Tag: roger federer

  • Un anno in sport: i migliori del 2017

    Un anno in sport: i migliori del 2017

    Il 2017 sta andando a concludersi e porterà con se grandi campioni e grandi storie di sport, per questo abbiamo deciso di creare “Il Pallonaro Award” per premiare quegli atleti, quelle squadra che più hanno fatto emozionare nell’anno in corso.

    Non saremo noi a decidere il vincitore, bensì voi lettori de “Il Pallonaro” semplicemente rispondendo al sondaggio che troverete qua, decreterete il vincitore che sarà proclamato ad inizio del 2018.

    Si potranno votare il miglior atleta, la migliore atleta, la miglior squadra, il miglior sportivo italiano e la migliore sportiva italiana.

    Andiamo quindi ora a presentare i candidati a “Il Pallonaro Award” 2017.

    Miglior Sportivo 2017

    Lewis Hamilton (Gbr), automobilismo: il pilota della Mercedes dopo il secondo posto nel 2016, dopo una lotta con Sebastian Vettel, ha conquistato il suo quarto titolo mondiale.

    Chris Froome (Gbr), ciclismo: vincitore del suo quarto Tour de France, nel 2017 ha vinto anche la Vuelta Espana ed il bronzo nella prova a cronometro al mondiale di Bergen.

    Cristiano Ronaldo (Por), calcio: Nel 2017 Cr7 ha fatto il bis consecutivo con il suo Real Madrid in Champions League, ha conquistato la Liga, la Supercoppa Europea, il Mondiale per Club ed ha messo in bacheca il 5° Pallone d’Oro.

    Roger Federer (Svi), tennis: il 2017 è stato l’anno del suo grande ritorno con due successi nello Slam, Australian Open e Wimbledon.

    Marchel Hirscher (Aut), sci alpino: nel 2017 ha conquistato la 6° coppa del mondo di sci consecutiva, un vero e proprio record, ma non solo, ai mondiali l’austriaco si è messo al collo 2 ori ed un argento.

     

    Migliore Sportiva 2017

    Michaela Shiffrin (Usa), sci alpino: compiuti i 22 anni il fenomeno dello sci americano nel 2017 ha portato a casa la prima coppa del mondo generale, la 4° di slalom, un’oro ed un argento mondiali.

    Annemiek van Vleuten (Ned), ciclismo: dopo aver rischiato la vita in una terribile caduta alle Olimpiadi di Rio 2016, la ciclista olandese nel 2017 è tornata al successo conquistando l’oro nella cronometro mondiale.

    Evgenia Medvedeva (Rus), pattinaggio artistico: vero e proprio talento, non aveva ancora compiuto 18 anni quando ai mondiali nel 2017 ha bissato l’oro conquistato nel 2016 nel singolo femminile di pattinaggio.

    Garbiñe Muguruza (Spa), tennis: nel 2017 ha conquistato il torneo di Wimbledon ed è stata eletta come tennista dell’anno.

    Federica Pellegrini (Ita), nuoto: ci sono stati anni in cui la nuotatrice italiana ha vinto di più ma il 2017 è stato l’anno della sua grande impresa, tornare a conquistare l’oro mondiale nei 200 stile libero.

    Miglior Squadra 2017 

    Real Madrid (Spa), calcio: nel 2017 il Real di Zidane ha conquistato la Liga, la Supercoppa Europea, il Mondiale per club ma sopratutto è riuscito nell’impresa di vincere due Champions League consecutive.

    Slovenia, basket: la nazionale slovena guidata dal giovane talento Doncic e dall’esperto Dragic ha conquistato il titolo ad EuroBasket 2017.

    Mercedes F1 (Ger), automobilismo: 4° anno dal ritorno del motore turbo e 4° doppietta consecutiva tra mondiale piloti e mondiale costruttori.

    Italia, scherma: è da sempre una sicurezza per lo sport italiano, a Lipsia nei mondiali di scherma la nazionale italiana ha trionfato nel medagliere con il bottino di 4 ori, 1 argento e 4 bronzi.

    Olympique Lione Femminile (Fra), calcio: se il Real ha doppiato la Champions del 2016, stessa cosa hanno fatto le ragazze del Lione che qualche giorno prima, sempre a Cardiff, avevano messo in bacheca la 2° Champions di fila, la 4° dal 2010/11.

    Miglior Sportivo Italiano 2017

    Gregorio Paltrinieri, nuoto: Nel 2017 ha conquistato un oro ed un bronzo ai mondiali nei 1500 e 800 stile libero, alle Univerisadi, oltre ai due ori nelle sue due classiche gare, ha pure vinto nella 10km di nuoto in acque libere.

    Tony Cairoli, Motociclismo: dopo due stagioni in cui aveva dovuto cedere il titolo, nel 2017 il campione di motocross italiano è tornato al successo conquistando il suo nono campionato del mondo.

    Peter Fill, sci alpino: se nel 2016 era riuscito nell’impresa di esser il primo italiano a conquistare la coppa del mondo di discesa libera, nel 2017 è stato ancor più grande andando a bissare il successo.

    Franco Morbidelli, motociclismo: da quando esiste la Moto2 nessun italiano era mai riuscito a conquistare il mondiale, nel 2017 Morbidelli con una grande stagione, da 8 vittorie, ha fatto suo il titolo.

    Frank Chamizo, lotta: dopo il bronzo olimpico a Rio 2016, il lottatore di origini cubane nel 2017 ha portato la bandiera italiana sul gradino più alto sia agli europei che ai mondiali.

     

    Miglior Sportiva Italiana 2017

    Sofia Goggia, sci alpino: la stagione 2016/17 è stata davvero di altissimo livello per la sciatrice azzurra capace di conquistare le prime vittorie e chiudere al 3° posto nella classifica generale di Coppa del mondo.

    Elena Pirrone, ciclismo: la 18enne ciclista azzurra ai mondiali di Bergen del 2017 ha conquistato la maglia iridata, nella categoria juniores, sia nella corsa in linea che a cronometro.

    Cecilia Zandalasini, basket: straordinaria ad EuroBasket 2017, chiuso con 19 pt e 9.6 rimbalzi di media, si è conquistata la possibilità di giocare in WNBA con la maglia di Minnesota, squadra vincitrice del titolo.

    Alice Volpi, scherma: la fiorettista azzurra nel 2017 ha conquistato un oro, a squadre, ed un argento, ai mondiali di Lipsia.

    Federica Pellegrini, nuoto: ci sono stati anni in cui la nuotatrice italiana ha vinto di più ma il 2017 è stato l’anno della sua grande impresa, tornare a conquistare l’oro mondiale nei 200 stile libero.

     

     

     

     

     

  • Finale tra Federer e Nadal, ritorno al passato per l’Australian Open 2017

    Finale tra Federer e Nadal, ritorno al passato per l’Australian Open 2017

    Sarà un ritorno al passato la finale dell’Australian Open 2017, infatti uno dei quattro titoli valevoli per il Grande SLAM vedrà affrontarsi in finale Roger Federer e Rafael Nadal: come succedeva spesso fino a qualche anno fa in moltissime delle competizioni tennistiche e come già accaduto, su questo stesso campo da gioco, nel 2009.

    Già prima della finale ha riservato molte emozioni questo Australian Open, partendo già dall’eliminazione della testa di Serie numero 2 – e detentore del titolo – Novak Djokovic ai sedicesimi di finale in 5 set per mano Denis Istomin. Il tennista uzbeko che partecipava allacompetizione grazie ad una Wild Card e che in classifica ATP ricopriva la posizione numero 105, ha destato parecchio scalpore. Non di meno è stata l’eliminazione di Andy Murray, numero 1 al mondo nella classifica ATP, eliminato agli ottavi per mano e racchetta del tedesco Mischa Zverev, scalzato fuori dagli Australian Open in soli 4 set.
    Gli almanacchi ci ricordano che i primi due nella classifica ATP non lasciavano una competizione del Grande Slam dal 2004, per la precisione al Roland Garros di quell’anno.
    Così mentre continua la crisi di Novak Djokovic, che dopo aver perso in finale contro Stan Wawrinka agli US Open, sembra non riuscire a riprendersi: Andy Murray guadagna nei suoi confronti un altro poco di terreno.

    La finale ora vede di fronte Roger Federer e Rafael Nadal e nonostante la storia dica che il primo sia favorito, la forma fisica favorisce il secondo, così come le quote BetClic ci propongono.
    Qui troverete il calendario completo del campionato: http://l12.eu/australianopen-1269-au/1R7A2FK40HFSBH6N1JKU
    e qui le promo giornaliere dedicate: http://l12.eu/australianopen-1270-au/1R7A2FK40HFSBH6N1JKU

    A questo punto non ci resta che scommettere su chi vincerà la competizione finale. Voi su chi scommettete?

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  • Seppi che impresa! Eliminato Federer

    Seppi che impresa! Eliminato Federer

    Andrea Seppi compie un’autentica impresa eliminando al terzo turno degli Australian Open Roger Federer, numero due del ranking. Il tennista altoatesino si è imposto in quattro set con il punteggio di 6-4; 7-6; 4-6; 7-6 in due ore e 57 minuti di gara. Il punto finale che ha dato all’azzurro la vittoria con un fantastico passante in corsa di dritto è un mix tra coraggio, bravura e un pizzico di fortuna.

    Andreas Seppi ha battuto Roger Federer qualificandosi agli ottavi
    Andreas Seppi ha battuto Roger Federer qualificandosi agli ottavi

    Tra i big sono qualificati per gli ottavi: Murray che ha vinto contro il portoghese Sousa per 6-1; 6-3; 7-5; Berdych che ha superato Troicki per 6-4; 6-3; 6-4; Nadal ha battuto 6-1; 6-0; 7-5  Sela, prestazione decisamente più convincente da parte del maiorchino rispetto al match del secondo turno e Dimitrov che ha avuto la meglio su Baghdatis. Kyrgois sfiderà Seppi negli ottavi di finale, successo dell’australiano in tre set in un match  combattuto solamente nel secondo set, terminato per 8-6 con il tunisino rimontato da 4-1. Kevin Anderson si qualifica agli ottavi di finale per il terzo anno consecutivo sconfiggendo Gasquet in tre set 6-4; 7-6; 7-6. Avanza anche l’australiano Tomic battendo il connazionale Groth in tre set.

    Per un azzurro che festeggia c’è un azzurra che deve abbandonare il primo torneo del Grande Slam: stiamo parlando di Sara Errani la quale che è stata sconfitta da Yanina Wickmayer in tre set: 4-6; 6-4; 6-3 in due ore e 14 minuti.

    La parte bassa del tabellone femminile si è già allineata per gli ottavi di finale e sono presenti tre teste di serie su otto: per la terza volta in quattro anni accede agli ottavi la tedesca Goerges grazie al successo per 7-6; 7-5 contro la ceca Hradecka, ora l’avversaria sarà Makarova che ha battuto la ceca Pliskova per 6-4; 6-4. Avanti anche la numero 7 del mondo Bouchard contro la francese Garcia la sfida si è conclusa con il punteggio di 7-5; 6-0; ora l’avversaria sarà la rumena Begu che ha avuto la meglio sulla tedesca Witthoeft per 6-4; 6-4. Si qualifica la cinese Shuai Peng sconfiggendo la kazaka Shvedova e attende la Sharapova la quale si è sbarazzata in scioltezza della kazaka Diyas per 6-1; 6-1.

  • Australian Open: bene Nadal, fuori Ivanovic e Kerber

    Australian Open: bene Nadal, fuori Ivanovic e Kerber

    A Melbourne è partito ieri, 19 gennaio, il primo torneo del Grande Slam del 2015: l’Australian Open. In campo maschile supera il turno Rafa Nadal, reduce da un lungo stop da ottobre e sconfitto a Doha, il maiorchino ha avuto la meglio contro il russo Youzhny sconfitto in un’ora e 50 minuti con il finale di 6-3; 6-2; 6.2. Lo spagnolo ha dimostrato di essersi ripreso e ha mostrato sprazzi di bel gioco ma è atteso, ovviamente, da banchi di prova più impegnativi.

    Esordio senza patemi anche per  Roger Federer il quale ha la meglio sul taiwanese Lu numero 47 del mondo piegato con il punteggio di 6-4; 6-2; 7-5 in un’ora e 33 minuti. 49 punti su 57 con la prima di servizio per lo svizzero ed ha annullato le quattro palle break che il suo avversario è riuscito a costruirsi. Avanti anche Andy Murray, numero 6 del mondo, vincitore contro l’indiano Bhambri per 6-3; 6-4; 7-6. Esce di scena invece il lettone Gulbis, numero 11 del seeding, sconfitto in 5 set dall’australiano Kokkinakis per 5-7; 6-0;  1-6; 7-6; 8-6.

    Andreas Seppi è il primo tennista italiano a qualificarsi per il secondo turno sconfiggendo in 2 ore e 51 minuti, dopo 5 set, l’uzbeko Istomin: 5-7; 6-3; 2-6; 6-1; 6-4. Anche Simone Bolelli ottiene il pass battendo l’argentino Monaco, con il punteggio di 6-3; 3-6; 6-3; 6-1 riuscendo ad imporre maggiore lucidità associata ad una ottima condizione fisica.

    Ana Ivanovic eliminata al primo turno degli Australian Open
    Ana Ivanovic eliminata al primo turno degli Australian Open

    Nel torneo femminile, già ben otto le teste di serie che hanno dovuto anzitempo salutare gli Australian Open: la più sorprendente è stata l’eliminazione nella quale è occorsa Ana Ivanovic,testa di serie numero 5, eliminata in tre set dalla qualificata ceca Hradecka: 1-6; 6-3; 6.2, Un’altra top a lasciare è Angelique Kerber, numero 9, piegata 6-4; 0-6; 6-1 dalla romena Begu dopo una partita dall’andamento molto altalenante. Fuori anche l’altra tedesca Lisicki, numero 28 del seeding, battuta dalla francese Mladenovic 4-6; 6-4; 6-2.

    Avanti la numero 2 del mondo Sharapova che ha la meglio sulla croata Martic per 6-4; 6-1.

    Avanti Sara Errani che in meno di un’ora supera l’americana Min per 6-1; 6-0; appena una decina di minuti in più sono serviti a Roberta Vinci per avere la meglio della serba Jovanoski numero 56 del mondo: 7-5; 6-1 il finale. Saluta invece Karin Knapp che esce battuta dalla sfida con Simona Halep che alla fine si impone per 6-3; 6-2 in un’ora e 28 minuti.

  • ATP FInals: Federer ritiro prima di scendere in campo

    ATP FInals: Federer ritiro prima di scendere in campo

    ATP Finals 2014 verrà ricordato per la finale non disputata, a poche ore  dalla disputa del match Roger Federer si è ritirato consegnando la vittoria senza neanche scendere in campo a Novak Djokovic, i soliti problemi alla schiena che attanagliano lo svizzero non gli hanno dato tregua e cosi, il titolo, il terzo consecutivo va al tennista serbo. La mossa dello svizzero sarà comunque destinata a fare discutere  e da venerdì inizia la finale di Coppa Davis contro la Francia.

    ATP Finals 2014
    ATP Finals 2014

    E’ finito nei peggiore nei modi il Master più povero della storia recente del tennis, con un epilogo che davvero nessuno voleva o si immaginava con tutto il pubblico, di Londra e non solo, desideroso di vedere un grande match tra due fuoriclasse del circuito.

    Federer, che prima di oggi si era ritirato soltanto due volte in carriera, non ce l’ha fatta: tropo forte il dolore alla schiena. E queste sono state le parole pronunciate dallo svizzero che, al termine della premiazione del doppio vinto dai gemelli Bryan, ha preso direttamente la parola davanti ad un pubblico incredulo ma applaudente.

    Ho provato in tutti i modi, cerotti, massaggi, riposo. Ma non c’è stato nulla da fare; mi scuso con tutti, sono demoralizzato e mi dispiace per tutti voi che spendete il vostro denaro per venirci a vedere, ma oggi non sarei competitivo per giocare a tennis a questi livelli“.

    E con queste parole che Federer ha messo la parola fine al suo ATP Finals 2014; la mossa dello svizzero sarà inevitabilmente destinata a far discutere da qui fino a venerdì quando a Lille la sua Svizzera, affronterà sul rosso indoor la Francia per la finale di Coppa Davis 2014,  inutile sottolineare come le speculazioni siano avanzate alla velocità della luce: c’è chi afferma che la mossa dello svizzero sia stata dettata dall’imminente impegno del prossimo weekend; ipotesi o chiacchiere da bar destinate a tener banco fino a venerdi.

     

  • Federer-Murray folgorante vittoria di Roger

    Federer-Murray folgorante vittoria di Roger

    Federer-Murray 6-0; 6-1 in 56 minuti, implacabile il fuoriclasse di Basilea che rifila una sonora lezione allo scozzese davanti al pubblico di casa: Federer si qualifica per la dodicesima volta alle semifinali del Master. Lo svizzero tentenna solo nel primo game, poi per i restanti 53 minuti Federer nasconde la palla allo scozzese; tutto d’un fiato, senza sosta,

    Federer-Murray si salutano al termine del loro incontro
    Federer-Murray si salutano al termine del loro incontro

    senza respiro, lo svizzero va 6-0; 5-0 per poi lasciare il game della bandiera a Murray. E due minuti dopo, quando esce l’ultimo rovescio incrociato di Murray, Federer chiude una partita straordinaria, la migliore mai giocata dallo svizzero in incontri 2 set su 3. Discese a rete, attacchi devastanti, vincenti persino col rovescio. E’ giusto anche dire che Murray non è certo incappato in una delle sue giornate migliori: i 21 non forzati e il 45% di prime  in campo dicono tanto ma è anche giusto e doveroso sottolineare che, ogni volta che lo scozzese ha trovato una soluzione buona o una giocata intelligente Federer si inventava sempre qualcosa, qualche colpo del suo infinito repertorio per levare il punto al suo avversario.

    Approda alle semifinali il giapponese Nishikori che si era imposto nel pomeriggio su Ferrer, sceso in campo al posto del canadese Raonic ritiratosi per un problema muscolare, 4-6; 6-4; 6-1; il successo del giapponese è arrivato in rimonta; lo spirito di Ferrer, unito a una buona fetta di orgoglio ha di fatti messo in campo un’atleta voglioso di dimostrazione come la qualificazione mancata a Londra tra i primi otto del Mondo, sfuggita per sul più bello in un finale di stagione concitato, fosse una vera ingiustizia. Per queste ragione il match disputato oggi è uscito molto combattuto e avvincente.

    Il giapponese prova lo scambio lungo da fondo, favorendo il gioco tipico dello spagnolo. Proprio quando Nishikori era andato avanti di un break, con il giapponese che prima cade nella reazione rabbiosa di Ferrer e poi in un decimo game dove commette un doppio fallo, un gratuito e uno smash a rete regalano il primo set a Ferrer.

    Nishikori rientra in campo per il secondo set decidendo di cambiare strategia e di disputare un set di attacco: lo spagnolo è sorpreso, incassa il break in avvio e, nonostante rimanga in partita per tutto il set, alla fine per 6-4 a Nishikori. 

    Il giapponese nel terzo set è nettamente al comando delle operazioni piazzando un parziale di 4-0 che di fatto chiude il set e anche la partita. Per Ferrer rimangono gli applausi per aver disputato un grande match.

    Il gruppo B si chiude con Federer primo e Nishikori secondo.

    La classifica finale del gruppo B: Federer 3 [2-0] (6-0); Nishikori 3 [2-1] (4-3); Murray 3 [1-2] (2-4); Ferrer 3[0-3] (1-6)

  • Davis Cup: Fognini ko, Svizzera in Finale

    Davis Cup: Fognini ko, Svizzera in Finale

    Roger Federer sconfigge per 3-0 set Fabio Fognini e regala alla Svizzera una finale di Davis Cup che manca da 22 anni. I santi che aveva invocato Fognini in conferenza stampa non si sono materializzati, hanno scelto la Svizzera la quale sfiderà in finale la Francia dal 21 al 23 novembre la Francia a Lille. Nessuna rimonta, nessuna impresa, lo dicevano i pronostici, la caratura dei singolaristi svizzeri e cosi è stato.

    E’ finita con il punteggio di 6-2; 6-3; 7-6, trasformando il parziale dei singolari in un impietoso 9 a 0 per gli svizzeri; scelta azzeccata quella di capitan Luthi il quale ha scelto di far riposare il suo numero uno Federer nel doppio di sabato.

    Fabio Fognini in un colpo col dritto
    Fabio Fognini in un colpo col dritto

    Fognini ha potuto poco confermando le statistiche che vedono il ligure sulle superfici veloci in netta difficoltà: 5-35 il numero dei set vinti/persi. A fare la differenza è stata la bravura, la capacità di sapersi tirare fuori dai momenti difficili che solo i campioni sanno fare; quella capacità che permette di far girare le partite anche nelle giornate dove la miglior forma viene meno. Lo svizzero è stato implacabile al servizio, spegnendo fin da subito le velleità del ligure; ad inizio del terzo set l’azzurro ha alzato il livello del suo tennis. Sono arrivati a questo punto scambi pregevoli, altre quattro palle break e un terzo set che si è protratto fino al tie break. Nel momento chiave si è verificato questo: seconda di servizio di Fognini a 132 km/h risposta vincente di Federer, ace successivo dello svizzero e finale in cassaforte.

    Cosi la Svizzera vola in Finale, sarà la prima volta di Roger Federer il quale cercherà, per sè e per la sua nazione, di portare a casa l’unico trofeo che manca alla sua incredibile carriera.

    Il quinto match in programma, ormai inutile ai termini di raggiungimento di finale, Andreas Seppi ha sconfitto Lammer in tre set 6-4; 1-6; 6-4 conquistando il secondo punto per l’Italia.

     

  • Davis Cup: pronostico rispettato per la Svizzera

    Davis Cup: pronostico rispettato per la Svizzera

    Sulla carta l’impresa era ardua, difficile, come scalare una montagna e cosi si è, in effetti, rivelato. Il primo giorno della semifinale di Davis Cup dice Svizzera Italia 2 a 0. 

    Gli elvetici hanno imposto la loro, conosciuta, superiorità, imponendosi nei due incontri con un totale di 6 set a 0. Simone Bolelli ha disputato una grande partita ma, nonostante ciò, Federer ha chiuso il match in tre set con il punteggio di: 7-6; 6-4; 6-4 regalando alla Svizzera il primo punto della semifinale.

    Roger Federer in azione
    Roger Federer in azione

    Spinto dai 18mila spettatori del PalaExpo Roger Federer non ha tradito le attese, giocando al meglio tutti i momenti chiave del match e e regolando Bolelli da vero maestro; l’azzurro ha confermato, anche oggi, gli enormi progressi avuti negli ultimi mesi di attività ma è stato lo svizzero a non permettergli di spingersi oltre i complimenti che fanno piacere ma non portano punti utili. Pur effettuando un ottimo servizio e giocando alla pari, per lungo tempo, sul diagonale di dritto, è stato Federer ad avere la meglio nei momenti topici del match; il tie-break del primo set, quando è bastato un piccolo mini break conquistato con una discesa a rete a fare la differenza.

    Federer è stato forte mentalmente grazie ad una tranquillità del primo set conquistato nonostante dall’altra parte  Bolelli stesse fornendo il suo miglior tennis possibile. Allo svizzero sono bastati due break  per set e, l’opportunità migliore dell’azzurro, le due palle break del decimo gioco del secondo set, sono state annullate da un grande Federer,

    I complimenti a Bolelli vanno fatti ma la Svizzera è avanti.

    Dopo Bolelli con Federer anche Fabio Fognini si deve arrendere a Stanislav Wawrinka; nel secondo singolare non c’è mai stata partita, il tennista ligure è stato tradito da un servizio a lungo deficitario e da una seconda di servizio sulla quale Wawrinka ha sparato sempre molto forte. Dopo venti minuti l’elvetico era già avanti per 4-1, dopo mezz’ora un set avanti: lo svizzero ha dimostrato di essere superiore, con un gioco superiore, con una velocità di palla superiore. A metà del secondo set Fognini ha avuto l’opportunità di cambiare l’inerzia del match: sotto di un break, un passaggio a vuoto dello svizzero aveva permesso all’azzurro di rientrare  e poi di trovare una palla per il 4-3 che avrebbe, forse, cambiato la storia del secondo set. E’ bastato un ace dello svizzero per ritrovare la retta via e di chiudere il secondo parziale.

    Dopo soli due match la Svizzera vede vicino la finale della Davis Cup che manca dal 1992.

     

     

  • Davis Cup: Federer-Bolelli apre la semifinale

    Davis Cup: Federer-Bolelli apre la semifinale

    In programma a Ginevra la semifinali di Coppa Davis tra Svizzera e Italia.  Bolelli è promosso a ruolo di singolarista al posto di Andreas Seppi mentre Fabio Fognini affronterà Stanislav Wawrinka. E’ arrivato il tanto atteso turno di Coppa Davis in cui l’Italia deve affrontare la Svizzera nella semifinale e sono stati effettuati i sorteggi per l’ordine degli incontri: saranno

    Simone Bolelli sarà il primo singolarista a scendere in campo
    Simone Bolelli sarà il primo singolarista a scendere in campo

    Roger Federer e Simone Bolelli ad aprire la sfida, a seguire toccherà a Stanislas Wawrinka e Fabio Fognini. Sabato alle 13 invece c’è il doppio, domenica gli ultimi due singolari a partire da quello che opporrà il ligure all’ex numero uno del mondo.

    Il sorteggio si è tenuto nella giornata di ieri a mezzogiorno, presso la Victoria Hall nel centro di Ginevra; i match si si disputeranno sul veloce (Rebound Ace) del Palaexpo. Il capitano della squadra azzurra Corrado Barazzutti ha convocato Fabio Fognini, Andreas Seppi, Simone Bolelli e Paolo Lorenzi. Come quinto giocatore è stato aggregato anche Daniele Bracciali. La squadra è arrivata a Ginevra domenica sera. Bolelli, dopo la recente dimostrazione di ripresa, viene promosso al ruolo di singolarista al posto di Andreas Seppi, mentre il bolognese disputava abitualmente il doppio.

    Severin Luthi, capitano della nazionale svizzera, ha convocato Roger Federer, Stanislas Wawrinka, Marco Chiudinelli e Michael Lammer. Federer è reduce dalla semifinale persa agli US Open sabato scorso.
    La nazionale italiana arriva al match sicuramente da sfavorita:leggere i nomi dei singolaristi svizzeri fa pensare a incontri nei quali la classe, l’esperienza e l’aver, nel corso degli anni, calcato palcoscenici prestigiosi, fa pendere l’ago della bilancia dalla parte dei padroni di casa. Ma, forse, in questi tipi di incontri sono proprio gli avversari sfavoriti quelli che si rivelano piu pericolosi. Gli azzurri devono crederci, provarci e dare tutto per provare a riportare il tennis italiano a una finale di Davis che manca dal dicembre 1998 quando, al Forum di Assago, gli azzurri furono sconfitti dalla Svezia.con il punteggio di 1-4.
    L’altra semifinale in programma mette di fronte Francia-Repubblica Ceca sulla terra rossa del Roland Garros di Parigi. I francesi cercheranno di fare leva sul fattore campo con i singolaristi Tsonga e Monflis da opporre ai cechi, con Gasquet pronto a fare il jolly in caso di eventuale necessita; in doppio Bennetteau e sicuro del posto e attende le scelte del capitano Arnauld Clement. Tra le fila dei cechi Berdych e Rosol in singolare, con quest’ultimo a fare coppia con Stepanek nel doppio in programma sabato.

  • Cilic-Nishikori, la finale che non ti aspetti

    Cilic-Nishikori, la finale che non ti aspetti

    Clamoroso, incredibile, impronosticabile, il sabato pomeriggio delle semifinali maschili dello US Open sarà ricordato a lungo dagli appassionati di questo sport e dagli addetti ai lavori: saranno Kei Nishikori  e Marin Cilic  a contendersi lo scettro di New York. Prima la vittoria del giapponese contro il numero 1 Novak Djokovic al Mondo e poi quella del croato contro Roger Federer.

    Marin Cilic ha disputato la partita della vita, è stato perfetto. Federer ha commesso diverse imprecisioni ma è stato grande il tennista croato. Da quando il tennista croato ha preso come allenatore Goran Ivanisevic il servizio è diventato un’arma veramente devastante; la tattica di Cilic si è basata sull’aggressività, sul servizio con la prima, sull’attaccare a testa bassa cercando di evitare gli scambi prolungati. Federer si è infatti dimostrato incapace di trovare soluzioni per rimanere nel match. Il croato ha dimostrato una enorme forza mentale ed il game con cui ha chiuso il match è stato emblematico: ace, ace, ace, rovescio in lungolinea. Sono stati due i momenti chiave del match: il break in apertura di secondo set, con un Federer ancora spiazzato per aver perso il primo e il terzo game del terzo set quando, dopo aver perso il servizio per la prima volta nel corso del match, Cilic è subito rientrato con un controbreak che ha annientato le speranze dello svizzero. In un ora e tre quarti Cilic va in finale con il punteggio di: 6-3; 6-4; 6-4.

    La vita delle volte è veramente strana. Kei Nishikori, gli US Open, non li avrebbe nemmeno dovuti disputare, un’infezione all’alluce del piede destro aveva compromesso l’estate del giapponese; oggi è il primo asiatico ad arrivare in finale in uno slam. Djokovic si è dovuto inchinare ad un avversario forte fisicamente e mentalmente; il giapponese non ha mai dato segni di cedimento. Il serbo è partito falloso e poco continuo al servizio, permettendo a

    Kei Nishikori in azione
    Kei Nishikori in azione

    Nishikori di attaccare fortissimo sulle seconde; l’andamento del match è stato, quasi, sempre gestito dal giapponese: avanti per ben due volte di un break nel primo set, alla fine il nipponico ha avuto bisogno della terza opportunità per passare. Il secondo set ha avuto un cambio di rotta: Djokovic ha alzato il rendimento della prima e approfittato di un passaggio a vuoto del giapponese. Il terzo gioco del terzo set è stato il game decisivo: dopo quattro palle break annullate il giapponese è riuscito a inchiodarsi al suo servizio trascinando la partita fino al tie break decisivo. Subito avanti 4-0 Nishikori con un paio di errori, tra cui un doppio fallo, ha riportato il serbo fino al 4/5 riaprendo il game. E’ proprio qui che, inaspettatamente, il serbo è crollato risentendo del tie break giocato malamente e a inizio del quarto set concendo il break di allungo al giapponese. Il nipponico ha saputo gestire il vantaggio e ha chiuso infine con un nuovo contro break. In 2 ore e 52 minuti di gara con il punteggio di 6-4; 1-6; 7-6; 6-3.

    Sarà una finale inedita dello Us Open maschile: basti pensare che era da quasi 10 anni che uno tra Federer, Nadal, Murray e Djokovic non raggiungeva l’ultimo atto di uno slam. Il segnale che i giovani stanno cercando di ritagliarsi uno spazio importante per cercare di emergere è arrivato ai più esperti, ed è arrivato forte e chiaro.