Tag: robin van persie

  • Mondiali 2014: medaglia di bronzo all’Olanda, battuto il Brasile

    Mondiali 2014: medaglia di bronzo all’Olanda, battuto il Brasile

    L’Olanda sconfigge il Brasile con il punteggio di 3-0 nella finale per il terzo posto di Brasile 2014. Gli oranje portano a casa la vittoria già nel primo quarto d’ora con i gol di Robin Van Persie e Daley Blind, poi il sigillo nel recupero di Georginio Gregion Emile Wijnaldum. Il Brasile, padrone di casa, chiude al quarto posto.

    Doveva essere reazione o crollo totale, segnale di orgoglio o resa definitiva. Per il Brasile di Felipe Scolari ancora una volta a manifestarsi sono state le seconde ipotesi. Finisce in maniera tragica, la peggiore, la più negativa: un’esperienza di una squadra che, dopo avere preso sette reti dalla Germania, riesce a subirne tre anche dall’Olanda, scrivendo il peggior risultato di sempre in un Mondiale in termini di gol subiti. Dieci reti in due partite per una squadre completamente allo sbando sotto ogni punto di vista – tattico, psicologico, tecnico e fisico che è scesa in campo con la spina staccata e la testa già in vacanza.
    olanda - van persieNon è un miracolo invece l’Olanda che anche in una partita snobbata alla vigilia dal suo allenatore, conferma la buona qualità di base del collettivo, la grande dedizione sotto la guida di Luis Van Gaal e saluta il mondiale brasiliano regalando il terzo posto dopo il secondo di Sudafrica 2010. Meglio di cosi nella loro storia gli oranje erano riusciti solo nei mitici anni 70′ con Cruyff.

    Al 2′ calcio di rigore per l’Olanda: scappa Robben e Thiago Silva lo stende: ma abbaglio clamoroso dell’arbitro in quanto il fallo è fuori area. Thiago Silva inspiegabilmente viene solo ammonito. Rigore realizzato da Van Persie che porta in vantaggio l’Olanda. Incredibile l’errore di David Luiz che, nell’occasione del rigore, è andato da solo ad accorciare lasciando Thiago Silva solo nell’1 contro 1 con Robben. Al 16′ altro errore di David Luiz  che non mette la palla in calcio d’angolo e di testa appoggia il pallone a Blid che a centro area non può fallire: raddoppio dell’Olanda. Brasile ancora molto deludente; non un’idea tattica, lento folle nelle scelte di certi singoli. Olanda padrona anche quando non ha palla.

    Al 49′ Robben fa un 1-2 velocissimo con Blind dopo che i brasiliani si sono fatti sorprendere da una punizione battuta velocemente. Tackle e salvataggio di Thiago Silva. Al 59′ Vllar dal limite dell’area respinta di Julio Cesar. Al 63′ tiro centrale di David Luiz blocca facilmente Cillessen. Al 75′  ci prova Hulk di prepotenza con il sinistro pallone alto. Al 91′ terzo gol dell’Olanda: palla laterale, cross da destra, tutti i brasiliani guardano, Wijnaldum mette dentro.

    BRASILE-OLANDA (0-2) 0-3

    BRASILE (4-3-3): Julio Cesar; Maxwell, David Luiz, Thiago Silva, Maicon; Luiz Gustavo (46′ Fernandinho), Paulinho (57′ Hernanes), Ramires (73′ Hulk); Oscar, Willian, Jo. Allenatore: Scolari

    OLANDA (3-5-2): Cillessen (90′ Vorm); De Vrij, Vlaar, Martins Indi; Blind (70′ Jaanmat), Clasie (89′ Veltman), De Guzman, Wijnaldum, Kuyt; Van Persie, Robben.

    AMMONITI: 2′ Thiago Silva; 8′ Robben;  37′ De Guzman; 54′ Fernandinho; 70′ Oscar

  • Van Persie ragala il 20° titolo al Manchester United

    Van Persie ragala il 20° titolo al Manchester United

     Il Manchester United si reimpossessa del titolo della Premier League, detronizzando i cugini del City, che nella passata stagione erano riusciti nell’impresa di interrompere l’egemonia degli ingombranti red devils. (altro…)

  • Premier chiusa? Lo United vola a +12. Buio totale per il City

    Premier chiusa? Lo United vola a +12. Buio totale per il City

    Lo United mette il turbo e si porta a +12 dai cugini del City, complice la brutta sconfitta esterna dei Citizens contro il Southampton. La Premier League sembra aver già trovato il suo vincitore ad inizio febbraio visto il vantaggio sempre maggiore che separa le due squadre. Roberto Mancini, ieri a Marassi per osservare da vicino Mauro Icardi (obiettivo estivo del club inglese da lui allenato), quest’anno non riesce a dare una vera identità alla squadra e dopo aver deluso in Champions League, saluta anche il campionato inglese. Per i Red Devils invece passo in avanti notevole e in vista del doppio impegno contro il Real Madrid, Alex Ferguson può dormire sonni tranquilli. Intanto continua la stagione altalenante del Chelsea, che vince e convince allo Stamford Bridge contro il Wigan.

    Premier chiusa? – Con un vantaggio del genere, il Campionato Inglese sembra già chiuso, anche se non bisogno dare per morto il City di Mancini, che riuscì a rimontare uno svantaggio importante anche la scorsa stagione, trionfando poi nell’ultimo minuti dell’ultima giornata. Certo, il +12 non dovrebbe dare grossi problemi allo United, che quest’anno si ritrova con un van Persie in più in squadra.

    Van Persie ancora decisivo con il Manchester United © Shaun Botterill/Getty Images
    Van Persie ancora decisivo con il Manchester United © Shaun Botterill/Getty Images

    Un facile 2-0 del Manchester United in casa contro l’Everton. Succede tutto nel primo tempo con le reti di Giggs (13′) e van Persie (45′). La squadra di Ferguson gioca con una tranquillità mai avuta e la presenza dell’attaccante olandese, ex Arsenal, ha dato maggiore sicurezza alla formazione di Manchester.

    Per il Manchester City invece ennesima prova poco brillante ed ennesima sconfitta inaspettata. In casa del Southampton, gli uomini di Mancini si ritrovano sotto di due reti dopo appena venti minuti. Il gol di Dzeko al 38′ sembra riaprire la gara, poi chiusa definitivamente ad inizio ripresa dall’autogol di Barry che condanna i Citizens. La posizione dell’ex tecnico dell’Inter è sempre più in bilico e nonostante l’ottimo rapporto con la tifoseria, potrebbe pagare con l’esonero a fine stagione la delusione in Champions e una Premier vissuta sempre in rincorsa.

    Benitez invece salva la panchina con la larga vittoria casalinga contro lo Swansea per 4-1. Apre le danze il brasiliano Ramires e Marin le chiude, in mezzo i gol di Hazard e Lampard, che non smette più di segnare da quando è stato messo alla porta dal club inglese (che ha deciso di non rinnovargli il contratto). I Blues confermano il terzo posto e puntano con decisione al City, ora distante solamente quattro punti. Vince anche il Tottenham con il solito, indispensabile Bale, autore di una doppietta contro il Newcastle che permette agli Spurs di rimanere al quarto posto, l’ultimo utile per la qualificazione alla prossima Champions League.

    Un gol di Cazorla permette all’Arsenal di superare l’esame Sunderland, rimanendo così agganciato al treno Champions. Torna alla vittoria invece l’Aston Villa, che dopo un lungo periodo di prestazione ben al di sotto della sufficienza, supera di misura il West Ham. Il Qpr, ultimo in classifica, ne prende quattro dallo Swansea, rivelazione della stagione, a segno il bomber Michu (doppietta) al centro di numero trattative di mercato.

  • Olanda-Italia, più di una semplice amichevole

    Olanda-Italia, più di una semplice amichevole

    Amichevole di lusso per gli Azzurri quest’oggi all’Amsterdam Arena contro gli olandesi. Olanda-Italia è sicuramente una sfida da seguire con grande interesse, vista la forza dei ventidue che scenderanno in campo. Grande attesa soprattutto per la coppia milanista El Shaarawy – Balotelli, mentre dalla parte opposta, sempre per rimanere in tema Milan, sarà un’ottima occasione per seguire da vicino il difensore Martins Indi e il centrocampista Strootman. L’età media in campo sarà molto bassa, con i due commissari tecnici pronti ad effettuare qualche esperimento ed inserire giocatori che hanno avuto poche occasioni di scendere dal primo minuto. Naturalmente non mancheranno i leader delle due nazionali, da una parte l’attaccante del Manchester United, Robin van Persie e dall’altra il regista juventino Andrea Pirlo.

    L’appuntamento è per questa sera alle 20.30 in diretta tv su Rai Uno.

    Balotelli - El Shaarawy, coppia d'attacco dell'Italia contro l'Olanda © Gabriele Maltinti/Getty Images
    Balotelli – El Shaarawy, coppia d’attacco dell’Italia contro l’Olanda © Gabriele Maltinti/Getty Images

    QUI ITALIA – Per Cesare Prandelli qualche assenza pesante (Chiellini e Marchisio) e la scelta di lasciare a casa Bonucci (conseguenza del codice etico che segue l’ex tecnico della Fiorentina). Il commissario tecnico dell’Italia manderà in campo la formazione secondo lo schieramento tattico 4-3-3, con Buffon in porta. La difesa sarà formata da Abate e Santon sugli esterni (quest’ultimo al rientro in Nazionale dopo mesi di assenza) e Astori – Barzagli al centro. Centrocampo di qualità con Pirlo, De Rossi e Montolivo, mentre in attacco oltre ai già citati El Shaarawy e Balotelli, si giocheranno il ruolo di esterno alta a destra Candreva e Diamanti, con il primo in leggero vantaggio.

    QUI OLANDA – Van Gaal punta sui giovani e schiererà una formazione del tutto inedita. Modulo identico a quello italiano con Van Persie che guiderà l’attacco con il supporto di Ola John e Lens. A centrocampo spazio al talentuoso Strootman insieme Maher e Clasie. La difesa a quattro sarà composta da Janmaat, de Vrijm, Martins Indi e Blind. In porta l’estremo difensore del Newcastle Krul. L’ex tecnico del Bayern Monaco darà fiducia a parecchi giovani, in vista della preparazione per il Mondiale 2014.

    AMICHEVOLI – L’Italia vuole sfatare il tabù amichevole, visto che da cinque gare, la Nazionale Azzurra non ottiene una vittoria. Per questo motivo Prandelli non si espone a rischio schierando una formazione di assoluto livello, puntando anche sulla voglia di rivalsa di Santon e Astori, il primo assente da giro da parecchio, mentre il secondo sempre riserva del trio juventino (Bonucci, Barzagli e Chiellini).

    BLOCCHI – Per la prima volta da due anni, nell’undici iniziale della Nazionale Azzurra, la Juventus possiede solamente tre uomini con Buffon, Barzagli e Pirlo. Il Milan, vince questa piccola sfida personale portando in campo quattro titolari (Abate, Montolivo, El Shaarawy e Balotelli). Per il resto troviamo il Cagliari con Astori, il Newcastle con Santon, la Roma con De Rossi e la Lazio con Candreva. Ormai invece non è una novità, la mancanza di giocatori provenienti dall’Inter, società che punta stabilmente sugli stranieri, dando poco spazio ai calciatori italiani.

    PROBABILI FORMAZIONI OLANDA-ITALIA
    Olanda (4-3-3): Krul; Janmaat, de Vrijm, Martins Indi, Blind; Strootman, Maher, Clasie; Lens, van Persie, Ola John. C.T.: Van Gaal
    Italia (4-3-3): Buffon; Abate, Barzagli, Astori, Santon; De Rossi, Pirlo, Montolivo; Candreva, Balotelli, El Shaarawy. C.T.: Prandelli

  • Dempsey riapre la Premier, il City si porta a -5. Goleada Liverpool

    Dempsey riapre la Premier, il City si porta a -5. Goleada Liverpool

    Un gol di Dempsey al 92′ riapre la Premier League. La 23esima giornata del massimo campionato inglese è segnata dal pareggio esterno di Manchester United sul campo del Tottenham e la vittoria interna dei cugini del City che di fatto tornano alla carica. Le distanze tra le due squadre di Manchester adesso è di 5 punti e ricordando come finì l’anno scorso, tra le file dei Red Devils iniziano gli scongiuri. D’altronde con una Champions da giocare (il Real Madrid ormai è alle porte) i passi falsi potranno essere sempre più ricorrenti. Ad approfittarne i Citizens, eliminati da qualsiasi competizione europea e liberi di offrire il massimo sforzo per il raggiungimento del primo posto. Meno pericoloso il Chelsea che offre prestazioni troppo discontinue e attualmente si trova a 11 punti dallo United.

    Sulle zone basse della classifica invece ennesimo pareggio del Qpr e clamorosa sconfitta casalinga del Newcastle contro il Reading.

    Dempsey firma, al 92', il gol del pareggio contro lo United ©  IAN KINGTON/AFP/Getty Images
    Dempsey firma, al 92′, il gol del pareggio contro lo United © IAN KINGTON/AFP/Getty Images

    SFIDA TRA CUGINI – Continua la lotta a distanza tra le due squadre di Manchester. Stavolta però il City riesce a guadagnare due punti dallo United. Ai ragazzi di Alex Ferguson non è bastato l’ennesimo gol dell’olandese van Persie che sembrava aver spianato la strada verso la vittoria esterna contro il Tottenham. Il gol in pieno recupero del centrocampista Dempsey rovina la serata  dei Red Devils. Il City invece non sbaglia la partita casalinga contro il Fulham e grazie ad una doppietta di David Silva supera facilmente i londinesi. Il centrocampista spagnolo apre la gara al 2′ e la chiude a venti minuti dal termine, 2-0 il risultato finale. La distanza tra i due club adesso è di 5 punti.

    IL DERBY – La 23esima giornata di Premier League ha visto sfidarsi Chelsea-Arsenal, nel sentitissimo derby di Londra (uno dei tanti del campionato inglese). I Blues in quindici minuti chiudono la pratica con le reti di Mata e Lampard (di rigore). I Gunners accorciano le distanze al 60′ con Walcott, fresco di rinnovo contrattuale, ma non riescono a trovare il pareggio. Adesso per i ragazzi di Wenger la rincorsa al quarto posto diventa sempre più difficile, mentre quelli di Benitez si sono assicurati il terzo posto in solitaria.

    GOLEADA – Pokerissimo del Liverpool contro il Norwich. Un secco 5-0 per i Reds che vanno a segno con Henderson, Suarez, Sturridge, Gerrard, più l’autogol di Bannett. Raggiunto l’Arsenal al sesto posto in classifica con 34 punti. L’andamento discontinuo difficilmente permetterà alla formazione di Rodgers di lottare per un posto in Champions.

  • Ancora a segno van Persie e Dzeko. United e City non mollano

    Ancora a segno van Persie e Dzeko. United e City non mollano

    Continua la corsa al vertice della Premier League tra le due squadre di Manchester. La 22esima giornata del campionato inglese ha visto le due formazioni cugine impegnate in un doppio big match. I Red Devils hanno ospitato i rivali del Liverpool nel derby d’Inghilterra, mentre i Citizens hanno affrontato la trasferta londinese contro l’Arsenal. Due partite belle (come è classico nella Premier) e combattute. Le prime due della classe hanno avuto la meglio dei rispettivi avversari, lasciando invariata la distanza tra i due club al vertice della classifica. Il Chelsea torna alla vittoria dopo il passo falso in Coppa di Lega e conquista il terzo posto (con una partita ancora da recuperare), grazie al contemporaneo pareggio del Tottenham sul campo del Qpr (decisivo Julio Cesar con le sue parate).

    La corsa all’Europa League invece non ha avuto grossi ribaltamenti. L’Everton conferma il quinto posto pareggiando in casa contro lo Swansea, mentre le sconfitte di Arsenal e West Bromwich non comportano cambiamenti in classifica, con la conferma del rispettivo sesto e settimo posto.

    van Persie, ancora decisivo per le sorti dello United ©  Alex Livesey/Getty Images
    van Persie, ancora decisivo per le sorti dello United © Alex Livesey/Getty Images

    UNITED – Irraggiungibili. I Red Devils non sbagliano un colpo e superano per 2-1 i rivali del Liverpool, nella sfida che si può definire come il Derby d’Inghilterra, grazie alle reti del solito van Persie e di Vidic. Per i Reds il gol che ha accorciato le distanze è arrivato dal giovane Sturridge (al suo primo gol con la sua nuova squadra). Lo United conferma lo splendido stato di forma e lascia immutate le distanze (7 punti) dalla seconda. In attesa della Champions, competizione che potrebbe provocare un calo fisico e mentale, la formazione di Ferguson pare imbattibile. Stavolta non serve la classifica rimonta che ha contraddistinto la stagione dei vice Campioni d’Inghilterra. Il gol di van Persie dopo venti minuti e il raddoppio di Vidic ad inizio ripresa hanno spianato la strada alla capolista, salvo stringere i denti dopo la rete dell’ex attaccante del Chelsea al 57′ che ha dato l’illusione del colpaccio con il forcing finale.

    CITY – La banda di Mancini supera facilmente l’Arsenal, grazie soprattutto all’espulsione dopo appena dieci minuti di gioco del difensore francese Koscielny. Il cartellino rosso rifilato al centrale dei Gunners provoca anche un calcio di rigore per i citizens che lo sbagliano con Dzeko. Ma nel giro di undici minuti arrivano i due gol che segnano la gara. Prima è Milner ad insaccare su assist poi è il bosniaco a rifarsi dal penalty sbagliato e chiude la partita, confermando il suo ottimo stato di forma nell’ultimo periodo. La partita si innervosisce e anche il City rimane in dieci per l’espulsione di Kompany. Il risultato non cambia e la formazione di Mancini cerca di tenere il passo dei cugini, sperando in una partita storta dello United.

    Termina così un’altra affascinante giornata di Premier League, con le due squadre di Manchester che lottano per conquistare il titolo. Lo United sembra non avere problemi ma è giusto ricordare come l’anno scorso ci fu una situazione simile, salvo poi arrivare un crollo inaspettato dei ragazzi di Ferguson favorendo proprio la squadra allenata da Roberto Mancini. Il campionato è ancora lungo, tutto può ancora accadere.

  • Premier League, il Qpr beffa il Chelsea. United e City ok

    Premier League, il Qpr beffa il Chelsea. United e City ok

    Nuovo anno, stessa Premier League. La sfida a distanza tra le due squadre di Manchester continua a ritmi importanti, lasciando un vuoto dietro di loro. Totteham, Chelsea e Arsenal non impensieriscono United e City, ormai in fuga solitaria (soprattutto la squadra di Ferguson). Dicevamo, è iniziato il 2013 e i Blues si confermano squadra dal ritmo discontinuo. Dopo aver rifilato 8 reti all’Aston Villa e superato gli ostacoli Norwich ed Everton (entrambe le gare in trasferta), i ragazzi di Benitez vengono fermati in casa dal Qpr, fanalino di coda della Premier. Le miracolose parate di Julio Cesar e il gol dell’ex Wright-Phillips bastano alla società a strisce bianco e blu per superare il Chelsea nel derby londinese. Una brutta battuta d’arresto per i Blues, ora al quarto posto con una gara da recuperare.

    Per il Qpr una grande impresa che permette di raggiungere quota 13 punti in classifica a pari merito con il Reading e il quart’ultimo posto adesso dista 5 lunghezze.

    Esultanza Qpr al gol di Wright Phillips © GLYN KIRK/AFP/Getty Images
    Esultanza Qpr al gol di Wright Phillips © GLYN KIRK/AFP/Getty Images

    Manchester – Intanto prosegue il duello tra United e City. Le due squadre hanno giocato in contemporanea il primo dell’anno ed entrambe hanno avuto vita facile, rispettivamente contro Wigan e Stoke. Per i Red Devils protagonista il solito van Persie, autore di una doppietta (così come il chicharito Hernandez) che non fa sentire la pesante assenza di Rooney. Il 4-0 in trasferta dimostra la forza della formazione in cima alla classifica.

    I Citizens tra le mura amiche non concede nulla allo Stoke e lo liquida con un secco 3-0 con le reti di Zabaleta, Dzeko e Aguero. Netta la superiorità dei ragazzi di Mancini, ma la distanza dallo United rimane di sempre di sette punti.

    Le altre – Piccolo passo falso anche per l’Arsenal, fermato dallo Southampton sull’1-1 (in rete l’ex bolognese Ramirez). Vittoria convincente del Liverpool che supera 3-0 il Sunderland, confermando il suo campionato fatto di alti e bassi. Vince in rimonta anche l’Everton in casa del Newcastle (1-2) e rimane in corsa per il quarto posto (l’ultimo utile per la qualificazione alla prossima Champions League). Continua lo strepitoso periodo di forma del Tottenham, che conquista il terzo posto grazie ai tre punti conquistati ai danni del Reading (e la sconfitta del casalinga del Chelsea). Perde tra le mura amiche il West Bromwich contro il Fulham, perdendo così contato con la zona Champions.

  • Pallonata a Van Persie, Ferguson sotto shock

    Pallonata a Van Persie, Ferguson sotto shock

    “E’ stata cosa più pericolosa che ho visto su un campo da calcio”. Così Sir Alex Ferguson definisce la pallonata a Van Persie rifilata dal capitano dello Swansea durante il match di ieri pomeriggio, che ha visto i Red Devils pareggiare 1-1 e perdere così punti preziosi nella lotta per il titolo, con il Manchester City portatosi a quattro lunghezze dopo la vittoria nel recupero all’Ethiad contro il modesto Reading. Vista la dinamica dell’azione facciamo fatica a pensare ad un gesto involontario di Ashley Williams, che a gioco fermo non avrebbe dovuto avere tale frenesia nel rinviare il pallone, colpendo pericolosamente RVP alla nuca mentre quest’ultimo era finito a terra per un intervento poco ortodosso ricevuto pochi istanti prima dal numero 12 dei padroni di casa Dyer.

    Pallonata a Van Persie, RVP cerca di spiegare le sue ragioni all'arbitro Oliver | ©PAUL ELLIS/AFP/Getty Images
    Robin Van Persie cerca di spiegare le sue ragioni all’arbitro Oliver | ©PAUL ELLIS/AFP/Getty Images

    Ricevuta la pallonata Robin Van Persie si è subito rialzato ed è andato contro il capitano dei gallesi per farsi giustizia. Da lì è scoppiato un parapiglia generale che ha avuto come protagonista lo stesso attaccante olandese, che non si dava pace della decisione arbitrale di lasciar proseguire il gioco. Alla fine della fiera l’ex Gunners è stato sanzionato con un cartellino giallo dall’arbitro Oliver, stesso metro di giudizio adottato anche nei confronti di Ashley Williams.

    A fine partita Ferguson si è scagliato contro lo stesso Williams e il fischietto inglese Oliver, invocando dalla Football Association una pena esemplare per il difensore dello Swansea, dal momento che solo un cartellino giallo non possa bastare per un gesto clamorosamente anti-sportivo e realmente pericoloso, con Van Persie fortunato ad uscirne illeso.

    Il video della pallonata a Van Persie

  • Derby di Manchester infuocato, risolve Van Persie nel recupero

    Derby di Manchester infuocato, risolve Van Persie nel recupero

    Un derby di Manchester infuocato quello che si è appena concluso all’Etihad. A vincere è lo United di Sir Alex Ferguson dopo una girandola di emozioni infinite. Il risultato finale sul tabellone di gara segna 3-2 in favore degli ospiti, che in classifica allungano a più 6 proprio sugli stessi cugini Citizen. Per Roberto Mancini è la prima sconfitta stagionale in Premier League, dopo una striscia positiva di quindici partite. Un ko che fa male per i padroni di casa, che vedono allontanarsi inesorabilmente i Red Devils per quella che è a tutti gli effetti la prima fuga stagionale per lo United. Ferguson si rifà con gli interessi quindi nei confronti di Mancini e dello stesso City, che nello scorso anno riuscì a trionfare in tutti e due i derby stagionali per poi vincere lo scudetto.

    DOPPIETTA ROONEY – Il primo tempo è a senso unico, con il Manchester United che impartisce una dura lezione di gioco ai Citizen. Partita sbloccata al quarto d’ora, quando Rooney trova la prima rete dell’incontro su assist di Ashley Young. Sempre Rooney si ripete alla mezzora, quando su perfetto cross dalla destra di Rafael timbra nuovamente il tabellino. United avanti 2-0 e in pieno controllo del match.

    STRAPPO BALOTELLI– La ripresa si apre con la sostituzione di Balotelli, impalpabile fin lì, che viene rimpiazzato da Tevez. Supermario inizialmente non accetta il cambio e si dirige direttamente nel tunnel degli spogliatoi, per poi ricomparire nel finale al fianco dei propri compagni di squadra in tribuna.

    Manchester City v Manchester United - Premier League
    Robin Van Persie ha appena deciso il derby di Manchester | ©Laurence Griffiths/Getty Images

    ACCORCIA YAYA – I padroni di casa riaprono la partita con Yaya Tourè al 60° minuto. Rete fondamentale che fa alzare vertiginosamente i ritmi dell’incontro, diventato all’improvviso un terreno di battaglia per due squadre mai dome.

    TRAVERSA SILVA – Il pallino del gioco ora è in mano ai Citizen che vanno a un soffio dal 2-2 con la traversa dello spagnolo Silva, dopo l’involontaria deviazione di spalla dello stesso portiere avversario.

    FORCING PREMIATO – Nel finale succede di tutto. E’ Zabaleta ad illudere l’Etihad e i tifosi con la botta dal limite che risolve un calcio d’angolo a favore dei Citizen. Mancano quattro minuti al 90′ e adesso il tabellone dice 2-2.

    FINALE DA INFARTO –  Ma il derby di Manchester però ha ancora tanto da raccontare. Al secondo minuto di recupero infatti il Manchester United trova il gol del definitivo 3-2 con un calcio di punizione dal limite battuto da Van Persie, sul quale la deviazione della barriera è netta. Colpo di scena decisivo, che pone fine alle emozioni sul rettangolo di gioco, ma non a quelle che hanno per protagonista uno squilibrato tifoso del City che lancia una monetina all’indirizzo di Rio Ferdinand, centrato in pieno sull’arcata sopraccigliare. La situazione rientra però nella normalità nel giro di pochi minuti e a festeggiare sono sempre i Red Devils.

  • Buffon, Pirlo e Balotelli in lizza per il Pallone d’Oro. La lista

    Buffon, Pirlo e Balotelli in lizza per il Pallone d’Oro. La lista

    Nella lista dei calciatori in corsa per la conquista del Pallone d’Oro 2012, pubblicata oggi dal quotidiano France Football, appaiono anche i nomi di tre calciatori italiani: si tratta infatti dei due bianconeri Gianluigi Buffon e Andrea Pirlo e soprattutto del bomber del City Mario Balotelli. Sicuramente inaspettato il nome del talento senza testa che, nonostante i tanti capricci e litigi avvenuti in questi ultimi tempi, si è conquistato un posto tra i 23 giocatori più forti del mondo.

    Inutile dire che la maggior parte dei calciatori è di nazionalità spagnola e specificatamente indossano la maglia del Real Madrid e del Barcellona: solamente loro infatti occupano undici posti dei ventitre disponibili. Per la prima volta inoltre tra i candidati vi è un giocatore che milita nel campionato cinese: si tratta ovviamente di Didier Drogba, attaccante in forza allo Shanghai Shenhua.

    Italian forward Mario Balotelli (R) cele
    Balotelli e Buffon © FABRICE COFFRINI/AFP/GettyImages

    Sicuramente per tutti gli atleti inseriti nella lista è un grande onore ma le scommesse vedono come favoriti alla vittoria finale i soliti Cristiano Ronaldo e Lionel Messi, veri e propri talenti della natura che stanno continuando a stupire partita dopo partita.

    Ecco dunque la lista completa:

    Sergio Aguero (Manchester City – Argentina)
    Mario Balotelli (Manchester City – Italia)
    Karim Benzema (Real Madrid – Francia)
    Gianluigi Buffon (Juventus – Italia)
    Sergio Busquets (FC Barcellona – Spagna)
    Iker Casillas (Real Madrid – Spagna)
    Didier Drogba (Chelsea e Shanghai Shenhua – Costa d’Avorio)
    Radamel Falcao (Atletico Madrid – Colombia)
    Zlatan Ibrahimovic (Milan e PSG – Svezia)
    Andrés Iniesta (FC Barcellona- Spagna)
    Lionel Messi (FC Barcellona – Argetina)
    Manuel Neuer (Bayern Monaco – Germania)
    Neymar (Santos – Brasile)
    Mesut Özil (Real Madrid – Germania)
    Gerard Piqué (FC Barcellona – Spagna)
    Andrea Pirlo (Juventus – Italia)
    Sergio Ramos (Real Madrid – Spagna)
    Cristiano Ronaldo (Real Madrid – Portogallo)
    Wayne Rooney (Manchester United – Inghilterra)
    Yaya Toure (Manchester City – Costa d’Avorio)
    Robin van Persie (Arsenal e Manchester United – Olanda)
    Xabi Alonso (Real Madrid – Spagna)
    Xavi Hernandez (FC Barcellona – Spagna)

    Nello stesso articolo è stato poi riportata la lista dei candidati per la nomina di miglior allenatore: tra i dieci vi sono gli italiani Roberto Di Matteo, Roberto Mancini e Cesare Prandelli.