Marcello Lippi presidente della Juventus? Perchè no, nel calcio tutto è possibile. Sarebbe questo il progetto più volte sbandierato dall’attuale presidente Jean Claude Blanc.
Nonostante le smentite prima del diretto interessato ct della Nazionale italiana, che ha escluso un suo ritorno nel club bianconero davanti alle voci di un suo incarico come direttore tecnico alla fine dei Mondiali di Sud Africa, e poi di quelle odierne da parte dell’ambiente bianconero sull’ipotesi di un sua “promozione” alla presidenza del club di Corso Galileo Ferraris, ridisegnando così l’organigramma societario, la notizia apparsa oggi su alcuni quotidiani è molto suggestiva e intrigante.
E’ un dato di fatto che l’ingaggio di Ferrara come allenatore e gli acquisti di Cannavaro e Grosso siano farina del suo sacco, lui si è giustificato dicendo che ha dato solo qualche consiglio a Blanc che in questo momento detiene le cariche di presidente appunto e di direttore generale, provvisoriamente, e quella di amministratore delegato.
Esiste l’ipotesi reale che John Elkann a luglio proponga la poltrona a Lippi che si cimenterebbe nella nuova avventura con molto entusiasmo ed orgoglio, lui che ha sempre dichiarato amore alla Juventus. E poi c’è anche il precedente di Bettega che è stato silurato dalla nuova società del dopo Calciopoli e richiamato a gestire una situazione difficile.
Chi meglio di Lippi, nelle vesti di presidente di campo, potrebbe risollevare dalle ceneri la gloriosa Vecchia Signora.
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Juventus: il nuovo progetto prevede Lippi presidente?
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Juventus: scintille tra Del Piero e Diego in allenamento
Piccola scaramuccia tra Alex Del Piero e Diego ieri durante l’allenamento a Vinovo; il capitano bianconero è entrato in maniera scomposta sulle caviglie del compagno di squadra che è rimasto a terra dolorante per qualche minuto.
Del Piero si è subito scusato ma il brasiliano non ha gradito e ne è nata una piccola discussione subito rientrata nella normalità.
Il tutto sotto gli occhi attenti di Roberto Bettega, chiamato dalla società ad aiutare Ferrara ad uscire dalla difficile situazione in cui versa la Juventus.
Eppure i due fantasisti ad inizio anno erano entusiasti della possibilità di giocare insieme (in realtà sono poche le partite in cui i due sono scesi in campo l’uno al fianco dell’altro per i vari infortuni subiti da entrambi e quando lo hanno fatto hanno tradito le attese): Diego aveva detto “Io e Alex non saremo mai un problema, semmai la soluzione”, “Più campioni ci sono meglio è” la replica di Del Piero.
C’è tanto nervosismo ma anche determinazione nell’ambiente bianconero: Ferrara ha provato il 4-4-2 avanzando Diego sulla linea degli attaccanti al fianco di Trezeguet con Del Piero che va verso l’esclusione dall’undici titolare che scenderà in campo dopodomani a Parma. -
Juventus, ritorno al passato: Ferrara prova il 4-4-2 con Diego in attacco
Sotto gli occhi vigili dell’onnipresente vice dg Roberto Bettega, durante la partitella di stamattina a Vinovo, Ferrara ha provato il 4-4-2 già proposto nell’amichevole contro l’Al Ittihad, facendo dunque un passo indietro e tornando al modulo degli ultimi anni, quelli di Capello e Ranieri per intenderci.
Il tecnico bianconero, con l’ombra di Hiddink alle spalle, ha in mente una Juventus che sappia dare più solidità e compattezza ed equilibrio al gioco della squadra che in questo primo scorcio di stagione è stato inesistente e affiancando un altro centrocampista a Felipe Melo che ne ha fatte di cotte e di crude come vertice basso del rombo.
La novità è stata la posizione di Diego spostato al fianco di Trezeguet in attacco e molto presumibilmente saranno loro due a far coppia in avanti contro il Parma con l’esclusione di Amauri e Del Piero.
A centrocampo sulle fasce agiranno Salihamidzic, sulla destra, e De Ceglie a sinistra mentre in mezzo Marchisio dovrebbe essere affiancato da Felipe Melo ma non è escluso che il tecnico lo lasci in panchina per far posto a Poulsen; la difesa sarà composta da Caceres, Legrottaglie, Chiellini rientrato dall’infortunio e Grosso. -
Buffon: “Juve, ti voglio carica su tutti i fronti”
Tornato ad allenarsi a soli 20 giorni dall’operazione al ginocchio sinistro, Gianluigi Buffon, portierone della Juventus e della nazionale italiana, dà la carica non solo ai suoi compagni ma a tutto l’ambiente bianconero. E lo fa nel suo solito stile, ricco di determinazione e sempre diretto, senza fronzoli e giri di parole inutili, centrando subito il cuore del problema:
“Spero che le ultime prestazioni del 2009 restino un brutto ricordo. Dobbiamo tornare ad essere la vera Juve. Ora c’è il campionato, poi arriverà la Coppa Italia e a febbraio l’Europa League: vogliamo giocarci tutto fino in fondo. Sono fiducioso: ho visto grande attenzione e impegno da parte di tutti. Manninger farà bene, come ha sempre fatto quando mi ha sostituito“.
Buffon ha voluto incoraggiare proprio il suo “vice” difendendolo dalle critiche piovutegli addosso dopo la scialba prestazione fornita contro l’Al Ittihad:
“Sono sicuro che farà bene, come è accaduto nella altre occasioni in cui è stato chiamato a sostituirmi”.
E non dimentica neanche i colleghi, rivolgendo un pensiero anche al portiere Edwin Van Der Saar, colpito proprio in questi giorni da un grave avvenimento familiare.
“Tutti noi, gli juventini e tutto il mondo del calcio gli siamo vicini in questo momento delicato“.
Ha voglia di ripartire, il numero 1 bianconero, e vuole trascinare con sè anche i compagni e i tifosi rimasti delusi e perplessi dal momento di difficoltà avuto in questi ultimi mesi dalla Juventus. La prima del 2010 però non sarà facile, contro il Parma rivelazione del campionato, e anche la squadra che ha lanciato Buffon in serie A:
“Il Parma è una delle rivelazioni di questo campionato, gioca bene, ha un gruppo affiatato e ottiene risultati importanti. Devo ammettere che questo mi fa piacere, perché ho ricordi splendidi della mia esperienza a Parma. Non sarà facile uscire dal Tardini con i tre punti, ma so che i ragazzi ce la metteranno tutta e spero davvero che ce la facciano. Una vittoria sarebbe un segnale importante e il modo migliore per iniziare il 2010 con il piede giusto“
Buffon si è anche soffermato a parlare con Roberto Bettega che oggi ha seguito attentamente tutto l’allenamento della squadra (e non solo, perchè in questi giorni non è mai mancato ad un allenamento e ha avuto modo di osservare l’ambiente anche durante la trasferta a Jeddah), e poi si è fermato a parlare in campo proprio con il portiere della Juve. Un lungo confronto, un colloquio molto fitto, in cui i due probabilmente si sono scambiati le opinioni su come uscire da questo momento delicato. Il lavoro da fare è molto. E non mancheranno certamente ostacoli e difficoltà, ma il nuovo vice Direttore Generale non ha paura e cerca di capire anche i pensieri dei pilastri della squadra per poter lavorare con più tranquillità, e sicuramente Gigi Buffon è uno dei pilastri più importanti e fondamentali.
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Juve: offerta stratosferica per Hiddink. Domani l’atteso confronto tra Ferrara e Melo
La Juventus continua a ritmi serrati il richiamo di preparazione in vista della seconda parte di stagione che si preannuncia agitata e scoppiettante con molti bianconeri sul banco di prova. Dopo il pari contro l’Al Ittihad i bianconeri faranno ritorno a Torino e domani sarà il giorno dell’attesa faccia a faccia tra Ciro Ferrara e Felipe Melo. Tra i due dopo la sostituzione nel match dopo il Catania è calato il gelo e nell’incontro di domani ci si aspettano grosse novità sia dal punto di vista della posizione in campo ma è sopratutto un banco di prova per Ciro Ferrara per dimostrare di saper risolvere i problemi dello spogliatoio senza lasciare strascichi e problemi.
Bettega in cerca di una soluzione alla crisi valuterà anche questo particolare prima di sciogliere il rebus allenatore anche se dalla Russia continuano ad arrivare importanti indiscrezioni che danno ormai per concluso l’accordo tra la Vecchia Signora e Guus Hiddink per la sostituzione di Ciro Ferrara sulla panchina della Juventus. A rivelare particolari sull’operazione è il rotocalco russo Tvoi Den che svela un offerta faraonica di 10 milioni di euro per convincere l’olandese ad accettare l’avventura in Italia.
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Amichevole: highlights Al Ittihad – Juventus 2-2
Si conclude con un pareggio il 2009 della Juventus che non riesce a vincere nemmeno l’amichevole in Arabia Saudita contro l’Al Ittihad. Sotto gli occhi di Roberto Bettega alla sua prima uscita stagionale da nuovo dirigente del club bianconero, anche se in realtà il suo è un ritorno, la squadra allenata da Ciro Ferrara non va oltre il 2-2
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La Juventus pareggia in Arabia Saudita, 2-2 con l’Al Ittihad
Si conclude con un pareggio il 2009 della Juventus che non riesce a vincere nemmeno l’amichevole in Arabia Saudita contro l’Al Ittihad. Sotto gli occhi di Roberto Bettega alla sua prima uscita stagionale da nuovo dirigente del club bianconero, anche se in realtà il suo è un ritorno, la squadra allenata da Ciro Ferrara non va oltre il 2-2.
Il tecnico ha mandato in campo un 4-4-2 formato da Manninger fra i pali, Grygera, il giovane Ariaudo, Legrottaglie e Molinaro a comporre la difesa, Giovinco, Poulsen, Marchisio e De Ceglie in mezzo al campo e Del Piero e Trezeguet in avanti.La strada per la Juventus si è fatta subito in salita perchè i padroni di casa sono passati in vantaggio con un tiro da fuori area di Khariri ma sulla conclusione è risultata decisiva la papera di Manninger.
Il gol del pareggio è arrivato poco dopo grazie all’invenzione di Del Piero che con il suo passaggio filtrante ha permesso a Giovinco di trafiggere il portiere saudita. Il momentaneo 2-1 è stato segnato poi da Poulsen di testa sugli sviluppi di un calcio di punzione calciato dal capitano bianconeri ma proprio allo scadere del primo tempo l’Al Ittihad ha raggiunto il definitivo pareggio con Aissa dopo una bellissima azione corale.La Juventus ora rientrarà a Torino per tornare ad allenarsi al centro sportivo di Vinovo: infatti per domani è previsto un allenamento prima del classico “rompete le righe” per il giorno di Capodanno.
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Juve: Bettega non garantisce per Ferrara. Hiddink già a gennaio?
Le parole di Roberto Bettega nella prima conferenza stampa da vice direttore generale della Juventus targata Elkann non rassicurano Ciro Ferrara mettendo a rischio la sua permanenza sulla panchina bianconera.
Dall’Olanda danno ormai per sicuro l’accordo tra la Vecchia Signora e Guus Hiddink già da gennaio e quindi Ferrara non avrebbe nemmeno la possibilità di giocarsi le ultime chance contro Parma e Milan nelle prime due partite di Campionato dopo la sosta. E’ chiaro che il futuro dei bianconeri è a rischio, fuori dalla Champions è fondamentale per la società star agganciati ai posti utili per la massima competizione europea e respingere cosi l’attacco delle agguerrite Roma e Fiorentina.
L’ingaggio di Bettega è la dimostrazione palese che il progetto Elkann è fallito, adesso bisognerà vedere se Bobby Gol avrà la possibilità e il coraggio di mischiare ulteriormente le carte cambiando la guida tecnica già a gennaio e chiudendo di fatto le porte ad un ritorno di Marcello Lippi caldeggiando invece la pista che porta a Marotta.
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Calcio: Blanc, Juve squadra completa. Niente mercato a gennaio
A gennaio non è prevista alcuna operazione di mercato per la Juventus.
A farsi portavoce di questa linea di pensiero è Jean Claude Blanc, Presidente, Direttore Generale e Amministratore Delegato della società bianconera.
“Nessuna operazione di mercato, a gennaio, e’ nei piani della Juventus“, afferma il manager francese, che sta cercando di restituire un minimo di serenità e credibilità ad un ambiente un pò elettrico e nervoso dopo lo sconcertante KO interno contro il Catania ultimo in classifica.
“Non sono previste operazioni perche’ abbiamo già tanta qualita’ in questa squadra” ha detto alla presentazione di Bettega come vicedirettore generale. Aggiungendo: “Dobbiamo lavorare sullo spirito di gruppo, sulla volonta’ assoluta di mettere la Juve davanti agli interessi individuali. Serve continuare a lavorare insieme per uscire al meglio dal momento difficile“. Certamente alcune scelte compiute proprio da Blanc hanno portato la società torinese ad attraversare un momento particolarmente buio come non accadeva da parecchi anni. Anche l’irreprensibilità del neo-Presidente non è mai sembrata molto efficace e gli ultimatum che più e più volte sono stati trasmessi alla squadra e al tecnico alla fine sono rimasti lettera morta. Ma il momento della svolta sembra essere arrivato con l’ingaggio della vecchia bandiera bianconera Roberto Bettega che cercherà (lui si) di rimettere le cose a posto in una società un pò (ed è un eufemismo) confusionaria, forse provando a dare, vista la sua grande esperienza accumulata in tanti anni di Juve, un’ inversione di tendenza quanto mai agognata in questo breve ma intenso lasso di tempo dai tifosi della società di Corso Galileo Ferraris. Il tecnico Ciro Ferrara (in primis) e tutti i componenti della rosa ora non potranno più dormire sugli allori! -
Juve, Bettega si ripresenta: “Parlerò con i fatti. Calciopoli? Gli scudetti sono nostri”
Bobby gol si ripresenta alla sua Juventus e si dimostra da subito convinto di poter risollevare le sorti della sua amata Vecchia Signora, oggi nel giorno dell’iniziazione l’ex faccia pulita della Triade ci tiene subito a precisare che non rinnega il passato e quei scudetti che la giustizia ha tolto ma che sono stati vinti sul campo. E’ il presidente Blanc ad aprire la conferenza stampa spiegando la scelta di riportare Bettega in società non è una scelta di copertina ma strategica per valorizzare al meglio il settore tecnico “Bettega avrà pieni poteri sul mercato della prima squadra, dello scouting e della Primavera”.
Di seguito vi riportiamo la prima conferenza stampa di Bettega tratta da TuttoSport:
“Il compito, l’incarico, la responsabilità è molto importante, ma non potevo considerarlo troppo importante visto che si parla di quei 35 anni cui accennava Blanc. Nella mia storia non ho mai cercato di stare al centro dell’attenzione, ma la Juve è stata sempre davanti a me. Credo che se si fa il bene della Juve è meglio per tutti. È un compito importante, ma ho sempre creduto nel gioco di squadra e sono convinto che riusciremo a fare bene. Non è stato indifferente il mio convincimento che la Juve degli ultimi tempi non è quella vera: la Juve vera è quella di due mesi fa. Bisogna capire perché è successa, ma se ci darete il tempo necessario, ci risolleveremo. Tra noi c’è un rapporto di correttezza, simpatia e onestà. Sapete che non amo troppo parlare, preferisco agire piuttosto che dire e spero che mi perdonerete se continuerò a fare così. Sicuramente è un momento importante, mi ha fatto piacere che Blanc e la Juve abbiano pensato a me, ma sono consapevole delle difficoltà. Ma se uno si arrendesse di fronte alle responsabilità non avrebbe fatto nulla nella vita e come calciatore. Voglio cercare di dare quello che posso dare. Sono emozionato”“Ho sempre considerato la Juve la realizzazione dei miei sogni. Il calcio per me è la Juve e non vedo alternative. Conoscete tutti il mio rapporto con questa squadra, con questa città. Cosa c’è da fare? Blanc ha accennato a tanti problemi, ma qui c’è una macchina che lavora a 360 gradi e c’è una parte di questa macchina che stenta a inserire la marcia giusta. Non dico che sia ferma, perché è terza in classifica, anche se è uscita dalla Champions League. Ma la storia della Juve l’abbiamo cominciata noi vincendo la Coppa Uefa e sarebbe bello rivincerla. Non credo ci sia un solo aspetto su cui lavorare, ma tanti. Abbiamo un obiettivo: essere protagonisti e vincere. Adesso l’obiettivo della Juve è guardare avanti. Quindi non chiedetemi di guardare indietro, anche perché la mia storia con la Juve non si è mai interrotta. C’è un rapporto affettivo che non ricomincia, ma continua a 60 anni”
Ferrara?
“La mia funzione è dal primo gennaio, ve lo dirò allora. Io credo che non si debba essere presuntuosi. Bisogna analizzare bene, perché i problemi non nascono mai da soli. Se andiamo a rivedere quello che si scriveva sulla Juve tre mesi fa i pareri erano molto diversi da quelli di oggi”Calciopoli?
Io non rinnego nulla. E debbo dire che per rispetto di una buona parte di quei ragazzi che si allenavano stamattina fuori, io credo che quei ragazzi gli scudetti li abbiano vinti sul campo. Però c’è stata Calciopoli, vedremo adesso quello che succederà, però ora guardiamo al futuro perché sono stato chiamato per questo