa questi Sorteggi Europa League hanno regalato a Roma e Lazio.

    La squadra di Simone Inzaghi troverà sul suo cammino il Celtic Glasgow, il Rennes ed il Cluj. Gli scozzesi, eliminati proprio dal Cluj al penultimo turno preliminare di Champions League, si sono poi rifatti eliminando facilmente l’Aik Stoccolma nel Playoff di Europa League. Squadra certamente temibile, specialmente nel proprio stadio, così come il Rennes attualmente capolista in Ligue1 con tre vittorie in tre gare (con il pesante successo sul Psg). Se Celtic e Rennes sono avversarie da prendere con le molle, anche il Cluj non è da sottovalutare. La squadra rumena come già detto ha eliminato il Celtic nei preliminari di Champions League prima di cedere allo Slavia Praga nell’ultimo atto verso la qualificazione alla massima competizione europea per club.

    Se i Sorteggi Europa League hanno lasciato un gusto piuttosto amaro alla Lazio, l’altra sponda della Capitale ha ricevuto un girone dal gusto ben più dolce.

    La Roma di Fonseca dovrà affrontare i temibili tedeschi del Borussia Moenchengladbach, probabilmente la squadra più forte della seconda fascia, allo stesso tempo però nel gruppo ci sono due incognite come i turchi del Basaksehir, eliminati dall’Olympiacos nel penultimo turno preliminare di Champions, e gli austriaci del Wolfsberger, giunti al terzo posto nello scorso campionato austriaco alle spalle di Red Bull Salzburg e Lask Linz.

    I Sorteggi Europa League anche questa volta hanno regalato scontri davvero interessanti come Arsenal-Eintracht, Sporting Lisbona-Psv e quelli che vedremo nel Girone G che comprende Porto, Young Boys, Feyenoord e Rangers.

    Questo il riepilogo dei risultati dei Sorteggi Europa League.

    I risultati dei Sorteggi Europa League | © UEFA

     

  • Roma che beffa, un rigore VAR premia il Porto

    Roma che beffa, un rigore VAR premia il Porto

    Un calcio di rigore al 117°, assegnato dopo visione al VAR per una trattenuta di Florenzi, condanna la Roma all’eliminazione e promuove il Porto ai quarti di finale di Champions League.

    Una vera e propria beffa per i giallorossi che hanno pagato il gol sfortunato subito all’andata e la decisione del VAR giunta nei tempi supplementari in questa serata portoghese.

    Fa ancor più rabbia per i giallorossi il fatto che al minuto 120° l’arbitro Cakir, che era andato a vedere al VAR ed aveva fischiato il rigore per il Porto, non sia andato a verificare un contatto su Schick ma si sia limitato solo ad un check.

    Oltre alle decisioni VAR gli uomini di Di Francesco possono avere diversi rimpianti un po’ per l’atteggiamento troppo difensivo iniziale, un po’ per la perdita per infortunio a fine primo tempo di un pilastro come De Rossi ed un po’ per le due grosse occasioni avute e non sfruttate da Dzeko nei tempi supplementari.

     

    Veniamo al racconto della gara valevole come ritorno degli ottavi di Champions League della Roma.

    Parte subito forte il Porto che prova a sfruttare la velocità dei suoi giocatori, ci prova Corona al 2° ma il tiro al volo esce di poco. La Roma però non sta solo a guardare e prova a rendersi pericolosa rubando palla e ripartendo. Al 10° ci provano prima Corona, palla respinta, e poi Telles con la conclusione che finisce sull’esterno della rete. Al 26° Manolas perde un brutto pallone contro Marega, la palla arriva a Corona che serve l’accorrente Marega, l’attaccante mette palla in mezzo e Tiquinho da due passi deposita in gol. La reazione giallorossa è immediata e si concretizza in un paio di insidiosi corner. Al 36° Militao stende Perotti in area, è calcio di rigore, dal dischetto va De Rossi che trasforma. Il gol segnato carica la Roma che inizia a far girare la palla con più serenità. Nel recupero del primo tempo De Rossi è costretto a lasciare il campo per infortunio. Il primo tempo si chiude sul 1-1.

    Si riparte senza cambi per i secondi 45 minuti. L’approccio migliore è quello della Roma che sembra poter controllare la palla ma al 49° spunta Tiquinho che di testa schiaccia il pallone che sorvola la traversa. Al 51° grande ripartenza del Porto con il diagonale di Marega che costringe Olsen alla grande parata. Il gol però è nell’aria e dopo un errore di Karsdorp, Corona ha la possibilità di mettere un gran cross per Marega che s’infila e sotto porta insacca. La rete ribalta nuovamente l’inerzia ed i padroni di casa costringono la difesa giallorossa ad un salvataggio affannoso. La partita si innervosisce, aumentano gli scontri e Cakir è costretto ad intervenire spesso per riportare la calma. Al 77° Brahimi, entrato da poco, si fa trovare libero in area e calcia al volo, bravissimo Olsen a respingere. Pasticcio di Pepe al 82°, la palla arriva a Perotti che la controlla, non serve i compagni ed opta per un tiro che però esce di molto. Al 90° grande chance per Kolarov su punizione, la palla però s’infrange sulla barriera. Non succede altro, il passaggio del turno ai quarti di Champions League si deciderà ai supplementari.

    Si riparte senza cambi per il primo tempo supplementare. Al 94° gran palla di Telles per Marega che calcia al volo ma per fortuna della Roma, non trova lo specchio. Al 96° problema per Di Francesco che perde Pellegrini per infortunio, al suo posto entra Schick sfruttando il cambio extra concesso nei supplementari. Le squadre sono stanche e lunghe ma il primo tempo si chiude senza altre emozioni.

    Si riparte per gli ultimi 15 minuti. Grande occasione per Dzeko al 111°, il dribbling in area è perfetto, la conclusione no, palla alta. Passa un minuto e Dzeko spreca ancora cercando un colpo sotto che supera Casillas ma trova Pepe pronto a salvare sulla linea. Al 115° Florenzi trattiene Fernando, Cakir va a rivedere al VAR ed assegna il calcio di rigore. Telles dal dischetto non fallisce, spiazzando Olsen. I giallorossi si buttano in attacco e si creano un paio di chance su calcio d’angolo, al 120° c’è un contatto su Schick, Cakir si consulta con il VAR ma non va a rivedere e non concede il rigore. Dopo 5 minuti di recupero arriva il fischio finale, la Roma è beffata, ai quarti di Champions va il Porto.

     

     

    PORTO – ROMA 3-1 (26° Tiquinho (P), 37° rig. De Rossi (R), 53° Marega (P), 116° rig. Telles (P))

    Porto (4-4-2): Casillas; Militao (103° Maxi Pereira), Felipe, Pepe, Telles; Otavio (93° Hernani), Herrera, Danilo, Corona (69° Brahimi); Marega, Tiquinho (78° Fernando).

    Allenatore: Sérgio Conceição.

    Roma (3-4-3): Olsen; Juan Jesus, Manolas, Marcano (76° Cristante); Karsdorp (55° Florenzi), Nzonzi, De Rossi (45°+4 Pellegrini (96° Schick), Kolarov; Zaniolo, Dzeko, Perotti.

    Allenatore: Di Francesco.

    Arbitro: Cakir.

    Ammoniti: Zaniolo (R), Herrera (P), Danilo (P), Karsdorp (R), Pepe (P), Dzeko (R), Pellegrini (R), Florenzi (R), Telles (P).

     

    Nell’altra gara di serata impresa del Manchester United che con un rigore al 93°, trasformato da Rashford, batte 3-1 il Psg e si qualifica ai quarti di Champions. Dopo il Real Madrid cade così un’altra grande favorita per il successo finale.