Tevez, arriva l’Inter. Oggi il Corriere dello Sport è uscito in edicola con la foto dell’argentino in prima pagina e la possibilità che l’attaccante del City possa accettare il corteggiamento del patron nerazzurro Moratti. Il Milan però, al momento attuale resta in forte vantaggio sui cugini dell’Inter, e la trattativa per portare Tevez in rossonero potrebbe sbloccarsi nei prossimi giorni.
Tevez, il sogno di Moratti e dei tifosi interisti in questo inizio d’anno. L’edizione odierna del Corriere dello Sport ha descritto la telefonata avuta dal numero uno di corso Vittorio Emanuele e l’allenatore del Manchester CityRoberto Mancini per le festività natalizie e per gli auguri di un felice 2012. Per Moratti è stata anche l’occasione di discutere riguardo la situazione legata a Tevez. L’interesse dei nerazzurri verso l’argentino non è affatto nascosto. In tempi non sospetti, nell’estate scorsa, il direttore sportivo Branca era stato avvistato in Sardegna a colloquio con lo stesso attaccante del Citizen. Non bisogna dimenticare anche una conferenza stampa del novembre scorso, quando Ranieri fece intendere chiaramente che non fosse soltanto il Milan su Tevez, ma anche l’Inter. E’ importante anche non sottovalutare l’offerta di natura economica. Il City ha dimostrato in più di un’occasione la propria riluttanza nell’accettare l’offerta di Galliani, che prevede un prestito gratuito fino a giugno e l’obbligo di riscatto a favore dei rossoneri. Gli sceicchi gradirebbero invece un prestito oneroso a gennaio con l’inserimento dell’obbligo di riscatto, condizioni che l’Inter può garantire ai Citizen.
Il derby di mercato fra Inter e Milan si gioca su un particolare determinante, cioè la volontà di Tevez. L’attaccante ha da tempo raggiunto un accordo di massima con i rossoneri, e lo stesso Galliani l’ha ricordato più volte durante le interviste concesse ai giornalisti. Ad alimentare le speranze dei tifosi milanisti il continuo pressing del procuratore di Tevez Kia Jorabchian sulla dirigenza del City. Jorabchian avrebbe più volte affermato che la volontà del proprio assistito è unicamente quella di vestire la maglia rossonera del club di Via Turati e che non prenderà in considerazione altre eventuali offerte. Il City è avvertito, l’Inter anche.
Se il 2011 dei cugini dello United non era finito nel migliore dei modi con la sconfitta all’Old Trafforda contro il fanalino di coda Blackburn, il 2012 del Manchester City non inizia meglio. La squadra di Roberto Mancini incappa nella seconda sconfitta stagionale in Premier League nel posticipo della 19esima giornata andata in scena il giorno di Capodanno punita proprio a tre secondi dal fischio finale dalla rete del sudcoreano Ji Dong, entrato in campo al posto di Niklas Bendtner, l’attaccante della nazionale danese arrivato al Sunderland in estate dall’Arsenal con la formula del prestito, ma la cui rete è viziata da un evidente fuorigioco dello stesso match winner.
Senza Balotelli, spedito in tribuna da Mancini (punito probabilmente per il vizio del fumo dell’attaccante ex Inter), il Manchester City si presenta allo Stadium of Light di Sunderland con Johnson, Yaya Tourè e Nasri a sostegno del centravanti Dzeko tenendo in panchina sia Silva che Aguero. Nel primo tempo i Citizens fanno tanto gioco sfiorando addirittura il 70% nel possesso palla grazie alla dinamicità in mezzo al campo di Barry e de Jong ma senza rendersi particolarmente pericolosi, a parte la traversa scheggiata da Dzeko, verso la porta difesa da Mignolet che non ha fatto rimpiangere il titolare Westwood, decisivo nel secondo tempo in almeno un paio di interventi prodigiosi. A colpire invece potrebbero essere i padroni di casa, decimati dagli infortuni che hanno costretto il tecnico Martin O’Neill a varare un undici di emergenza, ma Hart si supera su Bendtner mentre l’attaccante dei Black Cats cerca di superarlo in uscita.
Nella ripresa il canovaccio della gara non cambia, il Manchester City schiaccia nella propria metà campo il Sunderland che è sempre pericoloso nelle ripartenze specialmente quando Sessegnon si divora una clamorosa occasione calciando di esterno destro a lato quando avrebbe potuto servire Bendtner che aveva la porta spalancata davanti a sè. Mancini fa entrare ad inizio ripresa Aguero e poco più tardi anche Silva per dare più qualità al reparto offensivo che non riesce a trovare sbocchi nella fitta rete di maglie biancorosse. Proprio l’argentino ex Atletico Madrid ha l’occasione giusta per portare in vantaggio il City ma Mignolet si supera mettendo in mostra tutte le sue qualità. Nel finale l’assedio della squadra di Mancini porta ad un altro legno colpito dal nuovo entrato Richards ma al terzo e ultimo minuto di recupero i Citizens si fanno trovare scoperti su un contropiede avversario con Ji Dong, in posizione di fuorigioco, che chiude il triangolo con un compagno insaccando alle spalle di Hart. Un’occasione gettata al vento per il Manchester City per tornare ad essere la squadra dominatrice della Premier League e che invece resta a quota 45 punti in classifica appaiato con lo United.
L’ultimo botto di capodanno lo spara il Corriere dello Sport, che questa mattina esce in edicola con una clamorosa indiscrezione di mercato. I petroldollari dello sceicco Al Thani per l’acquisto di Pato sarebbero indirizzati verso la coppia dei CitizenTevez-Balotelli. Il primo arriverebbe in prestito a gennaio mentre l’italiano sarebbe il grande colpo della prossima estate.
Galliani ha in mente un doppio colpo difficilmente ripetibile. La cessione, seppur dolorosa, di Pato consentirebbe all’amministratore delegato rossonero di raggiungere due obiettivi di mercato impensabili fino a poche settimane prima. Il Psg di Carlo Ancelotti e Leonardo è disposto ad offrire 46 milioni per il Papero. Una cifra impressionante, pensando anche ai 18 milioni di euro spesi più di 4 anni fa per acquistarlo dall’Internacional. Nella società milanista sono in tanti ad essere attratti dall’idea di vedere un attacco con Ibra, Tevez, Balotelli, Boateng e Cassano durante la prossima stagione, un’idea che potrebbe diventare realtà, senza prelevare un centesimo dalla casse rossonere. I 46 milioni di euro offerti dal Paris Saint German verrebbero equamente divisi per portare a termine i trasferimenti della coppia City. Per Tevez la proposta sarebbe sempre quella di un prestito gratuito per questo gennaio e un obbligo di riscatto fissato intorno ai 23 milioni di euro. Balotelli invece, con il benestare del procuratore Mino Raiola, arriverebbe in estate con un operazione che si aggirerebbe sui 30 milioni, spalmati in tre anni.
Un’operazione di mercato che se conclusa positivamente avrebbe del clamoroso. Gli addetti ai lavori danno credito all’abilità dimostrata da Galliani in queste ultime stagioni (Ronaldinho, Beckham, Ibrahimovic, Robinho, Cassano) sono soltanto alcuni dei nomi acquistati dal Milan negli ultimi 4 anni. Nel recente passato il Diavolo sembra aver prepotentemente dirottato le proprie attenzioni su calciatori dal forte carisma e aggressivi agonisticamente (Boateng, Ibra, Cassano). Tevez e Balotelli si andrebbero ad inserire perfettamente nel nuovo ambiente che sta nascendo a Milanello. L’ultima bomba di mercato del 2011. è servita, la firma il Milan anche se il sacrificio Pato non sembra esser ben visto dai tifosi
La Roma di Luis Enrique è in cerca di un centrocampista da affiancare a De Rossi e Gago. Nelle ultime settimane si parlava di Guarin del Porto, ma il giovane brasiliano del San PaoloCasemiro sembra un obiettivo più realistico. Vediamo le ultime novità.
Walter Sabatini sta lavorando alacremente durante queste festività natalizie per ottimizzare al meglio i fondi per il calciomercato Roma. Dopo la cessione in prestito di Borriello alla Juventus, e la trattativa messa in piedi sempre con i bianconeri per il trasferimento a Torino del cileno Pizarro, la Roma pensa a un centrocampista di valore per rinforzare la rosa a disposizione di Luis Enrique. L’ultimo nome è quello di Casemiro, il calciatore brasiliano entrato nel circuito del mercato europeo per il talento espresso nella scorsa stagione durante il Brasilerao. La situazione rispetto alla scorsa estate è decisamente cambiata. Casemiro non è più incedibile, e il prezzo attuale è di molto inferiore ai 15 milioni richiesti dal presidente del San Paolo Juvenal.
Il centrocampista brasiliano da sei mesi sta attraversando un periodo difficile dopo le voci di mercato che l’hanno interessato durante l’estate. Per questo motivo il San Paolo ha deciso di ascoltare le pretendenti al calciatore e i giallorossi sono attualmente in pole position. Il procuratore di Casemiro Roberto Calenda avrebbe recapitato l’offerta della Roma di 5 milioni di euro al club sudamericano. La trattativa sembra sul punto di decollare e nei prossimi giorni potrebbero esserci importanti novità. Non è da escludere infatti che il ds Sabatini riesca a portare nella Capitale il talentuoso centrocampista già nella prima settimana di gennaio, affinché il tecnico spagnolo Luis Enrique possa averlo a disposizione già per l’ultima partita del girone d’andata. Un innesto prestigioso per i giallorossi, grazie al quale possono realizzare una linea di centrocampo invidiata da molti top club italiani ed europei, City permettendo: i Citizen infatti tramite il manager Mancini hanno espresso la volontà di prendere De Rossi a qualunque costo. Capitan futuro resisterà alla tentazione delle sirene inglesi?
Si è giocata la la giornata prenatalizia di Premier Leauge , con le due di Manchester che continuano a volare in cima alla classifica. La squadra di Mancini vince per 3-0 all’Etihad Stadium contro lo Stoke City, con doppietta di Aguero e gol di Johnson. I Citizens sbloccano il risultato al 29′ con El Kun Aguero in sospetta posizione di fuorigioco su assist di Yaya Toure e dopo appena sette minuti raddoppiano con un gran gol di Johnson, che dai 25 metri scaglia un sinistro imparabile all’angolino. Il primo tempo finisce sul 2-0 e la partita è praticamente già chiusa, anche se Aguero trova il tempo al 54′ di segnare la sua doppietta personale su assist di Nasri. Tutto troppo facile per il City contro uno Stoke che non ha opposto la minima resistenza, e soprattutto si lascia a due punti dietro il Manchester United che in trasferta nel West-End di Londra vince per 5-0 contro il Fulham. I Red Devils dopo l’eliminazione in Champions stanno buttando tutto ovviamente sul campionato e i risultati si vedono e al Craven Cottage è una pioggia di reti e ben cinque marcatori diversi.
A sbloccare il risultato è Welbeck che gira di sinistro un perfetto assist di Nani, lo stesso portoghese segna il 2-0 di testa su cross di Ryan Giggs e in chiusura di primo tempo si scambiano i ruoli ed è Giggs a segnare su suggerimento di Nani. Le ultime due reti arrivano a fine match, quando all’88’ Rooney segna un Eurogol con un missile da trenta metri e il 5-0 è ad opera di Berbatov che segna di tacco su assist di Valencia.
In coda trova finalmente la vittoria il Bolton, che non è sicuramente squadra da stagnare al penultimo posto, e il Sunderland che con il nuovo tecnico O’Neill si sta tirando su in classifica, superando il QPR che dopo una discreta partenza sta pericolosamente cadendo sempre più in basso.
Premier League I RISULTATI
MANCHESTER CITY-STOKE CITY 3-0 (AGUERO 2, JOHNSON)
FULHAM-MANCHESTER UNITED 0-5 (WELBECK, NANI, GIGGS, ROONEY, BERBATOV)
WIGAN-LIVERPOOL 0-0
ASTON VILLA-ARSENAL 1-2 (ALBRIGHTON av, VAN PERSIE ar, BENAYOUN ar)
NEWCASTLE-WBA 2-3 (BA n, BA n, ODEMWINGIE w, MCAULEY, SCHARNER)
EVERTON-SWANSEA 1-0 (OSMAN)
QPR-SUNDERLAND 2-3 (HELGUSON qpr, MACKIE qpr, BENDTNER s, SESSEGNON s, CATTERMOLE s)
WOLVES-NORWICH 2-2 (EBANKS-BLAKE w, ZUBAR w, SURMAN n, JACKSON n)
BLACKBURN-BOLTON 1-2 (YAKUBU b, REO COKER b, DAVIES b)
Si complica, e non poco, l’affare Tevez per il Milan. Solo qualche giorno fa, più precisamente domenica sera in occasione della festa di Natale organizzata dalla Curva Sud, l’ad rossonero Adriano Galliani aveva assicurato ai tifosi milanisti che avrebbe fatto tutto il possibile e l’impossibile per portare Carlos Tevez a Milanello guardandosi bene però dal fare promesse che poi, per verbo dallo stesso diretto interessato, non avrebbe potuto mantenere.
Il Milan, come ci ha abituato ultimamente, sta attuando la propria strategia forte di un accordo totale già raggiunto con l’Apache sulla base di 3 milioni di euro da gennaio fino a giugno e 5 netti a partire dalla prossima stagione ma, proprio quando la trattativa sembrava oramai essersi incanalata a favore del club di via Turati, a smorzare l’entusiasmo di tutti i tifosi rossoneri e di Galliani ci ha pensato il tecnico dei Citizens Roberto Mancini che ha sì confermato la volontà del Manchester City di cedere Tevez, con il quale ormai i rapporti sono ridotti ai minimi termini, ma solo a titolo definitivo e non temporaneo come vorrebbe il Milan:
“Vogliamo che Carlos torni a giocare e la migliore soluzione per noi è venderlo. Ma non possiamo lasciarlo andare via in prestito. Non sarebbe corretto nei confronti degli altri giocatori. Il City ha investito molto su Tevez per un contratto triennale. Se un altro club lo vuole, si chiami Paris Saint Germain, Milan o Juventus, è giusto che lo paghi per il suo valore“.
In effetti i rossoneri stanno lavorando per un un prestito secco dell’attaccante argentino riservandosi poi un diritto di riscatto a giugno fissato in circa 20 milioni, proposta che non ha soddisfatto per nulla le richieste della dirigenza del City la quale continua a ribadire che Tevez, valutato tra i 25 e i 30 milioni di euro, verrà ceduto soltanto in via definitiva per tali cifre e, cosa più importante, subito.
La posizione di forza del Milan è la volontà ferma di Tevez, che nel frattempo se la sta spassando in Argentina sui campi da golf continuando a percepire il suo lauto stipendio di 9 milioni di euro a stagione (alla faccia della depressione ndr), di trasferirsi solo in rossonero avendo già rifiutato l’offerta allettante del Tottenham e quella del Paris Saint Germain che lo avrebbero voluto per costruire attorno a lui un progetto importante.
Ma che la trattativa sia lontana dall’essere chiusa lo testimonia il fatto che sarà Braida e non Galliani, che dopo la partita di stasera con il Cagliari si trasferirà in Brasile per trascorrere le vacanze (o per portare avanti qualche trattativa in sudamerica in proiezione per la prossima stagione), a volare in Inghilterra nei prossimi giorni – è atteso a Manchester per giovedì – per riallacciare i contatti con i Citizens. Attenzione però a non tirare troppo la corda perchè il City non è il Barcellona (a livello di potenziale economico si intende ndr) e difficilmente potrebbe ripetere un’operazione “alla Ibrahimovic” visto che lo sceicco Mansour può permettersi tranquillamente il lusso di garantire a Tevez lo stipendio di 9 milioni di euro facendo a meno dei suoi servizi, pagarlo a vuoto in pratica. Riuscirà il Milan ad assicurarsi le prestazioni di uno dei più forti attaccanti che il palcoscenico mondiale può offrire in questo mercato di riparazione?
Natale si avvicina e nelle fredde serate inglesi Mario Balotelli resta uno degli argomenti “leggeri” preferiti dai tabloids, che hanno trovato nell’attaccante del Manchester City una fonte inesauribile di iniziative, a volte deprecabili e non consone ad uno sportivo, altre volte singolari e divertenti, per far parlare di sè.
Dopo le freccette lanciate all’indirizzo dei compagni in allenamento, la rissa sfiorata con il compagno di squadra Richards, l’incendio nella sua villa appiccato accidentalmente in un eccesso di goliardia fra amici, dopo il servizio fotografico in posa da pugile sul ring, con tanto di guantoni e posa in stile Tyson, ecco un altro singolare episodio targato Super Mario.
Questa volta, però, non si tratta di avvenimenti negativi, tutt’altro: sabato sera, alla vigilia del match della sedicesima giornata di Premier League fra Manchester City ed Arsenal, su Twitter impazza il tam tam di notizie sul presunto avvistamento di Mario Balotelli vestito da Babbo Natale, o meglio da Santa Claus, intento a distribuire, nel centro della città, banconote da venti euro ai passanti, in una sorta di “simbolico” regalo di Natale, un modo per fare beneficenza.
Il tweet, però, era solo una falsa notizia, una “bufala”, diffusasi in pochissimo tempo grazie alla rete e giunta, naturalmente, anche all’orecchio di mister Roberto Mancini, tecnico dei Citizens, costretto a commentare per l’ennesima volta in conferenza stampa un episodio che vede protagonista (anche se, come detto, si è trattato poi di una bufala, ndr) il suo pupillo Mario Balotelli.
Mancini, quindi, decide di usare la strada dell’ironia per commentare l’accaduto ed, alle domande rivoltegli circa il presunto travestimento di Balotelli da Santa Claus risponde con il sorriso, precisando che con Mario tutto sarebbe possibile. Aggiungendo, però, di esser quasi sicuro che Mario fosse in albergo con la squadra, ma “senza fuochi d’artificio”, lanciando una frecciatina in riferimento al recente episodio dell’incendio causato dallo scoppio dei fuochi d’artificio in casa Balotelli.
Questa volta, dunque, la fantasia ha superato la realtà, ma con l’imprevedibilità di Balotelli c’è da aspettarsi di tutto, anche se immaginarlo con la barba bianca ed il vestito rosso resta, comunque, un pensiero molto divertente.
Super Mario Balotelli deve sempre far parlare di se, in Italia come in Gran Bretagna, sempre all’insegna delle sue “sbandate” fuori dal campo e di curiose iniziative, che rendano maggiormente colorite e meno prevedibili le sue giornate. Dopo la lite in allenamento, che ha coinvolto il compagno di squadra Richards, e che stava per sfociare in una rissa se non ci fosse stato il provvidenziale intervento di Yaya Tourè e di altri compagni di squadra, ecco la “pace”, che giunge in una modalità quantomeno originale.
Una pace probabilmente “forzata”, dato il rimprovero – uno dei pochi – di mister Roberto Mancini all’ indirizzo del suo pupillo, chiedendogli, con tono polemico, “perchè sempre tu?”, facendo il verso all’ormai celebre scritta sulla maglietta di Super Mario: “Why always me?”
Una pace a prova di flash, immortalata in una fotografia, in cui i due sono ritratti mentre vestono i guantoni da boxe e si preparano al “combattimento”, in posa, ma con il sorriso naturalmente: pace fatta, dunque, anche perchè i motivi del litigio di giovedi scorso in allenamento erano davvero futili, connessi ad un passaggio non effettuato, ed a qualche parola di troppo durante la partitella rivolta da Richards all’indirizzo di Mario: “Non cresci mai”.
Per gettare acqua sul fuoco, dopo l’irritazione iniziale per l’accaduto, è intervenuto mister Roberto Mancini, che ha precisato come l’episodio possa essere considerato “ordinaria amministrazione” sui campi di calcio, anche perchè lui stesso da giocatore alla Sampdoria è stato protagonista di simili episodi, in particolare con Trevor Francis e Liam Brady. Nonostante questo, però, mister Mancini sostiene che Mario Balotelli “dovrebbe stare più attento, in generale”, evitando di trovarsi sempre in simili situazioni, riferendosi anche al recente episodio dell’incendio divampato nella casa di Mario Balotelli, che lo sta “costringendo” a soggiornare in un lussuosissimo hotel di Manchester. A tal proposito, significativo l’invito rivolto – in toni comunque scherzosi – da mister Mancini a Super Mario: “In vista del Natale e di Capodanno, sarebbe preferibile che stesse a casa, perchè si sa che in quel periodo i fuochi d’artificio sono particolarmente pericolosi”.
Non c’è giorno che Mario Balotelli non monopolizzi le prime pagine dei tabloid inglesi. L’ex nerazzurro, nonostante i suoi comportamenti siano notevolmente cambiati rispetto al passato anche recente, riesce sempre a far parlare di se. Nella trasferta napoletana che costò l’eliminazione dalla Champions League ad esempio SuperMario fu beccato a notte tarda in una pizzeria con la fidanzata Raffaella Fico. Poi qualche giorno fa, in discoteca nella notte prime del big match contro il Chelsea che è costato ai Citizens la prima sconfitta in Premier League.
Poco dopo è invece salita alle cronache la baruffa nell’allenamento del Manchester City tra Mario Balotelli e Richards quest’ultimo durante la partitella si era protagonista di una entrataccia verso l’attaccante che indispettito ha prima offeso verbalmente il centrocampista cercando poi il contatto fisico, evitato però dal tempestivo intervento di Yaya Tourè e Milner. L’episodio comunque chiarito e ridimensionato sembra però aver lasciato strascichi in società che adesso inizia a nutrire il timore di rovinare una stagione nata sotto una buona stella. Indiscrezioni vogliono anche Roberto Mancini molto adirato nei confronti di Balotelli tanto da far ipotizzare una nuova multa.
A differenza del passato però il comportamento fuori dal campo non incide sulle prestazioni di SuperMario Balotelli che ha trovato in questa stagione continuità sia nelle prestazioni che in zona gol.
Si chiude la quindicesima giornata di Premier League con l’attesissimo monday night fra Chelsea Manchester City. A Londra in tutta la settimana è salita la febbre per questo match che era un vero banco di prova per i Blues, per dimostrare che la stagione non è fallimentare e che sono sempre li a dire la propria sia in campionato sia in Champions League. Dopo la brillante prova contro il Valencia e il passaggio agli ottavi in Europa, allo Stamford Bridge arrivano i Citizens, forti del primato in classifica e dell’imbattibilità, avendo pareggiato solo due volte e poi sempre vinto. Villa Boas tiene fuori dal primo minuto Lampard scegliendo ancora il giovane spagnolo Romeu a dettare i tempi del gioco, affiancato da Raul Mereiles e Ramires, a supportare il trio avanzato formato da Mata, Sturridge e Drogba, preferito ancora a Torres. Mancini butta nella mischia dal primo minuto Balotelli e non Dzeko accanto ad Aguero, nonostante l’ennesima bravata dell’ex nerazzurro, con in appoggio Silva e Milner e a fare da muro davanti alla difesa i soliti Barry e Yaya Toure.
Il primo tempo finisce sul risultato di 1-1 e la ripresa si apre con un altro copione rispetto alla prima frazione, il Chelsea è molto più motivato e più propositivo e il City abbassa il baricentro cercando solo di contenere, al punto che sia Balotelli sia Aguero non si vedono quasi mai coinvolti nel gioco. Nonostante questo il Chelsea non riesce a creare granchè, tranne una conclusione di Sturridge che finisce di poco alta, e una punizione di Drogba che va abbastanza lontana dalla porta di Hart. Al minuto 58′ c’è la svolta della gara con l’espulsione per somma di ammonizioni di Clichy, che stende Ramires lanciato sulla trequarti. Con il City in 10 uomini Mancini è costretto a togliere El Kun Aguero e a mettere Kolo Toure per riformare la difesa a quattro, e dopo qualche minuto una volta che il Chelsea in superiorità numerica inizia a crederci davvero, toglie anche Silva per De Jong, isolando del tutto Balotelli in avanti a lottare con Terry e Ivanovic. Il City a questo punto sembra contenere bene il Chelsea bloccando tutti i canali di rifornimento per Mata e gli altri attaccanti, fino a quando all’82 ancora Sturridge crea scompiglio nella difesa del City arrivando al tiro e colpendo il braccio di Lescott. Per l’arbitro non ci sono dubbi, è rigore e dal dischetto si presenta Lampard, entrato al posto di Raul Meireles, e non sbaglia. 2-1 e la partita è chiusa, nonostante qualche tentativo del City che non porta a niente più di qualche mischia in area. Il Chelsea amministra fino al 94′, e si porta così a meno 7 dai Citizens e si ripresenta in piena corsa Champions League, rimettendosi davanti all’Arsenal e a pari del Tottenham. Per il City arriva la prima sconfitta in campionato, cosa che ci può anche stare dopo quattordici partite impeccabili e comunque avendo perso in casa del Chelsea, che nonostante le difficoltà incontrate fino ad ora è sempre potenzialmente una delle prime tre forze del campionato.
Tabellino
Chelsea Manchester City 2-1
1′ BALOTELLI, 34′ RAUL MEIRELES, 82 LAMPARD (PEN).
CHELSEA: CECH, BOSINGWA, TERRY, IVANOVIC, COLE, RAUL MEIRELES (LAMPARD), RAMIRES (MALOUDA), ROMEU, MATA (MIKEL), STURRIDGE, DROGBA.
MANCHESTER CITY: HART, ZABALETA, LESCOTT (DZEKO), KOMPANY, CLICHY, BARRY, YAYA TOURE, SILVA (DE JONG), MILNER, BALOTELLI, AGUERO (KOLO TOURE).
MAN OF THE MATCH: STURRIDGE. Come in tutto questo inizio di stagione dimostra di essere decisivo e di dimostrare che merita il posto fisso in squadra nel tridente di attacco. Clichy ha faticato e non poco a stargli dietro, e ha segnato la partita con l’assist per il pareggio di Raul Meireles e procurando il rigore della vittoria.
PEGGIORE IN CAMPO: YAYA TOURE. Di solito uno tra i migliori se non il migliore, stasera stecca completamente la partita venendo continuamente messo nel mezzo dal centrocampo del Chelsea, molto più dinamico di lui e del compagno di reparto Barry. Toure macchia la sua partita anche con due brutti gesti ai danni di Mata, prima scalciandolo quando lo spagnolo è ancora a terra e poi mettendogli le mani in faccia. Trasferta londinese da dimenticare.