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  • Premier League, cade il City e lo United vola in vetta

    Premier League, cade il City e lo United vola in vetta

    La ventottesima giornata di Premier League è la giornata del sorpasso del Manchester United sui cugini del City di Mancini. Il “derby” per il primato in classifica è andato in scena oggi pomeriggio alle ore 15.00, lo United in casa contro il West Bromwich Albion e il Manchester City in trasferta sul campo della mina vagante Swansea. Gli uomini di Ferguson all’Old Trafford dominano la squadra di Hodgson vincendo per 2-0 con doppietta di Wayne Rooney. Il risultato non è mai stato in discussione, e nel primo tempo i Red Devils scaldano i motori prima provandoci con Welbeck che di testa va di poco alto e poi Rooney da due passi sbaglia la rete del vantaggio. Rete che arriva però poco dopo al minuto 36′ con Rooney, che è bravo ad anticipare il portiere ospite con un tocco da due metri dalla porta su tiro-cross di Hernandez.

    La prima frazione di chiude sull’1-0 e nella ripresa il copione è lo stesso, con lo United in attacco e vicinissimo al raddoppio prima con Hernandez che colpisce il palo dal limite con una gran conclusione e poi con Welbeck. che dopo uno svarione della difesa del WBA a porta vuota calcia al lato. Per il raddoppio si deve aspettare il 71′, quando Youngs penetra in area e dopo una trattenuta cade in area, per l’arbitro è rigore e Rooney raddoppia spiazzando il portiere e segnando il suo ventesimo gol in campionato, portandosi a 5 lunghezze da Van Persie.

    Il Mannchester City cade malamente contro lo Swansea, offrendo forse la peggior prestazione stagionale. Mancini è costretto a schierare una difesa di emergenza con Savic e Kolou Tourè come centrali a rimpiazzare i titolari Lescott e capitan Kompany, però per il resto la formazione è quella titolare, con il solito 4-2-3-1, con Silva, Yaya Tourè e Nasri a supporto dell’unica punta Balotelli, con Aguero e Dzeko in panchina.

    Ferguson e Mancini | © ANDREW YATES/AFP/Getty Images
    La partita sembra subito in salita per i Citizens, quando al 6′ Hart stende Routledge in area, sul dischetto va Sinclair ma Hart è super è mantiene il risultato invariato sullo 0-0. Il City però sembra imballato incapace di creare gioco e di trovare la profondità con il solito palleggio, così Mancini corre ai ripari al 37′ togliendo Barry in mezzo al campo, inserendo Aguero e arretrando Yaya Tourè davanti alla difesa. Il cambio non da i risultati sperati e il match diventa noioso e non succede praticamente niente fino al 60′ quando Balotelli chiede rigore per una spinta in area ma l’arbitro lascia correre. Mancini fa scaldare Dzeko e Johnson e quando sembra il momento dell’esterno inglese il City perde palla a centrocampo con Savic, all’ennesimo errore stagionale, lo Swansea riparte veloce sulla destra con Routledge che pennella un cross perfetto per il neoentrato Moore che insacca di testa. Mancini va su tutte le furie e mette nella mischia finalmente Dzeko e Johnson, il City prova il grande assedio finale senza però trovare il pareggio, vedendosi anche annullare per fuorigioco a Richards. Ora il Manchester United vola primo in classifica della Premier League a 67 punti, più uno sul City che scala al secondo posto dopo praticamente essere stato in testa tutta la stagione.

    In zona Champions League il Chelsea dopo l’esonero di Andres Villas-Boas, torna a sorridere vincendo in casa per 1-0 contro lo Stoke con rete di Didier Drogba, vero trascinatore dei Blues. La squadra di Di Matteo ha meritato la vittoria sfiorando il vantaggio un paio di volte nel primo tempo, prima con Terry di testa e poi con Ivanovic stampa sulla travesrsa un gran destro da appena dentro l’area. Il gol vittoria è arrivato al 68′, con Mata che fornisce l’ennesimo assist stagionale per Drogba, che è freddo a saltare il portire e a depositare la palla in rete per il gol vittoria. Rimanendo a Londra ma spostandosi nella parte nord, continua il momento no del Tottenham, che da quando i giornali inglesi danno Redknapp sulla panchina dell’Inghilterra dopo le dimissioni di Fabio Capello, non riesce più a trovare il ritmo in campionato. Sabato è arrivata un’altra sconfitta, la terza consecutiva dopo Arsenal e Manchester United, questa volta sul campo dell’Everton per 1-0 con gran gol del croato Jelavic. Gli Spurs sono sempre ancorati al terzo posto, ma i Gunners sono a meno 4 e nel monday night contro il Newcastle all’Emirates Arena vincendo si possono avvicinare molto pericolosamente, e il Chelsea è a quota 49 e in probabile fase di rilancio. Chi sembra fuori dai giochi Champions League sembra nuovamente il Liverpool che perde ancora, stavolta contro il Sunderland. I Reds hanno ora un ritardo di 10 punti e non sembra proprio che con la condizione attuale possano rimontare.

    Nelle zone basse della classifica QPR e Wolverhampton perdono ancora e vanno a fare compagnia al Wigan in zona retrocessione, mentre il Bolton riesce a tirarsi fuori dalla zona caldissima vincendo appunto contro il QPR in uno scontro diretto delicatissimo con reti di Platley e Klasnic, per la squadra di Briatore è andato a segno l’ex laziale Cissè.

  • Europa League, Manchester piange. United e City ko

    Europa League, Manchester piange. United e City ko

    C’era una volta l’Inghilterra che dettava legge in Europa. Ieri sera la ricca Manchester si è scoperta nuda difronte ai propri avversari. Athletic Bilbao e Sporting Lisbona hanno trionfato rispettivamente contro Red Devils e Citizen. L’Old Trafford sorride amaramente per la doppietta di Rooney, mentre in Portogallo le prime pagine sono tutte per Xandao e il suo colpo di tacco che ha steso la squadra di Roberto Mancini. Fra una settimana si giocherà il match di ritorno. Se da una parte il City potrebbe riuscire a passare il turno abbastanza agevolmente, anche da quanto visto in terra lusitana, lo United invece non può dormire sogni tranquilli dopo il 2-3 subito tra le mura amiche. I quarti di Europa League senza neanche un club di Sua Maestà Elisabetta? Una provocazione certo, ma fino a un certo punto.

    SACCHEGGIO BASCO – I libri di storia inglese devono trascrivere un nuovo capitolo relativo alle invasioni. Da ieri i romani non sono più l’unico popolo ad aver saccheggiato e occupato i territori al di là della Manica, ecco a voi i baschi. Il loro condottiero è il cileno Bielsa, che col suo gioco frizzante ha incantato il decano Ferguson. Il baronetto ha pure dovuto fare i conti con il tabellone delle sostituzioni, finitogli sul piede destro per via della superficialità dei suoi assistenti, i quali certamente non potranno avere un futuro radioso come rugbisti.

    Manchester United | © Jamie McDonald/Getty Images
    ROONEY NON BASTA – La punta della Nazionale inglese aveva illuso tutti in avvio, con la rete del momentaneo vantaggio per i Red Devils. La squadra basca però non smette di giocare, e anzi trova il gol del pareggio a un minuto dalla fine del primo tempo con il bomber Llorente, che di testa sfrutta al massimo il perfetto cross dalla destra di Susaeta. Nella ripresa ci si aspetta una reazione da parte dei padroni di casa ma è l’Athletic a passare in vantaggio al 72′ con De Marcos che insacca con un sinistro al volo sotto la curva dei tifosi baschi (l’azione però è viziata dalla posizione in fuorigioco dello stesso attaccante spagnolo). Al 90′ arriva il de profundis inglese, complice una clamorosa disattenzione difensiva del terzino brasiliano Rafael che consente a Munian di realizzare in scioltezza il gol del 3-1. Con lo United ormai in ginocchio, ci pensa Rooney a riaccendere le flebili speranze di qualificazione, trasformando un calcio di rigore concesso dall’arbitro per un fallo di mano in area di De Marcos. Fra una settimana gli uomini di Ferguson sono chiamati all’impresa. Servirà infatti una successo con almeno due gol di scarto al San Mamés.

    CITY SFORTUNATO – Contemporaneamente alla disfatta dei cugini in patria, anche il City ha dovuto subire una sconfitta sorprendente. In ogni caso la prestazione della squadra di Mancini non può essere paragonata con quella dei Red Devils, e sopratutto qualsiasi discorso qualificazione è ancora aperto, con i Citizen che rimangono favoriti per il passaggio del turno. Soltanto la bravura del portiere avversario e un pizzico di malasorte hanno impedito al City di segnare quel gol che avrebbe reso il ritorno in Inghilterra meno difficile di quanto non lo sia adesso, anche se il ruolino di marcia casalingo fa dormire sogni tranquilli ai tifosi del club inglese. A decidere la partita del José Alvalade è stato uno splendido colpo di tacco del difensore brasiliano Xandao, che ha voluto imitare la straordinaria rete di Cristiano Ronaldo una settimana fa sul campo del Rayo Vallecano. Per il City due legni colpiti da Kolarov e Balotelli (entrato nel corso della ripresa), oltre a numerose azioni da gol neutralizzate dall’estremo difensore lusitano.

  • Balotelli verso l’altare con Raffaella Fico “Sono pronto”

    Balotelli verso l’altare con Raffaella Fico “Sono pronto”

    Roberto Mancini consiglia al suo pupillo Mario Balotelli di metter la testa a posto, di trovare un equilibrio nella sua vita privata per poter trovare la giusta serenità e continuare a giocare ad alti livelli per molto tempo ancora, anche quando avrà 25-26 anni, per evitare che la sua eccessiva “foga” ed irruenza possa compromettere in qualche modo la sua carriera, vincolandola e ponendo in secondo piano il suo straordinario talento, riconosciuto da tutti, ma finora offuscato proprio dal suo carattere altre le righe e le sue ormai celebri “bravate” fuori dal campo, ma anche dentro il rettangolo verde.

    Ecco, dunque, che dopo l’invito del suo mister, Super Mario ha deciso di prendere spunto dall’esortazione del suo tecnico per riflettere circa il suo futuro, non strettamente calcistico, ma bensì personale: in particolare, la “decisione” in questione che potrebbe consentirgli di “metter la testa a posto” potrebbe essere il fatidico grande passo, ossia le nozze con la sua fidanzata, Raffaella Fico.

    Mario Balotelli | ©ANDREW YATES/AFP/Getty Images

    Quello che sembrava uno dei tanti flirt di Super Mario, con una starlette della televisione assetata di popolarità, dopo diversi mesi di frequentazione sembra essersi, infatti, trasformato in un’unione importante, al punto che Mario Balotelli ha deciso di dichiarare il suo amore per la  ex gieffina con tanto di dedica dopo un gol, mostrando una maglietta appositamente preparata. Ora, però, pare si sia spinto oltre, dichiarandosi pronto al matrimonio con la bella napoletana.

    Per Mario Balotelli, infatti, “Raffaella è la cosa più bella mi sia mai capitata, è comprensiva quando ne combino qualcuna”. Ed ancora, una dichiarazione da ragazzo davvero innamorato della sua compagna: “Fa cose normali, ma come le fa lei, con dolcezza, diventano eccezionali”.

    In merito al discorso matrimonio, però, Raffaella Fico sembra non aver fretta, sostenendo che lei ed il suo Mario sono ancora giovani per pensare al grande passo e che, almeno per ora, è meglio concentrarsi sul lavoro. Tuttavia, Mario ribatte sostenendo che “non è presto quando ami davvero una persona e trovi la persona giusta, può essere l’ora”.

  • Premier League, Vittorie per United, City e Arsenal. Chelsea ko

    Premier League, Vittorie per United, City e Arsenal. Chelsea ko

    La ventisettesima di Premier League oltre a consolidare la fuga delle due di Manchester è anche l’ultima partita per Andres Villas-Boas sulla panchina del Chelsea. Il manager portoghese paga a caro prezzo la sconfitta di sabato sul campo del WBA per 1-0, anche se l’esonero era nell’aria da tempo. I Blues in questa stagione di transizione hanno sofferto molto e raccolto poco in campionato, con 13 vittorie, 7 pareggi e 7 sconfitte per un totale di 46 punti in classifica e trovandosi provvisoriamente al quinto posto vede le porte della Champions League chiuse, a tre punti dall’Arsenal quarto in classifica. Anche in Champions League le cose non stanno andando al meglio, con la sconfitta di settimana scorsa a Napoli per 3-1 negli ottavi di finale, risultato sicuramente difficile da ribaltare. Il tecnico portoghese, forse troppo giovane per un incarico così di blasone, ha provato a far ruotare tutti i suoi giocatori e facendo sempre giocare i più in forma in allenamento senza troppo badare ai nomi, ma commettendo a volte errori di valutazione a gara in corso e anche nella scelta dei primi undici, come per esempio settimana scorsa lasciando fuori dal primo minuto Lampard, Cole ed Essien. Ora Abramovic si lancerà probabilmente su Rafa Benitez, conoscitore del calcio inglese e libero da impegni, offrendogli un contratto da 18 mesi, a partire dalla partita di FA Cup di giovedì nel replay contro il Birmingham.

    Il Manchester United ha vinto una partita fondamentale per la corsa al titolo trionfando per 3-1 a White Hart Lane contro il Tottenham, alla seconda sconfitta consecutiva. I Red Devils erano costretti a vincere dopo la vittoria di sabato dei cugini del City che si erano portati a più 5, e lo fanno in gran stile. Il Tottenham parte bene e De Gea è subito costretto agli straordinari su una conclusione dal limite di Adebayor e subito dopo viene annullato un gol agli Spurs sempre ad Adebayor reo di aver colpito la palla con un braccio prima di concludere in porta. Gli uomini di Ferguson si svegliano in chiusura di primo tempo e trovano la rete del vantaggio sugli sviluppi di un corner calciato da Young che trova Rooney in area, e di testa fulmina Friedl. Nella ripresa ancora Tottenham pericoloso, con una conclusione da fuori deviata da Saha a due passi da De Gea, e ancora il giovane portiere spagnolo è super a negare il pareggio ai padroni di casa.

    Manchester United © ADRIAN DENNIS/AFP/Getty Images

    Nel giro di 10 minuti, tra il 60′ e il 70′ lo United chiude la partita con Young che segna una bellissima doppietta, prima coordinandosi alla perfezione in acrobazia poi mettendo la palla all’incrocio dei pali dal limite dell’area con una pennellata a giro di destro. Il Tottenham riesce solo ad accorciare le distanze al 90′ con Defoe, bravo a beffare De Gea sul primo palo da fuori.

    Il Manchester City guida ancora la classifica, e sabato ha steso in scioltezza il Bolton per 2-0. Mancini ha lasciato fuori Silva, Aguero e Dzeko per gli impegni con le nazionali, e ha buttato nella mischia dal primo minuto Mario Balotelli, anche se ne ha combinate un’altra delle sue. Apparentemente l’attaccante italiano, venerdì sera sarebbe stato avvistato in uno Strip Club, tornando a casa alle 2 di mattina e facendo infuriare Roberto Mancini. Il City comunque continua la propria marcia trionfale casalinga con 14 vittorie in 14 partite all’Etihad Stadium, aprendo il risultato con un autogol di Steinsson su conclusione di Clichy e con raddoppio nella ripresa di Balotelli che mette in rete un assist al bacio di Johnson che praticamente mette a sedere da solo la difesa del Bolton.

    Altro match importante del sabato, soprattutto in chiave Champions League, è stato Liverpool-Arsenal, con i Gunners che portano via 3 punti pesantissimi da Anfield grazie a bomber Van Persie che segna l’ennesima doppietta stagionale per un totale di 25 reti in campionato e 31 in stagione, e grazie anche al portiere Szczęsny, autore di veri miracoli. Il Liverpool dopo la vittoria della Carling Cup di domenica scorsa, scende in campo carico a 1000, e parte subito bene tenendo il possesso palla e costringendo l’Arsenal nella propria metà campo. Al 19′ Suarez si conquista un calcio di rigore lasciandosi cadere un po’ troppo in area, Kuyt va dal dischetto ma Szczęsny vola e intercetta il tiro, la palla torna a Kuyt che ribadisce verso la porta ma il portierone polacco è una molla e para anche la seconda conclusione, mantenendo il risultato sullo 0-0. Passano 4 minuti e il Liverpool finalmente passa in vantaggio, Jordan Henderson mette la palla in mezzo dalla destra e Koscielny con l’intento di liberare l’area mette la palla alle spalle del proprio portiere. Passano meno di 10′ e i Gunners pareggiano con Robin Van Persie, che su cross di Sagna dalla destra insacca di testa, lascito libero da Carragher. Il secondo tempo scorre veloce, anche con tanta paura per un infortunio al collo per Arteta. L’arbitro assegna 8′ di recupero per l’incidente e nel corso del primo Song pesca con un perfetto lancio dalla trequarti Van Persie in area che al volo di piatto fulmina Reina con un gran gol, che chiude la partita e regala i tre punti all’Arsenal lanciato ora quarto in classifica a più tre sul convalescente Chelsea.

  • Balotelli fa le ore piccole al night. City e Mancini infuriati

    Balotelli fa le ore piccole al night. City e Mancini infuriati

    Balotelli fa infuriare il City e l’allenatore Mancini dopo la sua ultima bravata. Il tabloid inglese Sun lo ritrae questa mattina all’uscita di un famoso strip club di Liverpool. Il dettaglio dell’orario non è trascurabile, con le lancette dell’orologio che segnano le tre di notte. A completare il quadro decisamente nero per l’attaccante dei Citizen è il fatto che sia accaduto giovedì notte, ovvero alla vigilia del match casalingo di Premier contro il Bolton. Sicuramente Prandelli non avrà digerito di buon grado l’ultima bravata di Supermario, come anche l’attuale compagna Raffaella Fico, celebrata dallo stesso calciatore durante la sua ultima partita.

    L’intenzione di Mancini era quella di schierarlo titolare nella sfida contro il Bolton. Un avversario mediocre contro il quale Balotelli poteva ritrovare nuovamente la via della rete dopo il gol di domenica scorsa al Blackburn, con tanto di dedica alla sua fidanzata. L’attaccante però rovina tutto, tradendo la fiducia del club inglese e quella del tecnico italiano. La scelta di andare all’ X in the City (locale di Liverpool famoso non per i suoi salotti filosofici) non è stata particolarmente azzeccata, e la società medita già una multa esemplare per il proprio tesserato. Questa volta sarà difficile anche per l’agente Mino Raiola trovare argomenti convincenti per difendere il suo assistito.

    mario balotelli | © ANDREW YATES/AFP/Getty Images

    Non sembra trovare proprio pace l’ex giocatore dell’Inter. Dal suo arrivo in Inghilterra si è reso protagonista di “imprese” memorabili, tra le quali ricordiamo Capodanni improvvisati tra le mura domestiche, freccette contro i malcapitati allievi del City, ingresso in una scuola pubblica per espletare una formalità fisiologica, senza dimenticare il fallo da censura ai danni dell’attuale capitano dell’Inghilterra Scott Parker, per il quale era stato squalificato 4 giornate dalla Football Association.

    Proprio quest’ultimo episodio aveva fatto balzare in piedi lo stesso ct della Nazionale azzurra Cesare Prandelli, che ha bacchettato duramente Balotelli durante il recente ritiro di Coverciano in occasione dell’amichevole contro gli Usa, facendo intuire come la partecipazione del giocatore del City agli Europei sia fortemente a rischio a causa delle sue “disavventure” sportive. Riuscirà Supermario a mettere la testa a posto prima che sia troppo tardi?

  • Cori razzisti a Balotelli, reclamo City. Uefa apre inchiesta

    Cori razzisti a Balotelli, reclamo City. Uefa apre inchiesta

    La partita di ieri fra Porto e Manchester City, valevole per l’andata dei sedicesimi di Europa League, ha visto l’accanimento di una parte della tifoseria nei confronti di Mario Balotelli e Yaya Tourè. I cori razzisti rivolti ai due calciatori della squadra inglese non sono passati inosservati, e la dirigenza dei Citizen ha già sporto reclamo all’Uefa. Il centrocampista ivoriano ha espresso la propria solidarietà verso il compagno di squadra, dichiarando il suo disgusto per l’intera vicenda. Il club portoghese rischia sanzioni pesantissime, fra cui anche la sconfitta per 0-3 a tavolino.

    GLI ULULATI DEL DRAGAO – L’Europa League conosce la piaga del razzismo. Difficilmente qualcuno poteva immaginare che questa si palesasse in Portogallo, e che il teatro fosse lo stadio di casa del Porto, campione uscente della scorsa edizione. Gli ululati e i “buu” scimmieschi sono iniziati nel primo tempo. Il bersaglio era, manco farlo apposta, l’attaccante del City Mario Balotelli. Gli insulti razzisti non hanno nemmeno risparmiato Yaya Tourè, il centrocampista ivoriano del club inglese. L’episodio più eclatante si è verificato al 78′ minuto, al momento della sostituzione di Supermario, quando dagli spalti si sono fatti ancora più assordanti i vergognosi “buu” dei tifosi lusitani.

    mario balotelli | © Alex Livesey/Getty Images

    RICORSO CITY – Il Manchester City ha ufficializzato il proprio reclamo all’organismo dell’Uefa subito dopo il fischio finale della partita, vinta dagli uomini di Mancini per 2-1, grazie al gol dell’argentino Sergio Aguero a 5′ minuti dal termine. Il Porto rischia una pesante sanzione pecuniaria, oltre che la sconfitta per 3-0 a tavolino con annessa squalifica del campo.

    UN BALOTELLI MATURO – Yaya Tourè si è voluto congratulare con la punta italiana per il comportamento maturo e professionale tenuto durante la partita, nonostante il clima intorno a lui fosse del tutto fuori controllo. Il centrocampista ha infine dichiarato che la maturità raggiunta da Balotelli nel gestire queste situazioni ha un peso molto importante all’interno della squadra.

     

  • Premier League, City ok. Arsenal esagerato, 7 reti al Blackburn

    Premier League, City ok. Arsenal esagerato, 7 reti al Blackburn

    Si è giocata la prima parte della ventiquattresima di campionato in Inghilterra. Oggi pomeriggio la capolista City, affiancata la settimana scorsa dai cugini dello United, era impegnata in casa contro il Fulham, orfano di bomber Zamora, passato al QPR nella finestra di mercato invernale.

    La squadra di Mancini vince agevolmente per 3-0, riprendendo la marcia dopo la sconfitta nel turno infrasettimanale contro l’Everton. I Citizens sbloccano il risultato con Sergio Aguero su calcio di rigore appena dopo 10 minuti, Johnson è bravo a procurarsi il penalty e l’argentino non sbaglia con un preciso interno destro. Il raddoppio arriva al 30′ ancora grazie all’esterno Johnson che dal fondo riesce a crossare e Baird nel tentativo di liberare l’area la mette alle spalle del proprio portiere. Il primo tempo si chiude sul 2-0 e la ripresa si apre sotto una bufera di neve, la partita rallenta un po’ e il City amministra il vantaggio fino ad arrotondare definitavemente il conto sul 3-0 con Dzeko servito da El Kun Aguero dopo una brillante azione personale. Il City sale a 57 punti in classifica, più 3 sul Manchester United impegnato sul campo del Chelsea per il big match di giornata.

    L’Arsenal di Arsene Wenger torna a vincere dopo un periodo non molto ricco dal punto di vista dei risultati, e torna a farlo facendo le cose in grande segnando 7 reti al Blackburn. Dopo soli 2 minuti bomber Van Persie sblocca il risultato su assist di Theo Walcott, l’Arsenal controlla la partita ma subisce il pareggio del Blackburn al 32′, con una prodezza su calcio di punizione di Pedersen. Ma la reazione dei Gunners è immediata e in due minuti segnano due reti, ancora con Van Persie su ennesimo assist stagionale di Walcott e poi con il giovanissimo Chamberlain che aggira il portiere e deposita la palla in rete. Inizia il secondo tempo e l’Arsenal è a raffica, Arteta segna il 4-1 dal limite dopo una corta respinta della difesa del Blackburn, poi è Chamberlain a segnare la sua prima doppietta in Premier League, ancora grazie a Walcott che porta a spasso la difesa del Blackburn e poi serve il compagno, il 6-1 è ad opera di Van Persie per la sua Hat Trick e il 7-1 è della leggenda Thierry Henry che segna comodamente di piatto destro da pochi passi. I Gunners con questa vittoria si portano a quota 40 a 2 punti dalla zona Champions.

    Gli altri match di giornata vedono ancora il Sunderland che continua a sognare dopo l’arrivo in panchina di O’Neill, vincendo 1-0 in trasferta sul campo dello Stoke City con rete di Mc Clean. Il QPR rinforzato dagli arrivi di Zamora, Cissè e Taiwo cade nuovamente in casa, stavolta contro il Wolverhampton, diretta avversaria per la salvezza. I Rangers erano anche passati in vantaggio con la prima rete di Zamora con la nuova maglia, ma successivamente Cissè si fa cacciare dall’arbitro per una reazione dopo un fallo subito, e i Wolves prima pareggiano con Jarvis e poi firmano il sorpasso con Doyle. L’Everton dopo la vittoria di prestigio contro il Manchester City, si ferma e pareggia 1-1 sul campo del Wigan, acciuffando il pareggio con Anichebe all’83’,  il Wigan era passato in vantaggio grazie ad un autogol di Phil Neville. Le ultime due partite erano scontri salvezza, con il Norwich che batte il Bolton e si mette per ora al sicuro in classifica, e lo Swansea espugna per 2-1 il campo del WBA.

  • Milan, Inzaghi verso il Siena. Ora Tevez?

    Milan, Inzaghi verso il Siena. Ora Tevez?

    Inzaghi sta per accettare l’offerta del Siena. Ciò a quanto si apprende dai corridori dell’albergo milanese Atahotel, che in quest’ultimo giorno di calciomercato sta registrando il tutto esaurito. Il Milan, con Inzaghi in partenza, proverà l’ultimo assalto a Tevez? Nel frattempo è ufficiale il passaggio a titolo temporaneo del centrocampista nerazzurro Sulley Muntari alla squadra di Massimiliano Allegri.

    INZAGHI – Sembra davvero finita l’avventura in rossonero del bomber Filippo Inzaghi, arrivato a Milano nel 2001 e ora a un passo dall’addio. Con ogni probabilità sarà il Siena il nuovo club che vedrà l’attaccante 38 enne di nuovo scalpitare in campo, dopo che il tecnico livornese l’ha praticamente escluso dagli undici titolari durante la stagione in corso. La partita con il Cagliari è stata quindi l’ultima con la maglia del Diavolo per il Superpippo nazionale. Sette minuti che sono serviti alla punta per ricevere l’affetto incondizionato della Curva Sud milanista, un riconoscimento speciale per il bomber che verrà ricordato come l’eroe di Atene, quando con la sua doppietta il Milan vinse la storica rivincita contro il Liverpool di Benitez che consegnò la Champions League ai rossoneri.

    filippo inzaghi | © Dino Panato/Getty Images

    TEVEZ  – Con la partenza di Inzaghi si riaccende forse la speranza dei tifosi milanisti di abbracciare Tevez in queste ultime ore di calciomercato. L’Apache è atterrato a Londra in mattinata, e le notizie che giungono dall’Inghilterra vogliono il City e Mancini intenzionati a reintegrare in rosa l’attaccante argentino. Galliani è però in agguato e non ha escluso eventuali colpi di scena fino al termine dell’attuale sessione di mercato.

    MUNTARI – Dietrofront in casa rossonera. Quando Palombo sembrava a un passo, è arrivato l’annuncio da parte del Milan dell’arrivo di Muntari, in prestito per 6 mesi dall’Inter. Il calciatore è in scadenza di contratto al termine della stagione e ha già un accordo di massima con la dirigenza milanista per diventare un giocatore rossonero il prossimo anno.

  • Liverpool Manchester City 2-2, Reds in finale di Carling Cup

    Liverpool Manchester City 2-2, Reds in finale di Carling Cup

    Il Liverpool si qualifica alla finale di Carling Cup grazie al pareggio ottenuto ad Anfield contro il Manchester City, dopo che la gara d’andata giocata a Manchester si era conclusa 1-0 per i Reds con rete di Gerrard su rigore.

    Il City parte dal primo minuto con El Kun Aguero in panchina e con il solo Dzeko in avanti, i Citizens devono fare anche a meno di Balotelli squalificato per 4 giornate dopo il calcio alla testa rifilato a Scott Parker durante la vittoria contro il Tottenham di sabato. Mancini schiera un folto centrocampo con De Jong, Nasri, Zabaleta e Silva in appoggio all’unica punta, e dietro si vede ancora Savic al posto dello squalificato Kompany. Il Liverpool è schierato con un 4-4-2, in avanti Bellamy e Kuyt a non dare punti di riferimento, a centrocampo Adam in cabina di regia con a suo fianco capitan Gerrard e il giovane Henderson.

    La partita inizia e nelle prime battute il Manchester City come prevedibile cerca di tenere il pallino del gioco, tenendo il possesso palla ma il Liverpool si difende bene anche con 10 uomini dietro alla palla. Dopo appena 5′ la prima occasione della partita capita sui piedi di Josè Enrique, che sugli sviluppi di un rinvio sbagliato di Kolarov calcia a rete a botta sicura trovando però Hart pronto con i piedi. Poi la partita si addormenta un po’ almeno dal punto di vista delle azioni da gol fino al 31′ quando Silva serve De Jong sulla trequarti il quale calcia senza pensarci due volte e infilando la palla all’incrocio dei pali pietrificando l’incolpevole Reina. Il Liverpool non si abbatte e inizia a salire con il baricentro, e dopo appena 9′ trova il pareggio grazie ad Agger che si procura un calcio di rigore che Gerrard trasforma con freddezza.

    Steven Gerrard | © ANDREW YATES/AFP/Getty Images

    Il primo tempo si conclude sul risultato di 1-1 e nella ripresa Mancini butta subito nella mischia Aguero al posto di Savic, sinceramente ancora molto indeciso. Ma il match si riapre ancora con il Liverpool in avanti, prima alla conclusione con Kuyt da fuori e poi con Skrtel, che in piena area di rigore riesce a trovare la palla con un tiro d’esterno ma ancora una volta Hart è superlativo e con un miracolo manda la palla in angolo. Il Manchester City regge l’urto dei Reds e trova il gol del vantaggio con Dzeko al 67′ con Dzeko, bravo a farsi trovare pronto sul secondo palo su cross di Kolarov segnando la rete che potrebbe valere la qualificazione. Ma il sogno per il City dura appena 7  minuti perchè il Liverpool trova il gol che vale la qualificazione con Bellamy, che dopo uno scambio in area con Glen Johnson fredda Hart da distanza ravvicinata.

    Il Liverpool si qualifica per la finale di Coppa d’Inghilterra andando ad affrontare il Cardiff City che ieri ha eliminato il Crystal Palace ai rigori, con l’occasione di mettere in casa un trofeo che manca ormai dal 2006.  Incontro sulla carta facile, ma nelle coppe e soprattutto in Inghilterra nelle partite secche non si può mai dire. Al Manchester City adesso è rimasto solo il campionato e l’Europa League, con l’occasione di concentrarsi a pieno per portare almeno un trofeo allo sceicco che tanto ha speso in questo inizio d’avventura inglese.

    Tabellino:

    Liverpool. Reina, Johnson, Skrtel, Agger, Josè Enrique, Adam, Gerrard, Henderson, Downing, Bellamy (Kelly 88′), Kuyt (Carroll91′)

    Manchester City: Hart, Richards, Lescott, Savic (Aguero 46′), Kolarov, Barry, De Jong (Johnson 78′), Zabaleta, Silva, Nasri, Dzeko

    Reti: 31′ De Jong, 40′ Gerrard, 67′ Dzeko, 74 Bellamy

  • Manchester City Tottenham spettacolo. Decide Balotelli al 94′

    Manchester City Tottenham spettacolo. Decide Balotelli al 94′

    Match scintillante all’Etihad Stadium fra Manchester City e Tottenham, due squadre che insieme allo United si stanno contendendo il titolo. Mancini schiera dal primo minuto Dzeko, Aguero, Silva e Nasri, con la chiara intenzione di fare la partita, mentre il Tottenham scende in campo un po’ più coperto, con un 4-4-1-1, con Defoe in avanti al posto di Adebayor che non può giocare per contratto contro la sua squadra di appartenenza, con alle sue spalle Van der Vaart.

    Balotelli esulta con Aguero | © Laurence Griffiths/Getty Images

    Il primo tempo è tutto di marca locale, con i Citizens che fanno la partita e vanno vicino al gol in due occasioni, prima al 17′ con David Silva che semina il panico sulla sinistra e mette un cross rasoterra sul quale Aguero calcia di prima intenzione andando però a colpire il compagno Dzeko. La seconda occasione capita ancora sui piedi dell’argentino, stavolta l’azione si sviluppa sulla destra con Richards che pesca il Kun in area, botta un po’ centrale e Friedel si fa trovare pronto. Nel primo tempo non succede niente di più e la ripresa inizia con un Tottenham completamente diverso e molto più propositivo, soprattutto con Bale sulla sinistra che inizia con le sue discese sulle quali Richards inizia a faticare e non poco. Siamo al 54′, quando Silva raccoglie un pallone a centrocampo, avanza palla al piede e vede l’inserimento di Nasri, lo serve con un assist geniale e il francese a tu per tu con Friedel non sbaglia sbloccando il risultato con un tiro potente e preciso. 1-0 e il City non si accontenta, il Tottenham è ancora stordito dallo svantaggio e gli uomini di Mancini raddoppiano al 58′. Corner dalla sinistra calciato da Nasri e Lescott in modo un po’ fortuito trascina nel vero senso della parola il pallone in rete, 2-0 e partita virtualmente chiusa.

    Ma gli Spurs non ci stanno e appena un minuto dopo al 59′ accorciano le distanze con Defoe, grazie a Savic che non riesce a rinviare di testa un lancio dalla difesa del Tottenham, l’attaccante della nazionale inglese riesce ad aggirare Hart e a depositare la palla in rete. A questo punto il Tottenham crede nella rimonta e inizia a spingere sull’acceleratore e al 64′ arriva il pareggio, Lennon va via sulla sinistra, arriva al vertice dell’area, vede Bale e lo serve con un passaggio all’indietro: il gallese di prima intenzione calcia un interno a girare sul palo lontano, Eurogol e Hart non può far altro che raccogliere la palla infondo alla rete. 2-2 e a questo punto sulle ali dell’entusiasmo è il Tottenham a fare la partita e a dare l’idea di poterla addirittura vincerla, al 90′ capita l’occasione per terminare l’impresa per gli Spurs, Savic commette l’ennesimo errore perdendo in modo ingenuo un pallone sulla mediana, Bale viene lanciato sul filo del fuorigioco verso la porta, appena entrato in aerea mette un cross basso per Defoe che è in leggero ritardo e ad Hart battuto mette la palla al lato, tra la disperazione dei tanti tifosi in trasferta e di Redknapp. La partita sembra ormai finita, quando Mario Balotelli entrato al posto di Dzeko si conquista con mestiere un rigore al 94′, mettendosi fra palla e difensore costringendo King a stenderlo. SuperMario si presenta dal dischetto e con freddezza batte Friedel. 3-2 e match chiuso, con il Manchester City che conquista 3 punti fondamentali, soprattutto perchè ottenuti contro una diretta concorrente. Adesso il Tottenham si trova a meno 8 dai Citizens, e vede ridimensionarsi i propri obiettivi, dovendo stare attenta a Chelsea ed Arsenal alle proprie spalle, anche se oggi avrebbe meritato almeno il pareggio.