Tag: Robert Lewandowski

  • Il Bayern nel futuro di Gotze e Lewandoski

    Il Bayern nel futuro di Gotze e Lewandoski

    Il Bayern Monaco, guidato la prossima stagione da Pep Guardiola, sarà targato “Borussia Dortmund”, almeno per quanto riguarda il reparto avanzato. Il club bavarese, che ha travolto 4-0 il Barcellona nell’andata della semifinale della Champions League, potrebbe mettere a segno un doppio colpo: Gotze e Lewandoski. Dopo aver messo annunciato l’ acquisto di Mario Gotze per 37 milioni di euro, sembra aver già trovato l’accordo per Robert Lewandowski, compagno di reparto proprio di Gotze al Dortmund.

    L’identikit di Mario Gotze:  Mario Gotze, classe ’92, è un centrocampista offensivo che viene schierato anche come trequartista nel 4-2-3-1 di Jurgen Klopp, come esterno o ala in un attacco a 3, dimostrando una grande polivalenza tattica. Spesso gioca anche a centrocampo, sfruttando le proprie doti di inserimento senza palla. Ottima visione di gioco, è veloce e con un buon dribbling. È in possesso di un tiro sia potente che preciso con entrambi i piedi, nonostante giochi prevalentemente con il destro. È ritenuto uno dei migliori calciatori nati dopo il 1992 ed il principale talento tedesco. Quest’anno ha collezionato in Bundesliga 28 presenze con 10 reti e ben 14 assist!

    Gotze e Lewandoski | © Denis Doyle / Getty Images
    Gotze e Lewandoski | © Denis Doyle / Getty Images

    Robert Lewandoski, il rimorso più grande delle squadre italiane: L’attaccante polacco, il desiderio più grande delle migliori squadre d’europa (con il Bayern ad un passo), il giocatore che ha annientato il Real Madrid e che ha raggiunto altri pokeristi di champions del calibro di Di Stefano, Puskas, Van Basten, Van Nistelrooy e Shevchenko, nel 2010 è stato vicinissimo a diverse squadre italiane, sopra tutte il Genoa. Erano i tempi di Lewandoski al Lech Poznan. Allora il Genoa se lo lasciò sfuggire, il Borussia no! Forse non significa nulla, o forse la differenza tra il calcio tedesco e quello italiano è tutta qui!

    Il già fortissimo Bayern Monaco, qualora dovesse ufficializzare anche Lewandoski e con un Pep Guardiola che scalpita per tornare in panchina, potrebbe diventare davvero una squadra incredibile. Se ciò non dovesse bastare, secondo le ultime indiscrezioni per Guardiola sarebbe pronto anche il forte difensore del Dortmund Mats Hummels.

  • Champions League, a lezione di tedesco. Lewandowski travolge il Real Madrid

    Champions League, a lezione di tedesco. Lewandowski travolge il Real Madrid

    Dopo l’incredibile batosta subita dal Bercellona all’Allianz Arena per mano del Bayern Monaco, anche il Real Madrid è naufragato sotto i colpi impietosi del Borussia Dortmund, (altro…)

  • Le protagoniste della Champions League. Focus on: Borussia Dortmund

    Le protagoniste della Champions League. Focus on: Borussia Dortmund

    Il Borussia Dortmund è stata la vera rivelazione di questa Champions League. Basta guardare il percorso che ha fatto la squadra di Jurgen Klopp per arrivare in semifinale dove dovrà affrontare ancora una volta il Real Madrid (altro…)

  • Lewandowski tra Bayern e United. La Juve sta a guardare

    Lewandowski tra Bayern e United. La Juve sta a guardare

    Robert Lewandowski conteso da Bayern Monaco e Manchester United. Neanche il tempo di rilassarsi per la fine del mercato e arrivano le prime notizie importanti. I due club sarebbe disposti ad investire importanti cifre per acquistare il giocatore. In tutto questo, il Borussia Dortmund attende, vuole far scatenare una vera e propria asta al rialzo per guadagnarci il più possibile. L’attaccante polacco infatti è in scadenza di contratto a giugno 2014 e sarebbe intenzionato a lasciare il club a fine stagione. Molto dipenderà dal proseguimento in Champions della formazione giallonera, dalla posizione finale in campionato e soprattutto dalla permanenza o meno dell’attuale tecnico Klopp, che potrebbe migrare verso la Spagna, con destinazione finale Madrid per sostituire Josè Mourinho.

    “Non ho ancora firmato per nessuna squadra”, Robert Lewandowski ci tiene a precisare la sua posizione, viste le ultime voci di un possibile contratto già firmato con il Bayern Monaco per la prossima stagione.

    Lewandowski tra United e Bayern © PATRIK STOLLARZ/AFP/Getty Images
    Lewandowski tra United e Bayern © PATRIK STOLLARZ/AFP/Getty Images

    Borussia Dortmund – Il club tedesco, proprietario del cartellino del polacco, si trova tra la posizione di voler trattenere il trascinatore della squadra (nonché capocannoniere con 19 reti messe a segno in tutta la stagione fino ad oggi) e la possibilità di guadagnare un’ottima cifra dalla sua cessione da reinvestire in altri giocatori da allevare e crescere in casa. D’altronde questa è la nuova politica societaria, imposta dalla dirigenza dopo gli anni 2000, quando il club rischiò il fallimento a causa di una cattiva gestione. La rinascita del Borussia Dortmund è arrivata grazie ad un’ottima programmazione, ad investimenti mirati e cessione dei big a peso d’oro, che ne hanno permesso di tornare protagonista in Germania e in Europa. La valutazione della società tedesca per il polacco è di 30 milioni di euro.

    Le due pretendenti – Sarà una lotta tra Bayern Monaco e Manchester United. Il club bavarese, in vista della nuova gestione Pep Guardiola, potrebbe rinnovarsi e il polacco sarebbe nella lista del tecnico spagnolo che ne apprezza le abilità tecniche e fisiche, preferendolo al bomber Gomez in procinto di lasciare il Bayern. Dall’altra che la società inglese, che potrebbe mollare un po la presa vista l’ottima stagione di van Persie, anche se Ferguson più volte è andato ad osservare personalmente l’attaccante del Borussia Dortmund per vederne le reali capacità.

    Siamo ancora alle prime mosse, alla fase di studio, dove il Bayern sembra leggermente avanti rispetto allo United. Il giocatore vuole discutere del proprio futuro a fine stagione, ma le due pretendenti potrebbero già formalizzare le due offerte al club tedesco proprietario del cartellino. Base d’asta 30 milioni di euro…

    E la Juve? – Per ora sta a guardare. Fosse per Conte, il giocatore sarebbe già a Vinovo ad allenarsi con i compagni bianconeri. Infatti in estate, il tecnico bianconero, avrebbe pressato la società per il suo acquisto, ottenendo un nulla di fatto. A queste condizioni (30 milioni di euro) sembra difficile impostare una trattativa per il club di corso Galileo Ferraris (anche se l’idea di portare Jovetic a Torino comporterebbe la stessa spesa) soprattutto con l’arrivo a parametro zero da giugno dello spagnolo Llorente, che dovrebbe diventare il top player dell’attacco bianconero.

  • Calciomercato Juve, Quagliarella a Napoli. Il sogno è Lewandowski

    Calciomercato Juve, Quagliarella a Napoli. Il sogno è Lewandowski

    Il calciomercato Juve prepara le strategie per la prossima finestra invernale. Oltre al desiderio manifestato da Lucio di lasciare Torino già a gennaio, la dirigenza bianconera deve fare i conti con la grana Quagliarella. La sostituzione con annesso “complimento” al vice Alessio ha rivelato come in casa Juventus il clima non sia così idilliaco come Giuseppe Marotta si è affrettato a proclamare subito dopo la sconfitta contro il Milan. Nonostante sia insieme a Vidal il bomber del club bianconero, l’ex attaccante di Sampdoria e Udinese vuole tornare a Napoli, nella sua città. Questo secondo quanto riferito da Sportmediaset nel pomeriggio di ieri, citando le confidenze che lo stesso Quagliarella avrebbe fatto a dei suoi amici partenopei. Scelta coraggiosa quella della punta bianconera, dal momento che a Napoli in pochi gli hanno perdonato la fuga a Torino nell’estate del 2010. In ogni caso qualsiasi discorso legato all’operazione Quagliarella andrebbe rinviato al termine della stagione.

    BENDTNER– Uno invece che ha già le valigie in mano e che non aspetterà la primavera italiana è il danese Bendtner, sbarcato a Torino tra lo scetticismo generale negli ultimi giorni d’agosto. Sensazioni negative confermate anche dal rendimento che fin qui l’ex Arsenal ha avuto da quando è approdato sotto la Mole, totalizzando 6 presenze in campionato (266 minuti complessivi) senza riuscire mai a trovare la via della rete. Non ha convinto nessuno, tantomeno Antonio Conte, che ha chiesto alla società di liberarlo fin da gennaio, non aspettando quindi la naturale scadenza del prestito.

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    Il sogno della Juventus per giugno è Robert Lewandowski | ©JAVIER SORIANO/AFP/Getty Images

    LEWANDOWSKI – Il sogno per la Juventus è Robert Lewandowski. Il forte attaccante polacco, di proprietà del Borussia Dortmund, sta confermando l’eccezionale annata che l’ha reso di colpo famoso tra i tifosi di tutta Europa. In stagione sono già 14 le reti messe a segne da Lewandowski, in 21 partite disputate, di cui quattro in Champions League. Conte e Paratici sono rimasti folgorati dal talento del calciatore polacco durante gli Europei 2012, nonostante la sua Nazionale fosse uscita prematuramente nella prima fase. Lo scoglio insormontabile per un’eventuale acquisto è rappresentato dal costo del cartellino, dal momento che il Borussia Dortmund potrebbe chiedere una cifra intorno ai 25 milioni di euro, soldi che difficilmente Marotta sarebbe disposto a spendere anche per un top-player come Lewandowski, forse l’unica pedina che davvero manca alla corazzata Juventus.

    Federico Pisanu

  • Borussia Dortmund e Ajax, quando le idee superano i milioni

    Borussia Dortmund e Ajax, quando le idee superano i milioni

    La Champions League è imprevedibile. Quasi sempre arrivano in fondo le squadre che giocano un calcio propositivo e moderno. Quasi sempre, perché l’imprevedibilità permane. L’Europa però consegna alla storia grandi squadre, altrettante storie. Spesso i protagonisti non sono i soldi, ma le idee. E se il Barcellona raggruppava sia il denaro che le idee, in questo momento Borussia Dortmund e Ajax si candidano a maestre di un calcio che non è mai scomparso. Se l’Olanda è il Paese di Cruyff, dove tutto è nato (vedi Michels), era meno prevedibile che la Germania diventasse la patria di un giocattolo spettacolare, tale Borussia Dortmund. Fatalità ha voluto che entrambe fossero inserite nel Girone dei ricchi, con Real e City a fare gli onori della casa.

    JURGEN KLOPP– Dal suo arrivo (estate 2008), il tecnico 45 enne ha stravolto le gerarchie della Bundesliga, insidiandosi nel trono da sempre occupato dal Bayern. Due scudetti consecutivi (2011, 2012) e un successo in Coppa di Germania (2012) devastante proprio contro i bavaresi finalisti di Champions. Nonostante gli avversari abbiano speso nel recente passato una valanga di euro, è stato il Borussia a stravincere il confronto con Ribery e compagni. Il modulo è il 4-2-3-1. Gli interpreti, da centrocampo in su, tanto strepitosi quanto giovani. Fra tutti spicca la classe immensa di Mario Gotze, nuova stella della Nazionale tedesca dove ha la concreta possibilità di giocarsi il posto con il madrileno Ozil. Gotze è arrivato a Dortmund nel 2001, all’età di nove anni. Costo zero. C’è poi il bomber polacco Lewandowski, che in due anni ha segnato in Bundesliga 30 gol (22 la scorsa stagione, terzo miglior marcatore dietro Huntelaar e Gomez). Su di lui ha posato gli occhi la Juve, ma il futuro del polacco sembra essere in Premier (City o United). Adesso la sua valutazione si aggira intorno ai 25 milioni di euro. Nel 2010 arrivò in Germania per meno di cinque. Come non citare poi Marco Reus, il baby fuoriclasse tedesco ex Monchengladbach. Non tutti sanno che Reus fino all’età di 17 anni faceva parte delle giovanili del Dortmund, salvo spiccare il volo altrove. Riacquistato dal Borussia per 17 milioni, Reus nel giro di pochi anni arriverà a costare 40-50 milioni di euro. Su di lui c’è già il Real Madrid di Mourinho. Non dimentichiamo infine la cessione del giapponese Kagawa al Manchester United per 16 milioni di euro, una delle stelle più floride del Borussia fino a qualche mese fa. Sembrerà incredibile, ma Kagawa venne acquistato dal Dortmund nell’estate del 2010 staccando un assegno irrisorio di 350 mila euro al Cerezo Osaka.

    Ajax Amsterdam v Real Madrid - UEFA Champions League
    Frank de Boer, la mente del nuovo Ajax | ©Dean/Getty Images

    FRANK DE BOER – Da sempre espressione del calcio totale, l’Ajax di Frank De Boer è tornato ad essere un club che incute paura e rispetto difronte ai petroldollari dal profumo orientale. I lancieri hanno di fatto estromesso il Manchester City di Mancini, conquistando quattro punti nel doppio scontro diretto con gli inglesi e mettendo una seria ipoteca sulla qualificazione all’Europa League. Nulla però va lasciato al caso e siamo sicuri che i ragazzi terribili di Frank De Boer vogliano stupire anche al Bernabeu. Di sicuro c’è che il gioco espresso dall’Ajax sia uno dei migliori che l’Europa possa vantare. E nessuno dei suoi interpreti supera i 23 anni d’età. Si va da Siem De Jong, capocannoniere della squadra in campionato e “giustiziere” di Mancity, per passare attraverso gli occhi africani di Sana e Serero, fino ad arrivare a Christian Eriksen, uno dei talenti più forti dell’universo Ajax. Senza scordarci di Viktor Fischer, proprio ieri sera all’esordio in Champions League. Classe ’94, anche lui danese come Eriksen, è da più parti considerato il futuro crack del calcio olandese. Per costruire l’orchestra di Amsterdam la dirigenza dei lancieri ha forse speso l’ingaggio annuale che il Psg paga a Ibrahimovic. E stiamo anche esagerando. Quando le idee superano i milioni.

  • Paratici atteso a Varsavia per visionare Lewandowski

    Paratici atteso a Varsavia per visionare Lewandowski

    Juve, la caccia al top player è aperta. A 66 giorni dalla riapertura del calciomercato i pensieri della Juve sono già proiettati all’attacco, nelle ultime settimane così come in estate si susseguono nomi su nomi, l’ultimo in ordine cronologico è quello di Robert Lewandowski, bomber del Borussia Dortmund e della nazionale polacca. Domani sera la Polonia ospita l’Inghilterra in un match per le qualificazioni ai mondiali brasiliani del 2014. In quel di Varsavia ci sarà anche Fabio Paratici, coordinatore dell’area tecnica e direttore sportivo della Juventus. Il braccio destro di Beppe Marotta sarà allo stadio per godersi un bel match come Polonia-Inghilterra ma soprattutto per visionare ulteriormente il bomber polacco. Non è la prima volta che l’attaccante del Dortmund viene osservato dai bianconeri, i più attenti ricorderanno come in estate nel corso di Euro 2012 Lewandowski fu visionato da Antonio Conte in persona.

    Lewandowski
    Rober Lewandowski nel mirino della Juve © JANEK SKARZYNSKI/AFP/GettyImages

    La Juventus, da mesi alla ricerca del famigerato top player offensivo, segue da vicino Robert Lewandowski. A Gennaio i tempi potrebbero rivelarsi maturi per un passaggio del calciatore polacco a Torino. Nell’ultima sessione di mercato il Borussia Dortmund ha preferito non cedere il suo centravanti nonostante le richieste non mancassero vedi Juve e lo United di Sir Alex Ferguson. A distanza di pochi mesi la situazione potrebbe cambiare, a causa soprattutto del pressing bianconero.

    La società di Andrea Agnelli è pronta a potenziare ulteriormente l’undici di Conte mettendo sul piatto del club giallonero ben 20 milioni di euro, cifra importante che si avvicina al reale valore del bomber nato a Varsavia. Il contratto di Lewandowski con il Borussia Dortmund scade nel 2014 e il club allenato da Jurgen Klopp in Bundesliga non domina come negli anni scorsi. Il progetto della Juventus è allettante e potrebbe far cedere le resistenze del giocatore ma soprattutto del club tedesco, che in quest’inizio di stagione ha visto Lewandowski segnare meno del previsto con i suoi 4 gol in 9 partite ufficiali. Intanto Paratici osserva…

  • Attenta Juve, lo United ti soffia Lewandowski

    Attenta Juve, lo United ti soffia Lewandowski

    E’ uno dei centravanti più ricercati nel mercato europeo ed ha marcato il primo gol di Euro 2012. Stiamo parlando di Robert Lewandowski, 23enne attaccante polacco del Borussia Dortmund. Nella gara d’esordio degli europei il centravanti polacco è andato a segno non solo in campo ma anche sul taccuino di alcuni osservatori interessati presenti allo stadio tra cui l’allenatore della Juventus Antonio Conte. Il report fornito da Conte riguardo la prestazione dell’attaccante giallonero è stato molto positivo nonstante la pressione presente intorno a Lewandowski, uomo di punta di una nazionale polocca che giocava in casa. Lui non ha tradito e ha fatto il suo dovere. Adesso sono sempre più le squadre interessate a lui, infatti non solo la Juventus ma tra le squadre in orbita Lewandowski registriamo il Bayern e il Manchester United.

    Robert Lewandowski © DIMITAR DILKOFF/AFP/GettyImages

    Proprio i red devils si ritrovano in una posizione privilegiata nella corsa al 23enne polacco, per via di un presunto accordo trovato tra United e Borussia Dortmund sulla base di 18 milioni di euro. La società di Sir Alex Ferguson non è nuova a fare spesa nel supermarket di Dortmund. Pochi giorni fa infatti i red devils hanno ufficializzato l’acquisto di Shinji Kagawa, 22enne giapponese autore di 13 gol in 31 presenze nell’ultima Bundesliga. Il nazionale giapponese è costato circa 20 milioni di euro alla società di Manchester che adesso è pronta a sborsarne altri 20 per Lewandowski. Il tecnico polacco Smuda dopo l’esordio della Polonia contro la Grecia ha parlato dei 3 gioielli polacchi in forza al Borussia e ha anticipato le loro future destinazioni: “I tre del Dortmund vogliono crescere ancora, dopo l’Europeo Lewandowski andrà allo United, Piszczek al Real Madrid e Blaszczykowski da qualche parte in Inghilterra”. Dichiarazione che fa tremare la società giallonera che vedrebbe smontarsi la spina dorsale di uno scacchiere capace di trionfare per ben due anni consecutivi in Bundesliga. D’altronde però quando le big europee chiamano e difficile declinare l’invito soprattutto se parliamo di giocatori di livello e ambiziosi.

    Intanto il 23enne polacco sembra non pensarci più di tanto, ecco le sue ultime dichiarazioni a Talksport.com in merito al suo futuro: “Non ho tempo di pensare al mercato. Per ora sono concentrato esclusivamente sull’Europeo, penso alla Nazionale e a fare bene qui. Il resto si vedrà”. La Juventus è avvisata, Robert Lewandowski è nel mirino del Manchester United. L’attaccante polacco è in forza al Borussia dal 2010 e ha realizzato 30 gol in 67 presenze in Bundesliga. Con la maglia giallonera ha trionfato nelle ultime due edizioni delle Bundesliga e nella Coppa di Germania 2012. Inoltre ha ricevuto il premio come calciatore polacco nel 2011 e dovrebbe vincerlo anche quest’anno considerando le 30 marcature stagionali siglate tra le fila della squadra di Jurgen Klopp.  I bianconeri pur non nascondendo l’interesse per il forte centravanti polacco sembrano però concentrati principalmente sulle altre piste che portano soprattutto a Robin van Persie, ma anche in questo caso bisognerà aspettare presumibilmente la fine dell’europeo per mandare in porto la trattativa. In effetti al momento il centravanti gunners è concentrato sul cammino europeo della sua squadra, cammino complicatosi non di poco dopo la clamorosa sconfitta di ieri patita con la Danimarca.

  • Conte da Lewandowski e Van Persie

    Conte da Lewandowski e Van Persie

    Il ct della Juventus Antonio Conte è partito alla volta della Polonia per osservare da vicino questo Campionato Europeo; in particolare però nella mente del tecnico bianconero alloggia da tempo il giocatore polacco Robert Lewandowski. Il bomber del Borussia Dortmund è infatti uno degli osservati speciali che nella stagione appena passata ha trascinato la squadra tedesca al titolo e alla coppa di Germania. Ora il talento polacco vuole rendersi protagonista del torneo, a dispetto dei grandi conosciuti Ronaldo, Ibrahimovic, Balotelli, sicuramente considerati i più attesi.

    Il ct bianconero è stato infatti avvistato tra il pubblico allo stadio nel match d’esordio tra la Polonia e la Grecia dove il bomber Robert è andato a segno, salvando così la sua squadra da una sconfitta. Comincia con il piede giusto dunque Lewandwoski che in questa stagione con il Borussia Dortmund ha insaccato la rete ben 22 volte, il più delle volte nei momenti decisivi per la squadra. Il ventiquattrenne è cresciuto nelle giovanili del Legia Varsavia dove ha disputato due stagioni nelle serie minori polacche del Znicz Pruszków, realizzando 36 gol complessivi. Nel 2008 viene acquistato dal Lech Poznań per circa 370.000 euro e, nel primo match della stagione realizza l’unica rete della partita, il primo goal di una lunga serie: il polacco in due campionati mette a segno infatti complessivamente 32 reti in 58 partite. L’11 giugno 2010 viene acquistato a titolo definitivo dai tedeschi del Borussia Dortmund con i quali cominciano due anni fantastici.

    Robert Lewandowski © DIMITAR DILKOFF/AFP/GettyImages

    Con la Nazionale Robert ha esordito nell’Under21 contro l’Inghilterra mentre il debutto in Nazionale maggiore arriva il 10 settembre 2008 nel match contro il San Marino dove va a rete diventando il secondo più giovane marcatore esordiente nella storia della nazionale polacca dopo Włodzimierz Lubański. Da qui in poi Lewandowski gioca tutte le amichevoli della Polonia e diventa titolare grazie alle sue doti realizzative. Contro la Costa d’Avorio, contro la Norvegia, contro la Germania e contro l’Argentina riesce a mettere a segno sempre una doppietta preparandosi per l’europeo magnificamente.

    Giovane interessante dunque per il tecnico Antonio Conte soprattutto perchè alla portata dal punto di vista economico: il giocatore è stato infatti valutato dai tedeschi 15 milioni di euro; un investimento che potrebbe fruttare un grandissimo talento del futuro.

    Ma la Juventus non è la sola ad avere messo gli occhi sul polacco: a contendersi il giovane ci sono infatti il Bayern Monaco ed il Manchester United. Conte per questo ha puntato il mirino su Van Persie che resta il primo obiettivo per la Juventus; Lewandowski resta comunque una grande proposta per i bianconeri che è alla ricerca di un giovane capace di tirar fuori da subito un gran potenziale, fisicamente e tecnicamente pronto ad affrontare il campionato italiano. Intanto dall’olandese sembrano arrivare notizie positive per il club bianconero; il giocatore ha spiegato che il prossimo anno non vestirà nessuna delle maglie del City, del Real Madrid e del Barcellona. Secondo Van Persie al Barca basta Messi, al Real non si adatterebbe per le troppe stelle presenti e al City non ci andrebbe mai. Alla Juve non serve altro che aspettare dunque la fine di questi Europei per poter contrattare adeguatamente con l’olandese.

  • La Grecia beffa la Polonia, a Lewandoski risponde Salpingidis

    La Grecia beffa la Polonia, a Lewandoski risponde Salpingidis

    Termina 1-1 il primo incontro di questi Campionati Europei di calcio 2012, Polonia-Grecia. I padroni di casa erano partiti subito forte, passando in vantaggio al 17′ minuto grazie al colpo di testa del bomber Lewandowski. Quando la partita sembrava in mano ai polacchi, sopratutto anche dopo l’espulsione frettolosa di Sokratis per doppia ammonizione, nella ripresa arriva la risposta della Nazionale di Santos. Il ct portoghese indovina la mossa Salpingidis, entrato ad inizio ripresa al posto di Ninis. Lo stesso giocatore del Paok trova il pareggio al 51′, per poi guadagnarsi il calcio di rigore al 70′, facendo espellere anche il portiere dell’Arsenal Szczesny. Il capitano Karagounis però fallisce il penalty e così la partita si trascina lenta fino al 90′ senza ulteriori sorprese.

    PRIMO TEMPO – Rispetto alle formazioni annunciate nell’immediata vigilia del match, il ct greco Santos lascia in panchina la stella dello Schalke 04 Papadopoulos e Salpingidis, inserendo a sorpresa Sotiris Ninis, che nella prossima stagione giocherà con la maglia del Parma. Sono i padroni di casa a impadronirsi da subito del pallone, mettendo in seria difficoltà la fascia sinistra greca grazie alla catena del Dortmund Piszczek-Blaszczykowski, capace di confezionare pericoli in serie alla retroguardia ellenica. Ed è proprio da una di queste azioni che la Polonia trova il gol del vantaggio al 17′ minuto, con il terzino destro che crossa dall’out di destra un pallone sul quale si avventa il bomber polacco, nonché compagno di club, Robert Lewandowski. Il capocannoniere del Dortmund sigla così la prima rete di questi Europei di calcio. Nella prima mezzora di gioco la Grecia non trova contromisure valide per arginare l’offensiva dei polacchi, che potrebbero raddoppiare al 35′ se il centrale difensivo Perquis non fallisse la più facile delle occasioni. Nel finale del primo tempo l’incontro si incattivisce dopo l’inspiegabile espulsione decretata dal direttore di gara (lo spagnolo Velasco Carballo) ai danni del difensore centrale Sokratis (ex Milan e Genoa) per doppia ammonizione al 43′. La moviola mostra come la trattenuta sia in realtà inesistente, e da qui le vibranti proteste dello stesso Sokratis insieme alla panchina greca. Pochi secondi più tardi un altro episodio contrario alla Nazionale di Santos, che si vede negare un calcio di rigore solare (mani in area di Perquis).

    SECONDO TEMPO – Ad inizio ripresa il commissario tecnico della Grecia decide di sostituire uno spento Ninis per Salpingidis. Il neo entrato cambia il corso del match, rivoltandolo come come un calzino, sorprendendo gli uomini di Smuda. Al 51′ l’esterno destro del Paok sfrutta al meglio un’indecisione della coppia Szczesny-Perquis, potendo ribadire in rete indisturbato il pallone dell’1-1. I padroni di casa accusano il colpo e vanno in bambola. La Grecia potrebbe addirittura passare in vantaggio a metà ripresa, quando l’arbitro fischia un penalty in favore degli ellenici per l’atterramento di un indiavolato Salpingidis da parte del Gunners Szczesny, che nell’occasione viene anche espulso. Dal dischetto si presenta il centrocampista Karagounis (ex Inter), ma la conclusione del capitano viene neutralizzata dal neo entrato Tyton (di proprietà del Psv), che salva così il risultato. Una volta ristabilita la parità numerica in campo, il pubblico dello stadio Varsavia assiste ad una partita equilibrata, dove nessuna delle due squadre riesce a trovare il gol della vittoria. Termina così in parità la partita inaugurale di Euro 2012, 1-1 tra Polonia e Grecia.

    robert lewandowski | © ARIS MESSINIS/AFP/GettyImages

    Pagelle Polonia-Grecia 1-1

    Szczesny 4: il peggiore dei suoi. Nonostante sia una delle stelle di questa Nazionale, il portiere dell’Arsenal incappa in una serataccia. In occasione del primo gol è colpevole insieme a Perquis di una topica, che consente a Salpingidis di concludere facilmente a porta sguarnita. Trascorrono venti minuti e il Gunners si fa espellere lasciando i propri compagni di squadra in 10 uomini. E per fortuna che c’è Tyton.
    Perquis 4,5: il difensore centrale del Sochaux non è da meno rispetto al suo compagno di reparto. Fallisce clamorosamente il raddoppio nel corso del primo tempo, quando il risultato era sull’1-0 per la Polonia, mentre nella ripresa è il più in bambola dei suoi, mostrando tutti i limiti difensivi della Nazionale di Smuda.
    Blaszczykowski 6,5: l’ala destra del Dortmund è tra i più pericolosi dei polacchi. Dalla sua fascia arrivano i pericoli maggiori per la Nazionale ellenica nella prima mezzora di gioco. Nel secondo tempo paga l’involuzione dei suoi compagni.
    Lewandowski 6,5: schierato come unica punta dal ct Smuda, il capocannoniere polacco timbra subito il tabellino grazie all’incornata vincente al 17′ minuto del primo tempo. Non riesce a prendersi sulle spalle la squadra quando cala vistosamente nel secondo tempo.

    Chalkias 5: sconosciuto ai più, il 38 enne del Paok Salonicco è il titolare a sorpresa della Nazionale greca. Si presenta agli Europei con un’uscita completamente sballata in occasione della prima rete di Lewandowski.
    Sokratis 5,5: non ci sentiamo di colpevolizzare l’ex rossonero per il cartellino rimediato poco prima dell’intervallo, in quanto entrambi i cartellini gialli rifilati a suo carico sono una punizione troppo eccessiva per il difensore del Werder.
    Karagounis 6: d’accordo, sbaglia il rigore che avrebbe consegnato un’insperata vittoria per i propri compagni, considerato l’andamento del match nel corso del primo tempo, ma il centrocampista del Pana è l’anima della Nazionale, di cui è capitano, e ne guida la riscossa nella ripresa.
    Salpingidis 7: il migliore in campo è l’esterno destro del Paok. Subentrato ad inizio secondo tempo al posto di Ninis, il 30 enne attaccante destro cambia da solo l’andamento della gara. E’ suo il gol del pareggio al 51′, che riporta fiducia nel clan greco, per poi guadagnarsi il penalty del possibile successo a metà ripresa, quando lascia in 10 uomini i polacchi. Con un Salpingidis in tale forma difficile per Ninis poter ripresentarsi da titolare nella prossima partita.

    LA CLASSIFICA DEL GIRONE A

    SPECIALE EURO 2012

    VIDEO POLONIA GRECIA 1-1

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