SuperMario Balotelli sblocca il Manchester City segnando il suo secondo gol consecutivo e questa volta decide anche di festeggiare. L’ex nerazzurro è entrato al 15′ della ripresa del match tra l’undici di Mancini e all’Everton al posto di un abulico Dzeko e dopo appen 8′ sfrutta al meglio un assist di Aguero per sbloccare la partita e correre ad abbracciare il tecnico che più di ogni altro ha creduto nelle sue qualità
Abbraccio tra Mancini e Balotelli
MArio Balotelli
Il match per la cronca si è concluso sul due a zero facendo ritornare i Citizens alla vittoria dopo il mezzo falso contro il Fulham.
Le parole di Roberto Mancini ieri hanno destato stupore ed ilarità tra gli sportivi ma crediamo che anche molti dei suoi colleghi si siano lasciati andare ad un sorriso. Il Mancio nonostante una campagna acquisti faraonica e un presidente pronto ad aprire i cordoni della borsa ad ogni occasione ha dato la colpa per il primo stop, un pari contro il Fulham in rimonta, alla mancanza di centrocampisti di ruolo.
I Citizens in questo momento hanno De Jong e Milner infortunati e l’ultimo arrivato Hargreaves ancora senza ritmo partita. Ma dietro lo sfogo dell’ex tecnico nerazzurro stando alle indiscrezioni dei tabloid inglesi ci sarebbe la voglia di convincere lo sceicco Mansour a far l’ultimo affondo su Daniele De Rossi.
Capitan futuro vive una situzione diversa da quella di Montolivo ma è pur sempre in scadenza e nonostante un grande feeling con Luis Enrique si stenta a trovare l’accordo per il rinnovo. La Roma ovviamente non può spingersi fino ai 9 milioni di euro annui offerti dal club inglese ma fa fede sulla volontà del giocatori di non lasciare i colori giallorossi. Il Mancio ci spera e nonostante il contatto in scadenza c’è la volontà di far una grossa offerta alla Roma
Il fine settimana negativo di alcune squadre della nostra Serie A sembra aver contagiato anche alcuni ex-protagonisti del campionato del Belpaese. Prendete Mourinho per esempio, che affonda sul campo del modesto Levante e deve abbandonare la vetta della Liga. Le “merengues” si complicano la vita con l’espulsione di Khedira al 40′ e subiscono l’1-0 per colpa di un errore difensivo di Marcelo. Insomma, una solidarietà col mondo nerazzurro che forse lo Special One avrebbe volentieri evitato. Si rimette in marcia il Barcellona che dopo il pareggio della scorsa settimana rifila ben 8 reti al povero Osasuna, di cui 3 messe a segno da Messi. Chi si illudeva che lo strapotere blaugrana potesse finire dovrà mettersi l’anima in pace.
Altra vecchia conoscenza nerazzurra che conclude il week-end con l’amaro in bocca è Roberto Mancini al quale non bastano le ennesime reti del “Kun” Aguero per portare via i 3 punti dal Craven Cottage di Fulham. In vantaggio di due reti i “citizens” si fanno rimontare nel secondo tempo da Zamora e Murphy. Ne approfittano i cugini dello United con Ferguson che infligge la prima lezione al neo-tecnico dei Blues Villas Boas. A trascinare i Red Devils ci pensano Nani (forse valeva la pena fare uno sforzo in più quest’estate per strapparlo agli inglesi) ed il solito Rooney. I rossi di Manchester sono adesso soli al comando.
La “nouvelle vie” di Pastore sotto la Tour Eiffel continua ad essere un pò luci ed ombre. Il talento argentino va a segno nel pareggio contro l’Evian e da il via alla rimonta dei parigini, sino a quel momento sotto di due reti. Il progetto di Leonardo necessita di tempo e soprattutto di difensori all’altezza dei giocatori presi in attacco. Se il PSG riuscirà a centrare la zona Champions, la prossima campagna acquista sarà ancora più consistente dell’ultima. Per la panchina si pensa a due grandi nomi: Ancelotti e Wenger.
Chi sembra invece aver ritrovato l’antico spirito vincente è il Bayer Monaco, che dopo l’ultima deludente stagione, ha cominciato la Bundesliga nel migliore dei modi: 5 vittorie in 6 giornate. L’ultima è arrivata contro lo Shalke 04 di Raul, sconfitto per 2-0 grazie alle reti di Petersen e Mueller. Nonostante l’assenza del bomber Gomez, i bavaresi riescono a portare a casa il match grazie ad uno straripante Ribery. Con la finale di Champions da disputare a Monaco, sognare è lecito.
Colpo di scena. Anche Roberto Mancini ripudia lo scudetto del 2006. L’attuale tecnico del Manchester City fu uno dei principali accusatori del sistema Moggi dicendosi spesso penalizzato da eventi poco chiari e spesso a vantaggio della sua Inter. Il Mancio, forse dopo aver sbollito la delusione e alla luce delle nuove intercettazioni, ha abbassato il tiro e in una intervista concessa a Tuttosport e oggi in edicola confessa di non sentire suo quello scudetto “Calciopoli? Non sono parte in causa e mi tiro fuori dal discorso, posso solo dire che sento miei solamente gli scudetti vinti sul campo“
Mancini poi elogia la Juventus per il nuovo stadio attribuendogli il merito di esser sempre la prima a cercare di innovarsi “Faccio i complimenti allo Juventus per lo stadio, i bianconeri come sempre arrivano prima degli altri. Penso sarà un grande vantaggio ed era anche ora di vedere uno stadio decente in Italia”.
Le ultime battute sono per l’organico allestito per Antonio Conte e le chance di allenare la Juve “La squadra quest’anno è buona e Conte è motivato con tanta voglia di far bene”. – e continua- “Non c’è mai stato nulla di concreto,se ne parla solo quando c’è la possibilità. Siamo professionisti comunque e quando c’è un opportunità…”
Mancano una manciata di ore al ritorno in Champions League del Napoli e Mazzarri sembra avere le idee chiare su sulla formazione da mandare in campo: il tecnico toscano opterà un leggero turn over rispetto alla partita d’esordio di Cesena. La super sfida col Milan infatti impone ti dosare le forze in questo intenso avvio di stagione ed allora ecco che al fianco dell’inamovibile Inler dovrebbe scendere in campo Gargano, facendo tirare il fiato a Dzemaili. Sulla fascia sinistra invece dovrebbe spuntarla Zuniga che prenderà il posto di Dossena. Davanti spazio al trio delle meraviglie Hamsik-Lavezzi-Cavani.
Dall’altra parte della barricata, Mancini ha solo l’imbarazzo della scelta: in difesa continuerà a fare panca Kolarov per lasciare spazio a Clichy, mentre sulla destra Richards è in vantaggio su Zabaleta. A centrocampo sicuro Tourè, mentre sono in ballottaggio Barry e De Jong, con Nasri pronto a subentrare a gara in corso. Sulle fasce Silva e Milner dovrebbero essere sicuri del posto, mentre in attacco spazio al tandem argentino composto da Tevez e Aguero.
MANCHESTER CITY(4-2-3-1): Hart; Richards, Kompany, Lescott, Clichy; Barry, Yaya Tourè; Milner, Silva, Tevez; Aguero
A disposizione: Pantilimon, Zabaleta, Kolarov, De Jong, Johnson, Nasri, Dzeko.
Allenatore: Mancini
NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Inler, Gargano, Zuniga; Lavezzi, Hamsik; Cavani.
A disposizione: Rosati, Fernandez, Dzemaili, Dossena, Santana, Mascara, Pandev.
Allenatore: Mazzarri