Tag: roberto mancini

  • Chelsea Manchester City, Monday Night di lusso anche in Premier

    Chelsea Manchester City, Monday Night di lusso anche in Premier

    Non solo Roma Juventus, quest’oggi i tifosi e appassionati di calcio potranno godersi anche l’affascinante match di Premier League Chelsea Manchester City. Come per i giallorossi anche l’undici di Villas Boas è costretto ad una partita importante condita dalla vittoria per continuare ad alimentare speranze di vittoria o piazzamento importante in Premier League. I Citizens di Mancini, invece, nonostante il passo falso in Champions League conducono il campionato con tantissima qualità e forza tanto da esser gli assoluti favoriti per la vittoria finale.

    Roberto Mancini | ©Andrew Yates/Getty Images
    A rovinare la tranquillità del Manchester City sono però gli “affari” extracalcistici, dal caso Tevez al centro del mercato ma senza l’appeal giusto per monetizzare per come meriterebbe un giocatore del suo blasone, a quello Balotelli beccato ancora una volta in discoteca fuori dagli orari pattuiti con il club e multato ancora una volta dalla società. Il più grande mistero è a questo punto scoprire se SuperMario sarà della partita anche se conoscendo Mancini non è da escludere una nuova panchina utile a disciplinare il ragazzo e il gruppo.

    I Blue galvanizzati dalla bella vittoria contro il Valencia che è valso il passaggio agli ottavi di Champions League sembrano aver ritrovato un nuovo entusiasmo e già questa sera vorrebbero dimostrare di aver messo alle spalle la fase critica. Villas Boas dovrebbe affidarsi a Lampard tenuto a riposo in Champions League mentre dovrà fare a meno di David Luiz appiedato dal giudice sportivo per aver raggiunto la quinta ammonizione in Premier League. In avanti invece confermato ancora una volta il tridente Mata, Sturridge, Drogba con la conseguente nuova bocciatura per Fernando Torres e Anelka oramai ad un passo dal trasferimento in Cina.

    Le indiscrezioni della vigilia ipotizzavano nel City un tridente Aguero, Silva, Balotelli ma il comportamento di SuperMario potrebbe rilanciare Dzeko finito un’altra volta in orbita Juventus dopo una presunta conversazione con Barzagli. Mancini dovrà rinunciare anche di Richards affidandosi a Zabaleta per l’out destro.

  • Champions League: notte da incubo per Manchester

    Champions League: notte da incubo per Manchester

    Il mercoledì di Champions ha decretato il fallimento delle due inglesi che stanno dominando la Premier League: Manchester United e Manchester City si piazzano rispettivamente terze nei propri gironi e si dovranno accontentare dell’Europa Leaugue, competizione di tutto rispetto ma per colossi come le squadre di Ferguson e Mancini è una misera competizione, sia a livello economico, dopo tutti gli investimenti fatti, sia come prestigio. The Times oggi scrive: “Christmas gift neither club wanted: Channel 5!“, deridendo City e United ora costrette a partecipare all’Europa Leauge, andando in onda da ora in avanti il giovedì su Channel 5.

    I Red Devils non sono riusciti a qualificarsi in un girone che francamente avrebbero dovuto vincere non a punteggio pieno, ma quasi. Si sono piazzati alle spalle di Benfica e Basilea, steccando partite casalinghe, soprattutto quella del pareggio con il Basilea.

    Rooney durante Basilea – Manchester United | © FABRICE COFFRINI / Getty Images

    Il Manchester United dopo il sorteggio è apparso come rilassato, ed è sceso in campo con una certa superiorità di chi la Champions l’ha già vinta e che comunque con i nomi e con la storia sarebbe andato avanti. Ma così non è stato, sulla sua strada ha trovato un solido Benfica che ha vinto il girone, con tre vittorie e tre pareggi, subendo solamente quattro reti, e un sorprendente Basilea che ha messo l’anima in campo, proprio quella che è mancata ai ragazzi di Ferguson.

    La stagione per i Red Devils era partita a gonfie vele, con Rooney che segnava a grappoli ed Young e Nani erano imprendibili. Dopo la vittoria casalinga contro il Chelsea in molti in Inghilterra avevano predetto un’altra stagione tinta di bianco e rosso. Ma il fattaccio che ha coinvolto Rooney in nazionale, con la squalifica di tre giornate all’Europeo (c’è stata la riduzione a due giornate dopo l’appello della Federazione inglese), e la disfatta in casa nel derby con il City ha inceppato qualcosa nella macchina perfetta di Ferguson. Sicuramente in questa fase a gironi ci si aspettava di più da Rooney, che quando ha la testa sgombra da problemi personali è decisivo ed è il vero trascinatore e bomber della squadra. Senza i suoi gol lo United sta un po faticando a trovare la porta, e per quanto riguarda la difesa ha steccato Rio Ferdinand, che sta iniziando a sentire un po’ il peso dell’età e della pressione di non avere più il posto fisso nel club e in nazionale. Le poche note positive arrivano da Phil Jones, che anche ieri come in campionato sta dimostrando che sarà il capitano del futuro. Può giocare in mezzo al campo, esterno di difesa o centrale, e oltre alle doti tecniche e fisiche sta dimostrando una grande forza caratteriale.

    Il Manchester City esce dalla Champions con una vittoria di prestigio con la capolista del girone Bayern Monaco, che però poco consola Mancini e i tifosi dei Citizens. Anche il City si piazza terzo nel gruppo, alle spalle del Bayern che ha dominato e giocato bene, e dietro al Napoli, che ha giocato alla grande le 6 partite. Il bilancio per il Mancio è tre vittorie, un pareggio e due sconfitte, per un totale di dieci punti. I Citizens devono recrminare con loro stessi per la prima partita del girone, quella del pareggio con il Napoli, dove la squadra di Mazzarri giocò una grande gara, con il City in campo un po’ impaurito che trovò il pareggio solo su punizione con Kolarov.

    Altri punti importanti persi per strada sono quelli in Germania, dove il City scese in campo senza grinta e determinazione e si fece asfaltare dai bavaresi. Le note dolenti sono che ancora la squadra anche se fortissima ha dei limiti di personalità, limiti che fanno la differenza in Champions League. Problema su cui Mancini dovrà lavorare sul campo, intanto provando a vincere l’Europa League e la Premier League, così da dare confidenza ai giocatori e nel potenziale della squadra. L’uomo in più è stato Silva, vero trascinatore di questa stagione, ogni volta trasforma l’azione in un pericolo e in qualcosa di magico, come la rete realizzata ieri sera, vero colpo da campione.

    GRUPPO A: Bayern Monaco 13, Napoli 11, Manchester City 10, Villareal 0.

    GRUPPO C: Benfica 12, Basilea 11, Manchester United 9, Otelul Galati 0.

  • Scate…Napoli. Batte il City e punta agli ottavi

    Scate…Napoli. Batte il City e punta agli ottavi

    Doveva essere vittoria e vittoria è stata, in una notte fantastica con il San Paolo stracolmo in ogni ordine di posto, i padroni di casa del Napoli, guidati da un pubblico straordinario, hanno battuto un Manchester City in piena forma e dominatore della Premiership. Una partita spettacolare piena di colpi di scena e capovolgimenti di fronte, figlia dell’atteggiamento delle due squadre che si sono affrontate a viso aperto senza tatticismi e catenacci all’italiana.

    Dicevamo gli ingredienti per una serata spettacolare ci sono tutti e il Napoli non delude i propri tifosi partendo a razzo e arrivando a creare la prima occasione da gol già all’8° minuto con Hamsik che non sfrutta al meglio un bel assist di Lavezzi. Pochi minuti dopo è lo stesso Pocho a chiudere una bella triangolazione con Cavani arrivando a battere da fuori area con la palla che esce fuori di poco. Sono le prove generali del gol che arriva al 17° sempre con il solito Matador che spizzando su un calcio d’angolo ben battuto dal compagno di reparto argentino, insacca sul primo palo punendo un colpevole Hart mal posizionato e poco reattivo.

    A questo punto ti aspetti la reazione del City che arriva puntualmente ma non produce grossi patemi alla difesa partenopea, ma alla mezz’ora sull’unico errore di disimpegno della retroguardia azzurra, Balotelli, nono gol in dieci gare, trova il pareggio con un facile tap-in a porta vuota approfittando della respinta centrale di De Sanctis sul tiro di Silva. Adesso la squadra di Mancini ci crede e prova ad imporre il proprio gioco spaventando i padroni di casa, il Napoli tiene e il primo tempo si chiude in parità.

    Festeggiamenti al gol di Cavani | © Paolo Bruno/getty images

    Al rientro dagli spogliatoi le squadre sono pronte a darsi battaglia nell’arena per altri 45′ di fuoco, a cominciare nel migliore dei modi è proprio l’undici di Mazzarri che costruisce una bella azione sulla sinistra che porta Dossena a mettere un cross invitante sul piattone del Matador Cavani che da lì non può sbagliare e punisce per la seconda volta della serata, la quarta in Champions,  il portiere Hart. Adesso la partita entra nel vivo perchè i citizens attaccano e lasciano spazi al contropiede partenopeo, gli azzurri potrebbero chiudere la partita in più di un’occasione, prima con Lavezzi che spara addosso all’estremo difensore, poi con Hamsik che si libera alla grande del diretto avversario ma poi tira sul palo e infine con Maggio che a tu per tu col numero uno inglese è poco lucido e si fa respingere senza grosse difficoltà.

    Dopo queste occasioni il Napoli svanisce approfittando poco dello spazio concessogli e lasciando delle ghiotte occasioni sopratutto a Balotelli che solo un super De Sanctis riesce a respingere conservando intatto il risultato e concedendo ai suoi la possibilità di affrontare con un notevole vantaggio l’ultima gara contro un Villareal da tempo fuori dai giochi e che non può chiedere più nulla a questa Champions.

    VIDEO HIGHLIGHTS DI NAPOLI – MANCHESTER CITY 2-1

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  • Napoli – Manchester City, Lavezzi e Aguero sfida tutta argentina

    Napoli – Manchester City, Lavezzi e Aguero sfida tutta argentina

    Notte magica al San Paolo. Il Napoli si gioca una grossa fetta della qualificazione agli ottavi di Champions League contro il Manchester City di Mancini che occupa attualmente il secondo posto nel girone A, ultimo utile al passaggio del turno, con due punti di vantaggio proprio sui partenopei.

    Aguero, Messi e Lavezzi | © JUAN MABROMATA/AFP/Getty Images

    Le due squadre arrivano alla super sfida con stati d’animo differenti, il club azzurro zoppica in Serie A e, non abituato al doppio impegno campionato – Champions, ha perso parecchio terreno, comunque ancora colmabile, dalla vetta della classifica, i Citizens invece stanno dominando la Premier League con 11 vittorie su 12 partite senza ancora mai perdere e con 5 punti di vantaggio sui cugini del Manchester United umiliato tra l’altro lo scorso 23 ottobre nella fortezza inespugnabile dell’Old Trafford per 6-1. Un ruolino di marcia quello dei Mancini’s boys che fa paura a chiunque. Quella costruita dallo sceicco Mansour a suon di milioni di euro è ormai a tutti gli effetti una corazzata capace di poter arrivare fino in fondo in qualsiasi competizione.

    Quella di stasera è anche la sfida non solo tra i due tecnici Mazzarri, da una parte, e Mancini, dall’altra, ma soprattutto quella tra i due grandi amici argentini Ezequiel Lavezzi e Sergio Aguero, che per un motivo o per un altro i loro nomi vengono accostati spesso a quello di sua eccellenza Diego Armando Maradona che a Napoli è un dio: i tifosi napoletani rivedono nel Pocho sotto certi aspetti, nonostante sia blasfemo azzardare solo un paragone, il Pibe de Oro mentre il Kun è il genero di Diego. Se per il primo la presenza in campo appare alquanto scontata, quella dell’attaccante del Manchester City, che in estate sembrava destinato alla Juventus fino a quando Mansour non ha deciso di tirare fuori il libretto degli assegni pagando per intero la sua clausola rescissoria di 45 milioni di euro all’Atletico Madrid, non è del tutto certa. Tutti però si augurano di poterli vedere all’opera in quel San Paolo che è ancora casa di Maradona.

    Passando alle formazioni, Mazzarri conferma in blocco la squadra che ha giocato con la Lazio sabato sera con l’unica eccezione di Gargano che prenderà il posto di Dzemaili: quindi il solito e caro 3-4-2-1 con De Sanctis in porta, Campagnaro, Aronica e Cannavaro, rientrante dalla squalifica in difesa, che se la dovranno vedere con l’attacco atomico dei Citizens. In mediana, come dicevamo Gargano al fianco di Inler con Maggio e Dossena sulle fasce; tridente confermatissimo con Lavezzi e Hamsik a sostegno di Cavani che spera di sbloccarsi interrompendo un digiuno che comincia a farsi pesante.
    Mancini risponde con il 4-2-3-1 con Hart tra i pali, difesa composta da Zabaleta, Kompany, Lescott e l’ex Lazio Kolavor in difesa, in mediana la coppia dinamica Barry e Yaya Tourè mentre il reparto offensivo sarà composto da Silva, Nasri, Dzeko e Aguero con Mario Balotelli che dovrebbe partire dalla panchina come punizione per la scappatella dal ritiro napoletano del club inglese per uscire con la fidanzata Raffaella Fico. Non è escluso però la sorpresa dell’ultimo momento con l’ex Inter in campo.

    Probabili formazioni Napoli – Manchester City (ore 20:45)

    NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Gargano, Inler, Dossena; Hamsik, Lavezzi; Cavani.
    Panchina: Rosati, Fernandez, Fideleff, Dzemaili, Mascara, Santana, Pandev.
    Allenatore: Mazzarri.
    MANCHESTER CITY
    (4-2-3-1): Hart; Zabaleta, Lescott, Kompany, Kolarov; Barry, Y. Tourè; Silva, Nasri, Aguero; Dzeko.
    Panchina: Pantilimon, Richards, K. Tourè, Johnson, Savic, Balotelli.
    Allenatore: Mancini.

  • Napoli è già City, contro Mancini per la vittoria

    Napoli è già City, contro Mancini per la vittoria

    Dopo il pareggio in campionato nell’anticipo contro la Lazio di sabato sera, per il Napoli di Mazzarri è già tempo di proiettarsi in chiave Europa alla sfida di Champions League contro il Manchester City di Roberto Mancini.

    Walter Mazzarri | © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Oggi è già giorno di vigilia e domani sera il San Paolo si preannuncia tutto esaurito con 51000 biglietti venduti fino a ieri per una gara decisiva per le sorti del cammino di Champions degli uomini di Mazzarri che, finora, hanno collezionato nel girone A, una vittoria con il Villareal, una sconfitta contro il Bayern Monaco e due pareggi contro il City in trasferta e Bayern in casa.
    Per il tecnico dei partenopei, l’obiettivo è quello di ripartire dal secondo tempo giocato contro la Lazio, da quell’intensità di gioco e da quell’approccio alla gara: i suoi sono già carichi, Mazzarri è già in clima partita anche se è perfettamente consapevole delle difficoltà del match contro i Citizens.

    Il Napoli dovrà far valere il fattore casalingo, puntando non solo sulle proprie eccellenti individualità, ma soprattutto sul gioco di squadra esprimendo il “120 per cento del potenziale” contro un avversario ostico che, nell’ultima gara di Premier League disputata contro il Newcastle, ha liquidato la pratica agevolmente dimostrando di essere in un momento di grande forma, al pari delle grandissime d’Europa.
    Il Napoli, però, secondo Mazzarri, per partire con il piede giusto, non dovrà patire complessi di inferiorità, lasciando da parte la timidezza e riuscendo – nel corso della gara – ad interpretare al meglio le diverse situazioni, non facendo calcoli ma giocando con raziocinio.

    Fra le certezze di Mazzarri, il tridente offensivo Hamsik-Cavani-Lavezzi, con l’uruguaiano che punta a ritrovare il gol con la continuità della scorsa stagione: tuttavia, il Matador alla vigilia della gara con il City mette da parte le sue ambizioni personali, ponendo in pole position l’interesse della squadra che mira a conquistare i punti ncessari per andare avanti in una competizione così importante.

    In casa City, invece, il tecnico Roberto Mancini, sembra tentato dalla soluzione Mario Balotelli in avanti al fianco del bosniaco Dzeko potendo contare, comunque, su un attacco stellare e sulla possibilità di adoperare pedine di primissimo livello come Nasri, Aguero e gli stessi Balotelli e Dzeko.

    La notte partenopea, dunque, promette sicuro spettacolo e grande fascino.

  • Mancini, rinnovo faraonico 25 milioni in 4 anni

    Mancini, rinnovo faraonico 25 milioni in 4 anni

    Secondo le ultime indiscrezioni del giornale “The Sun”, lo sceicco Mansour avrebbe già pronto il rinnovo de contratto del suo tecnico Roberto Mancini, per blindare definitivamente il legame tra l’allenatore ex Inter e la panchina del Manchester City. L’ultimo risultato ottenuto contro il Manchester United (il 6 a 1 a Old Trafford) ha decisamente convinto lo sceicco Mansour delle qualità, delle potenzialità e del buon lavoro sin qui svolto da Mancini, portando a mettere sul piatto un rinnovo a suon di milioni, dove secondo i rumors si vocifera di un quadriennale da 22 milioni di sterline (circa 25 milioni di euro), aumentando l’ingaggio attuale, stimato intorno ai 3 milioni e mezzo, verso un notevole ritocco che lo innalzerebbe sui 6 milioni e duecento mila euro netti annui. Cifre da capogiro che lo renderebbero il tecnico più pagato della Premier League, scavalcando un ‘mostro sacro’ come Sir Alex Ferguson, che in questa speciale classifica degli allenatori paperoni si accomoderebbe alle spalle del tecnico jesino.

    Roberto Mancini | ©Laurence Griffiths/Getty Images
    Nonostante il tecnico italiano abbia ancora 18 mesi di contratto questo rinnovo potrebbe supportare l’ipotesi di una blindatura forte e decisa, per un allenatore che ha iniziato un progetto con il City, conquistando in due anni una qualificazione alla Champions League entrando nella fase a gironi senza passare per i preliminari, e proprio nella passata stagione il suo primo trofeo british con la vittoria della F.A. Cup. L’ottimo andamento in campionato e la testa della classifica saldamente conquistata hanno convinto lo sceicco Mansour a togliere ogni ipotesi di un plausibile addio del Mancio dalla panchina dei Citizens. Soprattutto in vista di una possibile tentazione relativa ad una chiamata ad allenare la Nazionale Azzurra nella peggior ipotesi di un Cesare Prandelli che naufraghi ai prossimi Europei.

  • Il City multa Tevez e lui denuncia Mancini

    Il City multa Tevez e lui denuncia Mancini

    Carlito Tevez probabilmente ricorderà a lungo la scelta – inopportuna – di rifiutarsi di entrare in campo contro il Bayern Monaco nel match di Champions League che opponeva il suo City ai bavaresi. In particolare, il City ha voluto rimarcare la “malefatta” dell’attaccante argentino comminandogli una pesante multa, pari a circa un milione di sterline, ( 1,15 milioni di euro), ossia ben quattro settimane del suo ingaggio, pari a 250 mila sterline a settimana.

    Carlos Tevez |©Getty Images
    Tevez, dopo l’episodio, ha provato a giustificarsi soprattutto agli occhi dei tifosi dei Citizen, affermando di non essersi rifiutato di scendere in campo, bensì soltanto di effettuare il riscaldamento, dato che lo aveva già fatto in precedenza e riteneva di esser già pronto per scendere in campo. Una versione che, però, non ha convinto il club, che oltre alla salatissima multa, ha ritenuto opportuno fermarlo per sei settimane, proprio per punire ancor più duramente il suo atto di insubordinazione. L’argentino ha annunciato ricorso, ma pare difficile che possa spuntarla ed, intanto, si trova a vivere da vero e proprio separato in casa ed i rapporti con mister Roberto Mancini sono sempre più tesi. Infatti, stando alle dichiarazioni di Richard Conway, un giornalista della proncipale emittente inglese, la BBC, l’agente di Carlito Tevez, Kia Joorabchian, avrebbe intenzione di denunciare Mancini per “diffamazione del carattere del suo assistito” e intraprendere, così, le vie legali di fronte alla commissione disciplinare della Premier League. Tutti segnali che, però, è possibile leggere in un’ unica direzione: la spaccatura, ormai pressocchè insanabile, fra Tevez e la società, con un malessere neppure celato che nel mercato di Gennaio potrebbe portarlo altrove: in tal senso, l’Inter ed il Corinthias sono le principali pretendenti all’acquisto del ribelle argentino.

  • Balotelli “fuochi d’artificio” all’Old Trafford. Il City demolisce Io United 6-1

    Balotelli “fuochi d’artificio” all’Old Trafford. Il City demolisce Io United 6-1

    Se qualcuno avesse detto a Mancini che avrebbe vinto il derby di Manchester per 6-1 probabilmente avrebbe spostato il suo ciuffo alla solita maniera e avrebbe risposto elegantemente “Are you kidding me??” . Oggi pomeriggio, in un Old Trafford gremito fino all’ultimo posto, è andata in scena la partita perfetta per quanto riguarda il City, concentrazione, determinazione e sangue freddo davanti alla porta. Lo United sicuramente si aspettava una partita difficile, sia dal punto di vista dei nervi sia dal punto di vista del gioco, ma non certo questo City, organizzato da Mancini al millimetro, tatticamente perfetto e spietato negli ultimi sedici metri.

    Roberto Mancini | ©Andrew Yates/Getty Images
    Lo United è sceso in campo con un 4-4-1-1, Sir Alex Ferguson schiera Welbeck in avanti, preferito al Chicharito Hernandez, e Rooney a suo supporto. Sugli esterni Young e Nani e centrali di centrocampo Anderson e Fletcher. La difesa invece è composta da Evrà, Ferdinand, Evans e Smalling. Mancini invece schiera i suoi con 4-2-3-1, Hart fra i pali, Clichy, Lescott, Kompany e Richards in difesa, Barry e Yaya Tourè sulla mediana e Balotelli, Silva e Milner a supporto del Kun Aguero. I primi 10′ di match sono di studio, anche se il Manchester UTD ha la supremazia territoriale con il 70% di possesso palla e facendosi vedere  con qualche accelerazione di Young sulla sinistra ma quasi sempre ben controllate da Richards, autore di una grande prova sulla detra. Dopo l’impaccio iniziale il City inizia a carburare e a macinare gioco, soprattutto con il gioiellino Silva che si trova in ogni zona del campo e quelli dello UTD faticano e non poco a stargli dietro. Siamo al 21′, quando Silva lavora un pallone sulla trequarti avversaria, avanza e vede Milner scattare sulla propria sinistra, lo spagnolo lo serve e Milner mette una palla in area per Mario Balotelli che un preciso piattone rasoterra infila la palla nell’angolino basso, gran goal e la maglia sotto quella da gioco recita “WHY ALWAYS ME?”. Con il vantaggio il City prende sempre più confidenza con il Match, diventando padrone del centrocampo, con Yaya Tourè e Barry che schiacciano Anderson e Fletcher, e alzando tanto il baricentro e trovando molta più profondità.  Lo UTD, ancora scosso dallo svantaggio prova qualche sortita offensiva prima con Anderson poi con Rooney, ma sono solo tentativi dalla distanza, che Hart riesce a contenere con facilità. Il primo tempo scorre senza troppi scossoni, condito solo dall’ammonizione di capitan Kompany.
    Balotelli esulta con Aguero | ©Laurence Griffiths/Getty Images
    Inizia il secondo tempo, e pronti via, Silva manda in porta Balotelli che viene steso da Evans appena prima del limite dell’area e conseguente cartellino rosso per il centrale dello UTD. Ferguson riorganizza i suoi velocemente abbassando Rooney ‘in mezzo al campo, spostando Smalling al centro della difesa e Fletcher largo a destra. Il City ora ha la consapevolezza di poter chiudere il match, e dopo una breve pressione dello UTD che scaturisce solo due corner, trova il raddoppio, ancora con Balotelli sulla solita asse della prima rete Silva-Milner. 0-2 e i tifosi del Citizens sono in delirio. Corre il 60′, e il City è padrone assoluto del campo, forte del vantaggio e della superiorità numerica, che ha influenzato molto la partita. Al 64′ Ferguson corre ai ripari, inserendo Jones ed Hernandez per Anderson e Nani, entrambi impalpabili. I cambi dello scozzese non pagano, e al 68′ arriva il 3-0, stavolta è Aguero a insaccare su un’azione simile alla seconda rete di Balotelli, Milner infila nel corridoio per Richards che crossa basso per Aguero che infila De Gea di prima intenzione. Girandola di sostituzioni per il City, Dzeko entra per Balotelli e Nasri per Aguero. Manchester City ancora pericoloso con Dzeko imbeccato dal solito Silva, che calcia sui piedi di De Gea, e all’80’ arriva il gol della bandiera per lo United, con un Eurogol di Fletcher che piazza la palla all’incrocio dei pali dal limite. A questo punto il pubblico e i giocatori dei Red Devils iniziano a credere in un’icredibile rimonta, ma all’88’ arriva il 4-1, con il bosniaco Dzeko su asssit di Lescott sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Mancini non sta nella pelle, non crede ai suoi occhi, ma è tutto vero, 4 reti all’Old Trafford, ma non è tutto. C’è ancora spazio per il City, e con uno UTD tutto sbilanciato in avanti, è Silva a siglare il 5-1, che su assist di Dzeko mette la palla tra le gambe di De Gea in uscita. 3′ di recupero e il City è spietato, Silva lancia in modo splendido al volo Dzeko, e il bomber insacca di sinistro. Triplice fischio, finisce l’incubo per lo UTD e inizia il sogno per i Citizens, ora a più 5 sui cugini e pronti per i festeggiamenti dopo l’impresa. MAN OF THE MATCH: SILVA. Lo spagnolo corre per due, gioca un’infinità di palloni ed è una rarità vederlo sbagliare. Partecipa al primo e al secondo gol, serve l’assist per il quarto e per il sesto e segna il 5-1. Cosa chiedere di più? E’ un talento puro e questa stagione sta trascinando più di chiunque altro il City in cima alla classifica. Chapeau. Manchester United: De Gea, Evra, Ferdinand, Evans, Smalling, Fletcher, Anderson (66? Jones), Nani (66? Hernandez), Young, Rooney, Welbeck. A disposizione: Lindegaard,  Park, Hernandez, Berbatov, Fabio, Valencia. All: Ferguson Manchester City: Hart, Richards, Kompany, Lescott, Clichy, Barry, Toure, Milner (89? Kolarov), Silva, Aguero (75? Nasri), Balotelli (70? Dzeko). A disposizione: Pantilimon, Kolo Toure, Zabaleta, Kolarov, De Jong. All: Mancini Arbitro: Clattenburg Ammoniti: Balotelli (MC), Kompany (MC), Anderson (MU), Evra (MU), Smalling (MU), Fletcher (MU) Espulso: Evans (MU)

  • Manchester United-Manchester City, probabili formazioni

    Manchester United-Manchester City, probabili formazioni

    Oggi pomeriggio all’Old Trafford andrà in scena la “Partita”. Non solo per l’orgoglio della supremazia cittadina, ma anche perchè Red Devils e Citizens si stanno contendendo il primo posto in classifica, con il Chelsea in agguato al terzo posto. Il City è sulle ali dell’entusiasmo, reduce dalla prima vittoria in Champions League e forte del primato in classifica, e domani avrà il vero esame di maturità, trovandosi a fronteggiare lo United, rivale di sempre.

    Ferguson e Mancini | © ANDREW YATES/AFP/Getty Images
    Sir Alex Ferguson e Mancini sembrano aver già scelto l’undici che scenderà in campo per il derby. I padroni di casa dello United si presenteranno con un 4-4-2, con David De Gea tra i pali, che sta prendendo sempre più confidenza con la nuova maglia dopo le papere di inizio stagione, la linea difensiva sarà composta da Smalling, Rio Ferdinand, Vidic e Evra. Nel mezzo del campo probabile l’utilizzo della coppia centrale Anderson-Fletcher, a destra Nani e a sinistra Young e in avanti Wayne Rooney rivitalizzato dalla doppietta in Champions e Hernandez. Il Mancio, opterà per il solito 4-2-3-1, con Hart in porta, Richards a destra, coppia centrale Lescott e capitan Kompany e Clichy sulla sinistra. Yaya Toure e Barry davanti alla difesa a supporto di Aguero-Nasri-Silva, in avanti Dzeko, che dovrà riscattare l’opaca prova fornita in Champions, soprattutto sotto porta. In questa stagione le due squadre si sono già affrontate, ad agosto in Community Shield, con i Red Devils vincenti dopo un’incredibile rimonta, da 2-0 a 2-3, con doppietta decisiva di Nani. Sicuramente il City avrà imparato la lezione, ma di fronte ai 75.000 dell’Old Trafford domani servirà una partita perfetta, soprattutto dal punto di vista della concentrazione e della personalità. Calciatori da seguire nel derby. Sicuramente Rooney per lo United, che vorrà riscattare la figuraccia in nazionale, dopo l’espulsione e la squalifica di tre giornate che gli costeranno il primo girone agli europei e per il City sarà David Silva, che sta esprimendo un gran gioco e sta mettendo in mostra tutto il suo talento, con assist decisivi e risultando spesso imprendibile per gli avversari.

  • Aguero toglie il sorriso al Napoli, Manchester City-Villareal 2-1 al fotofinish

    Aguero toglie il sorriso al Napoli, Manchester City-Villareal 2-1 al fotofinish

    Il Napoli è riuscito a strappare con la solita determinazione ed un pizzico di fortuna un prezioso pari al Bayern Monaco al San Paolo riuscendo ad interrompere l’imbattibilità di Neuer e portando a cinque i suoi punti in classifica. Un pareggio importante visto il blasone dell’avversario e l’andamento della partita che però rimette in gioco il Manchester City vittorioso in casa contro il Villareal di Giuseppe Rossi.

    Sergio Aguero | ©Michael Regan/Getty Images
    I Citizens nonostante un organico di prim’ordine ed un avversario in evidente crisi di gioco e risultati ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie per vincere l’incontro deciso da un gol di Aguero a tempo abbondantemente scaduto. Il sottomarino nonostante il solo Giuseppe Rossi in campo come attaccante erano riusciti a passare in vantaggio con Cani incutendo poi timore ad ogni ripartenza. Il Manchester ancora senza Balotelli squalificato e ovviamente senza Tevez si sono resi pericolosi con is soliti tiri dalla distanza di Kolarov ma il pari è arrivato solo grazie ad un autogol di Marchena nel finale del primo tempo. Nella ripresa il forcing dei padroni di casa non ha prodotto il risultato atteso fino all’ultimo acuto di Aguero che ha fatto esplodere la gioia dei supporter e l’urlo di Mancini [jwplayer config=”60s” mediaid=”100973″]