Tag: roberto baggio

  • Roby Baggio a Sanremo, uno spot per i giovani

    Roby Baggio a Sanremo, uno spot per i giovani

    “Ah, da quando Baggio non gioca più…”. Prendo spunto dalla canzone Marmellata #25 scritta e cantata da Cesare Cremonini qualche anno fa, per descrivere l’emozione provata nel rivedere il Divin Codino a Sanremo. Un personaggio mai dimenticato dai veri tifosi di calcio, l’unico in grado di unire qualsiasi tifoseria nonostante abbia giocato per le tre big strisciate. Roby Baggio è sempre Roby Baggio! Emozionato lo era pure lui, era pur sempre un esordio. Ha parlato dei giovani, dei loro sogni, del suo futuro e della sua passione per il calcio. La chiacchierata con Fabio Fazio si è spostata anche sui tanti infortuni avuti dall’ex giocatore della Nazionale, dei sacrifici da lui fatti per arrivare in alto, della gioia di giocare a calcio e tanto altro. Insomma, un Roberto Baggio a 360 gradi.

    Il mondo del calcio, gli sportivi in generale probabilmente si sono fermati per quei minuti, incollati alla televisione per ascolta parola per parola di Roby Baggio. Il mito che non tramonta mai e che probabilmente, ha ottenuto ancora più popolarità dopo il suo ritiro al calcio giocato.

    Baggio, ospite della serata di Sanremo © Daniele Venturelli/Getty Images
    Baggio, ospite della serata di Sanremo © Daniele Venturelli/Getty Images

    I sacrifici – L’ex numero dieci del Brescia ha parlato di un gravissimo incidente subito da piccolino che ha messo a rischio la sua carriera, due anni di inattività e la rinascita (che poi diventeranno il marchio di fabbrica della sua vita sportiva) con tanti sacrifici e la passione per il pallone che l’ha aiutato a superare qualsiasi ostacolo. Sei interventi chirurgici subiti nella sua carriera, tutte operazioni importanti che tutt’ora lo segnano fisicamente. I suoi recupero lampo, un esempio per i giovani di adesso che alla prima difficoltà cadono nello sconforto più totale. Baggio ricorda che bisogna sempre credere nei propri sogni e mai arrendersi.

    Inoltre ha parlato del suo futuro, dopo le recenti dimissioni da presidente del Settore Tecnico della Federcalcio, un ruolo che non gli ha permesso di portare le sue idee nel mondo del calcio giovanile (raccolte in un libro da oltre 500 pagine), ma conferma la sua volontà di rimanere nell’ambiente calcistico, un luogo che sente suo dopo 20 anni di carriera da calciatore.

    Roberto Baggio ha avuto modo di leggere una lettera da lui scritta, dove ha parlato apertamente ai giovani (compresi i suoi tre figli). Ha messo in evidenza 5 valori indispensabili nella vita: passione, gioia, coraggio, successo e sacrifici. Ha avuto modo di spiegare ogni punto con estrema sincerità e chiarezza. Uno spot importante per i ragazzi che si affacciano adesso nel mondo dello sport e non solo!

    Giocatori e uomini di sport come lui probabilmente ce ne sono pochi in giro e per questo confermo il mio messaggio iniziale: Ah, da quando Baggio non gioca più…

    Questa la lettera di Roby Baggio al Festival di Sanremo 2013
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  • Roby Baggio lascia la Figc. Colpa dell’immobilismo all’italiana

    Roby Baggio lascia la Figc. Colpa dell’immobilismo all’italiana

    Come un fulmine a ciel sereno, Roberto Baggio annuncia il suo addio alla Federazione Italiana. Si è affidato ai microfoni del Tg1 per spiegare le ragioni di questo addio improvviso. Nessuna ragione personale ma qualcosa di più grave. L’immobilismo della Figc. “Non amo le poltrone, a me piace fare le cose. Il mio progetto è rimasto lettera morta”, questa è stata la frase clou della sua dichiarazione di addio alla Federazione, anche se l’ex trequartista del Brescia ci tiene a sottolineare che non si tratta di una chiusura totale nei confronti della Figc, aggiungendo che sarebbe disponibile a qualsiasi ruolo o iniziativa per il bene dello sport. Siamo alle solite, il calcio italiano fa una vittima illustre che poteva dare nuovo slancio al calcio italiano, ancorato invece alle vecchie facce, quelle che da anni lo stanno portando verso il baratro.

    Adesso il 45enne ex Divin Codina è libero. Coerente con le proprie idee, mal digerite dalla vecchia e logora Figc. Lascia così l’incarico di Presidente del Settore Tecnico della Figc.

    Baggio lascia l'incarico di Presidente del Settore Tecnico della Figc © ALEJANDRO PAGNI/AFP/Getty Images
    Baggio lascia l’incarico di Presidente del Settore Tecnico della Figc © ALEJANDRO PAGNI/AFP/Getty Images

    Il progetto – Immobilismo e poca voglia di cambiare. Roberto Baggio, uno dei calciatori più amati dal pubblico italiano nel recente passato (nonostante abbia vestito le maglie di tutte le big del nord), incolpa la Figc di non voler mandare avanti il suo progetto. O meglio, il Roby Nazionale sarebbe ancora in attesa di qualcuno che si prenda l’incarico di leggere le sue idee, tutte scritte in un fascicolo di 900 pagine presentato nel dicembre 2011, nella quale hanno lavorato circa 50 persone. Un lavoro enorme, per niente apprezzato dalla Figc, come più volte “denunciato” da Baggio in questi mesi.

    Eppure c’è chi gli va già contro avendo lui partecipato poco alle riunioni di Consiglio Federale. Baggio replica a queste accuse con la solita classe, spiegando che da Presidente del Settore Tecnico non aveva alcun diritto al voto e gli argomenti trattati, poco si accostavano al suo ruolo all’interno della Figc.

    Una persona dagli enormi valori morali (come ha dimostrato liberandosi dall’incarico) lascia una delle poltrone più importanti all’interno della Figc. Una figura che avrebbe potuto rilanciare il calcio italiano ma che viene sottomesso dalla solita vecchia gente all’interno della stessa Federazione. L’Italia si dimostra vecchia in tutti i campi, dal calcio alla politica, la sostanza non cambia!

  • Roberto Baggio contro la FIGC “Ha dimenticato il mio progetto”

    Roberto Baggio contro la FIGC “Ha dimenticato il mio progetto”

    Roberto Baggio, numero 10 simbolo del calcio italiano oramai “in pensione” dal calcio giocato e attuale Presidente del settore Tecnico della Federcalcio, non le ha mandate certo a dire, e a margine di un evento ufficiale come la cerimonia di benvenuto alla federazione danese tenutasi a Milano in occasione del match di qualificazione per i mondiali con la Danimarca, ha apertamente manifestato il proprio disappunto nei confronti della stessa FIGC, che a detta del “Divin Codino” lo terrebbe in stand-by da addirittura 10 mesi relativamente al progetto da lui portato avanti in seno alla Federazione stessa.

    Roberto Baggio infatti, membro della Figc impegnato nei lavori di riqualifica interni alla Federazione stessa, ha lamentato infatti la scarsa considerazione mostrata dai vertici nei confronti del proprio progetto sulla formazione dei formatori, a detta dell’ex numero dieci una fase fondamentale del sistema calcio da cui non si può prescindere per giungere all’obiettivo finale della formazione dei calciatori del futuro: fase questa che necessita di un’importante adeguamento ai tempi ed innovazione.

    Roberto Baggio
    Roberto Baggio © TIZIANA FABI/AFP/Getty Images

    Baggio non ha nascosto la delusione per i silenzi ricevuti, non risparmiando né Abete, né Galliani e tantomeno Demetrio Albertini, tra l’altro ex compagno di Milan e di Nazionale; a detta di Baggio infatti i fondi, sebbene stanziati, sarebbero confluiti fino ad oggi solo in un’iniziativa gratuita tenutasi in Toscana cui hanno aderito varie società calcistiche, ma oltre a ciò non ci sarebbe stato nessun altro movimento concreto. A chi ha ipotizzati degli ostacoli di natura politica Baggio non ha voluto rispondere nulla, obiettando solo che non è certo colpa dei club la fase di stallo del progetto. Da parte sua, l’ex bianconero simbolo del calcio italiano è stato tacciato dalla federazione di scarso impegno e scarso apporto fornito da lui direttamente ad alcuni suoi appuntamenti istituzionali, controbattendo così alle sue parole.

    Quel che è certo è che la formazione citata nel progetto in esame, intesa in ambito calcistico ma soprattutto umana, ha sicuramente una carica innovativa che necessita di grande appoggio a tutti i livelli, politici e non solo, e pertanto un piena adesione ai principi del programma proposto è difficile che maturi istantaneamente, ma probabilmente ha bisogno di tempo.

  • Modena, idea Roberto Baggio per la panchina

    Modena, idea Roberto Baggio per la panchina

    Nei giorni scorsi si è tenuta la discussione delle tesi e gli esami finali per il conseguimento del diploma di allenatore della Serie A e, tra i 29 allievi che hanno tenuto il corso, è balzato agli occhi di tutti quello dell’ex bomber vicentino Roberto Baggio. Il calciatore di Caldogno ha infatti voluto sostenere il corso per poter sedersi nei prossimi anni sulle panchine di squadre quotate e magari mettersi al timone delle squadre per cui ha giocato, questa volta però nel ruolo di allenatore.

    Ed il sogno di Roberto Baggio di tornare sui campi da calcio per poter continuare la sua carriera sportiva sembra essere quasi realizzato: l’ex attaccante del Milan, dell’Inter, della Juve e di tante altre squadre italiane è entrato nelle mire dal Modena. A spingere una trattativa tra i due è stato Antonio Caliendo, attuale consulente della società emiliana, ma soprattutto ex manager di Roberto Baggio, l’indimenticabile “divin codino”. Ad ora però il vicentino non ha ancora incontrato nessun dirigente sportivo modenese, lasciando quindi per aria la proposta di Caliendo.

    Roberto Baggio © Vittorio Zunino / Getty Images

    Se Baggio dovesse decidere di approdare al Modena si troverà ad affrontare il suo primo impegno come allenatore con una squadra di Serie B dove gli obiettivi sono tutt’altro che minimi: sarà sicuramente un’ottima vetrina per il Presidente del Settore tecnico della Federazione per cominciare a muovere i primi passi da allenatore e farsi notare dalle più grandi società italiane ed estere.

    L’importante per l’ex bomber azzurro è che a soli pochi giorni dal conseguimento del patentino sia già riuscito ad ottenere una proposta, cosa che non è ancora avvenuta per gli altri 28 allenatori. Sicuramente il nome avrà dato una mano al “divin codino” che ora dovrà decidere cosa fare del suo futuro, rischiando di mettersi in gioco nuovamente dopo aver appeso le scarpe al chiodo nel 2006 all’età di 35 anni.

  • Un nuovo Baggio per l’Inter?

    Un nuovo Baggio per l’Inter?

    Si chiama Douglas Baggio e per il momento in comune con il Divin Codino ha in comune soltanto il cognome ma a sentire il clamore intorno al suo nome presto potrebbe diventare un nome caldo per il calciomercato italiano. Douglas Baggio talentino esploso nelle giovanili del Flamengo è in questi giorni diventato un possibile tormentone di mercato grazie al titolo di capocannoniere della Coppa Rio Under 17 conquistato grazie alla tripletta segnata nella finale contro l’Internacional che però non è valsa la vittoria finale.

    Il giovane Baggio presto farà il salto nel club maggiore raccogliendo gli ultimi suggerimenti da Ronaldinho prima di far infiammare l’asta intorno al suo nome tra i maggiori di club d’Europa. Appena diciassettene Douglas Baggio è una prima punta veloce e forte tecnicamente e nonostante il pesante cognome sulle spalle non fa mistero di ispirarsi a Cristiano Ronaldo e Willian del Corinthians.

    Douglas Baggio | foto dal web

    Douglas Baggio sconosciuto fino al momento ai più in realtà già da qualche tempo è sul taccuino dei tanti scopritori di talenti europei. In Italia pare che interessate alla crescita del ragazzo ci siano il Napoli ma sopratutto l’Inter sempre attenta al potenziamento del settore giovanile e conoscendo Moratti allettato di aver un nuovo Baggio in squadra. Oltre alle italiane interessate alla possibile nuova stella del firmamento carioca ci sono le solite spagnole Real Madrid e Barcellona mentre dall’Inghilterra giungono notizie di un forte interessamento del Chelsea negli ultimi anni sempre attento al calcio brasiliano come dimostra l’acquisto di Piazon.

    La scheda
    Nome Douglas Baggio
    Data di nascita 02/02/1995
    Nazionalità brasiliana
    Squadra di appartenenza Flamengo
    Ruolo attaccante
    Caratteristiche velocità e doti tecniche

  • Inter, fiducia a Ranieri ma pronte le alternative

    Inter, fiducia a Ranieri ma pronte le alternative

    Dopo la serie record di 7 vittorie consecutive è arrivata con la stessa regolarità una striscia nera di risultati negativa in cui il tecnico nerazzurro Ranieri ha conquistato in sei partite un punto collezionando cinque sconfitte. L’ultima batosta in ordine cronologico ha di fatto intaccato gli equilibri all’interno dello spogliatoio e fatto perdere la pazienza a un presidente che ha lasciato anzitempo lo stadio prima del tracollo finale sul 3-0. Ranieri non si è arreso, senza nemmeno considerare per un attimo l’ipotesi dimissioni, convinto che la squadra possa ancora seguire le sue direttive, ma nel frattempo oggi al centro sportivo di Appiano Gentile si è di fatto tenuta una riunione tra i vertici societari e il tecnico.

    CHAMPIONS LEAGUE – Tutto in stand by per il momento, con l’obiettivo di affrontare il prossimo match di Champions League contro il Marsiglia senza incrinare ulteriormente gli equilibri abbastanza compromessi. Ranieri rimane in panchina, ma navigando a vista, dove un tonfo contro i francesi potrebbe realmente rappresentare l’ultima sua presenza con le vesti di tecnico nerazzurro. Proprio oggi Ranieri alla ripresa degli allenamenti ha radunato la squadra per parlare con tutti i giocatori e in seguito ha ricevuto la visita dei massimi dirigenti nerazzurri: il direttore tecnico Marco Branca, il direttore sportivo Pietro Ausilio e il vicedirettore generale Stefano Filucchi erano tutti presenti per dare un segnale forte alla squadra.

    Claudio Ranieri | © Claudio Villa/Getty Images

    FUTURO? –Difficile capire quale sarà il futuro di questa Inter, ma meno oscuro è quello relativo al tecnico, poiché anche se dovesse fare bene in entrambe le sfide europee difficilmente Ranieri continuerà a sedere sulla panchina nerazzurra nella prossima stagione. Nell’immediato, una sonora sconfitta in ambito europeo probabilmente aprirebbe le porte a un gestione ‘tecnica’ e temporanea della rosa, nelle mani del vice allenatore Beppe Baresi, e in quelle del ministro degli esteri nerazzurro Luis Figo. Soluzione quantomeno fantasiosa che non affascina fortemente Moratti, stufo di cambiare così spesso allenatore. Diverso il discorso per il futuro prossimo, dove continua il corteggiamento sibillino tra il presidente nerazzurro e Guardiola. Notizie dell’ultima ora confermano come il rinnovo del tecnico blaugrana stia diventando un affare più complicato del previsto e questo punto si potrebbe iniziare a fantasticare sul quella sciarpa nerazzurra portata da Pep nella sfida contro il Leverkusen.

    ALTERNATIVE – Le alternative non mancano di certo, dove dopo il si di Hiddink all’Anzhi rimane libera la casella relativa a Fabio Capello, strada però difficilmente percorribile dopo le dichiarazioni negative dello stesso tecnico in merito all’affare con l’Inter. Rimane aperta una possibilità per il sogno del presidente Moratti che vorrebbe vedere sedersi sulla sua panchina il Divin Codino Roberto Baggio. Volendo continuare non mancano le suggestioni, con l’ipotesi Villas Boas che se non dovesse andare avanti in coppa, proprio contro il Napoli, chiuderebbe di fatto una stagione deludendo ogni aspettativa di Abramovic. Rimane anche la pista che porta a un ex nerazzurro come Walter Zenga, idolo dei tifosi, ma sempre poco considerato dai vertici nerazzurri per il suo curriculum senza esperienza in una grande piazza. Lo special one Josè Mourinho rimane invece solo un sogno, per tutti i tifosi che ieri urlavano a squarciagola il suo nome, in memore dei tempi del triplete, e dell’Inter in cima al mondo.

    Prima di intavolare trattative e pensare al successore di Ranieri, come aveva già spiegato lo stesso presidente Massimo Moratti c’è ancora una stagione da disputare, e arrivati a questo punto da salvare. Marsiglia è la prima tappa, poi ci sarà la sfida contro il Napoli al San Paolo. Partite da dentro o fuori, in cui si capiranno le reali potenzialità di una squadra che potrebbe risorgere come l’araba fenice o continuare a sprofondare come mai si era visto negli ultimi anni.

  • Inter senti Vialli “Guardiola e Baggio in nerazzurro”

    Inter senti Vialli “Guardiola e Baggio in nerazzurro”

    Può una sciarpa di un colore “sbagliato” scatenare un tam tam di mercato? Vista con distacco la cosa fa strappare un sorriso ma se il personaggio in questione è Pep Guardiola e la sciarpa è di colore nerazzurro può decisamente essere un presagio. I tifosi nerazzurri ma anche la dirigenza sembrano ormai proiettati verso la prossima stagione piuttosto che nel salvare quella attuale, il presidente Moratti sogna un progetto di rinascita e per farlo pare possa azzerare l’attuale staff tecnico ma a rischiare potrebbero anche esser gli uomini mercato con Branca e Ausilio costretti ad abdicare per scelte non del tutto azzeccate e spesso dovute più all’esigenza di comprare piuttosto che ad un preciso disegno tecnico. Proviamo ad analizzare le carte in tavola allo stato attuale prendendo però in considerazione le parole di Gianluca Vialli. L’ex attaccante e adesso opinionista di Sky un po per gioco e un po per qualche piccola verità ha ipotizzato un tandem Guardiola Baggio sulla panchina dell’Inter del futuro. Ipotesi suggestiva che Moratti, estimatore di entrambi, se ne avesse la possibilità siamo sicuri che metterebbe in piedi.

    Baggio Guardiola ai tempi del Brescia
    Ranieri Inter, sarà addio? Lontano dalla vetta in campionato Ranieri ha solo una possibilità per mantenere la panchina dell’Inter: vincere la Champions League. I nerazzurri in Europa in questa stagione hanno sempre fatto meglio del campionato e concentrarsi sulla coppa, come fece il Milan nel 2007, potrebbe esser una strategia difficile ma vincente. I tifosi e i giocatori sembrano però non digerire le scelte del tecnico ritenute spesso impopolari e proiettate ad un arcaico modo di approcciare il match.

    Villas Boas o Spalletti i candidati In molti sono pronti a scommettere sull’arrivo di Villas Boas in panchina se il Chelsea dovesse fallire l’appuntamento con la Champions League. Lo Special Two vanta la stima dello spogliatoio e del presidente e riporterebbe lo stile degli allenamenti e l’approccio con i giocatori calcato da Mourinho all’epoca del Triplete. Spalleti ha appena rinnovato con lo Zenit ma difficilmente rifiuterebbe di esser al timone di un nuovo progetto nerazzurro.

    Vialli, Baggio e Guardiola. Perchè Guardiola dovrebbe lasciare il club più forte al mondo? La risposta non è cosi semplice ma il tecnico spagnolo potrebbe esser alla ricerca di nuove sfide, di nuovi stimoli e di un nuovo progetto tecnico. L’empatia con il presidente Moratti e come paventato da Vialli, la possibilità di lavorare a stretto contatto con l’amico ROberto Baggio potrebbero esser un nuovo stimolo.

  • Moratti Baggio, incontro per il futuro? L’agente smentisce

    Moratti Baggio, incontro per il futuro? L’agente smentisce

    Baggio all’Inter è un tormentone che oramai da qualche stagione fa capolino ad ogni cambio tecnico nerazzurro e siamo convinti che prima o poi si farà. A render tutto più semplice infatti vi è la notoria stima del patron Moratti per il Divin Codino considerato infatti un uomo carismatico e dalla indubbia moralità per guidare i nerazzurri. Il tormentone rinato dopo l’esonero di Gasperini ha vissuto quest’oggi una nuova impennata nata dalle indiscrezioni di Christian Recalcati, giornalista Mediaset, in un suo intervento su Odeon Tv.

    Rovero Baggio | ©Getty Images
    Recalcati, profondo conoscitore del mondo interista, ha svelato un presunto incontro tra Massimo Moratti e Roberto Baggio nei giorni scorsi per iniziare a gettare le basi per un suo arrivo in panchina nella nuova stagione. Baggio attualmente consulente delle selezioni giovanili azzurre sta prendendo il patentino di allenatore e quindi ipoteticamente arruolabile nella prossima stagione. In realtà le indiscrezioni allo stato attuale non fanno che destabilizzare ulteriormente l’ambiente nerazzurro deligittimando oltretutto Ranieri in panchina in momento non sempre semplicissimo. Per placare l’onda dilagante del calciomercato e a metter a tacere voci e indescrezioni è intervebuto Vittorio Petrone procuratore di Baggio “Non c’è stato nessun incontro con il presidente dell’Inter Moratti negli ultimi mesi. Queste notizie non sono vere e rischiano di disturbare il grande impegno, serio e silenzioso, che Roberto Baggio sta profondendo quale presidente del settore tecnico Figc. Quanto pubblicato, tra l’altro, tende a complicare il lavoro che l’attuale tecnico dell’Inter, Claudio Ranieri sta portando avanti con professionalità e serietà”.

  • Gasperini esonerato. Inter, a chi la panchina?

    Gasperini esonerato. Inter, a chi la panchina?

    Che Gasperini avesse ormai terminato la sua avventura all’Inter lo si era intuito ampiamente già ieri sera al termine della partita persa a Novara per 3-1 dalle dichiarazioni del presidente Massimo MorattiNon ha la squadra in mano, lasciamo trascorrere la nottata“, che di fatto lo avevano messo già alla porta, e dall’assenza sua e del suo staff alla Pinetina dove i calciatori stamattina ha svolto regolare allenamento, ma l’ufficialità del divorzio è giunto solo ad ora di pranzo.

    © Claudio Villa/Getty Images
    Sul sito ufficiale dell’Inter è comparso infatti il comunicato dell’esonero di Gasperini: “La Società ringrazia Gian Piero Gasperini per l’impegno dimostrato nello svolgimento dell’incarico, manifestando il proprio rammarico per l’interruzione del rapporto tecnico“. La squadra è stata affidata temporaneamente alla coppia Baresi – Bernazzani che hanno diretto il loro primo allenamento. Nel frattempo i vertici nerazzurri stanno decidendo in queste ore il candidato alla successione dell’ex tecnico del Genoa: in pole c’è Claudio Ranieri, attualmente opinionista e commentatore tecnico Rai, che però non è gradito da una parte della tifoseria per i suoi trascorsi alla Juventus quando con Mourinho furono protagonisti di battibecchi e di veleni reciproci. Secondo le ultime indiscrezioni Moratti avrebbe in agenda già nel pomeriggio un incontro con l’ex allenatore della Roma, se dovesse sfumare Ranieri resta in piedi l’ipotesi Delio Rossi, anche lui senza panchina ma per sua scelta rifiutando prima l’incarico al Genoa e poi il ritorno a Palermo dopo l’esonero di Pioli, che rappresenterebbe l’ideale al momento per le idee e modulo che propone molto più congeniali all’Inter vista negli ultimi anni. Meno probabili invece le situazioni interne che portano a Luis Figo e Beppe Baresi (che dovrebbe rimanere a fare il vice) oppure quelle “romantiche” che portano a Walter Zenga, nome caldeggiato vivamente dalla tifoseria ma che non scalda troppo il cuore del presidente, e Roberto Baggio. A Moratti l’ardua scelta….

  • Totti supera Baggio nella notte degli orrori

    Totti supera Baggio nella notte degli orrori

    La Roma espugna il San Nicola al fotofinish dimostrando di aver carattere e voglia ma anche tante lacune che nel passaggio da Ranieri a Montella non si sono limate. Un Bari orgoglioso infatti per molto tempo ha guidato la partita accentuando le falle di una difesa tutt’altro che da Champions League.

    La partita è stata condizionata dalla prestazione pessima dell’arbitro Russo, in linea a dire la verità con le altre direzione di giornata, e l’unico segno di luce è stato ancora quello di Francesco Totti. Il capitano con la doppietta supera Baggio in testa alla classifica dei marcatori più prolifici di sempre e con le 206 reti si porta a soli 10 gol dalla coppia Altafini Meazza che occupano il gradino più basso del podio.

    “The king of Rome is not dead” è questo lo slogan coniato dal capitano per festeggiare l’ennesima doppietta stagionale che gli permette di raggiungere 14 reti nella classifica marcatori e che permettono alla Roma di sognare ancora un posto in Champions League.

    CLASSIFICA

    Piola 274
    Nordhal 225
    Meazza 216
    Altafini 216
    TOTTI 206
    Baggio 205