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  • Cavani spegne le speranze della Roma, lo United va in finale

    Cavani spegne le speranze della Roma, lo United va in finale

    Vittoria dal sapore amaro per la Roma, nel ritorno della semifinale di Europa League i giallorossi si sono imposti 3-2 contro il Manchester United che però grazie al 6-2 dell’andata ha ottenuto la finale, super protagonista Cavani autore di una doppietta.

    Una partita che però è stata meno scontata del previsto, la Roma è partita forte, è andata sotto per il gol di Cavani poi nella ripresa l’ha ribaltata in due minuti con Dzeko e Cristante e poi nel giro di un minuto e mezzo ha costretto De Gea a tre parate miracolose, anche con un pizzico di fortuna, che hanno tenuto a gallo uno United rientrato in campo con fin troppa sicurezza.

    La rete del 2-2 di Cavani ha sostanzialmente spento tutti gli entusiasmi, non quello del giovane Zalewski che a pochi minuti dalla fine ha bagnato il suo esordio con un gol che alla fine è valso il definitivo 3-2.

    La squadra di Fonseca stasera ha certamente fornito una prestazione di carattere, ha pagato però il terribile secondo tempo di Old Trafford, la sfortuna che anche stasera ha voluto metterci lo zampino con l’infortunio di Smalling ed anche una fase difensive che ha mostrato troppe incertezze.

    L’avventura di Fonseca durerà altre 4 gare di campionato poi sulla panchina della Roma si siederà il suo connazionale Josè Mourinho.

    Veniamo al racconto della sfida valevole per il ritorno delle semifinali di Europa League all’Olimpico tra Roma e Manchester United.

    Subito una chance enorme per la Roma con Mancini che riesce a calciare da pochi passi, strepitosa la risposta di De Gea. Al 7° ci prova anche Pellegrini, il suo tiro però finisce a lato. La gara è sostanzialmente a senso unico con i padroni di casa partiti col giusto spirito.

    Al 20° si vede lo United, Cavani parte sul filo del fuorigioco e tenta il pallonetto su Mirante, la palla scavalca il portiere ma bacia la traversa ed esce sul fondo. Passano cinque minuti e Cavani si presenta nuovamente davanti a Mirante, il suo tiro è forte ma il portiere riesce a respingere in corner.

    Alla mezz’ora Fonseca perde Smalling per infortunio, al suo posto entra il giovanissimo Darboe.

    I giallorossi tornano a fare la gara e Pellegrini al 34° ci prova con un tiro forte dall’interno dell’area, De Gea respinge. Al terzo tentativo Cavani non fallisce e al 38° scatta nuovamente sul filo del fuorigioco e con un tiro dal limite non lascia scampo a Mirante. La risposta della Roma è immediata, Mkhitaryan si allarga forse un po’ troppo ed il suo tiro è respinto e poi bloccato da De Gea.

    Si va al riposo con lo United avanti per 1-0 sulla Roma.

    Secondo tempo che riparte con l’ingresso di Telles e Williams per Shaw e Wan-Bissaka nel Manchester United. La Roma parte con la giusta grinta e buona volontà e al 57° arriva il meritato pareggio, cross di Mkhitaryan, sponda di Pedro e colpo di testa vincente di Dzeko. Passano due minuti, Pellegrini ruba palla ad un distratto Fred, arriva Cristante che lascia partire il tiro vincente.

    Solo un minuto dopo la Roma ha la palla del clamoroso 3-1, Dzeko colpisce sottoporta ma De Gea respinge, ci prova Pedro ed il portiere dello United salva ancora. Altro miracolo di De Gea al 63° su tocco da vicinissimo di Mkhitaryan. Lo United si riprende e il solito straordinario Bruno Fernandes mette in porta Greenwood, il giovane attaccante però calcia incredibilmente fuori.

    Il pareggio è solo rimandato, pennellata di Bruno Fernandes per l’inserimento di Cavani che parte sul filo del fuorigioco e segna di testa. La squadra di Fonseca non molla e al 74° si crea una bella chance con la conclusione di Mkhitaryan che colpisce la base del palo. Il vantaggio arriva comunque, il giovane esordiente Zalewski, colpisce al volo e grazie anche alla deviazione di Alex Telles la palla finisce in rete.

    Non basta un finale volenteroso per rimettere in dubbio la qualificazione, la Roma vince ma non è abbastanza, in finale di Europa League va il Manchester United.

    ROMA – MANCHESTER UNITED 3-2 (38°, 69° Cavani (M), 57° Dzeko (R), 59° Cristante (R), 84° Zalewski (R))

    Roma (4-2-3-1): Mirante; Karsdorp, Smalling (30° Darboe), Ibanez, Bruno Peres (70° Santon); Cristante, Mancini; Pedro (76° Zalewski), Pellegrini, Mkhitaryan; Dzeko (76° Borja Mayoral).

    Allenatore: Fonseca.

    Manchester United (4-2-3-1): De Gea; Wan-Bissaka (46° Williams), Bailly, Maguire, Shaw (46° Telles); van de Beek, Fred; Greenwood, Bruno Fernandes (84° Mata), Pogba (64° Matic); Cavani (73° Rashford).

    Allenatore: Solskjaer.

    Arbitro: Brych.

    Ammoniti: Wan-Bissaka (M), Cavani (M), Karsdorp (R), Cristante (R), Williams (M).

    I risultati della serata di Europa League | © UEFA

    Nell’altra gara di serata l’Arsenal non riesce a completare il poker europeo delle squadre inglesi. In casa contro il Villarreal i Gunners si fermano ai due pali di Aubameyang, la partita si chiude sullo 0-0 con gli spagnoli che festeggiano una prima storica finale europea.

  • La Roma naufraga a Manchester, la finale europea s’allontana

    La Roma naufraga a Manchester, la finale europea s’allontana

    Serata terribile per la Roma che, anche con una bella dose di sfortuna, chiude avanti il primo tempo ad Old Trafford ma poi crolla ed esce sconfitta per 6-2 nella semifinale d’andata di Europa League contro il Manchester United.

    Come detto oltre al talento di Bruno Fernandes e Pogba ed alla bravura sotto porta di Cavani, la partita è stata decisa anche dal fatto che la Roma abbia dovuto usare i tre slot per le sostituzioni già nei primi 37 minuti per gli infortuni di Veretout (fuori già al 5°), Pau Lopez (sostituito da Mirante per un problema alla spalla al 27°) e Spinazzola (che ha lasciato il campo per Bruno Peres al 37°).

    Eppure le cose non si erano nemmeno messe male perché dopo l’iniziale svantaggio firmato dall’asse ex Serie A Pogba-Cavani-Bruno Fernandes, i giallorossi erano riusciti a ribaltarla con il rigore trasformato da Pellegrini e dal gol di Dzeko portandosi negli spogliatoi un prezioso 2-1.

    Nella ripresa il crollo fisico e mentale, lo United è cresciuto, la Roma si è spenta, Fonseca non ha potuto intervenire con i cambi, Diawara e Smalling sono parsi in netta difficoltà fisica, ed ecco che i padroni di casa sono andati a segno ben cinque volte chiudendo sul 6-2.

    La finale di Europa League si fa sempre più lontana, la Roma dovrà vincere con 4 gol di scarto tra sette giorni all’Olimpico, provarci è obbligatorio ma la montagna da scalare sembra davvero insormontabile.

    Veniamo al racconto della sfida valevole per l’andata delle semifinali di Europa League ad Old Trafford tra Manchester United e Roma.

    Subito un problema per la Roma, dopo 2 minuti Veretout si ferma e mette fuori il pallone, problema muscolare per lui, il francese stringe i denti e prova a rimanere in campo. La sua resistenza però dura pochissimo, al 5° è costretto ad uscire, al suo posto entra Villar. Al 9° lo United passa in vantaggio, Pogba serve Cavani che di prima imbuca per Bruno Fernandes, il portoghese con un tocco morbido batte l’uscita di Pau Lopez.

    La Roma però reagisce e dopo una bella ripartenza, con Dzeko che spreca mancando la conclusione, Karsdorp riesce a mettere in mezzo, la palla colpisce il braccio di Pogba, è calcio di rigore. Dal dischetto va Pellegrini che calcia forte e batte De Gea. I padroni di casa tornano a comandare il gioco chiudendo dietro la Roma e creando alcune potenziali pericolose occasioni.

    Al 25° problema per Pau Lopez che dopo una parata su tiro da fuori di Pogba rimane a terra con un forte dolore alla spalla, Fonseca è costretto al secondo cambio, entra Mirante. I giallorossi però sono più forti della sfortuna, Mkhitaryan mette palla in area per Pellegrini, il numero 7 serve assist a Dzeko che nell’occasione non è stilisticamente bello ma è efficace, il suo tocco mette la palla in rete.

    La sfortuna sembra avere preso di mira la Roma, al 37° anche Spinazzola esce per infortunio, entra Bruno Peres, Fonseca si trova così con tutti gli slot per le sostituzioni utilizzati. Nel 5° minuto di recupero sciocchezza enorme di Ibanez che serve Cavani, per fortuna della Roma il Matador prima calcia addosso a Mirante e poi su Smalling, si va al riposo con i giallorossi avanti 2-1.

    Secondo tempo che riparte senza cambi nelle due squadre. Pronti via ed il Manchester pareggia, ripartenza veloce Pogba per Cavani, il Matador la tocca a Bruno Fernandes che gliela restituisce, Cavani stavolta davanti a Mirante non sbaglia. Altra grossa chance per Cavani al 53°, l’assist di Shaw è ottimo ma l’uruguaiano calcia altissimo da buona posizione.

    La Roma sembra accusare il colpo e rischia in un paio di occasioni, fondamentale Ibanez. Al 60° però palla geniale di Karsdorp per Pellegrini che cerca Dzeko, Maguire salva i suoi. 4 minuti dopo però lo United non perdona e con un bel giro palla fa giungere la palla a Wan-Bissaka la sua conclusione è respinta da Mirante sui piedi di Cavani che da due passi deposita in rete.

    Il protagonista è sempre lo stesso, Cavani, al 69° Rashford mette in mezzo, Cavani non ci arriva ma poi viene colpito da Smalling, l’arbitro concede il rigore, dal dischetto va Bruno Fernandes che spiazza Mirante. La Roma accusa pesantemente ed al 75° c’è spazio anche per il colpo di testa di Pogba che gira in rete un cross di Bruno Fernandes.

    Gli inglesi non rallentano e al 86° il neoentrato Greenwood riceve da Cavani e lascia partire il destro, Mirante tocca ma non può evitare il sesto gol. Finisce così, lo United s’impone per 6-2, tra sette giorni la Roma avrà bisogno di un vero e proprio miracolo per ottenere quella finale di Europa League che pare lontanissima.

    MANCHESTER UNITED – ROMA 6-2 (9°, 71° rig. Bruno Fernandes (M), 14° rig. Pellegrini (R), 33° Dzeko (R), 48°, 64° Cavani (R), 75° Pogba (M), 86° Greenwood (M))

    Manchester United (4-2-3-1): De Gea; Wan-Bissaka, Lindelof, Maguire, Shaw; McTominay, Fred (83° Matic): Rashford (76° Greenwood), Bruno Fernandes (89° Mata), Pogba; Cavani.

    Allenatore: Solskjaer.

    Roma (4-3-3): Pau Lopez (27° Mirante); Smalling, Cristante, Ibanez; Karsdorp, Veretout (5° Villar), Diawara, Spinazzola (37° Bruno Peres); Mkhitaryan, Pellegrini; Dzeko.

    Allenatore: Fonseca.

    Arbitro: Del Cerro.

    Ammoniti: Villar (R), Pogba (M), Smalling (R).

    I risultati della serata di Europa League | © UEFA

    Nell’altra gara di serata il Villarreal in meno di mezz’ora si porta avanti 2-0 contro l’Arsenal grazie ai gol di Trigueros e Albiol, nella ripresa i Gunners rimangono in 10 per il rosso a Ceballos ma grazie al rigore trasformato da Pepé tengono vive le speranze di qualificazione. Nel finale anche gli spagnoli perdono un uomo per il rosso a Capoue.

  • Roma, che sofferenza! Obiettivo semifinale però raggiunto

    Roma, che sofferenza! Obiettivo semifinale però raggiunto

    La Roma ottiene l’obiettivo sperato, soffre, resiste, rimonta lo svantaggio e grazie al gol di Dzeko conquista un prezioso pareggio che permette ai giallorossi di raggiungere la semifinale di Europa League.

    Non è stato facile, l’Ajax si è dimostrata squadra solida e molto forte ed ha messo in difficoltà la squadra di Fonseca trovando il vantaggio con Brobbey ad inizio ripresa.

    Di lì in poi gli olandesi hanno iniziato a spingere ulteriormente alla ricerca del gol qualificazione, al 72° però una giocata di Calafiori ha fatto arrivare la palla sottoporta a Dzeko, il bosniaco ha dimostrato la sua freddezza ed ha insaccato il gol del pari.

    Gli ultimi venti minuti più recupero sono stati sofferenza pura, qualche contropiede sprecato avrebbe potuto metter in ghiaccio la qualificazione invece si è dovuto attendere il triplice fischio di Taylor che è arrivato dopo 5 lunghissimi minuti di recupero.

    Ora testa alla semifinale dove la Roma troverà il Manchester United. Sulla carta gli inglesi partono favoriti e servirà una prestazione al limite della perfezione, sognare la finale però non costa niente, Danzica è ancora lontana ma arrivarci non è impossibile.

    Veniamo al racconto della sfida valevole per il ritorno dei quarti di Europa League all’Olimpico tra Roma ed Ajax.

    Buona partenza dell’Ajax che prova a rendersi pericoloso, la prima grande occasione ce l’ha la Roma con un contropiede di Pellegrini che si trova solo ma calcia debolmente. Al 9° i giallorossi trovano il vantaggio ma Veretout si trova in fuorigioco sulla sponda di Dzeko.

    I padroni di casa paiono in controllo ma al 13° Pau Lopez sbaglia il disimpegno, Antony serve Klaassen che calcia trovando però Diawara sulla traiettoria. Gli olandesi tengono in mano il pallino del gioco, al 35° Tadic arriva a girare verso la porta un cross di Tagliafico, troppo debole per impensierire Pau Lopez.

    Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Secondo tempo che riparte con l’ingresso di Brobbey per Antony nell’Ajax. Al 49° è proprio Brobbey a trovare la rete, lancio dalla difesa, l’attaccante s’infila tra i centrali della Roma e con un pallonetto supera Pau Lopez.

    Gli olandesi premono ed al 56° trovano il raddoppio, conclusione di Brobbey respinta da Pau Lopez, arriva Tadic e segna. C’è però un contatto dubbio ad inizio azione, Taylor va a rivedere al VAR ed annulla. La Roma soffre ma regge e prova a rendersi insidiosa al 64° con una palla messa in mezzo dal fondo da Pellegrini e salvata in corner dalla difesa.

    Al 72° arriva il pareggio, Calafiori s’invola sulla fascia, mette la palla in mezzo, una deviazione accomoda la palla per Dzeko che da due passi non sbaglia.

    L’Ajax super offensivo spinge, la Roma regge e spreca qualche potenziale contropiede, la sofferenza è tanta ma al 95° arriva il triplice fischio che manda la Roma in semifinale di Europa League dove affronterà il Manchester United.

    ROMA – AJAX 1-1 (49° Brobbey (A), 72° Dzeko (R))

    Roma (3-4-2-1): Pau Lopez; Mancini, Cristante, Ibanez; Karsdorp, Veretout, Diawara, Calafiori (80° Villar); Mkhitaryan (87° Pedro), Pellegrini; Dzeko (80° Borja Mayoral).

    Allenatore: Fonseca.

    Ajax (4-3-3): Stekelenburg; Klaiber (22° Schuurs (83° Idrissi)), Timber, Martinez, Tagliafico; Alvarez (70° Kudus), Klaassen, Gravenberch; Antony (46° Brobbey), Tadic, Neres (83° Traorè).

    Allenatore: Ten Hag.

    Arbitro: Taylor.

    Ammoniti: Ibanez (R), Veretout (R), Mancini (R), Dzeko (R), Cristante (R), Tagliafico (A).

    I risultati della serata di Europa League | © UEFA

    Nelle altre gare di serata come detto il Manchester United ha replicato il 2-0 di Granada ottenendo la qualificazione alla semifinale contro la Roma. Vittoria in goleada per l’Arsenal che vince 4-0 in casa dello Slavia Praga e va in semifinale dove troverà il Villarreal che dopo la vittoria di Zagabria vince anche in casa battendo 2-1 la Dinamo.

  • La Roma rischia il crollo, reagisce e ribalta il risultato

    La Roma rischia il crollo, reagisce e ribalta il risultato

    La Roma vede davanti a sé il baratro ma si aggrappa a Pau Lopez, trova coraggio ed in rimonta fa sua l’andata dei quarti di Europa League in casa dell’Ajax.

    I giallorossi dopo una buona prima mezz’ora perdono il migliore in campo per infortunio, Spinazzola, regalano il vantaggio alla Ajax con Klaassen sul finire di primo tempo e poi finiscono sull’orlo del burrone quando l’arbitro fischia il calcio di rigore per un errore di Ibanez.

    Qua però arriva la svolta, Tadic calcia centrale e Pau Lopez respinge, tutto questo accade al 53°.

    E’ lo spartiacque della gara, la Roma prende consapevolezza ed al 57° grazie ad un errore del portiere Scherpen, Pellegrini realizza gol su punizione.

    Pau Lopez continua la sua super serata salvando in almeno altre tre occasioni e sul finale come una bella ciliegina su una deliziosa torta arriva il gran sinistro di Ibanez che regala un successo preziosissimo in vista del ritorno tra sette giorni all’Olimpico.

    Le semifinali di Europa League vanno ancora conquistate ma certamente la grinta vista stasera porta con sé buone premesse.

    Veniamo al racconto della sfida valevole per l’andata dei quarti di Europa League ad Amsterdam tra Ajax e Roma.

    Buona partenza dei padroni di casa che provano ad esser subito aggressivi, la Roma risponde con una veloce ripartenza non finalizzata per poco da Pellegrini. La partita la fa l’Ajax ma la Roma si rende pericolosa al 11° con un bel diagonale di Dzeko fuori di poco.

    Ancora giallorossi al 16°, bella conclusione da fuori di Cristante, Scherpen si allunga e mette in corner. Brutte notizie per Fonseca, al 28° Spinazzola è costretto a lasciare il campo per un infortunio muscolare, entra Calafiori.

    La prima grossa chance per gli olandesi capita a Tadic che dopo una combinazione con Antony va al tiro da dentro l’area ma non trova la porta. Al 39° Klaassen ruba palla su un lento retropassaggio di Diawara e si lancia, Mancini non lo affronta allora Klaassen serve Tadic che gliela rende per un gol facilissimo. Passa un minuto e Pau Lopez deve sfoderare un gran riflesso per negare il raddoppio ad Antony lasciato troppo libero in area.

    Il primo tempo si chiude con l’Ajax avanti per 1-0.

    Secondo tempo che riparte senza sostituzioni. Subito un brivido al 50° con il rinvio errato di Pau Lopez che per fortuna Tadic e compagni non sfruttano.

    La Roma è in confusione, Ibanez prima perde palla e poi commette fallo in area, è calcio di rigore, dal dischetto va Tadic ma Pau Lopez respinge. I giallorossi si scuotono e un bel cross di Bruno Peres trova Dzeko che non indirizza bene.

    Il pareggio è nell’aria ed una punizione di Pellegrini dal limite trova un grosso errore del portiere e la palla finisce in rete. Non pare la serata dei portieri, un tiro non irresistibile di Tagliafico sfugge di mano a Pau Lopez ma per fortuna finisce sul fondo. Pau Lopez si riscatta subito e in uscita salva su Brobbey.

    L’Ajax preme, una giocata veloce porta Antony a colpire di tacco al 73° ma anche stavolta Pau Lopez chiude. Antony ci riprova al 79° col tiro al volo ma ancora una volta è Pau Lopez a vincere lo scontro.

    La Roma regge e al 87° trova il vantaggio con un gran sinistro di Ibanez dopo un’azione da corner. Finisce così, la squadra di Fonseca porta a casa un preziosissimo 2-1 in trasferta nell’andata dei quarti di Europa League.

    AJAX – ROMA 1-2 (39° Klaassen (A), 57° Pellegrini (R), 87° Ibanez (R))

    Ajax (4-3-3): Scherpen; Tagliafico, Martinez, Timber, Rensch (79° Kleiber); Gravenberch, Klaassen, Alvarez; Neres (64° Brobbey), Tadic, Antony (88° Idrissi).

    Allenatore: Ten Hag.

    Roma (3-4-2-1): Pau Lopez; Ibanez, Cristante, Mancini; Spinazzola (28° Calafiori), Veretout (77° Villar), Diawara, Bruno Peres; Pedro (89° Carles Perez), Pellegrini; Dzeko (77° Borja Mayoral).

    Allenatore: Fonseca.

    Arbitro: Karasev.

    Ammoniti: Rensch (A), Bruno Peres (R), Martinez (A), Cristante (R), Calafiori (R).

    I risultati della serata di Europa League | © UEFA

    Nelle altre gare di serata il Manchester United vince 2-0 in casa del Granada con i gol di Rashford nel primo tempo e Bruno Fernandes nel finale. Vittoria in trasferta, per 1-0, del Villarreal grazie al gol su rigore di Moreno. Beffa per l’Arsenal che trova il vantaggio al 86° con Pepe ma viene agganciata dallo Slavia Praga al 94° con la rete di Holes.

  • Sorteggi Europa League, la Roma sfiderà l’Ajax nei quarti

    Sorteggi Europa League, la Roma sfiderà l’Ajax nei quarti

    Sorteggi Europa League non fortunatissimi per la Roma, i giallorossi dovranno sfidare l’Ajax nella doppia sfida dei quarti di finale ed eventualmente la vincente di Manchester United-Granada in semifinale.

    L’urna di Nyon oggi ha stabilito il cammino della Roma verso la finale di Danzica, un cammino che non è così semplice.

    I Sorteggi Europa League odierni come detto hanno accoppiato gli olandesi dell’Ajax alla Roma e visto le altre sei squadre rimaste si può dire che alla squadra di Fonseca poteva andare meglio.

    Certamente poteva anche andare peggio, ai quarti per lo meno sono state evitate le inglesi che sulla carta non sono mai semplici da affrontare.

    L’Ajax ha già affrontato una squadra italiana in questa stagione, i lancieri erano infatti stati sorteggiati nel girone con Atalanta, Liverpool e Midtjylland in Champions League e si sono giocati la qualificazione proprio con i nerazzurri di Gasperini sino all’ultima giornata quando vennero sconfitti in casa dai bergamaschi.

    Da quando è stata retrocessa in Europa League l’Ajax ha infilato quattro vittorie su quattro sfide, doppio 2-1 con i francesi del Lille e 3-0 casalingo e 2-0 in trasferta contro gli svizzeri dello Young Boys, squadra che era nello stesso girone della Roma.

    Certamente non è più l’Ajax che con De Ligt, De Jong, Ziyech e Van De Beek stupì tutti conquistando una meritatissima semifinale di Champions nel 2019.

    Questa squadra, che ha ancora ten Hag sulla panchina, sembra possedere il giusto mix tra l’esperienza dei vari Tadic, Blind e Tagliafico ed il talento dei giovani Gravenberch ed Antony.

    Con i Sorteggi Europa League di oggi sono state tracciate anche le eventuali semifinali.

    Se la Roma eliminerà l’Ajax dovrà vedersela con il temibile Manchester United, che ha eliminato il Milan agli ottavi, o l’insidioso Granada, giustiziere del Napoli ai sedicesimi.

    La Roma giocherà l’andata in casa giovedì 8 aprile all’Olimpico ed il ritorno ad Amsterdam sette giorni dopo.

    RIEPILOGO SORTEGGI EUROPA LEAGUE

    Il risultato dei Sorteggi Europa League | © UEFA

    Prima dei Sorteggi Europa League erano stati effettuati i Sorteggi Champions, senza però nessuna italiana qualificata.

    Saranno quattro sfide davvero interessanti.

    Bayern Monaco contro Psg, il remake della finale della scorsa edizione.

    Manchester City – Borussia Dortmund con Haaland a cercare di far prevalere i gialloneri contro il gioco di Guardiola.

    Liverpool-Real Madrid che già si affrontarono in finale nel 2017/2018.

    Porto-Chelsea che fu sfida nei gironi in tre edizioni precedenti e negli ottavi del 2006/07.

    Il risultato dei Sorteggi Champions League | © UEFA

  • Borja Mayoral porta la Roma ai quarti, Pogba elimina il Milan

    Borja Mayoral porta la Roma ai quarti, Pogba elimina il Milan

    La serata di Europa League ha un sapore dolceamaro, la Roma ha vinto 2-1 in casa dello Shakhtar, doppietta di Borja Mayoral, ed ha ottenuto il pass per i quarti. Un gol di Pogba invece ha regalato il successo al Manchester United in casa del Milan eliminando così i rossoneri.

    Come detto è stato tutto piuttosto facile per la Roma che partiva dal 3-0 maturato 7 giorni fa all’Olimpico. A Kiev la squadra di Fonseca non ha praticamente mai visto la qualificazione in dubbio, dopo lo 0-0 del primo tempo, il gol ad inizio ripresa di Borja Mayoral ha tolto ogni dubbio.

    Dopo il momentaneo pareggio di Junior Moraes ci ha pensato ancora Borja Mayoral a fissare il risultato sul definitivo 2-1.

    La Roma rimane così l’unica italiana in corsa nelle coppe europee.

    Il Milan infatti ha giocato una buona partita, ha sofferto all’inizio ma poi ha avuto diverse buone occasioni per passare in vantaggio. Lo 0-0 di fine primo tempo valeva ancora il passaggio del turno, come all’andata però ad inizio ripresa è arrivato il gol degli inglesi, a segnarlo è stato Paul Pogba entrato in campo al rientro dagli spogliatoi.

    I rossoneri, decisamente decimati dagli infortuni, hanno provato a trovare il gol del pari, Pioli si è giocato anche la carta Ibrahimovic ma la rete non è arrivata.

    La corsa in Europa League del Milan, iniziata dai preliminari, si è chiusa così agli ottavi.

    Veniamo al racconto della sfida valevole per il ritorno degli ottavi di Europa League a Kiev tra Shakhtar Donetsk e Roma.

    Buona partenza della Roma che al 6° va vicino al gol con Borja Mayoral che controlla ma poi davanti a Trubin calcia altissimo. La gara non presenta emozioni gli ucraini, che dovrebbero provare a recuperare il netto svantaggio, si vedono solo con un paio di tiri da fuori.

    Al 33° è bravo Junior Moraes a girare di testa, Pau Lopez pare battuto ma la palla esce sul fondo. Altra grande occasione per Borja Mayoral che viene lanciato con un passaggio oltre alla difesa, il pallone però è troppo lungo e Trubin respinge.

    Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Secondo tempo che riparte con l’ingresso di Mancini per Ibanez. Alla prima ripartenza la Roma punisce, Karsdorp si spinge in avanti, sfrutta un rimpallo e mette in mezzo, Kryvstov prova a salvare ma la palla giunge a Borja Mayoral che di testa spinge in rete. Al 53° enorme errore di Pedro che si trova solo davanti al portiere ma clamorosamente calcia fuori, altra ripartenza, stavolta Pedro serve l’assist ma Spinazzola calcia malamente fuori.

    In campo c’è solo la Roma, cross di Spinazzola, colpo di testa di Borja Mayoral che però è troppo centrale. Alla prima occasione gli ucraini colpiscono con Junior Moraes che gira in rete una sponda dopo un calcio di punizione, è il gol del pareggio.

    I giallorossi non si scompongono, controllano i tentativi dello Shakhtar e poi colpiscono con l’imbucata di Pedro per Carles Perez che salta il portiere e serve palla a Borja Mayoral che deve solo depositarla in rete.

    Pau Lopez con una splendida parata in tuffo nega il pareggio a Marlos che aveva ben calciato dal limite. I minuti restanti scorrono via quasi svogliatamente, c’è una chance per Carles Perez che calcia addosso a Trubin poi dopo due minuti di recupero l’arbitro Lahoz fischia la fine, la Roma vince anche in Ucraina e vola ai quarti di Europa League.

    SHAKHTAR DONETSK – ROMA 1-2 (47°, 72° Borja Mayoral (R), 59° Moraes(S))

    Shakhtar Donetsk (4-3-3): Trubin; Dodo (82° Bolbat), Vitao, Kryvtsov, Matviienko; Alan Patrick (60° Konoplyanka), Marcos Antonio, Maycon; Tete (60° Marlos), Moraes (77° Dentinho), Solomon (77° Sudakov).

    Allenatore: Castro.

    Roma (3-4-2-1): Pau Lopez; Ibanez (46° Mancini), Cristante, Kumbulla; Spinazzola (58° Calafiori), Villar, Diawara (58° Pellegrini), Karsdorp (58° Bruno Peres); Carles Perez, Pedro (75° El Shaarawy); Mayoral.

    Allenatore: Fonseca.

    Arbitro: Lahoz.

    Ammoniti: Ibanez (R), Marcos Antonio (S), Alan Patrick (S), Karsdorp (R).

    Concludiamo con il racconto della gara di ritorno degli ottavi di Europa League tra Milan e Manchester United.

    La gara vede una partenza migliore da parte degli inglesi che cercano di schiacciare dietro i rossoneri. Segnali di Milan intorno al quarto d’ora, prima Kalulu non riesce a servire bene in mezzo al termine di una bella azione di squadra, poi Kessiè va al tiro, troppo centrale per impensierire Henderson.

    La partita si mette a percorrere i binari dell’equilibrio anche se il Milan comincia a guadagnare campo e sicurezza, nonostante rimanga qualche errore di troppo. Potenziale grande occasione per il Milan al 35°, Bruno Fernandes sbaglia il retropassaggio, Castillejo s’invola e poi tocca per Kessié che viene anticipato all’ultimo secondo.

    Ci prova Saelemaekers al 41° con un bel tiro da fuori, Henderson mette in corner con un po’d’incertezza. Sul finire di primo tempo Krunic cerca la girata al volo ma non inquadra la porta, si va al riposo sullo 0-0.

    Il secondo tempo parte con l’ingresso di Pogba per Rashford. E’ proprio Pogba al 48° a girare in porta la palla rimasta nell’area piccola del Milan dopo una mischia. Pogba sembra in serata super, al 51° il francese serve un assist a Greenwood che lascia partire il diagonale, Donnarumma si allunga e blocca. Al 65° Pioli si gioca la carta Ibrahimovic.

    I rossoneri cercano di spingere, al 72° Kessiè riesce a staccare e colpire di testa da dentro l’area, palla però sul fondo. Due minuti dopo gran colpo di testa di Ibrahimovic, straordinario riflesso di Henderson, si salva lo United.

    Gli inglesi cercano di far passare il tempo controllando il gioco, il Milan sembra accusare una certa stanchezza. Non arriva il miracolo nel finale, il Milan perde ed esce dall’Europa League, il Manchester United accede ai quarti.

    MILAN – MANCHESTER UNITED 0-1 (48° Pogba)

    Milan (4-3-3): Donnarumma; Kalulu (65° Dalot), Kjaer, Tomori, Hernandez; Krunic (72° Diaz), Kessie, Meité; Castillejo (65° Ibrahimovic), Calhanoglu, Saelemaekers.

    Allenatore: Pioli.

    Manchester United (4-2-3-1): Henderson; Wan-Bissaka, Lindelof, Maguire, Shaw; McTominay, Fred; Greenwood, Bruno Fernandes, James; Rashford (46° Pogba).

    Allenatore: Solskjaer.

    Arbitro: Brych.

    Ammoniti: Kalulu (Mi), Dalot (Mi), Kjaer (Mi), Shaw (Ma), Hernandez (Mi).

    I risultati della serata di Europa League | © UEFA

    Nelle altre gare di serata spicca l’impresa della Dinamo Zagabria che ha ribaltato lo 0-2 subito in casa del Tottenham e con una tripletta di Orsic ha eliminato ai supplementari la squadra di Mourinho. Colpo a sorpresa anche dello Slavia Praga che è andato a vincere 2-0 in casa dei Rangers eliminando gli scozzesi. Tutto facile per Villarreal ed Ajax che vincono entrambe 2-0 ed eliminano Dinamo Kiev e Young Boys. Vittorie inutili di Molde e Olympiacos che vengono comunque eliminate da Granada e Arsenal.

  • Pari ad Old Trafford per un buon Milan, Roma show cala il tris

    Pari ad Old Trafford per un buon Milan, Roma show cala il tris

    La serata di Europa League ha sorriso alle due italiane, il Milan ha giocato un grandissimo match ad Old Trafford strappando il pari con Kjaer nel finale, la Roma all’Olimpico non ha lasciato scampo allo Shakhtar e l’ha sconfitto con un netto 3-0.

    Come detto i rossoneri di Pioli, con parecchie assenze, hanno disputato un eccellente match in casa del Manchester United, hanno creato molto nel primo tempo ed hanno anche visto un gran gol di Kessie annullato dal VAR per tocco di mano.

    Il gol di Diallo ad inizio ripresa ha avuto il sapore della beffa atroce ma il Milan ha insistito, ci ha creduto ed alla fine è stato premiato con il colpo di testa di Kjaer che in pieno recupero ha fissato il risultato sul 1-1, risultato importante in vista del ritorno.

    Tutt’altra partita per la Roma.

    La squadra di Fonseca è partita bene, ha sbloccato la gara con Pellegrini al 23° ha saputo reggere ai tentativi dello Shakhtar e poi nella ripresa ha colpito, prima con un’azione personale di El Shaarawy e poi con il colpo di testa di Mancini.

    Unica nota negativa l’uscita per infortunio di Mkhitaryan al 35° del primo tempo per un problema muscolare da valutare.

    Veniamo al racconto della sfida valevole per l’andata degli ottavi di Europa League ad Old Trafford tra Manchester United e Milan.

    Buona partenza del Milan con Leao che al 5° scatta e davanti al portiere trova la rete, si alza la bandierina, gol annullato. Al 11° però Kessie controlla e poi lascia partire un gran tiro che batte Henderson, c’è però un tocco di braccio, il VAR annulla.

    Intorno al 20° si vedono anche i padroni di casa con un tiro da lontano di Telles che non va molto lontano dal bersaglio. E’ davvero un buon Milan e al 31° Saelemaekers si procura lo spazio e calcia, Henderson respinge.

    Clamoroso errore di Maguire al 38°, il difensore dei Red Devils si fa trovare pronto su una sponda da azione da corner ma solissimo e da pochi centimetri centra il palo. Si va al riposo sullo 0-0.

    Secondo tempo che parte con l’ingresso del giovane Diallo per Martial nello United. Ed è proprio Diallo a trovare il vantaggio al 50° con un perfetto colpo di testa su lancio di Bruno Fernandes. Il gol sembra minare le sicurezze del Milan e al 54° Calabria rischia di combinare un pasticcio commettendo un errore in retropassaggio, James non ne approfitta.

    Al 58° si rivedono i rossoneri, Kessie è bravo a stoppare e prepararsi la conclusione, Henderson respinge in corner. Il Milan cresce ma al 72° James fallisce un gol piuttosto facile, calciando sul fondo con la porta spalancata.

    La squadra di Pioli però non ci sta e al 89° si crea un’altra chance, Kessie circondato da 4 avversari pennella per Leao che manca completamente il pallone. Al 92° il pareggio arriva, Kjaer sbuca su azione da corner e di testa batte un incerto Henderson.

    Finisce così, il Milan ottiene un preziosissimo e meritato pareggio che rende meno complesso il ritorno degli ottavi di Europa League tra 7 giorni a San Siro.

    MANCHESTER UNITED – MILAN 1-1 (50° Diallo (Ma), 92° Kjaer (Mi))

    Manchester United (4-2-3-1): Henderson; Wan-Bissaka (74° Williams), Bailly, Maguire, Telles; McTominay, Matic; James (74° Shaw), Bruno Fernandes (74° Fred), Martial (46° Diallo); Greenwood.

    Allenatore: Solskjaer.

    Milan (4-3-3): Donnarumma; Calabria (74° Kalulu), Kjaer, Tomori, Dalot; Krunic, Meité, Kessie; Saelemaekers (69° Castillejo), Leao, Diaz (69° Tonali).

    Allenatore: Pioli.

    Arbitro: Vincic.

    Ammoniti: Saelemaekers (Mi), McTominay (Ma).

    Concludiamo con il racconto della gara di andata degli ottavi di Europa League tra Roma e Shakhtar Donetsk.

    La gara inizia con un enorme occasione per Villar che gira il pallone con il fianco verso la porta, Trubin è attento e salva sulla linea. Al 23° dopo una lunga fase senza emozioni arriva la giocata di Pedro che trova Pellegrini, il capitano giallorosso scatta sul filo del fuorigioco e batte Trubin.

    Prima occasione degli ucraini al 27° con Junior Moraes che viene servito da un ottimo assist di Dodo, Pau Lopez è attento a respingere in uscita bassa. Alla mezz’ora brutto rinvio di Trubin, Mkhitaryan ci prova dalla trequarti ma non inquadra la porta.

    Mkhitaryan non ce la fa e al 35° per un probabile problema muscolare lascia il campo per Borja Mayoral. Il primo tempo si chiude con la Roma avanti per uno a zero.

    Il secondo tempo comincia con gli stessi interpreti che avevano chiuso il primo tempo. Subito occasione per lo Shakhtar, errore in uscita di Villar, la palla arriva a Tete che calcia, Pau Lopez si distende e mette in corner. E’ un altro Shakhtar e al 50° è ancora Tete ad andare al tiro, Mancini devia oltre la linea di fondo.

    Clamorosa occasione sprecata da El Shaarawy, un minuto dopo il suo ingresso il Faraone riceve un perfetto assist di Pellegrini ma calcia malissimo servendo la palla al portiere. La Roma spreca ancora poco dopo, delizioso cross di Spinazzola, Mayoral controlla male e la palla si perde.

    La partita è viva e serve un ottimo Pau Lopez per respingere un tiro in mischia di Junior Moraes. Al 73° però El Shaarawy si fa perdonare, grande azione personale, tocco morbido sull’uscita del portiere e palla in rete. Tre minuti e si ripete l’asse PellegriniEl Shaarawy, stavolta Trubin alza in corner, dal calcio d’angolo sbuca Mancini che di testa infila alle spalle del portiere.

    Non succede molto altro, la Roma batte 3-0 lo Shakhtar e fa un bel passo verso i quarti di finale di Europa League.

    ROMA – SHAKTHAR DONETSK 3-0 (23° Pellegrini, 73° El Shaarawy, 77° Mancini)

    Roma (3-4-2-1): Pau Lopez; Mancini, Kumbulla, Cristante; Spinazzola (79° Bruno Peres), Villar, Diawara (79° Ibanez), Karsdorp; Pellegrini (79° Carles Perez), Pedro (62° El Shaarawy); Mkhitaryan (35° Mayoral).

    Allenatore: Fonseca.

    Shakhtar Donetsk (4-2-1-3): Trubin; Dodo, Vitao, Matviienko, Ismaili; Maicon, Alan Patrick (79° Sudakov); Marlos (88° Marcos Antonio); Tete (88° Konoplyanka), Moraes (76° Dentinho), Taison (79° Solomon).

    Allenatore: Castro.

    Arbitro: Soares Dias.

    Ammoniti: Kumbulla (R), Alan Patrick (S), Maicon (S), Taison (S), Mancini (R).

    I risultati della serata di Europa League | © UEFA

    Nelle altre gare di serata Harry Kane ha trascinato il Tottenham nel successo per 2-0 contro la Dinamo Zagabria. Vincono 2-0 anche il Granada in casa con il Molde e il Villarreal a Kiev contro la Dinamo. Netto successo dell’Ajax per 3-0 sullo Young Boys. Vince anche l’Arsenal che con il 3-1 in Grecia contro l’Olympiacos si avvicina alla qualificazione. Finisce 1-1 tra Slavia Praga e Rangers.

  • Sorteggi Europa League, United e Shakhtar per Milan e Roma

    Sorteggi Europa League, United e Shakhtar per Milan e Roma

    L’urna di Nyon non è stata poi così buona nei confronti delle due italiane, i Sorteggi Europa League infatti hanno stabilito che saranno il Manchester United e lo Shakhtar Donetsk le avversarie di Milan e Roma agli ottavi di finale.

    Non saranno certamente due partite semplici ma entrambe portano con loro dei particolari ricordi.

    Le inglesi erano certamente da evitare nei Sorteggi Europa League, invece al Milan è capitato proprio lo United.

    Servirà certamente un altro Milan, rispetto a quello visto nell’ultimo periodo, per tenere testa alla squadra di Solskjaer.

    Uomo da tenere d’occhio sarà certamente l’ex Serie A Bruno Fernandes che pare in un periodo di forma straordinaria ma non sarà l’unico pericolo per i rossoneri: Rashford, Martial, Pogba, Cavani, il giovane Greenwood, insomma i nomi certamente non mancano.

    Senza dubbio il nome Manchester United porta però alla mente dei tifosi del Milan la semifinale di Champions del 2006/2007 con quel 3-0 di San Siro in cui brillò la stella di Kakà.

    Piccola curiosità, in quella stessa Champions, vinta in finale contro il Liverpool, il Milan affrontò Lille e Celtic (e Manchester United) proprio come accaduto in questa Europa League 2020/21.

    Per quanto riguarda i precedenti, nei dieci confronti c’è una perfetta parità, 5 vittorie del Milan e 5 dello United.

    Sorteggi Europa League che hanno riproposto una nuova sfida da ex per il tecnico della Roma.

    Dopo lo Sporting Braga i giallorossi sfideranno lo Shakhtar Donetsk, ultima squadra allenata da Fonseca prima di arrivare in Serie A.

    Lo Shakhtar ormai pare essere un abituè delle squadre italiane, gli ucraini infatti hanno già affrontato Milan, Lazio, Napoli, Vicenza, Atalanta, Inter, in particolare recenti sono le sfide con i nerazzurri nella semifinale della scorsa Europa League stravinta dalla squadra italiana e nei gironi di Champions di quest’anno con gli ucraini capaci di fermare due volte sullo 0-0 la squadra di Conte.

    Per quanto riguarda i precedenti, la Roma ha sfidato sei volte lo Shakhtar con un bilancio di 2 vittorie e 4 sconfitte.

    Da tenere d’occhio saranno i brasiliani della compagine di Luis Castro ma anche l’israeliano Solomon ha dimostrato di poter esser una spina nel fianco delle difese avversarie.

    RIEPILOGO SORTEGGI EUROPA LEAGUE

    Risultato Sorteggi Europa League ottavi di finale | © UEFA
  • Europa League, Roma no problem, brivido Milan, Napoli fuori

    Europa League, Roma no problem, brivido Milan, Napoli fuori

    La serata di Europa League ha visto due italiane ottenere il passaggio del turno ed una dover salutare la competizione ai sedicesimi di finale.

    Tutto facile per la Roma che partiva dal successo per 2-0 maturato sul campo del Braga sette giorni fa. All’Olimpico la squadra di Fonseca ha subito messo in chiaro le cose con la rete di Dzeko nel primo tempo, nella ripresa il gol di Carles Perez ha chiuso i giochi.

    L’autorete di Cristante ed il gol di Borja Mayoral hanno fissato il risultato sul 3-1 finale.

    Passaggio agli ottavi ottenuto anche dal Milan ma al contrario della Roma per i rossoneri è stata tutt’altro che una passeggiata. Subito avanti dopo 9 minuti con il rigore trasformato da Kessie, gli uomini di Pioli si sono fatti agganciare sul pari da Ben Nabouhane al 24°, Da quel momento in poi un Milan opaco è andato in difficoltà ed ha dovuto ringraziare anche Donnarumma che si è rivelato decisivo nonostante la Stella Rossa sia rimasta in 10 al 70°.

    Alla fine la gara si è chiusa sul 1-1, un altro pareggio dopo il 2-2 dell’andata che ha permesso ai rossoneri di qualificarsi agli ottavi.

    Veniamo alla nota dolente, l’eliminazione del Napoli. Dopo lo 0-2 di Granada agli uomini di Gattuso serviva un’impresa ed il gol di Zielinski dopo soli 3 minuti ha fatto pensare che fosse possibile. Un’amnesia difensiva ha rimesso gli spagnoli sul pari al 25°, un gol che ha un po’ tagliato le gambe agli azzurri che hanno faticato per tutto il primo tempo.

    Il ritorno alla difesa a quattro nel secondo tempo ha portato quell’equilibrio che ha permesso al Napoli di spingere, di trovare il 2-1 con Fabian Ruiz e di provare a compiere il miracolo sportivo.

    Miracolo che però non c’è stato, al Diego Armando Maradona è arrivato un successo amarissimo che comunque ha visto chiudersi in largo anticipo la corsa verso l’Europa League.

    Veniamo al racconto della sfida del Diego Armando Maradona tra il Napoli ed il Granada.

    Partenza super del Napoli, dopo 3 minuti Zielinski parte a tutta velocità, arriva al limite e lascia partire il tiro vincente. Pareggia subito il Granada ma Puertas è in netta posizione di fuorigioco. Il Napoli prova a cavalcare l’entusiasmo ma gli ospiti con Kenedy provano a spaventare la retroguardia azzurra.

    Al 25° enorme disattenzione della difesa di Gattuso, Foulquier ha libertà di crossare e Montoro è solissimo, il suo colpo di testa non lascia scampo a Meret. I ritmi si abbassano, si segnala un’occasione per Gonalons con un tiro al volo dopo un errato disimpegno di Maksimovic.

    Al 36° grandissima punizione di Insigne, Silva tocca la palla sulla traversa. La gara si innervosisce ed in pochi minuti l’arbitro estrae 6 gialli, tre per parte. Il Granada perde Gonalons per infortunio, poi si fa male anche Neva ma per non consumare un secondo slot Martinez decide di chiudere il primo tempo in 10, si va al riposo sul 1-1.

    Secondo tempo con un cambio per parte, nel Napoli Ghoulam sostituisce Maksimovic, nel Granada Neva rimane negli spogliatoi, dentro Perez. Enorme chance per Elmas al 52°, Silva in uscita bassa respinge.

    Il Napoli insiste e alla fine una bella palla di Insigne trova Fabian Ruiz che calcia e trova il gol del 2-1. Gattuso mette subito in campo Mertens ed il belga al minuto 67° gira di testa sfiorando il gol.

    Gli azzurri ci provano, pur correndo il rischio di esporsi ai contropiedi degli ospiti. Strepitosa parata di Silva, nel primo minuto di recupero, sul colpo di testa a botta sicura di Ghoulam.

    Non succede altro, dopo 7 minuti di recupero arriva il triplice fischio che pone fine alla corsa del Napoli in Europa League.

    NAPOLI – GRANADA 2-1 (3° Zielinski (N), 25° Montoro (G), 58° Fabian Ruiz (N))

    Napoli (3-4-1-2): Meret; Maksimovic (46° Ghoulam), Koulibaly, Rrahmani; Di Lorenzo, Fabian Ruiz, Bakayoko, Elmas (59° Mertens); Zielinski; Politano, Insigne.

    Allenatore: Gattuso.

    Granada (4-2-3-1): Silva; Foulquier, Sanchez (55° Herrera), Duarte, Neva (46° Perez); Montoro (84° Vallejo), Brice; Puertas, Gonalons (45°+2 Diaz), Kenedy; Molina (84° Soldado).

    Allenatore: Martinez.

    Arbitro: Siebert.

    Ammoniti: Kenedy (G), Politano (N), Montoro (G), Duarte (G), Maksimovic (N), Insigne (N), Sanchez (G), Herrera (G), Bakayoko (N), Koulibaly (N), Foulquier (G).

    Veniamo al racconto della sfida valevole per il ritorno dei sedicesimi di Europa League a San Siro tra Milan e Stella Rossa Belgrado.

    Buona partenza del Milan che al 8° si conquista un calcio di rigore per il tocco di mano di Gobeljic su tiro di Krunic, dal dischetto Kessie trasforma. Pochi minuti e Leao con una giocata personale prova trovare il raddoppio, la difesa ospite salva.

    Al 19° arriva il pareggio della Stella Rossa, su azione da corner Ben Nabouhane mette in rete ma prima c’è un tocco di mano di Pankov, gol annullato. La rete però è nell’aria e se al 22° è la traversa a dire no alla punizione di Ben Nabouhane, due minuti dopo il calciatore della Stella Rossa trova il diagonale vincente.

    La rete subita sveglia il Milan che ricomincia a spingersi nella metà campo avversaria. Dalot si trova sul piede la palla buona al 37° il suo tiro però non riesce a battere Borjan che si salva respingendo. Sul finale di tempo ci prova Kanga da lontano ma la sua conclusione non trova la porta, si va al riposo sul 1-1.

    Secondo tempo che vede gli ingressi di Ibrahimovic e Rebic per Leao e Krunic nel Milan e Petrovic per Srnic nella Stella Rossa. Se il primo tempo si era chiuso col tiro da lontano di Kanga, il secondo si apre con un tiro dalla distanza di Kanga, anche stavolta nessun pericolo per Donnarumma. Grossa chance per Rebic al 53°, una sponda di Ibra lo trova nell’area piccola ma il croato non trova la porta.

    Scampato il pericolo, al 58° la Stella Rossa prova a rendersi pericolosa in contropiede, Ben Nabouhane serve Gajic che però calcia malissimo. Ancora Kanga a rendersi pericoloso, anche stavolta il tiro non trova la porta.

    Doppio brivido al 69°, Donnarumma salva miracolosamente su Sanogo, poi Falcinelli calcia a lato, un minuto dopo Gobeljic prende il secondo giallo lasciando i suoi in 10. Il Milan troverebbe il vantaggio con Saelemaekers al 74° ma Ibrahimovic è in fuorigioco al momento dell’assist.

    Nonostante l’inferiorità numerica la Stella Rossa ci prova, Katai al 82°, il suo tiro però non trova la porta. Non succede molto altro, con qualche sofferenza il Milan porta a casa un pareggio che vale il passaggio agli ottavi di Europa League.

    MILAN – STELLA ROSSA BELGRADO 1-1 (9° rig. Kessie (M), 24° Ben Nabouhane (S))

    Milan (4-3-3): Donnarumma; Dalot, Tomori, Romagnoli, Calabria (66° Hernandez); Meité, Kessie, Krunic (46° Rebic); Leao (46° Ibrahimovic), Calhanoglu, Castillejo (66° Saelemaekers).

    Allenatore: Pioli.

    Stella Rossa Belgrado (3-4-2-1): Borjan; Pankov, Degenek, Sanogo; Gajic, Kanga (69° Katai), Srnic (46° Petrovic), Gobeljic; Ben Nabouhane (69° Falco), Ivanic (84° Nikolic); Falcinelli (72° Pavkov).

    Allenatore: Stankovic.

    Arbitro: Manzano.

    Ammoniti: Srnic (S), Ibrahimovic (M)

    Espulso: Gobeljic (S).

    Concludiamo con il racconto della gara di andata dei sedicesimi di Europa League tra Roma e Sporting Braga.

    La gara inizia su ritmi bassi, non si segnalano occasioni se non un paio di insidiosi calci piazzati di Veretout. Alla prima vera occasione la Roma passa in vantaggio: 24° minuto, El Shaarawy colpisce il palo con una bella conclusione, il più lesto sul rimbalzo è Dzeko che gira la palla in rete.

    Il Braga si vede intorno alla mezz’ora con due conclusioni di Piazon, la prima finisce larga, la seconda alta, il tutto nel giro di un minuto. Al 34° ci prova anche Sporar ma Pau Lopez non si fa sorprendere. Torna a farsi pericolosa la Roma con la conclusione di Pedro che colpisce la traversa.

    Si va al riposo con i giallorossi avanti per 1-0.

    Il secondo tempo comincia con l’ingresso di Pellegrini al posto di Villar. I portoghesi cercano di essere più propositivi, ci prova Rolando di testa, palla fuori. La Roma perde Dzeko probabilmente per un problema muscolare, dentro Mayoral. Un minuto dopo A. Horta va vicino al pareggio, la sua conclusione esce di pochissimo.

    Al 71° Carles Perez viene abbattuto appena dentro l’area, è rigore, Pellegrini però calcia a lato. Il raddoppio è solo rimandato, Pellegrini pennella in area per Carles Perez che calcia al volo infilando la porta.

    Il Braga vuole a tutti i costi il gol della bandiera, ci prova Tormela ma Pau Lopez alza in corner. Al 88° il gol per i portoghesi arriva, in realtà è un’autorete di Cristante che infila nella propria porta per anticipare l’avversario.

    La Roma ristabilisce subito le distanze, Spinazzola serve un pallone perfetto per Borja Mayoral che deve solo spingerlo in rete. Si chiude così, la Roma batte 3-1 il Braga e vola agli ottavi di Europa League.

    ROMA – SPORTING BRAGA 3-1 (24° Dzeko (R), 75° Carles Perez (R), 88° aut. Cristante (R), 91° Borja Mayoral (R))

    Roma (4-3-2-1): Pau Lopez; Karsdorp, Mancini, Cristante, Bruno Peres; Diawara, Villar (46° Pellegrini), Veretout (59° Spinazzola); El Shaarawy (59° Carles Perez), Pedro (77° Mkhitaryan); Dzeko (67° Borja Mayoral) .

    Allenatore: Fonseca.

    Sporting Braga (4-3-3): Thiago Sà; Ze Carlos, Tormena, Rolando, Sequeira (71° Borja); Piazon (60° Fransergio), Novais, Gaitan (60° R.Horta); Galeno (77° Hernani), Sporar (60° Ruiz), A.Horta.

    Allenatore: Carvalhal.

    Arbitro: Ekberg.

    Ammoniti: Veretout (R).

    Le 16 qualificate agli ottavi di Europa League | © UEFA

    Oltre alle due italiane nel sorteggio per gli ottavi ci saranno tre inglesi, Arsenal, Tottenham e Manchester United, due spagnole, Villarreal e Granada, due ucraine, Dinamo Kiev e Shakhtar Donetsk, una croata, Dinamo Zagabria, una greca, Olympiacos, una scozzese, Rangers, una svizzera, Young Boys, una rappresentate della Repubblica Ceca, Slavia Praga, una norvegese, Molde, ed una olandese, Ajax.

  • Europa League,Roma tutto facile, Milan beffato, male il Napoli

    Europa League,Roma tutto facile, Milan beffato, male il Napoli

    Serata dalle diverse emozioni per le tre italiane impegnate in Europa League.

    La Roma gioisce per la vittoria per 2-0 a Braga, il Milan subisce l’amaro gusto del pareggio subito dalla Stella Rossa al 93° mentre il Napoli si lecca le ferite per la sconfitta per 2-0 a Granada.

    Il gol del ritrovato Dzeko, gli ottavi di Europa League che paiono vicini sono la parte buona della serata dei giallorossi, gli infortuni di Cristante ed Ibanez fanno da contraltare.

    Ha da rammaricarsi il Milan di Pioli, i rossoneri hanno disputato una buona gara nel Marakana di Belgrado, sono andati due volte avanti grazie ad un autogol ed ad un rigore procurato e trasformato da Hernandez, hanno anche avuto la possibilità di giocare in superiorità dal 77° ma alla fine hanno subito il pareggio per il colpo di testa di Pavkov su azione da corner nel recupero.

    Male invece il Napoli, la squadra di Gattuso ha sofferto i veloci e tecnici esterni del Granada ed ha avuto un blackout di due minuti, tra il 19° ed il 21°, nei quali ha concesso due gol. Qualcosina meglio nella ripresa con l’inserimento di Zielinski ma sostanzialmente il portiere di casa ha dovuto fare solo un gran intervento nel finale di gara su Osimhen.

    Veniamo al racconto della sfida di Braga tra i padroni di casa e la Roma.

    Partenza super della Roma che la sblocca subito, ripartenza con Diawara che serve Spinazzola, cross dell’esterno e tocco vincente di Dzeko. Al 7° Fonseca è costretto a sostituire Cristante per infortunio, entra Bruno Peres.

    I portoghesi provano a crescere, Fransergio prova a rendersi insidioso però Pau Lopez non corre grossi rischi. Intorno alla mezz’ora doppia grossa chance per i giallorossi, prima ci prova Mhkitaryan, palla respinta, poi Pedro, stesso destino per lui. Pedro è di nuovo protagonista al 37°, lo spagnolo salta il portiere e segna ma c’è fuorigioco, gol annullato.

    Nel finale di frazione il Braga prova a crescere e a rendersi insidioso, la Roma chiude bene e va negli spogliatoi avanti di un gol.

    Secondo tempo senza cambi nelle due formazioni. Nel giro di un minuto, tra il 53° ed il 54°, arrivano una brutta ed una buona notizia per la Roma, Ibanez si infortuna e lascia il campo per Villar, il neoentrato subisce fallo da Esgaio che prende secondo giallo e lascia il Braga in 10.

    Al 60° altro gol cancellato dal VAR, anche in questo caso alla Roma e nuovamente per fuorigioco, stavolta il marcatore era stato Mhkitaryan. Lo Sporting non riesce a creare quasi niente, la squadra di Fonseca gestisce i ritmi agevolmente e trova anche il gol del 2-0 con Veretout che serve a Mayoral una palla solo da spingere in porta. Non succede molto altro, la Roma si porta a casa un prezioso successo in vista del ritorno tra 7 giorni all’Olimpico.

    SPORTING BRAGA – ROMA 0-2 (4° Dzeko, 86° Mayoral)

    Sporting Braga (4-3-3): Matheus; Esgaio, Tormena, Melo da Silva, Sequeira; Elmusrati, Fransergio, Gaitan (55° Ze Carlos); Horta (61° Piazon), Sporar (61° Ruiz), Galeno.

    Allenatore: Carvalhal.

    Roma (3-4-2-1): Pau Lopez; Mancini, Cristante (7° Bruno Peres), Ibanez (53° Villar); Spinazzola, Diawara, Veretout, Karsdorp; Pedro (71° El Shaarawy), Mhkitaryan; Dzeko (71° Mayoral).

    Allenatore: Fonseca

    Arbitro: Kovacs.

    Ammoniti: Melo da Silva (B), Mancini (R)

    Espulso: Esgaio (B).

    Veniamo al racconto della sfida valevole per i sedicesimi di Europa League a Belgrado tra Stella Rossa e Milan.

    Buona partenza del Milan con Castillejo che trova il gol su contropiede al 6°, si alza però la bandierina, gol annullato. Il vantaggio è solo rimandato, al minuto 12° cross di Kalulu, il portiere sbaglia l’uscita e Theo Hernandez segna, interviene però il VAR, c’è tocco di mano, rete annullata. Al 23° Krunic innesca Rebic che dopo un gran controllo colpisce mandando alto sopra la traversa.

    I padroni di casa provano a creare qualcosa con il tiro da fuori, Donnarumma è attento. Al 40° brutte notizie per Pioli, problema muscolare per Bennacer che lascia al posto a Tonali. Passano due minuti e finalmente il gol arriva grazie ad una sfortunata deviazione di Pankov nella propria porta. La risposta della Stella Rossa arriva con Milunovic che da dentro l’area gira alto. Si va al riposo con il Milan avanti per 1-0.

    Secondo tempo che vede Rafael Leao entrare al posto di Rebic. Al 51° tocco di mano in area di Romagnoli, è rigore, dal dischetto va Kanga che trasforma. La Stella Rossa cresce e prova a spaventare il Milan, su una ripartenza però il veloce Theo Hernandez si conquista un rigore per un contatto con Pankov. Dagli undici metri lo stesso Theo trasforma.

    Il pareggio permette al Milan di tornare a spingere e a controllare con maggiore serenità. Al 77° Stella Rossa in 10, Rodic commette fallo su Kalulu e prende il secondo cartellino giallo. Nel finale di gara ci provano anche Meitè, di testa, e Tonali col tiro da fuori, in entrami i casi Borjan è attento. Al 93° arriva la beffa, corner su quale Pavkov supera Meitè e di testa insacca. Finisce così, al Marakana si chiude sul 2-2 l’andata dei sedicesimi di Europa League.

    STELLA ROSSA BELGRADO – MILAN 2-2 (42° aut. Pankov (S), 52° rig.Kanga (S), 59° rig. Hernandez (M), 93° Pavkov (S))

    Stella Rossa Belgrado (3-4-2-1): Borjan; Milunovic, Pankov, Degenek; Gobeljic (74° Gajic), Kanga, Petrovic (81° Sanogo), Rodic; Ben (63° Falco), Ivanic (81° Bakayoko); Falcinelli (81° Pavkov) .

    Allenatore: Stankovic.

    Milan (4-3-3): Donnarumma; Kalulu, Romagnoli, Tomori, Hernandez (77° Dalot); Krunic, Bennacer (40° Tonali), Meité; Castillejo, Mandzukic (82° Calhanoglu), Rebic (46° Leao).

    Allenatore: Pioli

    Arbitro: Sidiropoulos.

    Ammoniti: Romagnoli (M), Milunovic (S), Mandzukic (M), Donnarumma (M)

    Espulso: Rodic (S).

    Concludiamo con il racconto della gara di andata dei sedicesimi di Europa League tra il Granada ed il Napoli.

    Subito insidiosi i padroni di casa, Kenedy con una giocata si libera, va sul fondo e mette in mezzo, un po’ a fatica la difesa del Napoli salva su Molina. Gli esterni del Granada provano a rendersi insidiosi con azioni personali, gli azzurri riescono a respingere i loro assalti.

    Al 19° però gli spagnoli passano in vantaggio, gran cross di Kenedy, Herrera sorprende Di Lorenzo e di testa deposita in rete. Passano solo due minuti ed arriva il raddoppio con Kenedy che finalizza una ripartenza e batte Meret con un bel diagonale. I partenopei abbozzano una reazione con un tiro di Di Lorenzo ribattuto, gli spagnoli però sono pericolosissimi in contropiede.

    Intorno alla mezz’ora ci prova Elmas, il suo tiro esce di poco. Dopo lo shock per l’uno-due subito, il Napoli prova a costruire qualcosa e a rendersi pericoloso. Non succede molto altro, si va al riposo con il Granada avanti 2-0.

    Il secondo tempo inizia con Zielinski al posto di Politano. Il Napoli prova a farsi vedere in avanti ma le ripartenze di Kenedy sanno esser sempre insidiose. Zielinski si dimostra davvero l’uomo in più, al 60° il polacco riesce a liberarsi ma calcia alto.

    Grande chance per Rrahmani al 71°, il difensore di testa da pochi passi mette alto. Ci prova ancora Zielinski, conclusione nuovamente alta. Come detto il Granada si limita a ripartire e al 82° serve un’ottima chiusura di Maksimovic per salvare su Puertas. Al 87° grande occasione per Osimhen che calcia di forza, Silva è attento e blocca.

    Serve un grande intervento di Meret per salvare sulla conclusione di Herrera al 91°. Finisce così, il Napoli di Gattuso cade 2-0 a Granada e dovrà compiere un’impresa tra sette giorni per non salutare l’Europa League.

    GRANADA – NAPOLI 2-0 (19° Herrera, 21° Kenedy)

    Granada (4-2-3-1): Silva; Foulquier, Duarte, Vallejo (23° Sanchez), Neva (78° Diaz); Herrera, Gonalons (78° Brice); Machis (70° Puertas), Montoro, Kenedy (70° Soro); Molina.

    Allenatore: Martinez.

    Napoli (4-2-3-1): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Maksimovic, Mario Rui; Lobotka (64° Bakayoko), Elmas; Politano (46° Zielinski), Insigne, Fabian Ruiz; Osimhen.

    Allenatore: Gattuso.

    Arbitro: Karasev.

    Ammoniti: Elmas (N), Di Lorenzo (N), Foulquier (G), Silva (G), Insigne (N), Zielinski (N), Diaz (G), Brice (G), Montoro (G).