Tag: roberto mancini

  • Balotelli salva il City tra le polemiche

    Balotelli salva il City tra le polemiche

    Balotelli continua a far parlare di sé. Ieri sera nel match di Champions che vedeva il City impegnato contro il Dortmund, l’ex nerazzurro ha mostrato tutta la sua essenza. Resta fuori per 80′ minuti. Scelta tecnica di Mancini, che gli preferisce una punta di peso come Dzeko. Entra quando il risultato parla di un Dortmund in vantaggio e alla ricerca del secondo gol difronte al pubblico dei Citizen. Impiega solo otto minuti per stravolgere il match, ristabilendo la parità tra City e tedeschi. Ancora una volta colpisce per personalità e   freddezza, anche quando la situazione attorno a lui è incandescente. A creare l’atmosfera giusta ci pensa lo stesso portiere dei tedeschi, tale Weidenfeller, tra le altre cose capitano della squadra di Jurgen Klopp. Balotelli dal canto suo guarda e passa.

    Weidenfellersi avvicina a grandi passi verso Supermario. Perché lo faccia non è dato sapere. Dalla mimica facciale sembrerebbe per proferire un non meglio identificato insulto (lasciamo comunque giudicare la prova televisiva). Fa veloce Weidenfeller, giusto per trattenere forze preziose in vista dell’imminente penalty. Giunto sulla linea della porta inizia il balletto, memore di Liverpool-Milan. Il risultato finale è molto diverso. Il copyright Dudek è salvo. Così come quello di Balotelli.

    Balotelli e il “saluto” al portiere tedesco | ©Alex Livesey/Getty Images

    Da rimarcare la posa di risposta alla provocazione di Weidenfeller, quasi come se Mario volesse rubare il posto a Don Matteo. Giusto il tempo di recitare una breve preghiera per il malcapitato e via, verso il pallone. Portiere da una parte, palla dall’altra. Magra figura per il tedesco, che dopo il danno subisce pure la beffa da Mario. Inizialmente sembra che l’italiano non voglia infierire. Poi però, dopo essersi preso il pallone sotto braccio, si lascia ingolosire dalla situazione. In mondo visione Balotelli rivolge il gesto del quaquaraqua nei confronti di Weidenfeller. Perché è giusto così, Balo è fatto così, Balo piace così.

    VIDEO BALOTELLI CONTRO WEIDENFELLER
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  • Mario Balotelli un gol e due gemelli?

    Mario Balotelli un gol e due gemelli?

    Senza dubbio, è un periodo intenso per Mario Balotelli, sia sul fronte professionale, considerando che nel Manchester City di Mancini deve faticare molto per trovare spazio, che nella vita privata, riguardo la gravidanza della sua ex compagna Raffaella Fico giunta ormai al sesto mese.

    La gravidanza della ex gieffina, infatti, potrebbe dare alla luce due gemelli, almeno a giudicare dalle foto che la ritraggono in un negozio intenta ad acquistare un passeggino “doppio”, con due seggiolini, un indizio inequivocabile. Inoltre, dopo le tensioni degli scorsi mesi, la Fico sembra essere più serena ed ha mostrato il pancione anche in passerella, sfilando nella settimana della moda milanese e, qualche giorno dopo, “confessandosi” in un intervista a Simona Ventura proprio a proposito della situazione con Balotelli. Raffaella Fico ha, così, ripercorso l’”iter” della loro love story, dai momenti di idillio iniziale in cui sembrava che il tutto dovesse essere suggellato dal matrimonio, alle prime incomprensioni e, poi, ai tradimenti di Mario che la showgirl napoletana aveva anche deciso di perdonare. Improvvisamente, però, qualcosa si ruppe definitivamente, con Mario che la “manda via” dalla sua casa di Manchester, per poi “cercarla” nuovamente, lanciando sassi alla finestra della sua abitazione milanese: il preludio alla rottura definitiva, se non fosse per la notizia della gravidanza, che Raffaella comunica telefonicamente al calciatore, proprio mentre era impegnato a trasformarsi nel Supermario degli Europei. Ed è su questo passaggio che, secondo Raffaella Fico, nasce la loro definitiva rottura, condizionata dall’atteggiamento del calciatore: prima felice della notizia, al punto da prometterle di accompagnarla alla prima ecografia dopo gli Europei, poi “sospettoso”, al punto da chiedere il test del dna per accertare la sua reale paternità. Parole che hanno ferito profondamente Raffaella che, ora, è irremovibile: lascerà la porta aperta se Mario volesse assumersi le sue responsabilità paterne, se dopo la nascita volesse avvicinarsi al bambino (a questo punto bisognerebbe parlare al plurale, ndr) ma “con me non c’è più nessuna possibilità dopo le bugie e le menzogne che ha dichiarato, non lo perdono”.

    Primo gol stagionale per Mario Balotelli | © Alex Livesey/Getty Images

    Oltre ai crucci privati, poi, Mario Balotelli ha le sue grane anche in campo, considerando che in questa stagione il suo impiego è realmente centellinato da mister Mancini, e che nelle “gerarchie” del parco attaccanti dei City è ostacolato dai vari Tevez, Dzeko e Aguero. Nella gara di Carling Cup disputata ieri contro l‘Aston Villa, però, Mario è sceso in campo da titolare ed ha realizzato il suo primo gol stagionale al 27′ consentendo ai Citizen di passare in vantaggio: il suo gol, però, non porta fortuna alla squadra che subisce due volte il pareggio degli avversari e, su punteggio di 2-2 giunge ai tempi supplementari, subendo due gol al 96′ ed al 113′, perdendo la gara per 4-2. Manchester City eliminato al terzo turno della Coppa di Lega inglese e, di conseguenza, una competizione in meno per “trovare spazio” per Balotelli.

    Tuttavia, nonostante lo scarso impiego in questa prima parte di stagione, per il momento Supermario non dovrebbe traslocare nonostante le tensioni con Roberto Mancini (che nel dopo partita con l’Arsenal lo avrebbe spintonato nel tunnel degli spogliatoi, ndr), almeno stando alle dichiarazioni decise del suo procuratore Mino Raiola, che ha voluto smentire le voci di mercato sul suo assistito: “E’ molto felice al Manchester City, non c’è alcun problema”. 

    Una dichiarazione che, alla luce del periodo che Supermario sta attraversando su ogni “fronte”, non potrebbe che essere definita “di circostanza”.

  • Show di Real Madrid e Psg nella prima giornata di Champions League

    Show di Real Madrid e Psg nella prima giornata di Champions League

    Che spettacolo questa prima giornata di Champions League! E se il buongiorno si vede dal mattino… La partita più attesa della serata, Real Madrid-Manchester City, si rivela pazzesca, con i due allenatori che inizialmente scelgono la tattica del “meglio non prenderle” schierando due formazioni più difensive rispetto alla loro formazione base. Gli spagnoli dominano in un lungo e in largo ma acciuffano la vittoria all’ultimo minuto con il “tristeCristiano Ronaldo, dopo essere passati in svantaggio per ben due volte. Alla fine finisce con un 3-2 e tanti applausi del Bernabeu e dei telespettatori da casa. Gol “italiani” a Parigi invece, dove Ibra, Thiago Silva e Pastore trascinano la squadra di Ancelotti verso la vittoria.

    GRUPPO A – Vittorie per Porto e Paris Saint Germain che superano rispettivamente Dinamo Zagabria e Dinamo Kiev. I portoghesi hanno vita facile contro i modesti croati passando in vantaggio sul finale del primo tempo con il capitano Lucho Gonzalez e chiudendo la pratica al 90′ con Defour. Per i parigini grande goleada con le reti di Ibra (su rigore), Thiago Silva, Alex e Pastoreche firmano un 4-1 secco, senza mettere mai in discussione l’esito dell’incontro. Porto e Psg danno un segnale alle avversarie e confermano di essere le favorite del girone.

    Esultanza Real sul 3-2 di C.Ronaldo © JAVIER SORIANO/AFP/GettyImages

    GRUPPO B – Doppia vittoria in trasferta da parte di Arsenal e Schalke contro Montpellier e Olympiacos con lo stesso risultato, 1-2. Tedeschi che passano in vantaggio sul finale del primo tempo con un colpo di testa di Howedes sugli sviluppi di un calcio d’angolo, il pareggio greco arriva intorno al 53′ con Abdoun ma un minuto più tardi, Huntelaar riporta in vantaggio la sua squadra. L’ex milanista sbaglia un rigore al 56′ mancando l’occasione per chiudere la partita. Gli inglesi guidati da Wenger invece liquidano gli esordienti francesi con le reti di Podolski (messo in campo a sorpresa dal 1′) e Gervinho che ribaltano il gol iniziale del Montpellier realizzato da Belhanda su rigore con un delizioso cucchiaio.

    GRUPPO C – Il Milan non va oltre lo 0-0 contro l’Anderlecht. Brutta prestazione quella dei rossoneri. Nell’altro incontro del girone, il Malaga regola con un secco 3-0 lo Zenit di Spalletti. Prestazione perfetta del 20enne Isco, autore di una doppietta e un assist. L’altra rete viene realizzata dall’argentino Saviola. Per i russi solo un missile di Hulk che si spegne sulla traversa.

    GRUPPO D – Nel girone di ferro arrivano due vittorie casalinghe per Real Madrid e Borussia Dortmund. Al Bernabeu la sfida tra Mourinho e Mancini viene vinta dal portoghese, ma che partita! Con il City per due volte in vantaggio prima con Dzeko (raggiunto da Marcelo) e poi con Kolarov che segna su tiro-cross su calcio di punizione. La reazione madrilena è sui piedi di Benzema, che acciuffa il pareggio e di Ronaldo che regala i 3 punti al Real. In Germania invece basta un gol del solito Lewandowski a pochi minuti dalla fine per liquidare gli olandesi dell’Ajax.

  • Champions League, attesa per Real Madrid-Manchester City

    Champions League, attesa per Real Madrid-Manchester City

    Le patatine ci sono, la birra è in frigo, divano e televisione prenotati. In serata inizierà la fase a gironi della Champions League 2012-2013 che, pur avendo solo due squadre italiane in corso, è molto più tricolore di quanto si possa pensare. Quest’oggi infatti oltre al Milan (che insieme alla Juve dovrà tenere alta la nostra bandiera in giro per l’Europa), giocherà il Paris Saint Germain di Ancelotti e Verratti, scenderà in campo lo Zenit di Spalletti e soprattutto ci sarà la super sfida tra Real Madrid e Manchester City di Mancini. Questo è il match di cartello della giornata. Si sfidano due tecnici ex Inter che hanno fatto rinascere la società nerazzurra. Da una parte lo special one, colui che ha portato il triplete a Milano prima di darsi alla fuga verso la Spagna, dall’altra parte l’ex fenomeno di Lazio e Sampdoria che ha riportato lo scudetto a Milano dopo anni di anonimato. Si prevede una partita spettacolare con entrambe le squadre disposte a tutto pur di portarsi a casa l’intera posta in palio. Gli spagnoli, dopo l’eliminazione in semifinale della scorsa edizione, sono pronti a dar battaglia per riportare la coppa a Madrid. Gli inglesi invece hanno l’obbligo di superare il girone di ferro, al contrario dell’anno scorso dove arrivarono terzi dietro Bayern Monaco e Napoli.

    GRUPPO A (Dinamo Zagabria, Dinamo Kiev, Porto, Psg) – I super favoriti del Psg ospiteranno al Parco dei Principi la Dinamo Kiev. Grande attesa per Ibrahimovic che dovrà dimostrare per l’ennesima volta di poter fare la differenza anche in Europa. L’attaccante svedese sarà supportato da Menez, Lavezzi e Pastore. Thiago Silva è pronto a prendere in mano la difesa parigina, mentre a centrocampo c’è l’esordio in Champions per Marco Verratti. La Dinamo Kiev invece si trova quest’anno senza Shevchenko ma con due “italiani” in più. Taiwo e Veloso. Nell’altra sfida il Porto affronterà il viaggio verso la Croazia per la sfida contro la Dinamo Zagabria. Portoghesi senza Hulk ma con un James Rodriguez pronto ad entrare nel cuore dei tifosi. I croati faranno della solidità difensiva il loro punto di forza provando a colpire in contropiede gli avversari.

    Il City pronto per la sfida al Santiago Bernabeu © DOMINIQUE FAGET/AFP/GettyImages

    Dinamo Zagabria (4-2-3-1): Kelava; Vida, Tonel, Simunic, Pivaric; Ademi, Calello; Brozovic, Sammir, Rukavina; Cop.
    Porto (4-3-3): Helton; Danilo, Otamendi, Maicon, Alex Sandro; Lucho Gonzalez, Joao Moutinho, Defour; Varela, James Rodriguez, Martinez.

    Psg (4-2-3-1): Sirigu; Jallet, Alex, Thiago Silva, Maxwell; Thiago Motta, Verratti; Lavezzi, Pastore, Menez; Ibrahimovic.
    Dinamo Kiev (4-5-1): Shovkovskiy; Yarmolenko, Danilo Silva,  Betao, Mikhalik; Taiwo, Veloso, Gusev, Kranjcar, Garmash; Brown.

    GRUPPO B (Arsenal, Montpellier, Olympiacos, Schalke) – Esordio in Champions per i campioni francesi del Montpellier che ospiteranno l’Arsenal, squadra temibile in Europa che riesce sempre a passare il girone. Tra i transalpini (per chi non l’avesse ancora visto) giocherà Yanga-Mbiwa, obiettivo di mercato del Milan e dovrà fare a meno della punta Giroud che in estate è passato proprio agli inglesi. I ragazzi di Wenger applicheranno il loro classico gioco fatto di scambi stretti e in velocità. Tra i titolari non figura Podolski. Nell’altra sfida del girone lo Schalke è atteso in Grecia per la sfida contro l’Olympiacos. I tedeschi schierano un trio offensivo di grande importanza, formato da Afellay – Farfan – Huntelaar.

    Montpellier (4-2-3-1): Jourdren; Bocaly, Yanga-Mbiwa, Hilton, Bedimo; Saihi, Estrada; Cabella, Belhanda, Mounier; Camara.
    Arsenal (4-2-3-1): Mannone; Jenkinson, Vermaelen, Koscielny, Gibbs; Diaby, Arteta; Walcott, Ramsey, Gervinho; Giroud.

    Olympiacos (4-2-3-1): Carroll; Torossidis, Contreras, Siovas, Holebas; Maniatis, Modesto; Machado, Ibagaza, Abdoun; Djebbour.
    Schalke 04 (4-2-3-1): Hildebrand; Howedes, Papadopoulos, Matip, Fuchs; J. Jones, Neustadter; Afellay, Holtby, Farfan; Huntelaar.

    GRUPPO C ( Anderlecht, Malaga, Milan, Zenit) – Ed eccoci al girone del Milan che andrà a sfidare l’Anderlecht a San Siro (ma se ne parlerà in un altro articolo). L’altro match metterà contro Malaga-Zenit. Da una parte gli spagnoli al loro esordio in Champions si affideranno all’esperienza di Saviola, arrivato quest’estate dal Benfica a parametro zero. Dall’altra i russi che si affideranno alla coppia offensiva Hulk – Kerzhakov.

    Malaga (4-2-3-1): Caballero; Jesus Gamez, Demichelis, Weligton, Monreal; I. Camacho, Iturra; Joaquin, Isco, Eliseu; Saviola.
    Zenit (4-3-3): Malafeev; Anyukov, Bruno Alves, Lombaerts, Lukovic; Fayzulin, Shirokov, Denisov; Bystrov, Kerzhakov, Hulk.

    GRUPPO D (Ajax, Borussia Dortmund, Manchester City, Real Madrid) – Chiamato il girone di ferro, dove sono presenti tutte squadre vincitrici del loro rispettivo campionato. Della sfida tra gli spagnoli e gli inglesi ne abbiamo parlato ad inizio articolo. I due tecnici presenteranno in campo due moduli speculari e si affideranno ai colpi di C.Ronaldo e Tevez. Nell’altra partita l’Ajax farà visita al Dortmund. I tedeschi si affideranno alla velocità e alla tecnica offensiva di Reus e Gotze. I lancieri affideranno le chiavi del centrocampo a Eriksen.

    Real Madrid (4-2-3-1): Casillas; Arbeloa, Sergio Ramos, Pepe, Coentrao; Khedira, X. Alonso; Di Maria, Modric, C. Ronaldo; Higuain.
    Manchester City (4-2-3-1): Hart; Zabaleta, Lescott, Kompany, Clichy; Yaya Touré, Javi Garcia; Silva, Nasri, Milner; Tevez.

    Borussia Dortmund (4-2-3-1): Weidenfeller; Piszczek, Subotic, Hummels, Schmelzer; Kehl, Gundogan; Reus, Gotze, Blaszczykowski; Lewandowski.
    Ajax (4-3-3): Vermeer; Van Rhijn, Alderweireld, Moisander, Blind; Poulsen, S. De Jong, Eriksen; Sana, Babel, Boerrigter.

  • Nasce la City Football Academy, il centro sportivo più evoluto al mondo

    Nasce la City Football Academy, il centro sportivo più evoluto al mondo

    Sempre più di recente ormai capita di vedere importanti squadre europee in mano a sceicchi o petrolieri provenienti da qualsiasi parte del mondo. Il loro obiettivo, manco a dirlo, è quello di vincere e primeggiare sin da subito. Cosa non facile nonostante i soldi, vuoi perché in questo sport si scende in campo comunque undici contro undici o perché spesso ci si accontenta di qualche milioncino in meno pur di non andare a finire in squadre che comunque non hanno quell’appeal che serve sempre. Facile dunque spendere e spandere, ma meno facile è farlo senza tralasciare il mondo giovanile, le scuole calcio.

    Ed è proprio su questo che si basa il progetto fortemente voluto dal Manchester City dello sceicco Mansour che nelle scorse ore ha annunciato la prossima costruzione della City Football Academy. Si tratta di un progetto sul quale il club inglese fa tantissimo affidamento al fine di ridurre il gap con le altre big d’Europa che spesso i campioni senza andare a comprarli in giro ce li ha nei propri vivai. Un po’ come accade in Inghilterra, giusto per non spostarsi molto, in casa Manchester United e Arsenal ad esempio. La struttura sorgerà proprio a due passi dallo Stadio Etihad su un terreno di oltre 300 mila metri quadri, e la fine dei lavori è prevista per l’inizio del campionato 2014/2015.

    Manchester City Football Academy | © Facebook Fan Page

    L’Accademia potrà ospitare ben 400 giovani talenti i quali si alleneranno e alloggeranno presso le abitazioni che verranno costruite all’interno, un po’ sulla scia di quanto già fanno alcuni grandi club internazionali. La City Football Academy infatti nasce dopo ben quattro anni di ricerca e progettazione in giro per tutti i continenti dove gli emissari dello sceicco Mansour hanno visitato ben 30 centri sportivi tra i più importanti. Ben 200 i posti riservati nelle aule dell’Accademia ai ragazzi, con ben 16 campi da calcio 12 dei quali dedicati ai giocatori con un’età compresa tra gli 8 e i 21 anni.

    Ci saranno anche una palestra, un refettorio e un centro di riabilitazione. Lo stadio per le partite ufficiali potrà contenere ben 7000 spettatori e il Campus sarà inoltre collegato attraverso un ponte allo stadio Etihad, quello dove gioca la prima squadra. Il progetto, tra l’altro, ha ricevuto l’approvazione quasi in toto della comunità locale. In una consultazione svoltasi nel 2011 infatti ben il 98% della comunità locale si è espressa favorevolmente alla costruzione della City Football Academy, riconoscendo l’impatto positivo che la stessa avrà sul calcio giovanile oltre che sull’economia locale e ambientale del territorio ma anche per via del maggior numero di strutture presenti grazie a questa iniziativa del club allenatore da Roberto Mancini.

    E come segno di riconoscimento per questo appoggio la società presieduta dallo sceicco Mansour ha donato oltre 5 ettari di terreno bonificato per uso comunitario sostenendo la creazione di centri di istruzione e ricreativi per i residenti locali. “Oggi è un giorno molto importante per il futuro del Manchester City – ha dichiarato l’amministratore delegato della squadra inglese Ferran Soriano – visto che siamo in grado, dopo quattro anni di ricerca e progettazione, di portare a compimento questa strategia”.

  • Daniele De Rossi chiude la porta al City “Sto bene alla Roma”

    Daniele De Rossi chiude la porta al City “Sto bene alla Roma”

    C’era grande attesa oggi per la conferenza stampa di Daniele De Rossi a Trigoria. Com’era presumibile il centrocampista giallorosso ha confermato il suo unico desiderio: restare alla Roma. Negli ultimi giorni erano circolate tante, troppe voci riguardo un suo possibile addio dalla capitale con il Manchester City di Roberto Mancini pronto a fare carte false per portarlo in Premier. L’interesse del City c’era e c’è ancora, ma la montatura mediatica generatasi intorno al nome di Capitan Futuro ha costretto il diretto interessato a convocare una conferenza stampa per chiarire una volta per tutte il suo futuro. “Ne ho lette di tutti i colori. C’è stato quello che c’è sempre stato con i giocatori un po’ più richiesti: delle offerte, delle richieste. Ed il mio punto di vista è questo ed è sempre stato questo: sto qui, sto bene a Roma, e non ho mai chiesto di andare via. E’ stato scritto di tutto, e non è la prima volta, ma io da Roma non vado via”.

    Daniele De Rossi © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images

    Esordisce così Daniele De Rossi in conferenza stampa specificando l’intenzione ferma di restare nella sua squadra del cuore: “A Roma sto davvero molto bene e sono molto affascinato da questo progetto, anche se mi è dispiaciuto che molti della vecchia guardia siano andati via. Ma sono arrivati dei giocatori nuovi e molto importanti, e sta a noi vecchi aiutare a costruire qualcosa di importante come accaduto negli ultimi anni”. L’offerta del City? “C’è stata tutta una tarantella intorno a questa storia, ma io sto bene alla Roma. Il giorno in cui vorrò farlo lo comunicherò in una conferenza stampa”.

    Parole chiare e significative quelle pronunciate dal numero 16 giallorosso, Roberto Mancini dovrà farsene una ragione perchè Capitan Futuro non ha nessuna intenzione di lasciare la sua squadra del cuore, la sua gente, la sua città. L’amore viscerale tra Daniele e la maglia giallorossa non si compra neanche con i soldi dello sceicco Mansour. D’altronde domenica sera, in occasione dell’amichevole Roma-Aris, il segnale del popolo giallorosso era stato chiaro: “De Rossi non si tocca!”. Lui oggi ha solo confermato quanto visto 2 giorni fa ma soprattutto ha voluto smorzare le voci di un addio, che non ha motivo di esistere al momento né per lui né per la Roma.

  • Il Manchester City insiste per Daniele De Rossi

    Il Manchester City insiste per Daniele De Rossi

    Il Manchester City continua il proprio mercato estivo e, dopo giorni di lunghe telefonate e contatti, cerca di mettere le mani su Daniele De Rossi, centrocampista che fino ad oggi ha sempre indossato la maglia della Roma. Proprio in queste ore Sergio Berti, l’agente del tanto amato giallorosso, sembra infatti essere volato oltre manica per parlare di un possibile contratto con il City. A volere tra le proprie fila “Capitan Futuro” è infatti Roberto Mancini, il quale ha sempre dichiarato di stimare e rispettare De Rossi sia come persona che come giocatore.

    A farla da padrona è sicuramente l’offerta che il club inglese ha messo sul piatto della Roma: si parla infatti di ben 35 milioni di euro per l’acquisto del giocatore, soldi che ora come ora permetterebbero alla società di Trigoria di chiudere il mercato mettendo a segno qualche bel colpo. L’altra faccia della medaglia è però quella che la squadra andrebbe a perdere uno dei calciatori più amati dai tifosi, un romano DOC che sarebbe difficilmente rimpiazzabile.

    Daniele De Rossi © Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images

    Nonostante questo a spingere sulla trattativa è anche lo stesso Daniele De Rossi: arrivato all’età di 30 anni il centrocampista azzurro vorrebbe poter disputare un campionato di livello superiore, cercando di mettersi alla prova con nuove esperienze e soprattutto lasciando l’Italia. Per lui inoltre il City sembra aver riservato uno stipendio molto alto, il quale riesce a superare di gran lunga quello che ad oggi la Roma offrirebbe al giallorosso.

    “Se il City dovesse presentarci un’offerta mostruosa sarei sciocco a dirvi che non l’ascolteremmo – dichiara il ds giallorosso Sabatini – ma vi diciamo fin da subito che non siamo alla ricerca di clienti per Daniele perché è una colonna portante della nostra squadra e sappiamo che sarebbe difficile rimpiazzarlo soprattutto per l’ottima persona che è”.

    Sicuramente se anche De Rossi dovesse decidere di lasciare il campionato di Serie A il livello si abbasserebbe ulteriormente: per questo motivo Walter Sabatini ha voluto lanciare una frecciatina al proprio club, cercando inoltre di tenere calmi i tifosi dichiarando quanto sopra.

  • Community Shield al Manchetser City di Mancini. Chelsea battuto 3-2

    Community Shield al Manchetser City di Mancini. Chelsea battuto 3-2

    Grazie ad uno splendido secondo tempo il Manchester City di Roberto Mancini batte il Chelsea per 3 a 2 e si aggiudica la Community Shield. Un match dai due volti: non eccezionale nel primo tempo, ricco di gol ed emozioni nella ripresa. A pesare tantissimo sull’economia della gara il rosso rimediato da Ivanovic, difensore del Chelsea, quando mancavano pochi minuti alla fine del primo tempo con i suoi avanti di un gol messo a segno da Torres. Nella ripresa infatti i ragazzi di Mancini si scatenano e nel giro di un amen Tourè, Tevez e Nasri ribaltano il punteggio.

    Tocca a Bertrand riaprire i giochi quando ormai però è troppo tardi. Privo di alcuni elementi importanti, Balotelli su tutti, il City sembra avere la gara in mano ma non riesce a pungere. Ed è cosi che al 39’ il Chelsea di Di Matteo ne approfitta portandosi in vantaggio con Torres, il quale si presenta a tu per tu con il portiere avversario Pantilimon e lo supera con un bel tocco di precisione. Ivanovic appena 3’ dopo fa un brutto fallo e l’arbitro lo espelle anche se in questo caso, a differenza di quanto accaduto ieri nella Supercoppa Italiana, non si vedono sceneggiate, con il solo Terry che va a protestare con l’arbitro Friend.

    Manchester City alza la Community Shield © David Rogers/Getty Images

    Ramires occupa lo spazio lasciato vuoto da Ivanovic ma al 9’ della ripresa ecco il pareggio ad opera di Tourè il quale con un gran tiro mette fine ad una azione insistita. Passano altri 5’ e si concretizza il sorpasso: Tevez ammattisce la difesa dei londinesi e a centro area lascia partire un gran tiro che beffa Cech sotto l’incrocio dei pali. Pochi giri di lancette e Nasri chiude i conti approfittando di un cross dal fondo di Kolarov. Il Chelsea tira fuori l’orgoglio e Bertrand riapre i conti grazie ad un tiro senza pretese che Pantilimon respinge corto proprio sui piedi del marcatore. Non accade più nulla con il Chelsea che non ha le forze di pareggiare i conti: la Community Shield va al Manchester City.

    Video Manchester City-Chelsea highlights
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  • Marotta beffa l’Udinese, Leo Bonatini alla Juventus

    Marotta beffa l’Udinese, Leo Bonatini alla Juventus

    Ennesima operazione per Beppe Marotta e soci che questa volta hanno battuto sul tempo anche la società regina nel talent scout e cioè l’Udinese soffiando alla società friulana la giovane e promettente punta brasiliana, classe 1994, Leo Bonatini.

    È stato il responsabile del settore giovanile bianconero, Giovanni Rossi, attraverso un blitz direttamente in Brasile a chiudere repentinamente la trattativa scongiurando l’inserimento della famiglia Pozzo sempre attenta e vigile in tutto il mondo nella scoperta del grande talento.

    La notizia per prima in Italia è stata rivelata da Gianluca Di Marzio, autorevolissima fonte di calcio mercato dell’emittente satellitare Sky, che ha dato già concluso l’affare. Andiamo allora a conoscere meglio Leonardo Bonatini Lonher Maia, meglio conosciuto come Léo Bonatini. Punta centrale di 185 centimetri, è stato tra i protagonisti del Brasile under 17, semifinalista al mondiale di categoria del 2011: quattro partite, due gol. Cresciuto nel sempre fertile vivaio del Cruzeiro, è stato ad un passo nel finire alla corte di Roberto Mancini finito nella trattativa con il Manchester City per portare a Belo Horizonte, l’attaccante paraguaiano, Roque Santa Cruz. Rapace dell’area di rigore, è un destro naturale molto bravo anche a far salire la squadra.

    Beppe Marotta ©Getty Images

    Un possibile grande colpo può essere allora quello messo a segno da Beppe Marotta che si è accaparrato la punta di riferimento della nazionale giovanile brasiliana, nelle prossime settimane la Juventus deciderà se far approdare subito in Italia il giocatore oppure lasciarlo un altro anno in Brasile.

    Appare molto chiaro adesso la politica juventina nel fronteggiare l’avanzata dei club più ricchi al mondo, il talento va preso subito senza tentennamenti per far sì che possa crescere all’interno del proprio settore giovanile. Infatti mai come quest’anno la Vecchia Signora si è concentrata sui giovani talenti, sicuramente un esempio dell’evoluzione del calcio moderno e forse l’unica possibilità per poter competere quasi alla pari con i club europei letteralmente “drogati” dai soldi degli sceicchi.

  • Mancini rinnova con il City. Per lui contratto di cinque anni

    Mancini rinnova con il City. Per lui contratto di cinque anni

    Nel mese di giugno era dato come possibile successo di Roy Hodgson alla guida della nazionale inglese. Nelle ultime ore invece era diventata sempre più insistente la voce che lo voleva come nuovo commissario tecnico dell’ambiziosa Russia. Ed invece Roberto Mancini ha sorpreso tutti, prolungando ancora il proprio contratto con il Manchester City. Il tecnico di Jesi rimarrà legato alla formazione neo campione d’Inghilterra sino al 2017, con un accordo che gli permetterà di guadagnare circa 8 milioni di euro a stagione.

    Una cifra che ha fatto molto discutere in Inghilterra, specie in considerazione del fatto che Alex Ferguson, allenatore del Manchester United, ne guadagna “appena” 5 ogni stagione. A Mancini dunque sono bastate le vittorie in Fa Cup e Premier League per guadagnarsi appieno la fiducia della propria società che dal canto suo appena visto il forte interesse della Russia ha pensato bene di blindarlo con un contratto faraonico considerato che si parla di un allenatore.

    Adesso però arriva il momento più importante, quello delle conferme: bisognerà infatti fare bene come nella stagione appena conclusa in Premier League ma allo stesso tempo ci sarà di mezzo una competizione importantissima alla quale si punta parecchio per la definitiva consacrazione del City: la Champions League. Non sarà facile, ma l’organico a disposizione di Mancini è già ricco di talenti, con la società pronta ad ulteriori investimenti per ben figurare anche lontano dal Regno Unito.

    Roberto Mancini | © Alex Livesey/Getty Images

    Lui lo sa bene, tanto da averlo anche dichiarato. E se in Inghilterra l’unico vero rivale sembra essere lo United, anche se il Chelsea sembra intenzionato ad investire per rinforzarsi, dall’altro lato in Europa il gap rispetto ai grandi club, specie gli spagnoli, sembra ancora essere tanto. Ma con cinque anni di contratto ancora davanti ci sarà tutto il tempo per raggiungere gli obiettivi continentali: servirà solo avere pazienza.