Tag: robin van persie

  • Cavani allontana la Juve e il City prepara l’assalto

    Cavani allontana la Juve e il City prepara l’assalto

    Edinson Cavani. E’ lui il vero sogno per l’attacco della Juventus. E’ lui il top player, o top professional per dirlo alla Marotta, ricercato dai dirigenti bianconeri. Gli stessi dirigenti però, dovranno darsi pace perchè il nazionale uruguaiano sembra non aver nessuna intenzione di cambiare squadra figuriamoci andare a Torino. Tutti quelli che sperano ancora in un Matador a tinte bianconere dovranno ascoltare bene allora le ultime fuggenti dichiarazioni dell’attaccante del Napoli, il quale a margine di un tour benefico organizzato da Messi a Miami ha parlato circa il suo futuro, che a prescindere dalla maglia indossata sarà comunque più che roseo. Non è che abbia parlato molto il Matador, ma 5 parole le ha dette: “Non so niente della Juve”. Poi ha rincarato la dose specificando: “Io voglio restare al Napoli”.

    Edinson Cavani © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/GettyImages
    Ecco queste ultime poche parole fanno stare più tranquilli i tifosi napoletani che vivono già un’estate alquanto strana con l’addio imminente del pocho Lavezzi. Perdere Cavani sarebbe letale per una piazza che insorgerebbe contro chi l’ha fatta rinascere (De Laurentiis), per di più mi appare difficile solo immaginare che venga ceduto alla Juve, ricordando i rapporti non splendidi tra le due tifoserie. Il Napoli è pronto a tenersi stretto il suo attaccante killer mentre la Juve dovrà certamente cambiare bersaglio perchè quello di Cavani appare a più riprese non centrabile. Per una Juve che si allontana, c’è una squadra e che squadra che non sembra essersi dimenticata le giocate del Matador. Il Manchester City di Roberto Mancini non ha mai nascosto di voler portare a Manchester il bomber del Napoli e adesso il Mancio è pronto a sferrare l’assalto mettendo sul piatto di Aurelio De Laurentiis 40 milioni di sterline (50 milioni di euro). Gli inglesi, per competere ai massimi livelli europei nella prossima stagione, sono alla ricerca di una prima punta che andrebbe a sostituire nello scacchiere del Mancio la probabile partenza del bosniaco Edin Dzeko.

    Riuscirà il presidente partenopeo a resister a quest’ultimo assalto? A Napoli sperano di sì. In Italia pure, visto che per la nostra Serie A sempre più snobbata dai grandi campioni, sarebbe una grave perdita l’emigrazione all’estero anche del Matador. Tuttavia non c’è solo Cavani nelle mire del City, infatti l’altro nome è quello di Radamel Falcao, che abbiamo ammirato nell’Europa League 2012 vinta dai colchoneros soprattutto grazie alle sue magie. Il prezzo del colombiano è se non uguale anche un pò superiore di quello dell’uruguaiano ma sembra più prendibile dell’attaccante del Napoli. Se neanche Falcao risulterà raggiungibile per vestire la maglia Citizens nel 2012/2013, la squadra campione d’Inghilterra affonderà il colpo con Robin van Persie, guarda caso obiettivo anche della Juve. Se dovesse scatenarsi un’asta tra Juventus e City non abbiamo dubbi su chi potrà prevalere visto anche che lo sceicco Mansour è pronto a ricoprire d’oro l’attaccante olandese con un ingaggio da 10 milioni di euro annui. A queste cifre la società di Andrea Agnelli non può competere ma bensì può far leva sulla volontà del giocatore, che sembra più propenso a cambiare squadra e paese e non solo città inglese. Le vie del mercato sono infinite ma quella che dovrebbe portare Cavani alla Juve sembra proprio non esistere.

  • Van Persie, l’Arsenal fissa il prezzo e il Psg prepara l’assalto

    Van Persie, l’Arsenal fissa il prezzo e il Psg prepara l’assalto

    Si apre ufficialmente la corsa a Robin Van Persie, capocannoniere dell’ultima Premier League con 30 reti. L’attaccante orange ha rifiutato la proposta di rinnovo del suo contratto (scadenza 2013) offertagli dai gunners, che adesso hanno fissato il prezzo per la vendita del loro numero 10. Chi vorrà assicurarsi le prestazioni di Van Persie dovrà sborsare ben 30 milioni di sterline, equivalenti a circa 37 milioni di euro. La cifra è molto alta nonostante l’età del giocatore (29 anni il prossimo 6 agosto) e l’imminente scadenza del suo contratto con i gunners. Se a questo aggiungiamo l’uscita prematura dell’attaccante orange ad Euro 2012 con un solo gol all’attivo e la volontà del giocatore che pretende dalla sua prossima squadra un ingaggio da 7-8 milioni annui, possiamo già prevedere che non saranno molte le squadre disposte ad investire circa 70 milioni di euro netti tra costo del cartellino e ingaggio per acquisire l’ex attaccante del Feyenoord.

    Robin van Persie © BEN STANSALL/AFP/GettyImages

    L’Arsenal ha in mente di liberarsi del 28enne attaccante proprio per evitare di perderlo a parametro zero il prossimo anno. Infatti i gunners hanno già provveduto a rimpiazzarlo in rosa con l’acquisto di Lukas Podolski (a segno ieri in Danimarca-Germania 1-2) e il prossimo acquisto di Olivier Giroud, campione di Francia e capocannoniere (a pari merito con Nenè del Psg con 21 reti) dell’ultima Ligue 1 con il Montpellier. Il 25enne attaccante della nazionale francese avrà l’arduo compito di raccogliere l’eredità di Van Persie, che in 8 stagioni a Londra ha totalizzato 278 presenze e 132 gol.

    La Juventus è una delle squadre più calde intorno al nome di Robin Van Persie ma il prezzo fissato dall’Arsenal potrebbe raffreddare le intenzioni bianconeri. Tuttavia l’uscita prematura dell’Olanda da Euro 2012 e il prezzo fissato dall’Arsenal potrebbero produrre una forte accelerata nei tempi della trattativa impostata sull’asse Londra-Torino anche perchè i bianconeri possono abbassare la richiesta economica degli inglesi contando sul fatto che in caso di un non accordo quest’estate, il giocatore potrà firmare un nuovo contratto dal prossimo febbraio senza che l’Arsenal abbia un ritorno economico. Chi non avrebbe problemi ad investire i 30 milioni di sterline richiesti dall’Arsenal e l’ingaggio oneroso richiesto dal giocatore è il Manchester City dello sceicco Mansour ma i Citizens dovranno prima sfoltire il reparto avanzato (vedi Edin Dzeko) per evitare un sovraffollamento nella rosa che verrà affidata all’italiano Roberto Mancini. Stesso discorso riguarda il Paris Saint-Germain di Leonardo, che secondo i tabloid inglesi sarebbe pronto ad investire i 37 milioni di euro richiesti dai gunners e ricoprire d’oro il giocatore offrendogli un ingaggio da 1 milione di euro al mese. A queste cifre la Juventus di Andrea Agnelli può fare ben poco e il Paris Saint-Germain si conferma squadra “prezzemolo” del mercato internazionale. I parigini, in attesa di ufficializzare l’acquisto di Lavezzi e dopo aver incassato il no del Milan per Thiago Silva, vogliono rifarsi e completare il reparto offensivo con l’acquisto del bomber olandese. La caccia a Robin Van Persie è appena iniziata e nei prossimi giorni capiremo di più circa la futura destinazione del numero 10 gunners.

  • Portogallo-Olanda 2-1, finalmente Ronaldo. Orange eliminati

    Portogallo-Olanda 2-1, finalmente Ronaldo. Orange eliminati

    E venne il giorno di Cristiano Ronaldo. Al Metalist Stadium Portogallo-Olanda termina 2-1 in favore dei lusitani che si qualificano per i quarti di finale come seconda del Gruppo B, il girone della “morte”. A morire sono proprio gli olandesi che chiudono gli Europei a quota zero. Non male per una Nazionale che soltanto due anni fa era arrivata in finale ai Campionati del Mondo di Sudafrica. Come dicevamo, protagonista assoluto del match è il fuoriclasse del Real Madrid. Ridicolizzato Van der Wiel, non il primo arrivato. Non fa meglio Willems, che contro Nani vive una serata da incubo. Ai quarti la squadra di Bento affronterà la Repubblica Ceca, prima del Gruppo A. Incontro in programma il 21 giugno a Varsavia. I tulipani si guarderanno i restanti match comodamente a casa.

    ZITTITI – Bene, dopo la gara di ieri sera sappiamo che Ronaldo non sarà il flop degli Europei. Le sue credenziali per la conquista del titolo meno ambito dai calciatori sono letteralmente crollate ieri sera. Il portoghese ha lasciato in buona compagnia Robben e Ibrahimovic, con il calciatore del Bayern avvantaggiato sullo svedese, perché quest’ultimo almeno un gol (inutile) l’ha pur sempre segnato. Dall’altra parte non sappiamo se Ronaldo è stato avvantaggiato dal fatto di avere difronte la brutta copia di Van der Wiel o meno (senza contare che l’Olanda di Marwijk è un pugno allo stomaco per gli esteti del calcio). Registriamo in ogni caso la doppietta con cui ha eliminato gli orange e il fatto di essersi preso sulle spalle la propria Nazionale nella partita fin qui più importante. Oltre ai due gol messi a segno (ricordiamo che l’Olanda si era illusa passando in vantaggio nei primi minuti con Van der Vaart), CR7 ha colpito anche due pali e fornito assist a gogò ai compagni di squadra, che hanno mostrato sciaguratamente il lato peggiore del Portogallo: forti sì, ma di segnare non ne vogliamo sapere. Menomale che Ronaldo c’è (non siamo in par condicio).

    Pagelle Portogallo-Olanda 2-1, terza giornata Gruppo A

    portogallo-olanda
    cristiano ronaldo | ©Ian Walton/Getty Images


    PORTOGALLO
    Pepe 6,5: il difensore centrale del Real Madrid è in forma smagliante. Gioca da veterano nella linea a 4 impostata da Bento che può contare sulla spinta di Joao Pereira e Coentrato, anche ieri sera tra i migliori in campo. Contro la Repubblica Ceca Pepe ha già un avviso per Baros: amico, torna indietro.
    Joao Moutinho 7: classe infinita per il giocatore del Porto, e sopratutto come corre. Siamo sicuri che a Zeman sarebbe piaciuto un giorno allenarlo. Ora è troppo vecchio purtroppo (25 anni), e costa altrettanti soldoni.
    Nani 6,5: d’accordo, ha giocato una grande partita. Però non ha segnato quando ha avuto l’occasione (non solo una), e sopratutto davanti non aveva Paolo Maldini ma Willems, 18 enne del Psv Eindhoven. A quella età non si può essere già svezzati per un Campionato Europeo, specialmente se giochi nell’Olanda.
    Cristiano Ronaldo 8: ieri è stato il boss dei boss. Già dall’inizio ha fatto capire chiaramente che non ce n’era per nessuno. Ha umiliato Van der Wiel come se fosse l’ultimo arrivato, uno dei terzini destri più scarsi della storia del calcio, un Vitiello o un Oddo post 2006. L’hanno insultato, l’hanno sbeffeggiato, e infine si è mostrato. Meglio tardi che mai. Ora ci si aspetta il bis però.

    OLANDA
    Van der Wiel 4: giornate storte possono capitare a tutti, quindi anche a Van der Wiel. Sarà lo shock di aver visto la formazione del suo ct, sarà che Ronaldo ieri era qualcosa di sensazionale, però da un terzino della sua fama non ci si aspetta una prestazione così scarsa. La valutazione del lanciere sarà sicuramente scesa di qualche milione ieri sera.
    Van der Vaart 6: nel naufragio della squadra di Van Marwijk si è salvato solo lui. Eccezione più unica che rara di questi tempi. Segna il gol del momentaneo vantaggio olandese al 10′ minuto, non riuscendo però a tenere la barca a galla quando i portoghesi ripartivano. Anche per lui gli Europei sono già finiti.
    Robben 4: il calciatore del Bayern non ha attenuanti. Se i tifosi orange fossero potuti entrare in campo non vi assicuriamo che sarebbe poi uscito integro. Atteggiamento supponente, da primo della classe, quando invece i punti in classifica raccontavano una situazione completamente diversa. Robben saluta un 2012 niente male: secondo in campionato, umiliato in Coppa di Germania nella finale contro il Dortmund, sconfitta in Champions League nella finale contro il Chelsea, uscito nella Fase a gironi degli Europei totalizzando la bellezza di zero punti. Quando si dice che è l’anno…
    Van Persie 5: un’attenuante ce l’ha, per questo un voto in più se lo merita. Giocare nel ruolo di trequartista per il capocannoniere della Premier League non dev’essere stato proprio il massimo. E per questo deve ringraziare il ct Marwijk (voto 2), che in queste tre partite del girone ha fatto la figura del Polifemo, accecato. Accecato quando si trattava di mandare in campo la formazione, accecato al termine della prima partita, alla quale non ha voluto porre rimedio nel match successivo contro la Germania, confermando Van Bommel e De Jong mediani. Accecato quando si poteva cambiare modulo e non l’ha fatto, mai. L’ossessione del 4-2-3-1 alla fine è costata cara. Avanti un altro.

    CLASSIFICA FINALE GRUPPO B

    SPECIALE EURO 2012

    PORTOGALLO-OLANDA 2-1 HIGHLIGHTS
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  • Portogallo-Olanda, Ronaldo contro Van Persie

    Portogallo-Olanda, Ronaldo contro Van Persie

    Il girone di ferro vive il suo ultimo atto. Al Metalist Stadium si affrontano Portogallo-Olanda. L’unica certezza è che al termine della gara almeno una delle due Nazionali lascerà gli Europei. Quello che sarà il dopo non lo sappiamo, anche se possiamo intuire come la stampa avrà vita facile contro Cristiano Ronaldo oppure il ct dei tulipani Van Marwijk. Abbiamo scritto “almeno una” perché c’è anche il rischio che possano uscire entrambe, con Germania e Danimarca qualificate ai quarti. L’Olanda, ferma a zero punti dopo due incontri, ha un solo risultato: la vittoria (con due o più gol di scarto), sperando poi che la Danimarca perda contro i tedeschi. Al Portogallo invece potrebbe bastare anche un pareggio se la Danimarca non batterà la Germania.

    PORTOGALLO – Paulo Bento si affida all’undici titolare delle prime due partite. In porta Rui Patricio, in difesa spazio alla coppia centrale costituita da Bruno Alves e Pepe, con Coentrao a sinistra e Joao Pereira a destra. Nel centrocampo a tre Miguel Veloso agirà da play basso, con Meireles e Moutinho in posizione più avanzata. In attacco il ct portoghese conferma la fiducia alla punta centrale Postiga (in gol contro nell’ultimo incontro con la Danimarca), mentre non può far a meno di schierare sugli esterni Nani da una parte e Cristiano Ronaldo dall’altra. In quello che sarà il big-match della giornata, riuscirà l’attaccante del Real Madrid a giocare una partita degna del suo nome?

    OLANDA– La situazione in casa orange non è disperata, di più. Però se è vero che questi Europei regalano una sorpresa ogni giorno, allora tutto può essere ancora messo in discussione. Van Marwijk continua ostinatamente a schierare la coppia di mediani formata da Van Bommel e Nigel De Jong. Dietro i due mediani la linea a quattro della difesa, con Mathijsen-Heitinga centrali, Van der Wiel a destra e Willems a sinistra. In attacco la novità Huntelaar, che agirà come unica punta. Dietro di lui un terzetto niente male, costituito da Van Persie, Robben (a destra) e Sneijder. Le scelte della vigilia daranno ragione al ct olandese?

    Cristiano Ronaldo | © FRANCISCO LEONG/AFP/GettyImages

    PRECEDENTI – A sorpresa gli ultimi precedenti sono favorevoli ai lusitani. Negli ottavi di Berlino 2006, il Portogallo sconfisse l’Olanda per 1-0. Due anni prima, negli Europei di casa, i portoghesi erano approdati in finale dopo aver sconfitto gli orange per 2-1 in semifinale. Dal 2000 ad oggi la Nazionale lusitana non ha mai perso contro la selezione olandese.

    QUOTE – Grandissima incertezza nelle quote. Leggermente favorita l’Olanda (2,55), mentre l’1 del Portogallo è quotato 2,60. Il pareggio viene considerato il risultato meno probabile dai bookmakers (3,40).

    Probabili formazioni Portogallo-Olanda

    Portogallo (4-3-3): Rui Patricio, Joao Pereira, Bruno Alves, Pepe, Coentrao, Veloso, Meireles, Moutinho, Nani, Ronaldo, Postiga.
    A diposizione:  Eduardo, Beto, Costa, Rolando, Lopes, Custodio, Quaresma, Ruben, Viana, Almeida, Oliveira, Varela. Allenatore: Bento

    Olanda (4-2-3-1): Stekelenburg, Van der Wiel, Mathijsen, Heitinga, Willems, Van Bommel, De Jong, Robben, Van Persie, Sneijder, Huntelaar.
    A disposizione: Vorm, Krul, Bouma, Vlaar, Boulahrouz, Schaars, Strootman, Van Der Vaart, Kuyt, Luke De Jong, Narsingh, Afellay.

    SPECIALE EURO 2012

  • Olanda-Germania 1-2, Gomez punisce Marwijk, Van Persie non basta

    Olanda-Germania 1-2, Gomez punisce Marwijk, Van Persie non basta

    Al Metalist Stadium prova di forza della Nazionale di Low, che dopo il successo di ieri si candida seriamente al titolo di regina a questi Europei. Olanda-Germania termina 1-2 in favore dei tedeschi, con la doppietta di Mario Gomez nel primo tempo a rendere inutile qualsiasi tentativo orange nella ripresa, quando Marwijk stravolge la sua squadra non riuscendo però a raggiungere gli avversari. La prima rete di Van Persie nella rassegna continentale non è sufficiente infatti a cancellare lo zero in classifica per gli olandesi, che sono ad un passo dall’eliminazione. La Nazionale di Marwijk è obbligata a battere il Portogallo con due gol di scarto e sperare che la Germania non si rilassi contro la Danimarca. Altrimenti sarà notte fonda per i vice-campioni del mondo in carica.

    LA GARA – Il ct olandese conferma in blocco l’undici iniziale contro la Danimarca, ad eccezione del rientrante Mathijsen in difesa. Anche nella Germania Low non regala sorprese, nonostante alla vigilia Klose fosse dato favorito rispetto a Gomez. Resta tutto immutato invece, e anche stavolta le scelte sorridono all’allenatore teutonico, mentre a piangere sono gli orange. Dopo il palo colpito in avvio di partita da Ozil (grande sinistro al volo per il trequartista del Real), i tedeschi trovano la rete del vantaggio al 24′ con SuperMario Gomez. L’attaccante del Bayern Monaco si conferma letale ancora una volta, bravo a raccogliere il prezioso assist di Schweinsteiger e a superare Stekelenburg. Sull’azione dell’1-0 grave errore difensivo della coppia centrale Mathijsen-Heitinga, che lascia troppo spazio al panzer di Baviera. Gomez si ripete un quarto d’ora più tardi, quando riesce a sorprendere il portiere avversario con un destro imparabile. Rete bellissima che fissa sul 2-0il risultato al primo tempo.

    mario gomez | © PATRICK HERTZOG/AFP/GettyImages

    Per Marwijk è tempo di scelte. Fuori Van Bommel e Afellay, dentro Van der Vaart e Huntelaar. L’Olanda inizia a girare, ma sono ancora i tedeschi a sfiorare la rete del 3-0 con Hummels, anche ieri tra i migliori in campo. Gli sforzi degli orange vengono in parte ripagati dal gol di Van Persie, il primo in questi Europei. L’obiettivo di mercato della Juventus si libera del difensore del Borussia e insacca alle spalle di Neuer con un inedito destro. La Nazionale olandese avrebbe ancora il tempo di trovare il pareggio, ma le idee sono poche, e quelle poche che ci sono appaiono confuse. Così la Germania fa sua la partita e mette una seria ipoteca per la qualificazione ai quarti. Per Robben e compagni la parola fallimento invece inizia a farsi sentire sempre più insistentemente.

    Pagelle Olanda-Germania 1-2, seconda giornata Gruppo B
    OLANDA
    Mathijsen-Heitinga 4: è quanto di meglio il Paese dei tulipani riesce ad offrire al momento. Non di certo il massimo, anche se dall’Olanda siamo stati abituati fin dai tempi di Cruijff a ben altri giocatori in ben altri ruoli. E’ vero anche che in Olanda rimpiangono, e non poco, l’era Stam. Come darli torto.
    Van Bommel-De Jong 4: chissà cosa ne pensano gli esteti di calcio nel vedere l’undici titolare orange schierare contemporaneamente a centrocampo Van Bommel e De Jong. Molto probabilmente stenderanno un velo pietoso. Anche perché c’è gente come Strootman che ancora non ha messo piede in campo da quando sono iniziati gli Europei. Roba dell’altro mondo.
    Sneijder-Robben 5: da una parte c’è chi come Sneijder ha trascorso 12 mesi all’Inter sempre con la testa verso Euro 2012. Ci viene da dire vana attesa, considerata la forma e la voglia mostrata in Ucraina. Ma è anche normale, neanche Michael Jordan se non si fosse allenato al 100% per un anno non avrebbe mai potuto sfidare al 100% Larry Bird e altri “discreti” cestisti. C’è poi chi come Robben ha ormai l’etichetta di perdente in fronte. I Mondiali persi in Sudafrica, le due Champions perse contro Inter e Chelsea, e ora l’ennesimo fallimento con la Nazionale, fanno di Robben un calciatore ormai segnato.
    Van Persie 6: capocannoniere della Premier, oggetto di desiderio di mezza Europa, costretto ora a brillare negli schemi piuttosto confusi di Marwijk. C’ha provato ieri, ha anche segnato, ma ciò non toglie che l'(ex) attaccante dei Gunners non sarà uno dei protagonisti di questi Europei.

    GERMANIA
    Hummels 7: è il vero faro della difesa tedesca. Il centrale difensivo del Borussia Dortmund campione di Germania se continua così avrà una carriera da primo della classe. Le porte di Barcellona e Real non sono poi così lontane.
    Schweinsteiger 7: come si dice, la classe non è acqua. E’ il simbolo di questa Germania, forza, determinazione e piedi buoni a servizio di un collettivo da paura. Le avversarie ancora non sono riuscite ad evidenziarne punti deboli, e difficilmente la Danimarca potrà fare qualcosa in tal senso.
    Ozil 7: il giocatore della Turchia è tra i più in palla della sua Nazionale. E’ ormai evidente perché Mourinho lo consideri titolare inamovibile del suo Real Madrid forza 100, ed è evidente perché il secondo Kakà non riesca più ad emergere tra i Blancos. Claro.
    Mario Gomez 8: tre gol e sei punti, tutti firmati Gomez. L’attaccante del Bayern Monaco è il bomber che non ti aspetti. Da sempre ritenuto seconda scelta dal ct Low, ha approfittato al meglio dell’infortunio di Klose per accaparrarsi la scena in queste prime due partite del girone B. E a dire che c’era chi lo considerava bravo soltanto nell’aggiustarsi i capelli.

    OLANDA-GERMANIA 1-2, HIGHLIGHTS
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  • Olanda-Germania, Klose supera Gomez. Van Persie in gol?

    Olanda-Germania, Klose supera Gomez. Van Persie in gol?

    Per la seconda giornata del Gruppo B scendono in campo questa sera al Metalist Stadium Olanda-Germania. Sfida che si preannuncia ad altissima tensione, e che potrebbe diventare infuocata a seconda del risultato che arriverà nel tardo pomeriggio dall’altro match in programma, Danimarca-Portogallo. Gli orange affrontano la vigilia del match con la consapevolezza di non poter più sbagliare dopo il ko all’esordio contro i danesi. Sneijder e compagni però dovranno disputare la partita della vita contro i tedeschi di Low, che sono arrivati in Ucraina come favoriti per la vittoria finale. La Nazionale teutonica forte del successo per 1-0 contro il Portogallo quattro giorni fa, farà di tutto per estromettere già da oggi una pretendente al titolo.

    TORNA MATHIJSEN – Buone notizie per il ct olandese Marwijk. Rientra infatti il centrale Mathijsen, esperto difensore del Malaga, che farà coppia insieme a Heitinga. Sulle corsie laterali confermati Van der Wiel e Willems (classe ’94 del Psv). Con ogni probabilità a centrocampo verrà riproposta nuovamente la coppia di mediani composta da Mark Van Bommel e De Jong, con il centrocampista Kevin Strootman ancora relegato in panchina. Dietro l’unica punta Van Persie agiranno Sneijder al centro, Robben a destra e la sorpresa della vigilia Kuyt, che dovrebbe rimpiazzare Afellay. Solo panchina invece per Huntelaar.

    miroslav klose | © Joern Pollex/Getty Images

    KLOSE TITOLARE – Rispetto al match contro il Portogallo, Low sembra intenzionato a schierare Miroslav Klose dall’inizio, al posto di Mario Gomez. Non è stato sufficiente quindi per l’attaccante del Bayern firmare il gol del successo nel primo incontro degli Europei. Non è mistero infatti come il ct tedesco preferisca di gran lunga il biancoceleste al panzer della Baviera. Dietro Klose agirà Ozil, supportato sulle fasce da Podolski e Muller (su quest’ultimo nelle ultime ore c’è il forte interesse del Manchester City, che ha proposto al Bayern uno scambio con Dzeko). A centrocampo Khedira sarà affiancato dal regista Kroos. In difesa pedine invariate, con Neuer in porta, Badstuber-Hummels coppia centrale, e i due del Bayern sulle corsie laterali, ovvero Boateng e Lahm.

    PRECEDENTI – Olanda e Germania non si incontrano in partite ufficiale da Euro 2004, quando l’incontro terminò in parità, 1-1. Prima e dopo tante amichevoli fra le due Nazionali più forti del Vecchio Continente. La più recente esibizione è stata a novembre del 2011, quando la Germania di Low superò con un netto 3-0 i giocatori olandesi. L’ultimo successo dell’Olanda risale al novembre del 2002, quando i tedeschi furono sconfitti per 3-1.

    QUOTE – L’incertezza regna anche nelle quote, sebbene i bookmakers vedano leggermente favoriti la Nazionale di Low, premiandolo con un 2.35. Poco più alta la quota dell’Olanda, la cui vittoria è data a tre volte la posta. Il pareggio invece, almeno secondo le quote dei più famosi siti di scommesse, rimane il risultato più improbabile quest’oggi (3.25).

    Olanda-Germania probabili formazioni
    Olanda (4-2-3-1): Stekelenburg; Van Der Wiel, Heitinga, Mathijsen, Willems; Van Bommel, De Jong; Robben, Sneijder, Afellay; Van Persie.
    A disp: Vorm, Krul, Bouma, Vlaar, Boulahrouz, Schaars, Strootman, Van Der Vaart, Huntelaar, L. De Jong, Narsingh, Kuyt. Allenatore: Marwijk.
    Germania (4-2-3-1): Neuer; J. Boateng, Hummels, Badstuber, Lahm; Khedira, Kroos; Muller, Ozil, Podolski; Klose.
    A disp: Wiese, Zieler, Gundogan, Schmelzer, Howedes, L. Bender, Mertesacker, Schurrle, Schweinsteiger, Gotze, Reus, Mario Gomez. Allenatore: Low

  • Papà Van Persie spinge Robin alla Juve

    Papà Van Persie spinge Robin alla Juve

    Nei giorni scorsi abbiamo riportato l’interesse crescente della Juventus verso Cavani tanto che la società bianconera avrebbe rilanciato la sua offerta offrendo 40 milioni più Matri e Felipo Melo. Nonostante il pressing per assicurarsi l’uruguaiano la Juventus non molla neanche l’altra pista, quella di nome Van Persie. La dirigenza del club torinese sta studiando le strategie per arrivare all’attaccante olandese da regalare ad Antonio Conte, il quale non ha mai nascosto di vedere nelle qualità di Van Persie la risoluzione al problema top player. L’attaccante potrebbe quindi far compiere il salto di qualità alla Juventus in vista della prossima stagione che proietterà i Campioni d’Italia nuovamente sul palcoscenico dell’Europa che conta, la Champions League.

    Robin Van Persie © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/GettyImages

    Ad alimentare le voci di un possibile passaggio dell’attaccante in bianconero anche le parole del padre Bob, il quale nel corso di un intervista alla rivista “Panenka” ha escluso tre tra i club pretendenti al cartellino del figlio: “Il Barcellona? Che diavolo ci andrebbe a fare? Hanno già Messi, non avrebbe senso. Il Real Madrid gli piacerebbe ma lì non si adatterebbe, non è una squadra di giocatori ma un gruppo di stelle“. Papà Van Persie allontana anche le voci su un trasferimento al Manchester City. “E’ impossibile che Robin giochi in un’altra squadra di Premier League diversa dall’Arsenal, fa tutto ciò che è necessario per vincere ma la vittoria non è il suo unico obiettivo. Gioca per vincere ma non a tutti i costi. L’unica squadra in grado di comprare Van Persie – spiega il papà del giocatore – si chiama Juventus“.

    Dal suo canto la dirigenza sta facendo di tutto per portarlo a Torino, visto che la società ha un’ottima opinione del giocatore. L’offerta sarebbe sui 25 milioni di euro per il cartellino dall’Arsenal e 5,5 all’anno per il giocatore per un contratto quadriennale. Il City di Roberto Mancini avrebbe offerto 6-7 milioni annui ma Van Persie ha già dato come priorità i bianconeri anche perchè Torino sarebbe un’ottima vetrina e avrebbe meno stelle con cui lottare per un posto da titolare a differenza del Machester City.

  • Sorpresa Danimarca, Olanda ko e già a rischio eliminazione

    Sorpresa Danimarca, Olanda ko e già a rischio eliminazione

    La seconda giornata di Euro 2012 si apre con Olanda-Danimarca, partita che produce la prima grande sorpresa del torneo visto l’inaspettata vittoria della Danimarca per 1-0 firmata Michael Krohn-Dehli. L’Olanda perde all’esordio nella rassegna europea e adesso vede complicarsi il discorso qualificazione visto che nella prossima partita gli orange affronteranno la Germania. La Danimarca designata come vittima sacrificale del gruppo B di Euro 2012 si dimostra tutt’altro che tappetino e inguaia i sogni di gloria olandesi apparsi poco concreti sotto porta nella prima frazione e poco lucidi nella ripresa. Comincia nel peggiore dei modi quindi l’avventura dei ragazzi di Bert van Marwijk ad Euro 2012.

    PRIMO TEMPO – Inizia la partita su ritmi blandi. Sono gli olandesi a fare il ritmo mentre la Danimarca si dispone con i blocchi di difesa e centrocampo molto compatti. Al 17esimo minuto grande occasione per Arjen Robben, che dopo aver ricevuto palla dal disimpegno errato di Andersen si invola verso la porta cercando l’assist ma una decisiva diagonale di Jacobsen salva la Danimarca. Cinque minuti dopo ci prova Robin van Persie a sbloccare il risultato ma il suo diagonale esce di poco a lato. I danesi controllano bene le offensive orange e provano a colpire in contropiede. Proprio i ragazzi di Morten Olsen trovano il vantaggio a sorpresa al 24′ quando Poulsen si invola sulla fascia e mette al centro trovando il rimpallo olandese che finisce sui piedi di Michael Krohn-Dehli, il quale entra in area, sorprende la difesa orange e buca con un tiro rasoterra un non impeccabile Stekelenburg. L’Olanda accusa il colpo e non riesce a reagire fino al 36′ quando Robben con un tiro mancino colpisce il palo danese. La Danimarca non sta a guardare e prova qualche offensiva senza recare troppi pericoli al reparto difensivo orange. Nel finale ci provano Afellay il cui tiro al 39′ vola alto sopra la traversa e Van Persie che al 43′ tutto solo in area non riesce a superare il portiere Andersen. Si chiude la prima frazione di gioco a Kharkiv con il sorprendente vantaggio della Danimarca firmato Krohn-Dehli, classe 1983 militante nel Brondby.

    Michael Krohn-Dehli in azione © SERGEI SUPINSKY/AFP/GettyImages

    SECONDO TEMPO – Parte bene l’Olanda, la prima grande occasione della ripresa capita al solito Van Persie, che al 50′ servito alla perfezione da Sneijder non trova il pallone al momento del tiro da posizione molto favorevole. Un minuto dopo ci riprova l’attaccante dell’Arsenal con un tiro in scivolata parato da Andersen. E’ un assedio vero e proprio quello prodotto dagli olandesi nella fase iniziale del secondo tempo. Ci prova due volte da fuori area Afellay senza andare a segno, prima della botta di Van Bommel mandata in angolo da Andersen. I danesi con un pò di fortuna riescono a mantenere la porta inviolata e provano ad affacciarsi nella metà campo avversaria senza però dare la convinzione di voler affondare il colpo. Al minuto 62 è Robben a cercare il gol del pareggio incornando di testa un cross dalle tre quarti di Sneijder, tuttavia il pallone termina a lato. Al 67′ prima ammonizione dell’incontro assegnata dall’arbitro a Mark van Bommel che poche settimane fa ha lasciato dopo un anno e mezzo il Milan per tornare a giocare in Olanda al Psv. Al 70′ il ct olandese van Marwijk corre ai ripari sostituendo De Jong e Afellay con Van der Vaart e Huntelaar. Il centravanti dello Schalke ha subito l’occasione per risultare decisivo ma tutto solo in area di rigore non riesce a superare il portiere danese Andersen. I due cambi sembrano incidere poco, allora il ct olandese tenta il tutto per tutto all’84’ quando sostituisce il terzino Van der Wiel con Dirk Kuyt. Ma anche quest’ultima mossa disperata risulta poco incisiva visto che nella fase finale di gara i vice campioni del mondo pungono poco e nulla. La partita termina 1-0 in favore dei danesi. Decisivo il gol al 24′ di Krohn-Dehli.

    PAGELLE

    Van Persie 6: Era l’osservato speciale nell’esordio olandese ad Euro 2012. L’attaccante dell’Arsenal però non impressiona più di tanto così come del resto i suoi compagni di squadra. I movimenti prodotti sono quelli visti nell’arco della stagione ma sotto porta l’attaccante olandese delude e non poco perchè da un giocatore come lui ci si aspetta sempre la zampata vincente. Il 6 è di fiducia in vista delle prossime due partite dove il centravanti gunners vorrà rifarsi certamente.

    Sneijder 6,5: Saranno contenti i sostenitori nerazzurri visto che Sneijder ha confermato di essere in netta ripresa. Sarà meno contento lui visto la sconfitta in cui è incappata la sua nazionale. Il numero 10 olandese è stato il migliore per i suoi anche se è ancora lontano dal giocatore ammirato 2 anni fa ai mondiali. I passaggi filtranti però funzionano a meraviglia e i maggiori pericoli per la difesa danese sono nati proprio dai piedi del cecchino.

    Stekelenburg 5: Poco impegnato durante la partita odierna. Unica pecca essersi fatto beffare dal tiro rasoterra di Krohn-Dehli. Decisivo in negativo.

    Willems 5,5: Petro Willems, terzino sinistro classe 1994 in forza al Psv. Tanta corsa e buoni piedi. Fase difensiva da registrare ma considerata l’età giovane può solo che migliorare. Unica nota lieta della sua serata è un nuovo record che lo vede protagonista. Con l’esordio di oggi infatti è diventato il giocatore più giovane (18 anni e 70 giorni) ad esordire agli Europei. Il ragazzo si farà.

    Robben 5: Non è la sua miglior stagione e non lo scopriamo oggi. Ma da un giocatore del suo calibro ci aspettiamo sempre un gol che non arriva per colpa del palo danese che nega a lui la gioia del gol e agli olandesi un pareggio tanto inseguito invano. Da rivedere.

    Krohn-Dehli 7: Voto più alto per il giocatore decisivo della sfida tra Olanda e Danimarca. L’ala del Brondby si dimostra molto concreto nel momento giusto e il suo tiro vincente regala ai danesi più di una possibilità per una qualificazione ai quarti a cui nessuno credeva fino a poche ore fa.

    Eriksen 6: Era il più atteso nella fila danesi. Tuttavia nonostante il risultato positivo e insperato raccolto dai suoi, il trequartista dell’Ajax non si fa notare più di tanto. In effetti la tattica impostata dai danesi non prevedeva tante occasioni per mettersi in mostra ma il talento danese può fare sicuramente di meglio.

    CLASSIFICA GRUPPO B

    SPECIALE EURO 2012

    VIDEO OLANDA-DANIMARCA 0-1 

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  • Conte da Lewandowski e Van Persie

    Conte da Lewandowski e Van Persie

    Il ct della Juventus Antonio Conte è partito alla volta della Polonia per osservare da vicino questo Campionato Europeo; in particolare però nella mente del tecnico bianconero alloggia da tempo il giocatore polacco Robert Lewandowski. Il bomber del Borussia Dortmund è infatti uno degli osservati speciali che nella stagione appena passata ha trascinato la squadra tedesca al titolo e alla coppa di Germania. Ora il talento polacco vuole rendersi protagonista del torneo, a dispetto dei grandi conosciuti Ronaldo, Ibrahimovic, Balotelli, sicuramente considerati i più attesi.

    Il ct bianconero è stato infatti avvistato tra il pubblico allo stadio nel match d’esordio tra la Polonia e la Grecia dove il bomber Robert è andato a segno, salvando così la sua squadra da una sconfitta. Comincia con il piede giusto dunque Lewandwoski che in questa stagione con il Borussia Dortmund ha insaccato la rete ben 22 volte, il più delle volte nei momenti decisivi per la squadra. Il ventiquattrenne è cresciuto nelle giovanili del Legia Varsavia dove ha disputato due stagioni nelle serie minori polacche del Znicz Pruszków, realizzando 36 gol complessivi. Nel 2008 viene acquistato dal Lech Poznań per circa 370.000 euro e, nel primo match della stagione realizza l’unica rete della partita, il primo goal di una lunga serie: il polacco in due campionati mette a segno infatti complessivamente 32 reti in 58 partite. L’11 giugno 2010 viene acquistato a titolo definitivo dai tedeschi del Borussia Dortmund con i quali cominciano due anni fantastici.

    Robert Lewandowski © DIMITAR DILKOFF/AFP/GettyImages

    Con la Nazionale Robert ha esordito nell’Under21 contro l’Inghilterra mentre il debutto in Nazionale maggiore arriva il 10 settembre 2008 nel match contro il San Marino dove va a rete diventando il secondo più giovane marcatore esordiente nella storia della nazionale polacca dopo Włodzimierz Lubański. Da qui in poi Lewandowski gioca tutte le amichevoli della Polonia e diventa titolare grazie alle sue doti realizzative. Contro la Costa d’Avorio, contro la Norvegia, contro la Germania e contro l’Argentina riesce a mettere a segno sempre una doppietta preparandosi per l’europeo magnificamente.

    Giovane interessante dunque per il tecnico Antonio Conte soprattutto perchè alla portata dal punto di vista economico: il giocatore è stato infatti valutato dai tedeschi 15 milioni di euro; un investimento che potrebbe fruttare un grandissimo talento del futuro.

    Ma la Juventus non è la sola ad avere messo gli occhi sul polacco: a contendersi il giovane ci sono infatti il Bayern Monaco ed il Manchester United. Conte per questo ha puntato il mirino su Van Persie che resta il primo obiettivo per la Juventus; Lewandowski resta comunque una grande proposta per i bianconeri che è alla ricerca di un giovane capace di tirar fuori da subito un gran potenziale, fisicamente e tecnicamente pronto ad affrontare il campionato italiano. Intanto dall’olandese sembrano arrivare notizie positive per il club bianconero; il giocatore ha spiegato che il prossimo anno non vestirà nessuna delle maglie del City, del Real Madrid e del Barcellona. Secondo Van Persie al Barca basta Messi, al Real non si adatterebbe per le troppe stelle presenti e al City non ci andrebbe mai. Alla Juve non serve altro che aspettare dunque la fine di questi Europei per poter contrattare adeguatamente con l’olandese.

  • Olanda-Danimarca, inizia il girone di ferro

    Olanda-Danimarca, inizia il girone di ferro

    Seconda giornata ad Euro 2012. Al via il girone di ferro che vede inserite nel gruppo B di questi Europei Germania, Olanda, Portogallo e Danimarca. Saranno proprio gli olandesi vice campioni del mondo ad aprire le danze sfidando la Danimarca a Kharkiv alle ore 18 in diretta su RaiUno. Arbitro della sfida sarà lo slovacco Damir Skomina.

    Gli orange guidati dal ct Van Marwijk avranno di fronte la cenerentola del gruppo ovvero la Danimarca del ct Morten Olsen. I danesi hanno obiettivamente poche chance di approdare alla fase successiva anche se faranno di tutto per impensierire le tre grandi avversarie. Gli olandesi, vincitori degli europei nel 1988, si attestano come una delle squadre da battere nella rassegna europea iniziata ieri e dovranno fare attenzione alla gara d’esordio odierna visto che le successive due partite del girone saranno molto più probanti. Una curiosità, così come due anni fa ai mondiali africani, l’Olanda avrà di fronte nella gara d’esordio la nazionale danese. I tifosi olandesi sperano però in un epilogo più felice rispetto alla rassegna mondiale di due anni orsono.

    Robin van Persie e Ibrahim Afellay © ROBIN UTRECHT/AFP/GettyImages

    Tra le fila danesi spicca il talentuoso Christian Eriksen, trequartista classe 1992 dell’Ajax, che insieme a Nicklas Bendtner, centravanti in forza al Sunderland, potrebbe creare grossi grattacapi alla difesa dell’Olanda, tutt’altro che imperforabile se si pensa alla coppia centrale formata da Heitinga (Everton) e Bouma (Psv). Tuttavia la vera forza dello scacchiere orange la si intuisce da metà campo in su dove il muro De Jong e Van Bommel copre le spalle al trio Robben, Afellay e Sneijder. A completare il quadro ecco la punta di diamante dell’attacco orange Robin Van Persie, capocannoniere dell’ultima Premier League e pezzo pregiato del mercato europeo. A difendere la porta olandese ci sarà il portierone della Roma Maarten Stekelenburg, che ha giocato da titolare anche il mondiale 2010 perso in finale ai supplementari contro la Spagna. Non solo in campo l’Olanda fa paura anche se diamo uno sguardo alla panchina dove siederanno gente del calibro di Rafael Van der Vaart, Dirk Kuyt e Klaas-Jan Huntelaar (48 gol in 48 presenze stagionali con lo Schalke 04).

    Le due nazionali si sono affrontate in 28 occasioni (23 volte in amichevole). Il bilancio pende dalla parte degli olandesi (12 vittorie) rispetto alle sette vittorie danesi. In nove occasioni le rispettive nazionali si sono divise la posta in gioco. Tuttavia il precedente più importante si è giocato agli Europei del 1992, quando a sorpresa la Danimarca (ripescata pochi giorni prima dell’inizio degli Europei) estromise in semifinale l’Olanda di Van Basten e poi vinse il titolo europeo. L’ultimo precedente in ordine temporale è datato 14 giugno 2010 ai mondiali africani; in quell’occasione gli olandesi si imposero 2-0 grazie all’autorete di Agger e alla rete di Kuyt.

    Le quote Snai chiariscono come l’Olanda sia netta favorita dell’incontro. Infatti la vittoria degli orange è quotata ad 1,60 mentre il pareggio e la vittoria danese sono quotati rispettivamente a 3,60 e 5,75. Il risultato esatto più probabile è il 2-0 quotato a 6,50 mentre  il principale indiziato come primo marcatore della sfida è Robin Van Persie quotato a 5.

    Olanda-Danimarca probabili formazioni

    Olanda (4-2-3-1): Stekelenburg; Van der Wiel, Heitinga, Bouma, Willems; Van Bommel, De Jong; Robben, Sneijder, Afellay; Van Persie. Allenatore: Van Marwijk.

    Danimarca (4-2-3-1): Andersen; Jacobsen, Agger, Kjaer, S.Poulsen; Kvist, Zimling; Krohn Dehli, Eriksen, Rommedhal; Bendtner. Allenatore: Olsen.

    SPECIALE EURO 2012