Tag: roma

  • Orgoglio Mourinho, self control Ranieri, sarcasmo Spalletti

    Domani si torna in campo ma continuano le polemiche

    Claudio Ranieri non vuole più parlare della polemica con Mourinho: “Penso solo al derby, mi autocensuro, preferisco non dire ciò che penso”. Il tecnico bianconero vuole dedicare anima e corpo al derby di domani sera con il Torino:  “Siamo pronti per la stracittadina, le polemiche dei giorni scorsi non hanno influito minimamente sulla nostra marcia di avvicinamento. Ogni derby è affascinante e quello di Torino è molto atteso. Mi aspetto un avversario molto carico e molto aggressivo, e poi qui non contano le posizioni di classifica, come in tutti i derby: in quei novanta minuti si azzera tutto. E si lotta alla pari. Ci sono buoni giocatori nel Torino e li rispettiamo”.
    José Mourinho, alla vigilia della partita con il Genoa a Marassi, torna sulle polemiche scoppiate dopo Inter-Roma: “Io arrabbiato? No, anzi. Sono orgolioso di me. Quello che ho detto e’ quello che avrei voluto dire”. E a chi gli chiede se l’eventuale eliminazione dalla Champions League possa provocare un suo addio anticipato alla panchina nerazzurra (si parla del ritorno di Mancini) il tecnico risponde così: “Ho detto che tra 87 giorni saluterò tutti voi, solo perché le mie vacanze non saranno sicuramente in Italia. Insieme al mio staff, lavoro tutti i giorni per pianificare la prossima stagione e non lo faccio sicuramente per preparare qualcosa per un altro allenatore”.
    Luciano Spalletti risponde alle provocazioni di Mourinho: “Ci ha fatto una gufata pazzesca, dimostrazione di poca serenità”. Il tecnico giallorosso dice la sua sulle polemiche innescate nei giorni scorsi dall’allenatore dell’Inter: “Le parole di Mourinho mi hanno un po’ sorpreso, perché domenica dopo la partita mi ha abbracciato e augurato di qualificarci contro l’Arsenal, poi però ci ha fatto una gufata tremenda e cattiva parlando di zero titoli. Io so che se non arrivo quarto e non vinco niente avrò fallito a livello personale, ma lui con questo comportamento ha fatto vedere di aver perso sicurezza e serenità”.
    L’allenatore portoghese aveva inoltre invitato Udinese e Torino di presentarsi con la Primavera in campo contro Roma e Juventus in vista di uno scandalo che stava per arrivare: “E’ una grave offesa alla classe arbitrale, – ha detto Spalletti – è stata la sua frase più brutta perché ha fatto un’accusa precisa. Ha detto che io pago per andare in tv? Non mi sembra il caso di adire le vie legali. Posso dirgli solo che questo è il nostro campionato, difficile e carico di pressioni, questo lo so meglio di lui”.
    Infine sulla squalifica comminatagli dalla disciplinare per aver rivolto insulti al quarto uomo: “La squalifica è giusta, non dovevo avere quella reazione. E’ la terza squalifica della mia carriera e mi dispiace, ora si va avanti cercando di stare più attenti”.
    Tornando a parlare di calcio giocato, la prima squadra a scendere in campo domani alle 16 è proprio la Roma che vedrà di fronte l’Udinese all’Olimpico. Il tecnico giallorosso rinuncia a Totti con la speranza di recuperarlo per la sfida di ritorno con l’Arsenal; questi i convocati:  Aquilani, Artur, Baptista, Bertagnoli, Cicinho, De Rossi, Diamoutene, Doni, Filipe, Juan, Loria, Menez, Mexes, Montella, Motta, Panucci, Pizarro, Taddei, Tonetto, Vucinic.
    Alle 18 scende in campo l’Inter che, dopo la batosta subita in Coppa Italia contro la Sampdoria, torna a Marassi contro il Genoa di Gasperini.
    Mourinho predica prudenza: “Sarà una partita importante. Il Genoa gioca bene, in modo veloce e adattato alle caratteristiche dei suoi giocatori. È una squadra di gran qualità, gioca un bel calcio, senza pressione perché la loro unica pressione è solo quella di giocar bene. La loro attuale posizione in classifica li permetterà di arrivare in zona Uefa e, forse, anche in Champions League. Gioca con grande gioia e tranquillità e questo è positivo per loro”. Sulla formazione: “In difesa ci saranno gli stessi giocatori che c’erano in campo contro la Sampdoria, oltre a Nicolas Burdisso e Davide Santon, a centrocampo tornano Cambiasso e Stankovic, in porta Julio Cesar e in attacco ci sarà Ibrahimovic. A chiudere il sabato degli anticipi è la Juventus che vorrà fare suo il derby; Per quanto riguarda la squadra che intende mettere in campo, Ranieri dice: “Credo che tutti vorrebbero giocare queste partite e chiaramente chi non giochera’ magari sara’ deluso. Ma se ne fara’ una ragione”. Grygera non sarà del match a causa di un pestone, mentre Nedved, così come Chiellini, potrebbe essere in campo fin dal primo minuto.

  • IFFHS: nessuna squadra italiana nella top 10

    Il Manchester di Ferguson è sempre al comando

    Il calcio italiano è, ahimè,  in un momento poco brillante e lo si vede chiaramente dalle ultime prestazioni fornite in campo internazionale. Come se non bastasse arriva una sorta di conferma, sia pure statistica, del declino delle squadre nostrane: il prestigioso Istituto Internazionale di Storia e Statistiche del Calcio (IFFHS) ha aggiornato la sua graduatoria di rendimento dei club.
    La fondazione di Lipsia decreta infatti che nessuna squadra di Serie A merita un posto nella Top 10, almeno per il periodo che va dal 1 marzo 2008 al 27 febbraio 2009. La prima italiana è la Roma che retrocede di 3 posizioni per occupare la dodicesima piazza con 208 punti. Staccata di soli 2 punti, la Juventus (206) che occupa la tredicesima posizione, sedicesima l’Inter (201) e diciassettesima la Fiorentina (196).
    I primi nella speciale classifica sono, manco a dirlo i campioni d’Europa e del mondo del Manchester United con 302 punti che precedono il Liverpool, staccatissimo a quota 267 e, a conclusione del podio, il Boca Juniors (263). Quarto il Barcellona (257), quinto il Chelsea (254), sesto il Bayern Monaco (248), settimo l’Estudiantes de La Plata (231), ottavi, a pari merito, il San Paolo e l’Olympique Lione (223) e a chiudere la top ten l’Arsenal (213).
    Sempre secondo l’IFFHS, il portiere che ha realizzato più gol in carriera è Rogerio Ceni, estremo difensore del San Paolo, che ha la bellezza di 83 reti all’attivo, frutto di calci di punizione e rigori segnati nell’arco di 17 anni. Il 36enne brasiliano, ancora in attività, è davanti a colleghi più conosciuti per le loro capacità balistiche come il paraguaiano Chilavert (62 gol), il colombiano Higuita (41) e il messicano Campos (40).

  • Un ottimo Rizzoli aiuta l’Inter a limitare i danni.

    Gran primo tempo della Roma, nella ripresa Balotelli dà la scossa ai nerazzurri

    Bellissima Roma, quella di stasera, i giallorossi hanno idee gamba e tanta corsa. Sopratutto nel primo tempo mettono piu volte alle corde l’Inter facendo emergere ancora una volta l’Ibradipendenza. Mourinho ha lasciato lo svedese in panchina tutta la partita perchè non al meglio, nella Roma senza Totti ma con un Vucinic e un De Rossi sontuosi mancavano anche Juan e Perrotta. Panucci dopo le scuse torna a far coppia da centrale con Mexes. La Roma nel primo tempo trova il doppio vantaggio con De Rossi pregevole il suo su assist di Motta e il raddoppio con Riise imbeccato da Panucci alle spalle di Maicon. Ad inizio ripresa, lo Special One corre ai ripari sostituendo Maxwell e Burdisso con Figo e Viera. I nerazzurri partono forte e mettono da subito alle corde la Roma, Balotelli accorcia le distanze su assist di Adriano. La Roma punta nell’orgoglio in una ripartenza grazie un grande smarcamento di Baptista per Brighi si riporta sul doppio vantaggio, l’Inter non molla e su un’incursione palla al piede di Balotelli trova l’aiuto di Rizzoli che vede un rigore inesistente, Balotelli dal dischetto realizza e irride i tifosi giallorossi( davvero antisportivi) i suoi comportamenti. La Roma accusa il colpo e viene raggiunta sul tre a tre da Crespo appena entrato in campo su assisti di Figo. La Roma avrebbe ancora due occasioni per vincere ma De Rossi e Menez sbagliano davanti a J. Cesar.

  • Champions League: Inghilterra-Italia 3-0

    L’ imperatore è Julio Cesar. Drogba  e Van Persie portano avanti gli inglesi

    Tra martedì e mercoledì si è disputata l’andata degli ottavi di finale di Champions League: andiamo ad analizzare la debacle italiana.
    La Juventus è sicuramente la meno peggio delle 3, anche se esce ugualmente sconfitta dallo stamford Bridge. Il primo tempo, indubbiamente, è targato Chelsea che scende in campo con una maggiore concentrazione mentale rispetto ai bianconeri e che, nel momento di sbandamento della difesa juventina, trova il gol con il suo rinato bomber principe Didier Drogba.
    Nel secondo tempo è uscito fuori l’orgoglio Juve: si è vista una crescita sul piano della determinazione ma è venuta a mancare la fantasia in avanti che le avrebbe permesso di segnare un gol importantissimo in chiave ritorno. Ranieri, forse, avrebbe dovuto rischiare un pò di più (troppo pochi i 5 minuti giocati da Trezeguet) ma ad ogni modo la qualificazione resta aperta. Del Piero e compagni a Torino dovranno sfoderare una prestazione da Juve.
    L’Inter ha avuto di fronte l’avversario più difficile che si poteva incontrare; il Manchester è la squadra più forte d’Europa e lo dimostrano le prestazioni e i risultati degli ultimi anni. I nerazzuri dovevano sfruttare il fattore campo e cercare di non subire reti, ma abbiamo visto un primo tempo strepitoso dei “Red Devils” e di Julio Cesar che, parata dopo parata, sta dimostrando di essere uno dei migliori al mondo nel suo ruolo.
    Nel secondo tempo l’Inter ha provato a reagire e, come un pugile suonato, ha rischiato seriamente di andare ko sulle offensive inglesi. Si è visto un Ibrahimovic in giornata no: ormai ci ha abituato a questo tipo di prestazioni. Non basta fare il superman con le piccole e poi steccare le partite che contano. Passare il turno è difficile ma non impossibile…Manchester permettendo. 
    “Cartellino rosso” a Balotelli e a Mourinho: il primo, appena entrato in campo ha compiuto un gesto irriguardoso nei confronti del pallone d’oro Cristiano Ronaldo, il secondo ha trovato modo di lamentarsi nuovamente degli arbitraggi, anche quando non ce ne sarebbe bisogno.
    La Roma scesa in campo all’ Emirates Stadium è stata la lontana parente di quella ammirata nell’ultimo periodo; una ricaduta stile Bergamo che lascia più di una preoccupazione in vista del match di ritorno. La squadra di Spalletti ha pagato anche le assenze importanti di Cicinho ma soprattutto di Juan al centro della difesa dove, ovviamente, Loria non ha dato il contributo di qualità e di tranquillità che sono due caratteristiche alle quali ci ha abituati il brasiliano. L’ Arsenal è una squadra giovane e affamata di successo che quando gioca in casa è invincibile ma quando si trova lontano da Londra soffre più del dovuto (anche se negli ultimi mesi la squadra sembra aver perso un pò di brillantezza in casa per acquistare un pò più di consapevolezza in trasferta.
    Al ritorno per i giallorossi mancherà una pedina fondamentale come De Rossi ma, se Spalletti troverà le giuste soluzioni, si potrebbe ribaltare il risultato dell’andata. Gara difficile ma non impossibile. Da “gladiatori” veri.
    In definitiva il divario tecnico tra il calcio italiano e inglese in Europa è rimasto immutato rispetto alla scorsa stagione quando agli ottavi di finale Inter, Roma e Milan furono eliminate rispettivamente da Liverpool, Manchester Utd e Arsenal, con le nostre squadre incapaci di vincere neanche un incontro tra andata e ritorno. La storia sembra ripetersi.

  • Panucci-Spalletti:pace fatta!!!

    Pace fatta alla Roma tra Panucci e Spalletti. I due si sono definitivamente chiariti prima dell’allenamento a Trigoria. Il difensore ha chiesto scusa al tecnico per il suo comportamento tenuto in occasione della trasferta di Napoli, quando aveva rifiutato la panchina. Da quel momento Spalletti non l’ha più convocato, escludendolo dalla lista Champions. A questo punto Panucci è a disposizione per la gara di domenica sera a San Siro contro l’Inter.

    Aveva recitato il ‘mea culpa’, chiedendo pubblicamente scusa ai tifosi, alla società e ai compagni per il comportamento tenuto in occasione della trasferta di Napoli cui avevano fatto seguito le parole di addio. Scuse a tutti ma non a Spalletti. E il tecnico le pretendeva, tanto che per lui non era cambiato assolutamente nulla.

    E ora la svolta. Panucci e Spalletti si sono definitivamente chiariti e il difensore si è messo a disposizione del tecnico a partire già dalla trasferta di domenica sera a San Siro contro l’Inter. L’ultima partita disputata da Panucci è stata Roma-Sampdoria, recupero di campionato del 14 gennaio scorso. Dopo l’episodio di Napoli infatti il giocatore non è stato più convocato ed è stato escluso dalle liste Uefa.

    E’ stata fatta la scelta giusta, un atto di umiltà – ha detto il procuratore di Panucci Oscar Damiani ai microfoni di Radio Radio – Cristian lo ha fatto adesso ma ha fatto bene. Se ci sarà bisogno di Panucci ci sarà la sua disponibilità e club e tecnico faranno le loro scelte. Penso che si poteva fare prima ma ormai è una scelta giusta di Cristian. Un campione che fa un passo indietro è un segno di intelligenza che non e’ da tutti. Sul rinnovo è prematuro parlare di questo, il passo non è stato fatto per pensare al contratto“.

    Intanto contro i nerazzurri mancherà Cicinho, ancora alle prese con un fastidio a un ginocchio. “Per Milano non penso di farcela, anche se oggi ho lavorato senza problemi– ha detto lo stesso Cicinho – Spero di recuperare per l’Arsenal“.

    fonte:SportMediaset

    Ma se si fossero chiariti prima non era meglio?                                                                                                                                       Panucci per la sua esperienza poteva esser importantissimo in Champions!!!

  • Moratti e Garrone salvano la Roma

    Pur di tenere la squadra, Rosella Sensi cede i depositi di petrolio. Asta a partire da 100 milioni: interessati i presidenti di Inter e Samp.

    Un altro pezzo sta per andare, ma questo è quello forte della collezione Sensi: i tre depositi e la torre petrolifera nel porto di Civitavecchia, praticamente tutto il core business del gruppo. Verranno ceduti a breve, e già questa è una notizia. Ma scoprire a chi andranno è anche più interessante. Quattro i soggetti interessati: il presidente dell’ Inter e amministratore delegato della Saras (leader nella raffinazione petrolifera) Massimo Moratti, il presidente della Sampdoria e presidente onorario della Erg (leader nel settore energetico) Riccardo Garrone, un fondo americano, uno australiano. Prezzo: 100 milioni di euro trattabili. Chi offre di più, si prende tutto.

    L’affare è gestito da Lazard, la banca d’affari francese cui Unicredit ha affidato le proprietà dei Sensi, con un imperativo: vendere tutto e il prima possibile per coprire i debiti di Italpetroli, che ormai sfiorano i 400 milioni. I Sensi avevano tempo fino al 31 dicembre scorso per pagare la prima rata (150 milioni), ma non l’hanno fatto. Perciò, Unicredit ha messo tutto nelle mani di Lazard. La banca d’affari ha realizzato dei depliant informativi (anche sui terreni di Torrevecchia) e li ha fatti circolare nel mercato. I terreni sono finiti nelle mire di Caltagirone (costruttore ed editore de Il Messaggero), ma qui la vendita è vincolata ad alcune autorizzazioni comunali mancanti. I depositi e la piattaforma petrolifera di Civitavecchia, invece, hanno riscosso l’attenzione di Moratti e Garrone. Sarebbe curioso, se fossero Inter o Sampdoria a salvare Rosella Sensi e, quindi, la Roma. Come prenderanno la notizia i romanisti? Se sarà Moratti l’acquirente, gli toccherà ringraziarlo: lui si è già «accollato» Chivu e Mancini

    fonte:goal.com

  • Champions:le rivali delle italiane

    La sfida italo-inglese è iniziata alle tre vittorie italiane, gli inglesi rispondono con due vittorie ed un pareggio. Dopo le belle e convincenti prestazioni delle italiane sopratutto Inter e Juve i trasferta sui campi di Bologna e Palermo e la vittoria della Roma in casa contro il Siena, le nostre avversarie rispondono con altre convincenti prestazioni:

    Il Chelsea ( avversario della Juve) ottiene un importante vittoria sul campo dell’Aston Villa, la prima partita dell’era Hiddink riporta il Chelsea al terzo posto soffiandolo proprio agli avversari di stasera, il gol della vittoria è di Anelka. Ottima la prova di Drogba, il “nemico” di Scolari si è mosso bene ed è sembrato in netta ripresa.

    L’Arsenal (avversaria della Roma) è quella che sembra piu in difficoltà. In casa contro il Sunderland non va oltre un noioso zero a zero. L’assenza di Adebayor sembra determinante e anche il nuovo acquisto  Arshavin non è sembrato all’altezza. Senza Fabregas ed Adebayor la Roma sembra favorita anche se bisogna sempre tener d’occhio l’orgoglio inglese e gli spunti di Van Persie.

    Il Manchester United (avversario dell’Inter) continua a vincere, la vittima di turno questa volta sono i Blackburn Rovers. In questo momento sembrano davvero imbattibili, ma i Rovers hanno interrotto il record di imbattibilità di Van der Sar e hanno fatto capire ai nerazzurri che non è impossibile segnare ai Red Evils. Lo United ha regalato i soliti, magnifici scampoli di calcio champagne: Cristiano Ronaldo, oltre a segnare il gol decisivo per il successo dei Red Devils, ha denotato una condizione fisica scintillante. E anche Rooney, al rientro come titolare dopo l’infortunio che l’ha appiedato per qualche settimana, è già a pieni cilindri. Una cattiva notizia per Ferguson potrebbe giungere da Evans, il centrale difensivo irlandese che a San Siro dovrà sostituire lo squalificato Vidic. Il giocatore è uscito nella ripresa zoppicante, si teme uno stiramento: nel caso, Sir Alex dovrà inventarsi una coppia di guardiani assai poco collaudata.

  • Serie A anticipi 25 giornata:Inter di mano, Roma di classe e Juve di forza

    Tabellini, Commenti e immagini degli anticipi

    Nel primo anticipo della 25.a l’Inter espugna il campo del Bologna per 2-1. A regalare la vittoria ai nerazzurri è Balotelli su una punizione che rimbalza in area e poi si infila. E’ l’82’. Ad andare per prima in vantaggio è la squadra di Mourinho con Cambiasso che al 57′ segna su sponda di testa di Adriano (tocco di braccio?). I rossoblù non ci stanno e vanno alla ricerca del pari: al 79′ Britos fa l’1-1. Poi ci pensano Supermario e Julio Cesar.

    IL TABELLINO
    Bologna-Inter 1-2

    Bologna (4-5-1): Antonioli 6; Zenoni 6,5, Moras 6,5, Britos 7, Lanna 5,5; Valiani 5,5 (66′ Marazzina 6,5), Mudingayi 5,5, Mingazzini 6, Volpi 5,5, Bombardini 6 (78′ Adailton sv); Di Vaio 6. A disposizione: Colombo, Balleri, Terzi, Mutarelli, Amoroso. All.: Mihajlovic.
    Inter (4-4-2): Julio Cesar 7,5; Maicon 6,5, Cordoba 6, Rivas 6, Santon 6; Zanetti 6,5, Cambiasso 7, Maxwell 5,5 (80′ Balotelli 7), Muntari 5,5 (46′ Stankovic 5,5); Ibrahimovic 7, Adriano 5,5 (78′ Vieira sv). A disposizione: Toldo, Figo, Mancini, Cruz. All.: Mourinho.
    Arbitro: Ayroldi di Molfetta
    Marcatori: 57′ Cambiasso (I), 79′ Britos (B), 82′ Balotelli (I)
    Ammoniti: Moras, Zenoni (B), Rivas (I)

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    Il primo gol stagionale in campionato di Taddei risolve la sfida dell’Olimpico fra Roma e Siena, secondo anticipo della 25esima giornata. Il destro, splendido, che vale i tre punti arriva al 18′ della ripresa, dopo un primo tempo davvero poco spettacolare. Spalletti ‘respira’ dopo il ko di Bergamo, ma in vista del match di Champions di martedì con l’Arsenal teme per le condizioni di Juan e Cicinho, usciti anticipatamente per problemi fisici.

    IL TABELLINO
    Roma
    (4-2-3-1): Doni 6,5; Cicinho 6 (28′ Filipe 6), Mexes 6,5, Juan 6,5 (1′ st Diamoutene 5,5), Riise 6; Pizarro 6, Brighi 5,5; Motta 6, Baptista 6,5, Taddei 7; Totti 6 (37′ st Montella 6). A disp. Artur, Loria, Bertolacci, Stojan. All. Spalletti
    Siena (4-3-1-2): Curci 7; Zuniga 6, Portanova 5, Brandao 5,5, Del Grosso 6; Jarolim 5,5, Codrea 6 (23′ Amoruso 6), Galloppa 6; Kharja 6; Frick 5,5 (14′ st Ghezzal 6), Maccarone 6,5. A disp. Eleftheroupoulos, Ficagna, Rossi, Coppola, Barusso. All. Giampaolo
    Arbitro: Gava
    Marcatori: 18′ st Taddei (R)
    Ammoniti: Jarolim (S), Pizarro (R), Codrea (S), Brandao (S)

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    Il Chelsea chiama, la Juve risponde. Alla vittoria dei blues contro l’Aston Villa, i bianconeri replicano vincendo a Palermo 2-0 grazie ai gol di Sissoko al 27′ e di Trezeguet al 34′ della ripresa. Per i bianconeri, partita più difficile di quel che dice il risultato finale, arrivato anche grazie ai decisivi interventi di Buffon e alla traversa colpita da Miccoli al 4′. Rimangono quindi 9 i punti di distacco dall’Inter capolista.

    Palermo-Juventus 0-2
    Palermo (4-3-2-1): Amelia; Cassani, Kjaer, Bovo (43’st Tedesco), Balzaretti; Nocerino, Liverani, Bresciano; Simplicio; Cavani, Miccoli. A disposizione: Ujkani, Savini, Cossentini, Guana, Migliaccio, Succi. All.: Ballardini
    Juventus (4-4-2): Buffon; Grygera, Legrottaglie, Chiellini, Molinaro; Camoranesi (22’st Marchionni), Sissoko (45’st Poulsen), Tiago, Nedved; Trezeguet, Iaquinta (25’st Amauri). A disposizione: Manninger, Mellberg, Giovinco, Del Piero. All.: Ranieri
    Arbitro: Tagliavento (Ballardini, Ranieri)
    Marcatori: 27′ Sissoko, 79′ Trezeguet
    Ammoniti: Grygera (J), Bovo (P), Camoranesi (J), Molinaro (J)

    clicca qui per vedere il gran gol di Sissoko e il gol di Trezeguet