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  • Indian Wells, l’esperienza aiuta Roger Federer, facile Nadal. Vinci fuori

    Indian Wells, l’esperienza aiuta Roger Federer, facile Nadal. Vinci fuori

    Roger Federer approda agli ottavi di finale del Masters 1000 di Indian Wells, con qualche patema d’animo, vista la vittoria raggiunta in tre set con il giovane rampante canadese Milos Raonic. Tutto molto semplice invece per Rafael Nadal, che si è sbarazzato facilmente del connazionale Granollers.

    Per quanto riguarda i colori azzurri, saluta la California l’ultima italiana in gara, la tarantina Roberta Vinci, che ha perso abbastanza nettamente dalla russa, numero due del mondo, Maria Sharapova.

    Si sapeva che il match dello svizzero non fosse semplice, ma il giovane canadese ha decisamente messo in serie difficoltà Roger Federer con un primo set giocato ad altissimo livello e vinto al tie break. perso il primo parziale, Federer non si assolutamente scomposto non abbassando mai il suo livello, a differenza di Raonic che, lentamente ma inesorabilmente, iniziava ad andare fuori giri. Facile quindi la conclusione del match per lo svizzero che concede nei successivi due set, la miseria di sei game all’avversario chiudendo alla fine con il punteggio di 6-7 6-4 6-2. Per il numero due del mondo Nadal invece un bel turno di allenamento con il connazionale Grannolers, strapazzato in due set (6-1 6-4), anche se lo spagnolo ha dichiarato di essersi sentito un po’ affaticato nel corso del secondo set.

    Roger Federer ©Harry How/Getty Images

    Negli altri incontri solida vittoria di Juan Martin Del Potro sullo spagnolo Verdasco (6-2 7-6 lo score), prestazione molto convincente anche del connazionale Nalbandian sul serbo Tipsarevic (6-3 3-6 6-3) mentre più complicata del previsto la vittoria di Tsonga su Radek Stepanek (6-7 6-3 6-2) con la sorpresa del terzo turno rappresentata dalla sconfitta (6-4 6-3 il punteggio finale) del numero 5 del mondo, David Ferrer, per mano dell’uzbeco Istomin in giornata di grazia.

    Questi gli ottavi che si disputeranno tutti nella giornata di oggi: Djokovic-Andujar, Berdych-Almagro, Harrison-Simon, Isner-Ebden, Del Potro-Istomin, Federer-Bellucci, Tsonga-Nalbandian, e Nadal-Dolgopolov.

    Tra le donne esce l’unica azzurra presente ancora nel deserto californiano, Roberta Vinci, che non ha opposto granché resistenza alla russa Maria Sharapova, vincitrice in due set 6-2 6-1. la partenza della Vinci non era stata per nulla male con l’azzurra che nei primi tre game era avanti 2-1, poi il buio, con la Sharapova che infila 10 game consecutivi, buttando la tarantina fuori dal match. La bella siberiana nei quarti affronterà Maria Kirilenko, che ha vinto il derby russo battendo per 6-1 5-7 6-2 la connazionale Nadia Petrova, che forse ha risentito dal punto di vista fisico, la battaglia vinta contro la Stosur del turno precedente. Ancora una vittoria per la numero uno, Vika Azarenka, che si è sbarazzata della tedesca Gorges per 6-3 6-1 conquistando la vittoria numero 20 su altrettanti incontri, un dominio quello messo in atto dalla bielorussa, decisa ad emulare la striscia di Djokovic del 2011. Avanzano anche Ana Ivanovic (6-3 6-2 su Caroline Wozniacki), Marion Bartoli (6-1 6-4 alla ceca Lucie Safarova), Na Li (6-1 6-0 a Klara Zakopalova) e la tedesca Angelique Kerber (6-3 3-6 7-6 su Christina McHale). Sorprende la vittoria della serba Ana Ivanovic che è riuscita ad imporre il suo tennis nei confronti della danese Caroline Wozniacki, che da quando ha perso la poltrona di numero uno mondiale, stà giocando decisamente male.

    Questi i quarti di finale femminili: Azarenka-Radwanska  e Na Li-Kerber che si disputeranno oggi, mentre Domani sarà il turno di Ivanovic-Bartoli e Sharapova-Kirilenko.

  • Masters 1000 Indian Wells, Novak Djokovic sul velluto. Sorpresa Ebden

    Masters 1000 Indian Wells, Novak Djokovic sul velluto. Sorpresa Ebden

    Il numero uno del mondo, Novak Djokovic, supera facilmente in due set (6-2 6-3), il sudafricano Kevin Anderson in un match in cui il serbo non ha mai concesso una minima occasione al suo modesto avversario.

    La sorpresa più gradita del torneo californiano è rappresentata dalla vittoria del qualificato australiano, Matt Ebden, che ha eliminato in due set (6-3 6-4), l’americano Mardy Fish con gli Stati Uniti, che salutano anche Andy Roddick, battuto dal ceco Thomas Berdych.

    Novak Djokovic è apparso subito in palla sul cemento californiano, Anderson non ha potuto veramente nulla nei confronti del numero uno del mondo che ha giocato al 50% delle proprie possibilità, ma che ha mostrato una seconda di servizio veramente solida, con cui ha potuto facilmente gestire il match. Se gli Stati Uniti piangono per le eliminazioni di Fish e Roddick, sicuramente saranno contenti per la vittoria di John Isner che ha superato con un duplice 7-5, l’argentino Juan Monaco in un match cui, come al solito, Isner ha fatto la differenza al servizio non tanto nel numero degli Ace (10 alla fine), ma nella velocità a tenere il proprio turno di battuta al contrario di Monaco, che ha dovuto sempre arrivare ai vantaggi nel suo servizio. Bella vittoria anche di Gilles Simon sullo svizzero Wawrinkache si è dovuto arrendere, con un duplice 6-4, al gioco veloce ed aggressivo del francese da fondo campo.

    Novak Djokovic ©Jeff Gross/Getty Images

    Oggi verrano disputati i match del terzo turno della parte bassa del tabellone con, sul centrale Del Potro-Verdasco, Nadal-Granollers e Federer-Raonic, sul campo numero 2 Tsonga-Stepanek, Baghdatis-Dolgopolov e Nalbandian-Tipsarevic, sul campo 3 Davydenko-Bellucci e Ferrer-Istomin. Match molto facile per lo spagnolo Nadal che sicuramente avrà pochi problemi contro il connazionale Granollers mentre sarà un ottimo banco di prova, il match che vedrà opposto Roger Federer all’astro nascente e bombardiere canadese, Milos Raonic.

  • Masters 1000 Indian Wells, Federer e Nadal avanti. Pennetta ko

    Masters 1000 Indian Wells, Federer e Nadal avanti. Pennetta ko

    Esordio molto semplice per Roger Federer e Rafael Nadal nel primo Master 1000 della stagione, sul cemento californiano di Indian Wells. Peccato per la brindisina Flavia Pennetta, uscita sconfitta nettamente dal match contro la polacca Agnieszka Radwanska.

    A differenza dello scozzese Andy Murray, buttato fuori subito dal torneo, Federer e Nadal non hanno risentito assolutamente del cambiamento di clima e superficie superando rispettivamente per 6-4 6-1 la wild card Denis Kudla e per 6-1 6-3 l’argentino Leonardo Mayer.

    Poco da commentare nel match dello svizzero che ha fatto accademia, sfruttando al massimo le palle break concesse dal suo avversario. Positivo il rientro del numero due del mondo che non giocava un match dalla finale di Melbourne, persa contro Djokovic. Al terzo turno per Nadal ,ci sarà il derby molto semplice con Marcel Granollers mentre per Federer, invece, impegno un po’ più complicato con il canadese Milos Raonic. Nel tabellone maschile, passano agevolmente il turno anche Jo Wilfred Tsonga (4-1 e ritiro per Michael Llodra) e Juan Martin Del Potro che ha battuto per 7-5 6-2 Marinko Matosevic. Avanti anche David Ferrer (6-2 6-2 a Dimitrov), Marcos Baghdatis (6-3 6-4 a Feliciano Lopez), Nikolay Davydenko (7-5 6-2 a Phau) e David Nalbandian (7-6 7-6 a Cilic).

    Roger Federer ©Jeff Gross/Getty Images

    Tra le donne la brindisina Flavia Pennetta non ha avuto scampo contro una delle giocatrici più in forma del circuito, la polacca Radwanska, che ha comandato l’azzurra sin dal primo quindici chiudendo con un comodo 6-4 6-2. Le speranze italiane per il prosieguo del torneo sono ora riposte su Roberta Vinci e Francesca Schiavone che affronteranno rispettivamente al secondo turno, la slovacca Dominika Cibulkova e la ceca Lucie Safarova. Agevole più del previsto l’esordio della numero uno del mondo Viktoira Azarenka che ha strapazzato la russa Kuznetsova conquistando la vittoria numero 19 su altrettanti incontri e con la sorpresa più grande di giornata, rappresentata dall’uscita anzitempo della vincitrice di Wimbledon  e numero 3 del mondo – Petra Kvitova – per mano della giovane statunitense Christina McHale.

  • Tennis, Murray sconfitto, cinquina di Roger Federer a Dubai

    Tennis, Murray sconfitto, cinquina di Roger Federer a Dubai

    Lo svizzero Roger Federer conquista per la quinta volta in carriera il torneo Atp500 di Dubai superando in due set molto combattuti (7-5 6-4), lo scozzese e numero quattro del mondo, Andy Murray.

    Vittoria numero 72 in un torneo Atp per Roger Federer che ha iniziato alla grande il 2012 tennistico, da molti considerato come la prima stagione del tramonto del fuoriclasse elvetico.

    Il torneo del Dubai è considerato un Atp500 ma, considerati i partecipanti, il livello è paragonabile ad un vero e proprio Masters Series. Infatti tranne lo spagnolo Rafael Nadal, tutti i più forti tennisti erano presenti a Dubai, ennesima dimostrazione come il fuoriclasse di Basilea non sia assolutamente finito. Il primo set è molto equilibrato con Murray che tiene molto bene i game al servizio ma è insolitamente impreciso con la risposta di rovescio, uno dei suoi colpi più efficaci. Federer rompe l’equilibrio nel corso dell’undicesimo game quando, sul 5-5, riesce a procurarsi tre preziosissime palle break: Murray riesce ad annullarle, Federerse ne procura una quarta ma è la quinta palla break quella decisiva che consente allo svizzero di allungare sul 6-5 e di chiudere il primo set nel successivo turno di battuta.

    Roger Federer ©MARWAN NAAMANI/AFP/Getty Images

    L’inizio del secondo parziale vede Murray ancora più falloso della prima frazione e lo svizzero va subito avanti 3-1. Sembra finita ma Murray si riprende, trova angoli insperati soprattutto di dritto e riesce a portarsi sul 4-3 a suo favore. A questo punto Federer dimostra la sua grande esperienza e la voglia di essere ancora considerato a tutti gli effetti alla pari di Djokovic e Nadal vincendo un ottavo game molto importante e delicato al servizio e aggredendo subito lo scozzese nel suo turno di battuta, conquistando il break decisivo per la vittoria finale.

    La sconfitta di Djokovic contro Murray in semifinale, la buona forma dello scozzese, l’incognita di Nadal e la forma eccezionale di Federer rendono questo inizio di stagione alquanto incerto fra i primi quattro giocatori del mondo che si daranno appuntamento, fra meno di un settimana, nel primo Masters Series stagionale di Indian Wells in California.

  • Tennis, sorridono Azarenka e Federer. Peccato Volandri

    Tennis, sorridono Azarenka e Federer. Peccato Volandri

    Il fine settimana tennistico ha visto due conferme ed una liete notizia, le due conferme sono rappresentate dai successi di Viktoria Azarenka a Doha e di Roger Federer a Rotterdam, mentre la buona notizia è la rinascita di Filippo Volandri che a San Paolo, in Brasile, è andato ad un passo dal titolo.

    Peccato per il 30enne livornese che ha disputato una settimana ad alto livello sul rosso brasiliano, vittorie molto importanti e sofferte su Nalbandian e Bellucci e match giocato alla pari in finale contro il numero 11 del mondo, lo spagnolo Almagro.

    Il trionfo di Federer a Rotterdam © Dean Mouhtaropoulos/Getty Images

    Volandri è partito molto bene in finale dove riesce a portarsi in un amen sul 3-0, poi il buio con Almagro che capisce che non può giocare quattro metri fuori dal campo contro l’azzurro ed inizia a farsi più propositivo anche con inedite discese a rete. Lo spagnolo infila sei game di fila e la vittoria del primo set è cosa fatta, ma Volandri non si arrende e, come contro Nalbandian e Bellucci, riesce a portare Almagro al terzo e decisivo set. Nel terzo l’italiano regge alla grande fino al 4 pari, poi quando si trova a servire per rimanere nel match (5-4 Almagro), ha ancora la forza per annullare un match point con uno spettacolare rovescio incrociato, ma non il secondo quando sbaglia forzando un dritto anomalo lungolinea. Ottimo comunque il segnale lanciato da Volandri che con la finale raggiunta a San Paolo (la nona), raggiunge al quarto posto Andrea Gaudenzi, anche lui finalista in 9 tornei Atp: davanti a loro solo Adriano Panatta (26 finali), Corrado Barazzutti (13) e Paolo Bertolucci (11) nella classifica All time in casa Italia.

    Nel torneo Atp500 di Rotterdam Federer conquista il suo titolo n.71 in carriera grazie alla vittoria netta, 6-1 6-4 nei confronti dell’argentino Juan Martin Del Potro che poco ha potuto contro il numero 3 del mondo che ha praticamente dominato il primo set, mentre nel secondo parziale c’e’ stata più partita ma ancora Del Potro dimostra di non aver ancora raggiunto il livello che gli permise di imporsi agli Us Open del 2009.

    Tra le donne, la bielorussa Viktoria Azarenka onora come meglio non poteva fare il trono di numero uno al mondo demolendo in finale a Doha, l’australiana Samantha Stosur in un match che non ha mai avuto storia sin dal primo quindici. Vittoria in due comodi set per 6-1 6-2 per la bielorussa che conquista la sua vittoria consecutiva numero 17 ed il successo numero 3 su altrettanti tornei disputati (Sydney, Australian Open ed appunto Doha), confermando di essere l’assoluta dominatrice, in campo femminile, di questo inizio di stagione.

     

     

     

  • Coppa Davis, Bolelli evita il cappotto. Fuori Federer e Raonic

    Coppa Davis, Bolelli evita il cappotto. Fuori Federer e Raonic

    Dopo la pesante eliminazione della nazionale azzurra, già fuori dopo il doppio sonoramente perso da Starace e Bracciali contro i più forti Berdych e Stepanek, il primo turno della Davis Cup edizione 2012 si conclude con l’uscita dal tabellone principale della Svizzera di Roger Federer e del Canada dell’astro nascente Milos Raonic.

    Mentre per la nazionale Canadese il compito non era sicuramente dei più semplici, sorprende il cappotto degli Stati Uniti rifilato alla Svizzera e per giunta in trasferta con un Federer assolutamente irriconoscibile.

    Doveva essere l’ago della bilancia decisivo per la Svizzera ma l’ex numero 1 non ha vinto nemmeno un match e nel suo primo singolare è stato letteralmente bombardato dagli Ace di John Isner. Un’altra sorpresa è rappresentata dalla vittoria dell’Austria in Russia mentre facili sono state le vittorie della Spagna (priva di Nadal), della Serbia (priva di Novak Djokovic) e della Croazia di Ivo Karlovic rispettivamente contro Kazakistan, Svezia e Giappone. La spedizione azzurra ad Ostrava si chiude mestamente con la vittoria di Simone Bolelli sul ceco Frantisek Cermak con il punteggio di 6-4 6-4, vittoria che evita alla nazionale guidata dal C.T. Corrado Barazzutti, un umiliante cappotto. Ad indirizzare in maniera decisiva l’incontro degli azzurri contro la Repubblica Ceca è stata la sconfitta patita, nel match d’esordio, da Andreas Seppi contro Radek Stepanek. Infatti, il C.T. ceco, avanti 2-0 dopo la prima giornata, invece di risparmiare Stepanek e Berdych per gli eventuali due singolari di domenica ha deciso in maniera molto saggia di schierarli ambedue nel doppio di sabato con il risultato di una comoda vittoria per tre set a zero sul duo italico composto da Starace e Bracciali. E’ la Francia l’ultimo team a strappare il pass per i quarti di finale. A spianare la strada ai “galletti”, l’assenza nel primo singolare della terza giornata del n.1 canadese Milos Raonic, sofferente a un ginocchio dopo il doppio perso nella giornata di sabato. Al suo posto Frank Dancevic nulla ha potuto contro Jo-Wilfried Tsonga che si è imposto con il punteggio di 6-4 6-4 6-1.

    Dal 6 all’8 aprile, nei quarti, la Spagna ospiterà l’Austria, la Repubblica Ceca giocherà in casa contro la Serbia, l’Argentina attenderà la Croazia e gli Stati Uniti torneranno in Europa in casa della Francia. Mentre per quanto riguarda l’Italia ci sarà da attendere il play off per la permanenza nel tabellone principale che si terrà nel mese di settembre.

  • Australian Open, il “clasico” va a Nadal. Azarenka Sharapova è la finale donne

    Australian Open, il “clasico” va a Nadal. Azarenka Sharapova è la finale donne

    Rafael Nadal è il primo finalista dell’Australian Open 2012 grazie alla vittoria in quattro set sull’eterno rivale – amico Roger Federer. Tra le donne la finale vedrà di fronte la bielorussa Viktoria Azarenka e la russa Maria Sharapova.

    Molto affascinante la finale donne che oltre a sancire la vincitrice del torneo determinerà anche la nuova numero uno del ranking Wta.

    Ma torniamo agli uomini con lo spagnolo di Manacord che regala un altro scherzetto a re Roger mandandolo a casa dopo l’ennesimo match giocato ad altissimo livello. Come spesso gli accade, Federer gioca un grande primo set, lo svizzero è ben centrato sulla palla e riesce a mettere in difficoltà Nadal proprio sulla sua diagonale migliore e cioè quella del suo dritto mancino. Lo spagnolo riesce, dal canto suo, a rimanere in scia grazie ad una percentuale di prime palle altissima che finisce per portare il primo set al Tie break. Federer va avanti un mini break (2-1), lo spagnolo sbaglia un dritto a campo aperto, 4-1 Federer. Lo svizzero regala un punto a Nadal chiamando un falco, poi sale 6-3 con una demi-volèe di rovescio da fantascienza. Federer sbaglia di rovescio il primo set point, poi Nadal cancella anche il secondo set point con il dritto anomalo.

    Rafael Nadal ©GOH CHAI HIN/AFP/Getty Images
    Sul 6-5 Federer serve una seconda, Nadal manda fuori un rovescio che regala il set allo svizzero. La grande capacità di Nadal è di non scoraggiarsi per la sconfitta patita ed anzi, lo spagnolo alza notevolmente il suo livello di gioco e complice anche la confusione tattica e mentale che colpisce lo svizzero, il secondo set vola via con il punteggio di 6-2 per il numero 2 al mondo.

    Federer rischia il tracollo anche ad inizio terso set (sotto 1-0 e 0-40), ma riesce a trovare delle buone prime palle che consentono di fermare un’emorragia di punti a favore di Nadal. L’equilibrio dura fino al 3 pari quando Federer, con molta fatica, riesce a strappare il servizio al suo avversario con Nadal che dimostra di essere un vero e proprio cavallo di razza controbrekkando subito lo svizzero e portando il match il set ad un nuovo Tie break. Federer gioca uno dei Tie break più brutti della sua carriera, va sotto 6-1, tenta una rimonta fino al 5-6 ma viene infilzato da un ennesimo vincente di Nadal che si aggiudica così il terzo set. Nadal non prende il largo nel quarto anzi, Federer ha molte occasioni per aggiudicarsi il set: sul 4-3 ha l’occasione per fare il break che però non concretizza e sul 4 pari perde la battuta dopo aver sprecato l’occasione per salire 5-4. Nadal non si fa pregare e chiude set ed incontro nel successivo turno di battuta dopo due match point ed altrettante palle break annullate. Nadal domenica giocherà la sua 15ª finale in uno slam, la seconda a Melbourne, contro il vincitore del match tra Djokovic e Murray.

    Ricche di tensioni e con qualche errore di troppo anche le semifinali donne che hanno visto abdicare la detentrice del titolo, la belga Kim Clijsters (suo ultimo Australian Open in carriera), che si è dovuta arrendere alla bielorussa Azarenka in tre set 6-4 1-6 6-3 in 2 ore e 12 minuti con la bielorussa in lacrime e finalmente vittoriosa in un match importante. L’altra finalista sarà la russa Maria Sharapova che ha estromesso la mancina ceca Petra Kvitova (6-2 3-6 6-4) in un match dove la tensione è stata la vera e propria protagonista in campo con le due giocatrici a commettere errori a valanga. Alla fine la spunta la bella Maria che si vendica anche della sconfitta patita a Wimbledon nel 2011, proprio dalla Kvitova.

  • Australian Open, Errani stop ma è finale nel doppio.  I Fab Four tutti in semifinale

    Australian Open, Errani stop ma è finale nel doppio. I Fab Four tutti in semifinale

    Sara Errani esce dagli Australian Open sconfitta dalla numero 2 al mondo, e molto probabilmente futura numero 1, la ceca Petra Kvitova con un duplice 6-4.

    Sconfitta con onore per Sara Errani che ha fatto tutto il possibile per contrastare il potente gioco della vincitrice di Wimbledon 2011.
    Sara ha lottato con ogni mezzo ed ha avuto anche la chance di portare il match al terzo set, dato che l’azzurra, si è trovata anche a condurre per 4-1 nel secondo parziale, prima di subire il prepotente ritorno della Kvitova.

    Sara Errani

    Comunque la Errani non abbandona Melbourne anzi, la tennista azzurra si può certamente consolare con la finale nel doppio raggiunta insieme alla compagna  Roberta Vinci a scapito delle campionesse di Parigi le ceche Radecka-Hlavackova. Per le azzurre in finale ci saranno le russe Vera Zvonareva e Svetlana Kuznestova in un match sicuramente non dal pronostico chiuso. Per quanto riguarda la Kvitova, In semifinale la tennista ceca troverà Maria Sharapova, che ha superato la connazionale Ekaterina Makarova per 6-2 6-3.
    Proprio la bella siberiana nell’ultimo quarto di finale femminile ha facilmente battuto per 6-2 6-3 la connazionale, numero 56 del ranking Wta. Match in discesa per l’ex numero 1 del mondo che dopo aver mancato quattro palle break nel primo turno di battuta della rivale, vola avanti 4-1 sfruttando al meglio le sue potenti leve. E in 42 minuti conquista la prima frazione per 6-2. All’inizio del secondo set la Makarova prova ad allungare, va avanti un break (2-1), poi la Sharapova si scatena di nuovo, recupera lo svantaggio salendo fino al 5-2, per poi chiudere sul 6-3 finale. Per la 24enne siberiana quella di domani contro la ceca Petra Kvitova sarà la quinta semifinale all’Open d’Australia dopo quelle giocate di fila dal 2005 al 2008. L’altra semifinale vedrà opposte la detentrice del titolo, la belga Kim Cljisters, che ha fatto fuori nei quarti la danese Wozniacki e la bielorussa Viktoria Azarenka.

    Nel tabellone maschile, dopo le vittorie di ieri di Federer e Nadal, anche Andy Murray approda in semifinale grazie alla facile affermazione in tre set (6-3 6-3 6-1) contro il giapponese Nishikori. Lo scozzese ha avuto qualche problema solamente nella prima frazione dove è stato costretto ad annullare ben 5 palle break prima di allungare nel parziale, vinto il primo set Murray si rilassa e riesce a giocare più sciolto strapazzando Nishikori nel secondo e nel terzo set. Adesso Murray incontrerà il numero uno mondiale, il serbo Nole Djokovic che nonostante dei problemi fisici ha superato in tre set, 6-4 7-6 6-1, lo spagnolo David Ferrer mentre l’altra semifinale sarà, ovviamente, tra Roger Federer e Rafael Nadal.

  • Ivan Lendl torna nel tennis per far vincere Andy Murray

    Ivan Lendl torna nel tennis per far vincere Andy Murray

    Una delle leggende più gloriose del tennis, il ceco Ivan Lendl, fa il suo ritorno nel mondo nel tennis accettando la proposta di Andy Murray di diventare il suo nuovo coach.

    Il britannico Andy Murray, n°4 al mondo, ha infatti scelto come coach il grande ceco per dare una svolta ad una carriera di alto livello ma priva finora di acuti significativi.

    La leggenda ceca Ivan Lendl © Elsa/Getty Images

    Murray non si è mai dimostrato incline ad accettare i consigli dei suoi precedenti allenatori ridotti, in molte occasioni, al ruolo di veri e propri accompagnatori di lusso dello scozzese in giro per il mondo. La carriera dello scozzese fino a questo momento è stata buona ma non sicuramente all’altezza del suo talento, paragonabile ai primi tre giocatori al mondo (Djokovic, Nadal e Federer), di cui però Murray non ha ovviamente la testa, persa dallo scozzese, in moltissime occasioni. Per Lendl, 52 anni, questa è la prima esperienza da coach sicuramente una prima esperienza non facile con il ceco chiamato a gestire uno dei giocatori più talentuosi, ma al tempo stesso più perdenti, della storia del tennis mondiale. «È indiscutibile l’impatto che ha avuto Ivan nel gioco del tennis – ha detto lo scozzese -. Non vedo l’ora di cominciare a lavorare con lui». “Gli ho telefonato a Miami e abbiamo parlato un po’ – ha dichiarato Murray -. Abbiamo discusso del mio stile di gioco e lui mi ha detto molto onestamente quello che pensa. Mi ha fatto molto piacere e così è stato naturale incontrarsi per parlarne ancora. Da lì è stato un attimo prendere questa decisione”.

    Lendl inizierà il suo lavoro con Murray proprio dall’Australian Open, prima prova dello slam che partirà a Melbourne il prossimo 15 gennaio. Il ceco dovrà cercare di portare Murray alla vittoria di uno slam e magari proprio a Wimbledon, vera e propria fissazione del britannico ed ironia della sorte, unico slam a mancare nell’immensa bacheca di Lendl.

  • Storico Roger Federer, sesto Masters in carriera

    Storico Roger Federer, sesto Masters in carriera

    Roger Federer conclude alla grande la sua stagione tennistica con il sesto titolo al Masters finale di Londra, come lo svizzero nessuno mai, superati due leggende come Pete Sampras ed Ivan Lendl.

    Doppia gioia per lo svizzero che si prende la definitiva vendetta contro Jo Wilfried Tsonga, il francese, che aveva fatto fuori lo svizzero a Wimbledon ha subito due cocenti sconfitte in finale a Bercy ed appunto a Londra.

    Roger Federer ©ADRIAN DENNIS/AFP/Getty Images

    Federer gioca due set praticamente perfetti, nel primo Tsonga non ha scampo, imbrigliato dagli schemi inimitabili dello svizzero e sotto tono con il servizio viene costretto al ruolo di sparring partner per quasi un ora di gioco. Tuttavia, perso il primo parziale per 6-3 e sotto 5-4 con Federer a servire per il match, il tennista più amato dai francesi ha un sussulto da grande giocatore costringendo Federer a disputare il Tie Break. nel Tie break Tsonga parte male ma Federer smarrisce la prima di servizio esponendosi alle risposte di dritto di Tsonga che riesce ad allungare il match al terzo set.

    Ma Tsonga non riesce a ripetere la fantastica rimonta attuata nell’erba londinese arrendendosi a Federer che recupera la concentrazione necessaria per brekkare il francese nell’ottavo game  ed andando a servire, questa volta in maniera più efficace, per il match chiuso poi con il punteggio di 6-3.

    Finale di stagione ottimo per lo svizzero che non conquista un titolo dello slam ma chiude con tre vittorie, a Basilea, Bercy ed appunto Londra mandando un messaggio di presenza inequivocabile a Djokovic e Nadal per la prossima stagione.