Tag: Roberto Pereyra

  • Consigli Fantacalcio 37° Giornata Serie A 2020/21

    Consigli Fantacalcio 37° Giornata Serie A 2020/21

    La Serie A 2020/21 si è appena lasciata alle spalle il turno infrasettimanale, nemmeno il tempo di esultare per un successo o disperarsi per una sconfitta che si è pronti a tornare in campo con il weekend calcistico, con la Serie A torna anche il Fantacalcio e con esso arrivano anche i nostri Consigli Fantacalcio.

    La trentasettesima giornata della Serie A 2020/21 si disputerà su tre giorni, sabato, domenica e lunedì e vedrà giocarsi tutte e dieci le gare.

    Si partirà con un quadruplo anticipo al sabato: due gare alle 15, una alle 18 e poi una alle 20.45.

    La domenica sarà aperta dal consueto lunch match delle 12.30 al quale seguiranno soltanto due gare in contemporanea alle 15.

    Il primo posticipo domenicale si giocherà alle 18 e sarà seguito da quello delle 20.45.

    Il lunedì sempre alle 20.45, si giocherà un ulteriore posticipo che sarà la gara che chiuderà il turno di Serie A.

    Veniamo a conoscere il dettaglio delle sfide delle quali poi daremo i nostri Consigli Fantacalcio.

    Saranno Genoa-Atalanta e Spezia-Torino alle 15 del sabato ad aprire il turno. Alle 18 il Derby d’Italia Juventus-Inter poi alle 20.45 il Derby della Capitale Roma-Lazio.

    Fiorentina-Napoli sarà il lunch match che aprirà la domenica calcistica alle 12.30, poi alle 15 si proseguirà con due partite in contemporanea: Benevento-Crotone e Udinese-Sampdoria.

    Alle 18 di domenica sera si giocherà Parma-Sassuolo, subito dopo, alle 20.45 a San Siro andrà in scena Milan-Cagliari.

    Lunedì, sempre alle 20.45, si giocherà Verona-Bologna, gara che andrà a chiudere la 37° giornata della Serie A 2020/21.

    CONSIGLI FANTACALCIO 37° GIORNATA SERIE A 2020/21

    GENOA – ATALANTA sabato 15/5 ore 15

    CONSIGLIATI: PANDEV (G) – MALINOVSKYI (A)

    SCONSIGLIATI: ZAPATA C. (G) – MAHELE (A)

    SORPRESE: PJACA (G) – FREULER (A)

    SPEZIA – TORINO sabato 15/5 ore 15

    CONSIGLIATI: POBEGA (S) – BELOTTI (T)

    SCONSIGLIATI: VIGNALI (S) – N’KOULOU (T)

    SORPRESE: AGUDELO (S) – ZAZA (T)

    JUVENTUS – INTER sabato 15/5 ore 18

    CONSIGLIATI: CRISTIANO RONALDO (J) – HAKIMI (I)

    SCONSIGLIATI: CHIELLINI (J) – YOUNG (I)

    SORPRESE: DANILO (J) – PERISIC (I)

    ROMA – LAZIO sabato 15/5 ore 20.45

    CONSIGLIATI: BORJA MAYORAL (R) – IMMOBILE (L)

    SCONSIGLIATI: BRUNO PERES (R) – LULIC (L)

    SORPRESE: MANCINI (R) – CATALDI (L)

    FIORENTINA – NAPOLI domenica 16/5 ore 12.30

    CONSIGLIATI: VLAHOVIC (F) – OSIMHEN (N)

    SCONSIGLIATI: BIRAGHI (F) – RRAHMANI (N)

    SORPRESE: BONAVENTURA (F) – DEMME (N)

    BENEVENTO – CROTONE domenica 16/5 ore 15

    CONSIGLIATI: LAPADULA (B) – MESSIAS (C)

    SCONSIGLIATI: TUIA (B) – VULIC (C)

    SORPRESE: IMPROTA (B) – DI CARMINE (C)

    UDINESE – SAMPDORIA domenica 16/5 ore 15

    CONSIGLIATI: PEREYRA (U) – KEITA (S)

    SCONSIGLIATI: BECAO (U) – TONELLI (S)

    SORPRESE: FORESTIERI (U) – VERRE (S)

    PARMA – SASSUOLO domenica 16/5 ore 18

    CONSIGLIATI: KUCKA (P) – RASPADORI (S)

    SCONSIGLIATI: LAURINI (P) – MARLON (S)

    SORPRESE: PELLE’ (P) – TRAORE’ (S)

    MILAN – CAGLIARI domenica 16/5 ore 20.45

    CONSIGLIATI: REBIC (M) – NANDEZ (C)

    SCONSIGLIATI: TOMORI (M) – CEPPITELLI (C)

    SORPRESE: DIAZ (M) – PAVOLETTI (C)

    VERONA – BOLOGNA lunedì 17/5 ore 20.45

    CONSIGLIATI: BARAK (V) – SORIANO (B)

    SCONSIGLIATI: MAGNANI (V) – DIJKS (B)

    SORPRESE: COLLEY (V) – SANSONE (B)

  • Festa per Toni nel 2-2 con la Juve

    Festa per Toni nel 2-2 con la Juve

    A Verona, come l’anno scorso, arriva un gol di Gomez nel recupero a fissare il risultato sul 2-2.

    Verona e Juventus si spartiscono la posta in palio nella prima partita dell’ultima giornata della Serie A 2014/15 ma quello che esulta di più è certamente Luca Toni, sempre più vicino al titolo di capocannoniere.

    L’eterno Bomber gialloblu con la rete del momentaneo 1-1 si è portato a 22 allungando a +2 su Tevez (che ha anche fallito un calcio di rigore) e su Icardi che domani cercherà di rimontarlo.

    Luca Toni | Foto Twitter
    Luca Toni | Foto Twitter

    La Juventus, in formazione rimaneggiata, non riesce a gestire il vantaggio sia sull’uno a zero che sul 2-1, Allegri però può essere ottimista in vista di Berlino, quelli che hanno giocato hanno mostrato una buona condizione.

    Veniamo al racconto della gara del Bentegodi.

    Mandorlini schiera il suo 4-3-3 con, ovviamente, Toni al centro dell’attacco supportato da Jankovic e Juanito Gomez. A centrocampo c’è Greco e non Obbadi. 

    Allegri ovviamente fa turnover lasciando fuori Vidal, Chiellini e Morata. In avanti però il tecnico livornese non rinuncia a Tevez che tenterà di conquistare il titolo di capocannoniere.

    Si parte con la Juventus che prova a gestir palla mentre il Verona si mostra decisamente aggressivo. Al 4° Toni ha una buona occasione dopo un rimpallo, ma il suo tocco finisce sul fondo. La gara si mantiene sui canoni iniziali, gialloblu aggressivi e bianconeri a ritmo lento. La Juve però inizia a crescere e al 23° Marchisio, dopo sponda di Tevez, calcia al volo con la sfera che finisce oltre la traversa. Intorno alla mezz’ora botta e risposta di emozioni, prima Toni si lancia in acrobazia su un cross di Halfredsson, tocca il pallone che però finisce fuori, dall’altra parte una bella conclusione al volo di Llorente si ferma sulla traversa. Al 42° la Juventus passa in vantaggio, Pereyra prende palla e lascia partire il tiro a giro dal vertice dell’area, la palla s’infila sotto l’incrocio opposto. Il primo tempo si chiude con la Juve avanti 1-0.

    Si riparte e dopo solo 3 minuti Halfredsson accelera in ripartenza, poi serve Toni che batte Buffon per la gioia di tutto lo stadio. Il pari però dura poco perchè al 57° Pirlo inventa per l’inserimento di Padoin che dal fondo piazza l’assist vincente per Llorente. Il Verona accenna una reazione, alzando anche il pressing ma la Juventus sembra in controllo. Al 87° Tevez avrebbe l’occasione per accorciare le distanze da Toni, l’arbitro infatti concede un calcio di rigore per fallo di Marquez su Llorente, Rafael però neutralizza la conclusione dell’Apache. Al 92° prima Pepe viene espulso per un fallo da dietro su Valoti a metà campo, poi sulla successiva punizione Juanito Gomez stacca di testa e realizza il gol del 2-2. Come l’anno scorso si rivela decisivo Gomez nel recupero, finisce 2-2.

     

    VERONA – JUVENTUS 2-2 (42° Pereyra (J), 48° Toni (V), 57° Llorente (J), 92° Juanito Gomez (V))

    Verona (4-3-3): Rafael; Sala, Moras, Marquez, Agostini; Greco (59° Obbadi), Tachtsidis (85° Saviola), Halfredsson; Juanito Gomez, Toni, Jankovic (74° Valoti).

    Allenatore: Mandorlini.

    Juventus (4-3-1-2): Buffon; Padoin, Bonucci, Ogbonna, Evra (59° Lichtsteiner); Marchisio (46° Sturaro), Pirlo, Pogba; Pereyra (78° Pepe); Tevez, Llorente.

    Allenatore: Allegri.

    Arbitro: Di Bello.

    Ammoniti: Tevez (J), Tachtsidis (V), Juanito Gomez (V), Marquez (V)

    Espulso: Pepe (J)

  • La Juve non fa sconti e il Napoli sciupa l’occasione Champions

    La Juve non fa sconti e il Napoli sciupa l’occasione Champions

    La Juventus non molla mai, anche nella serata della festa scudetto, anche nel giorno in cui vengono schierate diverse seconde linee, i bianconeri non concedono nulla ad un Napoli che aveva un disperato bisogno di punti per cercare di tenere viva la corsa Champions. 

    Al fischio finale è 3-1 con il Napoli, davvero poco efficace nel primo tempo e che va sotto per il gol di Pereyra. Nella ripresa Benitez toglie un pessimo Higuain per Gabbiadini e la manovra ne trae beneficio. Dopo 5 minuti, Banti concede un rigore che Insigne sbaglia ma David Lopez ribadisce in gol. Sembra un momento buono per gli azzurri ma Sturaro prima, s’inventa il gol del 2-1, e Britos poi, testata a palla lontana in area a Morata con rosso e rigore trasformato da Pepe, permettono ai bianconeri di ottenere il successo e rendere la corsa del Napoli verso la Champions sempre più complessa.

    La festa Scudetto della Juventus | Foto Twitter
    La festa Scudetto della Juventus | Foto Twitter

    Veniamo al racconto della gara.

    Allegri, nel giorno della festa, opta per un turnover abbondante con tanti big in panchina e diverse seconde linee in campo, torna Asamoah in difesa, mentre in avanti si rivede Coman, a fianco di Morata.

    Benitez che ha di fronte una gara cruciale, a sorpresa esclude Hamsik e Gabbiadini. Alle spalle di Higuain infatti si posiziona il trio Mertens-Callejon-Insigne.

    La partenza mostra un Napoli aggressivo che prova a spaventare una Juve decisamente rilassata, l’unico pericolo arriva con un tiro di Insigne respinto da Buffon. I bianconeri crescono, prendono fiducia e al 13° passano: perfetta scucchiaiata di Coman per Pereyra che lascia rimbalzare il pallone e batte Andujar. Il gol sembra una vera e propria mazzata per il Napoli che non ha alcuna reazione nell’immediato. Ci prova con tanta generosità Mertens ma la sua conclusione esce oltre la traversa. Al 35° punizione dal limite di Pogba, palla fuori di niente. La prima frazione si chiude con la Juventus avanti per 1-0.

    Si riparte con Benitez che cerca di correre ai ripari inserendo subito Gabbiadini, ciò che stupisce è che ad uscire è Higuain. Al 49° Banti vede un tocco di mano di Asamoah in area e fischia rigore, parte Insigne, Buffon respinge ma David Lopez è lesto a ribadire in gol. La rete da fiducia al Napoli che prova subito a premere ma la Juventus è attenta e lascia pochi varchi. Coman pare imprendibile per la difesa del Napoli, il giovane francese però al momento dell’ultimo passaggio è impreciso. Al 69° David Lopez va vicino alla doppietta ma la sua bella conclusione al volo è salvata da Buffon che sul successivo corner chiude sul colpo di testa da vicino di Hamsik. La Juventus cresce pian piano e al 77° ritrova il vantaggio con una gran giocata di Sturaro che si libera come un vero attaccante e batte Andujar. La reazione del Napoli è rabbiosa, i partenopei si buttano in avanti a testa alta ma la difesa della Juventus tiene. Al 88° Buffon torna ad esser super neutralizzando un colpo di testa da vicino di Gabbiadini. Nel recupero, follia di Britos che in area nervosissimo rifila una testata a Morata. Banti non può esimersi da espellere il difensore del Napoli e concedere il rigore alla Juventus che Pepe trasforma per il 3-1 finale. Gioia Juve, parte la festa, per il Napoli la Champions si fa sempre più lontana.

     

    JUVENTUS – NAPOLI 3-1 (13° Pereyra (J), 49° David Lopez (N) 77° Sturaro (J), 93° Pepe (J))

    Juventus (4-3-1-2): Buffon; Padoin, Barzagli (46° Bonucci), Ogbonna, Asamoah; Pogba, Marchisio (71° Pirlo), Sturaro; Pereyra (78° Pepe); Morata, Coman.

    Allenatore: Allegri.

    Napoli (4-2-3-1): Andujar; Maggio, Albiol, Britos, Ghoulam; David Lopez, Gargano (78° Jorginho); Insigne (68° Hamsik), Callejon, Mertens; Higuain (46° Gabbiadini).

    Allenatore: Benitez.

    Arbitro: Banti.

    Ammoniti: Asamoah (J)

    Espulsi: Britos (N)

  • Apre Tevez, chiude Pereyra, la Juve batte 2-0 l’Empoli

    Apre Tevez, chiude Pereyra, la Juve batte 2-0 l’Empoli

    E’ la Juventus di Tevez, anche nel posticipo della 29° giornata contro l’Empoli, l’Apache si rivela decisivo, impegnando più volte Sepe, trovando il gol che apre le marcature e propiziando la rete del 2-0 segnata da Pereyra al 94°.

    Una gara che fa sorridere Massimiliano Allegri, il vantaggio sulla Roma rimane +14 e le giornate continuano a diminuire.

    La Juventus ora sarà attesa dal tentativo di rimonta in quel di Firenze per cercare la finale di Coppa Italia.

    Per quanto riguarda l’Empoli, Sarri può ritenersi ampiamente soddisfatto, certo la sconfitta interrompe la striscia di 8 risultati positivi ma gli azzurri toscani hanno mostrato il solito buon gioco, hanno tenuto viva la gara sino alla fine e se non avessero trovato davanti un Buffon in serata super, avrebbero anche potuto pareggiare.

    Veniamo al racconto della gara.

    Allegri dà riposo a Chiellini, gioca Ogbonna, a centrocampo assenti Pogba, Pirlo e Marchisio, giocano Sturaro e Padoin con Vidal. Davanti Tevez e Llorente.

    Sarri risponde con il consueto 4-3-1-2, in difesa confermato Barba per Tonelli. Centrocampo classico, con Saponara pronto ad agire dietro a Maccarone e Pucciarelli.

    Carlos Tevez | Foto Twitter
    Carlos Tevez | Foto Twitter

    Partenza aggressiva da entrambe le parti con Tevez che al 5° prova a concludere, Sepe blocca in due tempi. La gara si mantiene piacevole, le squadre, vista la classifica tranquilla, giocano a viso aperto. Al 18° slalom speciale di Tevez con Sepe che però non si fa superare e salva la sua porta. Intorno alla mezz’ora torna protagonista il portiere ospite che salva su Lichtsteiner. Al 40° Maccarone prova a spaventare Buffon ma calcia a lato. Al 43° si sblocca la gara, Rugani appoggia la palla verso Sepe, il portiere la blocca, Giacomelli lo considera retropassaggio volontario e concede una punizione a due in area che Tevez trasforma di potenza. Si va così al riposo con i bianconeri avanti di un gol.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Al 51° grandissima chance per l’Empoli, lancio geniale di Valdifiori per Pucciarelli che colpisce di testa, bravo Buffon a salvare in corner. I bianconeri sono meno aggressivi e l’Empoli prova a fare la gara alla ricerca del pareggio. Gli ospiti ci credono e al 69° serve uno strepitoso Buffon prima, in uscita bassa, su Pucciarelli, poi su Croce che aveva calciato di prima. Tra una Juventus che cerca il raddoppio ed un Empoli che non molla, i minuti scorrono veloci. Nel recupero la Juventus raddoppia, conclusione di Tevez, respinge Sepe, arriva Pereyra e trova il raddoppia.

     

    JUVENTUS – EMPOLI 2-0 (43° Tevez, 94° Pereyra)

    Juventus (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Ogbonna; Lichtsteiner, Padoin, Vidal (86° Pepe), Sturaro (77° Pereyra), Evra; Tevez, Lllorente (67° Morata).

    Allenatore: Allegri.

    Empoli (4-3-1-2): Sepe; Hysaj, Rugani, Barba, Mario Rui; Vecino, Valdifiori, Croce (73° Zielinski); Saponara; Maccarone (72° Mchedlidze), Pucciarelli (77° Verdi).

    Allenatore: Sarri.

    Arbitro: Giacomelli.

    Ammoniti: Tevez (J), Mario Rui (E), Saponara (E), Barzagli (J)

  • Juve, poker al Verona e fuga, +5 sulla Roma

    Juve, poker al Verona e fuga, +5 sulla Roma

    La Juventus chiude il girone d’andata con il botto, dopo i sei gol della gara di Coppa Italia, il Verona migliora lo score ma esce dallo Juventus Stadium con un comunque pesante 4-0 e la sensazione di una squadra in balia dell’avversario sin dai primi minuti.

    La Juve infatti aggredisce l’avversario sin dall’inizio, sblocca e sostanzialmente chiude la gara in soli 7 minuti, per poi completare l’opera nella ripresa.

    Protagonisti della serata Tevez, doppietta per lui, e Pogba autore del gol che apre la gara e di altre giocate preziose.

    I bianconeri di Allegri chiudono così il girone d’andata a quota 46 con ben cinque lunghezze di vantaggio sulla Roma.

    Veniamo al racconto della gara.

    Allegri mantiene il suo modulo 4-3-1-2 con la conferma di Pereyra sulla trequarti e Morata in avanti che va a fare coppia con Tevez.

    Mandorlini schiera un modulo prudente, recupera Toni al quale affianca Christodoulopoulos, mentre a centrocampo Sala va a completare il terzetto con Tachtsidis e Greco.

    Paul Pogba | Foto Twitter
    Paul Pogba | Foto Twitter

    Si parte e dopo meno di 3 minuti la Juventus è già in vantaggio, appoggio di Morata per Pogba che da fuori lascia partire un tiro angolatissimo che non lascia scampo a Rafael. Non c’è nemmeno il tempo di reagire per il Verona che Tevez trova il raddoppio, tentativo di cross di Morata, velo di Pogba e l’Apache conclude di prima per il 2-0. Incredibilmente la Juve insiste e nel primo quarto d’ora costruisce altre due palle gol, Verona totalmente assente e sotto shock. Al 18° errore in impostazione di Pirlo e il Verona ha una chance ma il diagonale di Toni è largo e nemmeno Martic riesce ad arrivarci. I bianconeri forse si rilassano e commettono qualche errore di troppo nei passaggi. E’ solo un fuoco di paglia perchè la Juventus torna a premere ed il Verona si chiude in maniera compatta. Non cambia più il risultato, si va al riposo sul 2-0 per i padroni di casa.

    La partenza del secondo tempo ricalca il copione del primo, Juve avanti e Verona chiuso in difesa. Attimi di deconcentrazione potrebbero costare caro alla Juventus ma i gialloblù non riescono ad approfittarne. Mandorlini inserisce Saviola per provare a far qualcosa di più in avanti ma al 63° viene punito da una gran progressione di Chiellini che serve il filtrante a Pereyra che dentro l’area batte Rafael. La Juventus però non cala il ritmo ed al 74° è ancora Tevez, servito da Marchisio, a trovare il gol con una conclusione dentro l’area, che non lascia scampo a Rafael. Non c’è davvero più partita, anche se sembra non esserci mai stata, e tra l’orgoglio Verona, che però non crea quasi niente, e la voglia di trovare il gol, non concretizzata, di Pepe, Morata e Giovinco, la gara volge al termine per un Poker che lancia la Juventus a + 5 sulla Roma al termine del girone d’andata.

    JUVENTUS – VERONA 4-0 (2-0) (3° Pogba, 7°, 74° Tevez, 66° Pereyra)

    Juventus (4-3-1-2): Buffon; Caceres, Bonucci, Chiellini, Evra; Pogba, Pirlo, Marchisio (79° Padoin); Pereyra (75° Pepe); Tevez (83° Giovinco), Morata.

    Allenatore: Allegri.

    Verona (5-3-2): Benussi; Martic, Marquez, Marques, Rodriguez, Brivio; Tachtsidis (75° Halfredsson), Greco, Sala (62° Saviola); Christodoulopoulos (87° valoti), Toni.

    Allenatore: Mandorlini.

    Arbitro: Irrati.

    Ammoniti: Greco (V), Rodriguez (V).

  • Coppa Italia: pronostico rispettato Juve ai quarti

    Coppa Italia: pronostico rispettato Juve ai quarti

    Nell’ottavo di finale di Coppa Italia la Juventus si qualifica ai quarti di finale sconfiggendo per 6-1 il Verona, ora la squadra di Allegri se la vedrà contro il Parma. Pronostico ampiamente rispettato per la Juventus la quale vince in maniera agevole, Allegri cambia gli interpreti i quali certamente non si possono definire riserve e si divertono dinanzi ad un Verona il quale ha pensieri maggiori per il campionato, cercare di tenere lontano la zona retrocessione.

    Coman, autore della sesta rete nel match di Coppa Italia
    Coman, autore della sesta rete nel match di Coppa Italia

    Il vantaggio dei padroni di casa, schierati questa sera con un mai utilizzato 4-3-3, si portano al 5′ i vantaggio con una splendida punizione di Giovinco, Al 13′ altra punizione dello stesso Giovinco ma la palla va alta; al 15′ gran giocata di Pogba che salta tre uomini entra in area e calcia ma viene murato. Al 20′ conclusione di Morata che controlla e tira da dentro l’area di rigore mapara Rafael; al 21′ il raddoppio ad opera di Pereyra il quale dribbla Rodriguez e con un esterno dolce supera Rafael. Al 38′ la prima conclusione della squadra di Mandorlini con Campagnaro ma blocca Storari. Al 46′ arriva la terza rete: cross di Lichsteiner e Giovinco di prima intenzione batte Rafael.

    Al 53′ la quarta rete: Pogba, mette a sedere Rafael e segna dopo un rimpallo. Al 57′ arriva la rete del Verona: stacco di Marquez da calcio d’angolo e sulla linea di porta segna Nenè; al 62′ calcio di rigore per la Juventus, Giovinco viene steso in area di rigore, dal dischetto si presenta Morata il quale non sbaglia nonostante la sfera si stata toccata da Rafael. Al 78′ c’è gloria anche per Coman il quale rientra sul destro e piazza la palla all’incrocio dei pali. L’unica nota negativa della serata è stata l’uscita dal campo anzi tempo per Angelo Ogbonna, dopo 40 minuti, per un problema ad una caviglia. Arturo Vidal figurava nell’elenco dei convocati ma è dovuto rientrare a casa a causa di una fastidiosa tonsillite il suo impiego per domenica è in dubbio e verrà valutato nei giorni seguenti.

    Le due formazioni si incontreranno di nuovo tra pochi giorni: domenica sera allo “Juventus Stadium” per l’ultima giornata del girone di andata del Campionato di Serie A.

  • Calciomercato Juventus, non solo Morata, gli altri movimenti dei bianconeri

    Calciomercato Juventus, non solo Morata, gli altri movimenti dei bianconeri

    Passato il momento dello shock post dimissioni di Antonio Conte e con l’arrivo il giorno dopo di Massimiliano Allegri, e dalla perdita di Iturbe, che ha preferito vestire il giallorosso della Roma, la Juventus sembra pronta a rilanciarsi sul mercato, con un’ufficialità che pare essere ormai prossima all’annuncio, ovvero Alvaro Morata in bianconero.

    Alvaro Morata
    Alvaro Morata

    La trattativa tra Juventus e Real Madrid pare aver subito l’accelerata ed essersi indirizzata sui binari giusti.

    A sbloccare e togliere le ultime indecisioni a Morata sarebbe stata, come riportato dall’esperto di calciomercato di Sky Gianluca Di Marzio, una telefonata del neotecnico della Juventus Massimiliano Allegri che avrebbe convinto l’attaccante spagnolo.

    Per quanto riguarda le cifre si parla di una spesa per la Juventus di 18 milioni e di una clausola di controriscatto che prevede l’esborso per il Real Madrid di 30 milioni il primo anno, 35 milioni il secondo anno. Morata dovrebbe giungere questa sera o domani nel capoluogo piemontese per effettuare le visite mediche.

    La Juventus però non si limita ad aggiungere Morata nella propria rosa, Massimiliano Allegri avrebbe richiesto altri nomi da cercare di acquistare in questa sessione di calciomercato.

    Se l’arrivo di Morata dovrebbe, ma diciamo dovrebbe perchè mai dire mai, chiudere le porte all’attaccante belga Lukaku, considerato l’eventuale piano B in caso di rifiuto dello spagnolo, sembra quasi fatto anche l’acquisto del Jolly dell’Udinese Roberto Pereyra. Il 23enne argentino accostato prima alla Juve, poi all’Inter adesso sembra definitivamente nelle mani della squadra torinese con la modalità del prestito con diritto di riscatto di circa 10 milioni.

    Con Evra pronto finalmente a raggiungere la Juventus, non è stato convocato da Van Gaal nel ritiro del Manchester United, Allegri vorrebbe inserire nella rosa per la stagione prossima ad iniziare: Nastasic, Pastore e Candreva.

    La problematica che si pone è semplicemente economica, per arrivare al difensore serbo del Manchester City, al fantasista argentino del Psg o all’esterno offensivo della Lazio, serve una cessione eccellente e nonostante Marotta abbia definito Vidal incedibile, le parole del cileno “Non posso dire se il mio ciclo alla Juve è finito: se resterò continuerò a lavorare bene” non danno grande sicurezza e da questa cessione potrebbe arrivare il denaro da investire sui nomi prima citati.

  • Sanchez, Drogba, Morata tanti nomi per la Juventus

    Sanchez, Drogba, Morata tanti nomi per la Juventus

    La Juventus vuole rinforzarsi sul mercato per cercare di competere in Europa oltre che in Italia, Antonio Conte l’aveva fatto capire al termine della scorsa stagione e il suo rinnovo pare probabilmente collegato all’accontentare, almeno dove possibile, le richieste del tecnico.

    Ovviamente essendo a fine maggio il festival dei nomi si fa ricco giorno dopo giorno, si passa da Sanchez a Morata, senza dimenticare il quasi impossibile Di Maria, Didier Drogba ed il più abbordabile ma duttile Roberto Pereyra dell’Udinese.

    Proviamo quindi a fare un resoconto, su tutti quei nomi che sono stati accostati alla Juventus e che potrebbero vestire bianconero o rimanere utopia.

    La super prestazione fornita nella finale di Champions contro l’Atletico Madrid ha cancellato, se per caso ce ne fosse stata la minima possibilità, la speranza di vedere Angel Di Maria con la maglia della Juventus, l’argentino viene considerato assolutamente incedibile dalle Merengues e al momento la Juventus, ed il calcio italiano non avrebbero nemmeno il potere economico per ingolosire il Real.

    Alexis Sanchez
    Alexis Sanchez

    Situazione decisamente opposta quella di Alexis Sanchez. Il neotecnico dei blaugrana Luis Enrique, secondo il portale spagnolo Sport.es, non riterrebbe fondamentale nel suo gioco il cileno che quindi dopo i mondiali potrebbe finire sul mercato. El Niño Maravilla sarebbe uno dei primi nomi sulla lista che Conte avrebbe presentato a Marotta, il problema però è l’accordo economico da trovare con il Barcellona. I catalani chiedono 25 milioni, la Juventus non è intenzionata a salire oltre i 20, si tratterà.

    Il nome di Drogba è senza dubbio affascinante ma ha i suoi pro ed i suoi contro, l’ivoriano sarebbe quel tocco d’esperienza in più in vista della prossima Champions League ma gli anni passano anche per lui e quindi potrebbe non garantire le presenze e la continuità di un tempo. Il nodo principale però è legato alla durata del contratto, si dice che Drogba vorrebbe un biennale ma la Juventus sarebbe disposta ad un anno di contratto, ne sapremo di più dopo l’incontro previsto in questi giorni tra la dirigenza bianconera e lo staff del calciatore.

    Il nome delle ultime ore è quello di Morata, il Real Madrid sembra si sia fatto avanti con la Juventus per avere Vidal, nell’eventuale cessione del centrocampista cileno potrebbe venir inserito il giovane attaccante dei Blancos.

    Veniamo quindi al caso Pereyra, l’argentino dell’Udinese sembrava ad un passo dal vestire il bianconero della Juventus ma ancora pare ci sia da lavorare, Pozzo pare interessato ad uno tra Zaza e Berardi e la Juventus sarebbe disposta ad inserire Zaza nella trattativa Pereyra e a lasciare Berardi un altro anno al Sassuolo.

    Per quanto riguarda gli altri rientri continua a far notizia il caso Immobile, con il Borussia Dortmund pronto ad alzare l’offerta, Juventus e Torino attendono fiduciose di incassare liquidità da investire nel mercato. Anche Boakye e Gabbiadini rientreranno quasi certamente alla base ma è il secondo che ha le maggiori possibilità di restare a Torino.

  • Poker Udinese al Cagliari, sardi travolti al Friuli

    Poker Udinese al Cagliari, sardi travolti al Friuli

    Nel gelo dello stadio Friuli, Udinese e Cagliari nello scontro diretto di metà classifica che vedeva al calcio d’inizio entrambe le squadre veleggiare appaiate con 16 punti a testa, cercavano punti importanti per aprire al meglio il mese di dicembre ma soprattutto per arrivare alla sosta natalizia con un gruzzoletto di punti che poteva rendere tutti più felici e sereni in vista della ripresa del campionato nel nuovo anno.  Entrambe le formazioni non vincevano da un mese ed entrambe erano quasi  “costrette” alla vittoria, non a caso il tecnico del Cagliari Pulga prima della gara ha dichiarato che il match contro i bianconeri avrebbe rappresentato quasi una sorta di spartiacque sul campionato che il team sardo avrebbe dovuto percorrere al termine della partita “ Se dovessimo far risultato si potrebbe sperare in un campionato di mezza classifica, in caso contrario dovremmo stare attenti alle nostre spalle”.

     Dopo una prima mezz’ora di gioco abbastanza incoraggiante che ha lasciato senza dubbio ben sperare sia la società che gli stessi tifosi sardi, il team cagliaritano al primo vero affondo bianconero crolla, infatti al 33’ causa un errore del capitano rossoblu Conti, Pereyra ne approfitta fissando il momentaneo 1-0.

    Il Cagliari tenta la reazione con Avelar , ma gli ospiti non hanno neanche che soli sei minuti più tardi, Angella cerca, trova e firma il momentaneo 2-0, che spedisce la prima frazione di gioco agli archivi, che al tempo stesso rappresenta la terza rete in campionato del difensore bianconero.

    Nella ripresa il Cagliari  torna in campo con lo stesso 11 del primo tempo, ma dopo soli 3 minuti di gioco per il team padrone di casa arriva il 3-0 a firma di Danilo, il quale sfrutta al meglio un assista del capitano Di Natale. Cosi il tecnico rossoblu cerca di cambiare inerzia al match consentendo a Cossu di entrare sul terreno di gioco al posto di Ekdal, ma cambiando l’ordine degli addendi la somma non cambia, infatti al 21’ arriva il 4-0 per l’Udinese, Di Natale pur non segnando ma presente nelle azioni che hanno condotto alla 4 reti, avvia un contropiede, scarica a Fabbrini il quale a sua volta trova in Pasquale il finalizzatore dell’azione con  tanto di 4-0 a porta vuota. Al 35’ il Cagliari dimostra di esserci grazie alla rete di Dessena, che senza dubbio rende meno amara la sua personalissima gara ma non l’andamento del team in campionato.

    Pasquale e Di Natale
    Pasquale e Di Natale © Dino Panato/Getty Images

    Dunque a conti fatti l’Udinese dopo un mese di digiuno torna al successo e può cominciare a pensare seriamente alla zona che conduce nuovamente in Europa, sempre che da qui alla sosta metta altro fieno in cascina e sempre che ad anno nuovo non abbia nuovi blackout, discorso diverso per il Cagliari che dovrà cominciare a pensare alla conquista dei punti che conducono alla salvezza, punti che i rossoblu dovranno già dalla prossima gara cominciare a raggranellare in classifica.

    Udinese (3-5-1-1): Brkic; Angella, Danilo, Heurtaux; Faraoni (39′ Maicosuel), Pereyra, Allan, Badu, Pasquale; Fabbrini (33′ st Willians); Di Natale (45′ st Zielinski). A disposizione: Padelli, Pawlowski, Coda, Gabriel Silva, Armero, Renegie, Barreto. Allenatore: Francesco Guidolin

    Cagliari (4-3-1-2): Avramov; Pisano, Astori, Ariaudo, Avelar; Dessena, Ekdal (17′ st Cossu), Conti; Nainggolan (40′ st Casarini); Nenè, Sau (23′ st Thiago Ribeiro). A disposizione: Carboni, Rossettini, Murru, Ibarbo Allenatore: Ivo Pulga

    Arbitro: Tommasi

    Marcatori: 33′ Pereyra, 38′ Angella, 3′ st Danilo, 23′ st Pasquale (U), 34’st Dessena (C)

    Ammoniti: Nenè, Ekdal, Dessena, Nainggolan (C), Angella (U)

    VIDEO UDINESE-CAGLIARI 4-1

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  • Al Friuli magie di Di Natale e Palladino. Solo un pari tra Udinese e Parma

    Al Friuli magie di Di Natale e Palladino. Solo un pari tra Udinese e Parma

    Tanti gol al Friuli nella sfida che vedeva contrapposte Udinese-Parma nella tredicesima giornata di Serie A. 2-2 il risultato finale. Ai friulani non basta l’ennesima perla di Totò Di Natale, che dopo appena dieci minuti delizia il pubblico con un delizioso pallonetto dal limite dell’area. Quarto pareggio consecutivo per i ragazzi di Guidolin, che non approfittano dell’incontro casalingo per potersi avvicinare in modo minaccioso alle posizioni importanti della classifica (l’Europa League è distante solamente due lunghezze). Per i ducali invece, un punto prezioso agguantato nei minuti finali della partita con Palladino, che permette ai gialloblu di rimanere a pochi passi dall’Europa. Per entrambe, il sogno europeo continua nonostante un inizio di stagione difficoltoso.

    LA PARTITA – L’Udinese spreca per due volte il vantaggio acquisito. Il gol dopo appena dieci minuti di Di Natale, che supera Mirante con un fantastico pallonetto sembra mettere in discesa la partita per i padroni di casa e tutto sembra procedere per il verso giusto, con i friulani che concludono la prima frazione di gioco in vantaggio per 1-0. Ma il secondo tempo è pronto a regalare grandi emozioni. Pronti, via, arriva la rete del pareggio ospite con Marco Marchionni, abile a sfruttare una mischia in area e a superare l’incolpevole Brkic. Ma, passano quattro minuti e i bianconeri tornano in vantaggio con Pereyra che si inserisce alla perfezione in area di rigore e insacca. I padroni di casa continuano ad attaccare alla ricerca del gol della sicurezza, che viene sfiorato in più di una circostanza con il solito Di Natale. Quando tutto sembrava portare alla vittoria friulana ecco arrivare la magia del neo entrato Palladino che supera Brkic con un cucchiaio all’interno dell’area e porta il risultato sul definitivo 2-2.

    Antonio Di Natale
    Di Natale esulta dopo il delizioso pallonetto © Dino Panato/Getty Images

    SOGNI EUROPEI – Le due squadre continuano a marciare quasi di pari passo, con il Parma a 17 punti in classifica e l’Udinese una lunghezza sotto. I due club stanno approfittando della classifica corta dal quarto posto in poi che permette loro di sognare un piazzamento in Europa League a fine stagione, anche se siamo solo alla tredicesima giornata e la strada è ancora lunga.

    PAGELLE UDINESE-PARMA

    Di Natale 7.5: Altra perla di una fantastica carriera esplosa con la maglia dell’Udinese. La sua terra d’adozione. Delizioso il pallonetto con la quale supera Mirante dopo appena dieci minuti. Avrebbe meritato di giocare con continuità in una grande squadra, ma il cuore l’ha trattenuto a Udine.
    Maicosuel 5: Il brasiliano non incide come dovrebbe, sembra quasi spaesato. Dopo qualche buona prestazione, è stato autore di una gara sotto la sufficienza.
    Palladino 7: Entra e segna. Cosa chiedere di più. La tecnica del giocatore non si discute, sono i muscoli quelli che non hanno permesso all’attaccante di avere una carriera con qualche soddisfazione in più.
    Parolo 6.5: Tanta sostanza in mezzo al campo. Distrugge, costruisce e corre. Dopo un inizio in salita, l’ex Cesena ha preso in mano il centrocampo ducale, confermandosi un giocatore di qualità importanti.

    TABELLINO UDINESE-PARMA 2-2
    Udinese (3-5-1-1): Brkic 6; Angella 5.5, Coda 6, Domizzi 6.5; Basta 6.5, Pereyra 6.5, Allan 5.5, Badu 6, Pasquale 6 (67′ Armero 6); Maicosuel 5 (87′ Faraoni sv); Di Natale 7.5 (82′ Ranegie sv). Allenatore: Guidolin
    Parma (3-5-2): Mirante 6; Benalouane 5,5, Paletta 5, Lucarelli 5,5; Rosi 5.5, Marchionni 7, Musacci 5.5 (65′ Acquah 5,5), Parolo 6.5; Sansone 5 (70′ Palladino 7), Amauri 6, Belfodil 6 (80′ Pabon sv). Allenatore: Donadoni.

    Video dei gol di Udinese-Parma
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