Tag: roberto mancini

  • Ferguson esce allo scoperto: “Balotelli sarà il nuovo Ronaldo”

    Ferguson esce allo scoperto: “Balotelli sarà il nuovo Ronaldo”

    Sir Alex Ferguson è un uomo dalle sfide difficili ma è anche un arguto e lungimirante tecnico. Dalle sue intuizioni sono nate molte fortune del Manchester United e adesso l’ennesima scommessa si chiama Mario Balotelli.

    Dopo qualche indiscrezione, confermata tra l’altro anche da Moratti e Raiola, è proprio il navigato tecnico dello United a confessare la sua voglia di prender Balotelli.

    “Farò di Mario Balotelli il nuovo Cristiano Ronaldo” avrebbe confessato Ferguson all’amico e tecnico del Portogallo Queiroz. Per arrivare al colored azzurro si prospetta però un derby a Manchester, i Reds pare siano arrivati ad offrire 35 milioni di euro mentre il City di Mancini è fermo a 29. In casa nerazzurra, consci dell’orgoglio dello sceicco Mansour si aspettano un rilancio per arrivare ai 40 milioni richiesti dal giocatore.

    Sembra dunque che Moratti abbia ceduto alle pressioni dello spogliatoio e un altro talento del calcio italiano sia pronto ad espatriare per dimostrare il suo valore.

  • Inter: E’ derby a Manchester per Balotelli

    Le parole di Massimo Moratti su Mario Balotelli hanno di fatto uscire allo scoperto le squadre interessate al giovane ribelle nerazzurro. L’interesse del Manchester City di Roberto Mancini è reale con tanto d’offerta di 25 milioni di euro fatta pervenire in via Durini.

    Il presidente non vorrebbe vendere SuperMario ma se proprio dovrà esser il sacrificio di mercato la cifra dovrà alzarsi almeno fino a trenta milioni di euro. I Citizens potrebbero offrire il cartellino di Carlos Tevez nemico di Mancini ma attratto dalla nutrita colonia argentina in nerazzurro.

    Nelle ultime ore però sembra esser piombato sul giovane colored nerazzurro il Manchester United. Alex Ferguson, stando alle indiscrezioni provenienti dall’Inghilterra e confermate da Sky, è pronto a pareggiare l’offerta del City sicuro di poter acquisire un campione di sicuro avvenire da far crescere in coppia con Rooney.

    Il derby tra le due squadre di Londra non fa che favorire l’impennata del prezzo e la gioia dell’Inter che potrebbe reinvestire i soldi per Mascherano e Cavani.

  • E’ un City Galatticos: arrivano Toure e Dzeko

    E’ un City Galatticos: arrivano Toure e Dzeko

    Il Manchester City è scatenato. Si susseguono con una regolarità svizzera i colpi di mercato che rinforzano l’organico a disposizioni di Roberto Mancini per la prossima stagione.

    Dopo gli arrivi di Boateng e David Silva è ufficiale il passaggio di Yaya Toure dal Barcellona. L’ivoriano raggiunge il fratello Kolo ai Citizens e accresce la competitività di un centrocampo che già può contare su Gareth Barry e forse su James Milner, anch’esso vicino all’acquisto.

    Ma il colpo a sensazione è quello del corazziere bosniaco Edin Dzeko. Il bomber del Wolfsburg sarà annunciato nelle prossime ore e anch’esso firmerà un quinquennale da 4,5 milioni di euro a stagione. In attesa dell’annuncio di Kolarov il Mancio mette nella sua scuderia anche uomini esperti inserendo nello staff dirigenziale i vecchi amici Attilio Lombardo e David Platt.

    Sarà interessante scoprire come si comporterà il Manchester City con i giocatori presenti in rosa. Per le italiane forse converrebbe aspettare le svalutazioni.

  • Manchester City re del mercato: preso anche Kolarov, ora assalto a Balotelli

    Manchester City re del mercato: preso anche Kolarov, ora assalto a Balotelli

    Gli ingaggi nei giorni scorsi di Yaya Toure dal Barcellona e David Silva dal Valencia per un ammontare di 60 milioni di euro sono stati soltanto l’antipasto di quello che sarà il mercato del Manchester City. Il tecnico Roberto Mancini, che ha in mano anche Dzeko (difficile che la Juventus pareggi l’offerta del club inglese, 35 milioni al Wolfsburg, 4.2 netti al giocatore) vuole costruire una squadra che punti dritta alla Champions League.

    E’ notizia di pochi minuti fa che il City abbia trovato l’accordo con il presidente della Lazio Lotito per il terzino Aleksandar Kolarov, battendo la concorrenza di Real Madrid, Inter e Juventus. L’operazione si è chiusa sulla base di 18 milioni e il serbo si trasferirà in Inghilterra nei prossimi giorni.
    Sistemata la corsia laterale di sinistra, Mancini confluirà tutte le forze economiche del club per strappare all’Inter Mario Balotelli, sempre più in rotta con la società nerazzurra. Se prima i problemi del ragazzo riguardavano esclusivamente il rapporto con Mourinho, ora le problematiche sono più generali con il gruppo che nella stagione appena conclusa ha centrato il triplete, ha “emarginato” il forte attaccante di colore che non ne vuole sapere di trascorrere un’altra stagione tra campo, panchina e tribuna.

    Moratti però ha già dichiarato di venderlo soltanto per un’offerta pari a 40 milioni di euro respingendo al mittente un timido tentativo del club dello sceicco Mansour di 25 milioni. Probabile che a metà strada l’accordo si farà ma sarà fondamentale il parere sulla faccenda del nuovo tecnico nerazzurro Benitez.

  • David Silva al City. Colpaccio del Mancio

    Il Manchester City sarà la regina del mercato. L’enorme budget dello sceicco Mansour e la voglia concreta di eliminare il gap dalle squadre di vertice in Premier League consentiranno a Roberto Mancini di rivoluzionare il suo organico.

    Il poco appeal dei Citizens sembrava potesse scoraggiare l’arrivo dei top player con il rifiuto da parte di Ibrahimovic su tutti. Dopo Boateng però il Mancio mette in organico il funambolico laterale del Valencia e delle Furie Rosse David Silva.

    L’esterno, cercato anche da Ancelotti per sostituire Joe Cole, sarà presentato dopo il mondiale. Il Valencia dopo Villa è costretto a cedere un altro pezzo pregiato del suo scacchiere.  Queste le sue prime parole da giocatore del Manchester City:

    “Voglio ringraziare il Valencia come club, i suoi leali tifosi, i miei compagni di squadra e lo staff. Sarà sempre una squadra speciale per me. Era tempo di avere una nuova sfida, credo che la Premier League sia uno dei campionati più competitivi e voglio vincere con il City”.

  • Calciomercato: il Mancio vuole Burdisso e Balotelli

    Il Manchester City pronto ad una follia per portar in Inghilterre Burdisso e Balotelli. Roberto Mancini per rinforzare la rosa e provare finalmente ad insiedare le big per la vittoria finale chiede uomini di sua fiducia e bussa in casa nerazzurra.

    Sarebbero 43 i milioni messi sul piatto dallo sceicco Mansour per convincere patron Moratti a disfarsi di Mario Balotelli e cercar di soffiare alla Roma Nicolas Burdisso.

    Partiamo per gradi, il difensore argentino vuole solo la Roma ma per il presidente Rossella Sensi discutere il riscatto non sarà affatto semplice. L’Inter vorrebbe nove milioni di euro e il corteggiamento dei Citizens non fà che aumentare il valore del giocatore. Per il momento la trattativa è congelata ma non è escluso che possa riaprirsi.

    Mario Balotelli vuol garanzie sul suo futuro. SuperMario vuol esser finalmente protagonista e per questo chiederà all’Inter garanzie sul suo futuro. Qualora non dovesse arrivare la fumata bianca il Manchester City sarebbe in pole position per la presenza di Mancini e sopratutto per la possibilità di aumentare il suo ingaggio.

  • Juventus: Per l’attacco spunta anche Gilardino sognando Dzeko

    In attesa di avere i primi movimenti ufficiali sul mercato, la Juventus, per mano del suo nuovo Direttore Generale Giuseppe Marotta, sta cercando di allacciare, sotto traccia, varie trattative per rivoluzionare la rosa e renderla più competitiva rispetto a quella della stagione appena conclusasi.

    Nelle ultime ore, per il ruolo di centravanti, oltre al solito nome di Pazzini, pupillo del neo tecnico Luigi Delneri, si è fatto il nome di un altro bomber italiano, quello di Alberto Gilardino. I 2 sono attaccanti molto simili, sempre pronti in area di rigore a mettere la palla in rete e l’idea piace molto al nuovo staff dirigenziale della società bianconera, che è pronta a tutto per accaparrarsi un attaccante che ha minimo una ventina di gol a campionato.
    La situazione di Pazzini, gioiello della Sampdoria, sembra essere più complicata del previsto non solo per l’alto prezzo fissato dal Presidente doriano Garrone, ma anche per la volontà della società blucerchiata di tenerlo in rosa per allestire una formazione assolutamente competitiva in vista del turno preliminare di Champions League. Ecco perchè nelle ultime ore si è avuta un’apertura sul nome di Gilardino che ultimamente ha manifestato qualche noia ai dirigenti viola: in altre parole, significa che in caso di offerta importante, e la Juve lo sarebbe, l’addio diventerebbe automatico o quasi.
    Per ora siamo solo alle ipotesi ma presto potrebbero esserci i primi sviluppi sul caso.
    Resta invece poco più che un sogno un’altro obiettivo di mercato ovvero Edin Dzeko: il centravanti bosniaco del Wolfsburg ha una valutazione altissima, ma in questi giorni la clausola di rescissione è scaduta, lui vuole andare via e in prima fila c’è il Manchester City del nostro connazionale Roberto Mancini. Ma anche la Juve segue gli sviluppi della situazione perchè in fondo sognare non costa nulla e il colpo Dzeko sarebbe uno dei pochi in grado di stuzzicare veramente la fantasia dei tifosi bianconeri.

  • Mancini ridimensiona le accuse del 2006. Altro flop dei pm

    E’ durata poco più di dieci minuti la deposizione di Roberto Mancini nell’aula del Tribunale di Napoli dove è in corso il processo a Calciopoli. L’ex tecnico interista ha ridimensionato le accuse sulla presunta cupola moggiana confessate nel 2006 avvalorando la tesi di una prassi consolidata quella di andar a trovare gli arbitri negli spogliatoi e magari aver furenti battibecchi a fine partita.

    E’ il pm Capuano a tener a battesimo Roberto Mancini e l’oggetto del contendere inizia con la “famosa” telefonata tra Facchetti e Bergamo alla vigilia di Cagliari-Inter arbitrata da Bertini “Io spesso ho avuto episodi di liti con arbitri ma a fine gara, presi dalla foga, se ne dicono tante. – la risposta del Mancio – Di certo quelle cose non le ho dette come sono state poi verbalizzate”.

    Si passa ad un Roma-Inter arbitrata da Rosetti che Mancini definì uno di quelli di Torino “Nella foga della partita ho fatto accenno ai suoi amici di Torino e alludevo a Moggi, perché pensavo che, essendo lui di Torino, avesse a che fare con quelli della sua città. Ma non so niente di particolare a riguardo. Ho fatto un collegamento facile perché pensavo fossero amici. Conosco Moggi da sempre, ma nello specifico il collegamento con Rosetti era dovuto al fatto che l’arbitro è di Torino“.

    Il rapporto con Moggi e gli spogliatoi arbitrali “Ho visto Moggi più di una volta nello spogliatoio degli arbitri, ma quiesta era una prassi anche di altri dirigenti di società. Era una cosa che capitava. Magari negli altri casi si poteva trattare di dirigenti addetti agli arbitri, ma non so fornire il nome degli altri dirigenti che mi è capitato di vedere nella mia carriera”.

    Dall’uomo che avrebbe dovuto avvalorare la tesi dei pm e la bontà delle indagini condotte dalla procura nel 2006 arriva l’ennesimo autogol che rischia di far saltare definitivamente il castello accusatorio. Particolare inquietante è anche l’uso da parte del pm Capuano di una intercettazione saltata fuori grazie al lavoro della difesa.

    La finale di Supercoppa italiana Inter-Juve. In quell’occasione, disse Mancini quattro anni fa, Moggi scese quasi in campo, posizionandosi tra le due panchine durante i supplementari. Adesso il tecnico marchigiano specifica meglio: “Di sicuro era fuori dal terreno di gioco. Ricordo che è successo in quella occasione, non so se è successo in altre, non venne allontanato dall’arbitro”. Il pm Capuano a questo punto contesta a Mancini la diversa versione fornita nel 2006: “Lei aveva detto di ricordarlo in altre circostanze. E poi aveva anche detto di non avere mai visto altri dirigenti entrare negli spogliatoi degli arbitri”.

  • Calciopoli 2: a Napoli arriva Mancini, l’ultimo asso dell’accusa

    E’ giorno di udienza al tribunale di Napoli dove è in corso il processo ai protagonisti di Calciopoli. Dopo Ancelotti arriverà, finalmente, a deporre Roberto Mancini e sulle sue dichiarazioni l’accusa tenta di blindare la sentenza finale.

    Per i pm, infatti, la testimonianza dell’ex allenatore nerazzurro avvalora ancor più di Ancelotti la tesi di un complotto e sopratutto di una cupola con a capo Luciano Moggi. E’ l’ultimo testimone chiamato a deporre dell’accusa, poi toccherà alla difesa iniziare a controbattere chiamando a deporre la lunga lista di testimoni presentata dagli avvocati di Moggi e dagli altri imputati.

    A campionato concluso dovrebbero iniziare il prossimo mese gli interrogatori di Palazzi per la riapertura del Processo Sportivo che, ancora una volta, in poco più di un mese dovrà prendere un decisione su eventuali omissis della prima trance del processo e sopratutto valutare “lo scudetto degli onesti” assegnato da Guido Rossi all’Inter.

  • Sud Africa 2010: Slovacchia, speranze riposte in Hamsik

    Il commissario tecnico Vladimir Weiss ha pre-convocato 29 giocatori.
    Tra questi anche il giocatore del Napoli (e stella della squadra) Marek Hamsik a cui si chiede di trascinare la squadra. I prossimi avversari dell’Italia possono contare anche sul figlio del selezionatore, ovvero Vladimir (stesso nome del padre) Weiss che milita nel Manchester City di Roberto Mancini.
    Tra gli altri ricordiamo Martin Skrtel, arcigno difensore centrale del Liverpool, Martin Petras del Cesena e il bomber Robert Vittek del Lilla.

    I pre-convocati di Vladimir Weiss:

    Portieri: Jan Mucha (Legia Varsavia), Lubos Kamenar (Nantes), Dusan Kuciak (Vaslui), Dusan Pernis (Dundee United);
    Difensori: Marek Cech (West Bromwich Albion), Jan Durica (Hannover), Tomas Hubocan (Zenit San Pietroburgo), Lubomir Michalik (Leeds United), Mario Pecalka (Zilina), Peter Pekarik (Wolfsburg), Martin Petras (Cesena), Kornel Salata (Slovan Bratislava), Martin Skrtel (Liverpool), Radoslav Zabavnik (Mainz);
    Centrocampisti: Marek Hamsik (Napoli), Miroslav Karhan (Mainz), Jan Kozak (Plitechnica), Juraj Kucka (Sparta Praga), Marek Sapara (Ankaraqucu), Stanislav Sestak (Bochum), Zdeno Strba (Skoda Xanthi), Dusan Svento (Salzburg), Kamil Kopunek (Spartak Trnava), Miroslav Stoch (Twente Enschede), Vladimir Weiss (Manchester City);
    Attaccanti: Filip Holosko (Besiktas Istanbul), Martin Jakubko (Mosca), Erik Jendrisek (Schalke), Robert Vittek (Lilla).