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  • Champions League, Real Madrid e Chelsea ipotecano la semifinale

    Champions League, Real Madrid e Chelsea ipotecano la semifinale

    Due vittorie esterne nelle prime due sfide dei quarti di finale di Champions League. Se per il Real Madrid la trasferta nella capitale cipriota Nicosia era una pura formalità, quella del Chelsea in terra lusitana rappresentava un impegno insidioso poichè il Benfica in casa concede poco o nulla all’avversario (chiedere al Manchester United per credere, ndr).

    APOEL – REAL MADRID – L’urna di Nyon aveva servito su un piatto d’argento la qualificazione alla semifinale a Mourinho, il Real si era ritrovato infatti sorteggiato con la squadra cenerentola della Champions ma, allo stesso tempo, autentica rivelazione per aver terminato in testa il proprio girone davanti a Zenit San Pietroburgo e Porto prima ed eliminato poi agli ottavi il più quotato Lione: l’Apoel. Lo splendido colpo d’occhio dei 23 mila del Neo GSP Stadium di Nicosia è di certo la nota più bella della serata, spinti dall’entusiasmo dei supporters il fortino dell’Apoel resiste per ben 70 minuti: i ciprioti tengono bene il campo nel primo tempo ma Mourinho nella ripresa indovina i cambi inserendo Kaka e Marcelo che si renderanno determinanti: l’ex Milan sale in cattedra pennellando prima il cross per la testa di Benzema e siglando poi la rete del raddoppio merengues dopo una discesa sulla sinistra proprio del connazionale terzino, rete che tramortisce i giocatori dell’Apoel in campo ma non i tifosi sugli spalti che continuano imperterriti nei loro cori. Lo 0-3 finale con il quale si chiude il match è di Benzema che firma la sua personale doppietta per il suo settimo centro in questa edizione della Champions League mettendo in cassaforte la qualificazione alla semifinale, improbabile, per non dire impossibile, infatti che nella gara di ritorno al Bernabeu il sorprendente Apoel di Ivan Jovanovic, che comunque vada a finire è stata protagonista indiscussa in Champions, riesca a recuperare le tre reti di svantaggio e a ribaltare addirittura il risultato.

    Mata, Torres e Kalou © Clive Rose/Getty Images

    BENFICA – CHELSEA – Al da Luz di Lisbona c’è il pubblico delle grandi occasioni, 60 mila “cuori rossi” per trascinare al successo il Benfica che vede la possibilità di centrare la semifinale di Champions che manca da 22 anni. Le Aquile però devono fare i conti con un Chelsea rivitalizzato dalla cura Di Matteo e che pare ormai aver voltato pagina dopo l’esperienza insoddisfacente in panchina di Villas Boas. Primo tempo equilibrato e giocato a ritmi bassi da entrambe le squadre senza particolari sussulti, nella ripresa, dopo la fase di studio preliminare, i padroni di casa alzano il ritmo alla ricerca della rete che servirebbe per giocare il ritorno con maggiore tranquillità concedendo però in questo modo ai londinesi veloci e pericolose ripartenze soprattutto con l’indiavolato Ramires. Ed è proprio grazie ad una sua accelerazione ad un quarto d’ora dal termine che il Chelsea trova il gol, lanciando in profondità sull’out di destro Fernando Torres il quale è bravo a resistere alla carica di un avversario e a servire al centro per Kalou che non deve far altro che spingere la sfera in rete alle spalle di Artur ipotecando la semifinale. Nonostante l’assalto finale, il Benfica non impegna mai seriamente Cech ritrovandosi così a giocarsi il tutto per tutto tra sette giorni a Stamford Bridge.

  • Al via i quarti Champions League, stasera Benfica – Chelsea e Apoel – Real Madrid

    Al via i quarti Champions League, stasera Benfica – Chelsea e Apoel – Real Madrid

    Questa sera è di scena l’andata dei quarti Champions League con le prime due sfide in programma tra Apoel Nicosia – Real Madrid e Benfica Chelsea. La squadra cipriota, rivelazione di questa competizione, dopo aver eliminato il Lione agli ottavi questa sera affronterà i Galacticos di Josè Mourinho in una sfida tutta da seguire. Galvanizzati dal prestigioso riconoscimento di essere tra le prime otto squadre d’Europa, l’allenatore Ivanovic punta sul fare risultato tra le mura amiche per poi giocarsela a Madrid e sperare in uno storico passaggio in semifinale.

    La squadra di Mourinho, capolista in Liga,  si presenta al GSP Stadium con la possibilità di poter chiudere il discorso qualificazione sin da subito. La differenza tra i due club è abissale, ma il tecnico delle Merengues è sicuro che per la qualificazione alle semifinali sarà decisiva la gara di ritorno. Queste le sue parole:

    non si può paragonare l’Apoel al Real Madrid, ma lo rispettiamo molto. Abbiamo studiato i loro progressi, sarà una partita difficile. Difficile che la qualificazione si decida già domani; è chiaro che noi proveremo a vincere, ma le mie sensazioni sono che domani sarà una partita difficile e che tutto si deciderà al Bernabeu.

    Josè Mourinho | ©JACK GUEZ/AFP/Getty Images

    Quarti Champions League: Apoel Real Madrid Probabili formazioni: 
    APOEL NICOSIA (4-2-3-1)
    : Chiotis; Poursaitidis, Oliveira, Paulo Jorge, Boaventura; Morais, Sousa; Charalabides, Solari, Manduca; Almeida. 
    REAL MADRID (4-2-3-1): Casillas; Arbeloa, Sergio Ramos, Pepe, Marcelo; Khedira, Granero; Benzema, Oezil, Cristiano Ronaldo; Higuain

    L’altra sfida in programma questa sera è tra Benfica e Chelsea due squadre consolidate da anni nel palcoscenico europeo e vogliose di arrivare fino in fondo alla competizione.

    Il Chelsea, del neo allenatore Di Matteo, arriva a questa sfida dopo aver eliminato il Napoli allo Stamford Bridge ribaltando il risultato dell’andata vogliosi di riscattarsi dopo le prestazioni altalenanti in Premier League. l’idolo dei tifosi Frank Lampard suona la carica:

    Dobbiamo rimetterci in carreggiata prima occupandoci del Benfica e poi degli impegni in campionato. Abbiamo perso partite che avremmo dovuto vincere, ma ora dobbiamo affrontare le prossime come delle sfide ad eliminazione diretta

    Non ha tutti i torti il capitano dei Blues consapevole che la Champions rimane l’unico obiettivo sul quale puntare a causa del grosso distacco con le squadre di Manchester in campionato.

    Il Benfica di Jorge Jesus, battuto lo Zenit di Spalletti, affronta la squadra inglese con la consapevolezza che servirà una partita perfetta. In casa i portoghesi sono molto forti chiudono gli spazi e ripartono in contropiede.

    Dovremo essere ispirati sia in difesa che in attacco; dovremo essere perfetti per vincere. In casa siamo forti ma affrontiamo una squadra esperta, abituata alle fasi calde della Champions League. La sfida non si deciderà a Lisbona, è solo il primo tempo.

    Queste le parole del tecnico del Benfica alla vigilia della partita.

    Roberto Di Matteo | ©Getty Images

    Quarti Champions League: Benfica Chelsea Probabili formazioni: 
    BENFICA ( 4-3-1-2): Artur; Maxi Pereira, Luisao, Garay, Emerson; Gaitan, Javi Garcia, Witsel; Aimar; Rodrigo, Cardoso. 
    CHELSEA(4-3-3): Cech; Bosingwa, David Luiz, Terry, Cole; Ramires, Meireles, Lampard; Sturridge, Drogba, Mata.

    I PRONOSTICI DEI QUARTI DI CHAMPIONS LEAGUE

  • Torna Tevez, Manchester City rimonta sul Chelsea

    Torna Tevez, Manchester City rimonta sul Chelsea

    Il Manchester City rimane agganciato allo United a meno 1 in classifica grazie a una soffertissima vittoria casalinga contro il Chelsea di Roberto Di Matteo. Tutta la pressione era sulle spalle della squadra di Roberto Mancini, che dopo essere stata in vetta alla Premier da ottobre fino a due settimane fa, non aveva altro che la vittoria come risultato disponibile, per arrivare almeno con un punto di differenza allo scontro diretto con i cugini il 30 aprile. Mancini schiera il suo collaudato 4-2-3-1 con Balotelli in avanti, supportato da Silva, Nasri e Aguero e sulla mediana De Jong e Yaya Tourè. Di Matteo butta nella mischia dal primo minuto Fernando Torres in avanti con Mata e mette in campo un robusto centrocampo con Lampard, Mikel, Meireles e Ramires.

    Il primo tempo vede come protagonista il City che prima ci prova con Silva che però da buona posizione spara alle stelle e subito dopo all’8′ Nasri imbeccato con un lancio dalle retrovie colpisce in pieno la traversa con Cech immobile. Il Manchester controlla la partita e il Chelsea non riesce a creare niente di pericoloso, e ancora Nasri cerca la rete con un potente conclusione da fuori che sfila di poco alta e poi finalmente si vede Balotelli che però spreca una buona opportunità calciando a lato dai sedici metri. Il primo tempo passa veloce senza altri pericoli e all’inizio di ripresa Mancini decide di togliere Balotelli autore di una prova incolore e mette dentro Barry, avanzando Yaya Tourè e spostando Aguero come prima punta.

    Mancini e Tevez © Laurence Griffiths

    I Citizens tengono ancora il possesso palla e il pallino del match ma al 59′ sugli sviluppi di un corner il Chelsea praticamente alla prima occasione va in gol con Cahill che gira in rete un’azione confusa in area, con deviazione decisiva di Tourè. A questo punto Mancini è costretto a tentare il tutto per tutto e mette dentro al 65′ Tevez, assente da ottobre e aggregato nuovamente alla squadra da 20 giorni. L’Etihad Stadium accoglie l’attaccante argentino con un’ovazione e il City inizia a premere sull’acceleratore arrivando fino al 76′ quando Zabaleta calcia in porta ed Essien blocca il tiro con il braccio, rigore netto e Aguero con freddezza spiazza Cech per l’1-1. A questo punto i Citizens ci credono davvero e l’assalto finale va a buon fine, quando il migliore in campo Nasri penetra sulla sinistra, scarica a Tevez che con una magia lo mette davanti a Cech, il francese con un tocco morbido segna il gol della vittoria consegnando i tre punti forse più importanti della stagione.

    Il Manchester City ha dimostrato un gran carattere, dopo tre sconfitte consecutive fra Europa e campionato e soprattutto dopo essere andato sotto con il Chelsea. Altro punto importante è il rientro in squadra di Tevez, che si può considerare come un colpo di mercato e sicuramente sarà un valore aggiunto per Mancini e per i sogni di vittoria finale. Per quanto riguarda il Chelsea, dopo 4 vittorie consecutive ci può anche stare una battuta di arresto, con il quarto posto a 5 punti a 9 partite dal termine. Per la corsa Champions il Tottenham ha frenato in casa contro lo Stoke per 1-1 con gol di Van der Vaart al 92′ e l’Arsenal ha espugnato il Goodison Park, casa dell’Everton, per 1-0 con rete di Vermaelen.

  • Premier League e FA Cup. Cinquine per Manchester United e Chelsea

    Premier League e FA Cup. Cinquine per Manchester United e Chelsea

    In Premier League il Manchester United continua a volare e questa volta lo fa alle spese del Wolverhampton, con il risultato di 0-5 e andando a più quattro. Dopo aver sorpassato il City in classifica la settimana scorsa, gli uomini di Ferguson sembrano aver la condizione fisica e mentale giusta per rimanere in testa fino alla fine, visto anche il calendario leggermente favorevole. Il Manchester City di Mancini non ha giocato questo weekend e recupererà il match contro il Chelsea, oggi impegnato in FA Cup, mercoledì sera.

    I Red Devils oggi pomeriggio hanno passeggiato al Molineux, andando in vantaggio con Evans al 21′ che in area su corner è bravo a sfruttare una palla vagante. Il raddoppio arriva al 43′ con Valencia che dopo un’accelerazione sulla destra a tu per tu con il portiere è bravo ad incrociare sul secondo palo e due minuti più tardi al 45′ è Welbeck a segnare il 3-0 su assist di Valencia e a chiudere definitivamente la partita. Il secondo tempo è pura accademia per lo United che però trova il gol in ancora due occasioni ed entrambe le volte con il Chicharito Hernandez, al 56′ di testa su cross di Rafael e al 61′ su ennesimo assist di Valencia, vero valore aggiunto di questa squadra in questo periodo e protagonista di una grande stagione.

    Javier Hernandez &copy Scott Heavey/Getty Images

    Il calendario di Premier League metteva di fronte il Newcastle in casa in un’insidiosa sfida con il Norwich. I Magpies riescono a vincere di misura per 1-0 e mantengono vivi i sogni di una qualificazione in Champions League, anche se le speranze sono sempre meno forti dopo che Arsenal e Chelsea si sono risvegliate. Il gol vittoria è stato realizzato da Cissè. Lo Swansea continua a sorprendere e la squadra di Rodgers, espugna il campo del Fulham per 3-0 con doppietta di Sigurdsson e rete di Allen. La squadra gallese sta continuando ad esprimere un grande calcio, il più bello da vedere insieme al Tottenham e non a caso il nome del manager Rodgers è accostato ad importanti club, proprio come gli Spurs, che se in caso di partenza di Redknapp con destinazione la panchina della nazionale inglese, prenderebbero volentieri i servizi del coach Nord Irlandese.

    In FA Cup continua la striscia vincente del Chelsea adesso arrivata a quattro vittorie consecutive da quando Roberto Di Matteo si è insediato al posto di Villas-Boas. Oggi nei quarti di finale di FA Cup i Blues hanno passeggiato sul Leicester, squadra di Championship, per 5-2. La rete del vantaggio arriva al 12′ con Cahill che va altissimo di testa e schiaccia in rete, sfoggiando poi una maglietta in onore dell’ex compagno di squadra del Bolton, Fabrice Muamba, collassato ieri in campo a White Hart Lane durante un altro quarto di finale di FA Cup. Le condizioni del centrocampista del Bolton restano stazionarie ma critiche all’ospedale “The London Chest Hospital”. Il raddoppio del Chelsea arriva al 18′ con Kalou che deve solo spingere in rete un perfetto assist di Fernando Torres, che si fa tutta la fascia destra e poi serve in mezzo l’Ivoriano. I ragazzi di Di Matteo controllano il match e trovano il 3-0 nella ripresa al 67′ con Fernando Torres, che è bravo a mettere la palla nell’angolo basso su assist di Meireles. Al 77′ il Leicester accorcia le distanze con Beckford ma all’85’ il Chelsea va ancora in rete e ancora con Fernando Torres questa volta di testa. C’è ancora il tempo per due reti, all’89’ Marshall segna un eurogol dalla distanza per il 4-2 e al 90′ Meireles sigla il definitivo 5-2 ancora su palla Torres.

    Altri risultati di FA Cup.

    Liverpool-Stoke City 2-1 (Suarez, Downing LIV, Crouch STO)

    Everton-Sunderland 1-1 (Cahill EVE, Bardsley SUN)

    Tottenham-Bolton sospesa

  • Chelsea – Napoli 4-1, le pagelle. Drogba trascinatore, Inler ultimo a mollare

    Chelsea – Napoli 4-1, le pagelle. Drogba trascinatore, Inler ultimo a mollare

    Ecco i giudizi relativi all’incontro tra Chelsea e Napoli, vinto per 4 a 1 dopo i tempi supplementari dagli inglesi. Tra i padroni di casa male solo Essien, per i campani in evidenza Inler e Gargano.

    Pagelle Chelsea
    CECH 6,5: Dà grande sicurezza alla porta degli inglesi, sbarrando più volte la porta ai giocatori del Napoli.
    IVANOVIC 7: Bella partita la sua. Bene inizialmente sulla fascia, non delude nemmeno al centro ma dimostra grande senso del gol in occasione del 4-1
    LUIZ 6,5: Tra quelli dietro è il meno incisivo, ma centralmente Cavani e Lavezzi non passano mai.
    TERRY 7,5: Era tra i più attesi e non ha deluso. Grande prova dietro, riesce a trovare anche la rete che vale il 2-0. Non riesce a resistere sino alla fine, ma il giudizio è positivo.
    BOSINGWA 6: Gioca poco più di 20’ ma regge bene l’urto dei napoletani.
    COLE 6,5: In fase difensiva fa il suo compito, mentre non si vede quasi mai in proiezione offensiva.
    ESSIEN 5,5: E’ tra i meno incisivi dei suoi. Spesso sovrastato a centrocampo, non è il solito giocatore battagliero.
    LAMPARD 6: E’ suo il gol che porta ai supplementari, ma per il resto non fa grandissime cose. Evidentemente ha ancora bisogno di mettere minuti nelle gambe.
    STURRIDGE 6,5: Inizialmente sembra devastante. Con il passare dei minuti cala un po’ tanto da essere sostituito.
    TORRES 5,5: Si divora un gol incredibile nel supplementare. Con la sua presenza, tuttavia, tiene in apprensione ancora di più la difesa campana.
    MATA 6: Cerca sempre lo spunto, ma quasi mai lo trova.
    MALOUDA 6: Entra per dare un cambio di marcia ai suoi, ma non riesce ad incidere in maniera eccessiva sul match.
    RAMIRES 7,5: In assoluto tra i migliori del Chelsea. Da lui nascono primo e ultimo gol, ma quando accelera diventa sempre pericoloso. Una mina vagante che fa tanto male al Napoli insomma.

    Drogba e Inler © GLYN KIRK/AFP/Getty Images

    DROGBA 8: E’ lui l’anima del Chelsea. Segna un gol, mette costantemente i brividi alla retroguardia azzurra anche se a volte esagera con qualche simulazione e qualche protesta di troppo. Ma la sua esperienza è vitale per il Chelsea.
    DI MATTEO 7: Terza partita, terza vittoria. Ma stavolta pesantissima poiché vale i quarti di finale. Azzecca la formazione iniziale, ma più che altro è la mentalità dei suoi a convincere.

    Pagelle Napoli

    DE SANCTIS 7: Limita i danni compiendo un paio di belle parate, specie su Starridge e Drogba. La sta per combinare grossa nel supplementare ma Torres lo grazia. Non può nulla sui gol.
    CAMPAGNARO 5: Nel complesso disputa una bella gara ma pesa troppo sulla sua prestazione il doppio errore sul 2-0, quando prima mette in angolo e poi perde Terry.
    CANNAVARO 5: Sul 4-1 Drogba lo salta con una facilità pazzesca. Un gol che costerà carissimo.
    ARONICA 4,5: Una serata da dimenticare in fretta. Non riesce in alcun modo a stare dietro a Drogba, e sono davvero poche le volte in cui si fa notare per cose positive.
    MAGGIO 6,5: Gioca poco più di mezz’ora ma lo fa benissimo. La sua sostituzione causerà grossi problemi alla squadra.
    DOSSENA 4,5: Pessimo impatto con il match. Mai pericoloso, causa il rigore del 3-1 rischiando anche l’espulsione.
    INLER 7: In mezzo al campo è tra gli ultimi ad arrendersi. Sigla anche il gol della possibile qualificazione, ma servirà a poco.
    GARGANO 7: Splendida prova la sua. Non molla un centimetro, aggredisce il portatore di palla e strappa via diversi possessi agli avversari. Gli manca l’ultimo passaggio ma ciò non macchia un’ottima prova.
    ZUNIGA 5: Comincia bene sulla sinistra, ma soffre con il cambio di fascia. Si divora il 2-2 che poteva significare qualificazione assicurata.
    HAMSIK 5,5: Non il solito giocatore che tutti conoscono. Sempre nel vivo della manovra, gli manca il guizzo vincente.
    CAVANI 5: Tanto spirito di sacrificio, ma davanti è assente. Si fa notare solo per un tiro a lato.
    LAVEZZI 6: Più volte cerca lo spunto giusto e spesso mette in difficoltà la difesa avversario. Peccato solo che giri al largo dalla porta inglese.
    MAZZARRI 6: Poche le sue responsabilità, considerando i gol presi ingenuamente. L’approccio sembrava quello giusto.

  • Chelsea – Napoli 4-1. Il sogno azzurro si spegne ai supplementari

    Chelsea – Napoli 4-1. Il sogno azzurro si spegne ai supplementari

    Il sogno del Napoli si ferma agli ottavi di finale. Allo Stamford Bridge, dopo un’estenuante battaglia durata 120’, il Napoli deve alzare bandiera bianca contro il Chelsea. La maggiore esperienza premia la formazione di Roberto Di Matteo, il quale continua nella sua striscia vincente da quando siede sulla panchina dei blues. Solo lacrime, a fine gara, per i circa tremila sostenitori azzurri, che hanno sognato per lunghi tratti i quarti di finale, ma si sono dovuti arrendere solo ai supplementari causa un gol di Ivanovic. Al di là del 4 a 1 finale si è visto un Napoli non timoroso, che ha cercato più volte il gol, anche sullo 0-0, ma i troppi errori commessi dalla difesa sono stati davvero pesanti. Certamente si chiude una bella esperienza per i partenopei che hanno riassaporato palcoscenici interessanti, cominciando a mettere da parte quell’esperienza grazie alla quale il Chelsea è riuscito a spuntarla in quest’appuntamento. Si spegne cosi il sogno italiano di avere due squadre ai quarti: a difendere il tricolore adesso resta solo il Milan.

    Non ci sono sorprese nei due undici iniziali: il Chelsea si schiera con il 4-2-3-1 con i perni Terry, Lampard e Drogba in campo dal primo minuto. Mazzarri risponde con il classico 3-4-2-1 facendo leva, in avanti, sui tre tenori Hamski, Lavezzi e Cavani. In avvio il Napoli appare guardingo e con l’obiettivo di non lasciare alcuno spazio alla squadra di Di Matteo. Ma ben presto si capirà che, almeno inizialmente, non è così. Al 5’ la prima occasione in favore degli inglesi: sugli sviluppi di una rimessa laterale Drogba apparecchia per Sturridge il quale non ci pensa due volte ma De Sanctis è prontissimo e mette in angolo. Pronta reazione del Napoli: è il 10’ quando Hamsik al limite dell’area riceve palla e dopo essersi girato tenta la conclusione ma Cech, di piede, sventa il pericolo, grazie anche ad un proprio compagno di squadra che smorza il tiro. E’ un buon momento per gli azzurri che al 13’, in azione di rimessa, collezionano un’altra palla gol: Maggio sfugge via sulla destra e prova una sorta di tiro cross sul quale Cavani arriva in ritardo di un attimo calciando sull’esterno della rete. Appena 2’ dopo tocca a Lavezzi il quale parte sul filo del fuorigioco ma entrato in area di rigore non riesce a superare il portiere degli inglesi che mette in corner. Poco dopo c’è spazio anche per Hamsik e Zuniga da fuori area, ma la mira non è perfetta.

    I partenopei sembrano non rischiare nulla ma al 29’ ecco il fulmine a ciel sereno: cross di Ramires dalla trequarti e a centro area Drogba è il più lesto di tutti, dopo aver anticipato Aronica, ad insaccare nell’angolino alla destra di De Sanctis. Un gol arrivato nel momento migliore degli italiani. E rischia ancora il team di Mazzarri due minuti dopo: penetrazione di Sturridge dalla sinistra e palla che attraversa tutto lo specchio dell’area di rigore con Campagnaro che anticipa Drogba mettendo in angolo. Sugli sviluppi dello stesso però è il Napoli a partire in contropiede ma Cavani calcia di poco a lato. Si complicano le cose per Mazzarri visto che al 36’ Maggio deve abbandonare il campo per un colpo alla tibia: dentro Dossena al suo posto, il quale si va a posizione a sinistra, con Zuniga dirottato a destra. Il Chelsea poco dopo ci prova dal limite con Essien: palla a lato. Allo scadere inglesi vicinissimi al raddoppio: sugli sviluppi di un corner David Luiz ci prova in diagonale e quasi sulla linea di porta Cannavaro salva tutto in scivolata. Si va riposo sull’1-0.

    Chelsea-Napoli © Michael Regan/Getty Images

    Al rientro in campo le due squadre non presentano variazioni. Cambia subito invece il risultato: al 2’ infatti sugli sviluppi di un corner battuto da Lampard è Terry in area ad insaccare con un preciso colpo di testa. Il Napoli in questo momento sarebbe fuori dalla Champions ma appena 10’ ecco il lampo che riporta l’ago della bilancia dal lato degli azzurri: Dossena crossa dalla sinistra, Terry spazza ma centralmente con Inler che dal limite raccoglie e insacca. Di Matteo corre ai ripari: dentro Torres fuori Sturridge, nel tentativo di dare maggiore peso all’attacco. Ma è un difensore, Ivanovic, a provarci al 19’: De Sanctis però è reattivo. Il portiere azzurro si ripete poco dopo su Drogba salvando ancora il risultato. Il Napoli si fa vedere perlopiù di rimessa, tanto che Zuniga al 25’ colleziona una palla gol, ma Cech tocca il pallone deviandolo e mandandolo addosso a Lavezzi.

    Il Chelsea dal canto suo si fa vedere sui calci d’angolo, sfruttando i colpi di testa che sono risultati decisivi nei casi dei gol di Drogba e Terry. Ed è su uno di questi che alla mezz’ora Dossena combina il pasticcio, toccando di mano un pallone in area di rigore. L’arbitro lo grazia dal secondo giallo ma assegna il penalty e dal dischetto Lampard, nonostante De Sanctis intuisca la traiettoria, non sbaglia: è 3-1. La gara a questo punto diventa imprevedibile: il Chelsea prova a chiudere la gara mentre il Napoli si affida ai propri velocisti. Le occasioni da rete vengono meno, anche se a 3’ dalla fine Hamsik crossa in area dove Lavezzi per un soffio manca l’impatto con il pallone. Ci prova dai trenta metri anche Gargano poco dopo, palla alta di un soffio. La stanchezza dopo un match cosi intenso comincia ad affiorare, come dimostra Drogba che a 1’ dalla fine non riesce ad agganciare un bel cross di Mata. Dopo 2’ di recupero l’arbitro fischia mandando le squadre ai supplementari.

    Tutto invariato al rientro in campo. Subito Chelsea all’attacco e Ivanovic con un colpo di testa su calcio d’angolo si fa molto pericoloso. Più grossa l’occasione che capita al Napoli dopo nemmeno 1’: discesa di Lavezzi sulla sinistra e palla in mezzo per Hamsik che calcia a volo. Palla che esce di un soffio. Al 5’ secondo cambio della gara per il Chelsea: dentro Malouda al posto di Mata. Si fa male Terry e Di Matteo così poco dopo deve effettuare anche il terzo cambio, inserendo Bosingwa in quale va a prendere il posto di Ivanovic spostato al centro. Il Napoli fa la partita ma al 9’ trema: lunghissimo lancio per Torres, De Sanctis sbaglia completamente il tempo dell’uscita ma l’attaccante spagnolo a porta vuota manda incredibilmente a lato. Al termine del primo tempo però ecco il 4 a 1 del Chelsea: Drogba controlla di tacco e gira verso al centro dell’area dove Ivanovic indisturbato insacca.

    All’inizio del secondo tempo supplementare Mazzarri getta nella mischia un’altra punta, Pandev, al posto di Hamsik. Il Napoli si getta in avanti, ma è il Chelsea ad avere la palla del 5-1 con un tiro di Torres parato in due tempi da De Sanctis. Al 5’ dentro anche Vargas, un attaccante, al posto di Aronica. Partenopei con un’insolita difesa a due. Ma non si riescono a trovare spazi. Drogba su assist di Malouda fallisce il 5-1 ma dopo due minuti di recupero scoppia la festa inglese. Al Napoli resta solo l’amarezza.

  • Chelsea – Napoli, Mazzarri ha sciolto il dubbio: Zuniga titolare

    Chelsea – Napoli, Mazzarri ha sciolto il dubbio: Zuniga titolare

    L’attesa, finalmente, è finita. Adesso toccherà al campo dare la parola su uno degli ottavi di finale più attesi, complice anche il risultato dell’andata. Chelsea e Napoli questa sera si ritroveranno una di fronte all’altra, con gli azzurri che partono dal 3-1 di venti giorni fa. Un buon vantaggio, ma come ha insegnato il match tra Arsenal e Milan, guai ad abbassare la guardia. Lo sa bene Walter Mazzarri che ha predicato tranquillità ai suoi: e sarà questa la chiave dell’incontro. Non bisogna farsi prendere dell’entusiasmo ne farsi chiudere nella propria metà campo senza mai offendere l’avversario. Ad aiutare il Napoli i circa tremila tifosi che si accomoderanno sulle tribune di Stamford Bridge, mentre altri duemila potranno seguire l’atteso incontro solo dentro qualche pub, causa la mancanza di altri tagliandi.

    Si cercherà l’impresa dunque, si punterà a raggiungere quel traguardo che nemmeno il Napoli di Diego Armando Maradona riuscì ad agguantare. Ma stavolta al posto del Pibe de Oro ci saranno i tre tenori Hamsik, Lavezzi e Cavani, molto richiesti in Inghilterra ma che stasera avranno un obiettivo comune: far approdare gli azzurri al turno successivo. Ci saranno tutti e tre, così come il resto della rosa, considerando che Walter Mazzarri non avrà problemi di organico. Tutti abili e arruolabili insomma, compreso lo stesso tecnico toscano che potrà sedere sulla panchina dei partenopei dopo la sospensione della squalifica da parte del Tas. L’unico dubbio della vigilia, quello tra Dossena e Zuniga, è stato sciolto nella mattinata di oggi quando la squadra per via del traffico ha dovuto rinunciare alla seduta di rifinitura prevista in un centro sportivo facendo qualche esercizio in albergo. Giocherà il colombiano, che garantisce un maggior livello di copertura in fase difensiva.

    Juan Zuniga © Mike Hewitt/Getty Images

    Davanti a De Sanctis, nel 3-4-2-1 di Mazzarri, solito trio difensivo formato da Campagnaro, Cannavaro ed Aronica. A centrocampo Gargano e Inler agiranno davanti alla difesa, con Maggio e Zuniga che avranno il compito di giostrare lateralmente, dando una mano anche dietro in fase di possesso del Chelsea. Hamsik e Lavezzi invece avranno il compito di aiutare il giocatore più temuto dai britannici, il bomber uruguayano Cavani.

    Dall’altro lato Di Matteo non ha alternative: i suoi infatti dovranno fare la partita e cercare di sbloccare il punteggio prima possibile, poiché bisogna vincere almeno per 2 a 0. Dunque occhio all’attacco ma anche alla difesa: subire una sola rete potrebbe significare complicare maledettamente i piani. Il tecnico italiano si riaffida ai senatori Terry, Lampard e Drogba: partiranno tutti e tre dall’inizio, e dovranno essere loro a trascinare la squadra di Abramovich. Panchine in vista per Cahill e Torres, sin qui molto deludenti. Di Matteo, nel suo 4-2-3-1, schiererà, davanti a Cech, una difesa formata da Ivanovic e Cole laterali, David Luiz e Terry centrali. A fare da schermo al reparto arretrato ci penseranno Essien e Ramires, con Sturridge, Lampard e Mata dietro l’unica punta Drogba.

    Chelsea Napoli, ecco le probabili formazoni:
    CHELSEA (4-2-3-1): Cech; Ivanovic, D.Luiz, Terry, Cole; Essien, Ramires; Sturridge, Lampard, Mata; Drogba. In panchina: Turnbull, Cahill, Bosingwa, Ferreira, Ramires, Kalou, Torres. Allenatore: Di Matteo
    NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Gargano, Inler, Zuniga; Hamsik, Lavezzi; Cavani. In panchina: Rosati, Fideleff, Fernandez, Dzemaili, Dossena, Pandev, Vargas. Allenatore: Mazzarri

  • Chelsea – Napoli, sale l’attesa. Mazzarri predica tranquillità

    Chelsea – Napoli, sale l’attesa. Mazzarri predica tranquillità

    Meno di 24 ore ormai all’attesissima sfida  Chelsea Napoli che varrà un posto nei quarti di finale di Champions League. Nella giornata di oggi la squadra è sbarcata a Londra, visitando nel tardo pomeriggio il terreno dello Stamford Bridge che domani ospiterà l’incontro. Napoli che, oltre al 3 a 1 dell’andata, potrà contare su un altro dato statistico importante: nelle sfide di Champions disputate quest’anno è sempre andata a segno, e un gol nella capitale inglese, complice il risultato dei primi 90’, potrebbe dare una grossa spinta agli azzurri in ottica passaggio del turno.

    A guidare i partenopei dalla panchina ci sarà Walter Mazzarri: nella giornata di oggi infatti il Tas ha sospeso la sua squalifica rimediata nel match contro il Villarea. “Ci speravo – confessa il trainer toscano nel corso della conferenza stampa alla vigilia del match -. Con Grassani ci siamo sentiti spesso ed era importante che stessi vicino ai miei giocatori. Questo è importante in questa gara delicata per la nostra storia. Nel Chelsea qualcosa è cambiato con Di Matteo, ma il problema è che hanno vinto due gare e hanno ritrovato fiducia e questo mi preoccupa più che la tattica. Sarà una sfida affascinante. Bello giocare qui e fare un gol e anche di più. Ma soprattutto qualificarci. Guai a pensare al 3-1 dell’andata. Bisogna scendere in campo e fare la prestazione, senza pensare di avere vantaggi. Ma queste partite restano difficili – prosegue –. L’importante è giocare tranquilli, senza sentire troppo la pressione. Perché poi siamo capaci di tutto, anche di chiudere l’avversario. A livello generale anche il campione con una organizzazione tatticamente buona esalta le qualità tecniche. Questo permette con dei codici di comportamento di aiutarsi quando magari non attraversi un buon momento di forma come ci è capitato in questa stagione“.

    Walter Mazzarri © Christopher Lee/Getty Images

    La differenza di valori, prettamente economici, non spaventa Mazzarri, il quale considera la sua squadre come sorpresa della competizione. “Credo che le valutazioni si facciano a inizio stagione sulle rose e poi alla fine sui risultati – dice –. La cosa che oggi si può dire è che, a prescindere dei soldi, il Napoli sia la rivelazione a livello europeo. E se passiamo credo che sia la dimostrazione di come il calcio italiano stia crescendo nel confronto con quello inglese“.

    Molto concentrato l’uomo più temuto dagli inglesi: l’attaccante Edinson Cavani. “Sono comunque fortissimi e dobbiamo prendere esempio da Arsenal-Milan per capire che non ci si può distrarre un attimo. E’ una partita bella da vivere. Poi quando fischia l’arbitro entri dentro la competizione e pensi solo a far bene. Quello solo conta. Al di là dei numeri, di chi segna. Io spero di lasciare un segno a Napoli come hanno fatto Maradona e Careca. Loro sono stati grandissimi“.

    Poche ore dunque e le parole lasceranno spazio al campo da gioco. Migliaia i napoletani che si sono riversati nella capitale inglese, e non sono mancate nemmeno le contestazioni all’indirizzo della società, rea di aver fatto salire i giocatori sul pullman prima del tragitto dall’albergo allo stadio tramite un ingresso secondario, non dando cosi ai supporters la possibilità di far sentire ai propri beniamini tutto il loro calore. Un passaggio del turno domani sera potrebbe cancellare anche tutto ciò.

  • Verso Chelsea – Napoli, Cannavaro non vuole cali di tensione

    Verso Chelsea – Napoli, Cannavaro non vuole cali di tensione

    Meno due a Chelsea Napoli, la sfida che si disputerà a Londra e che potrebbe valere i quarti di finale di Champions League per un’altra formazione italiana. La concentrazione è altissima in casa Napoli, e a meno di 48 ore dall’inizio del match la tensione è enorme. I tifosi azzurri cominciano ad arrivare nella capitale inglese in vista dell’affascinante sfida contro il Chelsea di Di Matteo, sconfitto al San Paolo nell’incontro di andata per 3 a 1. Bisognerà, dunque, non perdere, o farlo con un gol di scarto. Fiducioso il capitano dei partenopei Paolo Cannavaro, come dimostrato in un’intervista a Radio Marte nel corso della giornata di oggi. “L’attesa è enorme – ha affermato -, ma è meglio vivere questo momento in modo normale. I tifosi scalpitano ed è giusto così, però noi dobbiamo stare tranquilli e non farci prendere dalla tensione, anche se sarà difficile. Per quanto fatto finora sarà comunque un successo, ma daremo tutto per allungare questo sogno e farlo vivere ai tifosi. Partiamo da un vantaggio importante, ma dovremo giocare come se fossimo sullo 0-0.

    La carica dei tifosi farà piacere, ma la squadra, secondo quanto dichiarato da Cannavaro, è concentrata solo sul rettangolo di gioco. “La gara si giocherà in campo, non sugli spalti – dice -. Noi avremo più di 3 mila tifosi allo Stamford Bridge, ma il Chelsea ci aspetterà con il coltello tra i denti: non temiamo il loro pubblico, possono esserci anche 60 mila spettatori, però la gara si vince sul campo”. Non bisognerà rilassarsi. Il ko del Milan con l’Arsenal è servito da esempio agli azzurri: “Non credo sia una questione di inesperienza: la gara del Milan con l’Arsenal – asserisce Cannavaro – ci ha aperto gli occhi: ci sarà certamente da soffrire, ma con un po’ di attenzione nei primi minuti possiamo farcela. Sarà importantissimo il primo tempo, basti guardare il Milan che al 45’ era già sotto per 3-0”.

    Paolo Cannavaro © Roberto Serra/Getty Images

    Poi da Cannavaro un appello ai tifosi. “In Inghilterra non si scherza: non chiuderanno gli occhi su alcun aspetto. Hanno contrastato gli hooligans e non transigono nemmeno sulla sigaretta allo stadio. Spero nei tifosi azzurri, ma sono certo che non ci saranno problemi. Nei settori diversi da quello ospite ci saranno dei divieti, il Napoli ha diffuso un comunicato: spero che i tifosi lo osserveranno”.

    Anche la società partenopea ha diffuso un comunicato sul proprio sito, indirizzandolo ai propri tifosi. “Non sono ammessi cori volgari o di discriminazione così come è vietato fumare o lanciare oggetti in campo -. Inoltre i tifosi azzurri che compreranno un biglietto che non sia nel settore Ospiti verranno allontanati”. La formazione di Mazzarri oggi ha svolto solo un lavoro atletico prima di concentrarsi sulla tecnica e la tattica. Tutti presenti ad eccezione dei difensori Grava e Britos che hanno continuato il programma di recupero svolgendo un lavoro differenziato. Domattina ci sarà la partenza per Londra dove ad arbitrare il match ci sarà il tedesco Felix Brych, mentre gli assistenti saranno Pickel e Borsch, il quarto uomo Zwayer.

  • Premier League, cade il City e lo United vola in vetta

    Premier League, cade il City e lo United vola in vetta

    La ventottesima giornata di Premier League è la giornata del sorpasso del Manchester United sui cugini del City di Mancini. Il “derby” per il primato in classifica è andato in scena oggi pomeriggio alle ore 15.00, lo United in casa contro il West Bromwich Albion e il Manchester City in trasferta sul campo della mina vagante Swansea. Gli uomini di Ferguson all’Old Trafford dominano la squadra di Hodgson vincendo per 2-0 con doppietta di Wayne Rooney. Il risultato non è mai stato in discussione, e nel primo tempo i Red Devils scaldano i motori prima provandoci con Welbeck che di testa va di poco alto e poi Rooney da due passi sbaglia la rete del vantaggio. Rete che arriva però poco dopo al minuto 36′ con Rooney, che è bravo ad anticipare il portiere ospite con un tocco da due metri dalla porta su tiro-cross di Hernandez.

    La prima frazione di chiude sull’1-0 e nella ripresa il copione è lo stesso, con lo United in attacco e vicinissimo al raddoppio prima con Hernandez che colpisce il palo dal limite con una gran conclusione e poi con Welbeck. che dopo uno svarione della difesa del WBA a porta vuota calcia al lato. Per il raddoppio si deve aspettare il 71′, quando Youngs penetra in area e dopo una trattenuta cade in area, per l’arbitro è rigore e Rooney raddoppia spiazzando il portiere e segnando il suo ventesimo gol in campionato, portandosi a 5 lunghezze da Van Persie.

    Il Mannchester City cade malamente contro lo Swansea, offrendo forse la peggior prestazione stagionale. Mancini è costretto a schierare una difesa di emergenza con Savic e Kolou Tourè come centrali a rimpiazzare i titolari Lescott e capitan Kompany, però per il resto la formazione è quella titolare, con il solito 4-2-3-1, con Silva, Yaya Tourè e Nasri a supporto dell’unica punta Balotelli, con Aguero e Dzeko in panchina.

    Ferguson e Mancini | © ANDREW YATES/AFP/Getty Images
    La partita sembra subito in salita per i Citizens, quando al 6′ Hart stende Routledge in area, sul dischetto va Sinclair ma Hart è super è mantiene il risultato invariato sullo 0-0. Il City però sembra imballato incapace di creare gioco e di trovare la profondità con il solito palleggio, così Mancini corre ai ripari al 37′ togliendo Barry in mezzo al campo, inserendo Aguero e arretrando Yaya Tourè davanti alla difesa. Il cambio non da i risultati sperati e il match diventa noioso e non succede praticamente niente fino al 60′ quando Balotelli chiede rigore per una spinta in area ma l’arbitro lascia correre. Mancini fa scaldare Dzeko e Johnson e quando sembra il momento dell’esterno inglese il City perde palla a centrocampo con Savic, all’ennesimo errore stagionale, lo Swansea riparte veloce sulla destra con Routledge che pennella un cross perfetto per il neoentrato Moore che insacca di testa. Mancini va su tutte le furie e mette nella mischia finalmente Dzeko e Johnson, il City prova il grande assedio finale senza però trovare il pareggio, vedendosi anche annullare per fuorigioco a Richards. Ora il Manchester United vola primo in classifica della Premier League a 67 punti, più uno sul City che scala al secondo posto dopo praticamente essere stato in testa tutta la stagione.

    In zona Champions League il Chelsea dopo l’esonero di Andres Villas-Boas, torna a sorridere vincendo in casa per 1-0 contro lo Stoke con rete di Didier Drogba, vero trascinatore dei Blues. La squadra di Di Matteo ha meritato la vittoria sfiorando il vantaggio un paio di volte nel primo tempo, prima con Terry di testa e poi con Ivanovic stampa sulla travesrsa un gran destro da appena dentro l’area. Il gol vittoria è arrivato al 68′, con Mata che fornisce l’ennesimo assist stagionale per Drogba, che è freddo a saltare il portire e a depositare la palla in rete per il gol vittoria. Rimanendo a Londra ma spostandosi nella parte nord, continua il momento no del Tottenham, che da quando i giornali inglesi danno Redknapp sulla panchina dell’Inghilterra dopo le dimissioni di Fabio Capello, non riesce più a trovare il ritmo in campionato. Sabato è arrivata un’altra sconfitta, la terza consecutiva dopo Arsenal e Manchester United, questa volta sul campo dell’Everton per 1-0 con gran gol del croato Jelavic. Gli Spurs sono sempre ancorati al terzo posto, ma i Gunners sono a meno 4 e nel monday night contro il Newcastle all’Emirates Arena vincendo si possono avvicinare molto pericolosamente, e il Chelsea è a quota 49 e in probabile fase di rilancio. Chi sembra fuori dai giochi Champions League sembra nuovamente il Liverpool che perde ancora, stavolta contro il Sunderland. I Reds hanno ora un ritardo di 10 punti e non sembra proprio che con la condizione attuale possano rimontare.

    Nelle zone basse della classifica QPR e Wolverhampton perdono ancora e vanno a fare compagnia al Wigan in zona retrocessione, mentre il Bolton riesce a tirarsi fuori dalla zona caldissima vincendo appunto contro il QPR in uno scontro diretto delicatissimo con reti di Platley e Klasnic, per la squadra di Briatore è andato a segno l’ex laziale Cissè.