Tag: roberto mancini

  • Prima del Napoli in Champions: che il sogno abbia inizio

    Prima del Napoli in Champions: che il sogno abbia inizio

    Quella di domani si prospetta una notte magica per i napoletani, che si riaffacciano nell’Europa che conta dopo lunghi anni. Il caso ha voluto che  a fare compagnia agli azzurri di Mazzarri fosse il Manchester City di Roberto Mancini, altra compagine che non ha grande affinità con la Champions. La partita non si prospetta affatto semplice per il Napoli, dato che i “citizens” hanno costruito, a suon di milioni, un organico che sulla carta può dare filo da torcere alle più grandi compagini europee. Il City domina (insieme ai cugini dello United) la Premier League e può contare sull’apporto di Aguero, apparso in splendida forma nelle prime giornate di campionato. Oltre al “Kun” a sfidare Hamsik e compagni, c’è gente del calibro di Dzeko, Tourè e Silva giusto per citarne qualcuno.

    Hamsik e Cannavaro all'Etihad Stadium ©Scott Heavey/Getty Images
    La lezione impartita dal Barcellona nel Trofeo Gamper (5-0 per i blaugrana) potrebbe indurre il tecnico dei partenopei a schierare una formazione più coperta, pronta a colpire in contropiede grazie alla lucidità di Inler e alla velocità di Maggio e Lavezzi. Ci si aspetta comunque di vedere un Napoli propositivo, pronto a giocarsi la partita, senza nascondersi per 90′ nella propria metà campo. Comunque vada sarà un successo: solo una manciata di anni fa gli azzurri si cimentavano nella vecchia serie C con il “Pampa” Sosa ultimo a portare la gloriosa maglia numero 10. Ma questo accadeva una vita fa. Il nuovo Napoli ha voglia di sognare.

  • Santon bye bye, l’Inter vende un altro gioiello nostrano

    Santon bye bye, l’Inter vende un altro gioiello nostrano

    Si parla di progettualità futura, di inserire i giovani gradualmente nelle grandi squadre facendoli crescere, di vivai al centro di ogni progetto, di filosofia della cantera con in concreto l’immagine dei moltissimi giovani portati in prima squadra dal Barcellona, e poi alla fine che si fa? Si vendono i giovani gioielli nostrani per monetizzare e spendere il ricavo in investimenti sicuri ma anche datati. Guardando in Italia e in particolar modo in casa Inter, proprio i nerazzurri in queste ultime stagioni in vista del FPF (Fair Play Finanziario) hanno riveduto e corretto la vecchia rotta morattiana delle spese folli e senza freno, cercando di puntare su giovani talenti provenienti dal vivaio cercando di valorizzarli e inserirli a titolo definitivo in prima squadra. Bellissima idea, e grande progetto, ma solo nelle parole perché nel concreto l’ideale si trasforma e cambia radicalmente negli intenti. Vediamo nel dettaglio le sorti di due possibili campioni futuri del nostro calcio epurati dal progetto Inter per fare cassa e per il poco spazio trovato nel corso delle stagioni passate.

    ©Claudio Villa/Getty Images
    BALOTELLI- Il primo nome che viene in mente è proprio quello di Super Mario Balotelli, talento puro,  genio e sregolatezza, che fa praticamente innamorare i tifosi nerazzurri sin dalle sue prime apparizioni, dapprima con una doppietta in Coppa Italia contro la Juventus e poi con i primi gol in campionato appena 17enne conquistando la piena fiducia di Mancini. Il rapporto stenta a decollare con Mourinho e nonostante non faccia mancare l’apporto con i suoi gol ai nerazzurri, il poco impegno e le sue gesta più eclatanti (una su tutte fu il lancio della maglia nerazzurra per terra davanti ai suoi tifosi) fecero davvero perdere la pazienza a tutto l’ambiente interista. Moratti in primis si stancò di difenderlo e decise che la sua cessione fosse quasi una necessità. Col senno di poi vendere Balotelli è stato quasi un’azione necessaria visto il pessimo rapporto anche con gran parte dello spogliatoio e dell’ambiente nerazzurro in generale, ma ai semplici fini sportivi è davvero un peccato enorme veder partire uno dei rarissimi talenti italiani che a soli 20 anni è capace di realizzare giocate impossibili per chiunque. SANTON- Oggi è arrivata l’ufficialità, ‘il bambino’ come amava chiamarlo Mourinho nella sua stagione migliore, saluta Milano e sbarca a Newcastle, diventando uno dei Magpies. Le cifre dell’operazione dovrebbero essere vicine ai 6 milioni di euro più eventuali bonus, ma aspetti economici a parte, per ogni singolo tifoso nerazzurro la partenza di un così giovane talento italiano lascia senza dubbio non poco amaro in bocca. Dopo il lancio nel grande calcio ad opera dello Special One che decise di scalzare dalle gerarchie della fascia addirittura Chivu e Maxwell , Davide Santon non deluse le aspettative del portoghese, collezionando prestazioni da sette in pagella, tanto da guadagnarsi il posto da titolare negli ottavi di Champions contro il Manchester United. L’uomo da fronteggiare? Cristiano Ronaldo, allora top player assoluto, e giocatore inarrestabile. Come molti tifosi ricordano quella sera ‘il bambino’ non deluse le aspettative e giocò una partita perfetta, tanto da prendersi gli appellativi di nuovo Facchetti. Ma i sogni a volte finiscono e il giovane Davide a seguito di un infortunio non è riuscito più a tornare ai suoi livelli, ricordando in particolar modo una brutta prova contro il Palermo che gli precluse il posto per diverse giornate, sino ad arrivare nella passata stagione a dover approdare al Cesena per trovare spazio. Il ritorno a Milano quest’anno non è dei migliori e l’Inter seguendo le orme di altri piccoli talenti cresciuti in casa decide di venderlo per ottenere soldi da reinvestire o per rimpinzare il bilancio in rosso. La notizia dell’ultima ora è che l’Inter ha acquistato il giovanissimo Lorenzo Tassi, classe 1995 definito il nuovo Baggio. Il problema è che molto probabilmente anche lui fra qualche anno diverrà una delle tante contropartite tecniche per acquistare un trentenne Kakà da sempre nei pensieri di Moratti.

  • Community Shield: Derby di Manchester

    Community Shield: Derby di Manchester

    Dopo la Supercoppa italiana giocata ieri, anche nel calcio d’oltremanica è ora di fare sul serio, si assegna, infatti, oggi nella splendida cornice dello stadio di Wembley, la Community Shield. La competizione come da prassi viene disputata fra la squadra vittoriosa in Premier League e quella  detentrice della coppa nazionale inglese, quest’anno, come accaduto ieri a Pechino, sarà un derby ad assegnare il primo trofeo inglese della stagione 2011-2012, si affronteranno, infatti, il Manchester United di sir Alex Ferguson e i cugini del City guidati dal nostro Roberto Mancini. La sfida si preannuncia calda e le due compagini, che già vantano un precedente nello stesso stadio risalente allo scorso Aprile e che vide i Citizens imporsi sui cugini Devils, di sicuro non si risparmieranno, aldilà del valore del trofeo un derby è pur sempre un derby. Moduli speculari quelli adottati dalla due squadre di Manchester, che useranno un classico 4-4-2. In casa City, la situazione non poteva essere migliore, gli uomini di Mancini arrivano alla partita dopo aver disputato un ottimo precampionato, ma senza l’asso argentino Tevez, sempre più lontano da Manchester, ma con un Aguero in più pronto a mostrare ai suoi nuovi tifosi di valere i 43 mln spesi dallo sceicco. La formazione del Mancio dovrebbe quindi vedere Hart fra i pali, Richards e l’ex laziale Kolarov esterni bassi e Lescott e Kompany coppia centrale a completare il pacchetto difensivo. A centrocampo Yaya Toure e Silva agiranno sulla linea dell’out e Milner e De Jong diga centrale, davanti probabile panchina per Bad Boys Balotelli, con Aguero a far coppia con Dzeko.

    Roberto Mancini | © Andrew Yates / Getty Images
    Manchester City (4-4-2): Hart, Richards, Lescott, Kompany, Kolarov, Y. Toure, De Jong; Milner, Silva, Aguero, Dzeko. Anche in casa Reds la voglia di vincere è tanta e così come i cugini i diavoli di Manchester sono reduci da un precampionato senza sconfitte, dove si è consumata anche una piccola vendetta nei confronti del Barça, vincitore in finale di Champions ma sconfitto 2-1 nel match estivo nella tournée americana delle due compagini. Tornando ad oggi sir Alex dovrà fare a meno del Chicharito Hernandez, tenuto a riposo precauzionale e quindi a far coppia con Rooney ci sarà il bulgaro Berbatov, dato per partente ma più volte dichiarato incedibile. La formazione vedrà De Gea tra i pali, quartetto difensivo con la titanica coppia centrale composta da Ferdinand e Vidic e con sugli esterni Rafael ed Evra. A centrocampo l’oggetto dei desideri juventino Nani agirà sull’out di destra, mentre Park occuperà l’altra corsia del campo, in mezzo l’esperto Giggs alla sua ultima stagione con la maglia dei Red Devils, farà coppia con Young. In attacco come detto Berbatov affiancherà Rooney. Manchester United (4-4-2): De Gea, Rafael, Ferdinand, Vidic, Evra, Nani, Giggs, Young, Park, Berbatov, Rooney.

  • Sfogo Balotelli: “Manchester non mi piace”. Il futuro è rossonero

    Sfogo Balotelli: “Manchester non mi piace”. Il futuro è rossonero

    Continuano le avventure di super Mario Balotelli, il talento più puro del calcio italiano degli ultimi vent’anni proprio non riesce a non far parlare di sè e dopo il battibecco con Mancini, a causa della sostituzione in America effettuata dal Mancio subito dopo aver visto Balotelli prendere in giro gli avversari, arriva la dichiarazione che un pò tutti aspettavano. L’attaccante 21 enne del Manchester City e della nazionale italiana, intervistato da “Sky Sport”, esprime tutto il suo disagio nei confronti della città inglese che lo ha “adottato” da un anno a questa parte: “Non sto bene a Manchester, non mi piace la città. Con il mister e coi compagni sto bene, ma non si può avere tutto. Se mi manca Milano? No, mi manca casa mia, Brescia non Milano. Mi mancano la mia famiglia e i miei amici, ma posso pensare a questa esperienza come una crescita a livello personale. Se rimango al City fino a fine contratto? Questo non lo so, adesso sono qui, poi vedremo”. Balotelli conclude lasciando una porta aperta a un suo possibile passaggio al Milan in futuro: “Il Milan? E’ una grande società, un giorno se ne potrà parlare”.

    Mario Balotelli | ©Kevork Djansezian/Getty Images
    Con ogni probabilità Mancini non farà follie per trattenere un giocatore scontento e per giunta dai colpi di testa facili. Il Milan è più che un opportunità per il bresciano, anche perchè, oltre ad essere la sua squadra del cuore è anche l’acerrima rivale dell’Inter squadra ed ambiente in cui Balotelli è stato allontanato forse con un pò troppa fretta.

  • Inter, Maicon per Tevez. Mancini sogna Eto’o

    Inter, Maicon per Tevez. Mancini sogna Eto’o

    L’Inter chiude con una roboante sconfitta il Dublin Super Cup incassando ben tre reti dal Manchester City di Roberto Mancini e Balotelli. Più che la sconfitta, estiva e comprensibile, i nerazzurri preoccupano per la scarsa coesione dei reparti nel 3-4-3 di Gasperini ma a preoccupare i tifosi dell’Inter sono le tante indiscrezioni di mercato che portano i suoi big lontano da Milano.

    © Daniel Garcia/Getty Images
    Il torneo è stata l’occasione per Moratti di tastare il polso dei Citizens per l’acquisto di Carlos Tevez, l’Apache è chiaramente un partente ma il Manchester forte di un patrimonio inestimabile non vuol svalutare il suo giocatore chiedendo ai nerazzurri uno scambio. Il sogno di Mancini è Samuel Eto’o considerato anche ieri il migliore attaccnate al mondo e perfetto per compiere il salto di qualità a qualsiasi squadra grazie alla sua enorme duttilità tattica. L’attaccante però, almeno al momento è considerato incedibile dall’Inter e allora l’interesse dei Citizens sembra si sia indirizzato su Maicon. Il brasiliano dopo un anno in ombra ha dimsotrato in COppa America di aver recuperato smalto e motivazioni scavalcando Dani Alves dalle gererchie di Menezes e chiudendo la sfortunata rassegna come uno dei migliori nel suo ruolo. Moratti con la voglia di rilanciare Santon e con la speranza di aver trovato in Jonathan il sostituto potrebbe cedere per relagare ai suoi tifosi un attacco atomico.

  • Inter umiliata da Balotelli e Mancini. Video

    Inter umiliata da Balotelli e Mancini. Video

    E’ calcio d’agosto, è la prima sconfitta di Gian Piero Gasperini, il Manchester City è più avanti nella preparazione. Tutto vero ma la prova dell’Inter ieri sera al cospetto dei Citizens è più di un campanello d’allarme. I nerazzurri nel match decisivo per la Dublin Super Cup incappano in una giornata negativa subendo per novanta minuti lo strapotere degli inglesi che alla fine vincono “solo” per tre a zero.

    © David Rogers/Getty Images
    Il 3-4-3 di Gasperini offre poca copertura alla difesa sopratutto per l’utilizzo di Sneijder nella posizione di regista arretrato mentre in avanti Alvarez ed Eto’o vivono una giornata no. A sbloccare la partita è proprio l’ex Balotelli con una inzuccata su corner battuto dell’ex laziale Kolarov, raddoppio firmato da Dzeko su geniale assist di Silva e nel finale il tris viene servito da Johnson su assist di Wright Phillips. L’undici di Mancini inizia davvero a convincere grazie alle geniali giocate di Silva e la dinamicità di un granitico centrocampo e di un solida difesa. Per Gasperini qualche mistero di troppo, dalla posizione di Sneijder suggestiva ma difficile da supportare dalla squadra, Alvarez inesistente e la difesa fin troppo distratta. [jwplayer config=”120s” mediaid=”91003″]

  • Tevez – Inter si fa dopo la Supercoppa?

    Tevez – Inter si fa dopo la Supercoppa?

    Il futuro di Carlos Tevez è destinato ad intrecciarsi con quello dell’Inter. L’Apache, che non ha nessuna intenzione di rimanere a Manchester, è diventato l’obiettivo numero uno del mercato nerazzurro nonostante le secche smentite che hanno escluso qualsiasi tipo di trattativa di Marco Branca in seguito all’incontro definito casuale avvenuto in Sardegna tra lo stesso dt e l’attaccante argentino. Mercato che è ancora fermo agli arrivi di Luc Castaignos, Ricky Alvarez e Jonathan.

    © Clive Brunskill/Getty Images
    Il contatto è avvenuto ieri sera a Dublino dove oggi pomeriggio Inter e Manchester City si affronteranno in amichevole. Massimo Moratti è volato in terra irlandese per assistere all’affascinante amichevole contro la squadra regina del mercato guidata da Roberto Mancini incontrando l’ex tecnico nerazzurro, probabilmente per un saluto ma anche per parlare di Tevez. C’è da dire che è escluso uno scambio con Samuel Eto’o, dichiarato incedibile dal patron nerazzurro, voce che nonostante tutto non cessa di circolare. L’Inter cercherà di strappare il giocatore con la formula di un prestito con diritto di riscatto facendo leva sulla volontà del calciatore di chiudere una volta per tutte la sua esperienza inglese. Missione non impossibile per Moratti che ha deciso di concedersi un grande colpo in avanti, non preventivato in un primo momento, per lanciare l’assalto al Milan campione d’Italia e tornare sul tetto d’Europa. La trattativa potrebbe decollare definitivamente in questi giorni e chiudersi subito dopo la Supercoppa Italiana che l’Inter giocherà il prossimo 6 agosto a Pechino contro i cugini rossoneri.

  • Eto’o russi vs sceicchi. Inter e Manchester a Dublino si decide per Tevez

    Eto’o russi vs sceicchi. Inter e Manchester a Dublino si decide per Tevez

    Il calciomercato entra nel vivo, il Barcellona ha piazzato il colpo Sanchez, il Paris Saint Germain ha messo le mani su Pastore, il Manchester ha presentato Aguero e non intende fermarsi. Mancano all’appello Chelsea, Manchester United e i nuovi potentati del calcio come Malaga e Anzhi, solo dopo si aprirà il mercato per le italiane con gli scarti del mercato.

    © Claudio Villa/Getty Images
    L’Inter si trova al centro della contesa per la sua volontà di regalarsi Carlos Tevez ma sopratutto perchè Samuel Eto’o è entrato nelle mire del magnate russo Suleiman Kerimov disposto a tutto pur di far diventare una corazzata lo sconosciuto Anzhi. I russi fanno sul serio e tanto per farlo capire sono arrivati ieri a Milano presentando una offerta reale di quaranta milioni di euro ai nerazzurri e addirittura venti a stagione al camerunense, cifre choc che mandano alle ortiche tutti i propositi di fairplay finanziario e di calcio etico. Al momento però i russi non hanno l’appeal per convincere Eto’o ma l’offerta è sul tavolo, chi invece sfrutterà la circonstanza per rifarsi sotto è il City di Roberto Mancini. Gli inglesi sono a Dublino insieme all’Inter per disputare la Dublin Supercup e la partenza di Moratti al seguito dei nerazzurri fa capire che qualcosa bolle in pentola. L’Inter non fa mistero di voler avere Tevez ma i Citizens pur avendo preso Aguero non sono disposti a sconti ma al massimo ad uno scambio. E’ cosi che Mancini proporrà Tevez per avere Eto’o, scambio alla pari e tutti felici. Il Manchester vuol ricavarare dalla cessione un big quindi se Moratti terrà duro per il camerunese si passerà poi a Maicon ed infine a Sneijder. L’unico obiettivo degli inglesi è dare qualità alla squadra sognando la Champions League i soldi sono solo un appendice.

  • Balotelli, tacco lezioso in amichevole, Mancini si infuria e lo sostituisce [video]

    Balotelli, tacco lezioso in amichevole, Mancini si infuria e lo sostituisce [video]

    Ennesima “Balotellata” per Mario Balotelli. L’ex attaccante dell’Inter nell’amichevole disputata ieri del suo Manchester City contro i Los Angeles Galaxy ne ha combinata un’altra delle sue facendo imbestialire il tecnico Roberto Mancini.

    © Kevork Djansezian/Getty Images
    Mad Mario si è involato verso la porta difesa dal portiere americano dei Galaxy ma invece di tirare a colpo sicuro o servire il compagno di reparto Edin Dzeko, il quale si trovava in buona posizione per calciare, ha effettuato una piroetta sulla sfera tentando un colpo di tacco. Ma la giocata è risultata goffa e Mancini, per la leziosità mostrata dal giocatore anche se si trattava di un’amichevole, lo ha punito con la sostituzione immediata facendo entrare al suo posto Milner. Eppure fin lì Balotelli stava giocando una discreta partita affrontandola con la giusta dose di concentrazione. Era stato proprio lui a siglare il vantaggio del City trasformando un calcio di rigore ma, ahimè per lui, nel suo repertorio c’è posto anche per questi “colpi di testa” improvvisi. Di seguito il video della giocata goffa di Balotelli. [jwplayer config=”30s” mediaid=”90170″]

  • Aguero, addio Juve. Il City stacca l’assegno giusto

    Aguero, addio Juve. Il City stacca l’assegno giusto

    I due gol segnati nella notte in Coppa America che hanno permesso all’Argentina di riscattarsi e raggiungere i quarti di finale hanno definitivamente convinto i dirigenti del Manchester City di accontentare Mancini acquistando le prestazioni di Sergio Aguero.

    Sergio Aguero | © Miguel Rojo/Getty Images
    Il Kun fino a qualche settimana fa vicissimo alla Juventus è esploso definitivamente in Coppa America scalzando Tevez e Lavezzi dai titolari facendo lievitare alle stelle le quotazioni del suo cartellino. Aguero sarà un giocatore del City, le conferme arrivano dalla Spagna, dall’Inghilterra e adesso anche dall’Argentina dove va in scena la Coppa America. A finanziare l’arrivo dell’argentino, come se ce ne fosse bisogno, c’è la partenza di Tevez, il Corinthians pare abbia offerto una cifra vicina ai quaranta milioni di euro ma sul bomber c’è anche l’interesse di Mourinho per il suo Real Madrid. Una beffa per la Juve dunque che adesso dovrà riparare in fretta non facendosi sfuggire Giuseppe Rossi, considerato il sostituto ideale del Kun. Curiosità: Mancini avrà a disposizione il tandem d’attacco Aguero Dzeko che ironia della sorte è stato a più riprese il tandem da sogno della Vecchia Signora.