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  • Pandev è libero. Accolto il ricorso del macedone, adesso scatta l’asta

    Il Collegio arbitrale libera il macedone Goran Pandev accettando le motivazioni del ricorso inoltrato dall’attaccante per liberarsi dalla Lazio. Esce sconfitto dunque il presidente Lotito da questa battaglia e adesso rischia di perdere nello stesso modo anche il centrocampista Ledesma. Pandev adesso sara’ libero di scegliersi la sua prossima destinazione facendo cosi scatenare un asta in Italia e in Europa. L’ Inter sembra in vantaggio rispetto alle concorrenti ma anche il Milan e la Juventus sono particolarmente interessate alle prestazioni del giovane macedone che puo’ esser considerato a tutti gli effetti un investimento per il presente ma anche e sopratutto per le prossime stagioni. Anche il Manchester City del neo tecnico Mancini potrebbe esser interessata all’ormai ex laziale sopratutto se dovesse partire Robinho e non va sottovalutata la Fiorentina in caso di partenza di Mutu. Per la Lazio è una doppia perdita sia dal punto di vista tecnico che economico.

  • Mancini vuole Cassano al City. Affare possibile già a gennaio

    E’ Antonio Cassano il vero obiettivo nonchè primo rinforzo per Roberto Mancini nuovo allenatore del Manchester City. Il barese è sempre stato uno dei pupilli del tecnico di Jesi tanto da aver tentato in tutti i modi di portarlo con sè quando allenava l’Inter.
    Cassano è un pò ai ferri corti con la tifoseria doriana che non gli perdona le ultime opache prestazioni, lui che è stato per anni osannato dalla stessa tifoseria; il rapporto con i vertici del club sono ottimi ma un’offerta vantaggiosa potrebbe far cambiare idea al presidente Garrone e l’amministratore delegato Marotta.
    Infatti Mancini sarebbe disposto ad offire intorno ai 20 milioni di euro, cifra che accontenterebbe il club ligure per privarsi di Fantantonio già a gennaio, ma l’offerta potrebbe lievitare visto che la proprietà del City ha affidato a Mancini un sostanzioso budget per gli acquisti nel mercato di riparazione, circa 120 milioni di euro.
    Cassano è tentato dall’idea di misurarsi nel campionato inglese e potrebbe cedere alle lusinghe del tecnico che così si troverebbe in squadra uno dei giacotori con maggior talento del calcio mondiale.

  • Mancini si presenta: “Al Manchester City per vincere”

    Roberto Mancini rilascia la sua prima intervista da allenatore del Manchester City, in attesa della sua prima conferenza stampa, presentandosi così ai suoi nuovi tifosi: “Sono orgoglioso di questo incarico perché il City è un grande club con grandi giocatori. In quanto a passione per il calcio, Manchester è molto simile a Milano in cui ci sono due grandi club che lottano per la supremazia e qui è lo stesso. Mi piace questo tipo di sfide. Ringrazio i tifosi del City che sono venuti a salutarmi sotto l’albergo. So quanto è grande la loro passione e so che aiuteranno la squadra. Spero di ripetere i successi ottenuti con l’Inter“.
    Il tecnico di Jesi prende il posto di Mark Hughes licenziato dalla proprietà del club subito dopo la vittoria in campionato per 4-3 contro il Sunderland di sabato scorso; il Mancio ha accettato subito l’offerta propostagli dallo sceicco Mansour bin Zayed firmando un contratto fino al 2013 a 3.3 milioni di euro a stagione.

  • Mancini fa shopping in Italia: Cordoba, Chiellini e Maicon gli obiettivi

    Roberto Mancini ha iniziato la sua nuova avventura da allenatore dopo due anni di inattività volando Oltremanica per cercare di regalare qualche vittoria all’ambizioso patron del Manchester City lo sceicco Mansour bin Zayed. Il facoltoso proprietario vuol ripetere in qualche modo l’avventura di Roman Abramovic e del suo Chelsea non badando a spese per far entrare i cugini meno famosi di Manchester nel gotha del calcio europeo.

    La campagna acquisti estiva è stata faraonica ma la società è disposta ugualmente a intervenire sul mercato per nuovi colpi a sensazione e in quest’ottica l’arrivo di Mancini potrebbe ipotizzare l’apertura di un canale con l’Italia per la prossima campagna acquisti. Difficilmente a gennaio le trattative andranno in porto ma la prossima estate partirà l’assalto ai suoi pupilli al tempo dell’Inter Cordoba e Maicon e allo juventino Giorgio Chiellini.

    Se in attacco il City può contare su una batteria d’attaccanti fortissima che potrà contare anche su Robinho diventato incedibile con l’arrivo di Mancini il tecnico italiano vorrebbe rinforzarsi in difesa e per questo vorrebbe comporre la coppia Cordoba Chiellini a Manchester, la trattativa più semplice dovrebbe esser quella per il centrale colombiano punto fermo dell’Inter manciniana è invece considerato un alternativa a Lucio, Samuel e Chivu da Mourinho. Chiellini è un leader bianconero e aspira a diventare una bandiera ma la situazione è casa bianconera è in continua evoluzione e l’offerta del City potrebbe ingolosire chiunque.

    Il sogno proibito resta il brasiliano Maicon, il pupillo di Mancini è messo al centro di innumerevoli trattativa ad ogni finestra di mercato ma Moratti è sempre riuscito ad accontentare il suo giocatore in futuro però le richieste potrebbero diventar ancora più insistenti e il presidente dell’Inter potrebbe esser costretto a cedere a quel punto il City sarebbe in pole position per la possibilità di raddoppiare l’ingaggio del pendolino.

  • Premier League: subito guai per Mancini, lo spogliatoio del City in rivolta

    Premier League: subito guai per Mancini, lo spogliatoio del City in rivolta

    Roberto Mancini
    Inizia nel peggiore dei modi l’avventura inglese per Roberto Mancini, lo spogliatoio del Manchester City è ufficialmente in rivolta e contesta alla società l’esonero dell’allenatore Mark Hughes.

    Il quotidiano d’Oltremanica News of the Wolrd ha portato alla luce un furente battibecco tra i giocatori con Bellamy e Given ad esser i più esagitati con i dirigenti inglesi. Lo spogliatoio dimostra di aver costruito un bel rapporto con il tecnico e non è giusto che paghi solo lui i due mesi di magra dal punto di vista dei risultati del club in campionato.

    Il City in estate ha condotto una campagna acquisti faraonica ma non per questo può vincere tutti gli incontri da subito. Ogni squadra ha la necessità di dover trovare l’amalgama per poter combattere a certi livelli queste le parole che manifestano il clima dello spogliatoio e evidenziano una situazione non certo agevole per il tecnico italiano che sarà da subito messo in discussione.

  • Premier League: tracollo Manchester United. Il City vince, esonera Hughes e ufficializza Mancini

    La 18esima giornata di Premier League riserva enormi sorprese: il Manchester United viene travolto da un ottimo e brillante Fulham che in settimana aveva conquistato la qualificazione ai sedicesimi di Europa League. Il risultato è impietoso: 3-0 grazie alle reti di Murphy, Zamora e Duff. La squadra di Ferguson, l’eurorivale del Milan in Champions League, potrebbe perdere contatto con la vetta della classifica; infatti se il Chelsea domani dovesse vincere a Londra contro il West Ham andrebbe a +6 sui Red Devils.
    Il Liverpool incappa nell’ennesima sconfitta rimediata a Portsmouth (2-0). Stagione da dimenticare per i Reds ottavi in classifica a 13 punti dal Chelsea, non è andata meglio in Europa visto che sono retrocessi dalla Champions League all’Europa League.
    Continua a vincere il Tottenham con uno strepitoso Crouch autore di una doppietta che castiga il Blackburn; i londinesi sono in piena lotta Champions.
    Non serve invece la vittoria (sofferta) al tecnico del Manchester City Hughes che viene esonerato dalla proprietà nonostante il 4-3 inflitto al Sunderland (doppietta Santa Cruz, a segno anche Tevez). Al suo posto Roberto Mancini che siederà sulla panchina più ricca d’Europa.
    L’Aston Villa batte 1-0 lo Stoke City e si conferma la rivelazione del campionato, non che non abbia una buona squadra ma trovarsi in terza posizione a soli 5 punti dal Chelsea non era proprio prevedibile ad inizio stagione. Gol partita segnato da una vecchia conoscenza italiana, John Carew.
    Infine chiude le partite del sabato l’Arsenal che non trova nessuna difficoltà a travolgere l’Hull City: 3-0 il finale con le reti di Denilson, Eduardo e Diaby. Gli ospiti hanno avuto l’opportunità di pareggiare nella ripresa con un calcio di rigore poi sbagliato da Geovanni.
    RISULTATI E CLASSIFICA 18 GIORNATA

  • Roberto Mancini nuovo tecnico del Manchester City. La Premier League sempre più italiana.

    Non è bastata la rocambolesca vittoria a Mark Hughes sul Sunderland per conservare la panchina del suo Manchester City, dopo smentite e tanti rinvii è arrivato l’annuncio del tanto atteso cambio in panchina. A seder sulla panchina del secondo club di Manchester sarà l’ex interista Roberto Mancini che avrà il compito di rilanciare il club dello sceicco Mansour dopo i facoltosi investimenti della scorsa estate. L’accordo è stato trovato fino al 2013 a circa 4,5 milioni a a stagione.

    Mancini dunque riparte dalla Premier League e in qualche modo si prende una rivincita su Jose Mourino suo successore sulla panchina nerazzurra. E’ certo infatti che sotto traccia Jorge Mendes, procuratore del portoghese, stava preparando le basi per il ritorno in Inghilterra del suo assistito e proprio sulla panchina del City che per compensi, ambizioni e voglia di vincere del suo proprietario sembrava la destinazione ideale.

    E’ comunque una bella rivincita del calcio italiano sugli inglesi con Mancini infatti salgono a quattro i nostri allenatori nel campionato inglese con Fabio Capello e Carlo Ancelotti che in pochi mesi sono diventati degli idoli anche per il patriottico popolo inglese. Al West Ham invece seppur in brutte acque c’è Gianfranco Zola osannato dagli inglesi ai tempi del Chelsea e ribattezzato Magic Box.

  • Moratti non commenta Mourinho. Altro passo verso l’addio?

    Massimo Moratti tutto d’un tratto diventa cauto e prende parzialmente le distanze dal suo tecnico dopo l’aggressione fisica e verbale che l’ha visto protagonista nel dopo gara contro l’Atalanta. Il presidente da sempre vicino alla squadra e ai suoi tesserati vuol vederci chiaro prima di dar un suo parere sull’accaduto ma sembra fin troppo evidente che il dopo Barcellona presenta tantissime analogie con lo sfogo post Liverpool che costò la panchina a Roberto Mancini.

    Mourinho a differenza del suo predecessore si è trincerato dietro un misterioso silenzio stampa simbolo evidente del malcontento verso i media che lo hanno aspramente criticato dopo il tonfo del Camp Nou. La manifesta inferiorità dimostrata nei confronti del Barcellona ha contribuito ad aprir gli occhi al presidente Moratti disposto sempre a sacrifici per la sua squadra ma a differenza del passato adesso esige risposte sul campo dai suoi e l’atteggiamento del tecnico portoghese nei confronti di arbitro e stampa non fanno certo piacere a chi in passato ha criticato questo tipo di comportamenti da parte di altri club.

    A meno di clamorosi colpi di scena il rapporto tra il tecnico portoghese e l’Inter si interromperà in estate ma per il toto panchina è ancora presto visto che il candidato più altisonante Laurent Blanc sembra sia deciso ad accettare la panchina della Francia del dopo Domenech.

    “Mi dispiace molto per Berlusconi, ha subìto un fatto gravissimo” Massimo Moratti esprime solidarietà al premier aggredito ieri a Milano. Intervistato dai giornalisti sotto agli uffici della Saras, il presidente dell’Inter è poi tornato sullo spiacevole episodio con protagonisti Mourinho e un gionalista ieri a Bergamo:Per il momento non faccio commenti perché non ho ancora tutti gli elementi per farlo, però mi dispiace. Intanto sentirò il responsabile dell’Ussi per capire che tipo di ‘intervento energico’ ci chiede di adottare”.

    Parlando di calcio giocato, Moratti vede il bicchiere mezzo pieno del pareggio con l’Atalanta: “Gli altri hanno perso e quindi è un punto guadagnato in confronto alle nostre inseguitrici, ma è un’occasione mancata sotto il profilo di un maggior salto. L’espulsione di Sneijder? Da quello che ho visto in tv, si è trattato di un’ingenuità da parte del nostro giocatore”.

  • Serie A: il futuro di Ferrara in una notte, vicino l’esonero

    Dopo  l’ennesima sconfitta e prestazione deludente dei bianconeri a Bari, si fa sempre più insistente la voce di un imminente esonero di Ciro Ferrara.
    Il presidente Blanc dopo aver rinnovato la fiducia al tecnico in seguito al ko rimediato contro il Bayern Monaco in Champions League, dovrebbe riunirsi in serata o al massimo nella mattinata di domani, con i vertici della proprietà per decidere il futuro dell’allenatore.
    Sembrano in vantaggio sugli altri, i nomi di Roberto Mancini e Guus Hiddink.

  • Mancini: “Juve sono pronto, da piccolo tifavo bianconero”

    Anche se la società ha ribadito la fiducia in Ciro Ferrara la stampa si diverte ad addossare alla panchina bianconera possibili alternative tecniche, si è parlato addirittura di un contatto di Guus Hiddink o di riportare alla base Gian Piero Gasperini dove però la stampa non arriva e cioè ad ipotizzare un possibile ingaggio di Roberto Mancini ai tempi dell’Inter acerrimo nemico della Juventus e principale accusatore della Triade vi è l’auto candidatura del tecnico.

    Mancini attraverso le pagine di Tuttosport manifesta ancora una volta la volontà di tornare in panchina e si dice pronto anche per l’avventura juventina “La Juve mi vuole? Sono pronto. I tifosi facciano i tifosi, le società facciano le società. E poi anche quando ero all’Inter non ho mai fatto mistero di tifare, da bambino, per i bianconeri. E tiene a precisare “Non ho mai parlato male della Juve, la polemica riguardava alcuni suoi tesserati. Lo dico per questione di rispetto. Della Juve e della verità” Sul momento attuale della Juventus si dice stupito “Ero convinto che sarebbe rimasta agganciata all’Inter nella lotta scudetto e che sarebbe passata tranquillamente in Champions. Mi dispiace per Ciro, che non passa un bel momento.” – e sul mercato – “Diego è un calciatore superiore alla media. E’ capitato anche a grandi giocatori come Platini e Zidane di avere problemi nei primi mesi in Italia. Melo è bravissimo. Ci mette qualche errore di troppo e non va bene. Però è titolare del Brasile, non l’ultimo che passa. Consigli di mercato? Saprei chi prendere…”.