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  • Parma-Napoli, occasione-rimonta. Ritorna Cannavaro

    Parma-Napoli, occasione-rimonta. Ritorna Cannavaro

    Parma-Napoli alle ore 15 allo Stadio Tardini è la gara di punta del pomeriggio domenicale, e vedrà la formazione di Walter Mazzarri impegnata contro la squadra di Donadoni ancora imbattuta tra le mura amiche in questa stagione, considerando che neppure la prima della classe è riuscita ad ottenere i tre punti ed è stata bloccata sul pareggio di 1-1. Non sarà, dunque, semplice  per i partenopei ottenere il massimo bottino che, però, se arrivasse consentirebbe di approfittate del passo falso della Lazio, sconfitta ieri pomeriggio contro il Chievo, e della Juventus, che si è fermata sul pari avvelenato dalle recriminazioni arbitrali nel match contro il Genoa. L’occasione è, dunque, quasi imperdibile per gli azzurri che avrebbero la chance di scavalcare la Lazio e portarsi a tre punti dalla capolista: in attesa di vedere cosa accadrà in campo, per i partenopei la buona notizia giunge dal fatto che Parma-Napoli sancirà il ritorno in campo dal primo minuto del capitano Paolo Cannavaro dopo la squalifica per la vicenda calcioscommesse, inizialmente di sei mesi e poi, come noto, cancellata in secondo grado.

    Parma – Il Parma di mister Roberto Donadoni si presenta in condizioni ottimali al match, con la rosa quasi al completo in cui manca solo l’infortunato Galloppa, mentre gli altri sono tutti disponibili: il mister gialloblu dovrebbe decidere di schierare la coppia offensiva formata da Belfodil e Sansone, colui che ha già segnato contro la Juventus proprio al Tardini, nel tentativo di coltivare la sua fama di “ammazza grandi”. A completare la squadra gialloblu, la formazione-tipo schierata con il modulo 3-5-2, con Mirante tra i pali, Benalouane, Paletta, Lucarelli in difesa, ed il centro campo a cinque formato da Biabiany, Marchionni, Valdes, Parolo, Gobbi.

    Parma-Napoli, occasione-rimonta. Torna Cannavaro | © Marco Luzzani/Getty Images
    Parma-Napoli, occasione-rimonta. Torna Cannavaro | © Marco Luzzani/Getty Images

    Napoli – Nella squadra di Walter Mazzarri, i flash di inizio gara saranno tutti per il ritorno del capitano Paolo Cannavaro che ritrova il suo posto in difesa e la sua fascia sul braccio proprio nello stadio dove ha già militato prima del “ritorno a casa”, mentre saranno certe le assenze di Behrami per squalifica e di Maggio infortunato: per il resto, la rosa è al completo e quindi il tecnico livornese potrà schierare una formazione-tipo, eccetto per l’assenza di Maggio, appunto. In attacco, spazio alla coppia formata da Goran Pandev ed Edinson Cavani, prossimo papà per la seconda volta, che in settimana ha fatto discutere per la scelta di pubblicare su Twitter l’ecografia del bambino. Per il resto, modulo 3-4-1-2, con De Sanctis in porta, difesa a tre con Campagnaro, il ritrovato Paolo Cannavaro e Britos, centrocampo formato da Mesto, Dzemaili, Inler e Zuniga, sulla trequarti Marek Hamisk a supporto dei due attaccanti Cavani e Pandev.

    Parma-Napoli, le probabili formazioni: 

    Parma (3-5-2): Mirante, Benalouane, Paletta, Lucarelli; Biabiany, Marchionni, Valdes, Parolo, Gobbi; Belfodil, Sansone. A disposizione: Pavarini, Santacroce, Rosi, Maceachen, Morrone, Ninis, Palladino, Amauri, Pabon. Allenatore: Roberto Donadoni.

    Napoli (3-4-1-2): De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Britos; Mesto, Dzemaili, Inler, Zuniga; Hamsik; Cavani, Pandev. A disposizione: Rosati, Uvini, Grava, Fernandez, Gamberini, Armero, Donadel, El Kaddouri, Calaiò, Insigne. Allenatore: Walter Mazzarri.

    Allo stadio Tardini, Parma-Napoli sarà diretta dal signor Rocchi di Firenze.

  • Parma-Juventus 1-1, Sansone risponde a Pirlo

    Parma-Juventus 1-1, Sansone risponde a Pirlo

    Parma-Juventus doveva essere un match ostico ed interessante e così si presenta, nonostante gli incresciosi episodi di violenza tra tifoserie opposte che lo hanno preceduto, offrendo un buon primo tempo anche se giocato sotto la pioggia battente che rende il campo pesante e fangoso e costringe il palleggiatori a cambiar mestiere, se non altro per evitare brutte figure, ed una ripresa in cui giungono i due gol, uno per parte che determinano il pari finale, che costa alla Juventus un’altra parziale battuta d’arresto.

    Il Parma sembra molto a proprio agio e non teme l’avversario, con la velocità di Biabiany e Marchionni e la fisicità tecnica di Belfodil, che mettono in difficoltà la difesa bianconera, in particolar modo nell’area presidiata da Martin Caceres, troppo morbido e svagato nei suoi interventi. Il Parma costruisce, così, buone occasioni che potrebbero impensierire Gigi Buffon: la prima di queste è lo scambio tra Gobbi e Amauri e il successivo tiro di Paletta che esce sopra la traversa; poi, un’ occasione per Belfodil su grande azione di Biabiany, ed ancora grande occasione di Belfodil con Lichtsteiner che si immola e manda in calcio d’angolo.

    La Juventus, però, sul finire della prima frazione di gioco costruisce due grandi occasioni, prima con Lichtsteiner al 35′ che da posizione defilata cerca di infilare Mirante ma vede respingere il suo tiro in corner, e poi con Quagliarella che, solo davanti al portiere del Parma in uscita, si fa ipnotizzare. Poi, è Andrea Pirlo ad avere una buona occasione con una punizione molto ben calciata che, però, Mirante è molto attento a deviare in calcio d’angolo prima che si infili sotto l’incrocio dei pali.

    Parma-Juventus 1-1, Sansone risponde a Pirlo | © Marco Luzzani/Getty Images
    Parma-Juventus 1-1, Sansone risponde a Pirlo | © Marco Luzzani/Getty Images

    Il secondo tempo si apre con la punizione di Andrea Pirlo, che riesce a beffare su deviazione decisiva di Biabiany il portiere Mirante, e realizzare così lo 0-1 bianconero. La Juventus, dopo il vantaggio, non costruisce altre clamorose occasioni, nonostante l’ingresso in campo di Vucinic che sostituisce Quagliarella. Il cinismo degli uomini di Donadoni si dimostra, però, in concomitanza di un’altra leggerezza della retroguardia, innescata da una finta di troppo di Vucinic che perde palla e si fa beffare dal lungo lancio di Paletta, che si dimostra capace di intuire lo scatto del neo entrato Sansone (che sostituisce Amauri, ndr) che beffa Caceres ed infila Buffon, realizzando il pareggio per 1-1.

    La Juventus prova la reazione, ma non riesce a costruire grandi pericoli davanti a Mirante, mancando di precisione nell’ultimo passaggio e non riuscendo a sfruttare i calci d’angolo battuti nel finale, sui quali la difesa del Parma si fa trovare attenta e precisa. La partita termina, così, con un pareggio che può essere considerato giusto per quanto visto in campo, che conferma l’imbattibilità interna del Parma e le difficoltà della Juventus del dopo-sosta priva dei suoi uomini più importanti, Chiellini, Marchisio, Asamoah e Vucinic, davvero lontano dalla migliore condizione, rimandando ancora l’appuntamento con la vittoria in campionato nel 2013.

    Parma-Juventus le pagelle:

    Paletta 7 Ottima prova, grande intuizione sul lancio che libera il tiro di Sansone per il gol del definitivo pareggio

    Sansone 7,5 Cinismo perfetto, entra dalla panchina e segna anche alla Juventus, confermandosi ammazza-grandi, dopo il gol all’Inter

    Pirlo 6,5 Ottima punizione, con la complicità della deviazione di Biabiany: solita preziosa luce del centrocampo

    Caceres 5 Aveva giocato bene contro il Milan in Coppa Italia, mentre si dimostra svagato e distratto nella gara odierna facendo rimpiangere l’assenza di Chiellini

    Parma-Juventus, il tabellino:

    Parma (3-5-2): Mirante 6,5; Santacroce 6,5, Paletta 7, Zaccardo 6; Biabiany 6, Marchionni 5,5 (Acquah), Valdes 6, Parolo 6,5, Gobbi 6; Amauri 5,5 (Sansone 7,5), Belfodil 6,5.
    Juventus (3-5-2): Buffon 6; Bonucci 6, Barzagli 6, Caceres 5; Lichtsteiner 5,5, Pogba 6, Vidal 5,5, Pirlo 6,5, Padoin 5,5 (De Ceglie); Quagliarella 6 (Vucinic), Giovinco 6.

    Marcatori Parma-Juventus: 51′ Pirlo, 76′ Sansone

    Video Parma-Juventus:

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  • Parma-Juventus, Conte cerca riscatto in campionato

    Parma-Juventus, Conte cerca riscatto in campionato

    La prima del girone di ritorno del campionato di Serie A, coincide con un importante scontro che fa riportare alla memoria i match di metà anni novanta, quando entrambe le squadre erano primarie protagoniste del nostro calcio. Parma-Juventus, oggi, non può reggere il confronto con il suo passato ma la squadra di Roberto Donadoni è comunque un’avversaria molto ostica sul cammino della Juventus di Antonio Conte, in particolare fra le sua mura amiche, in quello stadio Tardini in cui è ancora imbattuto.

    A ciò si aggiunge, poi, la volontà di riscatto in campionato dei bianconeri dopo la pessima prestazione di domenica scorsa contro la Sampdoria, con tanto di sconfitta in casa, maturata in rimonta ed in superiorità numerica: uno smacco clamoroso, che Conte ha faticato davvero a digerire e che nel match dei quarti di Coppa Italia di mercoledì scorso con il Milan è stato parzialmente cancellato, con una buona prova, in cui il carattere e la voglia di vincere sono ritornati a mostrarsi. Ora, però, è necessario fare punti pesanti in campionato, per tenere a debita distanza le inseguitrici (Lazio in primis) e per non vanificare quanto di buono fatto finora: sarà un mese e mezzo a dir poco impegnativo per la Signora, ma le grandi squadre devono reggere ai ritmi alti e devono dimostrare sempre qualcosa.

    Parma-Juventus, Conte vuole riscatto in campionato | © FABIO MUZZI/AFP/Getty Images
    Parma-Juventus, Conte vuole riscatto in campionato | © FABIO MUZZI/AFP/Getty Images

    Parma – Per quanto riguarda lo schieramento tattico, la squadra di Donadoni non ha alcun problema di formazione, considerando che mancheranno solo gli squalificati Lucarelli e Benalouane e Galloppa infortunato: al centro della difesa vi sarà spazio per Zaccardo e Paletta, con Gobbi e Rosi nel ruolo di terzini. A centrocampo il trio Marchionni, Valdes e Parolo e sugli esterni Sansone e Biabiany, mentre in avanti il ballottaggio sarà tra l’ex (sempre dal dente avvelenato) Amauri ed il giovane Belfodil, che appare favorito.

    Juventus – La formazione bianconera avrà qualche conferma e qualche cambiamento rispetto alla gara di Coppa Italia con il Milan. In difesa è sempre indisponibile Chiellini, e sarà così confermato il trio formato da Caceres, Bonucci e Barzagli, mentre a centrocampo agirà Pogba al posto dell’infortunato Marchisio, completando la linea con Vidal e Pirlo, mentre sugli esterni vi saranno Lichtsteiner e De Ceglie, o in alternativa Padoin. In avanti, ancora out Vucinic dal primo minuto per i soliti problemi alla caviglia per cui il montenegrino partirà dalla panchina; in campo, dunque, vi saranno Quagliarella e Giovinco, il grande ex della sfida che in settimana ha mostrato parole di grande riconoscenza verso l’ambiente gialloblu pur sottolineando l’importanza della vittoria per la Juventus in una gara così delicata.

    Parma-Juventus le probabili formazioni: 

    Parma (4-3-3): Pavarini; Rosi, Paletta, Zaccardo, Gobbi; Marchionni, Valdes, Parolo; Biabiany, Belfodil, Sansone. A disposizione: Mirante, Bajza, Santacroce, Maceachen, Morrone, Musacci, Acquah, Ninis, Palladino, Amauri, Pabon. Allenatore: Roberto Donadoni.

    Juventus (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Caceres; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Pogba, De Ceglie; Giovinco, Quagliarella. A disposizione: Storari, Branescu, Marrone, Peluso, Isla, Padoin, Giaccherini, Beltrame, Vucinic, Matri. Allenatore: Antonio Conte.

    Allo stadio Tardini, Parma-Juventus sarà diretta dal signor Andrea De Marco, coadiuvato dagli assistenti Tonolini e Di Liberatore, e dai giudici di porta Tagliavento e Giannoccaro, mentre il quarto uomo sarà Marzaloni.

  • Giovinco niente sconti al suo Parma: “Voglio vincere”

    Giovinco niente sconti al suo Parma: “Voglio vincere”

    Con la maglia del Parma Sebastian Giovinco si è affermato nel calcio dei grandi, adoperando la via Emilia come luogo per crescere e maturare, lontano dalle pressioni juventine: il suo sogno, però, anche ai tempi dei copiosi gol parmensi era quello di tornare alla Juventus dalla porta principale, andando a togliersi qualche soddisfazione importante laddove aveva mosso i primi passi della carriera calcistica, con la maglia bianconera.

    Ora che la sua seconda vita juventina sembra essersi avviata su binari positivi, divenendo importante uomo assist ed anche goleador (oltre che rigorista preciso e valida alternativa a Pirlo per le punizioni, ndr), sul cammino della Juventus e di Giovinco si presenta proprio il Parma, con la prima gara del girone di ritorno in programma domenica prossima alle 15 allo Stadio Tardini. Sicuramente per la Formica Atomica non potrà essere una gara come tutte le altre, ed è lui stesso a precisarlo senza cadere nella trappola della non riconoscenza, un sentimento davvero raro nel mondo del calcio attuale: “Devo molto al Parma perchè ha creduto in me e mi ha rilanciato”.

    Giovinco non fa sconti al "suo" Parma | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images
    Giovinco non fa sconti al “suo” Parma | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    Sulle questioni tecnico-tattiche del match, poi, Sebastian esprime il proprio punto di vista elogiando la grande compattezza della squadra di Donadoni che, per questo, risulta davvero difficile da battere. Per la Juventus, però, dopo il buon quarto di Coppa Italia contro il Milan e la successiva qualificazione alle semifinali del torneo, l’imperativo è quello di riscattarsi anche in campionato dopo il pesante stop casalingo contro la Sampdoria: “Noi vogliamo far di tutto per rifarci della sconfitta di domenica scorsa e vincere”.

    A proposito della gara contro il Milan di mercoledì scorso, poi, Giovinco affronta il discorso della sua esultanza dopo la punizione realizzata (che è valsa il gol dell’1-1, ndr) dedicando la rete dal suo profilo Facebook ai “rosiconi“, ma intendendola in tono simpatico perchè “ormai quello antipatico è Marchisio”, facendo riferimento alla recente polemica tra il Principino ed il Napoli, e sottolineando – sempre a mò di battuta – che “probabilmente da ora io sarò un po’ più antipatico al Milan”.

    Battute a parte, Giovinco torna serio quando parla del cammino bianconero nei prossimi impegni ravvicinati, che saranno cruciali per il proseguio della stagione anche considerando che tra un mese tornerà anche la Champions League con l’ottavo di andata contro il Celtic Glasgow: “Affronteremo nove partite nei prossimi trentacinque giorni, sta arrivando il periodo più delicato della stagione, con tante sfide ravvicinate e tutte di grande importanza”.

    Ovviamente, però, il fatto di essere impegnati su più fronti e di essere in corsa su tre competizioni è un bene per la Juventus, soprattutto perchè la squadra vuol dimostrare di essere sempre affamata di successi. Sul profilo personale, poi, Sebastian Giovinco non si nasconde in termini di ruolo personale nell’ambito del collettivo bianconero e definisce quello che è il suo ruolo nel gruppo Conte: “Mi sento importante ma non fondamentale, siamo un gruppo ed ognuno di noi è importante, da qui alla fine ci sarà bisogno di tutti”.

    Compattezza di squadra e piedi per terra, in perfetto stile Conte: Giovinco è davvero cresciuto.

  • Atalanta-Parma, tra salvezza e sogno europeo

    Atalanta-Parma, tra salvezza e sogno europeo

    L’Atleti Azzurri d’Italia vedrà scendere in campo questa sera Atalanta-Parma, per il primo anticipo del sabato, valido per la sedicesima giornata di Serie A. Una gara che metterà a confronto due squadre costruite per salvarsi senza rischi e che potrebbero rivelarsi delle piacevoli sorprese a fine anno. I nerazzurri, senza contare l’impegno di Coppa Italia, arrivano da tre sconfitte consecutive (contro Fiorentina, Genoa e Bologna) e hanno assolutamente bisogno di una vittoria per dare una svolta alla propria stagione. Dalla parte opposta ci sarà la formazione gialloblu che ha iniziato a cullare sogni europei dopo la vittoria casalinga contro l’Inter. La sconfitta della settimana scorsa contro la Lazio ha rallentato il cammino dei ducali, pronti a rifarsi stasera contro l’Atalanta. Chi la spunterà?

    QUI ATALANTA– Colantuono non abbandona il suo 4-4-1-1 e sceglie Lucchini al posto dell’assente Stendardo. Ballottaggi in corso tra Bellini e Raimondi per la fascia destra difensiva (con il primo nettamente favorito) e Bonaventura – De Luca per la corsa mancina a centrocampo. Il resto della formazione è quasi certa con Consigli che difenderà la porta, Manfredini che farà coppia centrale con Lucchini e Peluso terzino sinistro. Sulla mediana spazio a Carmona e Cigarini al centro e l’italo-argentino Schelotto sulla destra. Il duo d’attacco sarà tutto argentino con Moralez e Denis.

    German Denis
    L’Atalanta cerca i gol di Denis per uscire dalla piccola crisi © Mario Carlini/Getty Images

    QUI PARMA – Donadoni dovrà fare a meno di Valdes e Rosi, ma confermerà il 4-3-3 che permette al giovane Sansone di esaltarsi sulla sinistra. Pochi dubbi per l’ex tecnico di Napoli e Cagliari che schiererà una difesa formata da Zaccardo e Gobbi sugli esterni con Paletta e Benalouane coppa centrale, il trio sulla mediana sarà composto da Marchionni, Parolo e Musacci (che sostituirà l’ex di turno Valdes) ed Amauri punta centrale con il supporto di Biabiany e Sansone.

    I PERICOLI – Per sopperire alla mancanza dei gol di German Denis, l’Atalanta è arrivata alla rete con i centrocampisti. Il più prolifico nelle ultime settimane è stato Bonaventura. Attenzione invece alle riserve della formazione ospite, sempre in grado di cambiare l’esito delle partite in corso, in panchina i ducali possono contare su Pabon e Belfodil.

    PRIMA I 40 PUNTI – Entrambe le squadre hanno iniziato la stagione con l’idea di conquistare il prima possibile i 40 punti che garantirebbero la permanenza nella massima serie. Senza contare la penalizzazione di 2 punti con la quale è partita l’Atalante, i due club si ritroverebbero a pari punti (20), ad una sola lunghezza da settimo posto occupato dal Milan.

    MALTEMPO – La gara non risulta al momento a rischio, ma in caso di peggioramento climatico potrebbe scattare il rinvio della gara.

    PROBABILI FORMAZIONI ATALANTA-PARMA
    Atalanta (4-4-1-1): Consigli; Bellini, Lucchini, Manfredini, Peluso; Schelotto, Carmona, Cigarini, Bonaventura; Moralez; Denis. Allenatore: Colantuono.
    Parma (4-3-3): Mirante; Zaccardo, Benalouane, Paletta, Gobbi; Marchionni, Musacci, Parolo; Biabiany, Amauri, Sansone. Allenatore: Donadoni

  • Progetto Parma, da Ghirardi a Donadoni. L’Europa non è tabu

    Progetto Parma, da Ghirardi a Donadoni. L’Europa non è tabu

    Tornano le sette sorelle nel calcio italiano, e con loro il Parma di Donadoni. Dopo la vittoria sull’Inter lunedì scorso, i ducali sono saliti a quota 20 punti, a tre lunghezze dalla sesta posizione, ultimo posto utile per la qualificazione in Europa League, attualmente occupata dalla Roma. Quando ormai il girone d’andata volge al termine, possiamo affermare con discreta sicurezza che il progetto Parma rappresenta una delle sorprese più belle del campionato. Sorpresa perché il mercato estivo suggeriva una stagione dal profilo basso, con la cessione di Giovinco e le varie scommesse del direttore sportivo Leonardi. Chi pensava però ad un Parma ridimensionato, capace di esprimersi a buoni livelli soltanto grazie alla stella Giovinco, si è dovuto ricredere nel giro di tre mesi. Dopo un finale di stagione strepitoso nella primavera del 2012, culminato con l’ottavo posto (a due soli punti dall’Europa League ndr), la squadra gialloblu si sta riconfermando ad alti livelli anche quest’anno. Quali sono dunque i segreti del Parma formato 2012-2013?

    MERCATO – Quello che era stato giudicato un mercato appena sufficiente, se non mediocre, si sta rivelando invece una campagna acquisti lungimirante. A partire dal gioiellino Nicola Sansone, arrivato in Emilia a parametro zero dal Bayern Monaco e fatto crescere un anno a Crotone, in Serie B. Adesso è lui l’uomo copertina del Parma, l’attaccante che ha abbattuto la ben più blasonata Inter. Sempre in attacco troviamo anche il talentuoso Belfodil, giovane francese strappato al Lione con un assegno da 2,5 milioni di euro.
    Come non citare poi Amauri, sbarcato a Parma come Sansone senza sborsare nemmeno un euro. Nel reparto offensivo attenzione anche a Dorlan Pabon. Il colombiano deve ancora ambientarsi al calcio italiano, ma il talento e le qualità fisiche dell’ex Atletico Nacional potranno essere ammirate già nel prossimo girone di ritorno.
    Sottolineiamo infine come il mercato estivo firmato da Leonardi abbia portato in Emilia calciatori del calibro di Marco Parolo e Ninis, quest’ultimo a parametro zero, così come l’esterno destro giallorosso Aleandro Rosi, che ha accettato la corte del Parma dopo la scadenza del suo contratto con la Roma.
    E così dal nulla è stata allestita una squadra giovane e competitiva, che fra gli altri poteva già contare sul francese Biabiany, il cui cartellino è stato acquistato per intero dalla Sampdoria per una cifra vicina ai 3,5 milioni di euro.

    Udinese Calcio v Parma FC - Serie A
    La mente di Donadoni dietro il progetto Parma | ©Dino Panato/Getty Images

    ALLENATORE – Roberto Donadoni a Parma ha trovato la propria dimensione ideale. Il suo carattere serio unito alla professionalità della dirigenza (il presidente Ghirardi in testa) costituiscono le due colonne portanti su cui si poggia il tempio ducale, con divinità guerriere pronte a tutto pur di trionfare nelle Gigantomachie domenicali. Artefice della stagione ricca di soddisfazioni dello scorso anno, Donadoni vuole ottenere la consacrazione definitiva del suo lavoro qui, nella placida cittadina di Parma. L’ex tecnico di Livorno e Napoli, senza dimenticare i suoi trascorsi come commissario tecnico della Nazionale italiana ad Euro 2008, mostra di avere idee chiare e vincenti per la squadra gialloblu. Riuscirà a scrivere il suo nome accanto ai futuri successi del nuovo progetto Parma 2.0?

    Federico Pisanu

  • Nicola Sansone dopo l’Inter si accendono i riflettori

    Nicola Sansone dopo l’Inter si accendono i riflettori

    Dal Bayern Monaco al Parma, passando per Crotone. La parabola di Nicola Sansone è esplosa lunedì sera, dopo il gran gol rifilato all’Inter. Gol che ha regalato i tre punti agli emiliani, accendendo i riflettori sulla giovane esterno d’attacco con passaporto tedesco. Una promessa di sicuro avvenire? Molti sarebbero pronti a metterci la mano sul fuoco. Ma l’acuto contro i nerazzurri in campionato ha dato un assaggio delle potenzialità del ragazzo a disposizione di Donadoni.

    Con i grandi – Sansone nasce a Monaco di Baviera da genitori italiani. In Germania approccia il gioco del calcio, percorrendo tutta la trafila delle giovanili con la maglia del Bayern cucita al petto. Negli anni bavaresi si è allenato spesso con la prima squadra, scoprendo da subito l’ebbrezza che possono regalare le giocate dei grandissimi campioni. Qualche panchina in Bundersliga e Champions, poi l’Italia. Via Crotone. In Calabria il ragazzo va in prestito e fa molto bene, lasciando un buon ricordo a società e tifosi.

    Nicola Sansone esulta per la vittoria contro l'Inter
    Sansone, dopo l’eurogol all’Inter si accendono i riflettori
    &copyClaudio Villa/ Getty Images Sport
    Ducali in pole – In estate il club emiliano decide di puntare forte su Sansone. Rientro dal prestito e inserimento nella rosa a disposizione del mister. Una scommessa di Donadoni e società. Fuori un mese e mezzo per infortunio, al rientro ha ripreso a tessere calcio come ai tempi di Crotone.

    Come Ribery – Nicola Sansone è un esterno d’attacco, ma non disdegna altri ruoli del reparto offensivo.  Punta esterna o mezza punta conta poco. Velocità e accelerazione nel breve i suoi punti di forza. Sognando Ribery.

  • L’Inter cade a Parma ed è terza, ora è crisi

    L’Inter cade a Parma ed è terza, ora è crisi

    L’Inter perde il treno per la seconda volta, e si fa battere dal Parma nel posticipo del lunedì. L’obiettivo alla vigilia era chiaro: battere i ducali per portarsi a meno uno dalla Juve. Ma quella che scende in campo in Emilia è solo l’ombra dell’armata che fino a qualche settimana fa collezionava vittorie in serie. Ora i nerazzurri scendono al terzo posto, scavalcati dal Napoli e raggiunti dalla Fiorentina. La squadra di Donadoni gioca bene, ma non è irresistibile. Poi l’eurogol si Sansone spezza gli equilibri: la strada del non ritorno interista.

    Meglio il Parma — I ducali sono ben organizzati, e la mano di Donadoni si vede. Valdes e Marchionni impostano facendo da collettore alla manovra emiliana. Ma è Biabiany a mettere in ansia costantemente la retroguardia dei milanesi ben supportato da Rosi. Al netto di un Nagatomo non in piena forma, che non ha difeso al meglio, ma non ha nemmeno attaccato. Già al 5’ il Parma è pericoloso, con Handanovic che para una deviazione disperata di Samuel su cross basso di Marchionni. E poi al 33’ quando Biabiany innesca Amauri , ma Handanovic è attento.

    L'esultanza di Sansone
    L’esultanza di Nicola Sansone, suo il gol che piega l’Inter
    © Claudio Villa/ Getty Images Sport

    Poca lucidità — Ciò che manca all’Inter sono i tempi di gioco. Il movimento non è quello dei tempi d’oro, e le giocate in profondità latitano come la neve a settembre. Male Alvarez, scelto come vice Cassano. L’argentino delude ancora una volta e non convince affatto per intensità. Ma gennaio è vicino. Così le incursioni di Guarinrisultano le poche capaci di impensierire la porta emiliana. Il colombiano sfiora il palo su punizione. Il primo tempo si conclude con un noioso 0-0.

    Sansone e tutti i filistei — Nella ripresa Stramaccioni dimostra di avere le idee non chiarissime: al 25′ toglie un deficitario Alvarez per Coutinho. Copione già visto. E al Tardini cala lo spettro di Sneijder. Perché al minuto 29’ Sansone si invola verso la porta nerazzurra, e conclude con un destro micidiale che brucia Handanovic. L’Inter non reagisce e la partita finisce con tre punti meritati per il Parma. Ora in casa nerazzurra si apre la fase degli interrogativi. A partire da quello che pende sul futuro di Sneijder.

    IL TABELLINO

     PARMA-INTER 1-0 (pt 0-0)

    MARCATORI: 29′ st Sansone

    PARMA (4-3-3): Mirante, Rosi (28′ st Benalouane), Zaccardo, Paletta, Gobbi, Marchionni, Valdes, Acquah, Biabiany, Amauri, Sansone (31′ st Belfodil). In panchina: Pavarini, Bajza, Lucarelli, Fideleff,  Santacroce, Ninis, Musacci, Morrone, Arteaga, Palladino. Allenatore: Donadoni.

    INTER (3-5-2): Handanovic, Ranocchia, Samuel, Juan Jesus (40′ st Duncan), Zanetti, Guarin, Cambiasso (41′ st Livaja), Alvarez (27′ st Coutinho), Nagatomo, Milito, Palacio. In panchina: Castellazzi, Belec, Silvestre, Jonathan, Mariga, Benassi, Romanò, Pereira. Allenatore: Stramaccioni.

    ARBITRO: Banti di Livorno.

    LE PAGELLE

     Sansone 7,5: Partita tra le righe per lui, che nel primo tempo prova a giocare tra le linee nerazzurre. Poi l’eurogol che vale tre punti.

    Biabiany 7,5: Partita fantastica per lui. Moto perpetuo che distrugge la difesa interista, in primis Juan Jesus.

    Handanovic 6,5: Ancora straordinari per il portiere dell’Inter. Deve intervenire già dopo pochi minuti per salvare capra e cavoli. Nessun colpa in occasione del gol.

    Ranocchia 6,5: Nel marasma difensivo nerazzurro è l’unico a salvarsi. Sbroglia alcune situazioni complesse.

    Juan Jesus 4,5: La peggiore partita da quando è all’Inter. Involuzione pazzesca rispetto a qualche settimana fa.

     Palacio 5: Non punge mai. Il Parma non è un’armata, ma lui in pratica non si fa vedere.

    Milito 5: Non una serata da Principe. Parte discretamente, poi sparisce dal campo.

    VIDEO PARMA-INTER 1-0

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  • Parma – Inter, Stramaccioni senza Cassano si affida a Coutinho

    Parma – Inter, Stramaccioni senza Cassano si affida a Coutinho

    Trasferta insidiosa per l’Inter di Andrea Stramaccioni, in programma stasera alle 21 al Tardini contro il Parma targato Donandoni. È l’ora degli esami per l’undici nerazzurro, che dopo la buona prestazione allo Juventus Stadium ha di fatto raccolto due sconfitte (a Bergamo e a Kazan) e un pari con polemiche contro il Cagliari a San Siro. Sfruttare a proprio favore la caduta della Juve contro il Milan di ieri sera a questo punto diventa più che un’opportunità, un vera e propria occasione da non perdere, per riaccendere la corsa scudetto e gettare un occhio al Napoli che insegue. Una vittoria placherebbe gli animi dei tifosi che negli ultimi incontri non hanno certamente visto nei loro idoli il massimo impegno, e chiuderebbe il cerchio delle polemiche stretto intorno al tecnico Stramaccioni, alle prese tra l’altro con la grana Sneijder. L’olandese non avrebbe gradito il rinnovo contrattuale con annessa riduzione dell’ingaggio, adesso sarebbe teoricamente ‘fuori rosa’, diventando non l’arma in più per Strama, ma solo un altro dei problemi da risolvere e alla svelta.

    Philippe Coutinho © Marco Luzzani Getty Images Sport
    PARMA- I padroni di casa sono sempre stati un avversario ostico per i colori nerazzurri, e a questo punto ricordando come nella passata stagione Stramaccioni proprio contro gli emiliani vide infrangersi il suo sogno di agguantare il terzo posto, i più scaramantici staranno già facendo gli scongiuri. Donadoni con 17 punti in classifica schiererà una formazione per cercare di strappare il bottino pieno da un match dal difficilissimo pronostico. Il tecnico dei ducali sorride per i rientri di Zaccardo e Valdes (assenti a Udine), che recuperano entrambi dai rispettivi guai fisici, proponendo un 3-5-2 così composto: Mirante tra i pali con la linea difensiva composta da Paletta, Zaccardo e Alessandro Lucarelli; in mediana invece complice l’assenza per squalifica di Parolo, dovrebbe giocare Musacci, affiancato da Marchionni, Rosi, Valdes e Gobbi. Davanti assente Pabon per motivi familiari, dovrebbe scendere in campo dal primo minuto, Amauri e l’ex nerazzurro Biabiany.

    INTER- Stramaccioni dopo le ultime deludenti partite, deve convincere il presidente e i suoi tifosi che la sua Inter sia ancora in salute e soprattutto la fame di vittoria del suo gruppo sia ancora intatta. Peserà in particolar modo l’assenza di Cassano (che sconta i due turni di squalifica per le polemiche post Cagliari), con il dubbio sul possibile recupero di Guarin. Out anche Sneijder per scelta tecnica, Stramaccioni dovrebbe ridisegnare la sua squadra, potendo scegliere di schierare Coutinho alle spalle di Milito e Palacio, utilizzando un centrocampo robusto con Cambiasso e Guarin (se recupera) al centro e la velocità sulle corsie laterali di Nagatomo e capitan Zanetti. In difesa nessun problema con il solito terzetto difensivo composto da Ranocchia, Samuel e Juan Jesus. L’unico dubbio nasce dal possibile utilizzo di Alvarez, come interno di sinistra, con il conseguente rivoluzionamento di tutto il centrocampo.

    PROBABILI FORMAZIONI PARMA INTER

    PARMA (3-5-2): Mirante; Zaccardo, Paletta, Lucarelli; Rosi, Marchionni, Valdes, Acquah, Gobbi;Biabiany, Amauri.
    A disp.: Pavarini, Benalouane, Bajza, Fideleff, Morrone, Musacci, Ninis, Palladino, Belfodil, Sansone.
    All.: Donadoni

    INTER (3-4-1-2): Handanovic; Samuel, Ranocchia, Juan Jesus; Zanetti, Guarin, Cambiasso, Nagatomo; Coutinho; Palacio, Milito.
    A disp.: Castellazzi, Belec, Mbaye, Silvestre, Jonathan, Pereira, Mariga, Alvarez, Duncan, Livaja. All.: Stramaccioni

  • Al Friuli per inseguire il sogno Europa, Udinese e Parma ci provano

    Al Friuli per inseguire il sogno Europa, Udinese e Parma ci provano

    Udinese-Parma, partita valida per la tredicesima giornata di Serie A, vedrà contrapposte due tra le squadre più in forma del momento. Da una parte i friulani, che dopo un inizio di stagione difficoltoso, sono tornati a buoni livelli conquistando 9 punti nelle ultime 5 gare, mentre i ducali, nello stesso numero di giornate hanno conquistato un punto in più. Sarà la partita dell’ex per il tecnico bianconero Francesco Guidolin, che ha lasciato un ottimo ricordo nell’ambiente gialloblu per aver riportato la squadra nella massima serie italiana nel 2008-2009, dopo la retrocessione in Serie B dell’anno prima. I bianconeri, dopo tre pareggi consecutivi, vogliono una vittoria che darebbe morale anche in vista dell’impegno di Europa League durante la settimana (contro l’Anzhi in trasferta).

    QUI UDINE – Problemi di formazione per Guidolin, che dovrà fare a meno di parecchi titolari. Le assenze più pesanti sono sicuramente quelle di Benatia, Danilo e Lazzari, oltre che degli infortunati di lungo corso Muriel e Pinzi. Per il tecnico dell’Udinese, scelte quasi obbligate con una difesa completamente da ricostruire che vedrà, oltre al portiere Brkic, il trio tutto italiano con Domizzi, Angella (autore di una doppietta contro il Chievo) e Coda. Il centrocampo sarà formato dai due esterni Basta e Pasquale (favoriti su Faraoni e Armero) e i tre centrali Pereyra, Badu e Allan. La coppia d’attacco è quella composta dal solito Totò Di Natale, aiutato dal brasiliano Maicosuel.

    Francesco Guidolin
    Guidolin in emergenza per la sfida contro il Parma © Dino Panato/Getty Images

    QUI PARMA – Meno problemi per il collega emiliano, Roberto Donadoni, che dovrà sostituire l’infortunato Valdes e lo squalificato Biabiany. Qualche dubbio anche per Zaccardo, fermatosi nel corso della rifinitura. L’ex tecnico di Napoli e Cagliari schiererà il suo classico 3-5-2 con in porta Mirante, il trio difensivo formato Benalouane (se non dovesse recuperare Zaccardo), Paletta e Lucarelli. Lungo le fasce giocheranno Gobbi e Rosi. Il ruolo di regista passerà dai piedi di Ninis supportato dagli interni Parolo e Marchionni ed infine la coppia offensiva Amauri – Sansone (con quest’ultimo in ballottaggio con Belfodil).

    ANALISI TATTICA – Sarà interessante la sfida sugli esterni con Basta contro Gobbi e Pasquale contro Rosi. Probabilmente, chi vincerà questo doppio duello potrà portare a casa l’intera posta in palio. I friuliano potranno contare anche sugli inserimenti centrali di Pereyra e l’immensa classe del capitano Di Natale, capace di trascinare da solo la squadra alla vittoria. Gli emiliani invece dovranno puntare sul gioco di squadra e dovranno cercare di fornire più palloni possibili ad Amauri, possibilmente alti, in modo da sfruttare la sua forza fisica. L’Udinese dovrà dimostrare di poter reggere in difesa nonostante manchino giocatori del calibro di Benatia e Danilo.

    UDINESE-PARMA PROBABILI FORMAZIONI
    Udinese (3-5-1-1): Brkic; Coda, Angella, Domizzi; Basta, Pereyra, Allan, Badu, Pasquale; Maicosuel; Di Natale. Allenatore: Guidolin.
    Parma (3-5-2): Mirante; Benalouane, Paletta, Lucarelli; Rosi, Marchionni, Ninis, Parolo, Gobbi; Sansone, Amauri. Allenatore: Donadoni.