Tag: robinho

  • Pato segna, Robinho inventa. Allegri può sorridere

    Pato segna, Robinho inventa. Allegri può sorridere

    Pato e Robinho crescono di partita in partita e lasciano ben sperare per il ritorno al Milan dopo il doppio confronto amichevole che li ha visti protagonisti con il Brasile. Il Papero dimostra ancora una volta il suo feeling con il gol segnando la seconda rete consecutiva e dimostrando di aver messo alle spalle i problemi fisici, Robihno molto utilizzato da Allegri e da sempre punto di riferimento per la Selecao ha dimostrato una migliore condizione fisica fornendo due assist e tanti spunti di ottima fattura.

    Buone notizie dunque per Massimiliano Allegri e per il Milan sempre alla ricerca della quadratura del cerchio e di evitare l’Ibradipendenza.

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  • Il Brasile supera l’Iran, segna Pato bene Robinho

    Il Brasile supera l’Iran, segna Pato bene Robinho

    Buone indicazioni per Menezes dall’amichevole di Abu Dhabi, il Brasile supera facilmente l’Iran grazie alle reti di Dani Alves, Pato e Nilmar. Buone le prove dei rossoneri Pato, apparso in buona condizione nonostante venisse da un infortunio e Robinho sempre positivo in Nazionale e protagonista nel primo tempo con un pregevole tiro stampatosi sulla traversa.

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  • Milan – Genoa 1-0. Decide il piedone di Ibra [commento e pagelle]

    Milan – Genoa 1-0. Decide il piedone di Ibra [commento e pagelle]

    Il Milan ritrova la vittoria in campionato dopo tre giornate superando a San Siro un ottimo Genoa. Decide ancora una volta Zlatan Ibrahimovic che con un geniale colpo anticipa Dainelli beffando Eduardo. I rossoneri ancora senza Pato e Ambrosini si presentano in campo con Robinho per la prima volta tra gli undici titolari e con Gattuso al fianco di Pirlo.

    La partita si gioca ad un ritmo forsennato e senza particolari tatticismi, nel primo è il Genoa più pericoloso grazie alla vivacità di Mesto e Palacio sugli esterni e i lanci di Veloso in mezzo al campo. La prima occasione è sui piedi di Gattuso, ottima la sua prova, e poi è Boateng a trovarsi il pallone del possibile vantaggio ma Eduardo si supera. Sale in cattedra il Genoa, Palacio becca un palo e Abbiati si supera su Chico. All’intervallo è ancora 0-0.

    Nella ripresa il Milan trova subito il gol con l’invenzione di Ibra e poi cerca di gestire il possesso palla facendo spesso correre a vuoto i suoi. Il Grifone crea solo qualche mischia mentre il Milan nel finale fa con Seedorf, Robinho e due volte con Flamini la possibilità di raddoppiare. Finisce dopo tre minuti di recupero il Milan sale a quota 8 in classifica per il Genoa la seconda sconfitta consecutiva.

    LE PAGELLE
    IBRAHIMOVIC: 7 Solitario, spesso irritante ma è sempre lui il cecchino rossonero
    RANOCCHIA: 7 L’Italia ha finalmente trovato il degno erede di Nesta
    GATTUSO: 7 Sta ritornando il Ringhio di un tempo

    IL TABELLINO
    MILAN-GENOA 1-0

    Milan (4-3-3): Abbiati 6,5; Abate 6, Nesta 6,5, Thiago Silva 6,5, Antonini 6; Gattuso 7 (22′ st Flamini 5,5), Pirlo 5, Boateng 5,5; Robinho 6, Ibrahimovic 7, Ronaldinho 6 (26′ st Seedorf 6). A disp.: Amelia, Zambrotta, Sokratis, Yepes, F.Inzaghi. All.: Allegri
    Genoa (4-4-3): Eduardo 6,5; Chico 6 (12′ st Sculli 5,5), Dainelli 5, Ranocchia 7, Criscito 6; Rafinha 6, Veloso 6,5 (21′ st Milanetto sv), Kharja 6; Palacio 7 (37′ st Rudolf sv), Toni 6, Mesto 6,5. A disp.: Scarpi, M. Rossi, Kaladze, Moretti. All.: Gasperini
    Arbitro: Valeri
    Marcatori: 4′ st Ibrahimovic
    Ammoniti: Rafinha (G), Pirlo (M), Sculli (G)
    Espulsi: –

  • Milan – Genoa, le formazioni ufficiali. Allegri lancia Robinho

    Milan – Genoa, le formazioni ufficiali. Allegri lancia Robinho

    Massimiliano Allegri mischia un pò le carte e a differenze delle attese della vigilia conferma Abate a destra e Boateng a centrocampo. Sarà Seedorf ad accomodarsi in panchina per lasciar spazio a Robinho. Gasperini rinuncia a Milanetto affidando la regia a Kharja, in avanti Palacio preferito a Sculli. Non c’è l’ex Kaladze in difesa ma Dainelli.

    MILAN-GENOA
    MILAN:
    Abbiati; Abate, Nesta, Thiago Silva, Antonini; Gattuso, Pirlo, Boateng; Robinho, Ibrahimovic, Ronaldinho.
    GENOA: Eduardo; Chico, Dainelli, Ranocchia, Criscito; Rafinha, Kharja, Veloso; Palacio, Toni, Mesto.

  • Milan – Genoa, le probabili formazioni

    Milan – Genoa, le probabili formazioni

    Alleate durante il mercato estivo Milan e Genoa anche in questo primo scorcio di campionato stanno seguendo destini comuni. Le due squadre dopo la vittoria nella partita d’esordio non sono più riusciti a trovare i tre punti evidenziando pesanti lacune difensive. Sia Allegri che Gasperini stanno cercando di plasmare a propria arte e somiglianza le proprie squadre cercando di non tarpare le ali all’attacco.

    L’ex tecnico del Cagliari dovrebbe confermare Zambrotta, a destra questa volta, sulla linea di difesa. A centrocampo Gattuso sembra aver la meglio su Flamini e Boateng che comunque saranno pronti ad entrare dalla panchina, in attacco con gli intoccabili Ibra e Ronaldinho giocherà Robinho. E’ proprio il brasiliano ad esser un osservato speciale a San Siro e queste occasioni sono fondamentali per acquisire la stima di allenatore e tifosi.

    Il Genoa dovrebbe schierarsi con un più “prudente” 4-3-3 con Chico e Criscito sugli esterni difensivi e l’ex Kaladze al centro con Ranocchia. Rossi e Rafinha daranno muscoli e corsa alle idee di Milanetto mentre in attacco saranno Mesto e Sculli a far coppia con Toni.

    PROBABILI FORMAZIONI
    MILAN (4-3-3)
    Abbiati; Zambrotta, Nesta, Thiago Silva, Antonini; Gattuso, Pirlo, Flamini; Ronaldinho, Robinho, Ibrahimovic.
    A disposizione: Amelia, Abate, Yepes, Papastathopoulos, Boateng, Seedorf, Inzaghi.

    GENOA (4-3-3) Eduardo; Chico, Ranocchia, Kaladze, Criscito; Rafinha, Milanetto, Rossi; Mesto, Sculli, Toni.
    A disposizione: Scarpi, Dainelli, Moretti, Veloso, Kharja, Palacio, Rudolf.

  • Lazio – Milan, le probabili formazioni. Reja ritrova Rocchi, Robinho in panchina

    Il big match della quarta giornata si gioca all’Olimpico di Roma tra la Lazio di Reja e il Milan di Allegri. Il tecnico capitolino galvanizzato dal buon avvio di campionato schiererà ancora una volta il modulo ad una punta con Hernanes libero di spaziare alle spalle. Ancora panchina per Zarate, Rocchi acciaccato dovrebbe esser sostituito nell’undici iniziale da Floccari. A centrocampo è ballottaggio tra Matuzalem e Bresciano.

    Il Milan senza Pato, Ambrosini e Bonera recupera Robinho e Flamini per la panchina, in campo il confermatissimo Boateng agirà a ridosso delle punte occupando il centro destra. Allegri fa tirare il fiato a Bonera e Antonini schierando dal primo minuto Zambrotta ed Abate. Gattuso ritrova una maglia da titolare.


    Probabili formazioni
    LAZIO-MILAN ore 20.45

    Lazio (4-4-1-1): Muslera; Lichtsteiner, Biava, Dias, Radu; Mauri, Ledesma, Brocchi, Bresciano; Hernanes; Floccari.
    A disposizione: Berni, Stendardo, Cavanda, Matuzalem, Gonzalez, Zarate, Rocchi. All.: Reja
    Squalificati: nessuno
    Indisponibili: Meghni, Garrido
    Milan (4-3-3): Abbiati; Abate, Nesta, Thiago Silva, Zambrotta; Gattuso, Pirlo, Seedorf; Boateng, Ibrahimovic, Ronaldinho.
    A disposizione: Amelia, Sokratis, Yepes, Antonini, Flamini, Robinho, F.Inzaghi
    Squalificati: nessuno
    Indisponibili: Ambrosini, Pato, Bonera

  • Pato e Ambrosini out 3 settimane. Allegri lancia Robinho e Boateng

    Costa caro la vittoria in Champions League al Milan contro l’Auxerre. Il giorno dopo, mentre tutti si godono la prima doppietta dell’Ibra rossonero il bollettino medico toglie ad Allegri due giocatori importanti per le prossime tre settimane.

    Capitan Ambrosini uscito dopo appena dieci minuti del match contro i francesi ha riportato una distrazione capsulare del ginocchio sinistro, senza rotture legamentose. Il periodo di recupero è valutabile in circa tre settimane. Anche il Papero rossonero sarà costretto a fermarsi per tre settimane per nuovi problemi fisici che confermano la fragilità del suo fisico. Gli esami su Pato hanno evidenziato una piccola distrazione di alcune fibre del lungo adduttore gamba sinistra. Pato dovrà osservare un periodo di recupero funzionale di 2/3 settimane.

    Tegola per Allegri che in un periodo in cui la squadra deve cercare la giusta amalgama per superare gli ancora evidenti problemi in fase di copertura e recupero palla. Come sostituti, comunque, potrà contare sull’apporto del ghanese Kevin Prince Boateng disimpegnatosi alla grande ieri al posto di Ambrosini e determinante per il primo gol rossonero. In attacco potrebbe partire titolare Robinho, anche se la difficoltà del brasiliano di entrare negli schemi del Milan potrebbe rilanciare Pippo Inzaghi permettendo ad Ibra di spaziare per tutto il fronte d’attacco.

  • Robinho felice, Ibra pungente. Il Milan presenta le sue stelle

    Arrivati nelle ultime ore di mercato Ibra e Robinho non avevano avuto la possibilità di presentarsi ai tifosi e alla stampa. Con il Duomo a far da sfondo il Milan presenta le due punte di diamante dell’ultima campagna acquisti ribadendo la voglia di tornar ad esser i migliori al mondo in Italia e in Europa.

    Soft e pieno di buoni propositi il debutto “italiano” del brasiliano che assicura di voler far il massimo per la maglia rossonera dicendosi disposto a correre e difendere per far giocare i magnifici 4:

    “Questa estate ho ricevuto delle richieste ma solo a livello di sondaggio, non proposte concrete, l’unica era quella del Milan, volevo giocare qui al Milan, una delle più grandi squadre europee e un club che ha un grande rapporto con i brasiliani”. – continua Robinho – “Possiamo giocare con qualsiasi formazione, se devo tornare indietro per far segnare Ibra va bene, non ho problemi a correre, la cosa più importante non è che qualcuno di noi segni ma che lo faccia il Milan”. L’ex giocatore del Manchester City torna sul suo rapporto con Roberto Mancini. “Non ho avuto grossi problemi con lui ma con il calcio inglese, non è fatto per i calciatori brasiliani. Auguro tanta fortuna a Mancini e desidero salutarlo, ora per me inizia una nuova avventura. Pato e Ronaldinho? Sono due giocatori spettacolari e quando stanno bene posso decidere una partita con una giocata. Spero possano giocare in nazionale e divertirsi”.

    Più pungente e spocchioso Zlatan Ibrahimovic sicuro di riuscir a vincere tutto con la maglia rossonera. Lo svedese non evita di lanciare qualche frecciatina ai cugini nerazzurri mettendo ancora più pepe a un duello che si preannuncia infuocato:

    “I primi giorni al Milan sono stati fantastici. Tutto organizzato, tutti gentilissimi dai dirigenti ai dipendenti ai tifosi, li ho trovati anche a Barcellona, subito dopo avere firmato. Ero vicino quattro anni fa, quattro anni dopo sono qua, finalmente. Questa è la più bella maglia che ho mai vestito”.

    “Ogni anno che arriva devi vincere tutto, quando sei una grande squadra sei favorito per scudetto, Champions, tutto. Quello che è successo nel mio passato mi ha dato piùù motivazione, torno in Italia con fame, voglia, fare di più di quello che ho già fatto. Spero di potere vincere tutto, spero con la mia mentalità di aiutarmi: io gioco sempre per vincere, se non vinco ho sbagliato. Il Milan ha dimostrato anche con Robinho di fare grandi investimenti, di crederci. Gli altri devono avere paura, noi possiamo vincere tutto: e con la motivazione e la voglia ci riusciremo. Le quattro punte: la migliore difesa è il migliore attacco, c’è anche Inzaghi, un fenomeno, potremmo giocare anche in cinque. Allegri deve scegliere: chi gioca, è in ogni caso uno dei più forti attaccanti del mondo”

    “Ho parlato due volte con Berlusconi, ha detto parole importanti, mi ha convinto. Poi c’è stata la discussione tra Milan e Barcellona, io ero già pronto. Adriano Galliani ha fatto un grande lavoro, è venuto a casa mia, ha detto “non torno a Milano senza Ibra”. Se tu vedi la storia del Milan, vedi i loro giocatori, penso che uno non deve riflettere tanto sul fatto di passare al Milan. Deve dire sì e ringraziare”.

    “Secondo me siamo più forti dell’Inter, perchè adesso sono al Milan. Con l’arrivo di Robinho siamo più completi, siamo favoriti per vincere lo scudetto e la Champions. Sono venuto qua per vincere, spero di fare meglio di quanto fatto a Juventus e Inter. Un anno fantastico, e i tifosi si divertiranno. Oggi in allenamento si sono divertiti tutti. Milan ultimo club della mia carriera? Quando firmo per il club, per me è sempre l’ultimo: lo pensavo anche l’anno scorso col Barcellona. Ma non si sa cosa può succedere poi, non si può mai sapere. Ho firmato per quattro anni, poi dipende dal club e dal mister”.

  • Allegri abbraccia Ibra e Robinho

    Allegri abbraccia Ibra e Robinho

    La sosta per le Nazionali ha rimandato il debutto in maglia rossonera di Ibrahimovic e Robinho e sopratutto ha privato Massimiliano Allegri della possibilità di lavorarci in vista della nuova stagione che si preannuncia esaltante. La scommessa di Allegri è ambiziosa, vincere giocando bene e con il poker d’assi in attacco.

    Difficilmente a Cesena vedremo Pato, Robinho e Ronaldinho a supporto di Ibrahimovic ma il possibile forfait di Seedorf potrebbe far balenare l’idea al tecnico livornese.

    La sensazione è che al Manuzzi giocherà lo svedese dal primo minuto tra Pato e Dinho con Robinho inizialmente in panchina. A centrocampo il ballottaggio è tra Boateng e Gattuso per completare il reparto con gli intoccabili Pirlo e Ambrosini.

    E’ l’entusiasmo in casa Milan a far da padrone e il numero di abbonamenti sale vertiginosamente giorno dopo giorno e a Cesena sembra possibile l’arrivo di Silvio Berlusconi.

  • Gattuso lancia la sfida all’Inter: “Basta scuse, ora dobbiamo batterli”

    Gattuso lancia la sfida all’Inter: “Basta scuse, ora dobbiamo batterli”

    Il centrocampista rossonero Rino Gattuso, fa il punto sulla situazione in casa Milan, l’indiscussa protagonista del mercato estivo con gli arrivi nelle ultime ore del calciomercato di Robinho ma soprattutto di Ibrahimovic, una tempo nemico quando vestiva i colori nerazzurri dell’Inter e ora idolo della tifoseria:

    Sembravamo un club che non aveva più soldi nemmeno per la spesa al supermercato e in 5 giorni è cambiato tutto. Dopo questa campagna acquisti di Berlusconi non abbiamo più scuse, dobbiamo battere l’Inter. La Champions, invece, dipende da troppe variabili“.

    La diga di centrocamnpo rossonera, che ad un certo punto del calciomercato sembrava destinato all’addio per trasferirsi in Germania nelle fila del Wolfsburg, poi indossa per un attimo le vesti di allenatore e “consiglia” Allegri:

    E’ un allenatore che sa di avere 5 campioni in attacco, ma anche che non li può mettere tutti e 5 insieme. Il Real insegna“.