Tag: roberto Bettega

  • Calciomercato: Paolucci è il primo rinforzo per la Juventus, ora il centrocampista

    La Juventus ha ufficializzato il ritorno dell’attaccante Michele Paolucci dal Siena che farà parte della rosa bianconera fino a fine stagione. Il giocatore attualmente è in comproprietà tra i due club e arriva a Torino con la formula del prestito oneroso, costato 300 mila euro.
    Paolucci ha già sostenuto le visite mediche e sarà a disposizione di Ferrara per la trasferta di Verona contro il Chievo, dove dovrebbe partire già nell’undici titolare viste le assenze di Amauri squalificato e di Trezeguet e Iaquinta infortunati e che dovranno stare lontano dai campi di gioco ancora per molto tempo. Inoltre anche Giovinco è indisponibile per cui l’unico attaccante disponibile in rosa è Del Piero che sarà affiancato da Diego.
    Paolucci, cresciuto nelle giovanili della Juventus, ritorna a vestire la maglia bianconera della Vecchia Signora dopo aver girovagato in giro per l’Italia in prestito con Ascoli, Udinese, Atalanta, Catania (la sua migliore stagione) e Siena. Domani sarà la sua prima presenza con il club che lo ha lanciato.

    Per quanto riguarda il centrocampista, molti danno già per conclusa la trattativa per acquistare Candreva del Livorno ma di proprietà dell’Udinese; l’interesse è stato confermato anche dal ds friulano Gasparin:

    Stiamo parlando di un giocatore di grandissima prospettiva che è già stato convocato dal Ct Marcello Lippi per due partite. Su di lui abbiamo fatto un progetto a lunga scadenza, dandolo la scorsa estate solo in prestito al Livorno. Confermo che in molti bussano alla nostra porta. È naturale che su di lui si concentrino le attenzioni di squadre anche molto importanti“.

    Ma non c’è solo Candreva tra gli obiettivi di Bettega: è tornato di moda il nome di Gago, centrocampista argentino del Real Madrid che non sta trovando molto spazio con Pellegrini. Il giocatore vorrebbe trasferirsi altrove per non perdere la convocazione con la nazionale albiceleste in vista dei Mondiali in Sud Africa.
    Inoltre c’è sempre Ledesma: la Juve era disposta a pagare una cifra di circa 3 milioni per liberare subito il centrocampista, Lotito l’ha sparata grossa chiedendo 10 milioni (non un centesimo in meno) per un giocatore che tra qualche giorno potrebbe svincolarsi a parametro zero come successo con Pandev. I bianconeri al momento hanno congelato la trattativa.

  • Juve: il mercato è un rebus e all’orizzonte spunta Benitez

    Se la vittoria contro il Napoli ha fatto vivere una notte più tranquilla ai tifosi e a Ciro Ferrara, nella società bianconera sembra abbia sortito l’effetto contrario. Si ha la sensazione dal disagio dei dirigenti bianconeri che la vittoria roboante contro il Napoli ha scombinato i piani come se l’esonero del tecnico napoletano fosse già deciso.

    E’ evidente che la società bianconera sta facendo una brutta figura, dimostrando di essere inadeguata sia in sede di programmazione che di gestione dei momenti difficili e il fallimento della trattativa con il Parma per il ritorno alla base di Lanzafame non fa altro che aumentare le perplessità di chi sogna un ritorno della famiglia Agnelli.

    La vittoria contro il Napoli in Coppa Italia acquisterà valore solo e soltanto se seguiranno vittorie convincenti in campionato per convincere i tifosi che il momento di certezza è passato e per quest’anno è meglio limitare i danni non perdendo il treno della Champions League e magari provando a far strada sia in Europa League che in Coppa Italia.

    I tifosi però si aspettano un ritorno imponente sul mercato e dopo l’incomprensione che ha lasciato Lanzafame alla corte di Guidolin al Parma i nomi che arriveranno devono esser convincenti. La Juventus con l’arrivo di Bettega pare voglia lavorare, un pò in stile Milan, su calciatori di prospettiva e possibilmente a costi contenuti. Con l’ormai possibile rientro di Momo Sissoko, visto il deludente cammino in Coppa d’Africa del suo Mali, non si dovrebbe intervenire con urgenza sui centrali di centrocampo ma su giocatori in grado di sfruttare le fasce e servire al meglio le prime punte bianconere in area di rigore.

    In Italia l’identikit porta al laziale Pasquale Foggia, ma il suo ingaggio sarebbe un ripiego, si pensa ad un ritorno dello svedese Ekdal che al Siena ha dimostrato di aver ottime qualità e tempi di inserimento ma il colpo a sorpresa potrebbe arrivare dalla Germania. E’ l’ex compagno di squadra di Diego Mesut Ozil il sogno di Roberto Bettega, giovanissimo ma con un notevole bagaglio tecnico e ampi margini di miglioramento.

    Sul fronte allenatore è sempre calda la pista che porta Guus Hiddink anche se nelle ultime ore dall’Inghilterra spunta il nome di Rafa Benitez ormai al capolinea della sua avventura al Liverpool dove viene criticato per risultati e campagna acquisti.

  • La Juve pesca ancora nel passato, il talent scout Franco Ceravolo vicino al ritorno

    La Juve pesca ancora nel passato, il talent scout Franco Ceravolo vicino al ritorno

    Franco Ceravolo - ds Arezzo
    Franco Ceravolo, di professione Direttore Generale per l’Arezzo. Ha avuto un mandato di cinque anni, con carta bianca per tutto ciò che concerne la gestione tecnica. La squadra è quarta in classifica in Lega Pro, anche se potrebbe fare di più con la rosa che ha a disposizione. A novembre è arrivata anche la scelta, piuttosto impopolare ad Arezzo, dell’esonero del tecnico Semplici in favore di Galderisi. Ha messo a segno qualche colpo interessante nel mercato Ceravolo e continua ad osservare soprattutto i giovani, la sua specialità. Assolto nel processo GEA, già Chief Scout del QPR e DS del Livorno, Franco non è certo una persona che deve dimostrare il suo valore. Ovunque abbia operato nella sua quasi trentennale carriera, da Crotone (8 campionati vinti sino alla B, da consulente) alla Roma, al Torino, al Napoli, alla Pro Patria… è riuscito sempre a lasciare una eredità straordinaria grazie a colpi di grande livello. Calabrese purosangue, è stato collaboratore, fra gli altri, di Luciano Moggi, alla Juventus, per tredici anni come direttore dell’area tecnica. Straordinario talent scout, osservava i giovani migliori in giro, e li portava a Torino.

    Con la Juventus si sente spesso. Chiede giocatori per il suo Arezzo (abbiamo ancora giovani interessanti…). Tra una chiacchierata e l’altra, alla Juve gli hanno chiesto di tornare. Dopo che lo avevano allontanato perchè imputato (ma poi è stato assolto) nel processo GEA, ora pare chei rapporti siano migliorati. Lo liquidarono l’anno della B, subito dopo Calciopoli. Lui passò a Lo Spezia, che si salvò, ricorderete, proprio con la vittoria in casa della Juve all’ultima giornata della Serie B. Ci prova, la Juventus, offrendogli un ruolo da consulente esterno. Se ne parla già da qualche settimana, ma la situazione è in stallo. Ceravolo pretenderebbe carta bianca come aveva con Moggi. Più “spazio”, meno rigidità, meno burocrazia.

    Secondo voci raccolte dall’entourage di Moggi, rimasto in buoni rapporti con Ceravolo, la trattativa non si dovrebbe concretizzare. Troppi nodi da sciogliere, troppe variabili in ballo, ma la presenza di Roberto Bettega potrebbe risultare decisiva. Lo pensa anche Michele Criscitiello di Sportitalia, che in un articolo conferma la possibilità di un ritorno di Ceravolo “all’ovile”. Sarebbe il secondo vero “colpo” di mercato di questa “nuova” Juventus dopo l’acquisto di Bobby-gol.
    via: juvemania

  • Juve: Bettega e Secco tornano sul mercato. Lanzafame oggi a Torino

    La vittoria in Coppa Italia contro il Napoli di Mazzarri firmata Diego e Del Piero può servire per dar nuove convinzioni al gruppo e far sentire meno in pericolo Ciro Ferrara almeno fino a domenica. I due fantasisti bianconeri hanno dimostrato finalmente di poter coesistere e di esser disposti anche al sacrificio per il bene della squadra.

    Su queste basi ripartirà il progetto bianconero che per come stabilito dal da domani tornerà a sondare il mercato con Bettega e Secco in cerca dei giusti innesti in grado di colmare il vuoto in organico lasciato dagli infortunati e magari cucire le falle lasciate aperte dal mercato estivo. Il primo rinforzo per Ferrara sarà il giovane Davide Lanzafame, il giovane talento delle giovanili bianconeri si è messo ben in mostra durante il prestito al Parma e tornerà alla base per dar al tecnico napoletano la possibilità di variare nel modo di attaccare, a parziale risarcimento la Juventus sconterà al team di Ghirardi la metà del cartellino di Mirante.

    L’altro acquisto dovrebbe esser un centrale di centrocampo e qui la scelta dovrebbe ricadere tra Christian Ledesma e Gaetano D’Agostino. Con la Fiorentina orientata verso l’argentino Bolatti e il Napoli disposto a dar un altra possibilità a Cigarini diminuiscono i pretendenti ai due. Per il dissidente laziale la Vecchia Signora sembra in vantaggio ma si deve sconfiggere l’assalto dell’Inter forte della volontà del giocatore, per D’Agostino l’affare è complicato perchè Pozzo chiede la luna ma la volontà del giocatore di cambiar aria potrebbe far smuovere la trattativa.

  • Calciomercato: la Juve pesca in casa. Almiron, Ekdal e Lanzafame possibili ritorni di fiamma

    Calciomercato: la Juve pesca in casa. Almiron, Ekdal e Lanzafame possibili ritorni di fiamma

    roberto bettega
    Non solo il problema tecnico è di attualità in casa Juventus ma a tener banco sono le trattative di calciomercato più che mai indispensabili, sopratutto a centrocampo dopo l’infortunio di occorso a Poulsen. La mediana oltre ad esser il falcidiato dagli infortuni è messo sotto accusa per le prestazioni dei nuovi arrivati Diego e Felipe Melo e anche per questo si sta valutando di riportare alla base i tanti giovani mandati in giro per l’Italia a farsi le ossa.

    Le casse della società sono vuote e per Ledesma, Guarente e D’Agostino si prospetta un asta vista l’agguerrita concorrenza di Inter, Napoli e Fiorentina e quindi per contenere i costi sembra che su suggerimento di Roberto Bettega si stia pensando di riportare alla base i giovani Ekdal e Lanzafame autori di un buon campionato con il Siena e in alternativa il faro del centrocampo barese Sergio Almiron.

  • Juve: Ferrara vicino all’esonero, parola di Moggi

    Luciano Moggi torna a parlare della sua ex squadra dai microfoni di Radio KissKiss, le sue parole faranno sicuramente aumentare il livello dello scontro mediatico tra i tifosi juventini che ancora adesso invocano un suo ritorno. Big Luciano si dice sicuro che a breve arriverà l’esonero di Ciro Ferrara, che paga per colpe non sue ma di una società incompetente. Ecco qualche passo dell’intervista:

    Quante possibilità Ferrara ha di evitare l’esonero? Poche. E non perché abbia tutte le colpe, anzi. A Ciro, al massimo, si addossa ogni responsabilità. Ho sempre detto, in sede di campagna acquisti, che una grande squadra deve faticare, a prendere un “10”. O prendi uno come Maradona, che ti risolve le partite, oppure hai grandi difficoltà tattiche, soprattutto a centrocampo ed in attacco. Diego è certamente uno degli equivoci della Juventus. L’altro è certamente Felipe Melo, un incontrista e non un regista. Il fatto che la Juve sia in queste condizioni è un abbaglio di chi ha comprato questi calciatori, invece tutto ricade su Ferrara. Zoff? Persona di spessore, in gamba, lo rispetto molto, ma non allena da tempo. Certo, la Juve ha fatto di tutto e può succedere anche questo. Alla fine, forse, arriverà Hiddink, che comunque dovrà affrontare eventualmente tanti problemi, da Diego, a Melo, ad Amauri, che non rende perché le fasce non sono sfruttate. Ha bisogno di tempo? Sicuramente è un allenatore fortunato”.

    È tornato Bettega, torna anche Luciano Moggi? “Roberto è un bravo ragazzo, gli auguro il meglio. Da parte mia, non tornerei mai alla Juve con questi dirigenti. Non conosco il futuro, conosco il presente e con queste persone non ci starò mai.
    Mourinho? È più fortunato che bravo, ottimo nelle pubbliche relazioni, ma un po’ meno ad allenare. Ha messo cinque punte contro il Siena, ha segnato Samuel, un difensore, ma ha avuto ragione”.

  • Juve: adesso D’Agostino è necessario, frattura del perone per Poulsen

    I guai non arrivano mai da soli, dice un famoso detto popolare e in casa Juve non potrebbe esser altrimenti. Alla difficilissima situazione del club, con la dirigenza obbligata a rivedere le scelte di inizio stagione per salvare il salvabile, si aggiunge la tegola infortuni. L’infermeria bianconera sembra sempre più un nosocomio di un ospedale di paese per il gran numero di infortunati e convalescenti cronici. L’ultimo nella lista è il danese Christian Poulsen uscito malconcio da un contrasto con Gattuso nella debacle della Vecchia Signora contro il Milan di ieri sera.

    La diagnosi è impietosa frattura composta del perone sinistro accompagnata da una profonda ferita nella stessa zona per il centrocampista danese. Per rivedere il giocatore in campo i tifosi juventini dovranno aspettare almeno 50 giorni, un mese di prognosi e uno per riprendere l’attività agonistica. La zona nevralgica bianconera è il reparto più falcidiato dagli infortuni e per questo si rende indispensabile il ritorno sul mercato da parte di Secco e Bettega.

    I nomi caldi sono manco a dirlo quelli di Ledesma, D’Agostino e Guarente. L’argentino vista la precarietà della sua situazione sarebbe il giusto compromesso tra prezzo e qualità per non intaccare ulteriormente le casse societarie ma su di lui c’è l’Inter, la Fiorentina e un pò defilato il Napoli. Il friulano sembra esser in questo momento quello ipoteticamente più vicino, il playmaker è stato vicino alla Juventus anche in estate e adesso sembra vivere un momento opaco in Friuli per questo potrebbe esser ceduto dalla società per cercar quantomeno di far cassa. Guarente è il pezzo pregiato dell’Atalanta su cui Ruggeri punta per ricapitalizzare il club, è difficile arrivare a lui anche per l’interessamento di Pantaleo Corvino.

  • Juventus, è il giorno del giudizio. Oggi si decide il futuro di Ferrara

    Potrebbe essere arrivata al capolinea l’avventura di Ciro Ferrara alla Juventus. Il vice dg Bettega deciderà oggi il destino dell’allenatore bianconero che ha trascorso la nottata indenne ma che a momenti potrebbe essere sollevato dall’incarico.
    La conferma che si sente aria di esonero sta nel fatto che nessuno della dirigenza juventina ha preso una posizione subito dopo la sconfitta subita contro il Milan, da questo si deduce che il tecnico, che aveva dichiarato di non avere nessuna intenzione di abbandonare il timone della squadra in questo momento di difficoltà, abbia davvero le ore contate.
    Se il “progetto” del presidente Blanc dovesse fallire, in pole per la panchina della Juventus c’è Hiddink, che però chiede troppo per le casse bianconere (circa 7 milioni per 18 mesi), oppure si opterà per un traghettatore in attesa che si liberi qualcuno su cui rifondare la squadra: per il ruolo di traghettatore si fanno i nomi di Zoff, Zaccheroni o Gentile.
    La decisione se continuare o non con Ferrara dovrà essere presa in fretta perchè mercoledì c’è già la partita di Coppa Italia contro il Napoli e poi la trasferta di Verona con il Chievo in campionato, partita fondamentale a questo punto della stagione considerato che anche la qualificazione per la prossima Champions League è stata messa a rischio (Napoli, Roma e Fiorentina sono li con i bianconeri).

  • Moggi “Mourinho? Poco più di un dilettante allo sbaraglio”

    A uno come Luciano Moggi questa serie A non può certo piacere e anche ieri durante la trasmissione Studio Stadio in onda su Sette Gold ha praticamente sparato a zero su tutti, ribellandosi ancora una a chi, a suo dire, lo ha fatto passare per la mela marcia di un mondo sano. Le vittime preferite come al solito sono l’Inter e Mourinho, la “sua” Juventus e l’amico Bettega, la sudditanza psicologica, la Lazio e Ballardini e per ultimo il manager Baraldi. Di seguito vi riportiamo le dichiarazioni di big Luciano tratte dal blog di Stefano Discreti.

    SUDDITANZA ARBITRI
    “Se in passato avessero negato ad una nostra avversaria un rigore come quello di Quaresma contro il Chievo o avessimo vinto noi con un punizione come quella concessa all’Inter contro il Siena sarebbero scattate interrogazioni parlamentari….Invece oggi i media fanno finta di niente.E questo sarebbe il nuovo calcio pulito?”

    INTER CAMPIONE, LA MENO PEGGIO DI UN CAMPIONATO MEDIOCRE.

    “Il campionato italiano è già assegnato all’Inter, che è la meno peggio di un campionato assolutamente mediocre. I migliori tecnici italiani sono emigrati all’estero così come i campioni internazionali più forti. Ormai il calcio italiano è in pieno declino su tutti i fronti. ”

    MOURINHO, CHE CULO!
    “Il tecnico portoghese è davvero una persona fortunata. Come allenatore è poco più che un dilettante allo sbaraglio , come il proprio Presidente. Rende molto meglio nel ruolo di pubbliche relazioni.”

    BETTEGA, PERCHE’?
    “Bettega non doveva accettare di rientrare con questa Juventus che solo pochi mesi aveva ha fatto una denuncia patrimoniale contro ignoti che poi ignoti non erano (era contro la TRIADE…), cercando a tutti i costi di farci condannare patteggiando la pena …. In pratica ci hanno accusato di esser dei ladri. Come può lavorarci insieme? Non ha capito che l’hanno preso solo per scaricargli addosso tutti i loro fallimenti futuri e calmare la piazza. Un po’ come se il Torino adesso richiamasse Zaccarelli per fermare i tifosi furenti…”

    FALLIMENTO JUVE? LA COLPA E’ DI CHI HA COSTRUITO LA SQUADRA

    “La nostra Juventus era una Società perfettamente organizzata su tutti i fronti. In Europa solo il Manchester United ci era superiore come struttura complessiva. Questi invece stanno distruggendo un patrimonio del calcio italiano.
    Ma avete visto che facce mentre Bettega a Parma gli spiegava i movimenti in campo? Per me comunque non hanno capito niente lo stesso.
    Adesso poi cercano esterni per tornare a giocare sulle fasce? E’ ridicolo. L’anno scorso hanno detto a Nedved “non ci servi più perché non giocheremo più con le ali”.Ma vi rendete conto?”

    MILAN, OTTIMO IL RITORNO DI BECKHAM

    “Il Milan ha finalmente trovato i giusti equilibri. La società ancora una volta ha dimostrato la sua organizzazione sostenendo Leonardo nei momenti difficili. Ottimo davvero il ritorno di Beckham, giocatore davvero intelligente e duttile.”

    NAPOLI, LA VERA FORZA SONO I TIFOSI

    “La risalita del Napoli è dovuta ad una serie di coincidenze fortunate come ad esempio l’ingaggio di Mazzarri, anche se fare meglio di Donadoni non è che fosse molto difficile.
    Non c’entra niente comunque con l’allontanamento di Marino rimpiazzato da Bigon, che prima faceva il Team Manager…Proprio come Secco alla Juventus, quindi…
    La vera forza del Napoli sono i tifosi. Un pubblico grandioso”

    ROMA IN CHAMPIONS CON TONI E TOTTI

    “Erano anni che dicevo che alla Roma serviva un giocatore come Luca Toni. Invece di buttare soldi negli acquisti di gente come Baptista, Menez e Cicinho avessero puntato da subito sull’attaccante italiano avrebbero vinto lo scudetto del 2008, anche se poi quel campionato è sfuggito soprattutto per i tanti favori arbitrali a favore dell’Inter. Con il rientro di Totti ai massimi livelli il quarto posto per la Roma è garantito anche grazie all’ingaggio di Montali, un ottimo motivatore.”

    LOTITO E BALLARDINI STANNO ROVINANDO LA LAZIO
    “Mi sono espresso più volte su Ballardini. Non è assolutamente un tecnico da Lazio.
    Lotito invece sta operando malissimo ultimamente, ridimensionando una grande piazza come quella della Lazio che non lo merita.
    Che errore poi mandare via Sabatini, uno dei migliori scopritori di talenti in giro!”

    BARALDI ED IL BOLOGNA DEMOGGIZZATO
    “La tanto strombazzata cura Baraldi demoggizzante mi pare che stia funzionando alla perfezione. Da quando è arrivato lui, il Bologna ha sempre perso……”

  • Juve: Bettega in missione per riportare a Torino i giovani talenti bianconeri

    Juve: Bettega in missione per riportare a Torino i giovani talenti bianconeri

    davide lanzafame
    Se l’idea è affascinante, la realizzazione della stessa appare più complicata. Riportare in bianconero i giovani migliori non è male come progetto, del resto si tratta dello stesso intento che la Juve aveva manifestato subito dopo Calciopoli. Giovani e campioni, il mix ideale. La Juve ne aveva fatto un manifesto programmatico per la stagione in B. Paolucci, Lanzafame, Palladino, Criscito, Ekdal sono tutti obiettivi di mercato: cavalli di ritorno, come Marchisio, Giovinco e De Ceglie, per costruire un’ossatura di nerbo e fede che tante volte è decisiva e va oltre le doti tecniche.

    PAOLUCCI – Il Siena, per ottenere la metà del cartellino di Paolucci, in estate ha speso più di tre milioni di euro ed è logico che a questo punto richiederebbe un’adeguata contropartita nel caso dovesse privarsi subito dell’attaccante.

    EKDAL – Il centrocampista svedese è in prestito, il Siena a dire il vero non intenderebbe privarsene. Anche in questo caso, più che una questione di prezzo, si tratta di contropartite.

    LANZAFAME
    – La Juve vuole convincere il Parma a cedere subito Davide Lan­zafame (ideale per un 4-4-2), il cui car­tellino è diviso tra bianconeri e Palermo, a cui era finito due estati fa nell’affare Amauri (oltre a Nocerino). Ghi­rardi, il presidente, confer­ma di essere stato contatta­to direttamente da Bettega: «Tra noi c’è un ottimo rap­porto, è vero. Ma ho spiega­to alla Juve che non possia­mo indebolire la squadra così… Abbiamo ventotto punti in classifica ma man­ca ancora un turno alla fine del girone di andata e fac­ciamo in tempo a farci risucchiare… Lanzafame ha giocato tante gare da titola­re, ha anche segnato. In­somma, se ci fosse una con­tropartita adeguata, se ne potrebbe parlare, ma non mi sembra che la Juve ab­bia un giocatore da propor­ci».

    CRISCITO-PALLADINO – Col Genoa la società di corso Galileo Ferraris si dovrà sedere al tavolo delle trattative per decidere il destino dei due nazionali. Per ora, all’interno della società, prevale la mozione attaccante.
    via juvemania.it