Tag: rodrigo palacio

  • Perla di Coutinho, l’Inter supera 2-0 il Koper

    Perla di Coutinho, l’Inter supera 2-0 il Koper

    L’Inter saluta il Trentino, che ha ospitato il ritiro estivo dei nerazzurri dal 5 al 15 luglio, con la vittoria per 2-0 sul Koper nell’amichevole giocata ieri pomeriggio a Rovereto. Nonostante il carico di lavoro gravante sui nerazzurri, la squadra di Andrea Stramaccioni ha dato risposte positive vincendo contro una formazione (militante nel massimo campionato sloveno) più avanti nella preparazione. A decidere la sfida sono stati i gol nella ripresa di Samuel (colpo di testa su punizione di Guarin) e di Coutinho, che al 71′ si è reso autore di un gol di pregevole fattura. Ottime indicazioni sono arrivate proprio dal talento brasiliano apparso ispiratissimo per tutti gli 83 minuti giocati prima di far spazio al giovane Pasa ma anche dal colombiano Fredy Guarin, vero e proprio punto fermo dell’undici di Stramaccioni. Per la prima volta a secco nelle amichevoli pre stagionali Diego Milito, che tuttavia è andato vicinissimo al gol allo scadere del primo tempo quando il difensore Mavic ha salvato sulla linea di porta il suo tiro.

    E’ apparso ancora un pò imballato Rodrigo Palacio, che ha mancato nuovamente l’appuntamento con il primo gol in nerazzurro. Ci sarà tempo per rifarsi perchè una maglia da titolare sembra essere già sua. Si è rivisto in campo Maicon, aggregatosi al gruppo da un paio di giorni. Il terzino destro brasiliano è subentrato nel secondo tempo al classe 1993 Matteo Bianchetti ma il suo futuro è sempre più lontano da Milano, visto che il Real Madrid sembra essersi deciso nel portarlo alla corte di Josè Mourinho.

    Philippe Coutinho © Dino Panato/Getty Images

    Discorso diverso invece per Giampaolo Pazzini, anch’egli sul piede di partenza ma a differenza di Maicon vive da separato in casa dopo le dichiarazioni pungenti pronunciate alla presentazione della squadra pochi giorni fa. Il suo futuro potrebbe essere in Italia anche perchè il sondaggio del Werder Brema è stato respinto dallo stesso Pazzini, il quale andrebbe volentieri alla Juve ma siamo sicuri che l’Inter dopo Lucio difficilmente prenderà anche in considerazione una trattativa con i bianconeri. La Lazio e la Sampdoria restano alla finestra e chissà che il Pazzo torni a sorridere ben presto con la maglia di un’altra squadra italiana.

    Uno dei punti su cui l’Inter dovrà migliorare è la fase difensiva soprattutto perchè la coppia di centrali Ranocchia-Samuel appare ancora un pò fragile vedi alcune sbavature del centrale italiano nel finale di partita. Stramaccioni ha piena fiducia nell’ex Bari e lo ha confermato a più riprese nelle sue interviste ma adesso spetta a Ranocchia dimostrare di essere uno dei centrali italiani più forti. Intanto i pali nerazzurri sono stati difesi ancora una volta dal nuovo numero 1 Samir Handanovic, che sostituirà Julio Cesar. Il portiere brasiliano dopo 7 stagioni nerazzurre è vicino alla rescissione contrattuale e potrebbe ben presto tornare a giocare in Brasile per non perdere i Mondiali del 2014.

    Prosegue la marcia di avvicinamento dell’Inter in vista dell’esordio del 2 agosto in Europa League. I nerazzurri godranno adesso di due giorni di riposo prima di tornare ad allenarsi ad Appiano Gentile. Il prossimo impegno dei nerazzurri sarà il Trofeo Tim, tradizionale triangolare di mezza estate che si disputerà sabato 21 luglio allo stadio San Nicola di Bari. Come consuetudine a sfidarsi saranno le tre squadre più titolate di Italia ovvero Juve, Milan ed Inter.

    Video highlights INTER-KOPER 2-0

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  • Tripletta Milito, l’Inter vince 6-0 l’amichevole con il Trentino Team

    Tripletta Milito, l’Inter vince 6-0 l’amichevole con il Trentino Team

    Si lavora duro all’Inter, in vista dell’esordio ufficiale della nuova stagione programmato per il 2 agosto nel terzo turno preliminare di Europa League. Ieri a Pinzolo, sede del ritiro nerazzurro che terminerà il 15 luglio, è andata in scena la seconda amichevole dopo la partitella in famiglia dell’altro giorno. Ad opporre resistenza ai nerazzurri c’era il Trentino Team di Florio Maran, fratello di Rolando Maran neo tecnico del Catania. L’impegno anche se poco probante dal punto di vista tecnico ha dato ottime indicazioni ad Andrea Stramaccioni, visto che i suoi ragazzi hanno vinto in scioltezza 6-0 indossando tra l’altro la seconda divisa, quella completamente rossa che ha scatenato la polemica degli ultrà nerazzurri.

    Mattatore della partita (ancora una volta) si è rivelato il principe Diego Milito. Se il buongiorno si vede dal mattino, il bomber argentino è pronto a trascinare a suon di gol l’Inter verso traguardi importanti. Dopo la doppietta nella prima amichevole, il numero 22 interista si è confermato ieri, andando a segno per ben 3 volte supportato splendidamente da Philippe Coutinho, sempre più punto fermo dello scacchiere nerazzurro. Il 20enne brasiliano ha aperto le danze dopo appena 3 minuti con un tiro non irresistibile, che però ha visto il portiere avversario prodursi in una papera clamorosa. A completare il tabellino della partita oltre alla tripletta di Milito e il gol di Coutinho, ci sono le marcature di Esteban Cambiasso e del giovane Garritano.

    Diego Milito in azione © Dino Panato/Getty Images

    Andrea Stramaccioni ha schierato i suoi con il classico 4-2-3-1. Ottima la prestazione di Fredy Guarin insieme a quella di Ibrahima Mbaye. Il giovane senegalese ha giocato da terzino e ha fornito buone indicazioni al suo tecnico mentre ad uno degli ultimi arrivati come Rodrigo Palacio è mancato solo il gol visto che l’intesa tutta argentina con Milito è migliorata notevolmente. Porta inviolata per Samir Handanovic nei 60′ giocati. Il capitano Javier Zanetti si conferma sugli standard a cui ha abituato i tifosi nerazzurri. Anzi dai test atletici effettuati, è scaturito che il numero 4 nerazzurro è migliorato rispetto a dodici mesi fa. Insomma il Tractor è come il vino, più invecchia più diventa buono.

    La prestazione dell’Inter è stata più che soddisfacente come confermato nel post-gara dal suo allenatore Andrea Stramaccioni. La squadra infatti mette in atto ciò su cui lavora in allenamento. Lavoro e applicazione sono due elementi fondamentali per il tecnico romano affinchè i nerazzurri arrivino nelle migliori condizioni al primo appuntamento ufficiale della stagione 2012/2013. Infine l’ex allenatore della primavera nerazzurra, ha elogiato la prova di Philippe Coutinho, che possiede la fiducia dell’ambiente e può lavorare sereno considerato anche che spesso ci si dimentica che sia un classe 1992. Il futuro è suo, bisogna solo indirizzarlo sulla strada della crescita costante. I segnali di queste prime amichevoli sono stati molto esplicativi in quest’ottica e i tifosi sperano che Cou riesca ad esprimere a breve le sue immense qualità tecniche, che spinsero l’Inter a bloccarlo a soli 16 anni per un paio di milioni di euro.

    Per un brasiliano che cresce, c’è un altro brasiliano sul quale cresce l’attesa. Stiamo parlando di Lucas, trequartista del San Paolo anch’egli come Cou classe 1992. Di diverso da Coutinho ha il costo del cartellino, ma molti addetti ai lavori (ed anche chi vi scrive) sostengono che tra i due il più forte è colui che a Milano già vive. Tuttavia Lucas è un pallino o sogno che dir si voglia di Massimo Moratti. Il presidente nerazzurro è arrivato a Pinzolo ieri, per assistere alla seconda amichevole dei suoi ragazzi e dopo la partita ha parlato soprattutto in merito al mercato nerazzurro. Iniziando da Lucas: “Ha grandi doti, adesso bisogna concretizzare, se ce n’è la possibilità”. Passando per Pazzini: “E’ un centravanti di grande valore, quando è in forma segna a ripetizione. Poi subentrano necessità teniche e tattiche che mettono i giocatori in condizioni di essere acquistati o ceduti“. Finendo con Sneijder: “E’ determinante per l’Inter, al di là delle attenzioni di altri club“.

  • Inter, presentate le nuove maglie 2012-2013

    Inter, presentate le nuove maglie 2012-2013

    L’Inter viaggia spedita verso l’inizio della stagione 2012/2013. La prima partita ufficiale è prevista tra meno di un mese (il 2 agosto secondo turno preliminare di Europa League) e mentre il mercato nerazzurro negli ultimi giorni si è infiammato (vedi i colpi Handanovic e Silvestre) nella giornata di ieri Inter e Nike hanno presentato le nuove maglie che i nerazzurri indosseranno nella prossima stagione. Grande novità, anche se già 2 mesi fa ve l’avevamo svelata proprio qui, è la divisa da trasferta, che sarà completamente rossa. Rossa come simbolo della città di Milano, come simbolo della passione, della grinta e della determinazione che hanno sempre contraddistinto il carattere della squadra. Anche la prima maglia presenta delle novità in particolare le bande verticali sono molto più larghe e conferiscono alla maglia Home uno stile più aggressivo.

    Coutinho, Palacio e Ricky Alvarez indossano le divise Home e Away Inter 12-13

    Alla presentazione delle nuove maglie erano presenti numerosi calciatori nerazzurri ed il nuovo direttore generale Marco Fassone. Proprio l’ex dg del Napoli ha voluto elogiare la partnership che lega da anni l’Inter e la Nike: “Tradizione e innovazione per confermare un’unione da sempre vincente. È questo il mix con il quale Nike ha pensato l’Inter che verrà e creato le nuove divise da gioco Home e Away. Ripartiamo da qui, con i nostri tifosi, che saranno con noi anche in questa avventura. Per stupire, per sognare, per vincere. Semplicemente per l’Inter”. Parole che fanno capire la linea intrapresa dalla società, rinnovare e innovare, senza dimenticare il passato recente a dir poco glorioso.

    Ad indossare le nuove divise c’erano 3 giocatori su cui l’Inter punta. Rodrigo Palacio è uno degli ultimi arrivati ma sembra già essersi calato bene nella realtà interista. Egli stesso ha detto: “primo o dopo, l’importante è esserci ora..”  L’ex attaccante del Genoa ha indossato la divisa Away 12-13, la stessa che Zanetti e compagni indosseranno nelle trasferte della prossima stagione mentre ad indossare la divisa Home 12-13 nella presentazione avvenuta ieri al Nike Stadium Milano ci hanno pensato 2 giovani talenti, confermatissimi dalla società di Corso Vittorio Emanuele. Philippe Coutinho è pronto a prendersi il palcoscenico della Seria A, campionato nel quale solo a sprazzi ha mostrato le sue enormi qualità tecniche. I 6 mesi di prestito all’Espanyol hanno fatto bene al 20enne brasiliano, pronto ad esplodere nella prossima stagione sotto la guida di Andrea Stramaccioni. Ricky Alvarez, da poco rientrato dall’Argentina, è pronto ad iniziare la sua seconda stagione interista e spera di poter trovare la continuità nelle prestazioni in campo. Intanto i 3 nerazzurri hanno già indossato le nuove divise e sperano di poterle indossare con successo anche in campo.

     

  • Palacio chiama Lavezzi, Inter sempre vigile su Destro

    Palacio chiama Lavezzi, Inter sempre vigile su Destro

    E’ il tormentone pocho si pocho no a tener banco in casa Inter. Su questo argomento si è esposto anche l’ultimo arrivato in casa nerazzurra o per meglio dire il primo rinforzo in vista della prossima stagione che vedrà la società di Massimo Moratti non disputare la Champions League dopo ben 10 stagioni. Rodrigo Palacio, che nella giornata di venerdì ha firmato un triennale con l’Inter, ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport in edicola oggi.

    Il 30enne attaccante argentino è rimasto colpito dall’accoglienza ricevuta in primis dal suo nuovo presidente: “Sono rimasto colpito innanzitutto dalla stretta di mano con il presidente Massimo Moratti. Mi ha dato il benvenuto, ma soprattutto mi ha fatto subito sentire a mio agio”; anche i futuri compagni non sono stati da meno – “Stramaccioni è stato molto carino a chiamarmi dall’Indonesia. Anche Pupi Zanetti mi ha mandato un sms, mentre Diego Milito mi ha telefonato per dirmi in bocca al lupo. E’ una sensazione bellissima, sentire tutti così vicini ti fa sentire a casa. Sembra di stare in famiglia: un ambiente semplice che mi piace molto”.

    Rodrigo Palacio in azione © Valerio Pennicino/Getty Images

    Infine l’ex genoano risponde all’ipotesi di un possibile approdo di Lavezzi all’Inter: “L’Inter avrebbe un attacco stellare. Per me sarebbe bellissimo giocare anche con il Pocho. L’ho conosciuto nella Seleccìon, il nostro rapporto è eccellente. Speriamo proprio che venga anche lui a Milano e non vada a Parigi. Sono curioso di conoscere i nuovi compagni: ce ne sono tanti bravi, compreso Pazzini che a Genova ho visto da vicino”. Palacio chiama Lavezzi. Il Pocho prende atto e resta nell’ombra in attesa di decidere la destinazione del suo futuro calcistico. All’Inter lo aspettano a braccia aperte per formare un trio d’attacco argentino mentre a Parigi lo stanno tentando a suon di milioni e benefit. Manca “pocho” alla risoluzione di questo intrigo di mercato.

    Intanto l’Inter, aspettando l’evoluzione della trattativa per il numero 22 partenopeo, continua le sue manovre per arrivare a Mattia Destro , 21enne attaccante in comproprietà tra Genoa e Siena. Nell’ambito della trattativa che ha portato Palacio in nerazzurro, Moratti avrebbe chiamato il presidente genoano Enrico Preziosi e gli avrebbe chiesto di rispettare un’accordo verbale sul ritorno di Destro all’Inter risalente ad un anno fa. Il piano della società nerazzurra è quello di aspettare che il Genoa acquisti l’altra metà del cartellino che è in mano al Siena, per poi acquistare l’intero cartellino in un’operazione sull’asse Milano-Genova. Le premesse di un gradito ritorno ci sono tutte. Il giovane Mattia intanto sta sorprendendo Cesare Prandelli nel ritiro della nazionale e non ci stupiremo se lo vedremo in campo con la maglia azzurra ad Euro 2012.

    Non tutti i rinforzi arrivano dal mercato. Lo starà pensando Andrea Stramaccioni, che ha potuto constatare da vicino le qualità di un giocatore già presente da 2 anni nella rosa nerazzurra. Stiamo parlando di Philippe Coutinho, reduce da una grandiosa tournèe indonesiana. Il 20enne brasiliano ha strabiliato un pò tutti nelle due amichevoli giocate in terra asiatica (ieri doppietta nella vittoria 4-2 con l’Indonesia) confermando le qualità per le quali era stato acquistato all’età di sedici anni. Non sarà tanto facile per Coutinho mettersi alle spalle la concorrenza spietata presente ad Appiano Gentile, ma adesso all’Inter avranno capito di avere nelle mani un diamante purissimo.

  • L’Inter rilancia per Lavezzi, Palacio sbarca a Milano

    L’Inter rilancia per Lavezzi, Palacio sbarca a Milano

    Il calciomercato sta iniziando a tener banco e la società più attiva in Italia è proprio l’Inter. Diversamente dalle ultime sessioni di mercato il presidente Massimo Moratti ha deciso di investire e tanto, per rinforzare una squadra apparsa logora e sfiancata da numerosi anni al vertice. Il primo colpo messo a segno dalla società nerazzurra è stato Rodrigo Palacio, vicino all’Inter già l’anno scorso e autore di 19 gol nell’ultimo campionato. L’ormai ex attaccante del Genoa è atterrato stamani alla Malpensa per effettuare le visite mediche e per porre la sua firma sul contratto triennale che lo legherà al club nerazzurro fino al 2015. L’attaccante argentino molto sorridente ha preferito non dilungarsi troppo dinanzi ai microfoni. Solo due brevi battute pronunciate dal 30enne ex Boja Juniors: “Il codino? Se Zanetti mi taglia il codino lo ammazzo! Se mi sento già interista? Manca ancora la firma”.

    In casa Inter si lavora al completamento del tridente offensivo tutto argentino. All’inamovibile Diego Milito verrà affiancato Rodrigo Palacio. Adesso manca l’ultimo tassello che corrisponde al nome di Ezequiel Lavezzi. Il Pocho è oggetto del desiderio di Massimo Moratti da tantissimi anni e nelle ultime settimane si sono susseguite tante voci che lo vedevano un giorno a Parigi, l’altro a Milano. Non è cosi o per meglio dire la telenovela Lavezzi si sta infiammando in quest’ultime ore. Il Paris Saint-Germain ha sferrato il primo attacco proponendo al Napoli 26 milioni di euro cash e 4,5 milioni per 5 anni al numero 22 napoletano. Proposta molto allettante e molto vicina alla famosa clausola rescissoria (30,8 milioni).

    Ezequiel Lavezzi © TIZIANA FABI/AFP/Getty Images

    L’Inter dal canto suo non è disposta a pareggiare in termine di cash la proposta parigina e per arrivare all’importo della clausola sta provando ad inserire oltre ad un conguaglio non superiore ai 13 milioni e  Goran Pandev anche la metà del cartellino di Andrea Ranocchia. E’ vero che il presidente napoletano preferirebbe incassare più cash cedendo Lavezzi al Paris Saint-Germain ma è anche vero che lo stesso De Laurentiis gode di ottimi rapporti con il presidente Moratti e i due volendo potrebbero trovare un punto d’incontro. Inoltre altro aspetto da non sottovalutare è la colonia argentina presente ad Appiano Gentile e che spinge sull’arrivo del Pocho, che da quanto si apprende preferirebbe sbarcare a Milano. Il numero 22 partenopeo da un paio di giorni è volato in Argentina ma il suo procuratore Alejandro Mazzoni è a Napoli e attende un incontro con il presidente. Si prevedono giorni di trepida attesa.

    Intanto l’Inter è in Indonesia dove ieri nella prima amichevole disputata e vinta per 3-0 dai ragazzi di Andrea Stramaccioni, ha brillato la stella di Philippe Coutinho autore di un assist e di tante altre giocate di qualità. Il brasiliano sarà protagonista anche nell’amichevole di domani contro la nazionale maggiore indonesiana e sta convincendo con grande personalità il tecnico nerazzurro. L’Udinese nell’ambito della trattativa che potrebbe portare il cileno Mauricio Isla all’Inter, ha chiesto proprio il giovane brasiliano ma il club di Massimo Moratti non ha intenzione di rinunciare ad un talento purissimo e pagato 2 milioni di euro all’età di 16 anni. Il calciatore dell’Udinese è uno dei grandi obiettivi presenti sul taccuino di Branca e lo stesso Isla nei giorni scorsi ha fatto presente a tutti il suo desiderio di vestire la maglia nerazzurra.

  • Rodrigo Palacio Inter copia la Juve

    Rodrigo Palacio Inter copia la Juve

    La tanto attesa Rifondazione in casa Inter è ufficialmente partita. Scelto il tecnico per il nuovo progetto nerazzurro, con la conferma dell’esordiente Andrea Stramaccioni, il presidente Massimo Moratti in accordo con la dirigenza ha iniziato l’opera di ristrutturazione e ringiovanimento della rosa. Il progetto prevedrà molti addii illustri, sia per abbassare un’età della rosa fin troppo elevata, sia per limare un monte ingaggi che sta seguendo alla lettera le nuove direttive del Fair Play Finanziario imposto da Platini e dall’Uefa. Si è partiti con due anni di ritardo dopo la conquista del triplete, considerando come dopo l’addio di Mourinho, la scelta frettolosa portò un allenatore come Benitez che non venne mai assecondato ed aiutato dalla dirigenza, costringendo alla ‘toppa’ a stagione in corso con Leonardo. Lo stesso ex dirigente rossonero, dopo aver conquistato i cuori dei tifosi nerazzurri e ottenuto ottimi risultati, fuggì in estate verso il Psg, lasciando Moratti con un pugno di mosche in mano e con un’altra decisione da prendere alla svelta con pochissima pianificazione in sede di mercato. Il risultato è sotto gli occhi di tutti.

    Rodrigo Palacio © Marco Luzzani Getty Images Sport

    PALACIO PRIMO COLPO – Messo in cassaforte Stramaccioni, confermato Branca con Ausilio, il numero uno nerazzurro ha iniziato a impostare un’azione di mercato aggressiva e molto rapida (considerando che siamo a Maggio) come non si vedeva da anni. Dopo aver corteggiato da più di un anno l’argentino Rodrigo Palacio del Genoa, sfumato per un soffio nel mercato invernale con l’arrivo di Zarate, Moratti è riuscito a strappare il ‘Trenza’ a Preziosi per una cifra vicina ai 10 milioni di euro cash. La conferma è arrivata in giornata dalle stesse dichiarazioni del presidente genoano ad avallare una trattativa filata liscia come l’olio in meno di due giorni.

    INTER COME LA JUVE?- Al di là degli investimenti in entrata che sembrano essere davvero numerosi, l’idea di base sulla quale rifondare la squadra nerazzurra, sembra ricalcare in qualche modo lo stile seguito lo scorso anno dalla ricostruzione bianconera: acquistando non più uno o due top player con ingaggi mostruosi, ma puntare su giocatori giovani, con ingaggi decisamente più leggeri e cosa più importante con una fame di vittorie che in questi due anni è certamente mancata ad una rosa che ha praticamente vinto tutto. Questi sono gli ingredienti necessari per riaprire un ciclo vincente.

    LAVEZZI, ISLA, DE JONG – Ovviamente oltre agli stimoli, serve la freschezza e la velocità di gioco che è mancata sugli esterni di una squadra che troppo spesso rallentava la manovra di gioco non trovando sbocchi. Proprio per questo Stramaccioni ha insistito per avere quegli esterni di ruolo che lo stesso Gasperini e Benitez richiedevano con insistenza. Palacio è il primo colpo, che di certo non esclude il possibile acquisto di Lavezzi. Il Pocho sembra essere più vicino al Psg, ma l’Inter fino all’ultimo tenterà l’assalto per l’argentino, sapendo che Milano rimane una destinazione molto gradita. Sempre sulla corsia laterale il restyling passa per il più che possibile ingaggio di Isla, che ha dichiarato apertamente il gradimento dei colori nerazzurri, e in mediana con l’inserimento di un centrocampista di peso e presenza come Nigel De Jong. Per Lucas la trattativa si fa più difficile considerando come il presidente del San Paolo abbia dichiarato di aver ricevuto un’offerta del Chelsea di 40 milioni di euro, cifra che taglierebbe all’istante fuori l’Inter.

  • Palacio all’Inter è fatta, ora sotto con Destro

    Palacio all’Inter è fatta, ora sotto con Destro

    A volte ritornano. L’attaccante argentino Rodrigo Palacio sarebbe in procinto di trasferirsi a Milano sponda nerazzurra. Come riportato dal Corriere dello Sport oggi in edicola, l’Inter avrebbe acquistato per 11 milioni di euro il 31enne attaccante del Grifone. In settimana potrebbero esserci già le visite mediche a sancire il primo colpo di mercato del club di Massimo Moratti.

    Ma attenzione ai colpi di scena, perchè ricorderete che lo stesso Palacio 12 mesi fa fu vicinissimo all’Inter, ai tempi di Giampiero Gasperini, ma poi non se ne fece più nulla con il Genoa che confermò l’attaccante argentino e l’Inter che dirottò le sue mire su Mauro Zarate. Non solo questo deve far riflettere ma anche la questione Ezequiel Lavezzi. Se l’Inter prende Palacio addio al pocho napoletano che nella serata di ieri ha trionfato con il Napoli in Coppa Italia e si è lasciato andare ad un mare di lacrime.

    Rodrigo Palacio © Marco Luzzani/Getty Images

    Erano lacrime d’addio? Sembrerebbe proprio di sì e le parole del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis fanno intuire l’imminente addio del numero 22 partenopeo. In definitiva possiamo captare l’accelerata interista su Palacio come una precauzione alla non riuscita dell’operazione pocho. Il Paris Saint-Germain spinge forte e nei giorni scorsi ha presentato la prima offerta ufficiale (23 milioni più bonus a salire fino a 27 ) ma le voci di un possibile arrivo a Parigi di Eto’o fanno intuire che la trattativa tra Lavezzi e i parigini deve ancora decollare. Altro aspetto da non sottovalutare è la volontà del giocatore. Senza dubbio il presidente del Napoli spinge per mandarlo a Parigi visto che ricaverebbe più cash ma con l’Inter si potrebbe sempre trovare una soluzione in virtù degli ottimi rapporti esistenti e la questione riscatto Pandev ancora in ballo. Capiremo di più nelle prossime ore o giorni quando Lavezzi deciderà la destinazione del futuro.

    Altro obiettivo del mercato nerazzurro è Mattia Destro, 21enne attaccante in comproprietà tra Genoa e Siena. Nelle ultime ore ci sarebbe stato il prepotente inserimento della Roma ad opera di Walter Sabatini che non avrebbe preso bene il sorpasso dell’Inter su Rodrigo Palacio e adesso vorrebbe ricambiare lo sgarbo investendo 7 milioni per la metà del cartellino di proprietà del Siena. Il mercato sta entrando nel vivo e gli animi degli addetti ai lavori cominciano ad essere caldissimi.

     

  • Calciomercato Roma, Sabatini si muove per Rolando

    Calciomercato Roma, Sabatini si muove per Rolando

    Chiusa la stagione con una posizione di classifica che sa di fallimento, e con i tanti cari saluti a Luis Enrique, la Roma si rituffa con anticipo sul mercato, cercando di far ripartire un ‘progetto’ che ancora non ha mostrato i suoi frutti come molti speravano. In attesa di avere la conferma dell’ingaggio, e del ritorno dell’aeroplanino Vincenzo Montella come nuovo allenatore sulla panchina della Roma, la società proprio attraverso Sabatini sta iniziando a piazzare i primi colpi del prossimo mercato estivo. Destino particolare quello di Montella che dopo aver ‘assaggiato’ la panchina giallorossa, ha ottenuto il record di punti (quota 51) con il Catania, riconquistandosi il diritto a tornare a Roma con i risultati a parlare al posto suo. Il direttore sportivo giallorosso Walter Sabatini, apprezzatissimo nel suo lavoro è volato ieri mattina in Portogallo, a Lisbona per iniziare le grandi manovre in entrata.

    Rolando Fonseca © MIGUEL RIOPA AFP

    ROLANDO– L’obiettivo primario è il nazionale lusitano Rolando 27enne in forza al Porto, con un costo del cartellino che si aggirerebbe intorno ai 10 milioni di euro. Proprio la difesa è stata in questa stagione il punto debole della squadra giallorossa, che ha palesato con l’infortunio di Burdisso una fragilità imbarazzante, con Kjaer troppo spesso capro espiatorio di un reparto arretrato inguardabile. Con il recupero dell’argentino ex Inter, e magari l’innesto di un top player come Rolando, Sabatini piazzerebbe un bel colpo. Oltre al centrale del Porto, il direttore sportivo giallorosso potrebbe puntare gli occhi anche su Ezequiel Garay, difensore argentino classe 1986 che gioca nel Benfica, eterna promessa ancora inesplosa dopo una breve parentesi nel Real Madrid. Garay sembra essere più una seconda scelta o meglio un’alternativa su cui puntare nel caso ci fosse l’impossibilità di arrivare a prendere Rolando.

    BALDINI– Sabatini prima di mettere a segno i primi colpi, deve attendere l’ok di Franco Baldini, volato direttamente negli Stati Uniti a Boston da Pallotta, per fare il punto della situazione e stabilire le prossime strategie della società. Bisognerà capire quanto gli azionisti americani vorranno investire per il prossimo mercato estivo, cercando di dotare il dirigente giallorosso di un budget adeguato a rinforzare o ripuntellare la rosa con almeno un innesto importante per reparto. Sabatini infatti si dovrebbe orientare oltre che per un gran rinforzo in difesa, anche per l’inserimento di un centrocampista di qualità e che possa recuperare molti palloni (con Fernando e Asamoah in pole), e l’obiettivo concreto di strappare l’attaccante argentino Palacio al Genoa di Preziosi.

    CENTROCAMPO- In mediana oltre alla sfida per Asamoah aperta con la Juventus che oltre a Verratti dal Pescara vuole strappare all’Udinese il centrocampista ghanese, la Roma potrebbe essere interessata (su consiglio del manager di Gago Marcelo Lombilla) al giovane argentino Manuel Lanzini 19enne, in prestito alla Fluminense, in possesso di passaporto italiano, e con il cartellino in mano al River Plate, società con la quale la Roma sembra avere un ottimo rapporto, e una corsia preferenziale dopo l’affare Erik Lamela chiuso meno di un anno fa. Insomma in attesa di vedere tornare a volare l’aeroplanino Montella da Catania a Roma, la dirigenza sembra avere le idee molto chiare, e l’immobilismo sul mercato è una parola non contemplata da Sabatini e Baldini.

  • Genoa, un punto per la salvezza. Lecce spera

    Genoa, un punto per la salvezza. Lecce spera

    Grande attesa per l’ultimo turno di campionato che deve emettere ancora due verdetti importanti: chi andrà nell’Europa che conta? Chi sarà la terza retrocessa in serie B dopo Cesena e Novara? Stasera il campo emetterà i suoi verdetti. Ma concentriamoci sulla lotta salvezza che vede contrapposti il Genoa ed il Lecce.

    Il Genoa ha 39 punti, ben 3 in più sul Lecce allenato da Serse Cosmi; per questo stasera i salentini devono sperare in un vero e proprio miracolo calcistico. Innanzitutto i pugliesi dovranno battere in trasferta il Chievo Verona e poi dovranno sperare in una sconfitta del Genoa impegnato contro il Palermo in un Marassi a porte chiuse. Combinazione molto utopistica diranno in molti, ma si sa, il calcio è strano e le sorprese sono dietro l’angolo.

    Serse Cosmi © Marco Luzzani/Getty Images

    CHIEVO – LECCE – Stasera ore 20:45 al Bentegodi di Verona va in scena Chievo-Lecce, una delle due partite chiave per la lotta salvezza. Il Chievo ha poco da chiedere a questa sfida in quanto è già salvo con 46 punti in classifica. I ragazzi di Di Carlo sono reduci da 4 pareggi nelle ultime 5 di serie A e la vittoria in casa manca dal 7 aprile contro il Catania. A tal motivo Pellissier e compagni vogliono  chiudere la stagione con una vittoria davanti al pubblico di casa. Di diverso parere sarà il Lecce che ha bisogna assoluto di una vittoria per sperare. Tra l’altro i salentini quest’anno hanno ottenuto ben 21 punti (36 quelli totali) lontano dal Via del Mare, a conferma che la squadra di Cosmi si esprime meglio in trasferta. I giallorossi inoltre, potranno contare sull’apporto di Luis Muriel e Juan Cuadrado, tornati disponibili dopo il turno di squalifica.

    PROBABILI FORMAZIONI CHIEVO-LECCE

    CHIEVO (4-3-1-2): Puggioni; Sardo, Morero, Cesar, Jokic; Luciano, Rigoni, Bradley; Sammarco; Pellissier, Uribe.
    Panchina: Squizzi, Frey, Acerbi, Vacek, Hetemaj, Thereau, Paloschi. Allenatore: Di Carlo.

    LECCE (3-5-2): Benassi; Grossmuller, Carrozzieri, Esposito; Cuadrado, Blasi, Giacomazzi, Obodo, Brivio; Di Michele, Muriel.
    Panchina: Gabrieli, Tundo, Di Matteo, Giandonato, Bertolacci, Seferovic, Bojinov. Allenatore: Cosmi.

    GENOA – PALERMO – Ad inizio stagione nessun genoano avrebbe pensato di ritrovarsi invischiato fino all’ultima giornata nella lotta salvezza. Ed invece è la dura realtà che sta vivendo la Genova rossoblù da 2 mesi a questa parte. Stasera il Genoa, autore di una stagione sciagurata se si pensa al valore tecnico della rosa allestita dal presidente Enrico Preziosi, si gioca la permanenza nella massima serie. Brutto scherzo del destino per gli stessi genoani che un anno fa avevano gioito per la retrocessione incredibile dei cugini della Sampdoria. Certo è che il Grifone ha il destino nelle proprie mani ma la squadra di Luigi De Canio non potrà contare sull’apporto del pubblico dopo i fattacci di Genoa-Siena 1-4. Pubblico che comunque seguirà la squadra e la sosterrà fuori dallo stadio. Non sarà della partita Rodrigo Palacio, 19 reti e capocannoniere genoano. In avanti spazio a Giuseppe Sculli e Alberto Gilardino. Il Palermo, altra delusione di questo campionato, proverà ad opporre resistenza senza l’aiuto di un leccese doc, Fabrizio Miccoli, che non sarà della partita per via di un problema muscolare.

    PROBABILI FORMAZIONI GENOA-PALERMO

    GENOA (4-4-2) : Frey; Mesto, Granqvist, Kaladze, Moretti; Rossi, Belluschi, Biondini, Jankovic; Sculli, Gilardino.
    Panchina: Lupatelli, Alhassan, Carvalho, Veloso, Birsa, Jorquera, Ze Eduardo. Allenatore: De Canio.

    PALERMO (4-3-1-2): Viviano; Munoz, Milanovic, Mantovani, Pisano; Migliaccio, Barreto, Bertolo; Vazquez; Hernandez, Budan. Panchina: Brichetto, Labrin, Aguirregaray, Bacinovic, Lores, Zahavi, Mehmeti. Allenatore: Mutti

  • Quasi Champions, Udinese Genoa 2-0

    Quasi Champions, Udinese Genoa 2-0

    Udinese Genoa finisce 2-0, decidono Di Natale (splendida punizione) e Floro Flores, in una partita a senso unico grazie anche alla doppia espulsione per Kukca e Rodrigo Palacio nel primo tempo che hanno ridotto i rossoblù in nove uomini per quasi tutto il match.

    Vittoria importantissima per i friulani che, grazie alla sconfitta del Napoli a Bologna, mettono una serie ipoteca per la qualificazione ai preliminari di Champions League.

    Le formazioni della vigilia vengono ampiamente confermate con Francesco Guidolin che si affida al suo capitano Totò Di Natale  e Gigi De Canio che lascia Alberto Gilardino per l’ennesima volta a scaldare la panchina. Il Genoa ha necessariamente bisogno di un punto per salvarsi e la partita vive sull’equilibrio a centrocampo e senza particolari emozioni. La svolta arriva alla mezz’ora di gioco con Kukca che pensa bene di racimolare due cartellini gialli in appena 5 minuti l’uno dall’altro lasciando i rossoblù in dieci. Sulla punizione consequenziale all’espulsione, pennellata di Totò Di Natale che beffa un Frey non proprio esente da colpe. Passano 10’ e Tagliavento butta fuori per rosso diretto un incredulo Rodrigo Palacio, reo per l’arbitro, di averlo preso in giro per un fallo non sanzionato. Le immagini invece rivelano che Palacio aveva inveito verso un suo compagno che non aveva effettuato la rimessa laterale in maniera perfetta. La partita praticamente si chiude qui, con il Genoa che non riuscirà mai a rendersi pericoloso dalle parti di Samir Handanovic.

    Totò Di Natale ©Marco Luzzani/Getty Images

    La ripresa si apre con i padroni di casa vogliosi di realizzare subito il gol della sicurezza, ma Tagliavento non è di questo avviso annullando un gol regolarissimo di Pazienza segnalando una irregolarità assolutamente inesistente. Appena 10′ minuto dopo è Moretti che di schiena salva una rete praticamente già fatta di Totò Di Natale che aveva pregustato la gioia dell’ennesima doppietta stagionale, ma al 21’ ecco che arriva però il gol della tranquillità per i bianconeri, grazie a Floro Flores che ribadisce in rete di testa un cross preciso di Basta. La partita finisce con almeno 15’ ancora da giocare con il Genoa che si limita a non prendere un imbarcata di gol e l’Udinese a non umiliare ulteriormente gli avversari.

    Adesso ai bianconeri basterà un punto domenica prossima a Catania per conquistare l’ennesimo traguardo impossibile alla vigilia, e cioè una qualificazione ai preliminari di Champions League. Per il Genoa l’appuntamento con la salvezza viene rimandato di una settimana, i rossoblù hanno ancora bisogno di un punto e cercheranno di conquistarlo in casa contro il Palermo mentre il Lecce sarà impegnato a Verona contro il Chievo.

    Tabellino e Pagelle Udinese Genoa 2-0

    UDINESE (3-5-2): Handanovic 6; Benatia 6, Danilo 6, Domizzi 6; Basta 7, Pereyra 6,5 (al 28′ s.t. Fernandes 6), Pinzi 6 (al 10′ p.t. Pazienza 6,5), Asamoah 6,5, Pasquale 6; Fabbrini 5,5 (al 7′ s.t. Floro Flores 6,5), Di Natale 7. (Padelli, Coda, Armero, Torje). All. Guidolin.

    GENOA (4-5-1): Frey 5,5; Mesto5,5, Granqvist 5 (al 9′ s.t. Sampirisi 5,5), Carvalho 5,5, Moretti 5; Rossi 5,5, Kucka 4, Belluschi 5 (al 31′ s.t. Birsa s.v.), Biondini 5,5 (al 39′ s.t. Alhassan s.v.), Jankovic 5; Palacio 4,5. (Lupatelli, Sculli, Jorquera, Gilardino). All. De Canio.

    Ammoniti: Kucka, Pereyra, Fabbrini. Espulsi: al 29′ p.t. Kucka, al 38′ p.t. Palacio.