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  • Milan: Montella, Donadoni o Klopp?

    Milan: Montella, Donadoni o Klopp?

    Il Milan di Filippo Inzaghi sembra già naufragato e destinato ad una fine anticipata rispetto alle previsioni. Nel futuro rossonero sembra avere una possibile collocazione Vincenzo Montella o Roberto Donadoni ma sempre più forte arriva la voce dell’inizio di un avvicinamento tra l’entourage meneghino con Jurgen Klopp, attuale tecnico del Borussia Dortmund.

    Inzaghi era stato annunciato come l’inizio di una nuova era che prendeva sempre ispirazione da un canovaccio consolidato in casa Milan, ovvero il crearsi il tecnico vincente e del futuro in casa propria attingendo dalla sua storia. Così è stato nel recente passato con CapelloAncelotti ma anche con Seedorf e Inzaghi e così potrebbe essere in futuro pensando a Roberto Donadoni, già riavvicinato dal Milan l’estate scorsa prima della scelta condivisa sia da Barbara Berlusconi che da Adriano Galliani, su Superpippo.

    Filippo Inzaghi | Foto Twitter
    Filippo Inzaghi | Foto Twitter

    Il Milan si avvicina all’ennesima stagione incolore, dove il rischio di rimanere ancora una volta fuori dalle competizioni europee è alto e ancora una volta la piazza vuole la testa di chi ha sbagliato . L’esperienza dice che quando gli errori sono tanti e sono da attribuire a più persone la scelta del capro-espiatorio ricade sempre sulla parte più debole, che è sempre quella del tecnico in questi casi. Ecco che quindi il Milan si ritrova a lavorare duro, sia a Milanello che nei propri uffici per cercare un cambio di rotta fatto anche di conti ancora una volta da mettere a posto e tanti nuovi progetti, stadio per esempio, che devono essere realizzati tra mille difficoltà.

    Dal punto di vista del campo a Inzaghi sono dati strumenti a sufficienza per cercare di raddrizzare la stagione ma anche con i nuovi arrivi, Cerci e Destro su tutti, il trend non è cambiato, per questo la dirigenza ora cerca la guida giusta per la prossima stagione per riportare il Diavolo in alto. I nomi caldi sono tre.

    Donadoni è alle prese con il difficile momento del Parma che al tempo stesso ha una linea tracciata definita, alla quale non vuole credere nessuno ma che sembra segnata. Il tecnico dei parmigiani non vuole al momento sentire parlare di queste cose ma rappresenta la scelta che coniuga perfettamente lo stile Berlusconi-Milan portando una vecchia gloria a guidare la battaglia, inoltre non ha un ingaggio impossibile e nonostante non abbia una squadra di prima fascia fa giocare la sua squadra con equilibrio ma non difensivismo, cosa che al presidente piace.

    Vincenzo Montella è coccolato per il rinnovo di contratto dalla Fiorentina giustamente, rappresentava una prima scelta di Galliani che sposava così anche l’idea giovanile di Barbara Berlusconi. Tuttavia il tecnico campano andrebbe in rossonero con un suo schema ben definito, fatto anche di uomini di secondo piano di sua fiducia, questo vorrebbe dire un cambio radicale a partire dal tecnico in seconda (Tassotti) fino ad oggi unica vera linea di continuità tra il glorioso passato e il brutto presente sul campo.

    La terza via porta a una figura affascinante e vincente, si tratta di Jurgen Klopp attuale allenatore del Borussia Dortmund. Il tedesco piace a Barbara Berlusconi e non dispiace al Presidente, ma per Galliani si tratterebbe di una complicata gestione, a meno che, come si vocifera, lo stesso Klopp non abbia idee ben definite su anche chi portare in rossonero per il suo nuovo Milan e anche questo sarebbe però un altro blocco per il mago del mercato rossonero perché limiterebbe le sue trattative che sarebbero più gestite in stile manager dal tecnico.

    Jurgen Klopp | Foto Twitter
    Jurgen Klopp | Foto Twitter

    Insomma un ridimensionamento non da poco. Adriano Galliani, uomo di fiducia del Presidente, non si opporrà di certo e accetterà la sfida per aiutare comunque Klopp nell’intento e poi la figura del tecnico è importante proprio per il suo modo di far esprimere al meglio i giovani e non chiedere giocatori impossibili o fuori budget, quindi quanto ha fatto nel Borussia Dortmund è un ottimo biglietto da visita anche per lo stesso Galliani che pare si stia abituando all’idea.

    Insomma il Milan anche quest’anno, a metà stagione, è già al lavoro per ricostruire il proprio futuro intanto all’orizzonte c’è il Verona e il tentativo di una qualificazione per le coppe europee che sembra difficilissima ma è l’ultima richiesta fatta ad uno già sfiduciato Filippo Inzaghi.

  • Udinese il sogno continua, Djordjevic-tris lancia la Lazio

    Udinese il sogno continua, Djordjevic-tris lancia la Lazio

    I posticipi della 5° giornata di Serie A sono stati ricchi di gol ed emozioni ed hanno visto l’Udinese, guidata dall’inossidabile Totò Di Natale, imporsi per 4-2 su un coriaceo Parma e la Lazio, trascinata da una super tripletta di Djordjevic, espugnare con un netto 4-0 il campo del Palermo.

    Veniamo al racconto delle due gare partendo, in ordine cronologico da quella disputatasi alle 19 allo stadio Friuli.

    Antonio Di Natale
    Antonio Di Natale

    L’Udinese si presentava alla sfida con 9 punti conquistati e con la concreta possibilità di riprendersi il 3° posto. Stramaccioni schiera ancora la difesa a 4 con in avanti Di Natale appoggiato da Koné e Thereau. Il Parma invece veniva messo in campo da Donadoni con un 4-3-3 con Mauri, Acquah e Jorquera a metà campo con un trio d’attacco formato da Coda, Cassano e De Ceglie.

    I primi 20 minuti della gara sono privi di emozioni e con la palla che staziona principalmente a metà campo. Poi al 22° il match esplode con Mauri che, imbeccato da Cassano, controlla e batte Karnezis per il suo primo gol in Serie A ed il vantaggio ospite. Neanche il tempo di gioire che al 28° Badu fa la sponda giusta per Di Natale che solo in mezzo all’area colpisce al volo e pareggia. Karnezis sfodera un paio di super interventi e al 45° Di Natale concede il bis: cross basso di Widmer, velo di Thereau e Totò non perdona Mirante. Al riposo però non si va sul vantaggio dei friulani perchè al 3° minuto di recupero Mauri si inserisce in area e subisce il fallo di Widmer, è rigore! Cassano trasforma con un cucchiaio che tocca sotto la traversa ed entra.

     

    Nella ripresa al 57° Herteaux, su perfetto cross di Widmer, s’inventa una rovesciata fantastica che non lascia scampo a Mirante per il 3-2 Udinese. Al 78° la gara del Parma si complica ulteriormente con Acquah che prende il secondo giallo e lascia i suoi in 10. Al minuto 83° arriva il colpo del definitivo K.o. con Thereau che ruba palla a Lucarelli, entra in area e piazza il colpo vincente. La gara si chiude sostanzialmente qua e al fischio finale è gioia per i  ragazzi di Stramaccioni che si portano a 12 punti, al terzo posto, a -3 dal duo di testa.

     

    UDINESE – PARMA 4-2 (2-2) (22° Mauri (P), 28°, 45° Di Natale (U), 45°+3 rig. Cassano (P), 57° Herteaux (U), 83° Thereau (U))

    UDINESE (4-3-2-1): Karnezis; Widmer, Heurtaux, Danilo, Piris; Badu, Guilherme (87° Pasquale), Allan; Kone (65° Domizzi), Thereau; Di Natale (71° Muriel).

    Allenatore: Stramaccioni.

    PARMA (4-3-3): Mirante; Mendes (46° Santacroce), Felipe, Lucarelli, Gobbi; Acquah, Jorquera (65° Galloppa), Mauri; De Ceglie (60° Belfodil), Cassano, Coda.

    Allenatore: Donadoni.

    Arbitro: Calvarese.

    Ammoniti: Koné (U), Widmer (U).

    Espulsi: Acquah (P).

     

    I compagni festeggiano Filip Djordjevic
    I compagni festeggiano Filip Djordjevic

    Nel secondo anticipo entrambe le squadre andavano a caccia di punti. Iachini in partenza confermava il 3-4-1-2 visto con il Napoli con le eccezioni di Feddal e Lazaar dal primo minuto per Bamba e Daprelà. Pioli invece schierava i suoi con un 4-2-3-1 con Onazi e Parolo in mediana, Candreva, Mauri e Lulic sulla trequarti alle spalle di Djordjevic.

     

     

     

     

    Anche a Palermo i primi minuti non sono esaltanti, all’inizio cerca di far pressione la Lazio ma i rosanero pian piano crescono e nella seconda parte del tempo creano due enormi occasioni con Vazquez, fuori di poco, e Dybala, ottima risposta di Marchetti. Quando sembra esser tutto pronto per il vantaggio del Palermo, al 45° è la Lazio a trovare il gol: cross forte e basso di Candreva, Sorrentino è superato e Djordjevic è pronto da due passi a siglare il vantaggio.

     

    Nella ripresa è ancora il Palermo ad avere le migliori chance, Feddal ne fallisce una clamorosa. Anche Djordjevic avrebbe la palla dello 0-2 ma il suo colpo di tacco non sorprende Sorrentino. Doppietta solo rimandata perchè al 75° l’attaccante serbo è bravo con una finta a mettere a sedere il difensore avversario e a piazzare un sinistro vincente. La super serata di Djordjevic non è finita qua perchè al 83° il centravanti sfrutta un errore di Andelkovic e dopo il rimbalzo del pallone fredda Sorrentino con un diagonale da posizione angolata. Lo 0-3 sarebbe già troppo pesante per il Palermo, autore di un buonissimo primo tempo, al 92° arriva addirittura il Poker della Lazio con Parolo che aggancia in area una punizione di Ledesma, si gira e supera il portiere rosanero. La Lazio reagisce allo stop di giovedì ed è concreta, il Palermo, ora ultimo con Empoli e Sassuolo a quota 3, gioca bene, fa bel gioco ma non riesce a portar a casa nemmeno un punto.

     

    PALERMO – LAZIO 0-4 (0-1) (45°, 75°, 83° Djordjevic, 92° Parolo)

    PALERMO (3-4-1-2): Sorrentino; Andelkovic, Terzi, Feddal; Morganella, Rigoni, Barreto (82° Quaison), Lazaar (56° Emerson); Vazquez; Belotti, Dybala (76° Makienok).

    Allenatore: Iachini.

    LAZIO (4-2-3-1): Marchetti; Cavanda, De Vrij, Cana, Braafheid (77° Ciani); Parolo, Onazi; Lulic, Mauri (82° Ledesma), Candreva (57° Felipe Anderson); Djordjevic.

    Allenatore: Pioli.

    Arbitro: Di Bello.

    Ammoniti: Parolo (L), Morganella (P), Mauri (L), Cana (L), Marchetti (L), Vazquez (P)

  • Antonio Cassano Show in conferenza stampa, su nazionale, Parma e futuro

    Antonio Cassano Show in conferenza stampa, su nazionale, Parma e futuro

    Un vero e proprio show a tutto tondo quello messo in scena oggi in conferenza stampa da Antonio Cassano a Collecchio. Fantantonio ha parlato di tutto, delle critiche ricevute nell’avventura della nazionale al mondiale brasiliano, dal presente al Parma senza tralasciare alcuni dettagli sul suo futuro ed una piccola stoccata all’allenatore dell’Inter Walter Mazzarri.

    Partiamo con la Nazionale, alcuni giornali parlarono di un Cassano che si era comportato poco bene e che aveva avuto problemi a legare con il gruppo e che sarebbe stato lui uno dei calciatori attaccati da Buffon a caldo nel post eliminazione:

    Antonio Cassano
    Antonio Cassano

    Io maleducato con la cameriera? Per la prima volta nella mia vita non ho fatto casino, vogliono buttare sporcizia su di me ma ho le spalle larghe. Gruppo con Balotelli? Ho fatto gruppo soprattutto con Buffon, mi veniva a cercare anche di notte. Buffon non ha fatto nomi quando ha criticato giovani. E’ un problema creato. Perché quando Gigi ha un problema lo dice in faccia. Hanno voluto gettare fango su entrambi ma non hanno indovinato la giocata. Io Prandelli devo solo ringraziarlo come devono ringraziarlo gli italiani per il lavoro che ha fatto. Non sono stato chiamato per due anni in Nazionale, ma mi sono sempre comportato bene”.

    Poi Cassano ha voluto parlare di Parma, del Parma,della rabbia per l’Europa League sottratta ai ducali e, stuzzicato sulla sorpresa promessa dal neopresidente della Sampdoria Ferrero ai tifosi blucerchiati, ha parlato anche del suo futuro:

    A Parma ho trovato tantissima gente brava.  Noi dobbiamo essere arrabbiati per il torto schifoso che ci hanno fatto per quanto  riguarda l’Europa League. Poi se arriveremo sesti, settimi, ottavi etc non lo so, ma giocheremo molto arrabbiati. La città deve essere grata a Ghirardi. Gli hanno tolto un sogno per errore di altre persone. Spero che possa ritornare sui suoi passi. Ma abbiamo un fenomeno nel mondo del calcio, ed è Leonardi. Ferrero? Chi è quello della Nutella? Io rimarrò al cento per cento a Parma. C’è stato qualche problema a gennaio. Ma rimango al Parma e al 99%  chiuderò la carriera a Parma. Leonardi e Donadoni è stato fondamentale con me ha avuto una pazienza infinita, senza Donadoni non so cosa sarebbe successo.

    Alla fine Fantantonio fa anche il suo pronostico sulla vincitrice dello scudetto, indicando per questioni di tifo l’Inter ma non risparmiando una stoccatina a Walter Mazzarri:

    Per me la favorita è l’Inter per una questione di tifo, ma non per l’allenatore.

  • L’ambizioso Parma alla verifica dello Juventus Stadium

    L’ambizioso Parma alla verifica dello Juventus Stadium

    Per presentare questa gara bastano i numeri alla mano, sono le due squadre che nel girone di ritorno hanno fatto meglio. La prima della classe, la Juventus, che proprio dal girone di andata, match contro la Fiorentina al “Franchi“, non ha più fatto un passo falso. Dall’altra parte il Parma che proprio dal match dell’andata contro i bianconeri al “Tardini” non ha più perso.

    Questa sera sarà una verifica importante per entrambe.  La Juventus deve capire fisicamente come sta, uscita indenne dalla “battaglia” di Catania con il terzo risultato utile consecutivo raggiunto con il minimo scarto e ancora una volta non mostrando quella brillantezza e vivacità che la ha contraddistinto in precedenza sarà al cospetto della squadra più brillante e vivace della Serie A in questo momento.

    Il Parma ha tolto ogni velo alla sua “voglia d’Europa” e trainata dal genio ribelle di Cassano e dalle micidiali incursioni di Biabiany e Parolo vuole verificare la sua maturità contro i primi della classe. Donadoni non lo ha nascosto, affrontare la Juventus in uno stadio che ribolle di passione e che è sempre pieno deve dare gli stimoli per fare una partita al 110%.

    Roberto Donadoni | Foto Twitter / Il Pallonaro
    Roberto Donadoni | Foto Twitter / Il Pallonaro

    Ancora indisponibile Gargano, al suo posto sarà confermato Acquah, che nella partita contro il Genoa ha fatto bene, il resto potrebbe essere la conferma della formazione classica con magari una maggiore copertura sugli esterni a scapito della punta centrale di riferimento (Amauri).

    Conte, nonostante l’allontanamento dalla panchina di Catania, potrà essere regolarmente a condurre i suoi uomini dal bordo campo.  Infatti sia lui che Maran, entrambi allontanati domenica sera sono ammoniti e diffidati e la squalifica potrà arrivare se il loro comportamento scorretto verrà reiterato in futuro.

    Il tecnico pugliese vuole raggiungere al più presto possibile il record dei cento punti e per farlo deve limitare i passi falsi anche se lo scudetto sembra ormai cosa fatta e ci sarebbe bisogno di far rifiatare qualcuno in vista del rush finale in Europa League, entrata nell’animo dei tifosi, come secondo obbiettivo stagionale, dopo il fallimento in Champions.

    Antonio Conte metterà molto probabilmente in campo quindi la squadra titolare in partenza, con l’innesto di Caceres a sostituire l’acciaccato Barzagli. Poi sugli sviluppi della partita si faranno le staffette per recuperare le energie.

    PROBABILI FORMAZIONI:

    JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Caceres, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Pogba, Pirlo, Vidal, Asamoah; Tevez, Llorente.

    All.: Antonio Conte

    PARMA (3-5-2): Mirante; Cassani, Paletta, Lucarelli; Biabiany, Marchionni, Acquah, Parolo, Molinaro; Cassano, Schelotto.

    All.: Roberto Donadoni

  • Milan-Parma, Donadoni sfida il diavolo per l’Europa

    Milan-Parma, Donadoni sfida il diavolo per l’Europa

    Tra le sfide delle ore 15:00 per questa 28esima giornata di Serie A spicca senz’altro Milan-Parma dove si incrociano tante strade una di esse è senza dubbio quella che porta all’Europa League. (altro…)

  • Consigli Fantacalcio 2012-2013 26 giornata

    Consigli Fantacalcio 2012-2013 26 giornata

    Ciao a tutti ragazzi, consigli fantacalcio per la 26esima giornata di Serie A con il derby fra Inter a Milan il match sicuramente più interessante di una giornata che potrebbe essere molto favorevole alla Juventus impegnata in casa contro il Siena reduce dalla scorpacciata di gol contro la Lazio della scorsa settimana. Infatti il Napoli sarà atteso lunedì ad Udine in una match storicamente ostico per la compagine guidata da Walter Mazzarri mentre Inter e Milan cercheranno di conquistare un derby importantissimo dal punto di vista psicologico e che potrebbe dare dei segnali decisivi per la conquista della qualificazione in Champions League per la squadra che riuscirà a conquistare i tre punti.

    Nicolas Anelka ©GABRIEL BOUYS/AFP/Getty Images
    Nicolas Anelka ©GABRIEL BOUYS/AFP/Getty Images

    Consigli Fantacalcio giornata 26 guida alla formazione

    Palermo-Genoa sabato ore 20:45
    Rosanero che potrebbero ritrovare dal primo minuto capitan Miccoli, inseriamo anche Ilicic e la sorpresa rappresentata da Formica. Nel Genoa spazio ad Antonelli, Marco Borriello e Bertolacci e lasciamo a riposo i rispettivi reparti difensivi.

    Sampdoria-Chievo domenica ore 12:30                              
    Compagine blucerchiata decisamente in forma e decisa a conquistare il bottino pieno. Dentro l’argentino ormai dichiarato Icardi insieme ad Obiang, Estigarribia e Sansone. Nel Chievo spazio alla coppia PaloschiThereau e lasciamo a riposo tutti gli altri.

    Atalanta-Roma  domenica ore 15:00
    Colantuono vuole i tre punti e non mostra paura davanti alla Roma che si presenta a Bergamo senza gli squalificati Totti e De Rossi. Diamo fiducia ad Erik lamela ed Osvaldo ma anche a German Denis, Brienza e Bonaventura.

    Bologna-Fiorentina domenica ore 15:00
    Prevediamo tanti gol all dall’Ara di Bologna, inseriamo tutto il reparto offensivo rossoblù oltre a Kone e Morleo. Nei Viola Pizarro è out, dentro Ljajic ed ovviamente Pasqual e Jovetic.

    Cagliari-Torino ore 15:00
    Anche questa partita si preannuncia con bonus a go go, dentro Sau e Ibarbo ma anche Avelar e Cossu. Nel Torino spazio a Cerci, Birsa, Bianchi e D’Ambrosio.

    Juventus-Siena ore 15:00
    Padroni di casa bianconeri in odor di turnover, potrebbero riposare i diffidati Pirlo e Vidal ma dentro Marchisio oltre ad Asamoah con la sorpresa rappresentata in attacco dalla coppia Quagliarella – Anelka. Nel Siena fiducia a Rosina, Sestu ed Emeghara.

    Parma-Catania  ore 15:00
    Donadoni trova forse la formazione più in forma del momento, lasciamo a riposo la difesa gialloblù ed inseriamo Biabiany, Amauri e Marchionni. Nel Catania sono fuori Barrientos ed Almiron inseriamo Castro, Gomez e Bergessio oltre a Marchese e Lodi.

    Inter-Milan  ore 20:45
    Prevediamo tanti gol ed emozioni in un derby decisamente scoppiettante. La sciamo a riposo le difese che potrebbero risentire delle fatiche di coppa ed inseriamo i rispettivi reparti offensivi con un occhio di riguardo a Mario Balotelli e Rodrigo Palacio oltre a Fredy Guarin e Kevin Prince Boateng.

    Udinese-Napoli lunedì ore 19:00
    Partita chiave per la squadra partenopea che deve vincere se vuole arrivare vicina allo scontro diretto con la Juventus della prossima settimana. Dentro Hamsik e Cavani ma non ci dimentichiamo dei padroni di casa con Lazzari, Basta, Pasquale, Muriel e Di Natale.

    Lazio-Pescara lunedì ore 20:45
    Secondo Monday Night consecutivo per una Lazio che deve vincere assolutamente contro un Pescara orfano di Weiss. Dentro tutti i giocatori biancocelesti presenti nelle vostre rose e lasciamo a riposo tutti quelli del Pescara.

  • Milan-Parma 2-1, Balotelli stravolge la corsa Champions

    Milan-Parma 2-1, Balotelli stravolge la corsa Champions

    Il match Milan-Parma termina con la vittoria dei rossoneri per 2-1. I padroni di casa sbloccano il risultato sul finire del primo tempo, quando un cross di Boateng viene deviato nella propria porta dal difensore Paletta. Grande rammarico per gli ospiti, che fino a quel momento avevano messo in crisi la formazione milanista. Il Diavolo entra con un piglio diverso nella ripresa, durante la quale i ducali non riescono più a giocare come fatto in occasione della prima frazione di gioco. Dopo aver sfiorato più volte il raddoppio, il Milan trova la perla di giornata con Mario Balotelli, abile ad insaccare direttamente su calcio piazzato il gol del 2-0. Nel finale i gialloblu segnano la rete della bandiera con Sansone, per il definitivo 2-1. Con questa vittoria il Milan si porta al terzo posto a pari punti con la Lazio.

    Balotelli e la rincorsa al terzo posto

    Mario Balotelli ringrazia la curva dopo la punizione vincente | ©Marco Luzzani/Getty Images
    Mario Balotelli ringrazia la curva dopo la punizione vincente | ©Marco Luzzani/Getty Images

    MARIO – E sono quattro. La punizione telecomandata di ieri sera a San Siro proietta Mario Balotelli a quota quattro marcature nei suoi primi 270 minuti con la maglia rossonera. Una partenza incredibile per un giocatore che veniva accusato di scarsa costanza e che ultimamente sedeva o in panchina o in tribuna a Manchester. I quattro gol realizzati da Balotelli hanno portato alla classifica del Diavolo 7 punti nuovi di zecca, con i quali Allegri può credere come la rimonta al terzo posto sia davvero nelle corde del Milan. Le prossime partite di campionato contro Inter e Lazio saranno in questo senso un banco di prova importante. E con un fuori-categoria del genere al centro dell’attacco, le notti del tecnico livornese potranno essere più leggere.

    DONADONI – Solo applausi per l’ex idolo della curva Donadoni, oggi allenatore del Parma e in futuro chissà. Il mister dei gialloblu a fine partita ha voluto ringraziare i tifosi di San Siro, ribadendo la loro importanza per la sua carriera da giocatore. Riguardo la sconfitta, la terza nelle ultime sei gare, l’allenatore ha fatto spallucce, consapevole che l’obiettivo dei ducali resti la salvezza, e con 32 punti guadagnati nelle prime 25 giornate non ci si può far prendere dallo sconforto se non si vince da sei partite.

    LE PAGELLE
    Balotelli 8: impatto devastante con la maglia del Milan. Quattro reti in tre partite. A dire che qualcuno pensava fosse un acquisto da campagna elettorale.
    Montolivo 7,5: ottima prestazione, a tutto tondo, di Riccardo Montolivo, bravo ad impostare e a chiudere tutti gli spazi.
    Niang 6,5: ieri sera abbiamo capito che oltre a far l’esterno d’attacco si muove bene anche nel ruolo di seconda punta. Potenzialità enormi.
    Biabiany 6,5: il migliore dei suoi. Corre da una parte all’altra, mette in crisi Constant nel primo tempo, salvo poi calare nella ripresa. Ma perché gioca in Emilia?
    Amauri 5,5: prova a smuovere un po’ la situazione lì davanti con la sua fisicità, ma pericoli veri non li crea. I miracoli (vedi Milan-Fiorentina) accadono una volta soltanto.
    Paletta 5: l’autorete nel primo tempo condanna i suoi compagni di squadra alla sconfitta. Per non farsi mancare nulla causa anche la punizione del raddoppio di Balotelli.

    TABELLINO
    Milan (4-3-3): Abbiati 6, De Sciglio 6, Yepes 5,5, Zapata 5, Constant 6, Nocerino 5,5, Montolivo 7,5, Muntari 5,5, Niang 6,5 (42′ st Traoré sv), Balotelli 8, Boateng 6,5 (20′ st Bojan 5). Allenatore: Allegri
    Parma (4-3-3): Pavarini 6,5, Rosi 5,5, Coda 6 (21′ st Benalouane 6), Paletta 5, Mesbah 5,5, Marchionni 6,5, Valdes 6,5, Parolo 5,5 (11′ st Ninis 5,5), Biabiany 6,5, Amauri 5,5 (27′ st Belfodil 5,5), Sansone 6,5. Allenatore: Donadoni

    Milan-Parma il video

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  • Parma-Genoa 0-0, Bertolacci fermato dai pali

    Parma-Genoa 0-0, Bertolacci fermato dai pali

    Parma-Genoa, il match del lunch time della domenica termina con un pareggio a reti inviolate che si può considerare un buon punto rimediato per entrambe le formazioni, che per motivi differenti cercavano un risultato positivo che facesse punti-classifica. Il Parma di Roberto Donadoni avrebbe voluto riscattare i due stop  consecutivi rimediati contro Napoli e Fiorentina, che avevano interrotto un periodo proficuo in termini di risultati, oltre che di imbattibilità interna; il Genoa di Ballardini, invece, dopo il buon successo rimediato domenica scorsa con la Lazio ed il precedente pari a Torino con la Juventus voleva continuare la striscia positiva iniziata con il cambio di tecnico in panchina, utile a muovere la classifica delle zone basse. Lo 0-0, dunque, può accontentare entrambe le formazioni anche se, probabilmente, il Genoa avrebbe meritato qualcosa in più se non altro per le maggiori occasioni da gol costruite nel corso del match. La prima, al 12′ del primo tempo con Bertolacci su colpo di testa, ma il portiere Pavarini è stato abile a deviare in corner; nel primo tempo, da segnalare anche l’occasione al 37′ per il Parma con colpo di testa insidioso da parte di Belfodil, di poco fuori.

    Nel secondo tempo, al 48′ occasione per il Genoa con un grande tiro di Bertolacci che colpisce di collo esterno, indirizzandolo con precisione laddove Pavarini non sarebbe arrivato: la fortuna, però, non assiste la sua iniziativa personale e la palla si stampa sull’incrocio dei pali. Ancora Bertolacci protagonista al 57′ ed è ancora il palo a negargli la gioia del gol, su un bel diagonale di destro. Al 65′ il Parma prova a rispondere con Amauri, ma Frey devia in angolo così come al minuto 68′ quando Belfodil è impreciso a colpire di testa da posizione molto favorevole. Il Genoa continua a premere con buone combinazioni di Borriello e Bertolacci, e poi Ballardini inserisce Immobile al posto di Borriello per dare maggior velocità alla manovra offensiva nel finale: nulla da fare, la gara termina dopo quattro minuti di recupero a reti inviolate con uno 0-0 che muove la classifica di entrambe le formazioni, mettendo in mostra un ottimo Bertolacci, senza dubbio il migliore in campo fermato soltanto dai legni della porta di Pavarini.

    Parma-Genoa 0-0, Bertolacci fermato dai pali | © Marco Luzzani/Getty Image
    Parma-Genoa 0-0, Bertolacci fermato dai pali | © Marco Luzzani/Getty Image

    Parma-Genoa, le pagelle:

    Bertolacci 7 Attivo in zona offensiva, si propone anche con occasioni personali: la fortuna non lo assiste e colpisce due pali ma è senza dubbio il migliore in campo in assoluto

    Ninis 6.5 Buona prova propositiva, anche se subentra al posto di Mariga a gara in corso. Si fa trovare pronto e sforna buoni assist per Amauri e Belfodil che però non riescono a sfruttarli a dovere

    Biabiany 5.5 Delude la sua prova, poco presente nel vivo del gioco a parte qualche scatto in velocità che però non si rivela pericoloso

    Parma-Genoa, il tabellino: 

    Parma (3-5-2): Pavarini 6.5; Benalouane 6 (dal 62’ Coda), Paletta 6, Lucarelli 6.5; Gobbi 6.5 (dal 78’ Mesbah), Parolo 6, Mariga (dal 7’ Ninis 6.5), Valdes 6, Biabiany 5.5; Amauri 5.5, Belfodil 5. Allenatore: Roberto Donadoni

    Genoa (3-5-2): Frey 6; Manfredini 6.5, Portanova 6, Granqvist 6.5; Antonelli 6, Rigoni 6 (dal 67’ Vargas), Matuzalem 6.5 , Kucka 6, Pisano 5.5; Bertolacci 7 (dall’80’Olivera), Borriello 6.5 (dall’85’ Immobile). Allenatore: Davide Ballardini

    Ammoniti: Benalouane, Antonelli, Valdes.

  • Parma-Genoa: tridente gialloblu, Borriello unica punta

    Parma-Genoa: tridente gialloblu, Borriello unica punta

    Alle ore 12,30 il match del pranzo domenicale per la quinta giornata del girone di ritorno sarà Parma-Genoa in programma allo stadio Tardini, una gara dai contenuti interessanti per le motivazioni delle due squadre. Il Parma di Roberto Donadoni, infatti, deve riprovare a riscattare le due sconfitte consecutive contro Napoli in casa (che ha violato il Tardini, prima imbattuto) e la Fiorentina in trasferta, ritrovando quella positiva continuità di risultati che lo hanno reso una delle squadre più interessanti di questo campionato. Dal canto suo, invece, il Genoa di Davide Ballardini è reduce da due risultati prestigiosi – che sono coincisi proprio con il ritorno del tecnico sulla panchina rossoblu subentrando a Gigi Del Neri – contro la Juventus quando il Grifone strappò il pareggio per 1-1 fra le polemiche legate alla direzione dell’arbitro Guida, ed il successo contro la Lazio di domenica scorsa tra le mura amiche di Marassi, ottenuto con un 3-2 proprio allo scadere, che hanno dato vigore ed entusiasmo ad un ambiente fiaccato dalle difficoltà di inizio stagione e preoccupato dalla pericolante situazione di classifica. Ora, l’obiettivo per i rossoblu è, dunquem quello di sfatare il tabù del match della domenica alle 12,3o, considerando che non riescono a vincerlo da più di un anno.

    Parma-Genoa: tridente gialloblu, Borriello unica punta | ©  Marco Luzzani/Getty Images
    Parma-Genoa: tridente gialloblu, Borriello unica punta | © Marco Luzzani/Getty Images

    Parma – Roberto Donadoni avrà le certe assenze di Rosi e Marchionni per squalifica, mentre Mirante e Santacroce daranno forfait a causa di infortunio, con il primo che sarà costretto ad un lungo stop di almeno quattro settimane. Al posto di Santacroce, invece, vi sarà spazio per Lucarelli mentre Paci prenderà il posto di Rosi e Ninis dovrebbe essere sulla fascia al posto di Marchionni. In difesa, il quartetto composto da Benalouane, Paletta, Lucarelli e Gobbi; in avanti, invece, vi sarà spazio per il tridente che completerà il modulo 4-3-3 con Amauri che dovrebbe partire in panchina e lasciare spazio a Biabiany, Beldodil e Sansone.

    Genoa – Anche in casa rossoblu, il tecnico Davide Ballardini dovrà fare i conti con le assenze di tre giocatori di peso, Jankovic, Rossi e Floro Flores, mentre la buona notizia viene dal rientro di Vargas a disposizione, partendo dalla panchina. Il modulo che il tecnico del Grifone potrebbe lanciare è il 3-5-1-1, confermando lo schieramento che ha battuto la Lazio e quell’atteggiamento prudente che è riuscito a mettere in gran difficoltà la squadra di Petkovic. La formazione dovrebbe prevedere l’unica punta Marco Borriello supportato da Bertolacci e dal folto centrocampo a cinque composto da Cassani, Kucka, Matuzalem, Antonelli e Moretti e la difesa a tre composta da Granqvist, Portanova e Manfredini e Frey in porta.

    Parma-Genoa, le probabili formazioni:

    Parma (4-3-3): Pavarini; Benalouane, Paletta, Lucarelli, Gobbi; Ninis, Valdes, Parolo; Biabiany, Sansone, Belfodil. A disposizione: Bajza, Coda, Maceachen, Ampuero, Mesbah, Morrone, Strasser, Mariga, Boniperti, Palladino, Amauri. Allenatore: Roberto Donadoni.

    Genoa (3-5-1-1): Frey; Granqvist, Portanova, Manfredini; Cassani, Kucka, Matuzalem, Antonelli, Moretti; Bertolacci; Borriello. A disposizione: Tzorvas, Stillo, Ferronetti, Pisano,Bovo, Rigoni, Tozser, Vargas, Olivera, Immobile. Allenatore: Davide Ballardini.

    Allo stadio Tardini, alle 12,30 Parma-Genoa sarà diretta da Peruzzo della sezione di Schio, coadiuvato dai due guardalinee Rosi e Stefani, dal quarto uomo Faverani e dagli arbitri addizionali d’area Damato e Nasca.

  • Cavani espugna il Tardini. Juve a -3

    Cavani espugna il Tardini. Juve a -3

    Parma-Napoli era l’occasione per la rimonta partenopea, per portarsi a meno tre punti dalla Juventus capolista, per scavalcare la Lazio, e candidarsi ad essere l’avversaria numero uno nella corsa al tricolore: per questo, la vittoria della truppa di Mazzarri sul campo finora inespugnato del Tardini è un successo che vale doppio, ben oltre i tre punti conquistati. E’ una vittoria pesante, tirata e sofferta, contro un avversario ben organizzato che ha costruito in casa la sua ottima stagione. E’ una vittoria cercata con caparbietà, considerando che il gol del decisivo 2-1 è arrivato nel finale, dopo che il Parma era stato anche capace di pareggiare con il solito Sansone-ammazza grandi, anche se stavolta il gol è in compartecipazione con Paolo Cannavaro, al rientro in campo da titolare dopo la vicenda-squalifica legata all’inchiesta calcioscommessse, che entra nella deviazione decisiva. L’uomo della provvidenza napoletana, però, è sempre il solito Edinson Cavani che nel finale “raddrizza” la gara, con la sua centounesima rete in serie A che, a conti fatti, vale tre punti d’oro, approfittando di un Parma che, nei minuti finali, si è lasciato sorprendere in fase difensiva.

    Ad aprire le marcature, però, era stato un altro degli uomini chiave di Mazzarri, Marek Hamsik, che al minuto 21′ del primo tempo si inserisce alla perfezione cogliendo un assist perfetto di Dzemaili, e beffa così Mirante per lo 0-1. Al 27′ episodio dubbio con il Parma che reclama il gol di Sansone, che gira al volo verso la porta di De Sanctis, ma sembra che il portiere riesca a deviare prima che la palla varchi interamente la linea. Nel secondo tempo, le emozioni sono maggiori, ed al minuto 74′ giunge il pareggio dei gialloblu che avevano provato a spingere per evitare la sconfitta: Sansone va via sulla sinistra, ed il suo cross è deviato da Paolo Cannavaro a beffare De Sanctis per il gol dell’ 1-1.

    Parma-Napoli, Cavani espugna il Tardini | © Marco Luzzani/Getty Images
    Parma-Napoli, Cavani espugna il Tardini | © Marco Luzzani/Getty Images

    Il Parma potrebbe addirittura avere l’occasione di passare in vantaggio con Amauri, ma il brasiliano in ottima posizione non inquadra la porta e, così, il Napoli si lancia nel forcing finale e coglie al minuto 85′ con il suo Matador Cavani la rete più pesante della giornata, il suo diciottesimo centro personale, su assist di Lorenzo Insigne: giunge così il gol dell’ 1-2 definitivo che sancisce la vittoria del Napoli, come detto molto pesante e molto “caratteriale”, ed interrompe l’imbattibilità interna dell’ottimo Parma di Roberto Donadoni, finora l’unica squadra in serie A a non aver mai perso in casa.

    La lotta in vetta alla classifica, dunque, sembra essersi davvero riaperta.

    Parma-Napoli, le pagelle:

    Cavani 6.5 Non è di certo la sua miglior giornata, in cui sbaglia dei gol che in altre circostanze avrebbe realizzato; ma il Matador non sbaglia la rete della vittoria. Decisivo

    Dzemaili 6.5 Intuizione geniale il passaggio ad Hamsik per la rete del provvisorio 0-1, rimane illuminato del complesso della gara.

    Sansone 6.5 Entra nel gol del pari (anche se c’è la deviazione di Cannavaro), mostra ancora le sue capacità di incidere contro le grandi anche se stavolta il risultato finale è differente

    Parma-Napoli 1-2, il tabellino: 

    Parma (4-3-3): Mirante 6.5 ; Rosi 6 (70′ Amauri), Santacroce 5.5 (29′ Lucarelli), Paletta 6.5, Gobbi 5.5; Marchionni 6.5, Valdes 6, Parolo 5.5; Biabiany 6, Belfodil 5.5, Sansone 6.5 (79′ Beanlouane). Allenatore: Roberto Donadoni

    Napoli (3-5-1-1): De Sanctis 6; Campagnaro 6, Cannavaro 6, Britos 5.5; Mesto 6 (79′ Armero), Dzemaili 6.5, Inler 6 (63′ Donadel), Hamsik 6.5, Zuniga 6; Pandev 5.5 (67′ Insigne 6.5); Cavani 6.5. Allenatore: Walter Mazzarri

    Marcatori Parma-Napoli: 21′ Hamsik, 74′ autogol Cannavaro, 85′ Cavani

    Video Parma-Napoli:

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