Tag: roberto Bettega

  • Bettega replica a Mourinho: “si faccia gli affari suoi”

    Le parole di Mourinho nel dopo partita di Napoli Inter hanno contribuito ad innescare un nuovo groviglio di polemiche che rendono ancor più infuocata l’ultima parte del campionato. Il tecnico portoghese aveva dichiarato di aver pagato il regalo fatto alla Juventus nel pomeriggio nella gara contro il Genoa e le continue proteste del “piccoletto” (De Laurentis ndr). Dopo le risposte a muso duro di Mazzarri e De Laurentis arriva anche quella di Roberto Bettega:

    “Mourinho non si deve preoccupare degli errori che riguardano altre gare. Complimenti all’Inter per la classifica. Ma noi non abbiamo mai messo il naso negli errori che capitano durante le loro partite e sarebbe il caso che Mourinho facesse lo stesso”.

  • Juve: Blanc e Cobolli Gigli indagati per illeciti fiscali

    I conti della Juventus sono tornati sotto l’occhio vigile della guardia di finanza. E sotto accusa sono finiti il presidente Jean-Claude Blanc e il suo predecessore Giovanni Cobolli Gigli. Ovviamente la procura di Torino si è interssata subito alla situazione e fonti investigative dicono che “per quanto illegittima, si tratta di una prassi consueta nel mondo del calcio.”
    L’apertura del nuovo fascicolo è legata strettamente a controlli effettuati durante la precedente gestione di Luciano Moggi, Antonio Giraudo e Roberto Bettega per la quale la vecchia dirigenza ha dovuto subire un processo che però si è chiuso con l’assoluzione dei 3 ex dirigenti bianconeri.
    Esaminando i bilanci, gli investigatori hanno scoperto che nel 2006 e 2007 sono stati dichiarati oneri legati ai compensi per i procuratori in occasione di ingaggi o di rinnovi contrattuali dei calciatori. Ma secondo le regole della Federcalcio le società non possono pagare gli intermediari perchè devono essere i calciatori a farsene carico.
    La guardia di finanza ritiene che ci sia stata una violazione fiscale di qualche milione di euro.
    E’ molto probabile che vengano coinvolti nell’indagine anche esponenti della vecchia gestione della società, visto che “le dichiarazioni del 2006 si riferiscono alla precedente annata fiscale e che ad essere controllati sono anche bilanci risalenti nel tempo”. In ogni caso, la maggior parte delle violazioni sarebbe ormai prescritta.

  • Juve: i passi della rivoluzione. Lippi e Marotta i volti nuovi, Blanc declassato

    La Juventus lavora alla rivoluzione. Dopo aver affidato il compito di salvare la stagione ad Alberto Zaccheroni la proprietà bianconera sta lavorando alacremente anche se sotto traccia ad una rivoluzione nel management nella prossima stagione.

    La sbagliata campagna acquisti estiva impone un rafforzamento dei quadri tecnici per inserire i cosiddetti esperti di calcio nell’organigramma. Fatto il primo passo con l’ingaggio di Roberto Bettega, sarà mantenuto in organico anche Alessio Secco, ai due però verrà affiancato un direttore generale esperto. Il nome più ricorrente è quello di Beppe Marotta, il tuttofare della Samp. ha dimostrato di saper rivalorizzare campioni come Cassano e Pazzini e acquistare giocatori sconosciuti ma di sicuro avvenire. Marotta porterebbe in dote proprio Pazzini che è molto apprezzato dalla Juventus. Le alternative sono Perinetti e Corvino anche se quest’ultimo difficilmente verrà lasciato partire dai Della Valle.

    L’altra novità è il declassamento dell’attuale presidente Jean Claude Blanc che delle attuali tre cariche conserverà solo quella di amministratore delegato dedicandosi a tempo pieno al settore economico del club lasciando l’incarico di presidente a Marcello Lippi.

  • Juve: Suarez o Chamakh? Dilemma bianconero per l’attacco

    Grandi manovre in casa bianconera per la prossima stagione. Chiusa la finestra di calciomercato invernale con l’arrivo di Antonio Candreva e di Michele Paolucci ma sopratutto con il subentro in panchina di Alberto Zaccheroni a Ciro Ferrara per centrare l’obiettivo minimo stagionale che è un piazzamento in Champions League.

    Raggiungere la Champions è indispensabile per i programmi societari e per poter investire ancora nel club alla ricerca di una rifondazione dopo i vari errori in sede di campagna acquisti degli ultimi anni. L’arrivo di Roberto Bettega e la maggiore responsabilità imposta dalla proprietà all’attuale dirigenza fanno si che gli uomini mercato si stiano muovendo in prospettiva per evitare ulteriori errori svalutando ulteriormente il patrimonio societario.

    Centrata la Champions nella prossima stagione ci saranno colpi mirati e di prospettiva colmando cosi le lacune in organico palesate in questa stagione. In attacco ci sarà la spesa più ingente per sostituire Amauri dato ormai per sicuro partente in direzione Premier League. Le alternative all’attaccante italo-brasiliano sono i bomber del Bordeaux dei miracoli Marouane Chamakh e dell’Ajax Luis Suarez.

    Il marocchino è appetito da tantissimi club d’Europa e l’Arsenal sembra in vantaggio nella corsa ad assicurarsi il giovane talento. E’ in scadenza di contratto e per questo raggiungerlo sarà ancora più difficile, dalla sua parte ha la maggior esperienza maturata anche in Champions League. Luis Suarez è invece esplodo negli olandesi dell’Ajax, ha 23 anni ma segna a ripetizione ed è il solo antagonista di Wayne Rooney alla vittoria della scarpa d’ora 2010, e Van Basten stravede per lui. La sua quotazione si aggira sui 20 milioni di euro.

  • Juve: il futuro parte da Caceres. Bettega e Secco in Spagna per il riscatto

    La Juve seppur con le ossa rotte cerca di riprendersi e guardare con ottimismo al futuro. Affidato a Zaccheroni il compito di salvare il salvabile, Bettega e Secco stanno cercando di guardarsi attorno per programmare al meglio la prossima stagione che dovrebbe vedere sulla panchina della Vecchia Signora lo spagnolo Rafa Benitez anche se in questi mesi tutto potrebbe cambiare con un ritorno di fiamma per l’olandese Hiddink o con un nome a sorpresa come Gasperini o Allegri.

    Il primo colpo per la prossima stagione potrebbe esser il riscatto dell’uruguaiano Martin Caceres dal Barcellona. Il difensore nonostante i problemi della squadra è riuscito ad emergere e pur adattato con esterno destro si è sempre messo in luce per impegno e saggezza tattica. La cifra del riscatto è altissima, il Barcellona chiede 13 milioni di euro ma Bettega e Secco sono volati in Spagna proprio per cercare un compromesso e abbassare le pretese del club di Laporta anche in virtù del fatto che il tecnico Guardiola non sembra voler dargli fiducia nella sua squadra. L’esito della trattativa non è certo ma la volontà del giocatore e del suo procuratore Daniel Fonseca fanno ben sperare.

  • Benitez, il Liverpool minaccia di denunciare la Juventus

    Rischia di diventare un caso l’interesse della Juventus per Rafa Benitez: il Liverpool infatti ha minacciato i bianconeri di rivolgersi alla Uefa per aver avvicinato, non correttamente, i legali del tecnico per discutere di un suo passaggio a Torino a fine stagione. In particolare i Reds accusano la Juve di non aver informato il Liverpool prima di avviare qualsiasi tipo di contatto con l’allenatore.
    Queste le dichiarazioni di un dipendente del club inglese al News of the World:

    Se chiunque, in nome e per conto della Juventus, avesse davvero contattato Benitez senza il nostro permesso avrebbe contravvenuto ai regolamenti internazionali. Come società abbiamo quindi ritenuto doveroso inviare una cordiale lettera alla Juventus avvertendola che, se tale approccio venisse confermato, saremmo pronti a rivolgerci alla Uefa per denunciarne il comportamento scorretto“.

    Ecco spiegato il dietrofront di Benitez e del club bianconero. Il tecnico spagnolo ha rilasciato alcune dichiarazioni sul sito ufficiale del Liverpool in cui smentisce i contatti o accordi presi con la Juventus e di pensare solo al suo attuale club con il quale ha un contratto fino al 2014. Oggi anche Roberto Bettega ha negato l’incontro con i procuratori di Benitez.

  • Stasera Moggi al Chiambretti Night

    Sarà Luciano Moggi il grande ospite di stasera del “Chiambretti Night”.
    L’ex Direttore Generale della Juventus ha accettato l’invito del conduttore Piero Chiambretti, tra l’altro noto tifoso del Torino, e si preannuncia una puntata veramente esplosiva viste le ultime dichiarazioni rilasciate dall’ex dirigente negli ultimi tempi.
    Saranno trattati sicuramente vari temi, ad esempio il momento critico della sua amata Juventus, il probabile esonero del suo allenatore ciro Ferrara, il rientro del suo grande amico in società (a lavorare a stretto contatto con il nemico Blanc) Roberto Bettega, il lavoro della nuova dirigenza, sia in fase di calciomercto che di competenza societaria, e si troverà spazio senza dubbio anche per parlare della “corazzata” Inter (visto anche l’exploit del derby) e del suo allenatore Josè Mourinho.
    Argomenti, questi, molto cari al vecchio “Big Luciano” che saranno introdotti con la solita ironia pungente di Chiambretti: “Pierino la peste” infatti non si è mai risparmiato nel pungere e stuzzicare Moggi ogniqualvolta se n’è presentata l’occasione.
    Puntata da non perdere dunque, a far da “giudice difensore” della società bianconera una inedita Cristina Chiabotto, grande tifosa juventina ma che sarà anche lei molto delusa dalle ultime vicissitudini attraversate dalla squadra.

  • Calciopoli: un’intercettazione inchioda Baldini e Mazzini

    “Al processo di Napoli tirerò fuori un’intercettazione tra Baldini e Mazzini, in cui l’ex dirigente della Roma dice a Mazzini che riuscirà a far cacciare dal calcio Moggi, Giraudo e Galliani ma a lui lo salverà in cambio di una sistemazione per il suo amico Renzo Castagnini (oggi alla Juve…)”.

    Così Luciano Moggi dagli studi di Studio Stadio, in cui era presente come ospite anche l’opinionista Stefano Discreti, aveva annunciato al mondo domenica scorsa l’esistenza di una telefonata tra Franco Baldini, il suo grande e storico accusatore nel mondo nel calcio, ed uno dei protagonisti poi di Calciopoli, Innocenzo Mazzini, vicepresidente della FIGC. Sette giorni dopo, eccola qui.
    La telefonata risale al 2005. Franco Baldini all’epoca dei fatti fresco ex dirigente della Roma chiede ad Innocenzo Mazzini di spendersi con Luciano Moggi in favore di Renzo Castagnini, suo amico, affinché venisse assunto dall’Arezzo Calcio. Il “giro Veltroni” non basta più, ci vuole il “giro Moggi”. Baldini suggerisce a Mazzini di mentire a Moggi riguardo una sua presunta inimicizia con il Castagnini “sin da quando erano piccoli”.

    Al minuto 1 della conversazione si può agevolmente sentire Baldini annunciare a Mazzini quale sarà la ricompensa per i suoi eventuali servigi. Franco Baldini dice: “Forse se ti comporti bene, quando farò il ribaltone e tanto lo farò perché io vivo per quello, fare il ribaltone e buttare tutti di sotto dalla poltrona, io ti salverò. Forse”. Al minuto 8 della conversazione, Mazzini solidarizza con Baldini fresco disoccupato e aggiunge che “tra un anno e mezzo però quando cambieranno un po’ di cose” chissà. Col ribaltone Baldini magari tornerebbe a lavorare. Baldini a proposito di quel ribaltone per il quale “ormai vive” lo rassicura a sua volta. “Io mi sono sempre guardato bene dal fare il tuo nome. Ho parlato di Carraro, Galliani, Giraudo. Non t’ho mai nominato”. Anzi. “Ho avuto persino il timore che tu ne fossi geloso”. Al processo Gea, è stata acclarata l’amicizia dapprima negata tra Baldini ed il maggiore dei Carabinieri Attilio Auricchio. All’epoca della telefonata in cui Baldini annuncia a Mazzini di star preparando il ribaltone del calcio italiano facendo nomi a qualcuno, il colonnello Auricchio era il responsabile delle segretissime indagini in corso su Calciopoli.

    La telefonata è del 2005. Baldini ci aveva quasi preso. Moggi, Giraudo e Carraro saranno “ribaltati” (Galliani quasi). Castagnini tornerà a lavorare. Alla Juve. Ma Mazzini non si salverà. (Ascolta l’audio dell’intercettazione)
    [via: juvemania]

  • Juve: Paolucci, Candreva e… Palladino?

    Juve: Paolucci, Candreva e… Palladino?

    La Juventus ha deciso di rinforzare l’organico con la linea giovane. Il primo obiettivo della strategia del nuovo vicepresidente Roberto Bettega è quella di valorizzare i prodotti del vivaio bianconero che nel recente passato con troppa facilità forse sono stati accantonati dalla società.

    Il ritorno di Paolucci è proprio da inserire in quest’ottica, prender in avanti un nome importante in questo periodo era impossibile sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista tecnico. Con Amauri e Del Piero disponibili, Iaquinta e Trezeguet sulla via del recupero un attaccante di “grido” avrebbe tolto spazio ai giocatori di casa, la scelta Paolucci va inserita invece in progetto più ampio. L’ex prodigio della Primavera avrà infatti la possibilità di allenarsi con i quotati compagni e dimostrare di qui a fine stagione di esser da Juventus.

    Stesso discorso potrebbe esser fatto per Antonio Candreva, il centrocampista del Livorno ha avuto nelle ultime stagioni una crescita esponenziale passando da riserva all’Udinese, a protagonista assoluto della risalita del Livorno fino alla Nazionale. Il playmaker romano dice di ispirarsi a De Rossi ma ha fatto intravedere di aver numeri alla Pirlo oltre ad una duttilità che gli permette di esprimersi in qualsiasi zona del campo. L’idea della dirigenza bianconera è forse quella di arrivare a schierarlo gradualmente come vertice basso del rombo, per il momento però sarà “il tappa buchi” di qualità nel falciadiato centrocampo bianconero.
    palladino_juve

    Il terzo acquisto del mercato invernale bianconero potrebbe esser Raffaele Palladino, il giovane fantasista protagonista nella Primavera bianconera è stato utilizzato spesso nella stagione della risalita bianconera dalla B alla A per poi esser ceduto prima in prestito e poi in comproprietà al Genoa. Gasperini stravede per lui, tanto da mandarlo in campo ogni qualvolta le condizioni fisiche lo permettono. Potrebbe tornare a Vinovo ma la forte concorrenza potrebbe bloccare la sua crescita, il Genoa ha proposto uno scambio con De Ceglie e la situazione è al vaglio della dirigenza bianconera.

  • Serie A: le interviste di Chievo – Juventus

    Dopo il brutto ko esterno contro il Chievo, si attendevano la parole di Ferrara, che con molto orgoglio sono arrivate precise e nette:
    “Io non mollo” –  Ribadisce Ferrara  ai microfoni di Sky Sport – “Sinceramente è un periodo negativo. Io non voglio trovare degli alibi, delle scuse. Non voglio pensare alle assenze importanti. Oggi avevo una rosa ristretta, ma chi è andato in campo ha cercato di dare il massimo. Abbiamo subìto la rete e non abbiamo avuto una grande reazione. Nel secondo tempo abbiamo cercato di chiuderli nella loro metà campo, ma non abbiamo creato delle grandi occasioni. Abbiamo incontrato delle difficoltà. Di sicuro non ci ha aiutato giocare una partita del genere su un campo non da serie A… Però il campo era anche per loro. Ripeto, non cerco scuse.” -Alla domanda se crede di guidare ancora la Juventus e sulle prossime mosse della dirigenza bianconera Ciro risponde: “Non posso sapere qual è l’analisi a 360° della dirigenza, bisogna valutare tutto, squadra, allenatore, staff e cercare di trovare le soluzioni. Se il problema è l’allenatore, la società me lo verrà a dire. Finora, direttamente, non è successo.”

    Roberto Bettega: “Il Milan alla settima giornata era disperato, questa Juve alla settima era prima. Ne sono venuti fuori con la compattezza e la fiducia in Leonardo e nel gruppo e adesso il Milan vola. Novita’ su Ferrara? No, nessuna. Io faccio i conti su tutte le 20 partite di campionato e non sulle ultime 14, la squadra nelle prime giornate aveva tutto l’organico a disposizione ed era davanti a tutti. Non penso che torneremo sul mercato, speriamo di avere la squadra al completo al piu’ presto possibile, mi scusera’ il Mali, ma se viene eliminato Sissoko martedi’ ritorna, poi torneranno Iaquinta, Amauri e tutti gli altri. Abbiamo un tour de force molto importante nei prossimi 15-20 giorni, il rientro di qualche giocatore importante ci puo’ dare quella fisicita’ che, unita a qualita’ e classe, puo’ essere importante per cercare di affrontare tutto. Per quanto riguarda il mercato non credo che ci saranno arrivi importanti, perche’ crediamo di averli gia’ i giocatori importanti, ne avevamo oggi in campo e ne abbiamo molti altri fuori.”

    Buffon: “Non sono prestazioni degne di una squadra e una società come la Juventus. Questo deve farci reagire in maniera diversa dalla prossima partita. Una vittoria, anche immeritata, puo’ far tornare fiducia e sicurezza. Adesso faccio fatica a prendere in giro la gente: ora dobbiamo cercare di qualificarci per la Champions League. Una vittoria, anche immeritata, puo’ far tornare fiducia e sicurezza. Adesso faccio fatica a prendere in giro la gente: ora dobbiamo cercare di qualificarci per la Champions League